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Sento voci ovattate, sento un fischio nelle orecchie, sento in sottofondo la voce di mia madre dei miei figli dei miei nipoti ma io sono assente, sono persa. Ho flash di scene scabrose, di mani sul culo, di baci sul collo, di lingue che si intrecciano, cosa mi è successo? Perché? ……ma iniziamo dal principio, cerchiamo di raccontante tutto per bene, mettere in ordine le idee, le situazioni e magari riuscire a farvi capire qualcosa. Giudicatemi, si fatelo, voglio sentire da voi cosa ne pensate. Sono Anna, ho 36 anni e da 8 sono felicissimamente sposata con un uomo che mi ama, mi adora, mi rispetta e mi sostiene. Vengo da una famiglia medio borghese molto unita ed ho due sorelle una più grande ed una più piccola di me, entrambe sposate. Ho due figli meravigliosi che adoro più della mia vita. Le mie sorelle, croce e delizia della mia vita, mia sorella grande spesso ci vado in conflitto, è sposata anche lei ma il suo matrimonio non naviga in buone acque. Poi c’è mia sorella piccola, Cri, che adoro e proteggo costi quel che costi e poi c’è lui anzi Lui….. mio cognato Mino. Persona ambigua di cui non mi sono mai voluta fidare, persona viscida, che mai mi ha espresso fiducia. Da piccolo ha avuto diversi problemi con la giustizia, certo cose di poco conto, ma che delineano da sempre un carattere inquieto e poco “regolare”. Ogni volta che incrocio il suo sguardo vedo decisione, perversione, in pratica non mi piace e poi, e poi, ogni volta che ci vediamo nelle occasioni di classica routine, cene natalizie, compleanni e ricorrenze mi saluta sempre con una mano sul fianco; si certo nulla di scabroso ma che mi inquieta e mi fa capire tanto, forse troppo. Insieme alla mia dolce e splendida sorella hanno deciso di aprire una pescheriafriggitoria nella nostra piccola città. Certo non è che ne fossi io molto entusiasta perché, ripeto, mi sembra un tipo poco affidabile e non vorrei che mia sorella si ritrovi in qualche guaio, ma come sempre ho supportato questa scelta vedendo l’entusiasmo contagioso di mia sorella. E’ arrivato il giorno dell’inaugurazione e in serata andremo in pescheria per vedere il locale e presenziare all’avvio attività.
Ore 13: mi chiama mio marito Marco
“amore scusami scusami tanto ma purtroppo oggi non potrò essere a casa prima delle 22”
”Ma come? Sai l’impegno che abbiamo e poi saranno tutti li non saprei a chi lasciare i bambini! Dai lo sai che Cri ci teneva tanto! Uffff vabbe dai cerca di fare in tempo”
“Ok ok amore dai cerco di fare il possibile per liberarmi..Ti Amo”
“ok ok….ti Amo anche io” click.
Uffaaaa ed ora? Sono in auto e devo andare in palestra per la mia sfuriata pomeridiana, si mi piace tenermi in forma. Ah! Non vi ho ancora detto come sono: 165 per 59 Kg una 44 e 3 coppa C di seno, capelli lunghi neri occhi marroni e labbra …be si labbra pronunciate (si ho ricevuto molti commenti volgari sulle labbra e sul mio lato B nella mia vita). Oggi ho deciso di indossare un leggins nero con camicetta nera e giubbino viola scuro tipo bomberino appena lungo sopra la vita. Ho calzato stivali al ginocchio con un piccolo tacco a cui mai rinuncio; come intimo perizomino nero molto sottile (non mi piace che si vedano i segni sotto il leggins) e reggiseno nero abbastanza lavorato. Adoro l’intimo ricercato, non so perché ma mi è sempre piaciuto molto. Dicevo, ed ora? Che faccio? Guardo sul sedile della mia auto e vedo il pensiero che abbiamo preso per l’inaugurazione e mi dico vabbè dai ora passo, cosi se non dovessimo fare in tempo stasera almeno gli ho dato il pensiero. Mi presento in pescheria, wow bel posto ed anche abbastanza megalomane ma d’altronde da uno come lui che ti potevi aspettare. Provo ad aprire, porta chiusa, non ci sono? Busso, nessuno apre, non ci saranno dai vado via. Mi giro per andar via quando sento aprire la porta
“ue anna, che ci fai qui?”
