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  • Senti, ma dimmi una cosa… Non sei di legno vero?
  • Di legno? Cio&egrave… in che senso?…
  • Di legno… di ferro… de coccio… Quelle robe là insomma… Mi dai l’idea di una ragazza… diciamo “vivace”, ecco…
  • Si, beh, il giusto…
  • Oh! Così mi piace! Il giusto. Soprattutto nell’intimità. E’ importante. E se poi ci scappa anche qualcosina di più del “giusto”, meglio ancora…
  • Ma si, dai, ovvio. Nell’intimità, ci sta, ci mancherebbe.
  • Eh ma non &egrave mica così scontato sai? Guarda che ci son certe tipe che son proprio “suore dentro”, anche nell’intimità…
  • E vabbé, si vede che sentono la vocazione…
  • Già. Ma per carità, piuttosto che suoretta meglio un po’… un po’ porcellina diciamo. Il giusto. Porcellina il giusto.
  • Ma si, in certi momenti… &egrave normale sentirsi un po’ porcellina…
  • E se poi ogni tanto la porcellina esagera un po’… ben venga!
  • Eh!… Ogni tanto… Si, succede diciamo di esagerare un po’… O anche un po’ tanto…
  • Si. Ma a quel punto… beato chi ti sta accanto!
  • Cio&egrave?
  • Se a quel punto, più che “porcellina” ti senti proprio… proprio-proprio…
  • Porca?
  • E’! Esatto! Proprio porca… Dicevo: beato e fortunato chi ti sta accanto!
  • Ha ha ha, ma dai… guarda che mica a tutti gli uomini piace sai?
  • Eh!…
  • Si, si, dico sul serio! Ci sono le suorette ma ci sono anche i preti mancati…
  • Dici? Mah… Comunque, guarda, ti tranquillizzo: non &egrave il mio caso. Anzi ti assicuro che, per come la vedo io, il fatto di essere porca &egrave una vera propria virtù!
  • Cio&egrave… se ti dico che sono un po’ porca… per te &egrave positivo?
  • Altro che! Positivissimo!
  • Hmmm… E se invece ti dico che sono… “un po’ tanto” porca?
  • Magari! Sarebbe un sogno!…
  • Quindi non sei uno geloso…
  • Dipende…
  • Da cosa?
  • Dipende da cosa si intende per gelosia e per essere porca. E’ soggettivo.
  • Beh, no, dai… La gelosia &egrave gelosia.
  • Anche no. Ad esempio molto spesso si confonde la gelosia con il senso di possesso.
  • Già, &egrave vero.
  • E l’essere porca invece?…

(continua)

