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Racconti Erotici EteroRacconti erotici sull'IncestoTrio

052 – Roberto, la mamma porca, le sorelle e i fratelli

By 12 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

………………………..In silenzio, ci avviammo verso il bagno grande, davanti le mie sorelle, e dietro io e la mamma. Ammirai i bei culetti di Cristina e Daniela e mi ricordo che dentro di me pensai alla straordinaria somiglianza con il culo di mamma. Ci lavammo e ci rivestimmo, indossando i costumi da bagno, poi sistemammo le cose in modo da cancellare eventuali peccaminose tracce e ci avviammo verso la spiaggia. Raggiungemmo, il babbo e i miei fratelli e ci sdraiammo sui lettini sotto i nostri ombrelloni. Dopo la piccola orgia, con tanto di incesto e di rapporti lesbici vari, nessuno di noi parlò, eravamo tutti pensierosi e taciturni, immersi, ognuno nelle proprie profonde meditazioni esistenziali. Mia madre, sdraiata vicina a suo marito, era l’immagine della Santa Madonna, pura e casta con quel visino d’angelo pareva la donna più santa e proba dell’universo. Lo dissi a Cristina che a sua volta lo sussurrò nell’orecchio a Daniela. Entrambe sorrisero e scambiarono con me uno sguardo di assenso e di complice intesa. Ero riuscito a coinvolgere le due fanciulle e a portarle dalla nostra parte, in quel momento erano corresponsabili delle performance peccaminose che si erano svolte poco prima nel bungalow. I due gemelli Samuele e Giorgio, indossavano uno slip interamente giallo ed stavano in piedi in fondo al lettino di papà parlando fra di loro.
Cristina, volgendo lo sguardo verso i nostri fratelli mi sussurrò””.

‘A quanto sembra anche Samuele e Giorgio sono ben messi come te o sbaglio?’

Li osservai riservando loro più attenzione di quanto non avessi mai fatto fino a quel momento e in effetti notai che i loro pacchi erano ben imbottiti ed esteriormente, anche in quella parte del corpo
erano assolutamente speculari ed identici.

‘Si hai ragione sono ben dotati, forse loro anche più di me, chiedi a Daniela cosa ne pensa.’

Cristina si sporse dalla parte opposta e lo domandò a Daniela, la vidi voltarsi verso di loro con interesse e poi la sentii bisbigliare qualcosa all’orecchio di Cristina.

‘Dice che secondo lei vi assomigliate, che il tuo è più lungo e il loro è più largo’

‘Ah, gli ha fatto l’esame completo!!’

Ci guardammo tutti e tre e ci scappò da ridere, fu una risata contenuta e in sordina, non volevamo farci beccare a spettegolare su di loro.

Così il pomeriggio trascorse tranquillo e i nostri animi, dapprima in evidente tumulto, poco alla volta si rasserenarono, restituendoci la solita armoniosa e famigliare allegria.
Dopo cena noi figli uscimmo e ci recammo al bar del villaggio a ballare e a sentire musica dal vivo, che un complesso suonava a tutto volume.
Mi sentivo, felice ed euforico, l’impresa di aver scopato anche le mie sorelle, non rientrava certo nei miei progetti e nelle mie ambizioni, ma era successo e la cosa mi dava un senso di estrema e intima soddisfazione. Rientrammo tutti assieme, verso le tre della notte, e dopo una rapida doccia, consegnammo le nostre stanche membra al Dio Morfeo.

Rammento che per alcuni giorni, la mamma, io e le mie sorelle, non cercammo più nessun tipo di intimità, forse perché nessuno di noi voleva prendere l’iniziativa, ma i giorni si trascinavano stanchi e vuoti. Mangiare, dormire, spiaggia, bagni in mare, uscite la sera, rientri a notte avanzata”’
Poi a pochi giorni dal termine della vacanza, successe l’imprevedibile, anzi diciamo che volutamente e intenzionalmente fui io e le mie sorelle complici, a provocare ‘l’incidente’.
A tavola, dopo il pranzo di mezzogiorno, intercettai degli sguardi di intesa tra papà e mamma, compresi, dalle loro occhiate e da alcuni messaggi cifrati che si mandavano parlando fra di loro, che avevano voglia di scopare e quindi stavano cercando la soluzione ottimale per rimanere soli e dar sfogo ai loro bassi istinti. Mi confrontai con Cristina e Daniela e anche loro mi confermarono che condividevano la mia stessa impressione.
I gemelli, amanti dell’abbronzatura, decisero che, come d’abitudine, sarebbero andati in spiaggia a prendere il sole, così ‘il trio maledetto’ decise di seguirli e quindi di lasciare soli i nostri genitori scoperecci.
Dopo cinque minuti, eravamo sdraiati sui lettini in spiaggia, intanto con Dani e Cris studiammo velocemente un piano. Volevamo sorprenderli mentre scopavano e così dopo pochi minuti altri, con una scusa ci alzammo e salutammo i gemelli riavviandoci verso casa.
Dall’esterno ci accorgemmo che le tendine, di solito aperte, erano tirate dappertutto e la porta del bungalow era chiusa a chiave dall’interno. Io previdente prima di uscire mi ero preoccupato di munirmi della chiave di scorta appesa al gancio e quindi con la massima circospezione infilai la chiave nella toppa e diedi due giri, abbassai la maniglia e la porta con un lieve cigolio si aprì.
Entrammo quatti, quatti e, scalzi, ci avvicinammo alla porta della camera dei nostri genitori. Mi abbassai e spiai dal buco della serratura. La porta non era centrale al letto e vedevo solo i piedi, quelli di mio padre uniti fra quelli della mamma distanziati”..

