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046 – La mamma maiala di Diana e Giorgia collabora…..

By 18 Aprile 2013Febbraio 9th, 2020No Comments

”””””””’..Quando ci sciogliemmo da quell’abbraccio omosessuale ci alzammo e ancora stravolte, vedemmo nostra madre, che stava in piedi, irrigidita, con gli occhi sbarrati e le cosce chiuse come una porta blindata. Seduto al suo fianco, vi era il capobanda, che gli toccava con entrambe le mani il seno prosperoso da sopra la camicetta.

‘Ehi troie bagascie avete fatto sborrare il paparino eh!!??? Ve la siete bevuta la cremina calda!!!
Brave le mie zoccolette!!!’

Era il capobanda che parlava e noi, zitte e mute come pesci, acconsentivamo solo con il movimento del capo””.

‘Venite qui tutte e due adesso, lesbiche di merda!!! Sciogliete sto pezzo di ghiaccio di madre che avete!!!’

Ci avvicinammo e restammo, come in attesa di ordini””..

‘Ehi ragazzi, voi prendete la madre delle zoccole e mettetela a terra, strappategli i vestiti di dosso!!!! Voglio vederla nuda sta puttana!!!’

Quello alto e ‘LITTLE BIG’ si incaricarono di eseguire gli ordini del loro boss, presero nostra madre, le strapparono la camicetta e con il coltello affilato, gli tranciarono via le spalline e l’elastico posteriore del reggiseno. Gli passarono la punta del pugnale nel solco intermedio delle tette, facendolo poi scorrere fino alla cintola, lì, la lama tagliente incontrò il bordo della gonna, e vi si infilò dentro, poi ‘IL LUNGO’, tirò verso l’esterno e la gonna si tagliò longitudinalmente fino in fondo. Vidi mia madre, con indosso le sue mutande classiche da tardona. Belle alte, color rosa pallido, con il pizzo che nascondeva l’elastico superiore, anch’esso di colore rosa, ma di una gradazione appena, appena più scura.
Il capoccia ordinò”..

‘Basta! Lasciatela così la porcona, fategli togliere le mutandone da quelle troie delle figlie! Poi la fate sdraiare a terra che gli voglio vedere per bene la figa!!!’

Ancora lui si rivolse a noi””..

‘Troie, toglietegli le mutande!!!’

Noi ubbidimmo e una per parte prendemmo l’elastico dell’indumento intimo e lo abbassammo fino a sfilarglielo dalle caviglie. Poi gli energumeni spinsero in malo modo la mamma a terra e lei sbatté violentemente il culo sul pavimento freddo.
Per massaggiarsi le chiappe nostra madre trascurò di coprirsi il pube e le grosse poppe”’

‘Woowww, che figona pelosa la mammina!!!! E che tettone, tutte da leccare e succhiare!!!
Il ricchione di tuo marito te le succhia mai???’

La mamma non rispose e lui la incalzò più d’appresso”””.

‘Di! Baldracca zozza, parlo con te, rispondi cazzooo!!!’

La voce flebile e impaurita della mamma sospirò un’..

‘Si’

‘Lo prendi anche in culo eh, sozzona porca!!!???’

‘Si’

‘Scommetto che ti fai anche sborrare in bocca eh maiala!!???’

‘Si’

‘Giorgia, adesso lecca la figa alla mamma e senza discuterete chiaro!!???’

