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Nebbia….nebbia…nebbia….

By 18 Febbraio 2024No Comments

Nebbia, nebbia, nebbia……….
Questa mattina da Linate non e’ ancora partito un volo e nessuno e’ riuscito ad atterrare. La faccenda comincia a diventare preoccupante dopo le dieci, il volo per Londra durera’ quasi due ore ed io ho la coincidenza per Los Angeles alle 14, ormai i tempi stanno diventando stretti. Nella sala d’attesa c’e’ un sacco di gente, quasi tutti con destinazione Nord Europa e dalle valigette si capisce che non vanno in vacanza, come me del resto.
Finalmente arriva l’annuncio che il volo partira’ da Orio al Serio, tutti a bordo del pullman.
All’arrivo la situazione non e’ migliore, una coltre bianca e soffice avvolge l’aeroporto bergamasco, scendiamo e comunque ci fanno imbarcare sull’aereo, chissa’. Ormai la coincidenza e’ persa ma ci sono altri voli da Londra per la California quindi mantengo la calma. Seduto a bordo aspetto con fiducia ma dopo piu’ di un’ora siamo ancora fermi, i passeggeri cominciano a innervosirsi ed io anche. Sono in un sedile centrale e dall’altra parte del corridoio e’ seduta una donna asiatica, piccoletta, sembra giovane ma e’ difficile valutarne l’eta’. Non capisce nulla di italiano e quindi mi chiede ogni volta cosa dice il pilota, lei ha la coincidenza a Londra per Hong Kong ancora prima della mia per la California. Le spiego che ormai non ce la facciamo ad arrivare in tempo e lei sembra molto sconfortata.
Alle 15, dopo tre ore di attesa a bordo senza poter fumare, l’aereo si muove nella nebbia, non so come trova la pista e decolla, un sole accecante ci accoglie alcuni secondi dopo, maledetta nebbia, qualche decina di metri di ovatta bianca e sopra il sereno.
Come previsto quando arriviamo a Londra i voli per Los Angeles sono gia’ tutti partiti, la Britsh mi ospitera’ in un Hotel vicino all’aeroporto sino a domani, posso anche arrabbiarmi ma non cambia nulla. L’albergo e’ sfrontatamente lussuoso, suite stupenda, pigiama, chimono e tutto il necessario per una notte da nababbo. Visto che non ho problemi ad arrivare con un giorno di ritardo mi bastano un paio di telefonate per sistemare tutto e mi godo il disguido come fosse una vacanza.
Scendo nella Hall dove c’e’ un viavai di viaggiatori internazionali, una piscina con sauna e’ a nostra disposizione e le consumazioni al bar sono gratuite. Approfitto subito e mi accoccolo su un sgabello al bancone davanti ad un whisky, davvero poteva andare peggio.
Dopo una decina di minuti mi accorgo con sorpresa che nello sgabello vicino si e’ seduta la mia compagna di viaggio orientale, ha l’aria sperduta e sconfortata, cerco di consolarla come posso. Mi racconta che ha marito e due figli che la aspettano ad Hong Kong e che non e’ riuscita ad avvertirli a causa del fuso orario, sembra molto contrariata e triste. Chiacchieriamo un po’ e dopo un paio di drink ha gli occhi piu’ lucidi e la risata allegra, ho fatto la mia buona azione quotidiana.
Intanto la osservo meglio, deve avere piu’ di 30 anni ma sinceramente ne dimostra parecchi di meno, glielo dico e capisco che il complimento le fa piacere. Il suo nome e’ impronunciabile (forse Shee Nah) cosi’ ridendo decidiamo di tradurlo in Shina e’ il suono che piu’ ci si avvicina.
Il bar intanto comincia ad affollarsi ed io le propongo di fare due passi nell’albergo, ci sono boutique e ristoranti a volonta’, mi accompagna e scopro che e’ davvero piccoletta ma con tutte le cose al loro posto, il culetto e le tettine attraggono la mia attenzione e sono certo che se ne e’ accorta ma cammina al mio fianco sfiorandomi di tanto in tanto.