Mi giro e c’è lui in tuta (oddio è impresentabile)
“Ciao Mino nulla forse stasera non riusciamo a passare e volevo darvi il pensiero che abbiamo preso per voi”
“uuu che gentile grazie ma prego entra a vedere, come si dice mi casa e tu casa (oddio vuol parlare in spagnolo ma non sa neanche l’italiano)”
“ok grazie” sorrido distaccata ed entro ma sull’uscio mi dice
“ehi e che fai non mi saluti?” e come al solito nel darmi il classico bacio di circostanza mi poggia la solita mano sul fianco, ma questa volta è accompagnata anche da una breve carezza. Entro e subito sento i suoi occhi sul mio corpo. Come faccio? Be noi donne queste cose le percepiamo anche se un uomo ci guarda da mille metri di spalle.
“Ma Cri non c’è?”
“No è uscita a prendere le ultime cose per stasera ma non preoccuparti vieni ti mostro io la nostra struttura. Vieni vieni, di qui è dove effettuiamo le preparazioni e la friggitoria”
Lo seguo nella parte posteriore del locale dove c’è sulla sinistra una grossa friggitrice che sta scaldando l’olio, di fronte un bancone pieno di farina, credo serva per i preparati e sulla destra una banco frigo con pesce di ogni tipo.
“vieni avvicinati ti mostro come funziona la friggitrice”
Mi avvicino, lui è alla mia destra siamo di fronte questa mega friggitrice
“ecco vedi su questa piastra si posiziona il pesce” con la destra prende del pesce impanato mentre la sinistra la poggia sul mio fianco, oddio ma cosa fa? Il cuore mi sale in gola mi irrigidisco ma non riesco a muovermi, resto bloccata; la sua mano continua ad accarezzarmi il fianco basso all’altezza dell’anca, accarezza e stringe un po, lievemente ma fa finta di nulla e mi dice
“vedi? Si frigge in poco tempo, basta poco, tieni assaggiane uno”
Prende un gamberetto e me lo porta alla bocca e mentre me apro la bocca mi dice
“ah ah attenta che scotta” la sua voce si trasforma, diventa calda e sento il suo sguardo voluttuoso su di me e nel dirmi così mi allontana un po il gamberetto passandomelo prima un po sulle labbra. Quasi inconsciamente sospiro, non riesco a parlare a dire nulla e lui sembra quasi divertito.
