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Doppio incesto incrociato

By 20 Gennaio 2017Giugno 9th, 2020No Comments

Le presentazioni maschili sono presto fatte: io mi chiamo ANTONIO e il mio amico si chiama MAURIZIO, e come tutti i ragazzi della fase post-adolescenziale abbiamo in testa solo due cose: la FIGA e il CALCIO.

Cominciamo dall’argomento “FIGA”.
Io ho un debole per la sorella minore di Maurizio, GAIA. Una fichetta dai capelli rossi assai graziosa, che però mi ha sempre risposto picche (come del resto a tutti i maschietti che hanno provato a farle la corte, a detta del Mauri).

Dal canto suo, so che a Maurizio non dispiacerebbe provarci con mia sorella Barbara (detta “BARBI”), ma io ho sempre provato uno strano fastidio nel sentirglielo dire.
Che posso farci; la mia sarà una banale protettività da fratello maggiore…sta di fatto che non riesco a pensare alla Barbi come a una preda per maschietti infoiati.
Inoltre lei si agghinda sempre con un look da lolita (con tanto di treccine bionde) che la fa sembrare molto più giovane di quella che è.
Insomma, la Barbi sarà pure una smorfiosetta, viziata, infantile, frivola e scassapalle…ma resta pur sempre la mia sorellina: giù le mani da lei!

E passiamo all’argomento “CALCIO”.
Io e il Mauri giochiamo nella squadra giovanile locale. Oggi, come ogni sabato pomeriggio, vado a prendere Maurizio a casa sua per andare alla partita con la mia auto.
Mentre lui si prepara il borsone, io ne approfitto per corteggiare un po’ Gaia, che come al solito mostra indifferenza per le mie attenzioni.
Visto che non si batte chiodo, la butto sui convenevoli:
– «Che fai di bello, oggi?»
– «Mi vedo con un’amica per studiare. Beh, ciao e auguri per la vostra partita.»

Partiamo. Siamo in viaggio già da 10 minuti, quando Maurizio si accorge di aver dimenticato le scarpette da calcio. Il solito coglione. Va be’, c’è abbastanza tempo per tornare a prenderle. Faccio inversione e poco dopo siamo di nuovo a casa sua.

Entro anch’io per aiutarlo a cercare le scarpe. Maurizio percorre il corridoio che porta alla sua camera…quando si blocca di scatto davanti alla porta della stanzetta di sua sorella.
Lo vedo che guarda in uno spiraglio della porta appena scostata, con gli occhi fuori dalle orbite.
Gli chiedo a bassa voce “Che c’è?“, e lui mi indica l’apertura della porta.
Butto un’occhiata anch’io nello spiraglio e…

OH PORCA VACCA!…Non credo ai miei occhi: Gaia e la mia Barbi sono lì sul letto che stanno limonando alla grande!
Sono entrambe in maglietta e mutandine, con Gaia che sta sopra a mia sorella e le caccia mezzo metro di lingua in bocca.
Io e il Mauri ci guardiamo interdetti. Hai capito, le nostre sorelline! Ecco perché facevano tanto le snob coi ragazzi…

Dentro, la Gaia ha sollevato la maglietta della Barbi fin sopra le tette. È la prima volta che gliele vedo da quando eravamo bambini. Sono piccole ma ben fatte, con due capezzoli irti come chiodi.
La Gaia si china a succhiarli, strappandole un gemito di piacere. Fa saettare la lingua da uno all’altro senza darle tregua. E intanto scende con la mano sul ventre della Barbi, sino a infilargliela nelle mutandine. A quel punto mia sorella si inarca e comincia ad ansimare (e ci credo: con quel lavoro di lingua e dita, Gaia la sta sparando in paradiso!)

Mi volto verso Maurizio, e mi accorgo solo ora che sta riprendendo la scena col suo telefonino. Buona idea; ero così sbigottito che non ci avevo pensato. Lo imito col mio smartphone. Non so ancora come si svilupperà questa strana situazione, ma un filmino-ricordo me lo faccio volentieri.

Intanto Gaia ha sfilato le mutandine alla mia Barbi. A Maurizio sfugge un “WOW!” sottovoce.
Gaia ficca la lingua tra le gambe della Barbi, e inizia a stuzzicarle le labbra vaginali con lievi lappatine. Ci sa fare, la piccola. Dalla perizia che dimostra, non è certo la prima volta che slinguazza una passera.
Poi le ficca dentro il dito medio, e inizia a farlo scorrere avanti e indietro, mentre scruta di sottecchi l’espressione goduriosa della mia sorellina.
Noi intanto continuiamo a riprenderle di nascosto. Io ho l’uccello che mi è diventato di marmo, e noto che anche il Mauri si sfrega il pacco ormai gonfio.

