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021 – Il compleanno della mamma di Sandra

By 22 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo i fuochi d’artificio della domenica appena trascorsa, Sandra ritornò ad occuparsi del lavoro a tempo pieno, trascurando per il momento, le avventure familiari. Per il mercoledì sera era stata organizzata una festa per il compleanno della mamma. Fu deciso di radunare alcuni parenti per festeggiare Claudia in modo dignitoso e Sandra fu incaricata di chiamarli telefonicamente per conoscere la loro disponibilità. Nella distinta preparata da papà Paolo vi erano: lo zio Gabriele e il suo compagno Alex, loro erano gay dichiarati o forse bisex, si erano conosciuti su una chat e poi da un po’ di tempo convivevano, con reciproca soddisfazione. Assieme a loro il padre Giulio e la madre Patrizia che avevano condotto con se anche il nonno Maurizio; poi gli zii Marco e la moglie Antonella con i figli Raffaele e Giusy: inoltre fu invitata la famiglia del fratello di papà Paolo ovvero lo zio Michele con la moglie Tina e la figlia Elena; furono chiamati a partecipare i cugini da parte di mamma Claudia, nello specifico: Mattia e Franco, fratelli gemelli e per ultimi la famiglia della sorella di papà composta dal marito egiziano Abdel, la moglie Tiziana con i figli Hani e Hassan. In totale erano ventitre persone a tavola.
La sera del mercoledì Sandra e tutta la famiglia erano pronti, lavati pettinati e agghindati, in attesa dell’arrivo dei parenti. Arrivarono quasi tutti puntuali e furono fatti accomodare attorno al grande tavolo della sala da pranzo e offerti loro gli aperitivi con svariati tipi di stuzzichini.
Sandra, esaminò un po’ tutti con sguardo critico, lo zio Gabriele aveva un bel viso, occhi profondi stempiato fisico leggermente troppo in carne, alla prima impressione si intuiva essere di indole perversa, anzi a dire il vero era quello che Sandra chiamava un ‘maiale-perverso’. Anche Alex, l’amico di zio Gabriele doveva essere uno che si divertiva molto con il suo compagno e anche lui aveva un volto e uno sguardo molto perverso e porcello. Giulio, il padre di Gabriele uomo tutto d’un pezzo e la mamma Patrizia, bella donna nonostante gli anni, molto vivace e estroversa.
Il nonno Maurizio, sulla settantina ma ancora in forma, chiudeva questo piccolo gruppo di invitati.
Sandra fece poi scorrere lo sguardo su gli zii Marco e la moglie Antonella, seduti proprio di fronte a lei. Quando erano entrati in casa lei aveva notato l’abbigliamento sportivo di entrambi, lui quarantenne molto curato, capelli grigi alla Richard Gere, jeans e camicia aperta sul petto villoso e lei stessa età con gonna molto corta rosso fuoco e una camicetta bianca abbottonata parzialmente sul davanti con un seno da quinta misura che si evidenziava in modo da far risaltare il volume e la forma delle bianche mammelle. I figli di quest’ultimi, molto giovani sui vent’anni Raffaele e circa ventiquattro Giusy anche loro sportivi, lui con jeans e polo, lei con gonnellina trasparente di lino beige accompagnata da una maglietta elasticizzata super aderente di colore giallo tenue che evidenziava i capezzoli del seno al quale non era indispensabile l’ausilio del reggiseno. Mentre era concentrata nella osservazione della ragazza, udì il campanello suonare e si precipitò ad aprire l’uscio. Di fronte a se c’erano la famiglia della zia Tiziana con il marito egiziano Abdel e i figli Hani e Hassan.
Sandra salutò la zia, lo zio e i due cugini, li fece accomodare con la massima gentilezza poi si risedette al suo posto e la sua mente ricominciò, partendo proprio dai nuovi arrivati , l’esame fisico e cerebrale. Era tanto tempo che non vedeva la famiglia di Tiziana ma fu stordita nel vedere quelli che lei aveva visto bambini e che ora erano uomini. Hani e Hassan erano due ragazzi da leccarsi le dita, il colorito della pelle lievemente ambrato, alti all’incirca un metro e ottantacinque, viso con i lineamenti maschili ma molto morbidi, occhi neri, neri e profondi capelli ricciolini sempre scuri e fisico da sballo con il torace, fasciato dalla t-shirt bianca, pieno di muscoli, sotto portavano i jeans, molto attillati, che gli facevano risaltare il pacco. Madre mia che pacco, pensò Sandra, chissà come ce l’avranno questi due giovanotti. Seduta di fianco a lei ora c’era mamma Claudia, la festeggiata e Sandra si avvicinò all’orecchio di lei e le chiese quanti anni avessero i due figli di zia Tiziana. Abdel era un uomo sui quarantacinque del tutto simile ai figli, anzi erano i figli che erano molto simili a lui, comunque un bell’uomo, aitante sportivo ,portava dei pantaloni di lino color avana, larghi che nascondevano la dotazione genitale. La zia Tiziana era la fotocopia della mamma Claudia, leggermente più meno in carne con il seno di una misura più piccolo, per il resto, sia per quanto riguarda il viso sia per il corpo identica alla sorella.
