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Ci siamo sentiti ieri e mi hai detto che saresti passata per le 10.
Orario perfetto, il mio coinquilino è sicuramente a lavoro e non rientra prima di sera.

Questa volta non sono sceso, sono rimasto a casa a sistemare la stanza.
C’è il letto, la poltrona, la scrivania…però questa volta penso ad altro. Vorrei qualcosa di diverso, si ma cosa?

Ecco che suona il citofono del portone giù, ti apro e lascio la porta di casa socchiusa in modo che tu possa entrare direttamente in casa senza dover sostare sul pianerottolo.
Sento già il cazzo indurirsi nelle mutande. Sono due giorni che non mi tocco, mi sembra di esplodere.
Questa volta aspetto dietro la porta. Appena entri saluti e ti avvii verso la camera come sempre..ma non oggi. Oggi abbiamo un programma diverso.

L’ho appena deciso, nel momento in cui sei entrata e ti ho visto in gonna e tacchi. Appena mi hai superato e ho visto quel tuo bel culo sodo stretto nella gonna mi è salita una voglia pazzesca di averti proprio dove eri. Nel corridoio. In piedi o stesi a terra non me ne frega niente.
Voglio scoparti qui e ora.

Ti prendo il braccio e ti blocco. Non dico una parola, ti giro e ti appoggio al mobile nel corridoio. Ti tiro su la gonna, sposto il perizoma e ti comincio a masturbare la fica.

> non vogliamo andare in stanza?
> no, ti voglio qui. Ho troppa voglia
> mi piace quando fai così

Ti giro di spalle e mi abbasso i pantaloni. Struscio il cazzo duro nel solco del tuo culo. Per un attimo mi sale la voglia di prenderti dietro. Non sembra che la cosa ti dispiace anzi, cominci a ondeggiare. Ma per quanto adori scoparti il culo (e lo sai) i programmi sono altri.
Te lo punto sulla fica e ti pieghi in avanti stendendoti sul mobile.

Te lo spingo dentro e mentre inarchi la schiena e gemi
> siiiiiii, così.

Comincio a muovermi piano dentro di te. Mi pianto dentro e comincio a roteare il bacino, fai lo stesso. Ti sto allargando la fica standoti dentro. Sento la punta del cazzo strusciare sull’utero e mi piace. Una sensazione di piacere intenso concentrata sula punta. E’ un piacere quasi accecante.

Sei in piedi, in corridoio, ancora tutta vestita. La gonna tirata su e il perizoma spostato.
Piegata in avanti ti mantieni con le mani sul bordo del mobile mentre assorbi le mie spinte dentro di te.
La testa è quasi nel muro, a sinistra hai un pilastro e a destra la credenza. In effetti, non so se te ne sei resa conto ma sei praticamente incastrata in uno spazio stretto.
Avevi detto di esser cluastrofobica ma da come gemi non mi sembra ti dispiaccia essere bloccata così e il liquido caldo che comincia a colare dalla fica me lo conferma.

Io sono in piedi con ancora la tuta ai piedi, le gambe leggermente piegate e con le mani ti tengo per i fianchi.
Non passa molto che il richiamo del tuo seno si fa sentire. Infilo le mani sotto la maglia e risalgo fino alle tu morbide e calde tette. Tiro giù il reggiseno e te le comincio a stringere forte.
Mi aggrappo con le mani a entrambe e così piantato dietro di te ti guido avanti e indietro.

Ti tiro su, ora sei quasi diritta. La posizione è scomoda, non riesco a entrare del tutto ma posso infilarti una mano tra le gambe e masturbarti. Cominci a gemere sempre più forte.

Poi d’un tratto dici
> guarda la, stanno girando un film porno.

Hai ragione, nello specchio alla fine del corridoio ci sono due persone che stanno scopando alla grande, in piedi.
Lei sui tacchi con la gonna tirata su, la maglia alzata e una tetta scoperta. Lui ben piantato dietro di lei con i pantaloni abbassati che ondeggia avanti e indietro mentre con una mano la tiene per i fianchi e con l’altra le distrugge il bottoncino della fica. Si vede il cazzo scomparire dentro di lei.
Se ti concentri un attimo senti anche l’audio. Gemiti continui e un incessante “ciaf ciaf”: il cazzo di lui che sprofonda nella fica allagata di lei.

Non reggo quella vista. Mentre ti scopo ci immagino a scopare in tante altre posizioni da fil porno, ti vedo inginocchiarti e succhiarmi il cazzo. Non posso chiedertelo perchè so che ti verrei in bocca o in faccia all’istante.
Sento il piacere aumentare. Cerco di mantenermi, di controllarmi, provo a respirare profondo, provo a isolare il cazzo ma il piacere è troppo forte. Cerco di non muovermi troppo ma tu lo hai capito. Ti pieghi in avanti facendolo sprofondare dentro di te, cominci a muoverti, a stringere il cazzo con la fica. E’ una tortura. Mi vuoi far venire, farti inondare.

> non trattenerti, vieni.
Lo sussurri mentre ti spingi indietro. Non posso più resistere. Ti afferro per i fianchi e ti tengo stratta a me, mi pianto dentro di te e mi lascio andare. Sento il cazzo spruzzare almeno 4 volte nella tua fica una quantità di sperma esagerata. Mi svuoto completamente dentro di te.

Restiamo un attimo fermi poi mi stacco. vai verso il bagno ma prima mi guardi

> mi è piaciuta questa novità, come ti è venuta?
> non lo so, quando ti ho vista camminare mi è salita la voglia di scoparti qui
> non male come idea ma se entra qualcuno?
> non ci ho pensato. La prossima volta chiudiamo la porta del corridoio
> vado in bagno
> ti aspetto in camera

per il secondo round…questa volta sul  letto…magari quel pensierino fatto all’inizio potrebbe…quasi quasi…

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