Ad un certo punto la Barbi allunga una mano verso la sua borsetta…e ne estrae un cazzo di gomma! (Questa poi…Quando cavolo l’ha comprato? E dove accidenti lo teneva nascosto?)
Lo porge all’amica, che non si fa pregare a schiaffarglielo su per la figa e a manovrarlo avanti e indietro. Poi Gaia si ciuccia un indice e glielo ficca nel buchetto posteriore.
A quel punto la Barbi impazzisce, ed inizia a contorcersi e a mugolare come una cagnetta in calore.
Quando Gaia aggiunge al tutto anche una lappata di clitoride, mia sorella viene travolta da un orgasmo spettacolare.
Subito Gaia le zompa sopra e soffoca le sue grida orgasmiche stampandole un bacio in bocca. Ci giungono i suoi gemiti strozzati, arrapantissimi.
– «MH!…MMMNNNHHH!…MH! MH! MH! MH!…»

Appena i singulti cessano, vediamo la Barbi che si solleva e sfila la maglietta alla sua amica, abbassandole poi il reggiseno.
Madonna che tette la Gaia! Una buona terza di ciccia soda e piena.
Anche la Barbi sembra apprezzare le grazie della sua “compagna di studi”, omaggiandola con una gustosa ciucciata di capezzoli.
Poi la fa piegare a quattro zampe e le cala le mutandine. Gaia allarga bene le gambe, e la Barbi punta direttamente al suo foro anale con la lingua. Le insaliva tutto il buco, alternando delicate lappatine ad affondi con tutta la lingua.

Io ho il cazzo che è sul punto di scoppiare. Devo strizzarmelo da sopra la tuta per evitare che esploda. Noto che invece Maurizio si fa molti meno problemi, e se lo sta smalloppando con una mano dentro i calzoncini.

Intanto le due ninfette proseguono il loro inconsapevole peep-show saffico.
La Barbi ha preso in mano il cazzo di gomma, e dopo averlo schiaffato nella figa di Gaia, estrae un altro dildo dalla borsetta. Questa volta si tratta di un vibratore cilindrico.
Lo punta al foro anale e lo spinge dentro, molto lentamente, beandosi delle reazioni goduriose dell’amichetta. Poi ruota la sommità del dildo, che subito inizia a vibrare emettendo il caratteristico “BZZZT!“.
A quel suono Gaia freme, mentre la Barbi manovra avanti e indietro i due cazzi finti.
La Rossa geme e sbava, vellicandosi freneticamente il clitoride.
– «Stai per venire, piccola?», le dice languidamente la Barbi, «È vero che godi, tesoro?»
– «Oh!…Oh!…Sì, sto godendo…Non smettere…Ahhh!…»
In breve raggiunge un orgasmo esplosivo che la fa sobbalzare al ritmo delle sue contrazioni interne.
– «IIIIIHHH!!…Mhfh!…Mhfh!…O Barbi…Ti amo-o-o-O-OWWWAAHHH!!…»

Tra gemiti, contorcimenti lascivi e odore di passera sbrodolante, io credo di sentirmi male…E Maurizio sembra essere messo anche peggio di me: ha il viso congestionato, pare sul punto di avere un infarto.
– «Tonio, non me ne frega un cazzo di quel che succederà…ma io adesso entro!», mi susurra.

Non ho neanche il tempo di realizzare la sua intenzione, che il mio amico spalanca la porta tenendo davanti a sé il telefonino.
– «Ma guarda cosa abbiamo qui…Dite “CHEESE”, signorine!»
A quella vista le nostre sorelline cacciano un urletto di sorpresa e si irrigidiscono. Sono così sbigottite che non cercano neanche di coprirsi o di assumere una posizione più dignitosa. Rimangono lì paralizzate a bocca aperta, una a pecorina coi due cazzi finti infilati, e l’altra sopra che li impugna.

