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087 – Alice, i suoi fratelli e la troia della loro mamma

By 26 Ottobre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Dario, Alice e io, nella settimana seguente, facemmo l’amore in tutte le possibili posizioni, ormai eravamo un vero trio di amanti. Il lunedì, nostra mamma non andò in ufficio per un mal di gola molto fastidioso che gli procurava qualche linea di febbre. Il caso volle, che lei si alzasse dal letto proprio nel momento in cui il telefono di casa iniziava a squillare. Lei era lì a due passi dall’apparecchio e così, rispose”’..

‘Pronto??…’

‘Ah, si buongiorno, si, sono la mamma”.’

‘Ah capisco, una visita di controllo’. Domani mattina? Verso che ora? Alle otto, si, si d’accordo allora a domani’. Buongiorno grazie”.’

Arrivò in cucina e trovò me e Alice intenti a fare colazione”.

‘Era l’ospedale, dicono che sono passati trenta giorni da quando ti hanno dimessa e devono farti dei controlli””’

‘Ah, ma di quali controlli si tratta”.. Non è che mi operano per caso???’

‘Ma non fare la stupidina!!! Di cosa ti devono operare??? No, sono solo controlli, esami del sangue, radiografie, insomma, per vedere se il tuo decorso prosegue bene’.’

‘Va bene, ok domani mattina alle otto, mi accompagna Loris vero?’

‘Ma credo domani di esserci anch’io, andiamo noi tre, ok??’

‘Si mamma, ok, per me va benissimo”’

Così il mattino dopo, alle otto in punto eravamo nell’ambulatorio dell’ospedale in attesa dei vari controlli. Alice pareva un po’ nervosa per la paura che la tenessero in ospedale, ma poi la chiamarono e lei assieme alla mamma entrarono all’interno dello studio ed io rimasi fuori.
Dopo un ora buona, le vidi uscire, la mamma aveva una faccia serissima mentre Alice era sorridente come sempre”.

‘Allora? Tutto bene??..’

‘Adesso che siamo poi a casa mi date delle spiegazioni!!!’

‘Che ti dobbiamo spiegare mamma??? Parla cavoli!! C’è qualcosa che non va????’

‘No, no, di salute tutto benissimo, Alice è in piena forma, anche al visita neurologica e la tac al cervello è perfetta, tutto ok!!!’

‘E allora cosa ti dobbiamo spiegare???’

‘Ne parliamo a casa’..’

Giunti a casa, guardai mia madre e le dissi”.

‘Adesso mi spieghi???’

‘Si, adesso vi spiego’ Dunque, Alice ha fatto svariate visite, una di queste è stata la visita ginecologica e il dottore non sa spiegarsi come mai una ragazza di diciotto anni che è stata dimessa un mese fa dall’ospedale, dove ha trascorso in coma ben otto anni, considerando che da quando è stata dimessa non è mai uscita di casa da sola, come mai non è più vergine???? Ora, o lo ha fatto quando aveva dieci anni e credo proprio che non sia questo il caso, oppure lo ha fatto in questo mese che è tornata a casa!!!! Con chi cazzo lo ha fatto?????’

Il viso di Alice e il mio assunsero seduta stante un colorito paonazzo, ci scambiammo degli sguardi molto significativi, che mia madre giustamente interpretò come una chiara conferma ai suoi dubbi.

‘Quindi, siete fratelli e amanti!!! Cazzooo!!!! Questo è incestoooo!!!! Tu ne hai approfittato, hai stuprato tua sorella!!! Sei un bastardo!!!!’

‘Calmati mamma, calmati per favore, ti possiamo spiegare”’

‘Non voglio che mi spieghi niente!!! Un serpente in seno mi sono coltivata in tutti questi anni!!! Per fortuna che c’è tuo fratello Dario che è un ragazzo serio!!!!’

‘Ecco, veramente, insomma, Dario e io”’

‘C’è coinvolto pure lui in questa merda di storia????’

‘Si, ma adesso dammi una sola possibilità di parlare, due minuti per favore’..’

‘Parla, parla, non servirà a niente, ma voglio sentire le cazzate che mi devi dire!!!’

‘Allora”, non voglio scaricarmi delle mie responsabilità, ma in questa situazione io non ci volevo entrare. Alice ha diciotto anni e ha pure le sue ” esigenze’ Ha fame di sapere, di conoscere, di sperimentare, di bere la vita, di nutrirsi delle cose di cui una ragazza della sua età ha bisogno normalmente.’

‘Cioè la colpa è della bambina???’

‘Mamma, scusa, vorrei dire anch’io la mia’.Primo, io non sono più una bambina, mi hai guardata bene??? Loris ha ragione, quello che ti ha detto è la pura verità. Io ho insistito con lui per vedere come era fatto un uomo. Lui ha tentato diverse volte di convincermi ad aspettare, voleva che provassi certe emozioni con dei ragazzi che avrei conosciuto fuori da questa casa. Io invece mi sono intestardita e alla fine lui ha ceduto e poi, dopo che ho visto, ho voluto toccare e insomma da cosa nasce cosa e così è successo quel che è successo!!! ‘

‘Dio mio, la mia bambina, non potevo pensare che tu avessi bisogno di” Mi sono preoccupata della tua istruzione, del tuo recupero fisico e non ho pensato alla rieducazione sessuale che tu a diciotto anni necessitavi per forza di cose!! E’ colpa mia, quello che è successo è colpa mia!!!’

