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I racconti di Marina, il secondo

By 27 Gennaio 2022No Comments

Sono passati ormai alcuni giorni da quella sera del video di Alex e non ho fatto altro che pensarci.
Per due notti ho sognato di essere scopata dal suo grosso cazzo, ma credo di aver fatto la cosa giusta nel troncare tutto, anche se devo confessare che è stato molto eccitante.
Sento che la lussuria sta crescendo dentro di me e ne sono attratta.

Mi trovavo seduta al tavolino del bar fuori dal supermercato in cui lavoro e stavo facendo la mia pausa pranzo.
Notai un bel ragazzo seduto al tavolino di fronte al mio che mi guardava molto attentamente.
Sono diventata il desiderio dei giovani maschi?, pensai.
Non la smetteva di guardarmi anche se appena lo fissavo, lui spostava lo sguardo. Timido?.
Decisi di giocare con lui come avevo fatto con Alex.
Portavo la divisa estiva del supermercato, camicia, gonna, scarpe con un leggero tacco e niente calze, perfetto per quello che avevo in mente di fare.
Scavallai le gambe aprendole leggermente per mettergli davanti agli occhi le mie mutandine di pizzo rosa.
Lo vidi sgranare gli occhi mentre me ne stavo a gambe aperte facendo finta di non vedere che mi stava guardando.
Mi eccitava l’idea del suo sguardo puntato fra le mie cosce, mi bagnai.
Lui con indifferenza prese il suo cellulare e facendo finta di leggere qualcosa lo puntò con la telecamera verso di me, avevo capito che voleva scattarmi una foto in quella posizione. I giovani usano troppo il cellulare, pensai.
Non mi mossi di una virgola mentre immaginavo che lui zoomasse sul mio pube per catturarne il dettaglio delle mie mutandine macchiate dai miei umori.
Aveva scattato e si stava guardando bene la foto, che porcellino pensai, ma io mi sentivo più porca di lui.
Come se una voce dentro la mia testa mi avesse parlato e dato un comando da eseguire, mi alzai, andai da ragazzo e mi misi di fianco.
” È venuta bene la foto? Me la fai vedere?”, gli dissi.
Lui molto imbarazzato e con la voce tremante mi disse” scusi ma quale foto?
” Dai non fare finta di niente, non essere timido, la foto che mi hai scattato in mezzo alle gambe” risposi.
Rimase con la faccia imbambolata mentre sentiva quello che gli dicevo. Gli girai il suo cellulare che teneva ancora in mano e guardai la foto delle mie mutandine, mi eccitai.
” È venuta molto bene, ma se vuoi posso farti vedere la mia figa dal vivo in bagno e magari puoi scattare una foto migliore” gli dissi sorridendo maliziosamente.
” Ma è uno scherzo per caso” mi rispose.
” Nessuno scherzo, seguimi nel bagno delle donne” risposi.
Andai verso il bagno guidata da una lussuria mai avuta prima, volevo fare impazzire quel giovane uomo, mi sentivo una dominatrice.

Controllai che in bagno non ci fosse nessuno e poi lo vidi arrivare.
Entrammo e chiusi la porta a chiave.
Non gli diedi neanche il tempo di dire una sola parola e mi spogliai completamente rimanendo tutta nuda davanti a lui.
Mi misi a pecorina appoggiando una gamba sul water, aprii leggermente le mie chiappe con le mani, mettendo in mostra la mia bella figa matura e il mio buco del culo.
L’espressione sul volto di quel ragazzo la diceva tutta su cosa gli passasse nella mente. Vidi che il suo cazzo si stava alzando sotto quei pantaloni della tuta.
” Allora cosa aspetti a scattare la foto, non vorrai mica che ti supplichi?” gli dissi con voce sensuale.
In modo goffo e impacciato, incredulo su quello che stava vivendo, cercò di prendere il suo cellulare che fece anche cadere. Mi sentivo una porca mistress e volevo farlo impazzire dal desiderio.
Mentre cercava di recuperare il suo telefono da terra, io gli andai vicino con la figa davanti alla sua bocca.
” Non perdere tempo con quel telefono, leccarmela” gli dissi.
Lui, sempre più incredulo su quello che stava accadendo, timidamente mise la sua lingua sulla mia vagina incominciando a leccarmela.
Quella giovane lingua umida e calda mi procurava un gran piacere mentre sfiorava il mio clitoride.
Gli presi la testa spingendola verso di me dicendogli ” infilala bene dentro porcellino”. Si lasciò finalmente andare e iniziò a leccarmela più appassionante aumentando il mio piacere, mi stavo bagnando per bene.
Non volevo di certo farmi scopare lì nel cesso da quel ragazzino, ma solo giocarci un po’. Gli dissi di fermarsi, gli sfilai i pantaloni della tuta e le mutande, facendo uscire il suo cazzo di discrete dimensioni.
Presi quel membro in mano e gli feci una intensa sega, due minuti dopo lui venne con una bella sborrata liberatoria.
Rimase pietrificato e senza dire una parola per tutto il tempo che io ci misi a rivestirmi e a lavarmi la mano sporca del suo sperma.
Gli diedi le mie mutandine come ricordo di quel momento e mentre mi giravo per andarmene gli dissi” Voi giovani usate troppo il cellulare, se non perdervi tempo con quello, magari mi potevi scopara tutta”.

Tornai al lavoro pensando a cosa avevo fatto, non ci credo ancora, ma era successo veramente ed io ero tutta eccitata.
Avevo scoperto di essere diventata una vera porca, tutto da quando mi era arrivato il messaggio da Alex. Mi piacevano i giovani maschi, avevo proprio voglia di sentire un giovane cazzo nei miei buchi, magari bello grosso come quello di Alex.
Appena mi fosse capitata l’occasione lo avrei fatto, mi sarei fatta scopare come una troia in calore.
Feci questa promessa a me stessa.

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