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  • Non so… Cosa vuoi sapere?
  • Cosa significa per te essere porca?
  • Beh, diciamo che… Intanto per me porca non significa per forza una che va con tutti…
  • Capisco. E poi?
  • Poi… in pratica… una che non si tira indietro, ecco. Una che si da da fare. Che non disdegna il sesso.
  • Continua…
  • Una cui piace farsi guardare, mostrarsi, esibirsi, scoprirsi, senza troppe inibizioni…
  • Uuuh! Si fa interessante! Molto interessante!
  • Si, insomma, “disinibita e che gradisce il sesso”.
  • Ti piace stare nuda insomma… Dimmi di si e ti adorerò per sempre!
  • Ha ha ha!… Allora puoi pure iniziare ad adorarmi!!!
  • Stai guadagnando punti alla velocità della luce! Dimmi di più, dai!…
  • Allora… Beh, spesso giro nuda per casa e mi &egrave capitato di farlo anche certe volte che non ero proprio “sola”…
  • Bene!
  • …tipo una volta: c’erano una paio di mie amiche, io sono uscita dalla doccia… All’inizio sono rimasta solo con l’asciugamano, poi l’ho appoggiato, abbiamo cominciato a scherzare… Ed &egrave finita che sono rimasta tutta nuda un pomeriggio intero, così, con le mie amiche rigorosamente vestite.
  • Wow! Così mi piace! E poi?
  • Poi… situazioni tipo in palestra, in piscina, al mare… dove capita di spogliarsi… Diciamo che non mi tiro indietro. Ad esempio, in palestra, finita la doccia, alle volte se ho tempo e voglia, invece di vestirmi rimango un po’ nuda ad asciugarmi i capelli, a spalmarmi la crema… A volte anche per parecchio…
  • E’ una sensazione troppo elettrizzante vero?
  • Altro che! Se poi riesco a mettermi vicino alla porta dello spogliatoio… ogni volta che qualcuna entra o esce… da fuori si vede tutto!… Ed ogni volta &egrave come un brivido…
  • Conosco quel brivido. Lo conosco molto bene. (#conoscoquelbrivido)
  • Un po’ mi vergogno… ma &egrave troppo eccitante. Quando mi capita di farlo… non mi vestirei più.
  • E cosa daresti perché quella porta rimanesse aperta?
  • Ah, non hai idea! Darei l’anima! Una volta &egrave successo, sai? Me lo ricordo ancora…
  • Com’&egrave stato?
  • Fantastico! Semplicemente fantastico! Due sceme si sono messe a parlare sulla porta. Quando la apri tanto fa uno scatto e rimane aperta. Un po’ mi coprivano la visuale ma io riuscivo comunque a vedere fuori quindi da fuori si riusciva a vedere dentro.
  • Interessante!
  • Si ma aspetta! Quando se ne sono andate mica l’hanno chiusa la porta! L’hanno lasciata aperta! E io ero lì a pochi passi, tutta nuda!!!
  • Scommetto che eri nel pallone…
  • Ero in tilt! Non mi pareva vero. Sono rimasta nuda tutto il tempo. Non sapevo più che scusa trovare. Avrò svuotato e riempito la borsa mille volte facendo finta di cercare qualcosa. Intanto la gente passava fuori e mi vedeva.
  • Magari eri pure scalza.
  • Si, si, bravo, hai indovinato! Quando lo faccio mi tolgo proprio tutto, non voglio niente, nemmeno le ciabatte!
  • Com’&egrave finita?
  • Dopo un po’ una ragazza che era appena uscita dalla doccia ha visto la porta aperta e si &egrave incazzata, così l’ha chiusa. Mi ha guardato malissimo. Avrà pensato che l’avevo aperta io…
  • Che scema. E le due tipe che ti hanno lasciato la porta aperta le hai più riviste?
  • No, non venivano spesso. O forse avevamo orari diversi.
  • Guarda che la porta l’hanno lasciata aperta apposta…
  • Mi sa di si.
  • Sono sicuro che si masturbano ancora adesso pensando a te e allo scherzo che ti hanno fatto…
  • Boh, loro non lo so… Io sicuramente si!…

(continua)