‘Mamma, per favore, tranquillizzati, non esiste la colpa!!! Noi, cioè, Dario e io, non abbiamo stuprato Alice, lei volontariamente ha voluto provare a fare certe cose. Tra di noi non c’è stato sesso allo stato puro, sono stati atti d’amore, ti sembrerà strano, anzi è sicuramente strano, ma quello che abbiamo fatto, è stato un modo per dimostrare il nostro amore a nostra sorella.’

‘Loris, è incesto, lo capisci o no??? E’ proibito, non si può fare, comprendete sta cosa, oppure no????’

‘Mamma, lo sai tu, lo sa Loris, lo sa Dario e lo so io, è tutta una cosa che resterà per sempre in famiglia. Non lo saprà mai nessuno, anche perché nessuno di noi ha interesse a divulgare questo nostro intimo vissuto.!!!’

‘Vado in camera mia, mi deve essere salita la febbre, mi raccomando non ne approfittate!!!’

Quella sera, fu la più triste serata della mia vita, Dario, una volta tornato a casa, aveva dovuto subire l’interrogatorio della mamma e lui confermò per filo e per segno, tutto ciò che avevamo detto io e Alice. Nostra madre, ci servì la cena, sbattendo qua e là, era nera in viso, seria come non l’avevamo mai vista, poi senza cenare, se ne andò in camera sua. Sparecchiammo noi la tavola e poi ci guardammo come dei ragazzini birichini sorpresi a rubare la marmellata. Nonostante, per nostra madre fosse in atto una vera e propria tragedia, noi invece vivevamo la cosa con la spensieratezza che ci era data dalla nostra giovane età.
Alice, ad un certo punto, non riuscì a trattenersi e iniziò a ridere sommessamente, io a vedere la sua ilarità, non riuscii a trattenermi e mi piegai in due soffocando il più possibile la risata. Dario si trattenne per qualche secondo in più e poi pure lui iniziò a sorridere per poi scoppiare in una risata silenziosa.
Appena riuscii a riprendermi, bisbigliai”..

‘Ragazzi se ci becca la mamma che ridiamo succede un altro casino!!!’

‘Loris, cosa vuol dire casino?’

‘Oh Maria Vergine!! Dunque, casino”. è un po’ complicato’..’

E Dario”..

‘Te lo spiego io, allora, ci sono delle donne alle quali viene dato il nome di puttane, o anche zoccole, o troie”. Insomma si chiamano in tantissimi modi’. Queste puttane, dietro pagamento di una certa cifra, offrono le loro prestazioni sessuali agli uomini. Ai tempi nostri queste zoccole, si trovano di solito per la strada, in certi viali ecc’. Tantissimi anni or sono, invece, le puttane si trovavano nei ‘casini’ che erano delle case dove loro si concedevano agli uomini. In questi posti, tra i clienti e le puttane, c’era sempre una gran confusione, quindi si è arrivati a definire una situazione caotica come quella che stiamo vivendo noi adesso ‘un gran casino!!!’

‘Si, grazie ho capito, quante cose che non so”’

‘Ecco è meglio che smetti di imparare le cose da me e da Dario!!!’

‘Ma la mamma dormirà già??’

‘Non lo so Alice, è in camera sua, starà pregando, lei è molto religiosa”

‘Sapete cosa mi ricordo di una volta all’oratorio quando ero piccola??’

‘Ti ricorderai, che giocavi con le tue amichette’..’

‘No Loris, ho un ricordo confuso, di un prete che mi faceva giocare con le bambole”’ Boh, non mi ricordo più bene, so che era vecchio, mi teneva sempre in braccio, mi voleva di certo bene’.’

‘Si Alice, ok, lasciamo stare, tanto non te ne ricordi quindi”’

‘Ok, devo andare a fare la cacca”.’

‘Ti serve che ti accompagno??’

‘No Dario, credo di arrivarci da sola’..’

‘Ok Alice è una vera figata se ce la fai da sola’..’

‘Figata?? Cosa vuol dire????’

Le spiegai il significato e poi lei se ne andò camminando piano, piano e appena fu sufficientemente lontana Dario sottovoce”

‘Loris, come la possiamo risolvere con la mamma???’

‘Non lo so, cavoli, dopo sto casino chissà quando e se riusciremo a tornare la famiglia di prima!!’

‘Già, comunque la mamma non è che è proprio una santa!!!’

‘Perché dici questo?’

‘Non hai mai visto il video che tiene nascosto nel suo armadio? Nella cassettiera centrale, sotto tutta la sua biancheria intima? ‘

‘No, ma che video è?’

‘Lei, con papà, la data che compare è il ventidue agosto del 2003, è una festa in casa di amici credo, c’è un sacco di gente tutta nuda e insomma, è una vera orgia”

‘La mamma in mezzo a un orgia????’

‘Si proprio così”’

‘Mi hai incuriosito e come si fa a vedere sto video??’

‘Adesso non si può, in camera c’è lei, quindi”.’

‘Ma magari dorme, possiamo provare a prenderlo”’

‘No dai Loris, meglio di no”’

‘Dai, vai tu che sai di preciso dov’è lo prendi e via”.’

‘Aspetta, ne parliamo poi, sta arrivando Alice’..’

Alice, oltre a essere fisicamente in pieno recupero, possedeva pure un ottimo udito”.

‘Cos’è che non devo sentire io????’

‘No niente, scherzavamo’..’

‘Ehi, sono stata in coma ma per fortuna non sono scema quindi”’

Le spiegai la novità del video e lei, anziché scandalizzarsi”..

‘Dai, che figata, lo voglio vedere’..’

Non c’era parola che non memorizzasse immediatamente, era veramente come una carta assorbente”.

‘Non possiamo Alice, il video è in camera sua, nel cassetto della sua biancheria intima”’

‘Entro io, se si sveglia le dico che voglio prendere un paio di mutandine in prestito’..’

