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150 – Francesca, lo zio, e… molti altri (settima parte)

By 2 Aprile 2014Febbraio 9th, 2020No Comments

Francesca trascorse la notte a fare impacchi di acqua fredda al buco del sedere di sua cugina Melissa. Papà Mario le aveva veramente spaccato il culo. Francesca l’aveva fatta sdraiare supina e facendole sollevare le gambe ripiegate sul ventre, si era messa ad osservare con attenzione il buco dilatato della cugina. Era tagliato verso la vagina e anche qualche millimetro dall’altra parte, sanguinava un po’ e lei, dopo averle spalmato una cremina lenitiva, le aveva fatto indossare un bel pannolino. Pensare che la ragazza, a suo tempo, si era infilata un bel vibratore nel culo, ma le dimensioni, in confronto al manganello del padre, erano nettamente inferiori. ”.

‘Dai Meli, la prossima volta vedrai che non ti farà più male’.’

‘No, Franci, non so se ci sarà una prossima volta”.’

‘Però ti è piaciuto o sbaglio? ‘

‘Si, alla fine ero troppo eccitata e così sono venuta”

‘Non avresti mai immaginato che te lo saresti preso in culo da tuo padre!!’

‘Difatti sembro tranquilla, ma dentro, sta cosa mi rode parecchio sai???’

‘Ma scusa, ti rode, perché lui è tuo papà? Cioè, quando lo hai fatto con me andava bene? Eppure siamo cugine, figlie di fratelli, quindi è più o meno la stessa cosa’.’

‘Si, si, va bene, ma un padre è un padre e ficcarlo in culo alla sua bambina mi sembra una cosa strana!!!’

‘Ma a proposito di cose strane, ma i tuoi fratelli, per caso sono gay?’

‘Non credo, hanno tutti e due la ragazza, perché mi fai sta domanda?’

‘Ma, perché, quando ero da voi, un pomeriggio che non eravamo ancora venuti in spiaggia, io avevo sentito dei rumori sospetti che provenivano dalla loro stanza e insomma, li ho spiati dal buco della serratura ed ho visto che uno lo succhiava all’altro!!’

‘I miei fratelli se lo succhiano?’

‘Già’.’

‘Magari sono bisex come lo siamo io e te’.’

‘Si può essere, ok dai, facciamo la nanna’.’

‘Si dormiamo dai, domani ne riparliamo”.’

Nell’altra camera, nello stesso momento, l’instancabile Mario, si stava scopando sua moglie Luisa. Lei era una bella donna, piuttosto pienotta ma non obesa, opulenta sui fianchi e con due grosse tette che caratterizzavano fortemente il suo fisico. A lui piaceva soprattutto il bel culone e le sue ampie chiappe che spesso, mentre la sbatteva alla pecorina, sculacciava energicamente. Anche in quella occasione, lui era piazzato dietro e con il suo superbo cazzo la stava scopando in figa. Ogni tanto, mentre la cavalcava, le dava qualche sonoro schiaffone sulle natiche. Ad ogni affondo le sue tettone ballonzolavano avanti e indietro e lei godeva con gemiti soffocati mentre con le mani, artigliava energicamente le candide lenzuola. Lui da sempre, in quei momenti di sfrenata passione, trattava la moglie come una vera troia e la subissava di epiteti ancorché pesanti e piuttosto volgari”’.

‘Dai, maiala, voglio sentirti godere!!! Fammi sentire quanto ti piace il cazzo!!!! Dimmi che ti piace la mia mazza!!! Dimmi che sei una troia!!!!’

‘Ohhh, siiiiiiiii, mi fai godereeeee”’ Mi piace il tuo cazzoneee!!! Ficcamelo tutto dentroooo, oohhhhh, siiiii, sbattimiiii, sbattimi forteeeee”” Ohhhh” Marioooo, sono la tua troiaaaaa, sono una troiaaaa”. Daiii continuaaaaaaa”..’

‘Dimmi che lo vuoi nel culooo, dimmelo maialaaaaa, dimmelooooo”..’

‘Siiiiii, ti amooooo, sei un porcooooo e io la tua porcaaaa, ficcamelo in culoooo, tutto in culooooo.. Aspetta, aspettaaaa, dammelo in bocca te lo insalivo bene, così mi scivola tutto nel culooo”.’

‘Toh porcona, ciucciami il cazzo, leccalo beneeee!!! Senti il gusto della tua figaa????
Dai insalivami bene la cappellaaa’. Bravaaaa, bravaaaa, sei proprio una gran zoccolaaaa, lecca, leccaaa, ti piace slinguare il cazzo, vero???’

‘Uuuummmhhhh, siii, uuummmhhhh, siii”’..’

‘Dai girati adesso che te lo ficco nel culone slabbrato!!!!!! Hai un culo nato per farselo ficcare dentro!!!! Toh, prendilooo, uuummmhhhh, come ti entra beneeee, ti piace il cazzo in culo vero??? Dimmi che ti piace quando te lo ficco nel sedere, dimmi che ti piace puttanaa!!!!!’

