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Erika ha 19 anni e vive nella provincia lombarda, Angelo invece di anni ne ha 50 è un bell’uomo molto alto e muscoloso, Angelo conosce Erika da sempre essendo un amico di famiglia l’ha vista crescere e diventare donna piano piano, e piano piano è cresciuta la voglia in lui di avere un rapporto sessuale con Erika, che è alta 163 cm per 52 kg e di seno non è mai andata oltre la terza. Ma ad attrarre Angelo non sono le forme di lei bensì il suo viso quasi angelico perfetto la completa mancanza di imperfezioni ed i suoi capelli neri che le scendono dietro le spalle i suoi occhi verdi la rendono una ragazza molto particolare tutti gli uomini restano abbagliati dal suo volto. Un giorno Angelo incontra Erika per strada insieme ad un amica, si ferma la saluta e le invita ad andare con lui in un bar per bere qualcosa, Erika accetta mentre la sua amica rifiuta in quanto aveva un appuntamento con il fidanzato. Sale in auto e vanno in un bar prendono da bere chiacchierano allegramente poi Angelo le chiede di accompagnarlo per una commissione promettendole di riportarla a casa prima di cena, Erika accetta di buon grado essendo rimasta sola non le va di tornare a casa presto. In auto angelo inizia a tempestarla di domande, voleva sapere se aveva un ragazzo se aveva avuto rapporti tanto che Erika scherzando gli disse non ti sarai mica invaghito di me? Lui sospirò e disse invaghito no ma non posso negare che mi piacerebbe poter accarezzare il tuo corpo la tua pelle liscia e delicata i tuoi seni morbidi, Erika scoppiò in una risata fragorosa e disse e magari sfilarmi pantaloni e mutandine insieme e mettere la tua faccia tra le mie gambe, Angelo sorrise e disse vedo che hai capito le mie intenzioni Erica lo guardò tra le gambe vedendo il suo rigonfiamento disse dai fammi vedere cosa hai dentro i pantaloni. Angelo rimase spiazzato da questa sua richiesta ma nonostante ciò apri la chiusura e tirò fuori dai pantaloni il suo uccello lei rimase a bocca aperta, aveva visto diversi membri maschili ma quello era indubbiamente il più grosso svettava per circa 20 cm ed era abbastanza largo da non riuscire a stringerlo con una mano, cosa che normalmente faceva lo segò un po’ poi Angelo le porse una mano dietro la testa e le porto il viso verso il suo membro lei senza obbiettare apri la bocca ed iniziò un lavoro di lingua sul glande, Angelo inizio ad emettere gemiti di piacere e iniziò a dirle che doveva continuare che era brava che non si doveva fermare, Erika a dire il vero si fermava solo il tempo di respirare e muovere la mascella quel membro cosi grande non le entrava tutto in bocca ed era costretta a tenera la bocca molto aperta. Lei continuò con la punta della lingua a leccare il glande mentre con le amni lo segava, poi senti Angelo che iniziò ad ansimare e poco dopo le disse che stava venendo spingendole lievemente la testa in basso per fargli prendere tutto il glande in bocca, esplose in una sborrata copiosa gridandole di ingoiare tutto lei non se lo fece ripetere ed ingoio tutto quello che lui aveva emesso, poi alzò la testa Angelo le diede dei fazzolettini per pulirsi, lei si pulì e disse sborri ancora così tanto, neanche un ventenne ne tira fuori tanta, lui la guardò le sorrise e le disse è merito tuo sai far godere bene con la lingua, lei gli rispose sì ma ora devi farmi vedere tu come sai far godere con la lingua lui le rispose che doveva pazientare ancora dieci minuti e poi l’avrebbe accontentata. Alcuni minuti dopo arrivarono presso un’abitazione lui fermò l’auto e le disse siamo arrivati, scesero lui apri la porta la fece entrare e richiusa la porta dietro di se la prese per mano e la portò in camera da letto, lei si denudò e si distese sul letto aprendo le gambe lui si chino ed iniziò un lavoro di lingua che in breve tempo portò Erika all’orgasmo, lei iniziò a spingere la testa di lui fra le sue piccole cosce lui continuò il lavoro con la lingua nonostante lei fosse già venuta portandola in breve tempo ad una serie di orgasmi ripetuti ed in fine la fece squirtare. Subito dopo si alzo si spogliò anche lui la prese in braccio la posizionò contro il muro e la fece scendere delicatamente sul suo uccello, fin quando lei non lo ebbe tutto dentro di lei iniziò a quel punto un movimento lento ma ritmico del bacino lei iniziò ad urlare dal piacere passati alcuni minuti lui le esplose dentro riempendola di sborra, appena la sollevo e le sfilò il suo uccello, dalla vagina fuoriuscì tanta di quella sborra che Erika definì impressionante, lui sorrise e le disse è sempre merito tuo ti volevo scopare da così tanto tempo che mi hai fatto godere in modo impressionante lei gli diede un bacio sulla guancia e gli disse anche io ho goduto molto e vorrei godere ancora cosi tra le tue braccia lui la guardò le fece una carezza sul viso e disse speravo che mi chiedessi una cosa simile sarò il tuo stallone fin quando lo vorrai.

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