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I nostri incontri

By 9 Aprile 2009Luglio 1st, 2021No Comments

I nostri incontri… progettati, sognati, desiderati, poi rimandati per improvvisi imprevisti lasciando un’idea non soddisfatta nella mente e nel corpo che fa bramare ancora di più’. Poi all’ultimo… si, domani ci vediamo’ sarò stanca, avrò lavorato di notte, ma’. Il desiderio ha raggiunto livelli oltre i limiti che sentiamo possibili… si, domani ci vediamo’ a dispetto di tutto e di tutti, noi soli, e tutto il mondo fuori da noi, dimenticato.
Ci vediamo nel parcheggio di un ipermercato, è il nostro luogo privato ove poterci stringere per accorciare la distanza che abbiamo sentito, in un sospiro’ Le braccia ci stringono convulsamente in un abbraccio, le lingue s’incontrano, danzando, tu ed io finalmente uniti, l’emozione annulla tutta la fatica del desiderarsi senza potersi raggiungere, senza potersi soddisfare per l’acuta mancanza dell’altro.
Poi facciamo gli innamorati, entrando mano nella mano e cercando qualche cibo che stuzzichi la nostra voglia e rinnovi le nostre forze’ dopo’.
Quale progetto’ quasi metà giornata insieme’ il solo pensiero mi lascia priva di forze e deliziosi brividi di anticipazione mi percorrono’.
Non ci lasciamo un attimo, e il tempo trascorso in mezzo alla gente è un breve battito di ciglia in questa giornata meravigliosa, le nostre mani unite e attraverso di loro una corrente in perenne transito, la consapevolezza che adesso siamo lì, vicini, e questo resterà nella memoria anche quando non lo saremo più e sogneremo questo momento per ritrovarci ancora, attraverso un telefono.
La tua auto è comoda e il sedile mi accoglie morbidamente come le tue braccia, il tempo trascorso per fare il giro dell’auto mi lascia una specie di vuoto, mentre ti guardo e una lieve vertigine mi coglie, so già anticipare quello che avverrà’
Muovi l’auto e appena è possibile con la mano mi sfiori il ginocchio e sali su, scostando il bordo di pizzo della gonna’ trattengo il respiro per l’emozione io so quello che provo quando sono con te e tra un istante te ne accorgerai anche tu’
Un sorriso sulle tue labbra un ti amo sussurrato distogliendo gli occhi dalla strada’ ‘quanto mi desideri amore mio” si, le gambe si scostano dolcemente e trovi caldo e umido, e un perizoma di pizzo trasparente azzurro che si scosta appena ti avvicini, lasciandoti campo libero per giocare con la mia fonte inesauribile di umori’.
Accarezzi lentamente come cercando, guardandomi di traverso mentre guidi’. Un brivido più forte degli altri mi raggiunge e ti fermi insistendo dolcemente mi avvicino al bordo del sedile, verso di te , la fonte della meravigliosa sensazione che mi coglie sempre più intensamente, mentre le tue dita affondano nella pozza liquida che è la mia figa, mentre ti guardo con desiderio, gli occhi socchiusi a vedere te e a mostrarti quanto oscenamente ti ho atteso nei momenti di lontananza’.
‘Sei bellissima, vita mia” i tuoi occhi hanno colto quanto ti voglio, quanto voglio sentirti in me, la mia mano corre verso di te, danzando sulla stoffa dei pantaloni e se possibile il mio desiderio aumenta ancora percependo attraverso la carezza e la stoffa quanto questo sentimento è ricambiato’ Scosti la mano e la porti alla bocca succhiando le dita e annusando il mio odore’. Tuffo le mie dita e le annuso. Le lecco come se fossero una deliziosa parte di te’
Mi muovo sul sedile… ti piace toccarmi mentre guidi e sai di farmi precipitare in un mondo dorato, gemiti e mugolii mi sfuggono dalla bocca, impossibile nascondere quanto piaccia anche a me’ ma il desiderio è troppo, io voglio ben altro, e questo non mi può bastare, con la mente ti resisto, scatenandoti solo un poco di più, non capisci per quale ragione io non goda’ così aumenti l’impegno e le tue dita entrano ed escono velocemente dalla mia figa ‘ io so che siamo quasi arrivati e provo molto gusto a trattenermi sorridendo come una gatta farebbe con il topolino’ una risata, la tua’ ho il mio sguardo birbo’. D’improvviso capisci che non ce la puoi fare, ti sto resistendo benissimo e ti domandi cosa abbia in mente per oggi’
Parcheggi e annusi la mano’ sono tutta bagnata tra le cosce’ un bacio lunghissimo’
Scendo dall’auto e cammino con un largo sorriso, sentendo gli umori lentamente colare tra le cosce, un atteggiamento che farebbe capire tutto anche ad un bambino se mi guardasse negli occhi, mentre ci avviciniamo all’albergo mano nella mano, con sguardo dolce e passionale.