‘Ohhhhh, daiiiii, siiiiiii, mi piaceee, sono una puttana troiaaaaa, inculami forte, ficcami dentro anche i coglioniiii!!!! Dai, dai, oohhh, ooohhh, ooohhh, daiiiii che sto per godereeee, fammi godereeee bastardoooo, voglio godereeee,. Siiiiiiiiiiii, daiiiii, daiiii, ooooohhhhhh, godoooooo, godoooooo, continuaaaaa, ooohhh, ahhhhhhhhhh, ahhhhhhhhhh, aaaaaahhhhhhhh, aaaahhhhhh””.’

‘Bella la mia busonaaaaa, ti sbrodolo nel culoooo, sborroooooo, sborroooooo, ti sfondooooo, ahhhhhhh, ahhhhhhh, uuummhhhhhhh, uuuummmhhhhhh””

Mario si lasciò cadere esausto sul letto e la stessa cosa fece Luisa, lei poi, come di consueto si mise sopra di lui e lo baciò a lungo, lui la strinse forte e ricambiò il bacio. Lui si infilò poi una tuta, lei una corta camicia da notte e uscirono dalla camera per andare in bagno a lavarsi. Luisa con una mano si tappava il buco del culo dal quale fuoriusciva una colata di sperma.
Una volta in bagno fecero tutte le loro abluzioni e poi insieme uscirono per tornare in camera loro. Passando davanti alla camera dei cognati, udirono un po’ di mugolii soffocati, i due si guardarono e con aria complice si sorrisero. Poi Luisa parlando pianissimo sussurrò all’orecchio di suo marito”

‘Anche loro stanno scopando’..’

‘Chissà come lo fanno, a vederli così, Michele e Simona trombano nella posizione del missionario”..’

‘Mmhh, non lo so, sai, delle acque chete non ci si deve mai fidare”.’

‘Dai Luisa, guarda dal buco della serratura”.’

‘E se esce qualcuno dalle camere e ci beccano qui a fare i guardoni???’

‘Ma no, figurati se a quest’ora i ragazzi si svegliano’..’

Luisa, si chinò e buttò l’occhio nella camera dei suoi cognati’..

‘Simona glielo sta succhiando’..’

‘Fai vedere, spostati’..’

‘Ehi che frettaa!!!’

‘Ah però, anche il mio fratellino ha un gran cazzone!!!’

‘Cosa fanno adesso??’

‘La cognatina tutta casa e chiesa gli sta facendo un pompino con i fiocchi!!!’

‘Dici che è più brava di me?? Spostati fai vedere anche a me dai”

‘Ehi, parla piano e non spingere’..’

‘Hai ragione ha proprio un bel cazzone il tuo fratello contadino!!! E’ ancora più largo e lungo del tuo!!!!’

‘Scommetto che vorresti il suo al posto del mio!!!’

‘No, il tuo mi basta e avanza!!’

‘Magari tutti e due assieme uno in figa e uno in culo non ti dispiacerebbe, vero troietta mia???’

‘E beh, due insieme non li ho mai presi e poi due cazzi così una donna non dovrebbe mai farseli scappare!!!’

‘Sei troia, lo sapevo’..’

‘Soch, che posizione che si sono messi!!!’

Mario scostò subito sua moglie e incuriosito si abbassò a guardare. Simona stava sdraiata supina sul letto sul quale appoggiava solo le spalle e Michele inginocchiato contro di lei la manteneva le manteneva tutto il corpo sollevato, in quella strana posizione. Le gambe di lei leggermente divaricate erano appoggiate sulle spalle di lui. Di profilo si vedeva chiaramente il cazzo di Michele sprofondato nella vagina di Simona. Era lei che flettendo le gambe si sollevava e si abbassava facendo in modo che il pene del marito entrasse e uscisse dalla sua figa”.

‘Fai vedere anche a me”’

Luisa si chinò nuovamente e questa volta Mario le sollevò la corta camiciola e le fece scorrere fra le cosce il suo bastone ormai di nuovo duro come il marmo.

‘Ummmhhh, Mariuccio miooo sfregamelo sulla figaaa”’

‘Maialina, sei fradicia più di prima, ti eccita guardare eh??? Oppure è il cazzone di tuo cognato che ti fa impazzire???’

‘Ummmhhh, tutte e due le cose’..’

‘Apri le gambe per bene che te lo sbatto dentro”’

‘Ummhhh, senti come gode la troia di Simona”..’

‘Già, siete tutte baldracche, vi basta un bel cazzo dentro e cominciate a godere!!!’

I due presi dalla scena eccitante non si accorsero che la porta della camera dei gemelli si era aperta. Maurizio uscì e nella semioscurità vide la scena”’..

‘Papà, mamma, che state facendo???’