Mia sorella si sistemò di fronte alla mamma e dovette aprirgli le gambe a forza, poi infilò il viso in mezzo alle sue cosce e si trovò di fronte al fitto bosco nero, della nostra genitrice. Vidi che con entrambe le mani, un po’ maldestramente, cercava di trovare l’apertura della vulva, fin quando riuscì a schiuderle le labbra e comparve il rosa carico dell’interno della vagina. Era un contrasto forte quello che si evidenziava, il rosa quasi rosso e il nero corvino della peluria riccia della mamma.
Pareva veramente di essere al circo, noi pubblico tutti seduti intorno e loro due, che al centro davano spettacolo!! Mentre Giorgia iniziava a leccare la figa della mamma, mi accorsi che il boss sorrideva maliziosamente a ‘LITTLE BIG’ e poi con un cenno lo invitava a partecipare alla scena. Lui, rispose a sua volta sorridendo, poi si alzò, si slacciò i jeans e si abbassò le mutande; il suo enorme batacchio scese con un ponte levatoio e puntò dritto verso la coppia di femmine. Prese brutalmente Giorgina per i fianchi e la sollevò mettendola con il culo in aria e le gambe tese, poi, dopo averle assestato un paio di sonore sculacciate, avvicinò la cappella al buco del culo di mia sorella e cercò di bissare ciò che aveva fatto in precedenza con me. Giorgia teneva i muscoli dell’ano così stretti e contratti che lui sembrò quasi rimbalzare all’ indietro. Allora, il regista della situazione, rivolgendosi a me ”””’.

‘Tu, cagna in calore, insaliva il buco del culo a tua sorella, così il mio amico glielo spacca per bene!!!’

Obbedii e mi accucciai dietro di lei e gli leccai per bene il buco del culo, mentre la piccola continuava a leccare la figa della mamma. Ero un po’ defilata come posizione e mentre leccavo lo sfintere di Giorgia sentivo premere contro i miei capelli, il cazzone di ‘LITTLE BIG’. Me lo strusciava e io allora mi girai verso il monumentale cazzo e lo imboccai un paio di volte, poi alternai qualche leccata al culo di Giorgia, a qualche succhiata di cappella, al giovane ragazzo, facendo attenzione ad insalivargliela abbondantemente. Infilai poi due dita nella fighetta di Giorgia e la sentii bagnata fradicia. Presi il cazzone in mano e lo indirizzai verso la figa di mia sorella, lui si ritrasse e mi spostò con una manata sulla guancia sinistra poi guidò il suo proiettile da obice contro il pertugio più stretto di mia sorella””’

‘Aaaagggghhhhhhhhh, noooooooo, non vogliooooooo, noooooooooo, aaaahhhhhhhhhhhgggggg.’

‘Zitta puttana pompinara!!! Ti sfondo il culo, bevitrice di sborraaa!!!’

Giorgia aveva smesso di leccare la figa della mamma e il capo se ne accorse”””..

‘Ehi vacca!! Lecca la figa a quella baldracca di tua madre!!!’

Lei non volle e allora il boss si alzò dalla sedia e si avvicinò, poi si sfilò la cinta di cuoio dei pantaloni e iniziò a percuoterle il culo e la schiena con estrema violenza”’..

‘Ciac! Troia ti insegno a ubbidire! Ciac! Zoccola bevisborra del cazzo,toh prendi!! Ciac!!……….’

In breve tempo il dorso, le spalle, le natiche di Giorgia, divennero rosso fuoco, fu allora che lei piena di dolori dappertutto, impalata nel culo dal pilone di carne del giovane uomo e frustata dal gran capo, riprese a leccare la figa di mamma. Il boss in quel momento smise di colpire mia sorella e estrasse il cazzo dai pantaloni masturbandosi velocemente e poi prendendomi per i capelli mi portò a stretto contatto con il suo cazzo gocciolante. Lo imboccai e spompinai velocemente fin quando lui me lo tolse dalla bocca e segandosi schizzò sulla schiena di Giorgia i suoi bollenti lapilli di sborra. In quel momento vidi il cazzo di ‘LITTLE BIG’ affondare fino ai coglioni ,nel culo di Giorgia e menare possenti manate sulle chiappe indifese di mia sorella, poi compresi dai movimenti del maschio che stava per venire e difatti dopo alcuni movimenti più veloci e profondi lui le sborrò dentro al culo riempiendogli l’intestino. Lo sfilò con un ‘plop’ e lo sbattè ancora sul solco delle chiappe della ragazza, lo munse per bene, fino a raccogliere le ultime gocce di sperma con le dita, che poi si ripulì, strofinandole sul sedere arrossato di lei. Mia madre ora teneva le cosce ben aperte, da sola, senza esserne obbligata ; lei accarezzava il capo a sua figlia e pareva partecipare attivamente iniziando timidamente a godere”””’

‘Uummmhhhhhh, Giòòò, siiiii, liiiiiii, liiiiiii, lecca in quel puntoo, siiiiiiiiiii, mi fai godere amoreee!!!’