Il bello è che nello spalancare la porta Maurizio ha fatto scoprire anche ME, quindi ormai tanto vale che mi faccia avanti pure io.
Mi sento ancora confuso, quindi lascio a lui l’iniziativa di gestire la situazione. Anche perché sembra avere le idee più chiare.
– «E brava la Gaia», dice alla sorella, «È così che “studi”? Anatomia, immagino…Chissà come reagirebbero gli amici a scuola, se vedessero questo bel filmatino…»
– «Non fare lo scemo, Mauri!», dice Gaia sforzandosi di fare la voce dura, «Cancella subito tutto!»
– «Si può fare, sorellina, si può fare…Ma non si fa niente in cambio di niente, giusto?»

Mentre i due negoziano, io e mia sorella ci guardiamo in silenzio. Lei abbassa subito gli occhi vergognosa, cercando di coprirsi seno e pube. Il suo colorito è passato dal bianco-lenzuolo al rosso-peperone.

– «E sentiamo, allora; cosa vuoi per cancellare quel filmato?», conclude Gaia, sfilandosi i dildi dai buchi.
Maurizio assume un tono fintamente compassionevole:
– «Io e Tonio ci accontentiamo di poco: dai, un bel pompino e fine di tutto in 5 minuti. Che sarà mai? In più, siete entrambe i nostri sogni erotici segreti, lo sapevate?»

Le nostre sorelline si guardano attonite per alcuni secondi…poi Gaia, che tra le due è quella un po’ più spigliata, rompe gli indugi.
Prende per mano la Barbi e la conduce di fronte a Maurizio. La fa inginocchiare e le spinge la testa contro il batacchio del mio amico. Pur visibilmente intimorita, la piccola si rassegna a farselo mettere in bocca.
Cacchio!…In un’altra circostanza avrei tirato un cazzotto al Mauri…ma in questo momento la vista di mia sorella con un cazzo in bocca ha l’effetto di ipnotizzarmi.

Poi Gaia si avvicina a me:
– «È vero quel che ha detto mio fratello, Tonio? Mi trovi attraente?»
– «Urca!…Ti sogno di notte, Gaia…E adesso che ti vedo così, mi sto arrapando a morte!»
– «Vediamo se è vero», dice lei infilandomi una mano nella tuta, ed estraendomi il cazzo che non era mai stato così duro.
– «WOOOW!!», esclama compiaciuta. Si inginocchia e si strofina l’uccello sulle guance, poi lo bacia in punta e se lo infila in bocca.
Oh boia can…Quasi non ci credo: la ragazza delle mie fantasie erotiche mi sta facendo un pompino!! Se è un sogno non voglio svegliarmi…

Gaia si impegna, anche se è evidente che non è un’esperta. Si volta verso la Barbi quasi come se volesse prendere esempio da lei…ma mia sorella è persino più impacciata di Gaia (evidentemente hanno più esperienza nel leccare passere…)
Non so quale strano pensiero sia passato per la sua bella testolina rossa, sta di fatto che Gaia si avvicina al cazzo di suo fratello, lo strappa di bocca alla Barbi…e tra lo stupore di tutti quanti, inizia a succhiarselo lei!!
Io e la Barbi ci fissiamo stralunati, senza sapere cosa fare.
Lei guarda me, poi guarda loro, poi ri-guarda me…

…e a quel punto succede un fatto incredibile: camminando sulle ginocchia, la Barbi mi si avvicina e mi afferra il cazzo, ammirandolo come in trance.
Lentamente gli avvicina le labbra aprendo piano la bocca. Oh, gesù…Non può fare sul serio!
E invece SÌ: serra le labbra sulla punta e inizia a farselo scorrere in bocca.
Madonna santa…MIA SORELLA MI STA FACENDO UN POMPINO!! La sola idea mi manda in tilt il cervello.

Lei non sembra farsi di questi pensieri; pare più preoccupata della perizia della propria succhiata.
– «Vado bene?», dice sollevando gli occhi fino a incrociare il mio sguardo.
– «U-R-C-A!…Sei b-bravissima…», rispondo con voce tremula, «Ma aspetta…Prova a fare così…»
Le afferro la testa e le impongo il ritmo degli affondi di bocca. Dopo qualche secondo lei prosegue in modo autonomo, alzando gli occhi come a chiedermi “Va bene, così?“. Io le faccio segno “OK” con le dita, mentre con l’altra mano continuo a puntarle il telefonino.
E’ evidente che la presenza della telecamera la imbarazza, però NON mi chiede di spegnerla (sarà perché non vuole contrariarmi…oppure perché sta scoprendo di avere un lato esibizionista nascosto?)