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  • Hai mai avuto un compagno di giochi virtuale?
  • Si mi &egrave capitato. Tutte cose abbastanza leggere, che non sono durate molto, ma alcune volte mi sono divertita…
  • Tipo?
  • Non so… tipo andare dal medico accusando tosse per farmi visitare, vestita sexy e spogliandomi più del dovuto.
  • Racconta…
  • Indossavo un vestitino intero e sotto avevo perizoma e autoreggenti, senza reggiseno. Così quando mi ha detto di andare sul lettino per visitarmi ho tolto il vestitino e sono rimasta in tacchi, perizoma e calze… Il dottore &egrave diventato rosso… Poi mi ha auscultato dietro e sul petto. Io ero eccitatissima e penso che dai miei capezzoli turgidi abbia capito che avevo fatto apposta a restare mezza nuda, tanto che, mentre con lo stetoscopio mi auscultava, con la sua mano ha sfiorato i capezzoli un paio di volte…
  • Ha, ha, ha! Grande! E beato quel dottore!… Comunque, dai, tutto sommato mi sembra una cosina simpatica e soft, almeno da come me l’hai raccontata. Se posso: io ti ci averi mandata senza autoreggenti e con scarpa aperta, in modo che sul lettino ci finivi solo col perizoma e scalza. Però va bene anche così.
  • Beh, posso sempre rifarlo…
  • Si, ma se lo rifai forse &egrave meglio che cambi dottore. Quello dell’altra volta ‘sto giro ti zompa addosso!… Lo vuoi un altro suggerimento a scottadito?
  • Spara!
  • Entri con la tua complice e non appena scendi dal lettino (scalza e con addosso solo uno striminzito perizoma bianco) la tua amica fa in modo di farsi squillare il telefono, così &egrave costretta ad uscire e nel farlo spalanca di brutto la porta…
  • Si, non male come idea!… E se fa squillare il mio così rispondo in perizoma e sto al telefono un minuto, mezza nuda davanti al medico? Che te ne pare?
  • Porcellina che non sei altro! Così mi piace! Tu che rispondi al telefono sul più bello… Non male come idea! Però se con una mano tieni in telefono, con l’altra ti devi toccare! Me la vedo la scena: il medico che scrive la ricetta e tu di fronte a lui, praticamente nuda, con un perimzomino bianco, pure mezzo abbassato. E mentre con una mano tieni il telefono, con l’altra di tocchi le tette e ti spremi i capezzoli. Poi ti giri e mentre gli dai le spalle la tua mano scende con nonchalance, si infila nello slip e sguscia un paio di volte tra le labbra umide… Si, mi piace! Adesso ti tocca farlo…
  • Hmmm, anche toccarmi? Sei tu il porcellino!…
  • Beh, sei lì, davanti al medico, praticamente nuda e scalza, ti squilla il telefono, rispondi e ti metti a parlare, come niente fosse, con le tette di fuori, il culo di fuori… Come si fa a non toccarsi?! Sarebbe imperdonabile!
  • In effetti… Come potrei non toccarmi?… Dai, provo ad organizzare per una di queste sere e avverto la mia amica che mi dovrà fare da spalla. Ma cosa vuoi che mi metta?
  • Direi un abitino leggero leggero ma sufficientemente attillato, in modo che sia necessario toglierlo e non semplicemente sollevarlo o abbassarlo. Scarpe aperte. Magari con un po’ di zeppa ma aperte, in modo da poterle sfilare facilmente e farle ruzzolare sotto il lettino (dove andrai a recuperarle prima di vestirti, naturalmente). Perizoma o mutandina striminzita, bianca, leggerissima, trasparentissima ma non attillata: anzi, dovrà avere l’elastico rotto, così tende a scendere da sola. Dovrà scendere almeno fino a metà chiappa, se non peggio… Che ne dici?
  • Bella l’idea di piegarmi per prendere le scarpe! Però l’elastico rotto fa un po’ un brutto effetto… Se ti piace ho un perizoma bianco davvero osceno, praticamente &egrave un filo largo mezzo centimetro che lascia scoperto tutto tranne un piccolo velo sul davanti. Fa conto che &egrave talmente sottile che mi esce di lato la patata… Posso farlo scendere in qualche modo, senza dover rompere l’elastico. Può andare bene o &egrave troppo?
  • Direi che &egrave ottimo, altro che osceno! Comunque per elastico “rotto” intendevo sfibrato. Farà anche brutto effetto ma la mutanda che scende da sola, inesorabile, ad ogni tuo minimo movimento… ti assicuro che l’effetto tutt’altro che brutto. Lascio a te la scelta. Sarà in ogni caso eccitante, anche perché nel riporre il telefono in borsa, la borsa dovrà cadere per terra, facendo ruzzolare fuori quante più cianfrusaglie possibile (chiavi, monetine, ecc.), che ti chinerai a raccogliere qua e la per lo studio del medico mentre il perizoma o la mutandina scende inesorabile…
  • Hmmm! In pratica vuoi che mi metta a quattro zampe per lo studio… Lo farò impazzire, stavolta!…
  • No, beh, magari non proprio a quattro zampe (fa un po’ BDSM ed &egrave un genere che non apprezzo moltissimo). E’ sufficiente chinarsi e rialzarsi di volta in volta, giusto per perdere tempo e far precipitare la mutanda verso il basso… L’idea era quella.
  • Ok niente pecorina. Quasi quasi ci vado domani in pausa pranzo con l’amica. Farò del mio meglio. Sono già eccitata al solo pensiero…
  • He, he, a chi lo dici!… Dai che se fai la porca come piace a me ti regalo un’idea da urlo! Ho già iniziato a scriverci sopra un racconto “fattibile”, dove la protagonista sei tu. So che saprai meritartelo ;-)