Un attimo e mi ritrovo con te nell’ascensore, di fronte allo specchio, mentre mi abbracci da dietro e mi respiri nell’orecchio, baciandomi sul collo’ frenesia nel corridoio e poi nella stanza’ attaccati, incollati, baciandoci’
‘OH’ mi scivola la gonna’ sorrido sorniona mentre ho allargato leggermente l’elastico della gonna leggera e l’ho fatta scivolare a terra’ e mi offro alla tua vista con un maglioncino corto che lascia ampio spazio visivo al perizoma di pizzo che lascia nascosto poco. è nuovo.. mi stuzzicava’ mi volto e mi piego a raccogliere l’indumento a terra’ non ti lascia indifferente questa cosa e mi accarezzi il culo scoperto’ poi mi volto e mi levo il maglione, pizzo anche qui che levo perché la mia idea è un’altra’
Mi guardi un attimo interdetto, secondo me neppure tu credi a questo mio cambiamento’.
Sfilo la camicia dai pantaloni, passando la mano sulla tua pancia calda e salendo un poco su, quindi sbottonando lentamente bottone dopo bottone, guardandoti negli occhi e levandoti gli indumenti. Cerco i pantaloni e la fibbia è già slacciata’
‘Impaziente? ‘ chiedo con un sorriso malizioso’
Ti slaccio i pantaloni e con lentezza calo i boxer’ si, ti lascio lì senza sfilarteli, così sei in inferiorità nei movimenti e inizio a baciarti, scendendo lungo la gola e il petto, strusciandoti i capezzoli duri lungo il corpo, giù, fino a strofinare il seno sul tuo cazzo e con questo riportarlo su tenendolo in posizione per dolcemente sfiorare la lingua sulla cappella gonfia e lasciarlo entrare nella mia bocca calda, succhiando lievemente’
Le tue mani sulle mie spalle e la tua voce mi chiedono di fermarmi, non ne puoi più, vuoi entrarmi dentro… sorrido’ io ho saputo aspettare’ una dolce vendetta per avermi quasi fatta impazzire in macchina’
Una stretta appena più forte’ mi scosto, lascio che ti spogli e trascino lentamente giù le coperte’ poi come una gatta in ginocchio salgo sul letto, scodinzolando’. Wew’ vedo dai tuoi occhi incupiti l’effetto che ti faccio e quello che pensi’ ‘puttana, la mia puttana’
So che la nostra è una lotta a chi fa impazzire di più l’altro, e so che ne esco sempre perdente’ ma quanto godo di ciò’
Ti avvicini e mi sono voltata, a gambe aperte, un muto e chiaro invito.. il perizoma di pizzo è ancora lì e ci abbracciamo, ma il tuo cazzo trova da solo la sua strada, scosta da solo tutti gli impedimenti e
oddio una vampata mi coglie, la consapevolezza che siamo fatti uno per l’altra, che è tutto così naturale, spontaneo, che nessun imbarazzo mi coglie a mostrarmi puttana per te’ nonostante tutto quello che io e te singolarmente siamo fuori di qui..
Ti muovi, chiudo gli occhi e mi assaporo la sensazione di essere piena di te’ ti amo’ sospiri mi sfuggono’ ma no’ non è ancora il momento e ..