La risposta la lasciò ancora più eccitata, diciotto anni, due ragazzini, che meraviglia, va beh pensò, proseguiamo l’esame degli altri.
In piedi che parlava con papà vi era lo zio Michele e la sua famiglia, lui, un tipo dal portamento maialesco parecchio obeso, specie la pancia piuttosto prominente con le mani grassottelle che usava spesso per toccarsi le parti basse, una cattiva abitudine specie se fatta di continuo in pubblico. Alto circa 1,65 si pensava ad un barile in movimento. La moglie Tina era al contrario di lui molto elegante, fisicamente magra con poco seno, e un bel sedere evidenziato dal vestito attillato nel punto giusto, alta circa 1,60, parlava in modo sofisticato per far capire che lei era insegnante di lingua italiana. La figlia era una ragazza sui vent’ anni forse qualcuno di più, assomigliava per sua fortuna alla mamma con lo stesso sedere prominente, ma in compenso possedeva un bellissimo seno, della quale cosa lei era sicuramente consapevole e difatti, la sua camicetta, pur essendo dotata di asole e bottoncini, era rimasta sbottonata nella parte superiore in modo tale da mostrare metà del seno con la maggior parte del canale centrale. Sotto alla camicia non si vedeva ombra di reggipetto il ché stava a dimostrare che le tette, nonostante il notevole volume, erano belle sode e non avevano necessità dell’ausilio di alcun sostegno.
Mattia e Franco i due gemelli, uniformemente vestiti, con jeans scoloriti azzurro chiaro e classica maglietta nera, girocollo, con la scritta ‘Armani’ di colore bianco. Alti un metro e ottanta circa, capelli biondo chiaro, occhi azzurrissimi, fisico bel delineato, del quale spiccava in modo particolare il loro sedere splendido, sporgente, duro sicuramente muscoloso, la parte anteriore che era quasi bianca nella zona dei genitali, mostrava che il pene lo tenevano entrambi a sinistra e ad un primo esame pareva essere di buone dimensioni.
Dopo i soliti convenevoli tutta la truppa prese posto attorno al tavolo e la mamma, aiutata dalle altre donne presenti servì gli antipasti seguiti dai primi e poi ancora dai secondi con i vari contorni.
Fu come sempre accade un grande abbuffata e dopo una mezzora di pausa arrivò la gigantesca torta con le candeline naturalmente accompagnata dal canto ‘Tanti auguri a teeee””.’. Si stappò un paio di bottiglie di buon spumante e la grande scorpacciata era giunta al termine. Si trasferirono tutti nel grande salone e si lasciarono cadere sui divani e sulle poltrone con il cibo che metaforicamente gli usciva dalle orecchie! Si sentiva provenire dalla cucina il buon profumo del caffè e infatti dopo poco Sandra arrivò con in vassoio in equilibrio instabile pieno di tazzine fumanti e della zuccheriera a fiori antica della nonna.
Qualcuno si addormentò, altri continuarono a parlare di argomenti vari tra i quali la politica e l’attualità, le donne erano indirizzate di più sul gossip e sulla moda femminile.
Sandra notò che mancavano dal gruppo i suoi fratelli e incuriosita, adducendo una scusa si infilò nel corridoio e lasciandosi guidare dalle voci che udiva, scese la scala che portava alla tavernetta. In questo grande locale si accedeva tramite una prima zona che fungeva da ingresso e poi, aprendo una porta, si entrava nella tavernetta vera e propria. Era un enorme locale che occupava quasi l’interna superficie dell’alloggio soprastante. Detto locale era arredato in modo rustico, con una zona cucina sul fondo, poi, nei pressi della cucina stessa, la zona pranzo, dove si trovava un grande tavolo rettangolare e le relative sedie, di seguito la zona salotto con ampi divani con dei tavolini antichi.
Il pavimento della zona salotto era completamente coperto da un gigantesco tappeto persiano di svariati colori. Contro la parete a sinistra della porta di ingresso si trovava un letto di dimensioni molto ampie, utile per le ‘pennichelle’ estive, quando in casa si sente molto il caldo. Nell’angolo opposto in una rientranza, vi erano i servizi igienici chiusi con una porta dal vetro smerigliato. Quando Sandra abbassò la maniglia e lentamente aprì l’uscio, di profilo, vide Roberto seduto sul tavolo della cucina con i pantaloni e le mutande abbassate e suo fratello Francesco accucciato davanti a lui che glielo stava succhiando tenendolo ben saldo con una mano.