I due si ricomposero e biascicarono qualche incomprensibile giustificazione, poi Luisa, paonazza in volto, disse qualcosa degli zii che forse si lamentavano e” Maurizio si avvicinò a loro e subitamente guardò dal buco della serratura. La scena che apparve ai suoi occhi fu indiscutibilmente significativa. ””

‘Voi stavate spiando gli zii che fanno l’amore???’

‘Beh, si eravamo curiosi e così li abbiamo spiati’.’

‘Vi ho visti, stavate scopando tutti infoiati!!! ‘

‘Maurizio, gioia di mamma, anche noi siamo esseri umani con le nostre debolezze e insomma che ci sarà di così grave a spiare qualcuno!!! E poi se non sbaglio, lì sotto al pigiama hai qualcosa che spinge e mi sembra che pure tu ti sei eccitato a guardare!!! ‘

Dall’uscio della camera fece capolino pure Dario”.

‘Che succede?? Cos’è tutto sto casino???’

‘Papà e mamma stavano scopando in corridoio mentre spiavano zio Michele e zia Simona che facevano l’amore!!’
Dario fece due passi e senza chiedere null’altro spiò anch’esso dalla serratura”.

‘Madonna che cazzone che ha lo zio Michele!!!’

Mario, guardò suo figlio e”’

‘Ma tutto quello che sai dire è che mio fratello ha un grosso cazzo??? Ma sei per caso gay???’

‘Diciamo caro papi che io e Mauri siamo bisex!!!’

‘Bisex????’

‘Si papà, ci piacciono sia i maschi, sia le femmine’..’

‘Ma allora è vero quello che mi ha detto Francesca che vi ha visti mentre ve lo succhiavate!!!’

‘Ma, quando sarebbe successa sta cosa???’

‘Dario, la tua cuginetta, quando è venuta a casa nostra, un pomeriggio vi ha sentiti gemere e ha guardato dallo spiraglio della porta socchiusa e vi ha visti mentre uno lo stava succhiando all’altro’

‘Ah, capito, ecco, si è vero, ogni tanto’.. Insomma facciamo delle cose tra di noi’.’

Intervenne Luisa”

‘Non è meglio se ci togliamo di qui e andiamo a parlare in camera nostra???’

Così si infilarono tutti e quattro nella camera di Mario e Luisa. Lei fu la prima a parlare’..

‘Ma scusa Mario, come mai tutta sta confidenza con la piccola Francesca? Mi sembra che l’intera famiglia nostra sia composta da depravati. Se persino Francesca racconta ste cose a suo zio devo pensare che sotto, sotto c’è qualcosa di molto strano!!!’

‘Ma no Luisa, non c’è niente di strano, un pomeriggio credeva che si sentissero male e ha visto che la porta era chiusa male e ha buttato l’occhio. Poi scandalizzata e rossa in viso ha incontrato casualmente me e me lo ha raccontato!!’

Luisa rispondendo a Mario e poi rivolgendosi a Dario””

‘Ok, d’accordo, ma cosa stavate facendo tu e Maurizio quella volta??’

‘Ecco, io lo stavo succhiando a Mauri”.’

‘Ma ve lo succhiate tra di voi???’

‘Si, anche’..’

Mario un po’ incazzato”.

‘Anche??? Anche cosa vuol dire scusa???’

Intervenne Maurizio”

‘Mamma, facciamo praticamente tutto’..’

‘Volete essere più chiari? Abbiamo diritto di sapere come sono i nostri figli!!!’

‘O cavoli mamma, non capisci? Tutto vuol diree’.. Che ce lo spompiniamo, che ci lecchiamo il culo, che ci inculiamo, che ci baciamo fra di noi, che ci sborriamo in culo e in bocca e”’

‘Siete gay?’

‘No, siamo bisessuali, ci piace la figa e anche il cazzo!!!’

‘Vedo che mentre parlate di ste cose ce l’avete duro!!’

I due istintivamente si coprirono il bozzo dei pantaloni con entrambe le mani. Ma la mamma porcella”.

‘A quel che si intravede, li sotto avete un cosone bello lungo e grosso’..’

Rispose Dario per tutti e due”..

‘Si, insomma sei stata brava ci hai dato due belle mazze”.’

‘Io è da quando eravate bambini che non vi vedo nudi, ma, ce l’avete identico anche quello?’

‘Si, mami, identico, abbiamo persino un piccolo neo sulla pelle nello stesso punto’.’

‘Sul serio, ma dai”.’

‘Vuoi vedere mammina?’

‘Si dai, in fondo sono vostra madre’..’

Quasi simultaneamente i gemelli si abbassarono i pantaloni del pigiama e lo tirarono fuori, entrambi ce l’avevano bello duro, fecero vedere il neo sulla pelle del prepuzio e quindi se lo scappellarono scoprendo un bel glande paonazzo e lucido.

‘Mario, non puoi dire che non sono figli tuoi, ce l’hanno uguale al tuo, due bei cazzoni gli ho fatto!!’

‘Beh, se ce l’hanno uguale a me il merito sarà pure mio o no???’

Maurizio allora’..