‘Sei sveglia ragazza!!!!’

Alice, silenziosa come un Apache sul sentiero di guerra, aprì la porta della camera di mamma e la vedemmo entrare, dalla nostra posizione ci accorgemmo che all’interno vi era il buio più totale, trascorsero un paio di minuti e poi Alice ricomparve, teneva in mano una vecchia cassetta video.
Staccai il riproduttore di CD e collegai il vecchio videoregistratore. Spinsi la cassetta all’interno e abbassai a zero il volume, premetti sul grosso telecomando il pulsante play e delle immagini di un grande salone illuminato a giorno apparvero ai nostri occhi. Non si udiva il sonoro e sullo schermo in basso, vi era una scritta in giallo,portava la data dell’agosto 2003. Sicuramente era mio padre che filmava e le immagini non erano di certo il massimo della nitidezza, nostra mamma indossava un vestito nero, molto corto e pure molto scollato, che dire, non assomigliava affatto alla donna un po’ trascurata e con lo sguardo sempre spento di adesso. Teneva un flute in mano contenente dello champagne o del nostrano spumante, lo si capiva dalle classiche bollicine che salivano evaporando in superficie.
La scena durò per almeno cinque minuti, poi per una trentina di secondi fu tutto buio. Quando lo scenario ricomparve, questa volta ad essere inquadrato in primo piano, anche lui con un flute in mano, era nostro padre, rideva felice e alzava il calice brindando molto probabilmente con la mamma che lo stava riprendendo. Ancora buio poi vedemmo che nel salone erano state spente alcune luci e in primo piano, la mamma si stava togliendo il vestito, sotto indossava un completo composto da reggiseno a balconcino che le lasciava completamente scoperte le bellissime tette, un paio di ridottissime mutandine che lasciavano intravedere la folta e scura peluria pubica, un reggicalze, al quale erano agganciate delle calze di nylon trasparenti. La mise, molto sexy e provocante era tutta in colore nero e rigorosamente di pizzo trasparentissimo. Mio padre fece il suo ingresso nell’inquadratura e anche lui si spogliò, rimanendo il slip bianchi. Apprezzai lo stile di papà che per non sembrare ridicolo si era sfilato pure i calzini. Mamma e papà si abbracciarono affettuosamente, le mani di entrambi iniziarono a scivolare sui loro corpi e lui la liberò prima del reggiseno, quindi si abbassò e accucciato davanti a lei, mentre visibilmente la ammirava come se fosse una dea, le sganciò le calze e gliele fece scendere arrotolandole fino ai piedi, quindi le sfilò una dopo l’altra. Papà, senza toglierle le mutandine, la baciò a lungo sul pube, con le mani sui fianchi la fece girare e noi avemmo così modo di vedere il meraviglioso culo di nostra madre.
A dividere le sue chiappe solo una sottilissima stringa di pizzo nero, compresi solo allora da chi, Alice, aveva ereditato il fantastico culo che aveva. Lo spogliarello continuò quando nostro padre la fece ancora girare e le sfilò anche il piccolo perizoma.
Le immagini erano perfette, forse questo era dovuto al fatto che la videocamera era stata sicuramente posizionata fissa appoggiata da qualche parte. Noi tre figli guardavamo le scene con attenzione in un silenzio di tomba. Era palpabile nell’aria la nostra comune emozione, non era solo eccitazione ma qualcosa di più intimo, direi quasi mistico, pareva di assistere alla Santa Messa durante il sacro momento dell’offertorio. La mamma, totalmente nuda, era splendida, meravigliosamente incantevole, affascinante alla massima potenza. La guardammo abbassarsi di fronte a nostro padre e la sua bocca appoggiarsi alla forma del pene che, dentro agli slip, si intuiva essere rigido ed eretto, le labbra di mamma si aprirono come una ventosa e percorsero la lunghezza del membro, notai la lunga e appuntita lingua di lei solleticare lungo la vena centrale l’oggetto dei suoi desideri. Le mani, fino ad allora inerti e inutili, si animarono e con gli indici agganciarono l’elastico dello slip di Dolce & Gabbana e lo abbassarono sfilandoglielo dai piedi. Ci guardammo Dario e io, in quel momento vedemmo in fotocopia il nostro cazzo, ce l’avevamo identico al suo.
La bocca della mamma gli circondò la cappella e gliela avvolse, gli impugnava il fusto e lo segava con uno strano movimento circolare, pareva vederla usare la manopola dell’acceleratore della moto. Alice era seduta in terra, sul tappeto in mezzo a noi, che stavamo invece seduti sulle poltrone, la sua manina stava fra le cosce e seppur coperta dalla solita camiciola, si capiva chiaramente che si stava lentamente masturbando. Dario e io da sopra i pantaloni, stringevamo forte il cazzo nella mano destra. Sullo schermo, la mamma era ancora inginocchiata sul parquet di legno del pavimento di quel misterioso salone, papà stava sempre in piedi, ma non più davanti a lei, si era posizionato a fianco della mamma, lei gli teneva il cazzo nella mano sinistra e notammo che il suo sguardo era rivolto dalla parte opposta. Nell’inquadratura comparve un altro uomo, era anch’esso nudo e aveva il cazzo duro e teso in avanti. Per qualche minuto questo nuovo interprete ci coprì la visuale, difatti in primo piano si vedeva solo più il suo culo peloso.
Mio padre guardò verso l’obiettivo e si accorse che l’uomo ‘impallava’ la scena, così parlò con lui e la mamma e cambiarono subito posizione. Ora la mamma non era più di profilo ma la vedevamo frontalmente, inginocchiata fra i due maschi, impugnava entrambi i cazzi e li masturbava, poi voltando il capo alla sua sinistra, iniziò a spompinare lo sconosciuto. Segava papà e contemporaneamente spompinava l’uomo, quando se lo sfilò dalla bocca il pene del tipo era lucido di saliva ed era durissimo, lei si voltò dalla parte opposta senza mai lasciare con la mano il cazzo dell’altro e ingoiò il pene di nostro padre. Comprendemmo che dall’espressione dei loro volti i due uomini erano prossimi alla sborrata. Se ne accorse anche lei e li lasciò immediatamente, sia papà sia l’uomo sconosciuto, iniziarono a masturbarsi furiosamente e il primo a venire fu proprio papà. Le sborrò sul viso, i primi schizzi le colpirono gli occhi e anche i capelli, poi lei spalancò la bocca e accolse all’interno gli ultimi getti di suo marito. L’uomo che stava dall’altra parte, la prese per i capelli e la fece girare repentinamente poi le appoggiò il cazzo sulla lingua e depositò su di essa rivoli densi di sperma bollente. La nostra santa mamma non batté ciglio, attese che l’abbondante eruzione terminasse, poi buttò la testa all’indietro, come si fa quando si prende la pastiglia per il mal di testa e in una frazione di secondo ingoiò tutto. Sorridendo aprì ancora la bocca e tirando fuori la lingua mostrò ai due uomini che il loro seme era sparito e che ormai le stava già colando dentro lo stomaco.
Credetti che il video fosse terminato ma Dario”.