‘Ehi fratellini! Che maiali che siete, su, ci sono tutti i parenti e voi non resistete a spompinarvelo!!’

Colti di sorpresa i due sospesero momentaneamente di affaccendarsi nella loro piacevole attività e guardarono Sandra sorridenti””’

‘Vieni anche tu qui sorellina, dai vieni che ti riempiamo tutti e due i tuoi buchetti, dai vieni qui amoruccio bello!’

‘Su ragazzi, ci sono venti persone che non ci vedono più e che magari ci vengono a cercare, dai andiamo su tutti e tre, magari stasera poi continuiamo tutti assieme!!’

Ma Roberto avvicinandosi a lei la prese per mano e la condusse in mezzo a loro”..

‘Facci sentire com’è la tua fighetta, le hai le mutande porcellina? Uuummmhhh, piccoline eh? Perizomino da troia!!! Franci tiraglielo giù mentre io le sfilo la camicetta’

‘Madre mia, ragazzi, se viene qualcuno che figura ci facciamo? Si ma se fate così cavoli, dai che mi bagno tutta, per favore, state fermi, vi pregoo’..’

‘Che gran figa che sei sorella bella, tutta nuda sei uno schianto!!! Guarda che cazzi che abbiamo, sono durissimi per te!! Facci scopare dai, uno in culo e uno in figa su andiamo sul letto!!’

‘Siete proprio due maiali, non resisto con sti bei cazzoni duri!!!’

Roberto si sdraiò sul letto a fece mettere Sandra in modo che gli volgesse la schiena, facendola poi scendere a smorzacandela fin quando sentì il buco del culo contro la sua cappella e prendendola per i fianchi la penetrò in un sol colpo”..

‘Mi fai male, cazzoooo! Tu sei pazzo!! Me lo hai infilato a secco nel culo, fai piano per favore ti pregoooo’..’

‘Dai troietta che ti piace che ti sfondino il culo! Scendi giù bene ficcatelo tutto dentro zoccola puttana!!!!’

