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218 . Orgia anale con Manuela e la sua famiglia

By 30 Maggio 2015Febbraio 9th, 2020No Comments

Il sabato successivo mio figlio Lorenzo fece ritorno a casa. Erano le sedici del pomeriggio, faceva molto caldo e quando lui girò la chiave nella toppa eravamo tutti e tre a riposare nel letto con le persiane socchiuse ed i ventilatori accesi al massimo. Mi svegliai di soprassalto udendo la sua voce che chiedeva se c’era qualcuno in casa. In mutande uscii dalla stanza ed incrociai il suo sguardo, poi ci abbracciammo felici di poter nuovamente essere vicini. Si unirono a noi Manuela e la mia cara mogliettina.

‘Dai ragazzi, mi state soffocando ‘.’

Sciogliemmo l’abbraccio e gli indicai la sua camera ‘

‘Vai a cambiarti, fatti una doccia intanto mamma inizia a preparare la cena ”

Entrò in camera sua con sulle spalle ancora il pesante zaino e si chiuse la porta alle spalle, noi tre ci guardammo sorridenti a felici. Era tornato a casa ‘il figliol prodigo’.

A cena guardai attentamente mio figlio e lo vidi più adulto, cresciuto, maturato fisicamente ed anche mentalmente. Mia moglie e Manuela erano come in adorazione del ragazzone che avevano davanti.
Fu una bella serata, divertente, durante la quale ascoltammo per lo più il racconto da parte di Lorenzo delle sue esperienze più o meno esilaranti vissute nella patria della Regina Elisabetta. Una piccola porzione di Inghilterra entrò in casa nostra assieme alla lingua italiana parlata da mio figlio con quell’accento anglosassone che rende simpatica la parlata degli inglesi quando si esprimono in italiano. Verso la mezzanotte Lorenzo disse che era stanco per il viaggio e dopo averci salutati si ritirò in camera sua.
Manuela disse che sarebbe rimasta sveglia ancora un po’ e lo fece guardandomi con quegli occhi maliziosi che sottintendevano mille audaci promesse. Mia moglie, dopo un po’, decise di seguire l’esempio di Lorenzo e dopo avermi dato un bacio in fronte se ne andò in camera da letto. Guardammo qualche programma in tv, saltando di canale in canale e lasciando trascorrere il tempo necessario affinché Doretta e Lorenzo si addormentassero. Manuela infine si alzò ed in punta di piedi si avvicinò alle camere, aprì le porte e controllò che mamma e fratello dormissero placidamente. Tornò sorridente ed ammiccante, quindi si sedette sulle mie ginocchia sollevando in alto il vestitino. La mia mano destra si posò sulle cosce le carezzò delicatamente e poi si infilò fra di esse. Le sue gambe si aprirono come d’incanto e io mi affrettai a stabilire un contatto con le sue esigue mutandine. Fantastico il sentire la lieve umidità ed il calore intenso che esisteva in quel paradisiaco punto del suo corpo. La sentii fremere mentre il suo capo si appoggiava sulla mia spalla e la sua bocca si posava sulla pelle del mio collo risalendo fin dietro l’orecchio, lambendomelo poi con la lingua all’interno, provocandomi immediatamente una sensazione di forte desiderio ed una erezione marmorea. Manuela si mise per un attimo in piedi e si sfilò rapidamente il perizoma che buttò appallottolato sulla poltrona di fronte. Si inginocchiò fra le mie gambe aperte ed abilmente estrasse il mio cazzo dai pantaloni, la sua lingua accarezzò il taglietto della cappella leccando via quella piccola gemma di liquido trasparente e filante che vi si trovava. Alzò il capo e guardandomi torbidamente negli occhi si leccò le labbra inumidendosele e quindi, ancora con gli occhi fissi nei miei, le poggiò sul mio glande e scese giù in fondo fino a cozzare contro il tessuto dei miei pantaloni. Continuò alcune volte ancora il suo va e vieni e io non riuscii a trattenere alcuni rochi ansimi di piacere. Lei se lo tolse dalla bocca e ‘.

‘Sssstttt papiii, ci sentonooo !!!’

Annuii con un cenno del capo e lei, dopo avermi slacciato la cintura mi abbassò il calzoni fino alle caviglie, quindi fece fare la stessa fine alle mutande. Si riappropriò dunque del mio pene ed ancora lo ingoiò fino alla radice; nel mentre iniziò a stringermi le palle. La sensazione che provavo era un misto di piacere e dolore che però mi serviva a farmi gonfiare viepiù il cazzo. La sua manina sapiente mi carezzava il perineo fin quando un suo ditino si infilò nel mio buchetto posteriore. Meraviglioso, tutto era fantastico, mi eccitava tantissimo sapere che mia figlia, la mia bambina, era una troietta di prima classe, che contemporaneamente era capace di spompinarmi il cazzo ed infilarmi un dito nel culo. Era una vera puttanella, una zoccoletta che stava imparando velocemente i misteri del sesso. Ancora una volta un grugnito incontrollato uscì dalle mie labbra, nuovamente lei a tentare di tacitarmi ‘

‘Papiii cavoliii pianooo, pianooo !!’

Poi se lo rintrodusse tutto in bocca sditalinandomi contemporaneamente l’ano, io non seppi più resistere e le sborrai in gola; proprio in quel momento la porta della stanza di Lorenzo si aprì improvvisamente ‘
Lei alzò lo sguardo e rimase con il mio membro pulsante in mano mentre da esso ancora zampillava sperma a volontà. Le chiazzai il viso con fiotti colanti e densi e ancora con il pene sborrante mi sollevai in piedi. Manuela si pulì alla belle meglio il viso e poi entrambi guardammo senza profferir parola Lorenzo che annichilito se ne stava ad osservarci con la bocca aperta come un pesce fuor d’acqua.

