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Erotici RaccontiTrioVoyeur

Capitolo VI°: Sempre più troia

By 8 Aprile 2020No Comments

Roberta scrisse un messaggio sulla chat di gruppo “Ho sentito Claudia e Sandro. Sono d’accordo ad entrare nel gruppo per iniziare a conoscerci, anzi hanno desiderio di conoscere Livia e Franco. Dopo averli inseriti iniziamo a postare qualche foto come del resto faranno loro” ed appena inviato il messaggio li inserì e subito tutti diedero loro il benvenuto.

Fu una presentazione virtuale con messaggi e foto all’inizio soft per poi passare ai particolari. Gli uomini apprezzarono il culo di Livia e Claudia, Roberta era conosciuta dalle altre due coppie ed i nuovi arrivati commentarono “Speriamo di potervi raggiungere al più presto. Penso che passeremo dei bei momenti piacevoli insieme”

Roberta e Livia si accordarono per un’altra uscita al centro commerciale con la speranza di ritrovare il ragazzo. Quel cazzo a loro era rimasto impresso e volevano assaggiarlo nuovamente. Andarono a fare spese il mercoledì pomeriggio e, dopo essersi esibite per con il loro abbigliamento provocante, lo videro che le seguiva. Roberta, che delle due era la più intraprendente, lo chiamò e lo fece avvicinare

“Ciao come stai? Vedo che sei un habitué di questo centro. Come ti chiami’”

“Sono Marco. Veramente sono venuto con la speranza di trovarvi”

“Evviva la sincerità! Noi siamo Roberta e la mia amica Livia. Anche noi speravamo di trovarti per approfondire la conoscenza”

“Allora siamo stati tutti fortunati!” esclamò Marco e invitò l due donne a bere qualcosa in un bar dove si sedettero a un tavolino un po’ appartato.

Dopo l’ordinazione iniziarono a provocarlo; Roberta apriva le gambe mostrando la fica coperta dal solito perizoma trasparente e senza allusioni gli ha chiesto “Ti piace depilata o con il pelo?”

“Depilata l’adoro mi piace. Affondare la lingua e non sentire i peli è molto bello. Anche la mia ragazza ce l’ha senza peli ma lei non è porca come voi, se posso permettermi”

“Certo che puoi!” rispose Livia che per mostrare il culo si girò e fece finta di aggiustare la sedia.

“Livia hai un culo favoloso e ammetto che con il perizoma è ancora più invitante”

Finito di bere le due troie quasi contemporaneamente posarono la mano sulla patta di Marco e sentirono il cazzo duro ed a Roberta venne spontaneo chiedere “sei eccitato porcellino? Dobbiamo intervenire!” e al cenno di assenso di Marco si alzarono per andare al parcheggio.

Arrivati alla macchina parcheggiata in un angolo nascosto, Livia si sedette come aveva fatto in precedenza tenendosi bassa dalla parte del muro del parcheggio fuori dalla vista di eventuali clienti e fece avvicinare Marco.

Roberta riprendeva tutto.

Poiché il ragazzo era eccitatissimo Livia gli tirò fuori il cazzo e disse “Trattami come una troia. Ti voglio fare un bocchino da fartelo ricordare. Mi puoi anche tenere la testa con le mani” e subito dopo scappellò il cazzo bagnato da molte gocce di piacere, lo leccò avidamente e iniziò a pomparlo dapprima con delicatezza poi sempre più forte. Per lei era facile prendere tutto il cazzo ormai arrivato in fondo alla gola.

Marco la trattenne al punto che lei per poco non si soffocava. Quando la lasciò il cazzo era bagnato dalla saliva prodotta, lei ci passò la mano per asciugarlo e subito riprese a succhiare. Lui non poteva reggere molto a questo ritmo ed infatti poco dopo gli disse “Devo sborrare!”

Livia strinse la cappella tra le labbra e mosse solo la mano mentre con la bocca aspirava la sborrata che arrivò impetuosa e abbondante. Quando si sentì la bocca piena la aprì per mostrare a Marco ed a Roberta la sborra che gli aveva versato in bocca. L’amica diede il telefono a Marco per far riprendere e si avvicinò a Livia, gli infilò la lingua in bocca e si divisero la sborra per poi riprendere il cazzo in bocca e dargli la pulita.

Marco era estasiato “Difficilmente dimenticherò questo momento” disse.

“Se sai stare al gioco e dimostrarti serio, ci saranno altri di momenti simili e più piacevoli” disse Roberta.

Si scambiarono i numeri di cellulari e lo accompagnarono a casa visto che lui era andato in autobus al centro commerciale.

Per strada parlarono di tutto e le donne gli chiesero della sua ragazza.