E Francesco intanto si inginocchiò sul letto fra le gambe di Roberto, in modo di avere la figa di Sandra li davanti pronta, gli appoggiò il cazzo e spinse””

‘Toh prenditi anche il mio, sei bagnata come una porca, che maiala che sei!!! Hai la figa fradicia, uuummmhhhh come scivola bene dentro!!!! Ti ci metterei pure i coglioni !! Toh, toh, toh, godi zoccola porca di una vacca!!!!’

‘Ummmmhhhh, Franci sento il tuo cazzo che scivola contro il mio, è fantasticoooo, ti sborro in culo troiaaaa, ti riempio l’intestinooooo!!!!

‘Anche io sborro fra un po’ !!! Ti metto incinta porca maialaaaa!!!!’

‘Ma sei scemoooo!!!! Non mi sborrare dentro!!!’

Roberto con movimenti del bacino dal basso verso l’alto sprofondava nel culo di Sandra e quando sentì che la sborra saliva dalle palle”.

‘Sborroooooo, ti riempioooo, sei un cessooooo, ti piscerei dentro, zoccola puttanaaaaa!!!!! Sborrooooo, siiiiiiiii, wooaaawwwwwww, godooooo, sborrooooooo”.’

‘Bastardi mi fate godere, maiali, che fratelli porci che ho!!! Godoooo, godoooo, oddioooo, vengoooo, siiiiiiiiiii, sbattimiiii Franciiiii, si sbattimiiiii, siiii cosìììììììì, si forte, forteeee, fino in fondooooo, godooooooooooo”..’

Francesco si sfilò appena in tempo, mentre Sandra liberandosi del cazzo di Roberto dal culo si abbassava e glielo prendeva in bocca, il primo schizzo l’aveva già colpita sul viso, ma tutto il resto del prezioso nettare gli arrivò prepotentemente in bocca e lei lo conservò golosamente e gelosamente.
Quando i due gemelli, Mattia e Franco preoccupati della loro assenza, fecero capolino dalla porta della tavernetta, Francesco aveva ancora il cazzo dentro la bocca di sua sorella e Roberto inginocchiato sul letto era chinato fra le chiappe di Sandra che leccava il proprio sperma colante dallo sfintere della sorella. Senza accorgersi della presenza degli intrusi i due ragazzi e Sandra tutti e tre in ginocchio sul letto si baciavano in bocca. Sandra elargiva la sborra che aveva custodito gelosamente nel cavo orale e la donava a Francesco suo legittimo proprietario, poi quando Francesco e Sandra si staccavano, Roberto baciava il fratello scambiandosi lo sperma mescolato a saliva e al sapore del culo della sorella.

Quando si accorsero dei gemelli che esterrefatti, assistevano alla scena, cercarono di ricomporsi, ma ormai era tutto irreparabilmente compromesso. Fu Sandra a prendere l’iniziativa e”

‘Ehi ragazzi, vi è piaciuto lo spettacolino? Come vi sembro? Vorreste scoparmi anche voi???’

I due balbettarono qualcosa di incomprensibile

‘Ma, cioè,eehhhmmm, non so, cioè, beh, si, io eccoo , non capisco, non vorrei’

‘Che vi succede? Vi si è paralizzata la lingua?

Francesco, con il cazzo ancora gocciolante e un po’ di sborra che gli usciva dalle labbra si avvicinò a loro e li guidò verso il letto, poi con estrema abilità accarezzò Mattia sul viso e gli sfiorò il torace da sopra la maglia, poi le mani scivolarono sotto l’indumento e accarezzarono la pelle liscia e nuda del giovane ragazzo. Quando le mani di Sandra slacciarono la cintura, videro uno slip di colore bianco, ripieno di un grosso e lungo cilindro di carne pulsante e dura. Roberto si dedicò a Franco, palpandogli il pacco gonfio che si delineava dentro ai jeans, poi la cintura di cuoio fu sganciata e la zip abbassata, i pantaloni scesero offrendo alla vista dei cugini un identico slip bianco e un altrettanto identico grosso cilindro rigido e palpitante. Francesco intanto aveva abbassato le mutande a Mattia e con la bocca si era impossessato del cazzone pompandolo e stringendogli delicatamente i pesanti coglioni. Ora anche Roberto era messo nella stessa identica posizione del fratello e succhiava il grosso pene di Franco, passandogli una mano fra le cosce, leggermente divaricate, e andando con il polpastrello del dito medio a vellicargli il buco del culo. Sandra si mise dietro a Mattia e aprendogli le chiappe iniziò un sapiente lavoro di lingua sulla rosellina anale, lo insalivò ben bene e poi lo penetrò dapprima con un dito e poi con due. Il ragazzo sembrava gradire le attenzioni di Sandra e di Roberto e muoveva il bacino spingendolo in avanti e scopando in bocca suo cugino, poi tornava indietro velocemente facendo cosi scivolare a fondo le dita di Sandra nel culo.