‘Maa .. cosa state .. facendoo???’

‘Oddio Lory è una storia lunga ecco io e tua sorella eehmmm ‘.’

‘Ma che padre e che sorella di merda che ho. Piuttosto di vedere ‘ste cose era meglio se me ne stavo tranquillo in Inghilterra!!!’

‘Scusa Lory, è colpa mia, sono io che ho provocato papà e lui non c’entra, ecco ‘ Forse è meglio se ti siedi qui e ne parliamo, per favore non svegliare la mamma ti prego ”

‘Vatti a lavare la faccia sei tutta piena di sborra che fai schifo !!!’

‘Ok Lory, ok, vado un attimo in bagno e torno, non te ne andare per favore ”

Estrassi un fazzoletto dalla tasca dei calzoni e mi pulii il cazzo, quindi lo rinfoderai nelle mutande ricomponendomi. Mi sedetti in poltrona ed invitai mio figlio a sedersi a sua volta.

‘Che cazzo succede in questa casa papà??? ‘

‘Aspetta un attimo che torni tua sorella poi ti raccontiamo ”

Quando Manuela fece ritorno a turno raccontammo il succedersi degli avvenimenti. Tralasciai i miei rapporti gay con Luca, l’amico di Manuela e da qualche tempo anche amante mio.

‘Così scopate padre e figlia come se niente fosse???’

‘Lorenzo, Manuela e io ti abbiamo raccontato come stanno le cose, è successo e basta, ormai quello che è fatto è fatto !!!’

‘Me ne torno a letto, ho bisogno di pensare. Che famiglia di merda!!! ‘Notte !!!’

Rimanemmo a guardarci io e Manuela, non sapevamo se ridere o se piangere, poi poco alla volta sul suo visino da dolce puttanella, si aprì un lieve sorriso che presto si trasformò in risata. Ilarità che mi contagiò rapidamente ed infine entrambi soffocammo il riso premendo sulla bocca le mani.

‘Pà, è meglio che ce ne andiamo a dormire. Però sei stato cattivo, io ho fatto venire te ma tu invece ”

‘Ma pure dopo quello che è successo pensi a godere???’

‘Già chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato ‘.’

‘ ‘Notte bambina, ‘notte ”

La giornata seguente fu una delle domeniche più strane e movimentate della mia vita e fu anche il giorno delle verità. Da parte di tutti noi vennero alla luce situazioni scabrose tenute nascoste e mai confessate.
A pranzo io me ne stavo in silenzio abbacchiatissimo, mio figlio praticamente ammutolito, Manuela che tentava inutilmente di rallegrare la compagnia e mia moglie che ci osservava tutti senza saper darsi una ragione del nostro strano comportamento. Poi appena Doretta, dopo pranzo, si allontanò per andarsi a sdraiare in terrazzo a prendere il sole, Lorenzo si avvicinò a me ed a Manuela e ci disse ‘

‘Vi devo parlare ‘.’

‘Parla, siamo qui, la mamma dal terrazzo non ci sente ”

‘Questa storia deve finire. Poi tu, Manuela, non per giustificare papà, ma certo che se te ne vai sempre in giro vestita in questo modo rendi la vita difficile anche a un Santo!!!’

In effetti la ragazzina era ben poco vestita. Un abitino cortissimo e ampiamente scollato a ‘V’, di seta impalpabile, color bianco sporco con dei grandi fiori che dal rosa pallido si espandevano raggiungendo con mille sfumature il rosso intenso. Specie nelle ampie zone chiare il vestito era completamente trasparente in particolare quando la si guardava in controluce. Le chiappe erano praticamente nude ed il seno sinistro era più che visibile. L’altro un po’ meno perché una rosa rossa copriva l’aureola ed il relativo capezzolo. A livello pubico si intravedeva l’inguine appena coperto nella zona nevralgica da un minuscolo triangolino di nylon trasparente.
Con il suo visino da innocente bambina e la sua vocina ancora infantile, si prese il vestitino dal bordo e come a farsi aria lo sollevò e lo lasciò ricadere alcune volte, poi sottovoce disse a suo fratello ‘

‘Eccito anche te?? E poi anche tu con ‘sti pantaloncini corti !!!’

‘Ma che c’entra?? Smettila, non dire stronzate per favore!!!’

‘Ok smettiamola, dai fratellino siediti qui sulla poltrona e facciamo pace ”

Vidi Lorenzo sedersi e lei rapidamente poggiare le cosce ed il sedere sulle gambe nude e pelose di suo fratello. Lo cinse con le braccia attorno al collo e premette il seno quasi sul viso di lui ‘

‘Dai scendi, siediti in poltrona, piantala un po’ di fare la gatta morta ”

Lei lo fece e io mi accorsi che i pantaloncini di Lorenzo erano un pochino più pieni. Non lo notai solo io ma se ne rese conto pure lei. Lui si coprì distrattamente l’inguine con le mani e finse assoluta indifferenza. Poi lei prendendosi gioco di Lorenzo ‘

‘Fratellino, posso andarmi a mettere il costume e andare fuori a prendere il sole o ti scandalizzi??’

‘Fai quello che ti pare ”

‘Dai Lorenzo, mettiamoci anche noi in costume e andiamo fuori anche noi ”

‘Va bene, mi vado a cambiare ”

Fu quella la prima volta che mio figlio mi rivolse la parola dopo quanto accaduto la sera prima.
Fuori il sole era caldissimo e io mi sdraiai sul mio lettino ed in breve mi addormentai. Fui svegliato dal suono del campanello di casa. Mi sollevai in piedi a fatica ed andai ad aprire ‘

‘Oh, ciao Luca, come mai da queste parti ??’