“dai vieni che ti mostro il bancone dove sfilettiamo e prepariamo il pesce” mentre andiamo la sua mano si posa sulla spalla, all’altezza dei reni, poco sopra il culo, anzi, all’inizio del culo. Non parlo sono scioccata e sorpresa. Sempre con voce calda mi dice “vedi qui sfilettiamo, impaniano, prepariamo ….” La sua mano scivola sulle mie natiche in maniera decisa e ad ogni avverbio soppesa e stringe una mia chiappa il tutto facendo finta di nulla, mentre mi parla delle lavorazioni mi palpa il culo. “….vuoi provare tu ad impanare?” mi dice sorridendo sarcastico. Per la prima volta riesco a dire un attimo “..dai smettila…” , riferendomi alla sua di mano e a quello che stava facendo, anche se mi accorgo che lo dico quasi sospirando. “che c’è non vuoi rovinarti le manine?” . Prende la mia mano destra e accarezza in maniera sicuramente non casuale la mia fede per farmi sentire perversa. Ormai è vicinissimo, tanto da sentire il suo fiato quando parla, e lo stronzo mi parla quasi nell’orecchio ed una mano si è completamente impossessata di una mia chiappa che accarezza, soppesa e stringe a suo piacimento. “eh già queste mani sono abituate a ben altro…” ride sarcastico, si gira di fianco senza mollare la presa sulla mia chiappa sinistra e poggia la sua erezione sul mio fianco destro. Ma cosa si è messo in testa? Ma che cazzo pensa di me? Io che ho avuto pochissimi uomini nella mia vita e che da una vita sono con mio marito senza averlo mai mai tradito! A quelle parole gli do una piccola ancata per allontanarlo, ferita nell’orgoglio ma ottengo l’effetto contrario. Sento la sua mano stringermi ancora di più il culo e mi dice “dai vieni che ti mostro il bancone del pesce” e mentre ci spostiamo questa volta non muove la mano sul culo, mi viene in mente le passeggiatine da fidanzatini quando si andava con il fidanzato abbracciati e si infilava la nella tasca del jeans o si poggiava la mano sul sedere, ma il dramma è che non si è più ragazzini e non è il mio fidanzatino ma……mio cognato…… oddio mi rendo conto che questo piccolo pensiero mi fa leggermente ……..bagnare. Arriviamo avanti al banco pesce, la sua mano sinistra si è spostata sul fianco, ha fatto saltare fuori il sottile filo del perizoma, lo segue da un lato all’altro facendolo uscire fuori e tirando verso l’alto il sottile filo mi entra completamente tra le chiappe e per buona parte in figa e questi fa uscire un breve mugolio che ovviamente lo stronzo percepisce e compiaciuto accenna un sorriso che vedo con la coda dell’occhio. Mentre armeggia con il mio perizoma è a 34 del mio corpo e strofina con la sua erezione sul mio fianco in maniera lenta ma decisa. Oddio sta facendo del mio corpo quello che vuole e io non mi sto ribellando. Cazzo cazzo cazzo!! Che sto combinando?! Ho le mani sul bancone, vedo che tremano, non so se per paura, vergogna o …piacere. Avvicina il suo viso al mio orecchio ed inizia a leccarlo leggermente, con la punta, è una cosa che provoca solitamente solletico e mi infastidisce ma ora, ora mi piace, abbassa ancor di più le mie difese, oddio ……mi bagna….La sua mano sinistra è ormai nel mio leggins si è impossessata pienamente della mia chiappa la stringe sempre con più forza quasi a farmi male mi sussurra “hai visto li c’è il capitone, prendilo” scuoto la testa a dire no, mi fa impressione, me ne ha sempre fatta, provo proprio ribrezzo verso quel pesce “come no?” allunga la sua mano destra a prenderlo mentre la sinistra molla la presa sulla mia chiappa ma si sposta al centro e il dito medio inizia a scorrere tra le mie natiche. Prende quel capitone e me lo mette avanti sotto gli occhi vicino le mie mani oddio puzza mi fa ancora più ribrezzo da vicino ma lui prende la mia mano destra e stringendola un po la alza e la posa sul capitone “brava cosi accarezzalo” stringe la mia mano intorno al pesce, oddio è viscido mi fa schifo oddio ma non riesco a toglierla la scena