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Nadia, l’eccitante culona : capitolo 2

By 8 Ottobre 2020No Comments

Nei giorni successivi al nostro primo incontro Nadia era andata decisamente su di giri. Le comunicazioni via chat erano frequenti

e decantavano continuamente le lodi della nostra serata insieme intermini anche piuttosto romantici.

La cosa poteva anche starci ma, ad essere completamente onesto, il mio coinvolgimenti era stato principalmente carnale

più che sentimentale e non volendo fare dei passi indietro nel rapporto con Nadia.

Cercavo quindi di assecondarla dando magari più risalto alle sensazioni provate, all’accitazione e alla lussuria in modo

che fosse chiaro che non ero interessato ad agli tipi di coinvolgimento.

Ad un certo punto ero riuscito a convincerla che per il momento il nostro rapporto poteva e doveva essere puramente di scopa-amicizia

e sembrava che lei avesse recepito il messaggio anche se ogni situazione era per lei opportuna per inserire commenti romantici e coccolosi.

D’altra parte era evidente che alla ragazza la cosa interessava anche dal punto di vista puramente carnale: qualche volta provava

anche a far virare la discussione su toni decisamente più hot ma la proverbiale timidezza le impediva di essere particolarmente incisiva.

Dopo una decina di giorni mi propose un nuovo incontro, ovviamente da amici per visionare assieme un film a casa mia.

Io stavo ancora cercando di raccapezzarmi dopo la nuova eccitante scoperta degli effetti che una bella culona come Nadia può

avere su di me. Effetti che mai avrei immaginato e che, in passato, mi avrebbero fatto storcere il naso al solo pensiero.

Accettai senza calcare la mano su eventuali attività collaterali al fine di capire cosa sarebbe successo e, non lo nascondo,

con un vago senso di eccitazione di fondo.

Giunto il giorno del nostro appuntamento e Nadia si presento nel mio appartamento munita di DVD, birra e stuzzichini vari!

Ci accomodammo nel mio salotto e chiaccherammo un po’ prima di iniziare la visione del film.

Nadia era tranquilla e sorridente nessun accenno al nostro ultimo incontro.

Dopo un po’ decidemmo di iniziare la visione: inserii il DVD mi sedetti accanto a lei sul mio comodo divano e ci godemmo il film sorseggiando birra.

Ad un certo punto della visione si avvicino a me e sorridendo mi disse “spero non ti dispiaccia se mi avvicino, se così comodo”. “prego, fai pure” risposi.

Si strinse al mio braccio e continuammo la visione del film. Ad un certo punto posai la mia mano sulla sua e lei ebbe un sussulto, la tolsi quasi subito.

Ripetei l’operazione ottenendo lo stesso effetto. “Scusami, provi dolore alla mano? ti ho fatto male?”. Mi guardò timidamente : “No, è che quando mi tocchi

mi vengono i brividi. C’è qualcosa in te che mi fa eccitare profondamente”.

Approfittai subito della situazione tastandole con decisione il seno sinistro. Mi fisso provoncante, “Si anche lì mi metti i brividi”.

Capito che ormai ci stavamo scaldando iniziai subito a baciarla in maniera molta decisa mentre lei mi accarezzava il petto e l’addome.

Dal seno abbassai il tiro avvicinandomi al pube ma percepii chiaramente che la mia mossa l’aveva messa a disagio.

Mi staccai dalla sua bocca. “Va tutto bene? ti ho fatto male?”. Mi guardo sommessa. “No, … è che vedi….”. “Cosa c’è?” Le chiesi.

“Sono alla fine dei giorni del ciclo, pensavo finisse ieri ma purtroppo non è così quindi temo che noi… si, insomma non me ne volere ma…”.

Si vedeva che era imbarazzata e infelice, capii la situazione e fui pronto a ribattere: “Non ti preoccupare, non è che dobbiamo per forza scopare

ogni volta che ci vediamo, siamo due amici. Guardiamo il film in tranquillità dai, non è successo nulla”.

Mi guardo sorridente e mi bacio con dolcezza. Continuando la visione mi resi conto ad un certo punto che avevo ancora le mani sul suo seno.

Quando le tolsi lei le prese e le riposiziono sulle sue tettone dicendomi “perchè le togli? mi piace come mi tocchi, non mi da fastidio”.

Ormai rassegnato al fatto che probabilmente in serata mi sarei dovuto ammazzare di seghe per riprimere tutta l’eccitazione accumolata continuammo la visione del film.

C’è da dire che le sue tette erano veramente fenomenali pertanto il mio cazzo faticava a tornare in posizione di riposo. Inoltre sotto al maglioncino

potevo sentire i capezzoli belli dritti e turgidi quindi anche Nadia era piuttosto eccitata. Ad un certo punto cominciai a stringerglieli un pochino,

prima in maniera leggera poi più decisa senza che lei dicesse nulla (anche se vedevo che si mordeva il labbro inferiore di tanto in tanto).