Lui sfiorandomi il cazzo con una mano ‘

‘Wow Matteo, come sei sexy!! Che bel pacco che ti fa questo costumino !!’

‘Smettila, è tornato mio figlio ‘ Siamo tutti sul terrazzo ”

‘Ah scusa, non sapevo ”

‘Dai entra, non importa, vieni dentro ”

In corridoio mi rispose sussurrandomi in un orecchio ‘

‘Magari potessi venirti dentro !!!’

Non risposi anche perché ormai eravamo sul terrazzo. Presentai Luca a Lorenzo e svegliai mia moglie e Manuela che nel frattempo s’erano assopite. Dopo i soliti convenevoli, Luca disse che se ne andava e che non voleva disturbare ma tutti noi lo invitammo a rimanere dicendogli che non disturbava affatto. Poi gli chiesi se sotto avesse il costume e lui mi rispose di no, che non pensava che gli sarebbe stato utile.

‘Lorenzo tu ne hai uno da prestargli. I miei sono troppo grandi per lui ”

‘Si, ne ho una borsa piena, in Inghilterra andavo spesso in piscina. Vieni pure così ti scegli quello che più ti piace, io e te abbiamo più o meno lo stesso fisico ”

‘Beh, tu sei più ben fatto di me, sei proprio un gran gnocco !!!’

Luca ci stava provando con Lorenzo e la cosa mi allarmò parecchio. Ero forse geloso del mio amico?
Tornarono dopo qualche minuto e Lorenzo ridendo disse ‘

‘Di fisico siamo simili ma per il costume ho dovuto faticare a trovargliene uno che si adattasse alle sue ‘ eeemmmm ‘.. misure ‘.’

Ridemmo tutti, mia moglie compresa. Poi proprio lei, senza dire nulla si slacciò il reggiseno e se ne liberò esibendo le sue tettone a tutti noi.

‘Mamma, certo che Manuela in quelle non ti assomiglia affatto!! ‘

‘Deve aver preso dalla nonna, lei le aveva più piccole delle mie. ‘

‘Beh, mami se te lo sei tolto tu me lo tolgo anch’io ”

‘Ma scusate, ma di Luca non ve ne frega niente???’

‘Tranquillo Lorenzo, io, la mamma e Manuela conosciamo ormai da tempo Luca. Lui è un amico di famiglia, non ci sono problemi ”

Lorenzo si guardò attorno e sembrò accorgersi solo allora che noi godevamo di una privacy assoluta

Manuela allora …

‘Per fortuna su questo terrazzo siamo liberi di fare tutto ciò che vogliamo, così in alto non ci può vedere nessuno’

‘E si, se questo terrazzo potesse parlare!! Vero Doretta ? ‘

‘Dai Matteo, non dire sconcerie davanti ai ragazzi!!’

‘Ma quali sconcerie, sono le cose belle della vita!!’

‘Ma tu e la mamma ‘.. l’avete ‘. eeemmm ‘. fatto qui sul terrazzo???’

‘A dire il vero si, anche diverse volte ”

‘Piantala Matteo, dai che mi vergogno!!!’

Ancora la diavoletta Manuela …

‘E dai mamma che c’è di male?? Vuol dire che vi amate, che vi volete bene!!’

‘Si, Manu, è così, però papà sta un po’ esagerando !!’

Mi alzai dal mio lettino e mi andai a sedere su quello di mia moglie, le accarezzai il ventre e risalii fin sotto le pesanti tette. Sottovoce, in un soffio mi disse ‘

‘Dai smettila, ci vedono ”

Posai la mano su una tetta e sentii nel palmo il capezzolo crescere ed indurirsi. Anche il mio cazzo si indurì alla grande.

‘Ummm daiii Mattiii, stai fermooo ”

Mi chinai su di lei e le diedi un bacio sulle labbra ‘

‘Che fate voi due? Ce ne dobbiamo andare? Volete restare soli??’

‘No dai, tranquilla Manuela, stavamo solo giocando ”

Tornai al mio posto e mi accorsi che Lorenzo seduto sul largo parapetto di mattoni parlottava intensamente con Luca che gli stava davanti in piedi. Ebbi la conferma della mia bisessualità nel momento in cui mi sorpresi ad osservare con attenzione il bellissimo culetto di Luca, stretto e fasciato dal costume azzurro che gli aveva prestato mio figlio. Il mio cazzo, come il bastone di un rabdomante si era animato sia mentre carezzavo le tette di mia moglie, sia mentre, con sguardo libidinoso, osservavo il culo di un maschietto. Mia moglie si girò di schiena e subito Manuela si avvicinò a me. Si sedette sul bordo del lettino e mi bisbigliò ‘

‘Pà, ma ti piace il culo di Luca?’

‘No, perché?’

‘Dai ti ho visto che lo guardavi e poi ce l’hai pure duro ”

‘Ma no ho toccato le tette alla mamma prima e ”

‘Va beh, sarà ‘.’

‘Il tuo culetto è il più bello del mondo ”

‘Più di quello di Luca?’

‘Dai piantala, comunque si, è più bello di quello di Luca ”

‘Allora è vero che l’hai guardato!!’

‘Si lo ammetto gli ho dato una sguardo, così, distrattamente ”

‘Va beh, comunque è meglio il mio ”

‘Il tuo te lo romperei anche subito !!’

‘E no caro papi, quello non te lo darò mai ”

‘Mica me lo devi dare tu, me lo posso sempre prendere io ”

‘Mi violenteresti??’