‘Uuuummmmmmm’

‘Siiiii, sul grillettoooooo, siiiiiiii, siiiiii continua, continuaaaaa!!!’

A parte il gran capo e ‘LITTLE BIG’ ora gli altri quattro maschi erano in piedi attorno alla coppia di lesbiche e si menavano il cazzo; io mi avvicinai a mio padre e lo vidi eretto e duro, passai dietro la sedia e guardai il boss chiedendogli con gli occhi il permesso di liberare le mani di papà. Lui con un cenno del capo acconsentì. Lo slegai e lui per qualche secondo si sgranchì le mani intorpidite poi si alzò a sua volta in piedi e si unì ai delinquenti anch’essi in piedi e iniziò a sua volta a segarsi. Io mi misi dietro di lui e gli passai una mano davanti, impugnandogli il cazzo e iniziai a segarlo; mi tolse la mano e con mia grande sorpresa lo vidi inginocchiarsi dietro al culetto di Giorgia, la sua mano si intrufolò fra le cosce di lei aprendogli la figa e poi il suo cazzone la penetrò scivolandole dentro”””.

‘Pianooo, papi, piano sono vergineee!!’

‘Ti scopa per primo il tuo papà, non sei contenta amore mio??’

‘Ooohhh siiii, l’ho sempre sognato il tuo pisellone dentro la mia fighetta!!!’

‘Sei una troia come tutte le femmine vero???’

‘La tua troietta papi, sono la tua puttanella, ahhhiiaaaaa, mi fai male mi stai sverginandoooo!!!’

‘Te lo spingo tutto dentro, sei talmente bagnata che non lo sentirai entrare!!!!’

‘Aaaaggghhhhh, mi stai spaccandoooo, aspetttaaa, aspettaaaa’..’

Vidi mio padre spingerglielo dentro senza pietà e affondare fino alla radice il suo grosso membro; Giorgia si lamentava, ma intanto, aveva ripreso a leccare la figa di mamma, che improvvisamente si tolse da quella posizione e sollevandosi in ginocchio imboccò il primo cazzo che gli capitava a tiro e iniziò a spompinarlo a dovere””..

‘Uuummmmm, ahhhhhhh, puttanaaaaa! Dai che mi svuoto i coglioniiii. Siiiiii, porca maialaaaaa’..’

‘Mmmmmmmmmmm’

Ora la scena era cambiata, Giorgia si era distesa a terra in posizione ginecologica e mio padre gli era sopra e la stantuffava con estremo vigore in figa, lei godeva””””.

‘Bravo papiiii, bravoooo, dammi tutto il cazzoooo, belloooooo, fottimi fortee, siiiiiiiiii, sbattimi ancoraaaaaa, siiiiiiiiiii”.’

‘Che figa stretta che hai amore mioooo!!! Papi ti scopa forteeee! Fammi succhiare le tettee!!!……’

‘Succhiameleee, siiiiii, uuummmhhhh, mi fai godere papiiiii!!! Oddioooo, vengoooo, vengooooo, siiiiiiiiii. Siiiiiii. Mordileeee, siiiii, Dio mioooo, vengo oh vengooooo, siiiiiiii, ahhhhhh, ahhhhh, ahhhhh”’..’

‘Sborro nella figa, ti sborro dentrooooo, sborrroooo, ahhhhhhhhgggggggg, aaaggghhhh, uuummmmmm, mmmmmmmmm”’.!