Passiamo davanti alla piscina e per scherzo le propongo un tuffo, con sorpresa accetta immediatamente ed entriamo. Ci vengono forniti costumi nuovi e ancora confezionati, visto che i bagagli sono da qualche parte in aeroporto, a Shina l’unica cosa che va bene e’ un costume intero da ragazzina che pero’ fatica a contenere le sue grazie da signora. Mi guarda un po’ desolata ma il mio atteggiamento di ammirazione la rassicura. In acqua nuota come una delfina e fatico a tenerle dietro, sembra perfettamente a suo agio nell’elemento liquido, alla fine sono io che mi arrendo e mi distendo sotto una lampada solare per asciugarmi. Arriva anche lei grondante d’acqua e non mi sfugge che i capezzoli sembrano forare la stoffa elastica, si, davvero la cinesina ha un fisico invidiabile, piu’ la osservo e piu’ mi piace.
Si distende vicino a me e sorride come una ragazzina, deve aver dimenticato i suoi guai, poi si ricorda che all’ingresso ci sono alcune saune e mi chiede se possiamo provare, non lo ha mai fatto. Mi alzo e l’accompagno anche se sinceramente avrei preferito rimanere disteso a rilassarmi, una inserviente ci apre una cabina di legno dove entriamo entrambi. Sulla porta ci sono le istruzioni e le regolazioni da fare, io non ho intenzione di cuocermi percio’ imposto la temperatura a livelli accettabili.
Anche Shina le legge con attenzione e visto che sono in inglese non le sfugge nulla..
— Qui pero’ c’e’ scritto che il costume bagnato andrebbe tolto, altrimenti la sauna non fa bene. E’ vero ?
Si, ha ragione ma non avevo osato proporglielo, in fondo ci conosciamo da un’oretta o anche meno. Sorridendo le confermo che in effetti bisognerebbe lasciar traspirare ogni centimetro di pelle, lei mi guarda con aria furba in piedi davanti a me.
— Allora dobbiamo adeguarci, se questa e’ la sauna………
La cabina e’ piccola ma riesco a girarmi e mi sfilo il costume, poi lo appoggio sulle gambe per nascondere l’arnese che ho tra le gambe. Shina si e’ gia’ sfilata il costume e mi volta la schiena, e’ minuta ma perfetta, una bambolina dalla pelle di latte. Resto ad ammirare i particolari, i capelli neri e lunghi, i fianchi stretti e le chiappe piccole e tonde, meno male che mi copro con il costume perche’ sento un formicolio tra le gambe e qualche cosa di duro che spinge verso l’alto.
Con naturalezza lei si volta e mi mostra tutto il suo corpo nudo, ha sul viso un sorriso tra il timido e l’impudente.
— Ma siamo sicuri che la sauna si debba fare nudi ?
— Certo, l’hanno inventata di finlandesi e dobbiamo adeguarci alle sue regole. E’ un problema di salute e di benessere.
Si siede al mio fianco tenendo in mano il costume bagnato con il quale anche lei si copre il triangolo tra le cosce, le tettine sono minute, sode e con capezzoli piccolissimi, le aureole quasi non si vedono, rimane seduta al mio fianco e mi sorride.
La temperatura si e’ alzata e c’e’ vapore, siamo avvolti dal profumo di legno di betulla, almeno credo. Non c’e’ molta luce ma la penombra e’ calda, intima e rilassante. Io cerco di non guardarla in modo sfacciato ma Shina sembra a suo agio, mi lancia occhiate divertite.
— Davvero voi occidentali siete buffi, con tutti quei peli sul petto e sulle gambe siete diversi da noi.
— Non credo di essere un orso, ci sono molti uomini piu’ irsuti. Voi orientali invece sembrate levigati come statue.