‘Fa vedere papi, sono curioso di vedere se sta cosa è vera!!’

Mario eccitato si calò a sua volta i calzoni del pigiama e lo mostrò ai figli in tutto il suo splendore’.

‘Wow, papi, è proprio identico al nostro, non è facile trovare tre cazzoni come i nostri in giro!!!’

‘Beh veramente i cazzoni sono quattro, c’è pure quello di zio Michele che non scherza!! Anzi da quel che ho visto prima mi sembra che lui ce l’abbia ancora più lungo e grosso dei nostri!!!’

Mentre Mario diceva queste cose, i ragazzi si incappucciavano e scappucciavano lentamente il cazzo. Sul loro meato era comparsa una goccia perlacea che stava a dimostrare la grande eccitazione”

‘Ehi, giovani e vecchio, rinfoderate le vostre armi, mica posso stare qui a guardarvi mentre vi fate una sega!!!’

‘Mami, sei l’unica vestita, dai facci vedere anche tu come sei”.’

‘Ma voi siete matti!!!’

‘Dai Luisa, l’hai detto tu che male c’è, in fondo sei la loro madre!!’

‘Mi vergogno, non mi sono mai fatta vedere nuda da loro!!’

‘C’è sempre una prima volta nella vita!!’

Luisa molto imbarazzata si sollevò la camiciola e se la sfilò da sopra la testa. Rimase completamente nuda, le grosse poppe al vento e la figa pelosa in primo piano.

‘Mamma, sei proprio una gran figa, che tette!!! Le ho immaginate tanto tempo e adesso le vedo qui davanti a me, sei bellissima mami!!!’

Dario allungò la mano su una tetta di sua madre, lo stesso fece Maurizio accarezzandole l’altra. Mario in piedi al suo fianco le fece scorrere il palmo della mano sulle chiappe del culo. I tre cazzi puntavano tutti minacciosamente contro di lei. Luisa non seppe resistere e impugnò quello più vicino, ovvero il membro di suo figlio Maurizio. Fece scorrere la pelle sul glande già lubrificato del suo ragazzo, pensò in quel momento che gli sembrava di stringere il cazzo di suo marito. Una mano, quella di Dario le si appoggiò sulla spalla e tentò di spingerla verso il basso, lei resistette ma poi, alla mano di Dario si aggiunse quella di Maurizio e lei si accucciò davanti ai due totem rigidi delle sue creature. A fianco dei due giovani si infilò anche Mario, ora lei aveva tre lunghe mazze che le vibravano vicinissime alla bocca. Impugnò per primo, quasi per rispetto verso di lui, quello di suo marito, se lo portò alla bocca e iniziò un lento e sapiente pompino. Gli altri due intanto le premevano contro le guance insistentemente, quasi a pretendere la loro dose di succhiamento. Lei sentì delle mani stringerle le poppe, delle dita che pressavano i capezzoli dolorosamente. Mollò il cazzo ormai perfettamente insalivato, di suo marito e si impossessò di quello di Maurizio. In quel momento accucciato vicino a lei si trovò Dario che prese immediatamente possesso del cazzo di suo padre. Le voci affannate di Mario e Maurizio si mescolavano ai mugolii sordi di Dario e Luisa.

‘Bravo Dariuccio, lo succhi meglio di tua madre!!! Che figlio pompinaro che ho!!!!’

‘Ummmhhhh,mmmhhh’.uuuuummmhhhh”..’

‘Mamma che morbida la tua bocca, leccamelo mentre vai su e giù”’

‘Ummm’.. Ummm’.. Ummm’..’

Luisa gli prese in mano le pesanti palle e gliele strinse delicatamente”’

‘Siii mamiii, siiiiii, ficcami un dito in culooo’

‘Dario, continua, continua che ti sborro in boccaaa!!!’

‘Ummmm’. Ummmm’. Ummmm’. Ummmm”’

‘Sborrooo, sborrooo, bevi, figlio frociooo, beviiiiii, tohhh, prendila, mandala giùùùù, mandala giùùùùùù””’.’

Dario ingoiò tutto lo sperma di suo padre e subito appresso anche Luisa accolse direttamente in gola i caldi schizzi di suo figlio Maurizio.
Lasciarono i due a pulirsi i rispettivi cazzi e si dedicarono a loro stessi. Luisa si mise a pecorina sul letto e Dario le si piazzò dietro”..

‘Ficcamelo in culooo’. Dario incula la tua mamminaaaa”..’

‘Aspetta mà, prima nella tua bella figona!!!! ‘

‘Si sbattimelo in figaaaa”..’

‘Siiii mami, siiiii, tutto in figaaaa, che bella larga che ce l’ahiiiii, un gran figoneee!!! Mi fai godere mamiiiii”.’

‘Non sborrare ancoraaa, sbattimelo nel culooo, fammi venireee con quella grossa mazza!!!!’

‘Ok, ok, mami, sei proprio troiaaaaa, nel culo, si nel culo, eccotelooo, toh prendilo, prendilooooo”.’