‘No, dai scherzavo ”

Questo nostro parlottare sottovoce, fitto-fitto insospettì i due maschietti che si avvicinarono a noi. Luca poi ‘

‘Cosa si sta tramando qui???’

Manuela rispose per tutti e due ‘

‘Segreti tra padre e figlia ‘.’

A mia volta domandai a Luca ‘

‘E voi cosa stavate progettando invece??’

‘Segreti di amici ”

‘Vi conoscete da così poco e già siete diventati amici?’

Lorenzo intervenne ‘

‘Pà dimentichi che gli ho prestato un mio costume e l’ho pure visto nudo, quindi ormai altroché amici ”

‘Insomma siete ormai quasi amanti!!!’

‘Matteo, tuo figlio è un gran bel ragazzo e voi conoscete i miei gusti, mi piacciono le femmine da impazzire ma pure i bei maschi non mi dispiacciono!!’

‘Anche io la penso come te Luca ”

‘Fammi capire figlio mio, ma tu sei ‘ come dire ‘ bisessuale???’

‘Non ti scandalizzare papà ma io sono bisex. Poi tu non sei nelle condizioni di farmi prediche moralistiche!!’

‘Calmati, non ho detto niente, mi stupisce la cosa, niente di più ‘.’

Mia moglie si voltò e si mise a sedere ‘

‘Chi è bisessuale qui???’

‘Signora Doretta, io sono bisessuale, a quanto pare lo è pure Lorenzo e magari alla fine lo siamo un po’ tutti ”

Io quasi a volermi togliere un peso di dosso ‘

‘Magari potrei esserlo anch’io, non si deve mai dire mai, forse Doretta lo sei pure tu e anche Manuela.’

‘Da giovane un paio di volte soltanto qualcosa con una mia amica in effetti c’è stato ”

‘Mamma, ma sul serio dici ??’

‘Si Manu è la verità, sono andata a letto con una mia amica. Tu sei ancora giovane ma potrà capitare anche a te’

‘Mami, veramente ‘.’

‘Veramente cosa ??’

‘Beh, con Letizia e Simona e Giorgia qualche volta abbiamo giocato fra di noi ”

‘Giocato in che senso?

‘Si insomma giocato, toccate e baciate un po’ dappertutto ‘.’

Lorenzo e Luca seduti a stretto contatto sul lettino a fianco del mio si guardavano negli occhi e la mano di Luca carezzava la coscia di Lorenzo. Al fondo del terrazzo, cinque, sei metri più in là, Manuela stava inginocchiata sul pavimento vicina a sua madre e le parlava sottovoce. Rimasi da solo ad ascoltare il brusio delle due strane coppie. Era stata una novità anche per me il venire a conoscenza della bisessualità di mia moglie. Mai sarei arrivato ad immaginare la compagna della mia vita, così dolce, premurosa ed apprensiva alle prese con un rapporto lesbico, mentre lecca la figa ad un’altra donna. In fondo, e nemmeno poi tanto in fondo, lo ero anch’io omosessuale. Con Luca ci eravamo dati da fare a maneggiarci a vicenda il cazzo e poi anche a succhiarcelo reciprocamente. E non era stato affatto spiacevole sborrargli in bocca e ricevere la sua lava bollente in gola gustandone la consistenza ed il giovane intenso sapore. Pure Manuela a sentire lei s’era data da fare con alcune sue amichette, per non parlare di Lorenzo che si era dichiarato apertamente bisessuale.
Trovai però strano vedere la manina di mia figlia carezzare distrattamente le cosce a sua madre, lo faceva mentre le parlava sottovoce e mia moglie sorrideva beata e felice. Mi avvicinai alle due donne e Manuela mi disse soltanto ‘

‘Papi, ti spiace ‘?’

In poche parole mi chiese di togliermi dalle palle. Tornai mogio-mogio al mio lettino e in quel momento Lorenzo mi chiese ‘

‘Pà, puoi venire un attimo qui ti devo chiedere una cosa ”

Mi avvicinai e lo guardai interrogativamente, lui allora ‘

‘Senti pà, stasera, Luca potrebbe dormire qui da noi?’

‘Beh si, c’è il divano letto in sala, lo tiriamo giù e può dormire lì ”

‘No pà, senza fare tanti casini e mettere sotto sopra la sala, credo che lui possa dormire nel mio letto che è parecchio grande ”

‘Per me fate quello che volete ”

‘Ok, grazie ”