Ridiamo di gusto e allora mi sento autorizzato ad osservare il suo corpo senza scrupoli, in effetti sembra di alabastro ma il costume bagnato sulle ginocchia deve darle noia perche’ lo ha scostato e intravedo l’attaccatura del pelo, nerissimo, fine e lungo. Non crespo, sara’ l’umidita’ ma sembra morbido come seta.
Mi dice che ha parenti in Italia e si occupa di export, suo marito e’ il titolare della ditta, ha due figli, un maschio ed una femmina di circa dieci anni. Questo mi conferma che deve aver superato la trentina ma mi sembra di avere una bimba al mio fianco.
Stiamo ancora conversando e tra di noi si e’ instaurata una simpatica confidenza, quasi come vecchia amici ci raccontiamo e scoppiamo in sonore risate. Mi copro con cura il bastone che non ha smesso di essere eccitato, niente di travolgente ma la vicinanza di Shina non riesce ad essermi indifferente. A volte mi sfiora il braccio ed un paio di volte ha voluto saggiare la consistenza dei miei peli sul petto ridendo come una matta.
Ma l’atmosfera tra di noi rimane amichevole e niente mi autorizza a tentare un approccio. Lo squillo del timer ci avverte che il tempo e’ scaduto, ci alziamo a malincuore e dopo esserci infilati i costumi proviamo ad aprire la porta di uscita. Non mi e’ sfuggita l’occhiata di Shina tra le mie gambe mentre mi infilavo il costume e anch’io ho avuto il piacere di ammirare il suo triangolo nero e setoso.
Appena fuori ci sentiamo bene, rilassati ed allegri.
— Si, davvero voi occidentali siete diversi da noi e non solo per i peli che vi ricoprono……
— E’ vero, le donne asiatiche sembrano delle bimbe di porcellana, tu poi sei molto carina….
Ride divertita ma mi sembra di cogliere un’ombra di malizia nei suoi occhi.
— E voi sembrate degli orsi enormi, siete molto piu’ dotati dei nostri uomini.
Non la smette di ridere ed io allargo le braccia con aria perplessa.
— Da quel che so io le donne non disprezzano questa caratteristica, anzi. Tu come la trovi ?
Arrossisce, almeno cosi’ mi sembra, poi abbassa gli occhi e mi risponde con un filo di voce.
— Non saprei, io sono una donna sposata e certe cose non posso saperle. Le donne cinesi non sono cosi’ libere come le italiane.
Le rispondo con una smorfia di incredulita’, scoppiamo in una risata fragorosa e raggiungiamo gli spogliatoi, rigorosamente separati per donne e uomini. Dopo qualche minuto siamo di nuovo nella hall e le chiedo se possiamo cenare insieme, in fondo siamo prigionieri della nebbia e dobbiamo aiutarci reciprocamente. Accetta e ci diamo appuntamento dopo una mezz’oretta.
Quando scende mi strappa un sorriso di ammirazione, e’ vestita come prima ma cammina a passettini tenendo il busto dritto ed il sedere in fuori, la camicetta e’ leggermente aperta e mi sembra di intravedere un reggiseno nero che non avevo notato prima. Non le sfugge il mio interesse e la mia ammirazione.
— Sono stata a fare acquisti nelle boutique dell’albergo, ma l’unico intimo che ho trovato e’ da donnaccia. In Cina siamo molto piu’ pudiche.
Sbircio meglio nella scollatura ed il reggiseno nero e’ davvero piccolo e le evidenzia il seno circondando le coppe con un sottile pizzo. Le faccio un sacco di complimenti e sono sincero, Shina e’ davvero affascinante.
— Dovresti vedere il resto ! Da queste parti la stoffa deve essere molto cara perche’ ne usano pochissima.
Vorrei approfondire l’argomento ma ormai siamo al tavolo e ceniamo conversando piacevolmente come due amici affiatati, dalle occhiate degli altri sembriamo una coppia multietnica, a Londra la cosa e’ abbastanza normale.