‘Angelo miooo, daiiii continuaaaa, continuaaaa, vai fino in fondono, non ti preoccupare tuo padre me lo ha sfondato da tanto tempo!!!! Inculamiiii, inculamiiiii, bravoooo, siiiiii cosììììììì, cosììììììì, tuttoooooo, tuttooooooo, siiiiiii, daiii, daiii, oodddiiooooo, daiiii sto per venireeee, sto per venireeee, siiiiiii, siiiiiii godooooo, godoooooo, ooohhhhhhh, ooohhhhhh uuummmhhhhh, uuummmhhhhhhhhh”..’

‘Troiaaaa, troiaaaa, ti riempio il culo di sborraaaa, sborroooo, sborrrooooooo, ahhh, ahhhh, ahhhh, aaaahhhh, aaaahhh””.’

Maurizio e suo padre li stavano guardando e pensavano entrambi che la loro moglie e madre fosse proprio una gran troiona!!! Ansimanti i due amanti, stavano supini sul letto a recuperare fiato. Mario guardò l’orologio da polso, erano ormai le cinque del mattino, si sbrigarono e dopo essere andati a turno in bagno si ritirarono ordinatamente ognuno nella propria camera.

Verso le otto del mattino, Michele e Simona si alzarono, la stalla li aspettava, dovevano pulire e dar da mangiare alle bestie e poi dovevano portare a termine un sacco di altri lavori.
Francesca, ancora in coma profondo, raggiunse i genitori nella stalla verso le dieci e si cominciò a dar loro una mano.
Verso quell’ora Melissa aprì gli occhi e vide che era giorno inoltrato, notò che la sua adorabile cuginetta non era più nel letto, quindi si stirò a lungo e poi, per forza di cose dovette alzarsi per soddisfare un impellente bisogno di fare la pipì. Si diede una bella lavata e poi si vestì. Aprì la porta della camera dei gemelli e la trovò completamente immersa nel buio, dormivano ancora i baldi giovani, fece poi la stessa cosa per la camera dei suoi genitori e anche loro erano ancora sprofondati nel sonno più profondo.
Si fece così il caffè e poi uscì all’aperto, in fondo al brullo prato antistante, vide sua cugina Francesca che spingeva una carriola piena di paglia.
Percorse un sentiero sterrato e polveroso e raggiunse la sua bella campagnola. Si abbracciarono affettuosamente le due cerbiatte e poi ridendo garrule si avviarono verso un gigantesco covone cilindrico di paglia coperto con un telo di colore verde scuro. Francesca mollò la carriola, girò attorno al covone, si sedette sul prato appoggiando la schiena alla grande balla di paglia, sollevando le ginocchia contro il busto e abbracciandole con entrambe le braccia. Melissa fece altrettanto e insieme, senza un motivo ben preciso, risero di gusto. La contadinella aveva indosso una pantalone tipo tuta invernale, un pesante maglione nero e una giacca a vento che la riparava dalla gelida aria di dicembre. Melissa si era infilata una spessa calzamaglia e un vestito di lanetta che le arrivava a metà polpaccio. Sopra aveva un cappotto chiaro con al collo una finta pelliccia tipo volpe. Si era messa un berretto di lana rosso con il pon-pon e il paraorecchie. Con quelle tenute, nessun uomo avrebbe mai pensato di portarsele a letto, ma loro non avevano nessuna intenzione ai intrattenersi con qualche bel maschietto. Fu Melissa che dopo essersi sfilata il cappello, prese fra le mani il viso di Francesca e la baciò delicatamente sulla bocca. La contadina, schiuse le labbra e accolse la lingua di Melissa, si baciarono con passione, le mani di Francesca sbottonarono il cappotto di Melissa, e si infilarono sotto il vestito, salirono verso l’inguine e da sopra la pesante calzamaglia vellicarono la fighetta della cugina. Melissa non rimase a lungo inattiva e la sua mano destra fece scendere la zip della giacca a vento di Francesca, si infilò poi sotto il maglione e le raggiunse il seno nudo. Senza mettersi d’accordo nessuna delle due aveva indossato il reggiseno. Poi Francesca disse a sua cugina””..

‘Aspetta, vieni con me, qui fa freddo, seguimi dai”. ‘

Melissa raccolse il suo berretto di lana se lo infilò in tasca e’.

‘Dove mi porti mia bella porcellina??’