Ad un certo punto, simulando una casualità posò la mano sopra alla mia gamba proprio dove il mio durissimo cazzo giaceva infelice.

“oh, sembra che qualcuno non voglia rassegnarsi alla situazione” disse ridacchiando.

Iniziò a sbottonarmi i pantaloni, abbassati i boxer il mio cazzo esulto immediatamente strappandole un sorriso. “Fa sempre piacere sapere che le proprie

attenzioni sono apprezzate” rise contenta. Lo prese subito in bocca cercando di ingoiarlo interamente. Per quanto il mio cazzo abbia dimensioni nella norma

non si tratta proprio dell’operazione più semplice per una novizia del pompino. Intelligentemente Nadia capi che non stava procedendo nel modo migliore:

se lo lascio scivolare fuori dalla bocca e comincio a dare leggere leccate alla cappella.

Tutto questo senza guare verso di me, mentre io al solito provavo ad accarezzare i fianchi ed il culone prominente.

Ad un certo punto la sentii in difficoltà, si fermava, riprendeva, deglutiva, tossiva. Vista la situazione non volevo esagerare: “Nadia, senti se non sei serena…”.

Si alzo e mise un dito davanti alle labbra mimando il gesto del silenzio. Tolse il maglioncino restando in reggiseno e slaccio i pantaloni che dovette togliere lei

perchè le sue coscione tornite impedirino che cadessero a terra da soli.

Le tue tettone erano più grosse del solito, almeno questa era l’apparenza e sotto la mutandina sgambata notavo un bozzo che, l’avrei scoperto poi, era un assorbente interno.

Mi prese le mani e mi fece alzare. Una volta in piedi mi spoglio completamente: mi tolse il maglione, la maglia ed i boxer lasciandomi nudo e con il cazzo ben dritto.

“Adesso vediamo cosa ti inventi” pensai tra me e me. Mi portò al centro della stanza, si inginocchio e posiziono il mio cazzo durissimo tra i voluminosi seni.

Rispetto all’ultima volta in cui eravamo stesi la gravità mi veniva in aiuto quindi la mia cappella spuntava rubizza tra i suoi seni.

Prese le enormi tettone con le mani inizio a far scorre su e giù il cazzo tra esse. Io, stupito dalla linea che avevano preso gli eventi ero perso nel piacere di quelle tette fantastiche.

Ad un certo punto Nadia, resasi conto della capella che saltuariamente appariva fuori dal superbo seno, inizio a leccarla velocemente durante il movimento verticale per lasciarla

poi sparire tra le tettone in fase di discesa.

La ragazza era decisamente “lanciata” e con sguardo provocante mi fissava mentre dava le sue veloci e profonde leccate alla mia durissima cappella.

Quante volte donne ben più avvenenti di Nadia era state in grado di provocare in me un grado di eccitazione tale? Molto poche a dirla tutta.

E per cosa poi? Nadia aveva un bel viso ma non era certo una consumata seduttrice, anzi! Non parliamo poi del fisico: certo due tette del genere

(una sesta? di più?) di sicuro aiutavano ma le chiappone e le cosciotte cicciose non rientravano nella mia idea di fisico da modella.

Eppure stavo impazzendo di piacere e se la situazione lo avesse permesso le sarei saltato addosso piantandole il cazzo il più profondamente possibile nella fica!

Ero quasi al limite della resistenza quando Nadia smise si stringere le tette e si alzo in piedi. “Mi hanno male le ginocchia” disse sorridendo.

Ci baciammo furiosamente mentre con le mano continua a pastrugnare i suoi dolci meloni. Si giro e, prendendomi letteralmente per il cazzo, si diresse verso il divano.

Arrivati in prossimità lascio il mio cazzo ed io, scherzando, approfittai per appogiarlo proprio in mezzo alle chiappone e a dare qualche spintarella.

Nel frattempo la baciavo sul collo e le accarezzavo le tette stringendo ogni tanto i durissimi capezzoli. Nadia gemeva sommessamente.

Le sue chiappone, viste le generose dimensioni, avvolgevano la punta del mio cazzo provocandomi piacevoli sensazioni. Si, aveva un culone immenso ma era sodo ed elastico

e a dispetto delle dimensioni era solido e compatto. Dimentico della situazione abbassai una mano verso il pube cercando di raggiungere la fica entrando in contatto con

l’assorbente interno. “Mi dispiace, niente da fare” fu la sua risposta. Non dissi nulla e la baciai nuovamente.

Mi fece stendere e si accoccolo tra le mie gambe prendendo subito in bocca il cazzo e riprendendo da dove si era interrotta.

Non resistetti molto e, mentre scorrevano i titoli di coda del film che stavamo guardando, dipinsi di sperma il dolce viso di Nadia.

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