Shina pero’ regge poco gli alcolici e gia’ a meta’ cena e’ diventata sempre piu’ allegra e loquace, direi che fa di tutto per agevolare i miei sguardi nella sua scollatura. Si, indubbiamente la trovo eccitante, una donna arguta ed intelligente in un corpo di ragazzina, non riesco ad essere indifferente. Dopo il caffe’ la conversazione diventa piu’ intima e le occhiate che ci scambiamo sono sempre meno innocenti.
— Senti Gabriele, mi sto chiedendo se anche gli slip da uomo sono cosi’ ridotti come quelli che ho acquistato, ne ho visto certi incredibili mentre provavo i miei.
— Io indosso i boxer, ti garantisco che sono grandi, se non ci credi posso mostrarteli.
Shina ride divertita e l’argomento viene lasciato cadere, ci alziamo e andiamo nel Pub, c’e’ un complessino che suona musica soft, ci sembra naturale ballare abbracciati. Ha un buon profumo e quando la stringo e‘ morbida e tenera, lei non si sottrae anzi. Inevitabilmente mi ritrovo a strofinare il mio ventre contro il suo, non sono in erezione completa ma l’oggetto deve essere ben evidente. Solleva il viso e mi sussurra all’orecchio.
— Voi occidentali siete davvero diversi, non posso fare a meno di accorgermene.
Sorrido e la stringo di piu’, adesso spingo senza ritegno contro il suo pube e mi strofino. Shina non si tira indietro anzi risponde e accentua il mio movimento, a questo punto la tensione tra le mie gambe e’ completa ed evidente.
Beviamo una altro drink e balliamo per una oretta, poi di comune accordo ci dirigiamo verso gli ascensori, lei e’ al settimo piano io al dodicesimo. Arriva la cabina e saliamo soli, io prenoto le fermate ed in pochi secondi arriviamo al settimo piano, le porte si aprono e ci guardiamo, immagino che dovremmo salutarci, la prendo tar le braccia senza pensarci..
L’abbraccio diventa sempre piu’ stretto e senza rendercene conto ci ritroviamo a baciarci, la sua lingua e’ tenera e curiosa, mi entra tra le labbra e guizza come una gazzella. Non ci accorgiamo che le porte si sono richiuse e l’ascensore e’ partito per il mio piano, l’apertura delle porte ci trova ancora abbracciati e persi in un bacio dolcissimo e sensuale.
La prendo per mano e ci dirigiamo verso la mia stanza, apro e ci ritroviamo dentro nella penombra..
Shina sembra risvegliarsi come da un sogno, mi fissa spaventata e non riesce ad aprire bocca. Non vorrei che si mettesse ad urlare, la abbraccio di nuovo e le chiudo la bocca con una altro lungo bacio. Sento che si rilassa, la tensione scende e la sento fremere contro il mio petto, con cautela la avvicino al letto e ci lasciamo cadere avvinghiati.
E’ sotto di me ma ho quasi paura di schiacciarla, e’ cosi’ minuta e morbida ma sento le sue braccia sulla mia schiena che non lasciano la presa. Bacia in modo strano, apre poco la bocca ma la lingua saetta fuori a esplorare la mia, l’effetto e’ travolgente, mi sento il cazzo durissimo nei calzoni che si schiaccia contro il ventre morbido e caldo. Mi fa tenerezza e istintivamente le accarezzo il viso ed i capelli, sono fini e morbidi, la pelle e’ liscia e setosa, non smetterei mai di stringerla a me.
La guardo negli occhi e mi ritrovo due perle nere spalancate che mi fissano. Quando il respiro ci viene meno mi lascio scivolare al suo fianco sulla coperta, mi solevo su un gomito e la guardo immobile al mio fianco, e’ stupenda anche cosi’ vestita. Le infilo un braccio sotto il collo e la attiro sopra di me, sembra un fuscello. Adesso sorride e si solleva sulle braccia sopra di me, il suo bacino e’ contro il mio e mi sembra di sentire il calore attraverso la stoffa, la voglia mi sta crescendo a dismisura ma non so come fare per evitare di urtarla, la conosco cosi’ poco.