Non successe null’altro quella domenica e la sera andammo a dormire anche abbastanza presto. Il sonno fu agitato e mi svegliai un paio di volte di soprassalto per interrompere un brutto sogno. La mattina ognuno di noi tornò alle proprie occupazioni e la settimana trascorse piatta e monotona. Scopai un paio di volte con mia moglie e devo dire che immaginarla alle prese con un’altra femmina, mi fece bene, mi diede la giusta carica erotica che, visto il rapporto ormai lunghissimo, si stava poco alla volta affievolendo. Doretta mi fece i complimenti per come la scopavo e si disse pienamente soddisfatta di me. Ora che sapevo dei suoi trascorsi lesbici avevo in testa un’idea che mi tormentava il cervello; mi sarebbe piaciuto vederla mentre se la faceva leccare da una donna o mentre era lei a lappare la figa dell’altra e ancor di più avrei gradito inculare mia moglie mentre con il sedere in aria faceva un sessantanove con l’amica che intanto dava qualche colpo di lingua sotto ai miei coglioni pendenti. L’apoteosi sarebbe stata poi quella di estrarre il cazzo all’ultimo momento e ficcarglielo in bocca all’amante di Doretta e sborrarle libidinosamente in gola.
Questi i miei pensieri cul-turali che però rimasero fermi ed irrealizzati dentro al mio cervello malato.
Sabato mattina tutti a casa, tutti a dormire fino a tardi e quindi per evitare a mia moglie di dover lavorare prenotai per quattro persone presso un ristorante poco distante. Desideravo da tempo mangiare un buon fritto misto di pesce e sapevo che in quella trattoria erano bravissimi a cucinare il pesce ed in special modo il fritto misto. All’ultimo minuto si aggregò alla comitiva anche Luca, che arrivò senza preavviso a casa nostra proprio mentre stavamo uscendo di casa. Obbligo fu l’invitarlo e lui non fece obiezioni alcune, pensai che da qualche tempo la mia famiglia era cresciuta e che avevamo adottato un altro figlio. Un bel ragazzo, con quella maglietta attillata e quei jeans bianchi che gli servivano per mostrare orgogliosamente il suo bel pacco. Manuela ci moriva dietro e lui spesso le carezzava i capelli e distrattamente faceva la mano morta sfiorandole ‘inavvertitamente’ il seno oppure il sedere sporgente.
Il ristorante era a poche centinaia di metri da casa nostra e così, visto che la strada era pure in discesa, scegliemmo di non prendere l’auto e farci due passi a piedi. Mia moglie e io dietro e davanti i tre giovani uno di fianco all’altro con in mezzo Manuela. Pensai d’essere malato quando mi accorsi di non riuscire a distogliere lo sguardo dai due culi più belli del mondo, ovvero, in primis quello di Manuela e quasi a pari merito quello di Luca. Mi resi conto che in fondo la bisessualità dava degli enormi vantaggi, potevi posare lo sguardo sui corpi che appartenevano ai due sessi e godere beatamente delle loro peculiarità migliori. E poi c’era pure il lato prettamente fisico che consentiva ad esempio, a me e a quelli come me di partecipare ad un’orgia e non perdersi nulla di quanto ci veniva offerto. Arrivammo al ristorante, era un locale che era noto per la buona cucina, nel quale però io non avevo mai avuto il piacere di entrare. Le aspettative non furono tradite, sia per l’eleganza dell’ambiente sia per il pranzo principesco che ci venne servito. Iniziammo con alcuni antipastini di pesce, squisiti e molto ben presentati, proseguimmo con degli invitanti spaghetti allo scoglio e terminammo con un fritto misto servito con dei carciofi impanati e fritti e delle cappelle di funghi porcini anch’essi fritti e impanati. Il tutto innaffiato abbondantemente con del Prosecco Cartizze Superiore D.O.C.G. di Valdobbiadene. Al termine del pranzo puntuale arrivò anche il conto e nonostante noi vivessimo un’ottima situazione economica, per poco non mi prese un coccolone. Doretta mi guardò sorridente e mi disse:

‘Mauro che succede, sei impallidito ”

‘No, nessun problema, notavo solo il costo delle bottiglie di Prosecco ”

‘L’hai scelto tu quindi ”

‘Ok, ok, nessun problema ”

Infilai in mezzo al foglio piegato del conto la mia Carta di Credito e posai il tutto sul piattino. Il cameriere si materializzò nei pressi del tavolo e con mossa elegante allungò la mano guantata di bianco e si appropriò del piattino. Tornò dopo qualche minuto ringraziandomi ed infilando velocemente nella tasca del grembiule color prugna i dieci euro che gli porgevo. Con un lieve inchino mi sorrise affettato e se ne andò augurandoci buona giornata.
Un pochino ebbri faticammo a risalire la china ed arrivammo a casa esausti come se avessimo scalato l’Everest.

‘Pà, ci facciamo il bicchierino della staffa?’

‘Ok, giusto un bicchierino ”

Andai a prendere alcune bottiglie assortite, le posai sul tavolino centrale e mi premurai di prelevare dalla vetrinetta alcuni bicchierini da liquore. Ci sedemmo mia figlia e io sul divano mentre Luca mia moglie e Lorenzo si accomodarono ognuno su una poltrona. Servii della grappa per me e per Lorenzo mentre Doretta e Manuela si versarono del Mirto Zedda Piras e Luca volle assaggiare il Jack Daniel’s.

‘Cin-cin ”

‘Cin-cin, alla salute di tutti noi ”

Dopo quel ‘cicchetto’ ve ne furono altri, e la mia testa già imbambolata prima ora mi si era riempita di ovatta. Ridevo di qualsiasi cosa e mi accorgevo che anche gli altri mi seguivano a ruota. Le parole fluivano fin troppo libere e le battute si facevano sempre più audaci. Guardai mia moglie seduta di fronte a me e ‘.

‘Eeehhmmm eh,eh,eh, Dorettaaa ma te la sei fatta leccare la figaaaa da quella tua amicaaa ah,ah,ah???’

Lei mi guardò nemmeno troppo sorpresa e mi rispose ‘

‘Eh si certo che siiii ‘.’

‘La mia mammina che lecca la figa ad un’altra donna ‘ Lesbicavate insomma !!!

‘Beh ce la siamo leccata a vicendaaa ‘.’

Notai che tutti strascicavano le finali delle parole e che i miei occhi e anche quelli degli altri faticavano a rimanere aperti ‘

‘Mamma ma tu te la ‘.. depili la tua eemmhh cosinaaa ?’

‘No Manu, io la lascio pelosa, e tu?’

‘Io non ho tanti peli e quei pochi li depilo ”

Pensai in quel momento che pur avendola scopata non le avevo visto la figa. Si era seduta sul mio cazzo con indosso le mutandine e le aveva solamente spostate di lato. Così in modo incontrollato con la mente annegata nell’alcool dissi ‘

‘Dai Manu, faccela vedere, su, anche tu Dori dai fatecela vedere tutte e dueee ‘.’