‘Non si vede granché ma dal poco che ho visto di sicuro stanno scopando!!’

E Daniela””..

‘Ma cosa vuoi fare???’

‘Entriamo e vediamo cosa succede!!’

Discutemmo per alcuni minuti, incerti sul da farsi, poi prese il sopravvento la mia idea e così entrammo’
Cristina, finse di scandalizzarsi””’..

‘Oh scusate, volevamo solo sapere se venivate in spiaggia, scusateci, noi non volevamo ecco’..’

Mentre il babbo si sfilava da lei e imbarazzatissimo coprendosi il pube con le mani, si infilava sotto le lenzuola, la mamma troia, che aveva compreso di sicuro tutto al volo, sedendosi sul letto con le tette nude ed i capezzoli eccitati, esposti alla nostra vista””..

‘Tranquilli ragazzi, non vi scandalizzate! Anche papà e mamma fanno sesso, è normale non vi preoccupate!!!’

Cristina, con voce angelica””’.

‘Per noi è scioccante, ecco, vedervi così, è stato un duro colpo!’

Mentre parlavamo, udimmo la porta di casa aprirsi e dal corridoio la voce di uno dei gemelli”””.

‘Che cazzo succede? Ve ne siete andati tutti!!!!’

Quando entrarono in camera e ci videro, non realizzarono subito qual’era la reale situazione, poi il babbo””’..

‘Perfetto!!! Non manca più nessuno!! Che bella scopata che ci siamo fatti!!!!’

Per non fare incazzare ulteriormente mio padre, voltai le spalle e seguito dagli altri uscii dalla camera. Mi infilai nella mia, seguito dal codazzo degli altri quattro. Una volta dentro esordii”..

‘Mi sa che gli abbiamo rotto le palle!!! Ah Ah Ah’

Cristina, a questo punto prese ‘le palle’ al balzo e’..

‘A proposito di palle, Dani, adesso possiamo constatare chi di noi due ha vinto la scommessa!!’

Daniela trasecolò e per un attimo esitò a rispondere, poi si riprese e a sua volta”

‘Ah si cavoli, me ne ero quasi dimenticata, dici della scommessa su chi dei nostri tre fratelli ha il pacco più grosso??’

‘Si quella , quella, che ne dite ragazzi? Avete voglia di farci vedere chi è meglio dotato?’

Samuele e Giorgio, che vivevano e si muovevano in perfetta simbiosi, rimasero per un attimo stupiti, meravigliati e direi quasi allibiti da una simile richiesta e poi sorrisero come chi capisce che qualcuno li sta prendendo in giro. Allora feci sentire la mia voce”’..

‘Ragazzi, non vi stanno prendendo in giro, è una scommessa che le ragazze hanno fatto, a noi che ci costa fargli vedere come siamo fatti?’

Così dicendo, io, mi abbassai i pantaloncini e di seguito il costume e così il mio cazzo mezzo duro fu libero di mostrarsi, modestamente, nel suo splendore. I ragazzi mi videro nudo e si guardarono ancora indecisi, poi Samuele diede l’esempio e si abbassò anche lui i pantaloncini e lo slip giallo. Giorgio, naturalmente lo seguì a ruota. Le due femmine li videro ancora a riposo e allora si avvicinarono e Cristina””’

‘Mica possiamo confrontarli se non sono duri!’