Shina si lascia scivolare ai piedi del letto in mezzo alle mie gambe, con rapidita’ mi slaccia la cintura e mi apre la patta, ha l’aria della ragazzina che sta aprendo il pacchetto dei regali, un misto di frenesia ed eccitazione. Cerco di facilitarle le manovre, sollevo il culo e subito i calzoni cadono ai miei piedi, accidenti ho ancora le scarpe. Lei si muove con rapidita’ e precisione, mi toglie le scarpe e sfila i calzoni poi resta un attimo in piedi guardandomi compiaciuta.
— Si, le tue mutande sono grandi ma non nascondono niente, sono elasticizzate. Sai che sei il primo occidentale che vedo nudo ? Siete davvero strani ma molto belli, davvero.
Mi accarezza l’asta ancora prigioniera dei boxer, ne saggia le dimensioni e la consistenza, ormai io fatico a restare fermo. Lentamente infila le dita di lato e mi accarezza le palle che sono ormai dure e contratte. Vorrei facilitarle le operazioni ma appena faccio un movimento lei mi blocca con decisione.
— No, resta fermo, voglio farti provare cosa puo’ fare una donna cinese per rendere felice un uomo. Abbandonati e lascia fare tutto a me.
Non chiedo di meglio anche se per istinto avrei voglia di afferrarla e possederla immediatamente, il suo profumo mi ha inebriato. Inizia ad accarezzarmi l’asta ancora coperta dalla stoffa, due dita mi stanno titillando lo scroto sempre piu’ contratto e duro. Adesso la mano e’ entrata del tutto, e’ piccola e calda, mi impugna le palle e le massaggia nel palmo,
— Sei grosso anche qui e duro. Chissa’ quanto seme c’e’ dentro, da allagare il mondo. Devi essere un maschio forte e potente, mi piaci.
Ho il cazzo che ormai tende la stoffa elastica e cerca di alzarsi, provo un fastidio fisico per la costrizione. Shina deve accorgersene perche’ lentamente la sua piccola mano sta abbassando lo slip, finalmente anche loro finiscono ai mie piedi e la verga si alza verso l’alto finalmente libera. Shina continua a massaggiarmi lo scroto e sembra ipnotizzata dallo spettacolo, in effetti il suo viso e la sua bocca sembrano ancora piu’ minuscoli nello sfondo.
— Accidenti come e’ grosso e come e’ lungo ? Ma siete tutti cosi’ ? Ma voi le uccidete le donne !
Non rispondo perche’ sono troppo eccitato, adesso la sua manina va su e giu’ e mi scopre la cappella rossa e congestionata, sembra brillare nella luce fioca della camera. Non riesce ad impugnarlo cosi’ ci prova con entrambe le mani, la sua linguetta mi inumidisce la punta. Ho bisogno di infilarlo da qualche parte, fatico a stare fermo e Shina se ne rende conto.
— No Gabriele, ti prego di non muoverti, mi fai paura, lascia che sia io a prendere l’iniziativa, non te ne pentirai
Si alza in piedi ed lentamente si sfila la camicetta e lascia cadere la gonna davanti ai miei occhi eccitati, e’ fantastica nel completino intimo nero. Si slaccia il reggiseno e lo lancia sulla poltrona, il contrasto tra gli slippini neri e la sua pelle bianchissima mi toglie il respiro.
— Sai che nemmeno le prostitute usano completini come questi in Cina ? Pero’ mi piace, mi sento molto femmina, sono fortunate le donne di qua.
Si gira e praticamente le sue chiappe rotonde sono nude, si china e si sfila lo slip lasciandomi senza respiro ad ammirarla da dietro, una bimba da divorare. Poi si gira e rivedo adesso completamente il suo triangolo nero, il pelo e’ sottile, lungo, liscio, le fa un ciuffetto in mezzo alle gambe.