‘Aspetta, vedrai, il meglio deve ancora venire”’

Al fianco della mamma era arrivata un’altra donna, anche lei nuda, un po’ più in carne, ma sempre una donna piacente. Trascorsero alcuni minuti dove si capiva che le due donne parlottavano fra di loro mentre si guardavano in giro, si aveva l’impressione che stessero organizzando qualcosa.
Arrivò un’altra donna, indossava anche lei un completo mutandine e reggiseno neri, in mano teneva due strisce di stoffa nera. Fece inginocchiare ancora la mamma e l’altra e si piazzò dietro di loro, le bendò assicurandosi che non potessero vedere nulla, quindi fece un cenno. Per un attimo le immagini ballarono come se ci fosse stato un terremoto e poi la mano sconosciuta manovrò la camera facendo una ampia panoramica del locale. Si vedevano una cinquantina di persone, maschi e femmine, tutti rigorosamente nudi, Notai, tre maschi che si soddisfavano oralmente tra di loro e in compenso altrettante femmine lesbicavano allegramente.
Distolsi per un attimo lo sguardo dallo schermo e vidi la camicia di Alice sollevata oltre l’inguine e la sua mano fra le cosce aperte con un paio di dita conficcate dentro la sua figa. Nel vedere questa scena, persi ogni controllo e tutte le remore caddero improvvisamente, mi abbassai i pantaloni e anche gli slip e feci scendere il tutto fino alle caviglie, aprii oscenamente le cosce e abbrancai il cazzo iniziando a menarmelo furiosamente. Riportai la mia attenzione al video e vidi mia madre da sola con dietro la donna che l’aveva bendata, poi fu inquadrata una fila di uomini, circa una trentina, uno dietro l’altro che si avvicinavano alla nostra puttana, anzi scusate, alla nostra mamma, il primo si avvicinò a lei mettendosi alla sua destra e un altro si piazzò alla sua sinistra, si masturbavano velocemente vicinissimi al viso di mamma. Compresi a cosa serviva la donna dietro a lei, le teneva il capo fra le mani e quando capiva che un uomo stava per sborrare la faceva girare verso la fonte della vita e lei apriva la bocca e ne riceveva il giusto compenso. Uno dopo l’altro si avvicendavano schizzandola dappertutto, la benda le fu tolta proprio mentre un uomo di colore, segandosi il cazzo a due mani, le riempì il viso, che ora era coperto completamente da una densa maschera di sborra. Ne aveva tre attorno adesso, essi si masturbarono e vennero in sincrono ancora sul viso di nostra madre. I suoi occhi chiusi erano incollati da lacci di sperma grumoso e colloso, dal mento la sborra gli colava sulle tette e poi scivolava giù per depositarsi sulle cosce e sui peli del pube. Credetti che la mamma fosse obbligata da nostro padre a farsi usare come se fosse una banca del seme e invece, quando vidi la sua mano destra infilarsi fra le cosce aperte e sfarfallare sul clitoride, compresi che lei non subiva passivamente questa umiliazione, ma sicuramente ne traeva piacere. La videocamera ora inquadrava da vicino la figa di mamma, in primo piano si vedevano i polpastrelli del dito medio e dell’anulare torturare con un movimento circolare e a scatti, il grosso clitoride. La figa era aperta, slabbrata, l’interno delle labbra e la piccola caverna d’ingresso erano di color rosso vermiglio intenso. Lo sconosciuto operatore ora filmava la fila di maschi che nel frattempo si era parecchio ridotta, ne rimanevano ancora una decina, tutti mentre attendevano si toccavano il cazzo, ad un certo punto uno di loro uscì dalla fila superando gli altri, vidi che mentre camminava i primi schizzi già fuoriuscivano dalla sua cappella, lui avvicinò velocemente il cazzo alla mamma, piazzandosi a circa sessanta centimetri da lei e poi con lunghi e potenti getti continuò a schizzare sul corpo e sul viso di quella troia di nostra madre. Per la cronaca, contai le schizzate dell’uomo e mi fermai a quattordici!!!. Quando anche l’ultimo uomo si fu liberato dal contenuto dei suoi coglioni, la mamma si sollevò da quella posizione scomoda e si avvicinò alla macchina da presa, ci fu un primo piano sconvolgente, lei era veramente coperta in tutto il corpo da litri di sborra. Sorrideva all’operatore leccandosi le labbra e raccogliendo tutto lo sperma che poteva. L’ultima scena che riuscii a seguire fu quella della mamma che come una troia affamata raccoglieva con le dita la sborra dal suo corpo e se la portava golosamente alla bocca inghiottendola.
Sentii la mano di Alice sul cazzo teso, la sua bocca si impossessò della mia cappella e allora, io, ormai al parossismo le sborrai in bocca, la vidi fare come aveva fatto la mamma, gettò il capo all’indietro e la inghiottì. Mentre le immagini ancora scorrevano toccò a Dario farselo succhiare da Alice, ma in quel momento, assonnata e incazzata comparve nostra madre. Dario, giunto ormai al punto di non ritorno, sborrò in bocca ad Alice grugnendo come un maiale al trogolo.
La mamma vide tutta la scena e non parlò, si lasciò cadere praticamente esangue su una sedia e tacque. Il primo a parlare fui proprio io””’..