‘Vieni, ti porto in un posto che sarà tutto per noi”’

Entrarono in casa e Francesca salì le scale seguita da Melissa, una volta giunte al primo piano, la ragazza aprì una pesante porta di legno massiccio, si trovarono su un pianerottolo dove a pochi metri iniziava una scala di legno che saliva ripida verso un uscio alto massimo un metro e cinquanta. Salirono la scricchiolante scala e la contadina spinse la porta che si aprì con un rumore sinistro. Melissa, vide il suo berretto sfilarsi dalla tasca e cadere giù per la scala, fece per scendere a riprenderlo, ma poi pensò che l’avrebbe raccolto al ritorno e lo lasciò dov’era. Abbassarono la testa per non sbattere contro lo stipite alto della porta e si trovarono dentro ad una grandissima camera. La volta interna era altissima, interamente ricoperta da perline grezze di pino, solcate ogni due metri da grossi travi anch’essi di color legno naturale. In centro volta, un enorme lucernario in vetro trasparente che mostrava il cielo azzurro appena velato da leggere nuvole bianche. Sulle pareti a destra e a sinistra due finestroni si affacciavano sullo spettacolare panorama delle catene montuose completamente innevate che ad arco circondavano l’orizzonte. Ai piedi delle montagne, dalla parte destra si estendeva una cittadina le cui case sembravano le miniature del presepe. Contro il muro di fronte, un grande letto matrimoniale, piuttosto alto, con una magnifica testiera in ferro battuto di ottone. Il letto era coperto da un lenzuolo che lo proteggeva dalla polvere. In terra, ai lati del giaciglio, due tappeti scendiletto. I comodini erano in stile veneziano color verde acqua chiarissimo. Sopra al letto un lampadario con un filo a cordoncino intrecciato che formava un arco fino al centro della volta. La grande camera era riscaldata da due termosifoni giganti e in effetti, entrando, si percepiva una differenza sostanziale fra l’ambiente esterno e quello interno. Francesca, prese il copriletto e lo fece volare in terra, sotto vi era una trapunta color rosa antico e ripiegate sui cuscini le lenzuola bianche con dei pizzi sui bordi. ”’..

‘Meli, stai bene? Qui fa caldo vero?’

‘Questa bellissima camera e questo meraviglioso letto sono qui apposta per noi??’

‘E’ una camera che i miei usano solo per quando ci sono tanti ospiti, qui stiamo tranquille, dai spogliamoci e mettiamoci sotto le coperte”’

In un amen, le due fanciulle si denudarono e si infilarono sotto le lenzuola. Per qualche minuto si vide solo delle montagnole muoversi, poi poco alla volta il gran caldo, fece si che rimanessero nude sopra alla trapunta”

‘Vieni qui Francesca, facciamo un bel sessantanove? Mettiti sopra, oh, si brava così, siediti sopra di me, appoggia la fighetta contro la mia bocca, uuuummmm, uuummmmm”.’

Meli, apri di più le gambe, ecco si così va bene, che bella patatina che hai, tutta liscia, una spaccatella tutta da leccare. Ce l’avevi già così lungo il clitoride? Me lo ricordavo più piccolino sai”’

‘E’ vero mi è cresciuto e poi me lo lavoro spesso con le dita’ Ummmhhh , come lecchi beneeeee”.’

‘Ohhh, anche tu sei bravata, mettimi un ditino nel culo, anche due, da quando tuo padre me l’ha spaccato adesso ci entra quasi una mano intera”’

‘Lecca, lecca, non parlare, leccami la figaaaaa’

Quando Mario si svegliò, non si rese subito conto se ciò che lui pensava fosse successo durante quella notte era stato solo un sogno o un incubo, oppure se tutto era stato effettivamente reale. Suo figlio che l’aveva spompinato fino a farsi sborrare in bocca, sua moglie che l’aveva ciucciato all’altro figlio e che poi se l’era fatto ficcare in figa e in culo da Dario godendo come una matta e facendosi riempire le viscere di sperma caldo. Si stropicciò gli occhi e vide sua moglie che ancora dormiva, si diede un pizzicotto e realizzò che il tutto non era stato un sogno e nemmeno un incubo, era successo tutto veramente. Si sedette stancamente sul bordo del letto e poi decise che era meglio se andava a svuotare la vescica che gli stava scoppiando. Prese il suo asciugamani se lo appoggiò sulla spalla destra, poi uscì e si accorse che il giorno era ormai inoltrato, il sole infatti penetrava con i suoi raggi lungo tutto il corridoio. Arrivò in fondo e vide in terra ad un metro dalla porta del bagno, un berretto di lana rosso che sapeva appartenere a sua figlia Melissa.
Andò prima a pisciare e poi uscendo si chinò e lo raccolse, alla sua destra vide quella porta che lui aveva sempre visto chiusa e che ora invece era solo accostata. Spinse il battente e si trovò in un pianerottolo in fondo al quale vi era una scala di legno. Con il berretto in mano salì i primi scalini titubante, delle voci provenivano dall’interno, salì ancora e spinse la porta bassa.
Rimase a bocca aperta, sul letto in fondo sua figlia e la sua giovane amante Francesca, intente a giocare allegramente con i loro acerbi corpi. Da sotto il pigiama il ponte levatoio si sollevò ed eccitato si mosse verso di loro come guidato da uno spirito misterioso. Le due fanciulle non si accorsero di nulla, lui giunse ai piedi del letto e vide davanti a se il culo esposto di sua figlia e la figa offerta alla bocca e alla lingua di Francesca. L’uomo allungò la mano e sfiorò l’anello anale di Melissa, lei non disse nulla, forse pensava che fosse la cugina a toccarglielo. Lui si abbassò i calzoni e si sollevò in punta di piedi, quindi appoggiò il suo batacchio sul letto e con la cappella sfiorò i capelli della giovane contadina. Lei rovesciò gli occhi all’indietro e vide il suo zio Mario con il cazzo durissimo in mano”.