Deve accorgersi che non resisterei ancora molto immobile cosi si avvicina e mi costringe a girarmi bocconi, con il cazzo duro spingo contro la coperta quasi volessi penetrarla. Shina mi allarga le gambe e si distende sulla mia schiena, e’ leggera e morbida. Inizia a massaggiarmi i capelli mentre con la lingua mi esplora dietro le orecchie. Mi sussurra complimenti erotici ed il risultato non e’ certo rilassante anche se comincia a piacermi questo essere in sua balia. Sento la sua lingua che mi accarezza le orecchie, a volte con i denti mi afferra la nuca, io mi abbandono completamente.
Poi scivola su di me e mi baciala schiena, arriva alle chiappe e infila la lingua nel solco, io d’istinto allargo le gambe e sollevo il bacino lasciando passare la sua mano che mi impugna l’asta sempre piu’ dura. Mi lavora le cosce con la bocca e poi giu’ sino ai piedi, fatico a restare fermo e Shina se ne accorge ma non smette di coccolarmi.
Finalmente mi permette di girarmi, ormai la pressione tra le mie gambe e’ diventata insopportabile, con un gemito di piacere ho finalmente il cazzo che puo’ svettare libero. Subito mi e’ sopra, davanti agli occhi ho il suo culetto, il pelo nero che c’e’ in mezzo mi ipnotizza lo sguardo e non resisto ad accarezzarla, non si lamenta, anzi si dimena contenta. Con il palmo della mano le accarezzo la fighetta, ha le labbra piccole e chiuse ed un clitoride minuscolo ma duro, le apro la figa e mi rendo conto che e’ fradicia, il suo profumo di femmina mi inebria.
Mi accorgo che le piace molto perche’ si distende e mi ritrovo con il naso affondato nello spacco, e’ una stupenda passerina calda, con la lingua la accarezzo tutta titillando il bottoncino superiore, Adesso e’ lei che si dimena e spinge, io mi aiuto con le mani e riesco a penetrarla con la lingua, la aspiro con forza ed i suoi fremiti diventano sempre piu’ forti.
Intanto si strofina il cazzo sul viso, lo impugna con due mani e stringe, appoggia la bocca sulla cappella e la lingua mi strappa gemiti di piacere, mi sento come infilato in una passera calda e stretta, senza rendermi conto sto scopandola a colpi di reni. Non smetto di succhiarle il fiore peloso e d’un tratto la sento irrigidirsi e con le cosce imprigionarmi la testa, il bacino si muove spasmodicamente, e tutta l’apertura si contrae nell’orgasmo. La sento gridare frasi in cinese che non capisco assolutamente, poi riprende a pomparmi l’asta tra le mani strette ed a succhiarne la punta con le labbra.
Non ci mette molto a portarmi oltre il limite, con uno spasmo che la scuote tutta comincio a venire sparandole fiotti di sborra tra le labbra, la sto tenendo per le chiappe e intanto le affondo due dita nella figa allagata.
Mentre continuo a godere mi accorgo che Shina aspira e ingoia, ha solo le labbra appoggiate alla cappella ma con la lingua riesce a non farne cadere una goccia. Intanto mi massaggia la verga lentamente come per mungerla, mette le dita alla base e poi scivola verso l’alto svuotando il condotto del succo bianco che contiene, poi succhia e ingoia.
Lentamente il flusso si esaurisce ma lei non smette di leccare con dolcezza finche’ non si alza e si gira con il viso contro il mio, la sento ansimare ed il suo odore si mischia al mio. Mi sussurra sorridendo.
— Non avevo mai visto una cosa cosi’, il tuo e’ lungo e nodoso, in punta e’ ancora piu’ grosso, quello di mio marito non e’ cosi’. E poi sei quasi riuscito a soffocarmi con tutto il seme che mi hai dato. Non ci avrei mai creduto.
Non so cosa risponderle anche perche’ sono rilassato e lei non smette di accarezzarmi e massaggiarmi con dolcezza, il viso, la nuca, le spalle e poi giu’ lungo il petto, mi sembra che abbia dieci mani.