Mia moglie con la poca riservatezza rimastale tentò di sviare il discorso ‘

‘Forse è meglio se ce ne andiamo tutti quanti a dormireee ‘

Ma la diavoletta di mia figlia in un attimo fu nuda, in piedi, un pochino barcollante divaricò le gambe e sporgendo il bacino in avanti si schiuse la tenera fighetta assolutamente implume. Spettacolo altamente erotico ed eccitante, la mia bambina oscenamente si apriva la figa davanti a tutti e ci stava mostrando il vermiglio colore del suo piccolo antro da me sverginato da poco.

‘Dai Dori, fai vedere la tua, su, ti vergogni di tuo figlio e di un ragazzino come Luca???’

‘Non sono più un ragazzino e se volete ve lo posso dimostrare ”

Doretta agganciando lettera dopo lettera per tentare di formare delle parole ‘

‘Eee cooomeee ce lo dimosssstriiii?’

Luca senza farsi pregare due volte slacciò la cintura dei calzoni e si abbassò le mutande. Nonostante l’evidente stato di ubriachezza avanzata aveva il cazzo duro come il marmo. Vidi mia moglie con la bocca spalancata e gli occhi strabuzzati e fissi su quell’enorme oggetto dei desideri. ‘.

‘Maaa, ooodddiiooo maaa è verooo??? Oh madonnina santa. Ma èèèè enorrrmmmeeee, o madre miaaaa, maaa oooo maaaa ‘.’

Era stravolta da quell’arnese piuttosto ingombrante che Luca esibiva tutto orgoglioso.
Approfittai di quel momento di sbandamento totale di mia moglie per incitarla nuovamente

‘Dai tocca a te adesso, fagli vedere la tua bella figona pelosa ‘.’

‘Matteo ma Luca ce l’ha il doppio del tuo !!!’

‘Non proprio il doppio dai ”

‘Tiralo fuori e mettiti vicino a lui allora ‘.’

‘Lo faccio se tu fai vedere la tua bella patata!!!’

Doretta ormai eccitata si spogliò nuda e si mise a fianco di sua figlia ‘

‘Eccola, guardate la differenza tra la mia figona e la sua fighetta ‘..’

Mi calai i calzoni e gli slip poi li sfilai dalle caviglie e rimasi con il cazzo inalberato e duro. ‘
Mia moglie sembrava essersi ripresa e con voce più ferma disse:

‘Lorenzo, sei l’unico vestito, dai fai vedere alla tua mammina quanto ti è cresciuto il tuo piselletto in tutto questo tempo che sei stato lontano.’

‘Dai mamma smettila, non mi va qui davanti a tutti ‘.’

Luca si avvicinò a Lorenzo e gli carezzò il viso, poi con calma gli slacciò i calzoni e gli infilò la mano dentro le mutande ‘

‘Woww, altro che piselletto!! E’ un bel pisellone e anche duro come il marmo ‘.’

Vidi Luca inginocchiarsi davanti a mio figlio, fargli scendere le mutande e prenderglielo in mano. La forma del cazzo di Lorenzo era molto diversa dalla mia, il suo era molto più largo alla base con una cappellona larga e scoperta. Possedeva poi due voluminosi coglioni tondi e gonfi che preludevano a sborrate piuttosto copiose. Luca glielo imboccò e prese a succhiargli il glande. In pochi attimi ci trovammo tutti e cinque vicini e a stretto contatto. Doretta prese il mio pene in mano e contemporaneamente cominciò a palpare i coglioni di suo figlio. Le infilai una mano fra le cosce che lei si premurò di aprire ancor di più per facilitarmi il compito. La figa era ampiamente allagata, mi chinai e presi a succhiarle i capezzoloni. La sentii fremere e la sua mano mi strinse forte il cazzo. Manuela si mise a baciare Lorenzo ficcandogli la lingua in bocca, poi si accucciò a sua volta e mise la sua bocca sul fusto del membro di suo fratello. La vidi accompagnare il va e vieni che Luca compiva sul cazzo di Lorenzo scorrendo a sua volta su e giù sul grosso cilindro duro. Luca si spostò allora lateralmente e assieme a Manuela presero fra le labbra il cazzo di Lorenzo come se fosse un hot dog. Mia moglie si voltò setacciandomi il culone davanti e piegandosi a novanta appoggiò le braccia conserte sul bracciolo della poltrona. Le sputai fra le chiappe de culo alcune volte, poi gli appoggiai la cappella allo sfintere e cominciai ad incularla senza pietà. ‘

‘Ummmm che bellooooo, bellooo, amore mioooo incu ‘ lamiiiiiiii ‘.’

Notai che Manuela si era alzata in piedi ed era di fianco a me e a sua madre. Ci osservava con una mano infilata fra le cosce. Lorenzo e Luca si erano intanto dati il cambio, ora era mio figlio che tentava di ingoiare la grossa candela di Luca. Guardai Manuela e le dissi ‘

‘Mettiti di fianco alla mamma che scopo anche te ”

‘Nooo, Matteooo, no, la bambina non la scopareee ‘.’

‘Mamma, papà me lo ha già messo dentro da un bel po’ ‘.’

‘Ooohhh bastar ‘ dooooo ‘.. bastar ‘. dooooo ‘..’

‘Però papi non me lo mettere nel culo che non voglio!!!!’

‘Tranquilla, nella fighetta, tranquilla ‘.’

Sfilai il cazzo dal culo di Doretta e lo appoggiai al fradicio anfratto di mia figlia. Scivolai dentro di lei come un coltello nel burro. Mentre scopavo Manuela mi premurai di infilare due dita nel culo di mia moglie e continuai a sodomizzarla manualmente. ‘.