E così le due sorelle, si avvicinarono ai loro fratelli e gli presero il cazzo in mano, Samu e Giorgio sembrava subissero la dolce e delicata masturbazione con le manine delicate di Cris e Dani, poi poco per volta li vidi sciogliersi e quando, le ragazze si inginocchiarono davanti a loro e iniziarono un sapiente pompino, li vidi rovesciare il capo all’indietro e li udii mugolare di godimento.
Io, da solo, me lo menavo lentamente, poi decisi di partecipare e mi introdussi fra i gemelli, così che le nostre sorelline maiale, si alternassero a spompinare me e loro. Le braccia di noi maschi, si incrociarono dietro di noi ad accarezzarci e a titillarci il buco del culo a vicenda.
Successe, tutto in quel momento, la porta si aprì e mio padre in mutande era sulla porta, dietro di lui la mamma ancora completamente nuda; ci aspettavamo delle urla disumane, invece, non successe proprio niente. Quando nostro padre parlò lo fece, in modo disteso e pacato ””

‘Siete veramente eccitanti ragazzi, la mamma mi ha parlato di voi e delle vostre attività segrete, non mi sono scandalizzato come penserete voi, voi siete giovani e molto belli tutti, quindi anche io ho avuto qualche desiderio nei vostri confronti, ma non ho mai avuto il coraggio di parlarne ne con voi ne con la mamma.. So che lei è riuscita a portare avanti qualcosa con voi e se vi sta bene vorrei entrarci anch’io nel vostro gruppo cosi ci divertiamo tutti’

Questo discorsetto, ci spiazzò completamente, in modo devastante, nessuno si aspettava una simile reazione, non sapevamo cosa rispondere fin quando la mamma troia ci venne in soccorso’..

‘Cosa è successo? Avete perso la lingua?’

Nel dire questo avanzò nella camera di qualche passo e poi si accovacciò davanti a noi maschi e in mezzo alle femmine”.

‘Non siete brave a fare i pompini, tenete la bocca troppo stretta, le labbra vanno avvolte attorno alla cappella e devono proteggere dai denti, la pelle delicata del cazzo, a volte possiamo fare male ai nostri bei maschietti e non dobbiamo mai graffiare l’oggetto dei nostri desideri!!’

Detto questo prese il mio cazzo in mano e mi avvolse la cappella con la sua bocca, sentii da come la avvolgeva e da come ci passava sopra la lingua che con lei la musica era decisamente molto più bella e soddisfacente. Lei ci succhiava tutti e tre e poi quando si spostava sull’altro cazzo porgeva quello appena succhiato a Daniela o a Cristina. Loro cercavano di copiare il metodo della mamma, ma lo facevano quasi meccanicamente, non ci mettevano passione. Mio padre mi sorprese ancora, si infilò tra me e Samuele e sentii la sua mano accarezzarmi le natiche, mia madre a quel punto si impossessò del cazzo di papà e lo accolse nella sua calda e dolce bocca.
Per qualche minuto, le bocche femminili si adoperarono a succhiare il cazzo a noi maschietti. Poi la mamma mi prese per mano e mi condusse sul letto, mi fece sdraiare supino e si mise a cavalcioni penetrandosi la figa. Era di sicuro la sua posizione preferita, e lo si capiva dal modo in cui senza toccarlo con le mani, manovrava il cazzo dentro di lei con i soli movimenti del bacino. Non era un semplice su e giù, lei si muoveva in modo sinuoso, se lo portava fino al punto in cui la cappella stava per uscire dalla figa, e poi abilmente lo convogliava ancora fino in fondo; il suo morbido fodero aderiva al mio cazzo in modo perfetto, e io sentivo delle sensazioni di piacere intenso, infinito. Mi portò un paio di volte sull’orlo della eiaculazione, poi, esperta puttana com’era, rallentò ad arte il ritmo, smise di muoversi in quel modo unico, e la sborrata rientrò, io ero sull’orlo del parossismo, poi lei iniziò a godere””””..

‘Robyyy, fammi venireeee, spingilo di più dentrooo, dentroooo, siiiiii, cosìììì, tesoro di mamma, siiiiiiii, sto per venireeee, continuaaaaa, vengoo, amore vengoooo, sei grandeeee, vengo siiiii, ahhhhh, ahhhhhh, ahhhhhh, ahhhhh, mmmmmm, mmmmm, siiiiiiiiiiiii”’..’