Esci e scendi’ togli quell’inutile brandello di stoffa e mi guardi, nuda completamente davanti a te, mi ammiri mi riempi di complimenti che io sempre ritengo immeritati e sono sempre argomento di scherzosa discussione tra noi’
Trattieni il respiro? Così mi pare’ poi ti tuffi come un assetato nella mia pozza liquida e succhi e lecchi e ‘. Perdo il controllo e non capisco più chi sono, dove sono, la realtà qual è .. esisti solo tu e le meravigliose sensazioni che mi stai donando’ gemo, urlo, mi manca quasi il respiro da tanto godo e non capisci.. ti preoccupi’ ‘Stai male’ ‘no.. sto meravigliosamente bene Vieni qui” Ti accolgo in me, nella mia figa ancora pulsante’ mentre le vertigini mi prendono e non mi lasciano ancora’ e tu entri e ti muovi, prolungando il piacere’ egoista.. ‘sono egoista?’
‘No amore mio tu veni prima di tutto per me, voglio farti godere come mai nessuno ha fatto, come ti meriti”
‘Ti prego ‘ vienimi dentro’ nel culo” ma’. Il tuo desiderio è troppo grande e il tuo timore di ferirmi troppo elevato o io poco cedevole’ impaziente mi giro e lo prendo in bocca, incurante che sia coperto anche di miei sapori.. e
Lecco, succhio, lo faccio toccare al fondo della gola’ mentre esce gli giro intorno con la lingua’ continuo a leccare, succhiare, stringere, su e giù forte e piano dolcemente e insistentemente con le tue mani che si muovono sulla mia schiena’il tuo respiro sempre più veloce, i movimenti sempre più frenetici’
‘ahhh siiii tutto tuo’. Fermati’ piano’ mi fai morire così’.’ E la tua sborra calda a fiottti esce nella mia bocca.. quanto ne desideravo il sapore, sono golosa’
La lecco tutta, la bevo come un’assetata nel deserto, succhiando fino all’ultima goccia dalla cappella sensibilissima’.
Lentamente ci baciamo e ci abbracciamo a cucchiaio sul letto’ accarezzandoci e calmandoci piano piano, godendo del sentire i nostri respiri e i battiti del cuore acquietarsi poco a poco’
Ma già tu riprendi a toccarmi e io.. beh’
‘tu sei il mio paradiso sto troppo bene dentro di te..’
‘e come faccio a non essere bagnata quando tu sei vicino a me’
Sono ancora bagnata perché non mi basti mai’
ma neanche io ti basto mai’ e subito riprendiamo le coccole dolci, lente senza fretta’ brividi’ desiderio’ abbiamo tempo davanti a noi’ la frenesia è lontana, sappiamo che ora siamo insieme e vogliamo godercelo finché è possibile’
Mi accarezzi il fianco ‘Mi fanno impazzire i tuoi fianchi’ quando li sogno mi diventa di marmo’
tocco’.
Sorrido’
Mi avvicino’
Annuso il collo,dietro l’orecchia, bacio e respiro lì nell’incavo, facendo aderire il mio morbido corpo al tuo’ sento che ti avvicini, trovi l’umido in mezzo alle mie gambe’
No’.
Dal collo scendo in una dolce scia di baci e leccate ai capezzoli, le mani premono sul petto, dove la lingua non può arrivare perché impegnata’
E dove non arrivano le mani ci sono i capezzoli, due punte dure stimolate dai tuoi leggeri pizzichi’
Mi tocchi trasmettendomi possesso’ mi volgo, obbedisco alle tue mani che richiedono, e mi prendi di nuovo
‘ancora? Così presto? Come fai?’
‘Sei tu che mi fai questo, anche se non ci sei’. Ma adesso ci sei”
E riprende la danza’esci da me e mi fai inginocchiare e inizi da dietro a baciare e leccare la mia schiena come in una foto che abbiamo visto insieme in un filmato on line’ dolcemente trasformi i miei sogni in realtà’. Un cuscino scivola sotto la mia pancia e mi prendi da dietro bagnando il tuo cazzo di mille sapori e umori’ mentre le mani mi toccano e sono tutta tua, mente e corpo di nuovo sto volando e anche tu’ ti riscuoti un attimo e adesso entri nel culo.. giusto in tempo’per lanciare all’interno la tua sborra, mentre stringo per sentirti meglio’ si la tua puttana’ solo tua’
è solo mezzogiorno’. Abbiamo tempo’.