‘Papiii ‘ papiii ‘ siiii ‘ siiii ‘ continuaaaaa, continuaaaa ‘..’

Doretta frustrata e insoddisfatta ‘.

‘Voglio un cazzooo, voglio un cazzoooo nel culooooo ‘.’

‘Eccomi signora, eccomi, glielo ficco io nel culoo!!!’

Vidi il gigantesco cazzo di Luca avvicinarsi pericolosamente all’ano di mia moglie e poi incunearsi lentamente nella rosetta e allargargliela.

‘Ohhh nooooo, noooo Luca nooo toglilooo, toglilooo mi spacchi mi fai maleeeee ‘.’

‘Che bel culoneeee signoraaaa, che bel culoneeee ‘..’

Mia moglie con le mani dietro tentava di spingere via l’ingombrante intruso, mentre lui le teneva una mano appoggiata sulla schiena e la spingeva in basso. Mentre il mio cazzo scivolava allegramente nella fighetta di mia figlia, Luca abbrancò Doretta per i fianchi e mentre la attirava a se le spinse con forza il cazzo nell’intestino. Un urlo disumano quasi mi intontì e fui quasi tentato di soccorrere mia moglie, poi pensai che era stata lei a chiedere che un cazzo la inculasse e che quindi si meritava ciò che stava subendo.

‘Signora glielo sbatto dentro tuttooooo ”

Mi piaceva sentire Luca che, nonostante la stesse inculando con violenza, continuava a chiamare mia moglie signora ‘

‘Figlio di puttanaaaa, togli quel coso dal mio culooooo ”’

‘Tuttoooo, tutto nel culo mia bella signoraaaa ‘.’

‘Papiii, papiii continuaaaa, continuaaaa ‘.. daiiiii daiiii daiii che vengoooooo ‘..’

La porcellina venne e subito appresso estrassi il cazzo e le sborrai sulla schiena ‘.

‘Spostati papà me la sbatto io adesso la mia sorellinaaaaa ‘.’

Lorenzo mi spinse via e infilò il suo larghissimo cazzone nella figa di sua sorella ..

‘Loreeeee ‘.. wow www che cazzone il mio fratellinoooo ooohhh siiiiii, siiiii, continuaaa, ti prego continuaaaaa ‘..’

Manuela nonostante avesse raggiunto da poco l’orgasmo era nuovamente pronta per godere, mia moglie con il culo in aria a pecorina con la schiena curvata e le tette appoggiate alla poltrona teneva le mani dietro per limitare l’escursione del cazzone di Luca nel suo sfintere, ma non si lamentava più, anzi mi accorsi che setacciava il culo ed emetteva un lungo gemito di piacere. Si erano formate le coppie e io ero solo, in contemplazione. Passai allora dietro la poltrona dove Lorenzo scopava sua sorella e scavalcai la spalliera quindi mi sedetti e presi mia figlia per i capelli e le abbassai il viso contro il mio cazzo ‘

‘Succhia troietta, succhiamelo !! Godi eh, ti stai facendo tutta la famiglia ormai ‘.’

Me lo prese in bocca e cominciò a succhiarmelo mentre il suo corpo sobbalzava sotto i potenti colpi di cazzo che Lorenzo le stava affibbiando. Di fianco a me la coppia Luca e Doretta si muoveva ormai perfettamente all’unisono e vidi che il mostruoso pene del ragazzo sprofondava ormai dentro al culo di mia moglie fino all’elsa. Sentii urlare Doretta e compresi che stava venendo, lui non si muoveva più e teneva il cazzone conficcato dentro al suo culo. ‘..

‘Tut’..toooooo, siiiiii, tut’..tooooo nel culoooooo ‘ Lucaaaa godooooo, godooooo, siiiiii, oh siiiii, ooohhhh godooooooooooo ”’

Lui sfilò il cazzo dal culo di mia moglie e si avvicinò a noi, si piazzò dietro a Lorenzo e si mise a leccargli il culo, poi dopo averlo insalivato bene, gli appoggiò il cazzo e glielo spinse dentro. Mio figlio stava in mezzo e si scopava sua sorella al ritmo dell’inculata che stava ricevendo. ”

‘Che culo che hai Loreee .. uuummhhhh che caloreeee , ti piace il mio cazzone nel culoo???’

‘Siii, Lucaaa, si inculamiiii, inculamiiii, fottimiii sbattimiii, siiiiii, io mi fotto la puttana di mia sorellaaaa !!!!’

Ero eccitatissimo e prossimo alla sborrata quando Lorenzo si tirò indietro ed eiaculò sulla schiena di Manuela. Poi mio figlio si lasciò cadere sul divano dietro di lui. Vidi l’obice di Luca avvicinarsi alle terga di Manuela ‘

‘UUmmm che buco del culo strettoooo, sei vergine eh troietta????’

Lei si sfilò il mio cazzo dalla bocca ed urlò con tutto il fiato che aveva in gola. ”..

‘Non vogliiooooo, non voglioooo ‘.’

Mi eccitava la cosa e così la presi per i capelli e la tenni ferma sprofondandole il cazzo fino in gola. Luca l’aveva intanto afferrata per i fianchi e la bloccava senza pietà. Poi lei quasi mi cadde addosso quando lui spinse forte e le spaccò il culo.
Le lacrime cadevano sul mio ventre e la rischiai che mi mordesse il cazzo. Quando sentii arrivare la sborrata glielo sfilai dalla bocca, me lo presi in mano e le schizzai sul volto coprendole gli occhi e la bocca con uno strato di sborra densa e abbondante.
Finalmente con la bocca libera lei urlò ancora ‘.

‘Ti prego pietàààà, ti pregooooo togliloooo ‘ ti supplico toglilooooooo ‘..’