‘Continuate cosìììì, ti sborro in bocca Robyyyy”’

‘Dai riempigli la bocca, mio fratello è una troia, più di me che sono una femmina maiala!!!’

Roberto si limitava a mugolare”.

‘Mmmmmmmmhhhhhh’

Mattia stava invece ricambiando il pompino a suo cugino Francesco, che era riuscito a raggiungere una nuova possente erezione”..

‘Succhia Mattiaaa, ti piace il cazzo ehhh???? Siamo due checche, succhiacazzi vero????’

‘Che porci gay che siete tutti e quattro!!! La mia figa non vi interessa??? Mi devo sditalinare per godere??? Che mondo di merda!!! La figa non vale più nienteee!!!!’

I quattro maschi udendo queste parole, si sganciarono dalle loro attività omosessuali e circondarono Sandra, la presero con la forze e la sbatterono sul letto a pancia in giù. Mattia senza troppi complimenti si mise in posizione dietro di lei e allargandogli le chiappe la inculò di brutto”

‘Che mazza che hai ragazzo!!! Mi sfondi il culooo!!!! ‘

In piedi dietro a Mattia intanto si era piazzato suo fratello gemello che appoggiandogli il cazzo al buco del culo lo impalò penetrandolo a fondo. Franco scopava Mattia che a sua volta inculava Sandra ma dietro a Franco, Roberto armeggiò con le natiche del cugino e il trenino prese a correre con un vagone in più. Pareva impossibile, ma i tre maschi si muovevano all’unisono e Sandra sentiva che i colpi di cazzo del suo amante erano sempre più forti e profondi, aveva l’impressione che il pene le arrivasse dentro l’utero. Il primo a svuotarsi le palle fu Franco seguito a ruota da Roberto. Quando i due si ritirarono Mattia non ebbe tempo di spostarsi che il suo intestino fu riempito da Francesco che dopo pochi colpi profondi le iniettò lo sperma nel culo. Mattia, percepì che sotto di lui la ragazza stava per godere e intensificò le penetrazioni fino a quando lei con urletti e gemiti ad alta voce venne dimenandosi come una ossessa. Anche lui stava per sborrare ed estraendo il cazzo inizio a masturbarsi fino a schizzare il suo bollente liquido seminale sul corpo di Sandra che lo raccolse con le dita e golosamente se lo infilò tutto in bocca. Non contenta fece mettere a pecorina Mattia e aprendogli le chiappe raccolse tutto lo sperma che gli colava fuori dal buco dell’ano. Con la bocca piena di sborra lei iniziò a baciare tutti i componenti del gruppo, distribuendo in egual misura il dolce nettare che aveva depositato nel proprio cavo orale.

Purtroppo le varie performance non erano passate inosservate e soprattutto inascoltate. Paolo, suo fratello Michele, Gabriele e Alex, la mamma di Sandra, Hani e Hassan, qualcuno dentro alla camera e altri un po’ più indietro sulla soglia, osservavano incuriositi e visibilmente eccitati.

Lo zio Michele”””’..

‘Minchia!! Che bei maialoni di parenti che ho!!! Sandra, vieni qui da zio che ti faccio succhiare un po’ la mia nerchiona!!!