‘Mamma sei tutta casa e chiesa e poi scopro che sei una gran troia!!!!’

‘Si ha ragione Loris, ma quanta sborra hai bevuto nella tua vita??? Che maiala che sei, proprio una gran vaccona!!!!’

Con un filo di voce”’.

‘Sono stati errori di gioventù, vostro padre voleva che io lo facessi con altri, era un cuckold’..’

‘Si, lo abbiamo visto bene che tu ci stavi e ti piaceva pure!!!!’

‘Credo che la nostra famiglia finisca qui”.’

‘Mamma, ma che dici? Tu sei una troia, noi facciamo l’incesto, e se consideriamo che papà era un cuckold, credo di poter dire che siamo una famiglia maiala!!! ‘

La vocina di Alice”’

‘Cosa vuol dire cuckold??’

‘Te lo spieghiamo poi Alice’..’

Da quella sera, per almeno venti giorni noi figli e la mamma non ci rivolgemmo mai la parola, poi una sera vidi tornare la mamma dal lavoro e mi parve di avvertire in lei un certo qual cambiamento.
Si fece la doccia e poi, senza indossare il solito accappatoio, nuda, passò davanti a noi, seduti in sala, e si avviò in cucina, la vedemmo aprire il frigorifero e prendere una lattina di Coca Cola, strappò quindi la linguetta e poi con un sorriso beffardo, si sedette sul divano di fronte a noi”.

‘Posso partecipare anch’io ? ‘

‘A cosa mamma??’

‘Vi piaccio? Sono ancora desiderabile? Cosa ne pensi Alice, tu che sei femmina come me, posso ancora essere all’altezza?? ‘

Rispondemmo quasi in coro”

‘Beh si mamma, sei molto appetibile’..’

La vocina di Alice’..

‘Mamma mia, quanti peli hai sulla figa!!!’

‘I tuoi sono biondi vero? I miei invece sono scuri’..’

Dario invece”..

‘Mamma, ma cioè tu vorresti fare sesso assieme a noi tre?’

‘E’ tantissimo che non faccio sesso, che non tocco un bel cazzo, che non bevo della buona sborra!!! Ho tanta voglia di tutto, anche di leccare una morbida figa bagnata!!!’

‘Vuoi leccare la mia mammina???’

‘Si Alice, lo voglio, sei così bella, lo vorrei proprio”’

‘Mamma, ma perché non ci racconti il vizietto che avevate tu e papà”’

‘Beh, ve l’ho detto, lui era un cuckold, gli piaceva cioè vedere sua moglie con altri uomini, se guardate fino in fondo quel video vedrete tutte le cose che mi faceva fare. Devo ammettere che all’inizio non mi piaceva affatto, lo facevo solo per accontentare lui, poi poco per volta ho iniziato a provarci gusto e così lo facevo provando molto piacere anch’io. Poi dopo queste serate, venivamo a casa e andavamo a letto, quasi sempre lui metteva il video e mentre lo guardavamo mi scopava davanti e dietro con grande passione. Durante queste scopate, mi insultava con le peggio parole, e mi sculacciava forte. A me piaceva tutto di quelle trombate selvagge, lui veniva e poi se lo faceva succhiare fin quando gli tornava duro e si continuava così fin quando sopraggiungeva il completo esaurimento delle energie. Verso mattina, iniziavamo a dormire e fin verso mezzogiorno non ci svegliavamo. Sono stati anni fantastici e irripetibili dove ci siamo goduti entrambi la vita. Ora lui non c’è più e tutto ciò è finito”..’

‘Mamma, ci siamo noi, io Dario e Alice, quindi”’..’

‘Ho visto che avete il pisello identico a quello di vostro padre, non mi accorgerei nemmeno della differenza”’

‘Poi, mamma, lui era solo, mentre noi siamo in due e non dimenticare la potenziale maialina di tua figlia”’

La vocina di Alice”.

‘Mamma, se vuoi io posso darti dei bacetti sulla tua patatina”’

‘Mamma, guarda, lo hai fatto tornare duro a me e a Loris””

‘Me ne sono accorta, siete giovani e sempre in tiro”’

‘Vieni qui Alice, prova a leccarmela, vuoi???’

‘Si mami, ci provo”’

‘Voi maschiacci, venite qui uno a destra e uno a sinistra’..’