Insomma il risultato e’ che mi addormento, un sonno profondo e dolce. Non so dopo quanto mi risveglio, ma e’ ancora notte e tutto cio’ che e’ successo mi sembra di averlo sognato ma nella luce fioca mi accorgo che Shina e’ al mio fianco addormentata supina, mi sollevo per guardarla meglio. Si, cosi’ assopita sembra davvero una bambina, ha le chiappette chiare e tonde e una gamba leggermente scostata, aguzzo la vista e non perdo un particolare del suo corpo. Non resisto e dolcemente le passo una mano sulla schiena, un massaggio leggero e tenero che non la risveglia completamente ma la vedo stirarsi come una gattina. Lentamente si gira e sotto le mie mani ci sono le sue tettine che accarezzo e bacio con tenerezza, poi il ventre liscio ed il triangolo nero. Non resisto, mi alzo e mi metto sopra di lei, ho il cazzo gia’ in resta, ho voglia di lei, una voglia irresistibile.
Sempre cercando di non spaventarla le sollevo le ginocchia e apro le sue cosce, il cespuglio magnetizza il mio sguardo. Incredibilmente Shina mi lascia fare, si muove languidamente e non oppone resistenza. Quando le infilo due dita nella figa ha una reazione ma poi si rilassa di nuovo con gli occhi chiusi. La sento bagnata e bollente, la mia voglia mi fa ansimare come una locomotiva, questa immobilita’ e disponibilita’ mi eccitano da impazzire.
Con le dita bagnate dal suo succo mi lubrifico la cappella e lentamente ma con decisione la posizione all’entrata del suo fiorellino semichiuso. Adesso ha sbarrato gli occhi ma io cerco di rassicurarla con un sorriso, forse ci sono riuscito perche’ allarga le gambe ed alza il bacino per facilitare la penetrazione, e’ completamente spalancata tra le mie mani.
Ma quando cerco di entrare la resistenza che incontro e’ fortissima, cerco di non essere sgarbato ma non riesco a trovare la via. Adesso anche lei ansima, ha una smorfia di dolore sulla bocca e mi guarda tesa, con colpetti leggeri cerco di forzare l’ingresso ma non credo di procedere. Shina mi aiuta ma proprio non ci passo, provo a spingere piu’ forte ma questo le provoca gemiti di dolore, comunque credo che almeno un poco la cappella sia entrata, mi sento strizzare da morire ed ho paura di non risucire piu’ a controllarmi.
Lo ritiro e vedo lo stupore sul viso di Shina
— No, ti voglio…..ma ti prego non farmi male. Cerca di essere delicato ma ho voglia di te, dentro.
Lubrifico meglio la punta del cazzo e ci riprovo, in effetti scivola un po’ meglio, con un paio di colpi riesco ad infilare la cappella oltre l’entrata, mi sembra che me la stia strizzando e la sensazione e’ stupenda, credo di averla provata soltanto con una ragazza vergine tanti anni fa. Mi sembra di essere a buon punto e non spingo oltre, voglio che Shina si abitui ad avermi dentro infatti lentamente si rilassa e comincio a sentire i suoi muscoli vaginali che si muovono, allora spingo oltre ma quando credo di averle schiacciato l’utero ho ancora meta’ cazzo fuori.
Mi muovo dentro e fuori con cautela ma Shina geme di dolore, non posso fare altro che restare fermo conficcato in lei, e’ una sensazione stupenda ma piuttosto strana per me che avrei voglia di pompare e spingere come un pazzo.
Sento le sue mani che mi impugnano la parte della verga rimasta fuori, inizia a masturbarmi e mungermi dentro di lei. Intanto sento che la fighetta si contrae, l’effetto e’ sconvolgente, io resto immobile e lei mi sta masturbando con le mani ed i muscoli vaginali. Mi chino su di lei le succhio i piccoli capezzoli mentre la sento di nuovo gemere con parole incomprensibili in preda all’orgasmo.