evidentemente lo eccita molto perché sento ancora di più la sua erezione crescere sulla mia coscia e la sua mano sinistra farsi ancora più decisa in quello che ormai è diventato il suo culo. Simula una lenta masturbazione accompagnando la mia mano poi pian piano la lascia non prima di avermi accarezzato con l’indice la fede “brava continua”….continuo quasi come un automa quella “cosa” viscida che mai e mai e poi mai avrei accarezzato neanche nel mio sogno erotico più sconcio, mentre lui inizia a leccarmi anche il collo leggermente ma a piena lingua mentre sento le sue dita farsi strada da dietro ed arrivare fino alla mia figa….bagnata. Appena la tocca nel sentirla cosi ha la certezza che può continuare e la cosa lo incoraggia ancora di più. Oddio voglio che finisca sto supplizio, voglio fermarmi ma mentre lo dico continuo a “segare” il pesce. A quel punto lui lo prende e lo alza portandomelo avanti al naso e alla bocca in maniera verticale “senti, senti il suo odore” e cosi dicendo me lo spinge sulle labbra sotto il naso, “assaggialo dai senti come è buono” flebilmente e quasi a volergli fare pena gli bisbiglio un “no dai ti prego” ed è li che sento medio ed anulare farsi spazio facilmente tra le mie “labbra inferiori” ho un sussulto ed un leggero mugolio mi esce dalla bocca ….mmm oddio…sento la sua voce dirmi ancora “dai assaggia” con voce bassa ma ferma quasi ad intimarmi di farlo mentre me lo spinge ancora di piu sulle labbra a quel punto esco un po timidamente la lingua so che lo vuole e non so perché ma anche io forse lo voglio. Il contatto timido e breve mi fa ancora più schifo e ribrezzo ma lui, mentre sempre con più veemenza e poco rispetto infila le sue grosse dita nella mia vagina, mi intima “escila tutta! leccalo!” è quasi un ordine a cui non mi sottraggo ed esco la lingua completamente, e lui inizia a far scorrere su e giu il viscido capitone sulla mia lingua “brava cosi, vedi che sei brava a leccare? Vedi che ti piace?” senti come lo hai leccato bene” e me lo passa sul viso, dove la mia saliva e il viscidume si sono mischiati bagnandomi il viso. La scena evidentemente lo eccita furiosamente tanto da tirar fuori la mano dal mio leggins e prendere i miei capelli e dopo averli attorcigliati intorno al suo palmo da uno strattone che mi fa male mi fa aprire la bocca e girarmi verso di lui, poggia il capitone sul banco e mentre con la sinistra mi tira i capelli con la destra mi rifila due sonore manate a mano completamente aperta sul culo e mentre fa questo vomita completamente la sua lingua nella mia bocca, mm oddio che lingua fantastica che ha, a quel punto neanche io resisto e mentre lo abbraccio inizio una limonata voluttuosa e porno a bocche aperte piena di desiderio dove anche i denti si incrociano mentre le nostre lingue vanno più a fondo possibile. La sua mano destra continua a godersi il mio culo, le mie chiappe e si infila in mezzo mentre le sue dita quasi vogliono oltrepassare il leggins. Sento di nuovo tirarmi per i capelli allontano la testa e mentre mi guarda mi dice “ora fammi vedere di cosa sei capace” e mi spinge giu la testa quasi con forza non capisco più nulla e mi inginocchio li per terra e gli abbasso i pantaloni della tua ed ecco la…..oddio….. ha un gran cazzo bellissimo sto stronzo. Non capisco più nulla e mi butto giu con la testa lo faccio sparire tra le mie labbra ad iniziare un pompino quasi vorace, adoro farli e mi reputo pure molto brava anche a giudizio di chi li ha provati; ed anche a lui non dispiacciono tanto da dirmelo (figuriamoci se non lo faceva) “che gran bocchinara che sei,, mmm con quella bocca grossa succhi da dio, ..continua porcona fammi impazzire” questa cosa mi eccita mi fa impazzire ed anche il suo squallido linguaggio mi eccita, mai nessuno mi aveva chiamata così sfacciatamente ed usata in questa maniera ma invece di sentirmi umiliata mi sento eccitata e continuo a dare