Alice infilò il capo fra le cosce di mamma e le aprì la figa grondante, poi con la linguina iniziò a leccarle il clitoride sporgente. La mamma impugnò i nostri cazzi e iniziò a segarci simultaneamente. Io, spinsi in avanti il bacino e la mia cappella cozzò contro la piega della sua bocca, lei si girò e con estrema naturalezza mi avvolse la cappella. Fu una sensazione fantastica, il calore e la abbondante salivazione mi fece sentire come se fossi in paradiso, mille sensazioni, viaggiavano dal mio ventre al mio cervello, con gli occhi chiusi e la bocca spalancata percepii il mio cazzo entrare totalmente in bocca a mia madre, la sentivo scendere a fondo e risalire. Le presi il capo fra le mani e la guidai affondando i colpi con violenza, lei godeva e mugolava. La piccola Alice gliela leccava, aveva un cazzo in mano e uno in bocca, certo per lei tutto questo era una vera botta di vita.
La mamma se lo sfilò dalla bocca e iniziò a lavorare il pene di Dario, poi con la mano libera spinse Alice contro la sua figa, la vidi sussultare a scatti con il bacino e venne, compresi che l’orgasmo la stava squassando fortemente, gli occhi aperti e riversi la bocca libera da intrusi, spalancata, in estasi, poi, finalmente le sue grida di godimento e di finale liberazione. Sborrammo assieme Dario e io, sul viso, come piaceva a lei, i nostri schizzi si incrociavano e alcuni dei miei caddero sul corpo di Dario che a sua volta ricambiò il favore schizzandomi sulla pancia.
Alice distesa sul pavimento con le cosce aperte si stava sditalinando furiosamente e dopo soli pochi attimi venne, tenendo il culetto sollevato da terra e la mano sinistra che passando da sotto stava penetrando con due dita il buco del culo.

‘Ohh, madre mia, che cazzo di famiglia che siamo!!!!’

‘Con una madre come te, con un padre che è stato un gran porco pure lui, non potevi pensare che noi figli fossimo dei santi votati alla castità.’

‘Eh si papà era un vero maiale, lui qualche volta lo ha fatto in mia presenza con degli uomini, insomma, lo dava e lo prendeva, in bocca e anche nel culo!!’

‘Io, non l’ho mai fatto con un maschio e tu Loris?’

‘No, nemmeno io, ma se vuoi che te la dico proprio tutta, qualche volta l’ho desiderato”’

‘Se per questo anche a me, in un paio di occasioni lo avrei fatto con degli amici miei’..’

‘Siamo pure bisex allora!!???’

‘La mammina nostra se l’è appena fatta leccare da Alice, quindi anche loro sono bisessuali!!!’

‘Per questo dicevo prima: Che famiglia!!!’

La sera seguente, la mamma e Dario tornarono dal lavoro mentre Alice e io, avevamo provveduto a far trovare loro la cena pronta.
La mamma era allegra, come mai lo era stata da quando era mancato papà, la nostra unione famigliare, era stata salvata. Non era importante il modo usato per raggiungere questo scopo, era però fondamentale essere riusciti a raggiungerlo. Cenammo e dopo cena, la mamma scomparve in camera sua. Noi, intanto ci sedemmo sulle poltrone davanti alla tv” Ad un certo punto la mamma fece ritorno”’.. Ci guardammo stupiti, indossava un body di pizzo bianco, completamente trasparente, piegò le gambe e ci fece vedere la figa nuda. Difatti l’indumento lì sotto era formato da due esigui lembi che univano il davanti con la parte posteriore passando contro l’interno coscia e lasciavano completamente libera la parte centrale. lei fece una giravolta su se stessa e mostrò il culo. Le due striscioline passavano al centro delle natiche poi sulla schiena collegandosi con le spalline. Guardarla e avere il cazzo duro fu tutt’uno, notai che la stessa mia reazione immediata, l’aveva avuta pure mio fratello Dario. Alice fu la prima a riprendersi dalla sorpresa, si alzò dalla poltrona, si liberò in quattro e quattr’otto della maglietta e della gonna, poi sfilò le mutandine e rimase nuda, si avvicinò a mamma e la abbracciò teneramente. Le abbassò poi le spalline del body e glielo arrotolò sui fianchi, le prese il seno fra le mani e con movimenti circolari le passò sui capezzoli eretti.

‘Ummmhhhh, Aliceeeee”.’

La nostra sorellina porcella, fece scendere ulteriormente l’impalpabile indumento e glielo sfilò dai piedi. Ora anche la mamma era completamente nuda, Dario e io ci liberammo dei nostri vestiti e io mi avvicinai alla piccola troietta appoggiandogli il cazzo duro fra le morbide chiappe. La stessa cosa fece Dario con la mamma, entrambi attanagliammo le tette delle femmine e iniziammo a muovere il bacino facendo scorrere fra le loro natiche il nostro membro rigido.

‘Ragazzi lasciateci sole, voglio giocare con Alice”..’

‘Ci trovammo Dario e io uno di fronte all’altro, lui fece un piccolo passo verso di me e io ne feci uno verso di lui, gli accarezzai il petto su di un capezzolo, lui ricambiò, avevamo il viso e la bocca a pochi centimetri, fummo entrambi attratti come il ferro da una calamita, così ci baciammo, le nostre lingue lottarono dentro le nostre bocche, la saliva si mescolò, le mie e le sue mani sui nostri corpi ardenti e vogliosi. Lui tese le braccia dietro di me e mi afferrò le chiappe, me le allargava come a volermi spaccare il culo in due, feci altrettanto e bagnandomi un dito con la saliva lo penetrai all’interno fino alla seconda falange. Mi sciolsi dall’abbraccio e gli girai dietro, lo spinsi con una mano sulla schiena a piegarsi in avanti fino a toccare con i gomiti la seduta della poltrona. Gli passai una mano fra le gambe stringendogli i coglioni, poi afferrai il cazzo e lo piegai all’indietro, iniziai a masturbarlo, poi appoggiai la mia dura cappella al suo sfintere e provai a spingere”’..