‘Oh zio!!!’

Melissa di scatto si alzò seduta e scavalcò la sua cuginetta girandosi verso suo padre’..

‘Pà ma che ci fai qui???

‘Ecco sembrerà strano ma ti volevo riportare questo berretto che hai perso vicino al bagno e io non sapevo che tu, che lei, insomma che voi stavate””

‘Ziuccio è meglio se chiudi la porta e magari ti unisci a noi’..’

Mario lasciò in terra i calzoni e nudo dalla cintola in giù percorse i quattro o cinque metri che lo separavano dall’uscio. Allungò la mano per afferrare la maniglia e la porta improvvisamente si aprì””

‘Papi, ma che cazzo succede qui?’

‘Tu veramente come mai sei salito??’

‘Ma, ho trovato fuori dalla porta del bagno questo asciugamani e non capivo, poi ho visto la porta aperta e allora”..’

‘Sei solo? Maurizio dorme ancora?’

‘Si , solo lui dorme”

‘Vieni dentro”’

Mario chiuse a chiave la porta e assieme a Dario si avvicinò al letto. Le due fanciulle si erano intanto infilate sotto le coperte e li aspettavano sedute con la schiena appoggiata alla testiera”.

‘C’è anche il mio fratellino, peccato che tu sia gay!!!’

‘Non sono gay, tranquilla, sono al massimo bisex, mi piace la figa e il cazzo!!!’

Melissa buttò le coperte al fondo del letto e”’.

‘Questi due esemplari sono di tuo gradimento fratellino mio????’

‘Porca puttana, che figa che sei Francesca!!!’

Melissa mise la sua mano sinistra fra le gambe della cugina e con due dita le aprì le labbra della figa scoprendo il rosso vermiglio del suo interno”

‘Come ti sembra la fighetta della nostra bella cugina??? A papà piace sai, lei se l’è già sbattuta e anche nel culo glielo ha messo sai???’

‘Pà ma è vero quello che dice Meli???’

‘Si Dario, è vero, è troppo bella e non sono riuscito a resistere!!’

‘Ma tu Dario ce l’hai uguale a papà il coso”’

‘Il cazzo vuoi dire? Si più o meno come papà’

‘Dai fallo vedere”’

Dario guardò suo padre quasi a chiedergli il permesso, lui gli fece cenno di si con il movimento della testa e lui rapidamente si calò i calzoni e le mutande.
I due maschi erano in piedi uno di fianco all’altro e le loro dotazioni in bella mostra””

‘Woww, Dariuccio che bel cazzone che hai, vieni qui fallo toccare alla tua sorellina”’

Dario si avvicinò al lato destro del letto mentre suo padre passò dalla parte di Francesca.

‘Zio bello, fammi imparare qualcosa di nuovo, bella come quelle che mi hai insegnato fino adesso”

‘Io un’idea ce l’avrei, ma poi non ti devi lamentare”..’

‘Dai, ci sto, non mi lamento lo prometto”.’

‘Sali sul letto Dario, Francesca spostati più in là, ecco girati, guardami in viso e infilati il mio cazzo nel culo, brava, si così, scendi piano, piano”.’

‘Bello zioo, bellooo”.’

‘Dario, fattelo insalivare per bene da tua sorella, dai Meli, succhiaglielo e bagnaglielo per bene”’..’

‘Che intenzioni hai pà, dove me lo vuoi far mettere scusa, vuoi che scopo Melissa???’

‘Mettiti dietro alla tua cuginetta, appoggia il tuo cazzo contro il mio e cerca di entrare nel suo culo sfondato!!!’

‘Due cazzoni come i nostri nel suo povero culetto????? M ala roviniamo per sempre!!!’

‘Ficcaglielo dentro alla troietta, sbattiglielo nel culo, fai come ti dico!!!’

‘No zio, no, due insieme nel culo non voglio!!!!’

‘Spingiglielo dentro!!! Su fai vedere che sei un maschio vero e che non sei una checca smidollata!!!!’

‘Noooo, zioooo, lasciami andare, non vogliiooo, non vogliooo, mi spaccate tutti e due assiemeee’..’

‘Dai cuginetta, poi se piace a te mi faccio riempire anche il mio di culetto!!! Siamo due troiette e dobbiamo fare quello che i maschi ci dicono di fare!!!!’