“Si chiama Erika, ha 22 anni, va all’università. Io la vorrei esibizionista come voi ma lei dice che non è ancora pronta”

Arrivati nei pressi dell’abitazione di Marco, che tra l’altro distava pochi chilometri da quella di Livia e Roberta ma in un altro paese non distante da Torino, lo salutarono con un bacio affettuoso e tornarono a casa.

Appena il ragazzo si allontanò, Livia disse “Mi piacerebbe provarlo nel culo, ma dobbiamo portarlo a casa nostra. Non possiamo farlo in giro però potremmo organizzare un pomeriggio con lui. Stasera ne parliamo con i nostri mariti”

Roberta naturalmente fu felice della pensata “Non posso non essere d’accordo anche perché io non ho ancora assaggiato il cazzo a parte la sega della volta scorsa” ed arrivate davanti alla porta di casa si salutarono.

Livia era ancora eccitata ed aspettò Franco dietro la porta inginocchiata sul cuscino, non con la testa verso la porta ma con il culo. Quando si aprì la porta Livia si allargò le chiappe e disse “Inculami!”

Lui come un toro si tirò fuori il cazzo e senza preavviso lo mise tutto nel culo. L’inculata fu violenta. Franco pompava come un toro e Livia nel frattempo si sgrillettava la fica ottenendo un orgasmo dietro l’altro. Al momento di sborrare Franco gli mise il cazzo davanti alla bocca e lei la aprì senza neanche pensarci e lo prese in bocca succhiandolo e iniziò la sborrata. La sborra era abbondante; ne perse qualche goccia e quando aprì la bocca per mostrarla lui ci aggiunse anche la saliva.

“Adesso puoi bere troia” e la troia ingoiò tutto leccandosi le labbra.

Durante la cena Livia gli raccontò dell’avventura pomeridiana e gli propose di organizzare qualche pomeriggio con Marco. Franco approvò e disse “Lo sai che godo al pensiero di avere una moglie troia, che fa pompini e si fa inculare da altri! Come al solito voglio vedere il risultato”

Lei per rassicurarlo del risultato della performance gli ha detto “Dopo ti mostro quello di oggi”

Anche Roberta informò Carlo di come avevano passato il pomeriggio, della volontà di incontrare Marco a casa loro ed anche lui fu d’accordo. Di sera gli fece vedere il video del pompino che Livia aveva regalato al ragazzo mentre iniziava a fargli un bocchino. A Carlo eccitava l’idea che le due facessero le troie in giro. Il cazzo pulsava e quando arrivò la scena dello scambio di sborra, con loro baciandosi con le lingue piene di sborra, non resistette e svuotò le palle nella bocca della moglie la quale ingoiò tutto con relativa pulita del cazzo. Soddisfatti e rilassati si abbracciarono sul divano e Roberta da brava moglie gli disse “Toccami la fica, voglio godere!”

Roberta era fradicia e si masturbò fino all’orgasmo con il marito che la guardava.

Il giorno dopo Livia e Roberta parlarono di come organizzare il fine settimana e dell’incontro con Marco a casa loro.

“Con Marco ci possiamo vedere un pomeriggio della prossima settimana. Per sabato proporrei di andare a ballare e tanto che non lo facciamo, anche per trascorrere una serata diversa” fece Roberta.

“Va bene anche per noi. E’ una vita che non andiamo a ballare” rispose Livia che ha proseguito “Adesso ho voglia di godere” e si baciarono con un vortice di lingue in bocca.

In un attimo si bagnarono

“Facciamoci un 69 con tanto di vibratori” fu la proposta di Roberta che si sdraiò sull’ampio divano.

Livia si posizionò sopra e iniziarono a leccarsi e usare i dildo che alternavano tra il culo e fica godendo molto generando orgasmi in rapida successione.

Alla fine Livia disse “Mi piace e mi eccita godere con te, ma mi manca la sborra in bocca. Mi manca sentire come la sborra scivola nella gola”

“Che troia bocchinara che sei diventata!” e le donne si salutarono.

Il sabato trascorse tranquillo con le solite cose, spesa, esibizionismo e tanti sguardi attirati dal culo e dalle tette generosamente messe in mostra.

La sera, dopo una cena leggera, si prepararono in modo ultra sexy indossando minigonne che a stento coprivano il culo con sotto dei minuscoli string la cui strisciolina si infilò tra le chiappe, camicetta trasparente e tacco 12 con calze con la riga molto sexy.

Andarono in una sala di loro conoscenza frequentata da una clientela selezionata. Durante il viaggio decisero di essere provocante ma di non andare oltre, almeno per la prima volta che andavano a ballare.