‘Zio, vieni tu qui, in mezzo a noi, venite tutti, entrate e chiudete la porta, guarda che figa inzuppata che ho, fammi vedere com’è il cazzo che hai, dai che ci divertiamo!!!’

Paolo, si intromise””

‘Sandra, tu e la mamma siete le uniche femmina in mezzo a tanti maschi!! Andiamo su nel salone, magari facciamo partecipare anche qualcun altro’.. ‘

‘Dai papi venite qui che ci divertiamo, io e la mamma sia due belle troie, non abbiamo bisogno di aiuto, di sicuro siamo capaci a farvi sborrare tutti!!! Vero mammina???’

‘Si figliola, siamo sempre affamate di sborra noi femminucce !!!’

‘Dai papi, venite voi qui, tirate fuori i vostri bei cazzi, ci sono culi, fighe e bocche per tutti!!!!’

‘Ok bambina mia, dai ragazzi che ci divertiamo!!’

In pochi istanti i vestiti di tutti volarono sul divano e rimasero tutti nudi come vermi. Sandra, per alcuni istanti si nutrì della splendida visione di tutti quei cazzi per il momento non ancora del tutto eretti ma sicuramente pronti ad esserlo in pochi istanti.
Quando lo sguardo della ragazza cadde sulla dotazione dei due fratelli, Hassan e Hani, Sandra si sentì mancare, nella sua pur breve vita, non aveva mia visto niente di simile. Erano assolutamente a riposo, con la pelle che gli ricopriva abbondantemente il glande, pendevano giù ben oltre metà coscia, e nel muoversi i due ragazzi li facevano dondolare a destra e sinistra come il batacchio di un orologio a cucù. Quello che stupiva ancora di più era la abnorme larghezza, parevano più spessi dei loro polsi. Erano perfettamente identici, con la pelle ambrata lievemente più scura di quella dei loro corpi lisci, parevano scolpiti da un grande scultore con i muscoli al loro posto e a parte i genitali tutto era assolutamente proporzionato. Sandra li vide muoversi e notò che la parte posteriore era un vero capolavoro, le natiche separate da un profondo solco scuro, sode tonde e sporgenti come solo determinate etnie riescono ad avere.
Gabriele e il suo amico Alex intanto si erano gia posizionati su un divano e il primo inginocchiatosi con le gambe parzialmente divaricate, sopra i morbidi cuscini in pelle scura, stava appoggiato con i gomiti sulla spalliera, tenendo il culo in aria, mentre il secondo, in piedi dietro di lui, lo stava penetrando scopandolo in culo con estremo vigore.
Mamma Claudia intanto si stava dedicando allo zio Michele, che era l’esatto opposto dei due fratelli italo egiziani, il fisico fatto in cucina, con l’enorme pancia che quasi copriva alla vista il piccolo pene flaccido, le uniche parti voluminose erano costituite dalle palle, veramente notevoli, e ad occhio belle gonfie di sborra. La donna si stava dedicando al pene dell’uomo che, sollecitato dall’abile bocca di Claudia, molto lentamente prendeva forma e consistenza. Il linguaggio dell’uomo era quello di uno zoticone ignorante, assolutamente volgare””’

‘Cagna, maiala, sei una puttana di merda, succhiami la minchia!!! Sei una schifosa, una baldracca, ho i coglioni pieni, ti affogo di sborra, troiaaaaa!!!’

La mammina maiala avendo raggiunto lo scopo di farglielo diventare duro mugolava succhiandoglielo e palpandogli i pesanti coglioni””.

‘Mmmmmhhhhhh’

Lo zio Michele, che aveva impiegato molto tempo per farselo diventare duro, giunse invece all’eiaculazione con troppa velocità, lasciando sua cognata con un palmo di naso, assolutamente insoddisfatta e frustrata.