Dario era eccitatissimo e il suo cazzo era talmente duro che gli doleva persino. Se lo prese in mano alla base e lo guidò verso lo sfintere già occupato della povera Francesca, poi facendolo scivolare sulla parte posteriore del pene di suo padre spinse con decisione.
Il grosso dardo si fece strada dilatando al limite dell’impossibile il deretano della tenera e giovane fanciulla”..

‘Noooooo, nooooooo, sento troppo doloreee. Ti prego Dario, ti prego toglilo, toglilo, Maria Santissima ti prego ti scongiuro toglilo!!!!!!!’

‘Spingi, Dario, ascolta tuo padre è una troia, poi vedrai che gode come una maiala, io la conosco bene, spingilo dentro, non ascoltarla, ficcaglielo bene tutto in culo!!!!!’

‘Dario vide un rivolo di sangue colargli sul cazzo e un piccolo taglietto aprirsi sopra allo sfintere. Spinse ancora e il foro si dilatò ancora, da quel buco sarebbe potuto nascere un bambino. Insieme i due uomini la tenevano ferma e in sincrono si muovevano nel suo intestino”..

‘Porcellina di zio, vedrai che ti piacerà, pensa, due cazzoni dentro al tuo culo, non li proverai mai più nella tua vita!!!!’

Francesca digrignava i denti e il suo viso era rigato dalle lacrime che scendevano giù copiose. Era nelle loro mani, impalata analmente dai loro possenti cazzi, sentiva il dolore del buco del culo lacerato e le davano fastidio anche le mani di Dario che gli pasticciavano le tette. Poi provò per vedere se riusciva a lenire il forte dolore a toccarsi il clitoride e in effetti dopo alcuni minuti cominciò a sentire meno male e a percepire un infinitesimale piacere percorrergli il corpo.

‘Brava, troietta di zio, sditalinati la figa!!! Vedi Dario, che ti dicevo, è nata e cresciuta troia!!!!’

‘Hai ragione pà, glielo sprofondo tutto in culo dai tutti e due spingi anche tu!!!’

‘Bastardi!!! Siete due bastardi!!! Lo dico a mio padre!!!’

‘Diglielo, diglielo pure così ti ficca anche la sua stanga nel culo!!!!!’

‘Uuummm vigliacchi, ooohhhh, vi’gli’.a’.cchiiii”’

‘Toglile le mani dalle tette Dario che gliele succhio io’.. Vuoi che la tua cuginetta ti succhi i capezzoli????’

‘Siii’ Meliiiii, siiiii succhiameliiii””

‘Eccola la vera troia di zio!!!! Così mi piaci zoccoletta!!!!!’

‘Che puttanella!!! Cuginetta ti piace il cazzo del tuo Dario????’

‘Vi amooo, voi e i vostri cazzoniiii, vi amooooo, sono troiaaaa”’

‘Vuoi godere puttanella????’

‘Siii, fatemi godereee, spaccatemi tutto il culooooo”’

‘Dai pà vuole godere la maiala!!!!’

‘Continuateeeee, bastardiiii, continuateeee, daiiii che godo, daiiiii, daiiiii, tutto nel culoooo, tuttooooo, siiiiiii, siiiii, oooohhhh vengoooo, vengooooo, sono una troiaaaaa, vengooooo, vengoooooooo””..’

‘Riempiamola di sborraaaa, riempiamola di sborraaa’

Melissa smise si succhiare le tette a sua cugina e”.

‘Datene un po’ anche a me della vostra buona sborraaa!!!!!’
Dario sfilò il cazzone dal culo di Francesca, fu come stappare una bottiglia di spumante, poi porse la cappella alla bocca avida di sperma di sua sorella e quindi glielo ficcò profondamente in gola allagandogli lo stomaco di nettare bollente.

‘Franceschina bella prendilo in bocca al tuo caro zietto, daiiii, fatti riempire la bocca di sborra calda”.’

La ragazza si sfilò il cazzo dal culo e si precipitò con la bocca a raccogliere i primi schizzi che come una fontana uscivano dal meato del cazzone di suo zio!

‘Franci leccami la figa con la bocca piena di sborra, fammi venire”.’

‘Apri le cosce troietta, uuummm come sei fradiciaaaaa, ti lecco il clito così vieni in fretta!!!’

‘Si amore mio, siiiii, leccalo bene, succhialo un po’ che mi piace!!!’

‘Mmmmmm, uuummmhhhh, uuummhhhhh””

‘Dai che sto per venire, daiiiii, leccaaaa, leccaaaaaa, siiiii succhiameloooo, siiiii così così così, wowwww vengoooo, vengoooo, sei grande bravaaaaaa, vengoooooo, siiiiiiiii””

Così per ora, termina qui questo capitolo della storia di Francesca che poco per volta si è trasformata da ragazzina ingenua e pura in una grande troia sfondata in figa e in culo e affamata costantemente di cazzi e di fighe. Ma la settimana di vacanze dello zio non è ancora finita, quindi’. Alla prossima puntata’..

Buone seghe e buoni ditalini a tutti/e
da parte di ombrachecammina
e-mail: alexlaura2620@libero.it

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