‘Sborro mamiii, sborrroooo, che zoccola che seiiiii!!!! Ti allago la figaaaaa, uuuaaaooooo, che sborrataaaa, ahhhhhhhhhhh, siiiiiiiii, mmmmmmmhhhh, siiiiiiiiii, ooooo, sei una troiaaaaa, mamma che troia che seiiiiii””’

Lei ed io avevamo fatto un casino incredibile e poco prima di riaprire gli occhi e riemergere dalla situazione di estrema e intensa goduria, mi immaginai che tutti gli altri fossero lì ad osservarci. Invece mi sbagliavo, tutti erano intenti a dare e prendere piacere, direi pure sonoramente, ma era stata tanta la passione che mi aveva avvolto durante la scopata con mamma, che mi ero completamente isolato eliminando tutto quello che esisteva intorno a noi.
Cristina era alle prese con papà, lei era, piegata in avanti e appoggiata con il busto al tavolino e lui dietro che la scopava in figa”’.

‘Brava Cri, muovi il culetto, stai diventando una bella troietta, ti piace il cazzo di papi???’

‘Mmmmm, si papiiii, siiiii, mi piace il cazzo, mi piace il tuo cazzo, non mi sbattere così, mi sfondi papinoooo!!’

‘Te la apro in due zoccoletta mia!! E’ stretta la tua figa bambina di papà!! Però sei bagnata fradicia, godi vero???’

‘Ahhhh, ahhhhh, ahhhhh, si papiiiii, godooooo, siiiiiii, fammi venireeee, non mi sborrare dentroooo, aspettaaa, voglio venireeeee, papinooooo sbattimiiiii siiiiiii, siiiiiiii, continua, continua, siiiiii, papiiii, siiii, godooooo, oddiiioooo, godooooo, godoooo, vengo, si vengoooo, siiiiii, ahhhhh, ahhhhh, ahhhhh”’.’

‘Assieme amoreeee, assieme ti sto sborrando in figaaaa, siiiii, sborroooooo, sborrroooooo, uuuuaaaooooooo, sborrooooooo, uuummmmm, uuummmmm, ahhhhhhhhh, ahhhhh, uuummmmmm”’..’

Intenti a guardare mio padre e Cristina non ci accorgemmo del trio che stava scopando sul grande e morbido tappeto dietro di noi.
Non era un rapporto proprio normale il loro, seduto in terra Samuele e ‘seduto’ sopra di lui Giorgio con il cazzo di suo fratello piantato nel culo mentre davanti a lui Daniela gli succhiava il cazzo. Nel vedere quella scena, io mi alzai dal letto e mi inginocchiai dietro a Dani, con le dita, raccolsi dalla sua figa del liquido filante e lo spalmai fuori e dentro il buco del culo di mia sorella. Poi gli appoggiai la cappella e piano, piano le aprii il culo. Lei lasciò di colpo il cazzo di Giorgio e urlò”’..

‘Nooooo, nel culo noooo, sono vergine, ti prego Roby, ti prego mi fai maleeeeee!!!!! ‘

‘Stai zitta troia adesso apro te e dopo apro anche tua sorella!!!’

‘Mi fai male dentro!!! Ti pregooooo!!!’

‘Muovi bene il culo e vedrai che ti piace!!!’

Alle mie spalle sentii la voce della mia tenera mammina”’.

‘Dani, prova a spingere come se stessi per fare la cacca, vedrai che ti passa il male’.’

La troia insegnava i trucchi a sua figlia, incredibile pensai, come prenderlo in culo in tre mosse!!!
Abbrancai da dietro le tette dure di Daniela e gliele strinsi forte e lei”’

‘Mmmmm, pianoooo, pianoooo, va meglioo, grande mami, siiiii, piano Roby, pianoooo!!!!’

Ancora la mamma dava consigli a piene mani”””’

‘Dani, mettiti una mano fra le cosce e toccati il clitoride, vedrai sarà ancora più bello!!!!’

E Dani da zoccola ubbidiente iniziò a sditalinarsi la figa, ora muoveva bene il culo e il mio cazzo era entrato ormai più di metà nel suo intestino. Dopo poco la sentii godere, gemeva a bassa voce, presa com’era a procurarsi piacere. Ma alla fine ritirò la sua mano dalla figa e il culo cominciò ad accogliere benevolmente l’intruso. Ormai ero dentro quasi tutto e la sua rosetta era bella aperta. Lo tolsi per un attimo e provai a infilarlo al volo, entrò senza problemi. La penetravo forte a fondo fin quando”””

‘Vengoooo Roby vengoooo, siiii, vengo con il culoooo!!!’

‘Brava la mia puttanellaaa, bravaaa, vieni con il culettooo, come le vere troie, come tua madre, anche lei gode con il culo!!!’

‘Oddiiio, che godutaaa, che godutaaa, uuummmm, grande fratellino mio!!!’