Sull’altro fronte vedo che il Mauri si è portato alle spalle di mia sorella e la induce a mettersi a quattro zampe.
Le infilza la figa da tergo, strappandole un lungo gemito di piacere.
La Barbi mugola mentre cerca di sincronizzare le spinte di Maurizio con gli affondi di bocca sul mio uccello. Per essere una che non ha mai preso due cazzi in una volta, impara in fretta la tecnica!
Gaia non intende restare solo a guardare: le si mette di fianco e le massaggia le tettine da sopra, facendola godere come una pazza.

Ormai il ghiaccio è rotto: la libidine sta prendendo la testa a tutti quanti, scacciando i pudori iniziali. Tant’è che Maurizio si sfila dalla fica di mia sorella…e inforna quella di Gaia!
A quel punto la Barbi interrompe il mio pompino per contemplare quell’incredibile scena. L’idea che Gaia si stia facendo scopare dal proprio fratello ha l’effetto di spazzarle via le inibizioni residue. E anche a me!

Così la sollevo e la sdraio di schiena sul letto, allargandole le gambe in modo da avere ben in vista la sua fichetta sugosa.
Lei mi guarda con una espressione indecifrabile; non riesco a capire se il messaggio è “Una fica è sempre una fica” oppure “Non puoi farlo, sono la tua sorellina!
In un attimo il mio corpo decide da solo: appoggio l’uccello sulla passerina della Barbi e do un affondo.
Cazzo…STO PENETRANDO MIA SORELLA!! Eppure, per insano che sia il concetto, in questo momento mi sembra la cosa più naturale del mondo.
Lei pare incredula quanto me, ma non fa nulla per opporsi. A questo punto quel che è fatto è fatto; tanto vale andare avanti.

La fica della Barbi è stretta, e la cosa si fa sentire eccome. Questo fatto, unito al suo viso da bambolina, mi gasa tantissimo.
La pompo come un indemoniato, e lei chiude gli occhi beandosi delle sensazioni che le sto procurando.
D’improvviso si contorce in modo violento, e viene travolta da un orgasmo che la fa fremere dalla testa ai piedi.
– «Oh!…OOHH!…Oh dio, Tonio…g-godo…oh-oh-oh-O-O-O-OOOOWWAAAHHH!!!…»
Madonna, ho appena fatto venire mia sorella!! Quasi non riesco a capacitarmi di quell’idea, assurda solo a pensarci.

In quel momento i miei pensieri vengono distratti da un altro grido di piacere. È la Gaia, che viene anche lei mentre il fratello la monta selvaggiamente a pecorina.
– «Ti è piaciuto, porcellina? Beh, non pensare che sia finita qui!», dice Maurizio facendola rialzare da terra.
Credo che anche lui sia sorpreso dal come si sono evoluti gli eventi; probabilmente all’inizio intendeva chiudere la faccenda solo con un pompino veloce…ma poi la situazione ha preso la mano a tutti quanti.

Maurizio si sdraia di schiena di fianco a mia sorella, e la trascina a sé mettendosela a cavalcioni sulla nerchia.
Gaia mi fa sdraiare di lato a lui, poi mi dà le spalle e mi si cala sopra iniziando a cavalcarmi a smorzacandela.
WOW…Finalmente sto scopando la ragazza dei miei desideri! Basterebbe quel pensiero per mandarmi la testa in orbita…ma a questo si aggiunge il fatto che io e Maurizio ci stiamo infornando le sorelle a vicenda!

E loro? A giudicare dai gemiti, se la stanno godendo non poco. Ma non gli basta. Avvicinano le loro bocche e cominciano ad intrecciarsi le lingue, aggiungendo così le loro pulsioni lesbiche al piacere di sentirsi la fica riempita da un robusto palo di carne.
In breve tempo raggiungono un nuovo orgasmo in simultanea. Cavolo! Pare che basti sfiorarle per farle godere…Invece noi maschietti resistiamo, intenzionati a prolungare il più possibile questo momento magico.

Soddisfatta, Gaia mi si scosta da sopra e si porta dietro alla Barbi, iniziando a leccarle il buchetto posteriore.
La Barbi geme per quell’azione combinata di cazzo-in-figa + leccata-di-culo. Decisamente una piacevole novità, per lei. La sua espressione è arrapantissima.