Questo modo di fare all’amore mi piace, non lo avevo mai provato e mi abbandono alle sensazioni che mi attraversano il corpo, non ho fretta di venire. Dopo un poco mi sembra che Shina si agiti di nuovo godendo ma non smette di lavorarmi con le mani e la figa. La guardo sotto di me con le gambe spalancate all’aria , mi conficcato nel cespuglio nero mentre le sue manine mi accarezzano la verga, ho le palle contro le sue chiappe e’ una sensazione fantastica.
Shina pero’ sta ansimando sempre piu’ forte, la posizione che ha assunto non deve essere facile da mantenere, la tengo infilata come una farfalla allo spillo.
— Gabriele ti prego, non ce la faccio piu’. Ho gia’ goduto non so quante volte, dai vieni anche tu. Allagami con il tuo seme dolce, voglio sentire quando me lo infili dentro. Non so come faro’ a contenerlo tutto ma ti prego dammelo.
Non c’e’ bisogno che mi inciti, ormai anch’io sono vicino all’apice del piacere, quando sento lo sperma salirmi lungo l’asta spingo ancora piu’ forte e l’urlo che mi risuona nelle orecchie decuplica il mio piacere. Senza rendermene conto ho spinto con tutta la forza delle mie reni e sono entrato quasi completamente. Ho la verga impazzita stretta e schiacciata mentre le sto allagando l’utero con i miei getti di sperma rovente. Devo averle fatto un male tremendo ma vedo che riceve il succo ad occhi chiudi godendo e leccandosi le labbra mentre geme sempre piu’ debolmente.
Mi sembra di non finire mai di iniettarle dentro il mio piacere ma quando si esaurisce mi sollevo cercando liberarla ma Shina mi trattiene.
— No amore, adesso mi piace sentire che sei tutto dentro di me, non credevo di poterti accogliere ed e’ stata la sensazione piu’ bella che abbia mai provato. E’ vero che sei dentro tutto ? Dimmi che sono riuscita ad ingoiare tutto il mostro……mi sento impalata e piena di te.
Mi viene da sorridere, sono felice che abbia dimenticato il male che le ho fatto
— Certo che mi hai accolto tutto e anche il seme, sei una femmina fantastica. Io dubitavo di starci tutto, in fondo ci sono passati due bambini……ed il mio ha la testa piu’ piccola….
Il bacio che ci scambiamo non e’ del tutto innocente anche perche’ ho ancora l’asta conficcata dentro di lei ma poi la tensione cala e sprofondiamo in un magnifico sonno ristoratore.
Ci sveglia la luce del sole, guardiamo l’ora e……accidenti sono le dieci, il mio aereo parte alle 14 mentre Shina almeno un’ora prima. Mentree lei si infila sotto la doccia io chiamo la Reception per avere la colazione in camera, per fortuna non e’ troppo tardi. Mentre sono io in bagno arriva il cameriere e riusciamo a fare colazione insieme come una coppia felice ed affiatata.
Piu’ la guardo e piu’ mi dispiace che tra poco debba partire per l’altro capo del mondo e chissa’ quando e se ci rivedremo, cerco di non intristirmi ma mi accorgo che anche lei ci sta pensando. Non e’ solo la sensazione che ho provato nel penetrare nella sua figa strettissima, Shina mi piace ed insieme stiamo bene
Quando lei raggiunge la porta io non resisto, la abbraccio e la bacio con immensa tenerezza.
— Shina, vorrei che tu rimanessi con me. Non ti dimentichero’ presto, davvero sei una donna stupenda.
Lei sorride ma ho l’impressione che i suoi occhi neri e profondi brillino piu’ del solito ma se e’ commossa non vuole darlo a vedere.
— Anch’io Gabriele non riusciro’ a dimenticarti tanto facilmente, mi fa male dappertutto…..E poi non so che effetto mi fara’ mio marito, mi sembrera’ troppo piccolo………….
Esce e la guardo allontanarsi nel corridoio, cammina svelta a passettini corti ancheggiando con il culetto birichino, sono certo che e’ il suo modo di salutarmi…….
Ciao Shina…

Gabriele Arcangeli
Blog: gabryarcangeli.blogspot.com

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