‘Lorisss’.. ohhhh’. Mi rompi il culoooo, mi spacchi il bucoooo”.’

‘Siiii, Darioo, hai un culo che è una favolaaaa’.. ti sverginooo, te lo ficco tutto dentroooo fratellino mioooo”’

‘Bastardoo, fottimiii, fottimiii, ricchioneee’., ricchioneeee’. ‘

‘Checca senti come ti sfondo il culoooo!!!!’

Glielo spinsi dentro a poco a poco fino alla radice, lui grugniva, soffriva quasi in silenzio, ma lo prendeva, aveva il buco stretto e il mio cazzo era completamente avvolto dal suo tenero fodero.
Vedevo intanto la puttana di nostra madre leccare la fighetta di Alice, la piccola godeva come una matta e ogni tanto guardava nella nostra direzione. La sua vocina penetrante”’.

‘Leccaaa, mamiiiii, leccaaaaaa, Loris sta inculando Dariooooo”.’

‘Ummmhhhhh, uuummmhhhh’..’

Ora il mio cazzo stantuffava a fondo il culo di mio fratello e dopo poco, eccitatissimo da tutto quello che stava avvenendo in quel momento, sborrai abbondantemente, riempiendo l’intestino di Dario. Fui sorpreso quando vidi mio fratello sollevarsi da quella posizione, sedersi sulla poltrona e imboccarmi immediatamente il cazzo leccandolo e mungendolo fino ad aspirarmi le ultime dense gocce di sperma.

‘Vengo, mamiiii, vengoooo, vengooooo, vengoooo, leccaaaa, leccaaaaa”’.’

Dario, si pulì con il dorso della mano la bocca dai pochi residui di sperma e poi si avvicinò a me e mi fece sedere sulla poltrona, mi porse il cazzo e io per la prima volta nella mia vita lo presi in bocca. Lo spompinai fino a fargli raggiungere una completa erezione e una notevole durezza, poi, come temevo, lui volle ricambiare il piacere e si mise dietro di me e nella identica posizione precedente, sputò abbondante saliva nel solco delle mie chiappe e con le dita me la distribuì dentro e fuori il mio vergine buchetto. Poi, me lo appoggiò al buco del culo e spinse senza pietà. Soffrendo per la dolorosa intrusione, non mi lamentai e cercai di accoglierne il più possibile. Ce l’aveva durissimo e per lui fu facile penetrarmi a fondo””

‘Ti piace il mio culo eh??? Sbattimi forte, sono la tua troiaaaa, ficcamelo tutto dentroooo, voglio che mi sborri dentroooo”.. Ummmhhhh , dai fratellinooooo, daiiiiii, siamo finocchiiiii, siiiiiii, inculamiiiiiiii, stai per sborrareee, lo sentono, lo sentono, sborraaaa, porcoooo, porcoooo, sborrami dentroooooo”’.’

Lui sborrò e alla fine lo succhiai anch’io fino a svuotargli completamente i coglioni.
La mamma stava godendo anche lei con Alice che gli aveva infilato dentro tutta la mano, la fotteva in figa con la sua manina, andava dentro e fuori velocemente”’.

‘Bravaaaa, bravaaaa, ficcami tutta la manooooo, siiiiiiii, spingiiiii, spingiiii, fino al polsooo, siiiiii, cosìììììì, cosììììììì” bambina miaaaaa, sto per godereeeee, godereeee, vengooooo, non smettereeee, vengooooo, vengooooooooooo”’.’

Tutti e quattro sdraiati chi qua chi là esausti da sembrare moribondi, quando ci riprendemmo, la prima a parlare fu la mamma”

‘Ragazzi, vi siete inculati vero??? ‘

‘Si mamma, non hai visto???’

‘No, ero troppo presa con Alice”’

‘Lecca bene la bambina???’

‘Si, è bravissima, lecca benissimo”’

‘Loris, hai male al culo tu?’

‘Un po’ Dario, un po’ si”

‘E’ stato bello però, si mi è piaciuto sia darlo sia prenderlo’.’

‘Anche a me la stessa cosa’..’

‘Ragazzi, però la prossima volta facciamo le cose normali, io voglio essere scopata dai miei figlioli”. Lo voglio nella figa e nel culo, peccato che non siete in tre se no uno lo potevo anche prendere in bocca”.’

‘Madonna mia, ma quanto sei porca mamma!!!!!’

‘Pensavate alla mammina tutta casa e chiesa e invece”..’

‘Già, persino Alice è diventata una gran troietta!!!!’

‘Si è molto eccitante, ha sta vocina da bambina e poi fa le peggio porcate pure lei!!!’

‘Loris, proprio tu parli? Me le hai insegnate tutte tu ste cose!!!’

‘Sono stato un buon maestro vero???’

‘Si lo sei stato sicuro, lo confermo io che sono sua madre!!!’

Dopo quella volta la mamma pur parlando spesso in modo positivo di quanto successo quella sera, non si rese più disponibile a fare alcunché, poi un mattino”’.

‘Buongiorno ragazzi, oggi è domenica svegliatevi sono le dieci e io avrei un certo pizzicorio”.’