Sul letto la scena era diversa in quanto Roberto sdraiato sulla schiena si teneva con le mani, le cosce sollevate e aperte come una vera baldracca, mentre suo padre Paolo, lo penetrava con colpi profondi e veloci””.

‘Fottimi papi, siiiiiii, inculamiiiii, ti piace il mio culo eh??? Aaaggghhhhh, daiii continuaaaa, sbattimiiii, sono la tua troiaaaaa, sfondami il culoooo, daiiiii, siiiiiii, cosììììì, siiii, mi fai sborrareeeee, uuuaaaaaaa, godooooo, sborrrrooooo”’..’

‘Ti sborro in culo troiaaaaa, sei un frocio di merda figlio mioooo, toh, toh, toh, prendilooooooo, sto per riempirti l’intestino, sborroooooo, sborrrrroooo, ahhhhhhhh, uuummmmmm”””
Mentre sborrava nel culo di Roberto Paolo dovette subire la repentina penetrazione del figlio Francesco che masturbandosi aveva seguito in contemplazione la scopata del padre con Roberto e ora eccitatissimo aveva deciso di incularsi il padre. Lo fece velocemente e altrettanto rapidamente si svuotò le palle nell’intestino del suo genitore.

Sandra intanto aveva raggiunto i due ragazzi dal cazzone scuro e inginocchiata fra di loro li stava succhiando a turno, alternando sega e pompino un po’ ad uno e un po’ all’altro”’..
Appena i ragazzi ebbero raggiunto la completa erezione, lei si fermò ad ammirare il risultato ottenuto. Due pali ambrati, con la grossa e gonfia cappella lucida, lei li valutò essere all’incirca sui ventisei, ventisette centimetri per almeno sei centimetri di diametro. Gli vennero i brividi di piacere, misti a paura, nel pensarli dentro di se, a stantuffargli la figa, sfondandola più di quanto già non fosse. Si sdraiò a terra sul morbido tappeto e si offrì a cosce aperte ai loro membri giganteschi.
Hani, prima di posizionarsi per penetrarla, si chinò e guardando suo fratello negli occhi, gli imboccò il cazzo spompinandoglielo per qualche istante, poi ci sputò sopra abbondante saliva e ancora lo accolse nella sua bocca. A questo punto Hani si dedicò a Sandra, appoggiandogli il cazzone duro all’ingresso della sua vagina ormai fradicia e colante, poi lo fece scivolare all’interno dilatandogliela a dismisura. I primi colpi furono piacevoli per la giovane ragazza, ma, quando l’uomo inizio a spingerglielo più a fondo, lei ebbe dei sussulti dal dolore che provava. Lo sentiva sbattere contro l’apertura dell’utero si lamentò””.

‘Haniiiii, fai pianooooo, mi fai malissimooooo, non lo mettere tutto dentroooo, cazzoooooo’.’

‘Zitta, cugina troiaaaaaa, prenditelo e basta, capitooooo, ti piace il cazzooooooo, ti sfondo la figa sporcacciona!!!!’

Mentre Hani scopava Sandra, dietro di lui, con il grosso bastone, lucido di saliva, Hassan si preparava a inculare suo fratello”..

‘Hani stai fermo un attimo, che te lo infilo, ecco cosìììì, uuummmm, eccotelo dentro fratellino!!!’

Il terzetto scopava all’unisono con vicendevole piacere”””..

‘Bravo Hassan, ficcamelo dentro mentre io scopo sta baldracca, inculami forte daiiiii, io gli sborro in figa a questa porca di nostra cuginaa!!!’

‘Nooooo, non mi sborrare in figaaaa!! Sei mattooo!!! ‘

‘Ma cazzo non prendi la pillola?!’

‘Noooo, quando stai per sborrare lo devi togliere!!!!’

‘Aspetta allora, Hassan aspetta, che cambio buco glielo ficco in culo alla maiala!!!’

‘Nooooo, nel culo noooo!’

‘Si dai vedrai che ti piacerà!!! Io lo prendo quello di mio fratello, senza problemi, e lui ce l’ha uguale al mio!!!’