La sala era piena di coppie e gruppi misti. Le donne tutte abbigliate in modo sexy. La serata procedeva tranquille, Roberta e Livia andarono a prendere da bere mentre i mariti si rilassavano su un divano scelto appositamente appartato. Mentre erano al bancone del bar si presentarono due bei fusti sulla quarantina, attaccarono bottone e loro stettero al gioco. Le due donne ringraziarono gli sconosciuti per i numerosi complimenti e chiesero se fosse la prima volta che venivano in quel locale.

Risposero che loro erano degli habitué del locale e proprio in quel momento partiva un lento.

Roberta e Livia accettarono l’invito a ballare non prima di aver cercato con lo sguardo il consenso dei mariti, messisi in prima fila per non perdersi lo spettacolo, che non tardò ad arrivare.

La musica emessa dalle casse era suadente e gli uomini le stringevano forte e le due donne non si tiravano indietro anche perché li volevano portare al massimo dell’eccitazione. inoltre fecero capire che potevano palpare i culi. Al che i due maschi non persero l’occasione ed infilarono le mani sotto le microgonne facendo vedere i sederi delle donne a tutti quelli seduti in prima fila. Al che Carlo e Franco iniziarono a eccitarsi.

Roberta avvicinandosi all’orecchio del suo cavaliere gli disse “In prima fila ci sono i nostri mariti che ci guardano ma non preoccuparti, a loro piace che noi siamo così troie esibizioniste. Ti dico anche che sento che il cazzo ti è diventato duro. Sai, a me piace prenderlo in bocca e succhiarlo tutto fino in fondo, fargli colare sopra tanta saliva e riprenderlo in bocca fino a quando non sento il getto della sborra e poi bere tutto”

Detto questo la donna gli infilò la punta della lingua nell’orecchio e passò la mano sul cazzo.

“Se continui così mi fai sborrare come un ragazzino. Perché non cerchiamo un posticino più tranquillo?” rispose lui.

“Per questa sera non possiamo andare oltre. Gli ordini sono questi. Al massimo mi puoi limonare e toccare tutto quello che vuoi” e gli infilò la lingua in bocca per tutto il tempo del brano ed ala termine sospirò “Non puoi lasciarmi così! Almeno con la mano puoi farmi godere!”

“Aspetta! Chiedo il permesso a mio marito!” e fece finta di andare dagli uomini che acconsentirono senza neanche sentire la domanda aggiungendo “Andate sul nostro divano” e Roberta prese l’uomo di cui non conosceva neanche il nome, chiamò Livia e il suo partner, e li portarono sul divano. Durante il tragitto Roberta disse a Livia “Con le mani li facciamo godere nel bicchiere del drink che abbiamo e poi lo beviamo” Livia fu d’accordo ed approvò con un cenno della testa.

Si sedettero sul divano di fronte ai loro mariti i quali erano pronti per filmare le mogli troie.

Stando attente a non farsi vedere dagli altri avventori del locale, tirarono fuori i cazzi dei due e iniziarono una sega non prima d’aver bagnato il palmo delle mani con la saliva.

“Quando state per sborrare avvisateci”

Le mani sapienti si muovevano delicatamente sui cazzi che non impiegarono molto a essere pronti a godere.

Li fecero svuotare nei bicchieri guardando i mariti e gli uomini negli occhi.

Bevvero tutto e per non lasciare qualche goccia sui cazzi li presero in bocca per dare una pulita. I due sconosciuti ringraziarono sia le donne che i due mariti e si diedero appuntamento per una prossima occasione. Andarono via senza neanche presentarsi. Sicuramente la prossima volta lo avrebbero fatto anche perché i cazzi erano di loro gradimento.

Anche Roberta e Livia si prepararono ed andarono via. Quella sera bastava così.

Arrivati alla macchina Carlo e Franco erano eccitati “Non arriviamo a casa se non ci fate sborrare”

Il parcheggio era ampio e non c’era movimento di gente. Loro si appostarono in un angolo buio e si scambiarono i mariti.

Livia fece un bocchino a Carlo e Roberta a Franco.

Nell’auto si sentiva il rumore del risucchio che da solo faceva rizzare i cazzi

Sborrarono quasi insieme riempendo le bocche fameliche delle due troie che ingoiarono tutto e fecero un’accurata pulizia dei cazzi, poi si baciarono per pulire le labbra e rivolte ai mariti “A casa tocca a voi darci piacere. Potete farlo anche domani mattina ma vogliamo godere con il cazzo nella fica e nel culo” e partirono versa casa.

Mentre tornavano postarono delle foto sulla chat per mostrare ai nuovi amici l’esito della serata. Sandro rispose postando con foto di un pompino che Claudia gli aveva fatto quella sera e si dettero la buonanotte.