il meglio di me mentre la sua mano continua a tirarmi i capelli e a dettarmi il ritmo, lo tiro fuori dalla bocca me lo passo sul viso, lo onoro come uno scettro, scendo con la lingua sotto ed inizio a leccargli le palle, mi accorgo che gli piace molto e continuo a farlo, lo lecco tutto, lecco di tutto mi tira ancora i capelli e appena alzo la testa nel guardarmi mi dice “brava porca fammi il bide bagna tutto” e mi affonda di nuovo la testa tra i suo testicoli il suo inguine e facendo “ballare” il suo attrezzo lo fa sbattere sul mio viso quasi a schiaffeggiarmi, ma non mi importa ora, sono eccitata e continuo a prenderlo a farmi fare tutto. Lo sento gonfiarsi vuole esplodere ma lui mi ferma mi tira nuovamente i capelli e mentre apro la bocca guardandolo lascia cadere la sua saliva “tieni un po di saliva porcona che ti serve” parte mi cade in bocca, parte sul viso, oddio mi sto facendo sputare in faccia e non mi oppongo….. anzi. Lecco, succhio, lo guardo, mi piace. Si è vero mi sento una porca, una porca sfacciata e continuo a farlo e le sue parole non mi fanno schifo anzi mi eccitano. “grandissima troia che sei, continua a succhiare brava, mmm ti piace il mio uccello eh, brava su dai muoviti” mi blocca la testa a fondo quasi a farmi vomitare, a non farmi respirare e poi riprende a darmi ritmo sempre tirandomi i capelli e spingendomi la testa, è gonfio, nodoso, lo sento violentarmi la bocca senza alcun rispetto, senza amore, quasi con disprezzo. Mi esplode in bocca, i primi getti mi finiscono direttamente in gola, mi tiene la testa ferma mentre il suo viso trasformato dall’eccitazione mi guarda in maniera volgare. “aaaah ingoia tutto troiona, ingoia porca daiii mmmm ahhhhh”. Si ingoio il possibile poi apro la bocca gli ultimi fiotti mi finiscono sul viso, sul giubbino. Glielo pulisco per bene, lo lucido oddio non mi era mai successo di continuare a succhiarlo anche dopo che è venuto un uomo, ma a lui continuo a farlo, me lo esce dalla bocca e mentre ancora una volta me lo sbatte sulle labbra e sul naso mentre gli ultime gocce mi finiscono chissa dove “che schifosa bocchinara zozza che sei”, mi offende, mi denigra, ma si forse ha ragione, sono solo una stupida porca. Lo esce dalla mia bocca me lo mette avanti mentre io resto ancora inginocchiata avanti a lui, me lo passa avanti sorridendo ma senza dirmi nulla me lo passa sul viso cosi un ultima volta senza toccarlo (anche da moscio è un gran….capitone) e senza parlare si alza la tuta e si dirige verso il bagno. Mi lascia li, ferma come la più stupida delle puttane. Scatto di orgoglio, mi alzo e senza dire nulla scappo via esco fuori, alla vista del sole dei rumori vedo un lampo di luce mi sento rinascere, corro in macchina, oddio è tardi devo ancora andare in palestra, al supermercato, dai miei figli, oddio, entro in auto e buum mi sento come se fosse esplosa una bomba, sento le mie orecchie fischiare, improvvisamente i rumori spariscono accompagnati solo da un lungo fischio, scoppio in lacrime, lacrime che diventano sempre più amare, sempre più forti ma mi accorgo che sono ancora bagnata tra le gambe e piango, piango, piango ancora di più……corro da mia madre nella mia zona comfort ma ovviamente non ho il coraggio di parlare, di dire nulla ne tantomeno di guardare i miei figli e i figli di mia sorella. Mi sento vuota, completamente vuota. Bip bip messaggio whatsapp:
Cri: Grazie per il pensiero
Faccina che sorride e foto del regalo che abbiamo fatto in mano al marito che guarda dritto verso l’obbiettivo. Quegli occhi, quegli occhi, quei fottutissimi occhi. Mando un semplice cuore, non ho parole, non so che dire, non voglio dire nulla mentre l’ennesima lacrima mi riga il volto.
Volete il prosieguo? Fatemi sapere e …..giudicatemi……si fatelo……
Annaitalia2020@hotmail.com

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annablack

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