A quel punto vengo colto da un proposito osceno, che mai mi sarebbe passato per la testa in condizioni normali…ma in quel momento il mio corpo si muove per conto proprio.
Così avvicino la punta dell’uccello al suo foro posteriore, che sono sicuro sia ancora vergine (a parte le dita infilate dalla sua amichetta del cuore).
La Barbi ha capito quel che sta per succederle; fa una faccia preoccupata ma non si oppone: in questo momento la sua eccitazione è più forte della sua paura.
Io premo delicatamente, e sento che l’occhiello anale di mia sorella si apre pian piano.
Centimetro dopo centimetro glielo spingo dentro fino alla radice. Poi inizio a muoverlo avanti e indietro, sempre più velocemente.
Cielo! Sto facendo il mio primo culo…ed è quello di mia sorella! PAZZESCO!!

Anche la Gaia osserva incredula il cazzo che scorre dentro e fuori dallo sfintere della sua amica. A Gaia piacciono i giochetti anal, ma dalla sua espressione stupita direi che finora non ha mai preso altro che cazzi finti. E che sia ansiosa di provarne uno di carne.

Intanto la Barbi fa capire di essersi abituata all’invasore rettale, e miagola come una gatta in calore.
– «Com’è?», le chiede Gaia.
– «O-O-OWWAAHH!!…È fan…fantastico…D-due cazzi dentro…insieme…OHH!…Lo devi proprio p-provare…», risponde la mia sorellina con la voce rotta per la goduria.
Anche Maurizio sembra sorpreso dalla porcaggine della sua “fidanzata”, e non si fa problemi a dirglielo:
– «Certo che sei un po’ troia, eh, Barbi? Sei proprio una piccola vacca vogliosa di cazzi…»
In condizioni normali non gli permetterei certo di parlarle così…ma data la situazione, sono io il primo a rincarare la dose:
– «Puttanella…Dillo, che l’hai sempre sognato! Un gran cazzo nella figa mentre io ti trivello il culo…»
– «Sì…Sì…Sfo-OH-ondatemi…Fatemi sentire porca…Voglio sentire i vostri cazzi fino in go-o-o-la…OHH!!…»
Più lei parla da zozza, più noi ci sentiamo eccitati. E giù affondi…

Nel frattempo Gaia ha preso il suo smartphone e si è messa a riprendere la scena.
Hai capito, la santarellina! Tutto questo è nato dalla paura che venisse diffuso un suo video porno…e ora è proprio lei a volere un filmato-ricordo!

Intanto la Barbi sembra sul punto di scoppiare. Il suo respiro accelera di colpo ed esplode in un orgasmo sconvolgente.
– «Oh! Oh! Oh-Oh-Oh!…M-ma cosa…O-O-O-OMIODDIOOOOWWWAAHHH!!!»
Sembra rimasta sorpresa dall’intensità del proprio orgasmo, come se non ne avesse mai provato uno di quella potenza. E ci credo; questa è carne vera, baby, mica plastica!

Subito dopo la mia cara sorellina si affloscia esausta.
Come se non stesse aspettando altro, Gaia si affretta a spostarla via di lato.
– «Adesso vorrei provare anch’io…Si può?», chiede con voce timidina.
Io e il Mauri ci guardiamo ridendo. A questo punto giunti, che razza di domande fa?…

Le facciamo cenno di accomodarsi. Allora la Gaia dà le spalle a Maurizio e scende col bacino sul cazzo del fratello. Ma appena la cappella le si appoggia al buchetto, la Rossa si arresta un po’ indecisa. Pare meno convinta di quanto sembrasse. Al che, Maurizio la afferra per i fianchi e la fa abbassare con un colpo secco.
Alla faccia della delicatezza! Gaia caccia un grido facendo una smorfia di dolore. Meno male che aveva già fatto un po’ di pratica coi cazzi finti, se no…

Comunque, tempo pochi secondi e la piccola si è già adattata all’intruso. Inizia a prenderci gusto, muovendo su e giù il bacino. La sua figa fradicia mi danza davanti, facendomi ingrifare come un bufalo.
Glielo infilo dentro, poi la afferro per i fianchi e inizio a pomparla anche sul davanti. E nel contempo mi godo lo spettacolo delle sue magnifiche tette che sobbalzano al ritmo dei miei affondi.
E tanto per completare il quadretto, la Barbi le lavora le mammelle con palpate e ciucciate di capezzoli.
Gaia dimostra di gradire assai tutte quelle attenzioni di gruppo. Non so se abbia mai preso un cazzo nel culo (uno VERO, ovviamente), ma di sicuro questa è la sua prima doppia penetrazione. E se la sta godendo tutta!