Ci alzammo e uscimmo dalla nostra camera, entrammo nella sua e lì ci trovammo anche Alice, erano entrambe sotto le coperte, noi nudi come vermi”’

‘Emmm, arriviamo subito, dobbiamo andare a pisciare”..’

‘Aspettate figlioli, vieni con me Alice, andiamo ad aiutarli a fare la pipì”’.’

Una volta in bagno la mamma entrò nella grande vasca e aiutò Alice ad entrarci anche lei, poi”’

‘Noi siamo pronte”, Alice tu non hai mai assaggiato la pipì dei maschi?’

‘No mami, ma si può assaggiare???’

‘Ummmhhh, siii, certo che si, una buona troietta la assaggia sempre”.’

‘Allora la voglio assaggiare anch’io’..’

Urinammo tutti e due dirigendo il getto dappertutto, sui loro corpi, sulle bocche spalancate, la mamma tra un glu, glu, e l’altro dirigeva le operazioni”’

‘Alice apri bene la bocca, si, così deglutisci, se no ti soffochi”..’

Terminammo di pisciare e la maiala di mamma si alzò in piedi si mise a cavallo di Alice e”

‘Continua a bere amore di mamma, assaggia anche la mia, poi io assaggio la tua”’

Alice riceveva la calda pioggia dorata e cercava di berla il più possibile, fin quando la mamma mosse il bacino più volte per sgocciolarsi la figa. Le due femmine cambiarono posizione e la mamma bevve praticamente tutta la deliziosa pipì della sua bambina. Alice, che come si sa, imparava velocemente si scrollò anche lei la patata fin quando vide che non scendeva più niente.

‘Ummhhh, ragazzi, vedo che avete il cazzo pronto” Scopami a pecorina Loris’..’

‘Ma qui, in bagno???’

‘Si dai, a me piacciono i posti insoliti, sono meglio del letto’..’

Si appoggiò al lavabo e invitò con i gesti Alice a fare lo stesso, Dario e io da dietro infilammo i nostri cazzi nelle loro fighe, e iniziammo a scoparle con vigore” La calda voce di mamma si alternava a quella più fine e squillante di Alice”’..

‘Che figlio stalloneeee, vi ho fatto un bel cazzone a tutti e dueee’.. Sabattimiii, forteeee, dimmi che sono una puttanaaaa, una troiaaaaa, dimmi le parolacceeeee”’

‘Bravo Loris, come mi scopi beneee, bravoooo, è bellissimo questo giocooooo”’

‘Mamma, sei una vacca, una porca, una maiala troiaaaa, ti piaceva bere tutta quella sborra vero??? Papà lo sapeva che eri una baldracca!!!!! Toh, toh, toh, toh, prenditi il cazzone tutto dentroooooo’

‘Siii, bastardoooo, scopi meglio di tuo padreeeeee!!!!’

‘Dai Loris, dai che mi fai venireeeee’..’

‘Ficcamelo nel culo adessoooo, è tanto che nessuno mi incula piùùùù”.’

Dario sfilò il cazzo dalla figa di mamma e abilmente glielo ficcò nel culo, io feci altrettanto con Alice” La vocina di mia sorella”’

‘Che bello prenderlo nel culettooooo, lo voglio sempre nel sederinoooo”’

‘Sei una gran maialina Aliceeeee”’

‘Hai ragione Aliceeee’.. Nel culo è la cosa miglioreeeee”’.. A me piace troppo prenderlo nel culooo, meglio che nella figaaaaa”’

‘Dario, cambia culo, mentre io lo ficco nel sedere ad Alice tu inculi me’..’

‘Ummhhh, fratellooo, siiiiiii, mamiii aspetta un attimo che fotto mio fratello’..’

Era una stupenda sensazione lui inculava me e io sprofondavo allo stesso tempo nel magnifico culo di mia sorella. Vidi mia madre girare attorno a noi tre e poi compresi dalle parole di Dario ciò che stava facendo’..

‘Aaahhhhh, mammaaaa, siiiii, leccami il culoooo, preparamelo beneeee, poi mi faccio fottere da Lorisssss”’

La vocina di Alice”

‘Vengo, Lorissss, vengooooo, vengoooo con il culoooo, vengooooo, oooddddiiioooo, ooohhhh’.. hhh, ahhhh, ahhhh, ahhhh”..’

‘Anch’io ti sborro nel culo sorellina bellaaaaa. Sborrooo, ‘..ooohhhhh, ooohhh’..uuummmhhhh”.

‘Mamma leccami il culo, sto per sborrareeeee, sto per sborrareeee, ti riempio il culo fratelloooo, ti allago le chiappeeeeee”’

Mi sborrò dentro il culo e poi lo tirò fuori e la mamma provvide a pulirglielo per bene, la stessa cosa fece Alice con me.

‘Non vale così, adesso non mi puoi inculare fratello mio!!!’

‘Mamma succhiamelo un po’ dai, fammelo diventare duro, se no Dario si lamenta che non lo può prendere nel sedere!!!’

Così la nostra porca mammina me lo succhio per buoni quindici minuti fin quando il mio cazzo iniziò a risollevarsi, appena fu pronto posizionai per bene le chiappe di Dario e senza tanti scrupoli glielo ficcai dentro di brutto e gli sfondai ulteriormente il buco del culo. Sborrammo ancora entrambi e poi tutti e quattro ci ficcammo a turno sotto la doccia e ci lavammo coscienziosamente.

Da allora almeno un paio di volte la settimana ci organizziamo e poi ‘giochiamo’ fino allo sfinimento.

Buon sesso a tutti da
Ombrachecammina

Fatevi coraggio, scrivetemi e vi prometto che non vi mangio”’

e-mail : alexlaura2620@libero.it

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