‘Ti sborro in culo porcella!! Toh prendiii, ti allago l’intestinoooo, ooouummmmmm, ooouummmmm, aahhhhhh, ahhhhhh, uuummmmm che sborrataaaaaaa, mi hai prosciugato i coglioni troiaaaa!!’

I gemelli intanto avevano invertito le posizioni e ora era Giorgio a inculare Samuele. Vidi che il cazzo di Samu era penzolante e gocciolante, segno che aveva sborrato nel culo al suo gemello.

‘Ti sborro in culo Samueleee, ti vengo in culoooo, siiiiiiiiiii’

Lo sbatteva alla pecorina con colpi ben assestati e lui cercava di ammortizzare appoggiandosi con le braccia tese al muro.

‘Sborrooooo, sborrroooo, la vuoi in boccaaa????’

‘Ummm siiiii, in boccaaaa, siiiiiii, siiiiii’

Glielo sfilò dal culo mentre i primi zampilli fuoriuscivano dal cazzo e cadendo formavano larghe chiazze biancastre in terra, poi lo sprofondò in gola a Samuele del quale notai il pomo d’adamo che andava velocemente su e giù più volte, per deglutire la spessa e calda crema che Giorgio gli stava elargendo.
Il mio cazzo, era in pratica sempre duro, appena scendeva la mia attenzione era catturata da altre scene porcelle e lui, l’altro essere che vive in me, si risollevava lentamente fino alla completa erezione”””..
‘Vieni qua Cri, che ti faccio vedere una bella cosa”.’

Lei non si mosse e nemmeno mi rispose, stava sdraiata sulla poltroncina in fondo al letto, pareva esausta e le sue membra erano abbandonate completamente. La sollevai di brutto prendendola per un braccio e lei si lamentò per le cattive maniere, ma io non ci feci caso e la buttai sul letto a pancia in giù, le divaricai le gambe e presi i due cuscini del letto e glieli infilai sotto la pancia. Ora il suo meraviglioso culetto era li alla mia completa mercé. Questa volta protendendomi sopra di lei aprii il cassetto del comodino e ne estrassi un gel lubrificante della Hatù. Glielo spalmai per bene sul buchetto e naturalmente vi penetrai con le dita per distribuirne un bel po’ anche dentro.
Notai che contrariamente a Dani, Cristina non si lamentava, pure se aveva sicuramente compreso le mie porche intenzioni. Quando appoggiai la mia cappella alla rosetta grinzosa, vidi che lei, memore delle indicazioni della regina delle troie, ovvero la mamma, spinse verso l’esterno lo sfintere, che si aprì facilitandomi l’ingresso””’

‘Ahhhhhh, piano Roby, fai piano, adesso spingilo dentro un po’ ecco, siiii cosììì, cosìììì. Ummmmm, fermati un attimo, solo un attimooo, adesso spingi di nuovoooo, siiiiiii, mettimelo tuttooooo, tutttoooo, lo voglio tutto nel culoooo, siiiiiiiii, inculamiiii, siiiiiiii’

Vidi mio padre accosciarsi vicino alla testiera del letto e piegandosi il cazzo verso il basso, ficcarglielo in bocca a Cristina. La presi per i capelli e mentre la cavalcavo aprendogli per bene il culo, la tiravo e la lasciavo, dettandogli i movimenti per il pompino a papà.
Ora lei con la bocca piena mugolava e pompava a tutto andare. Anche a lei riservai il trattamento di estrarre il cazzo del tutto e poi sprofondarglielo dentro fino alla radice. Mentre lo estraevo vidi il suo buco largo, pareva una voragine, la bocca di un vulcano, lo spinsi allora dentro con violenza e lei liberandosi la bocca dal pene di papà”’

‘Bastardooo, mi fai godereeee, vengo con il culoooo, siiiiiii, vengooooo,, oddiiiooo amo il cazzooooo, lo amoooooo, mettimelo dappertuttooo, vengoooo, uuummmmm, ahhh, ahhhh’..’

Mentre lei urlava io le riempii il pancino di sborra e quando lo tirai fuori si formò in quel buco capiente una specie di pozzetta di sperma che gorgogliava e scendeva colando verso la sua figa.

I lunghi getti di sborra di mio padre si alzarono sopra la testa di Cristina e gli caddero sulla schiena e sulle chiappe del culo””..
Durante quegli ultimi giorni di vacanza, ci divertimmo molto tra di noi e molte furono le situazioni che ogni volta si delineavano e si intersecavano fra di loro’.

Ora è da qualche tempo che la nostra famiglia ha scelto strade diverse e che ha rinunciato, seppure a malincuore a divertirsi in famiglia”’

Come sempre buon sesso a tutti dal vostro Ombrachecammina

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