La fece girare a pecorina e la sculacciò un po sulle bianche chiappe, poi gli sputò la saliva fra le natiche spalmandogliela bene sul buco del culo, la penetrò un poco dentro con due dita per allargarla bene e fece penetrare la saliva all’interno. Si prese in mano la grossa mazza e la appoggiò al buco già dilatato di Sandra, quindi spinse con estrema decisione e dilatandogli l’ano a dismisura, sprofondò nell’intestino della donna, procurandogli un forte dolore”’.

‘Bastardoooooo, mi spacchi il culoooo, togli quell’arnese, mi sento impalataaaaa”’

Il fallo dell’uomo penetrava nel suo culo e simultaneamente quello di Hassan affondava completamente nel retto del fratello, quest’ultimo certamente abituato a farsi possedere a fondo. In effetti si introduceva di più il cazzo di Hassan nel culo di suo fratello che quello di Hani nell’orifizio anale di Sandra.

‘Ti sborro nel culoooo, cuginetta bellaaaa,ti riempio di sborraaaa!!!’

‘Uuuummmhhhhh, aspetta Haniiii, voglio godere, continua, inculamiii, continuaaaa, voglio godere con il culooooo”’

‘Dai cugina, sbrodola, godi come una vacca troia che seii!!! Io e te siamo uguali, due baldracche con il cazzo in culooooo””

L’orgasmo colse Sandra all’improvviso, fu intenso, forte, vigoroso, violento,interminabile. Mai aveva provato un piacere così profondo, stordente, inebriante ed entusiasmante allo stesso tempo”””

‘Godoooooooooo, vengooooooo, mi entri nel cervellooooooo, oddiiiiiooooo, le stelleeee, vedo le stelleeeeeee, godoooooo, ooohhhhhhhh, siiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiii, sei grandeeeeeeee, siiiiiiiiii, siiiiiii, sborrraaaaaa, siiiiiiii riempimi il culoooooo, la sentoooooooo, sento gli schizziiiiiii, uuuufffffffff, ahhhhhhh, ahhhh, ahhhhhhhh, uuummmmhhhhhhhh””

‘Bene Hani, adesso tocca a me ti riempio il culo di sborraaaa!!! Siiiiii bravoooo muovi il culo come una vaccaaaa!!!! Sborrooooo siiiiiiiii”””

I tre si districarono ed esausti si lasciarono cadere sul tappeto , ansimando rumorosamente rimasero ad occhi chiusi per assaporare fino in fondo l’intenso e appagante orgasmo appena provato.

I due ragazzi si alzarono per primi e prendendola entrambi per mano la fecero sollevare e la condussero in bagno, appena entrati la fecero sedere sulla tazza e poi in piedi di fronte a lei, usando i loro membri come una pompa dell’acqua iniziarono a liberarsi del piscio caldo, riversandoglielo dapprima sul viso e poi su tutto il corpo. Lei inizialmente sorpresa, tentò di coprirsi con le mani, ma poi li lasciò fare e loro gli donarono tutta la pioggia dorata che avevano dentro le loro vesciche.
Hani si mise poi sdraiato nella vasca e fece mettere lei con la figa sopra il suo volto e gli disse di pisciargli in bocca. Lei liberò il getto d’urina mentre lui cercava di non perderne una goccia ingurgitandone il più possibile. Anche Hassan usufruì dello stesso trattamento da parte del fratello ma infilandogli il cazzo molle in bocca, soffocandolo quasi gli pisciò direttamente in gola.

Sdraiati sul divano d’angolo, con il cazzo ancora gocciolante e la pelle semicoperta di sperma, Mattia e Franco, ansimanti, si stavano riprendendo dalla inculata reciproca con sega e pompino finale, che avevano appena terminato.

Ora tutto il gruppo si stava rianimando dopo la dura ma piacevole battaglia, e”””.

Alla prossima puntata, buon sesso a tutti, Ombrachecammina

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