‘Prenditi il cazzone troia e godi devi imparare a prendertelo in culoooo !!!!’

Doretta non ancora soddisfatta si stava sditalinando a cosce spalancate godendosi lo spettacolo.
Un ruggito gutturale uscì dalla bocca del ragazzino che cominciò a colpire con sonori schiaffoni sulle chiappe la povera Manuela ‘.

‘Ti sborro in culooooo troiaaaaa, sborrooooo, sborrooooo, sborroooooo, toh prendilo tuttoooo, prenditelo tuttoooooo ‘. ahhhhhhh’. aaaaaahhhhhh, aaaahhhhhh ”.’

Il membro di Luca si sfilò dal culo della piccola Manuela con un ‘plop’ e lei dolorante si alzò in piedi tenendosi una mano dietro. Lorenzo allora le disse ‘

‘Povera sorellina mia ti hanno fatto la bua??? Vieni qui, siediti vicino a me ‘.’

Lei piangente si lasciò cadere sul divano e si accoccolò contro suo fratello ‘.’

‘Ti fa male il culetto amore mio???’

‘E’ un bastardo il tuo amico, un gran bastardoooo!!!!’

‘Guarda sorellina, a vedervi me l’hai fatto diventare di nuovo duro come il marmo ”

Lorenzo si alzò allora in piedi e si inginocchiò a terra fra le gambe di sua sorella ‘.

‘Che vuoi fare Lore, non farti strane idee perché in questo momento non ho voglia di niente ‘ ‘

‘Ti lecco un po’ il buchetto così ti si allevia il dolore ‘ ‘

‘No smettila, basta, non voglio fare proprio niente ‘..’

‘Dai non fare la stupidina, vedrai che dopo starai meglio ‘.’

Lorenzo iniziò a leccarle il culo che era arrossato alquanto e pure parecchio slabbrato, lei esausta lo lasciò fare, inizialmente senza alcuna reazione ma a mano a mano che suo fratello la leccava lei iniziava a gradire ‘

‘Uuuummhh ti piace uummmm sorellinaaaa uuuummmm ‘..’

La leccò pazientemente per circa dieci minuti, poi si rialzò, le prese le gambe e gliele spinse contro il ventre facendo appoggiare l’incavo delle ginocchia sulle proprie spalle. Quindi le poggiò la cappellona sullo sfintere e glielo spinse dentro. Lei fin da subito tentò con tutte le sue forze di evitare la penetrazione ma ormai il cazzo si stava facendo strada.

‘Noooo, nooooo, è troppo largoooo, è troppo largoooo ‘ noooo ti pregooooo, sei mio fratellooooo …. noooooooo ‘..’

‘Dai bambina, te lo allargo bene così sei pronta per dar via il culo a tuttiiiii ‘..’

Io come padre e anche mia moglie restammo colpevolmente a guardare e dopo un po’, nuovamente eccitati dallo spettacolo libidinoso ci avvicinammo entrambi inginocchiati sul tappeto, ci baciammo con la lingua in bocca mentre Manuela piangeva e si lamentava. In piedi di fianco a noi si materializzò improvvisamente Luca, aveva il cazzo mezzo molle e se lo teneva in mano premendolo ora contro la mia guancia ora contro quella di Doretta. Mi voltai e glielo presi in bocca, mia moglie rimase per un attimo interdetta, poi a sua volta glielo tenne in mano e cominciò a masturbarlo. Ce lo scambiammo fino a farglielo diventare bello duro ‘

‘Matteo dai prendiamola in mezzo la tua mogliettina, prima io nella figa e tu nel culo e poi magari ci invertiamo ”

Lui si sdraiò supino sul tappeto e subito Doretta gli fu sopra infilandosi il cazzone in figa, io mi misi dietro e provvidi a ficcarglielo nel culo. Ormai Lorenzo stantuffava sua sorella e le spaccava definitivamente il bel sederino. Lui le sborrò nel culo mentre lei aveva appena iniziato a sditalinarsi il clitoride. Io venni per primo e mi alzai cadendo ormai quasi morto sulla poltrona. Il mio posto fu preso immediatamente da Manuela che si sedette sulla bocca di sua madre ‘

‘Mamiii, leccami la figaaaa. leccamelaaaa, voglio godereee, godereee.. godereeee’..’

Di buon grado la dolce mammina leccò la patatina alla sua bambina e vennero assieme subito seguite dalla fontana di sperma che fuoriuscì dal cazzo di Luca.

Ancora infoiato ed eccitato mi inginocchiai sul tappeto e poggiai i miei coglioni sulla bocca di mia moglie. Spinsi la schiena di mia figlia in avanti e la feci piegare, poi le poggiai la cappella sul buco del culo e glielo ficcai tutto dentro. Il culo ormai slabbrato accolse il mio pene senza alcuna fatica e senza alcuna resistenza.

“Papiiii ….. anche tu nel mio povero culettooo????”

“Siiiii. ci sono entrati tutti e adesso tocca a me !!!”

Si pà, siii pà fottimi in culo, fottimiiii che vengo ancoraaaa fottimiiiii sborrami nel culoooo, dai che vengo di nuovo daiiiiii ”

Glielo ficcai a fondo alcune volte mentre mia moglie mi leccava le palle, poi lo affondai il più possibile dentro e sborrai nel culetto della piccolina mentre lei, per la prima volta venne con un cazzo nel culo!!!
Mi guardai in giro e vidi solo visi soddisfatti, tutti ansimanti ed estremamente esausti, ma pienamente felici ed appagati.

Pensai: Ma che famiglia fantastica siamo!!!

By ombrachecammina
email: alexlaura2620@virgilio.it

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