Tiriamo fuori il cibo e iniziamo un sensuale pic-nic sulle lenzuola sfatte.. le gambe aperte, intrecciate, nulla a nascondere alla vista i corpi di fronte io appoggiata alla testiera e tu contro i cuscini al fondo del letto’ i piedi che accarezzano le cosce, la mia figa davanti a te, aperta’
Pomodorini che sensualmente entrano ed escono dalle mie labbra’ i tramezzini divisi a metà, un morso io e uno tu’ raccogliere con la lingua le briciole dal tuo torace’
Il tuo sguardo che mi accarezza, le tue parole che mi coccolano, il contatto di pelle a ricordarmi il tuo calore’
‘Facciamo la doccia? Voglio insaponarti tutta”
‘mmmmmmmmm si”
Coccole schiumose dall’uomo che adoro e che mi fa sentire una donna piena e realizzata’ baci, carezze ‘beh.. ora sono tutta insaponata e tu nulla’mi struscio sul petto, ti giro intorno nella doccia e ti incapono con il seno la schiena, il culo, il petto, poi lieve si posa nell’incavo insaponato e il tuo cazzo scivola’ schiuma dappertutto, ne ho anche sulla faccia e ridiamo divertiti, prima di sciacquarci allegri.
Il pranzo e la mattinata mi hanno distrutto quasi quanto la notte insonne, mi raccogli nelle tue braccia, sopra di te e dolcemente crollo nel sonno, mentre ti rilassi e percepisco che continui ad accarezzarmi i fianchi, le gambe, le braccia, lente carezze per non svegliarmi’ Nel sonno mi sposto al tuo fianco, contro di te per sentire il tuo calore… io non ero mai riuscita a dormire nuda prima di conoscerti’
‘Quanto ho dormito?’chiedo ancora con gli occhi chiusi, sorridendo
‘Un’oretta’ ne avevi bisogno” le tue carezze sono lievi e continue’ gioiello mi chiami’ poi una carezza un poco più audace’ ‘Cosa hai sognato mentre dormivi?’ mi chiedi mentre lecchi e annusi le dita umide’
Una risata leggera, mi volto, ti bacio e ti guido dentro di me’ ancora’ che bello appena sveglia trovarti accanto a me’
Ed è lo stesso pensiero che attraversa entrambe le menti’ è lo stesso pensiero che mi accompagnerà domani e ancora domani e ancora e ancora’ nel matto desiderio di svegliarmi accanto a te quando so che non è possibile perché le nostre vite sono separate’ oggi però ti porto a casa con me’ il tuo seme nelle mie viscere’ più tempo possibile’ mio’
Ancora mi prendi e ancora mi lascio sborrare nel culo, godendone pienamente’
Poi ti giri e continui a guardarmi, toccandomi e scivolando con le dita dentro di me’ cercando? ‘Cosa cerchi?’ ma non sento la risposta, un calore mi si diffonde dentro come un’esplosione, il respiro mi si mozza e gemiti incontrollabili mi scivolano fuori’
‘oh oh’ ho trovato il punto G del mio amore’.’ Un sorriso’ altri movimenti’ non capisco più nulla’ Quanto mi piace’ quasi svengo dal piacere e le vertigini mi colgono improvvisamente, tanto che la mia reazione ti fa fermare un momento per la preoccupazione, dopo mi confesserai di esserti preoccupato davvero, sembrava che io mi sentissi male e invece’ un orgasmo squassante’ sotto i tuoi occhi e sapendo che mi stavi guardando, ancora più amplificato dalla mente’.
Grazie per essere così sensibile e romantico, per essere riuscito ad entrarmi dentro così profondamente e a risvegliare tutta la mia sensualità di donna’ Sesso è amore? A volte si’.

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