Era troppo eccitante vedere Giorgia scopata da papi, e mi dispiaceva essere stata dalla finestra a guardare. Il porco aveva preferito la più giovane, la più acerba e forse anche la figlia prediletta.
Mia madre intanto aveva appena ingoiato la sborra del primo maschio che si sentì due mani dietro che l’afferravano per i fianchi e la obbligavano a mettersi a pecorina. L’uomo altri non era che ‘IL LUNGO’ che le sputò sul buco del culo lubrificandola un po’ e poi glielo sbatté nello sfintere senza pietà. La nostra dolce e cara mammina, non fece una piega, certamente abituata a essere inculata dal cazzone di papà, si mosse per agevolare l’ingresso del paletto di carne dura ed inarcò la schiena esponendo al massimo le lattee chiappone. Davanti a lei, si sedette in terra, con le gambe divaricate e il cazzo dritto, l’unico dei sei, che ancora non aveva sborrato e lei velocemente ne prese possesso ingoiandolo e spompinandolo al meglio. ‘IL LUNGO’ ora alternava le penetrazioni e giocava sprofondandogli una volta in figa e una in culo e lei con la bocca, il culo e la figa pieni mugolava””””

‘Uuummmmm’

Mentre le voci dei due maschi la insultavano e la incitavano”””””.

‘Che zoccola seiii!! Sembravi una santarellina e invece sei una baldracca!!!! Succhialo maiala!!!!’

‘Ce l’avevi già rotto il culo eh troia bastarda!!!!! Aaaahhhhh, come lo muovi bene!!! Siiiii, sculetta, sculetta, maialona, succhiacazziii!!!!……..’

‘Uuuummmmmmm’

‘Hai anche la figa fradicia sozzona, bagasciaaaa!!!!’

‘Uuuummmmmmm’

Attorno al terzetto ora si erano radunati di nuovo tutti e i maschi, compreso nostro padre e se lo menavano cercando di far ritornare in vita, i loro cazzi semiflaccidi. Giorgia ed io, invece ci eravamo messe in disparte e con me sotto e lei sopra stavamo facendo un fantastico sessantanove. Dopo una decina di minuti dove si udirono solo incitamenti, insulti, sospiri e ansimi di piacere, gradatamente tutti, arrivammo all’orgasmo, poi chi con il cazzo gocciolante, chi con la figa allagata, ci sdraiammo alcuni in terra e altri sui divani, abbandonandoci fisicamente distrutti e appagati. Mia madre, di sua iniziativa, estrasse dal frigorifero alcune bevande fresche e le versò nei bicchieri. Quindi dopo essersi rinfrescati, senza profferir parola, i sei malviventi si rivestirono e così come erano entrati, uscirono dalla nostra casa e anche per sempre dalla nostra vita.

Questi accadimenti segnarono la mia vita e quella dei miei genitori e di mia sorella in modo indelebile e indimenticabile. Con i miei e con Giorgia parlammo a lungo nei giorni a venire, discutendo dell’accaduto, ma alla fine fummo tutti d’accordo; l’esperienza, vissuta inizialmente in modo assolutamente negativo, oggi, vista sotto una luce diversa, la potevamo considerare in fondo, come un esercizio utile e anche come un bagaglio di conoscenza della vita stessa, incredibilmente importante. Ad esempio, attualmente in famiglia, non litighiamo più per le piccole stupidaggini e non ci danniamo l’anima per risolvere i piccoli e grandi problemi che la vita ci riserva. Sappiamo, per averlo vissuto in prima persona, che nella vita c’è di peggio!! Poi, per ultima, ma non per questo ultima in ordine di importanza, sessualmente parlando abbiamo ampliato e migliorato le nostre conoscenze sessuali. Femmine o maschi, parenti o no, non ci facciamo più problemi e anche i nostri genitori, alla fin fine, hanno ringiovanito e ravvivato il loro rapporto, che nel tempo, si stava lentamente sfibrando e dissolvendo irrimediabilmente.

Per questo racconto (tre capitoli) ringrazio Diana per il coraggio dimostrato nell’esporsi in prima persona e per la freddezza con cui ha saputo trasmettermi le emozioni degli stupri realmente vissuti da lei e dalla sorella Giorgia. Spero di essere riuscito a trasferire ad una buona parte dei miei lettori, le stesse emozioni e il coinvolgimento, che la giovane ragazza, ha saputo trasmettere a me.

Buon sesso a tutti, Ombrachecammina

Ringrazio i molti lettori che mi seguono con affetto e che leggono assiduamente le mie piccole opere. Voglio ringraziare altresì i tanti amici che mi scrivono le loro e-mail, alle quali io rispondo sempre con molto piacere.

e-mail: alexlaura2620@live.it

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