Domenica mattina Carlo e Roberta si svegliarono verso le 10. Dopo colazione Roberta lo stuzzicò avendo voglia di cazzo. Carlo non si fece pregare e iniziò a leccare la fica mettendo due dita nel culo. Lei arrivata all’orgasmo lo invitò a chiavarla e lui la prese supina con grandi spinte del cazzo che martellava la fica. Raggiunto un nuovo orgasmo la fece mettere a pecorina e continuò il martellamento della fica. Lei godeva come una pazza e per concludere Carlo le sborrò dentro. Rimanendo abbracciati si baciarono teneramente.

Anche Franco e Livia più o meno fecero le stesse cose. Leccata di fica e buco del culo, chiavata, e per concludere lei gli disse “Inculami! Voglio che mi sborri nel culo!”

Franco la accontentò con grande piacere. La inculò profondamente e gli scaricò una violenta sborrata nell’intestino.

“Godiamoci questa domenica. Chiamiamo Roberta e Carlo. Ho voglia di carne grigliata”

I vicini erano ancora abbracciati quando squillò il telefono per l’invito. Loro accettarono volentieri anche perché non avevano ancora preparato niente per il pranzo “Arriviamo per mezzogiorno, Ti do una mano alla griglia” disse Carlo. “Ok io inizio ad accendere il fuoco” rispose Franco.

Livia preparò la griglia e Roberta delle verdure per accompagnare la carne. Livia per il giorno indossò leggings bianchi con il perizoma nero che tanto piaceva agli uomini. Anche Roberta si mise un paio di leggings chiari con perizoma nero, sembrava si fossero messe d’accordo. Conoscevano i gusti dei mariti porci.

Mentre i due uomini erano intenti alla griglia loro non persero occasione per provocarli andando in giardino ed abbassando i leggings per mostrare il culo.

Ad un certo punto dissero ai mariti “Levatevi i pantaloni e le maglie. Mettetevi una maglia leggermente più lunga che vi faccia da vestitino”

Fu un’ottima idea e subito la misero in pratica. Qualche istante e si fecero vedere “Come stiamo?” e si girarono. Sollevando le maglie chiesero “Vi piace guardare i nostri culetti?” ed entrarono in casa.

Carlo “Che mogli troie che abbiamo!”

Franco “Io ho sempre desiderato di averla così e finalmente sono felice di vederla trasformata da santa a troia”

Carlo “Dobbiamo pensare a qualcosa di più eccitante. Ieri sera mi è piaciuto come si sono comportate”

Franco “Potremmo pensare di andare in un privé”

Carlo “Ottima idea! Gliela proponiamo ma sono sicuro che le troie accetteranno”

Franco “Sono già eccitato! Che dici, lo vorranno un aperitivo prima di mangiare?”

I mariti chiamarono Livia e Roberta e dissero loro i loro piani. Le due troie entusiaste già pregustavano cazzi da assaggiare ed in coro “Iniziamo dall’aperitivo? Dai, venite dentro uno alla volta”

Entrò prima Franco che aveva il cazzo duro, le trovò tutte e due inginocchiate che si limonavano. La scena fece eccitare l’uomo ancora di più il quale si avvicinò e mise il cazzo tra le labbra delle due donne le quali, a loro volta, iniziarono un pompino a due bocche: una leccava le palle e l’altra succhiava il cazzo.

Alternandosi, fecero mettere in mezzo Franco: mentre una succhiava l’altra leccava il culo Livia infilando la punta della lingua nel buco del culo dell’uomo mettendogli anche un dito dentro. Franco non resistette al trattamento e sborrò nella bocca di Roberta mentre gli teneva le mani sulla nuca non permettendo a lei di muoversi. La fece ingoiare senza togliere il cazzo dalla bocca. Solo quando la sentì deglutire lo levò e lo mise in bocca a Roberta per la pulizia.

“Va fuori e fai entrare Carlo” dissero. Dopo un attimo Carlo entrò e gli fecero lo stesso trattamento invertendo i ruoli: Roberta leccava il culo al marito e Livia gli succhiava il cazzo andando giù in gola profondamente. Ciò era eccitante per Carlo che alla fine per la prima volta sborrò direttamente in gola a Livia. Lei non era abituata ed ebbe un attimo di smarrimento ma riuscì a trattenere tutto e ingoiò. Lui le disse “Sei stata brava”

Le donne dopo la pulizia del cazzo si baciarono scambiandosi le gocce di sborra rimaste sulle labbra e finalmente si misero a tavola per mangiare per trascorrere in serenità il resto della domenica.

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