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Mi sento gay?
No, proprio no, gli uomini non mi attraggono fisicamente, sono le fighe a farmelo diventare duro, un bel seno, delle gambe velate, un bel culo.
Non certamente un fisico maschile, che sia magro o palestrato, mi lascia assolutamente indifferente.
Ma le sensazioni che un cazzo mi dà, beh, quelle non mi lasciano indifferente
Il cazzo per me è diventato quasi una droga, il corpo maschile è una parte sgradevole che mi tocca tollerare. Qualcuno potrebbe propormi di rivolgermi ai transessuali, ci ho provato, ma, niente, sembrano sempre finti, con quelle enormi tette di plastica assolutamente assurde, se voglio un cazzo che ci sia attaccato dietro un uomo non un travestito.
Però, perché c’è sempre un però, quel cazzo che avevo imparato a succhiare lo desideravo, come mi piaceva essere comandato in quell’appartamento, avere la parte della figa, non dell’uomo.
Era una tiepida notte di aprile, un mercoledì, attorno alle 23, quindici giorni prima avevo ingoiato per la prima volta, quel seme che avrei trovato repellente poco tempo prima adesso lo cercavo, quando mi era esploso in bocca avevo ingerito tutto e poi avevo ripulito bene, fino all’ultimo, per non sprecare nemmeno una goccia di quel liquido.
Quando entrai nella stanza da letto, con un matrimoniale morbido e accogliente, le luci spente e decine di candele a illuminare mi stavo gia spogliando.
Lui era disteso sul letto, già con il cazzo duro, la cappella era già scoperta, lui si stava masturbano con lentezza, abbastanza perché rimanesse in tiro, ma non di più.
Salii sul letto a quattro zampe e iniziai a succhiarlo, lui mi accarezzava le cosce, risalendo fino al culo, mi sfiorava l’ano poi scivolava lungo il cazzo, si era messo del lubrificante sulla mano sentivo il fresco nei miei punti più sensibili.

A un certo punto sentii che attorno al mio buco c’era un po’ troppo gel, non ci feci caso, o forse si, sentivo il suo dito girare attorno al mio buchetto, sfiorandolo, passandoci sopra, fermandosi all’ingresso ma senza entrare, ad un certo punto avevo smesso di farci attenzione e mi ero dedicato completamente al cazzo che era nella mia bocca.
Si mosse un poco, poi tornò ad accarezzarmi il culo, ad un certo punto sentii qualcosa che stava forzandomi l’ano, sarà stato perché ero pieno di lubrificante o perché era rilassato mi trovai con un dito nel culo, feci per arretrare e liberarmi, ma con l’altra mano mi prese per il collo e mi trattenne.
Ripresi a succhiare quella mazza ma la mia testa continuava ad andare a quel dito che aveva iniziato a ruotare, l’anello di muscoli da stretto stava cedendo, al primo dito seguì un secondo, prima che capissi cosa succedeva mi sentii tre dita messe a cuneo che mi stavano aprendo l’ano.
Non mi muovevo più sentivo sensazioni nuove venirmi dal mio culo, la mano uscì, lasciandomi aperto, pensavo fosse finita lì, invece qualcosa di cilindrico con la punta arrotondata mi stava entrando nell’intestino, mi stava mettendo un dildo, un cazzo finto nel mio culo, mi stava inculando, non un cazzo vero, ma ben più di un dito.
Per un attimo mi sono irrigidito, poi mi sono abbandonato a questa sensazione nuova, il mio cazzo era diventato teso e duro come non mai, lui, con una mano mandava avanti e indietro il dildo, con l’altra mi segava.
Venimmo quasi insieme, io mi ritrovai scosso dall’orgasmo mentre buttavo sperma che non pensavo nemmeno di avere, lui mi venne in bocca con il getto che mi colpì violentemente il palato.
Dopo l’ultimo sussulto del mio cazzo mi tolse il dildo dal culo, pensavo fosse qualcosa di immenso, largo e lungo, invece ne rimasi quasi deluso, non pensavo che una robettina simile fosse ciò che mi aveva fatto provare tanto piacere.
Mi chiesi cosa sarebbe stato con qualcosa di più grande mentre sentivo il mio ano che cominciava a richiudersi.

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