La Barbi la tiene per una mano, come a farla sentire partecipe di questo sublime momento.
– «È bello, vero? Piace anche a te, così?»
– «Sì…Sì…Oddi-i-i-o…Altro che i ca…i cazzi finti…OOOHH!!…Oddio, Barbi…Fammi morire…»
Al che, la Barbi le scorre la lingua sul ventre, scendendo sempre più giù fino a raggiungere il clitoride dell’amica. E a quel punto Gaia impazzisce di piacere.
Farfuglia parole sconnesse, inframmezzate da ansimi e gemiti. Inizia a sussultare sempre più forte, finché esplode in un orgasmo che sembra infinito.
È il suo 4° della giornata, ma anche il più acuto. Alla fine si abbandona inerte, con un’espressione estasiata.

Sembra che le due piccole troiette ne abbiano avuto a sufficienza; ora è il nostro turno di godere.
Le facciamo inginocchiare l’una di fianco all’altra, poi ficchiamo i cazzi in bocca alle nostre rispettive sorelle.
Vedo che Maurizio viene quasi subito in bocca alla sua Gaia, che accoglie tutto senza neanche staccare le labbra dall’uccello.

Intanto la Barbi mi spompina con grande foga, sempre guardandomi negli occhi. Sembra fiera del compiacere il suo stesso fratello. E da parte mia, il fatto che sto per sborrare in bocca alla mia sorellina dopo averla fatta godere più volte, mi eccita in modo indescrivibile.
In pochi secondi mi sento montare dentro un orgasmo pazzesco. WOOOW…CHE MOMENTO!! Le riverso in bocca non so quanti schizzi di sborra; vedo le sue guance gonfiarsi per contenere tutto quel liquido che lei non vuole né ingoiare né sputare. E subito dopo capisco il perché.

Le due porcelline si avvicinano stampandosi un bacio in bocca. Poi le loro labbra si schiudono, e le lingue roteano l’una sull’altra mescolando le due sborrate appena raccolte.
Noi fissiamo increduli quella scena da film porno. Ma guarda un po’ le nostre care sorellucce! Di esperienza ne avranno poca…ma la porcaggine non gli manca di certo!

*****

Passata l’euforia, ci viene spontaneo fare il punto della situazione con le nostre sorelline. Anche se in realtà c’è poco da dire; l’esperienza è piaciuta a tutti quanti, e non ci sono motivi per vergognarsene. Anzi, non ci sono motivi per non ripeterla. In gruppo o in coppia. Tanto ormai i vecchi rapporti formali “fratello/sorella” sono andati a farsi benedire, e quelli nuovi ne sono usciti RAFFORZATI da questa insolita esperienza.

Poi casualmente ci casca l’occhio sull’orologio. Al che, Maurizio mi guarda stravolto.
Porca troia…LA PARTITA! Ce ne eravamo completamente scordati!

Il Mauri telefona subito all’allenatore, che gli risponde incazzato nero.
– «Ma dove eravate finiti, coglioni? Abbiamo dovuto giocare in 9 e abbiamo perso 4 a 0!»
– «Forse voi, Mister…ma noi qui abbiamo fatto 2 a 2!», risponde Maurizio…che subito dopo ha il buonsenso di chiudere la telefonata prima di sentire la replica del Mister. (Mi sa che saranno cazzi amari, al prossimo allenamento!)

*****

Va be’, a questo punto posso anche tornarmene a casa.
Saluto Maurizio e faccio l’occhiolino a Gaia, che di rimando si passa la lingua sulle labbra. Un gesto carico di allusività per i nostri futuri incontri.

Guardo mia sorella. Non credo che a questo punto intenda rimanere ancora a “studiare”.
– «Torni a casa con me, Barbi?»
– «Sì…Ma d’ora in poi non chiamarmi più “Barbi”; il mio nome è BARBARA.»
– «Bene, allora andiamo…Barbara

E mentre sale in auto si scioglie le treccine, che non aveva mai sciolto in tanti anni. Un gesto eloquente.
Ormai ai miei occhi non è più la mia sorellina, e neanche una ragazzetta ingenua.
Da oggi è una DONNA, e come tale verrà trattata. In tutti i sensi.

[FINE]

 

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