Il giorno seguente…

  • Eccomi! Allora, sono entrata con la mia amica e ho detto che avevo una tosse che non andava via… Il medico mi ha detto di andare sul lettino e di spogliarmi per sentire i polmoni e i bronchi. Ho tolto il vestito, lì dalla scrivania, dandolo all’amica e sono andata a sedermi sul lettino, in perizoma e a seno nudo! Prima mi ha sentito la schiena e poi mi sono sdraiata per sentire davanti… Ero eccitata e dovevi vedere che capezzoli avevo… Durissimi!… Ha auscultato e ho visto che ha guardato il mio peri trasparente, si vedeva il filo in mezzo alle labbra della figa… Poi ha detto che non sentiva nulla e mi ha dato uno sciroppo. E’ tornato alla scrivania e a quel punto la mia amica mi ha fatto suonare il cellulare, così sono andata a prenderlo in borsa facendola cadere e sono restata al telefono per finta un minuto, dandogli la schiena e il mio culetto coperto solo da un filo… Poi mi sono girata, sempre fingendo di telefonare, e ho visto che guardava, così mentre parlavo ho messo a posto il perizoma allargandolo un attimo e poi ho messo giù. Mi sono chinata a raccogliere la borsa dandogli la vista del culetto e solo alla fine mi sono vestita. Non credo abbia staccato gli occhi da me, era rosso in viso… Io invece ero un lago… E lo sono ancora!… Soddisfatto?
  • Wow!!! Mi-ti-caaa!!! Brava e mitica!!! Un lago più che meritato direi!!! Dai dimmi un po’ di cose, che sto nella pelle… Sei riuscita a sfilare le scarpe e a rimanere scalza? La toccatina sei riuscita a dartela? E la tua amica? Un lago anche lei?…
  • Le scarpe le ho tenute perché mi ha detto potevo tenerle, tanto c’era il telo di carta sul lettino… Una toccatina sistemando lo slip me la sono data: ero fradicia!… La mia amica non so, ma si &egrave divertita molto!!!
  • Cazzo… l’immagine del tuo lago mi ha cambiato la giornata! Spero non si prosciughi facilmente. E nel caso, se vuoi, se ti va, se la tua amica può dedicarti un’altra mezz’oretta… una cosina facile facile e divertente da suggerirti ce l’averi… Avresti già l’abbigliamento giusto… Vado?…

(continua)

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  • Cosa volevi dirmi della spiaggia?
  • Per la spiaggia… diciamo che col tempo ci ho preso gusto. Da anni sto sempre in topless, anche se ci sono parenti e amici. E qualche esibizione ci scappa: una doccia birichina, una sistematina di slip maliziosa… E anche le amiche ci mettono del loro. Sanno che sono un po’ esibizionista…
  • Com’&egrave quel “anche le amiche ci mettono del loro”? Spiegami un po’….
  • Ci mettono del loro nel senso che a volte sono loro a spogliarmi. La più bella &egrave stata l’anno scorso. Happy Hour in spiaggia. Io ero in topless naturalmente e loro, approfittando che avevo le mani impegnate con i bicchieri, mi hanno slacciato i cordini dello slip lasciandomi tutta nuda e scalza in mezzo al bar pieno di gente!!!
  • Dai! Fantastico!!! E mi hai letto nel pensiero!!! Pensa che volevo proprio suggerirti un’idea del genere… solo che volevo fartela fare con dei gelati. Sai, i bicchieri, se nessuno te li regge li puoi sempre appoggiare. I coni gelato no… Comunque sei grandissima! Se penso che sei andata al bar della spiaggia in topless… hmmm!!! E magari eri anche l’unica con le tette di fuori, brutta porca! Ti adoro, mi hai illuminato la giornata! E poi che &egrave successo? Le tue amiche ti hanno aiutato subito a coprirti o al contrario ti hanno aiutato a restare nuda?…
  • Hmmm, mi hai detto “brutta porca”… wow!… Comunque mi hanno lasciata là, così, tutta nuda. E sono rimasta nuda per qualche minuto. Poi ho appoggiato i bicchieri e mi sono vestita.
  • A però! Qualche minuto?! Tutta nuda, tutta porca, in mezzo al bar pieno di gente?… Sei un mito, altro che!!! E muoio di invidia nei confronti di chi ha avuto la fortuna assistere alla scena! Fossi stato io al posto delle tue amiche, quel costume lo avrei fatto sparire definitivamente e per coprirti ti averi dato al massimo… una salviettina di carta del bar! Ma di quelle piiiiccole, piccole, piccole…

(continua)

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  • Nel frattempo se vuoi ho una cosuccia divertente e facile da farti fare, giusto per tenerti in allenamento… La vuoi sapere?
  • Mi incuriosisci… Dimmi! Dimmi!… Ho già capito che tu mi farai fare di tutto… Mmm!…
  • Di tutto e di più! Dipende solo da te. Io di idee ne ho finché vuoi. Cominciamo da quella cosa che ti dicevo, semplice e divertente, da fare “a scottadito”…
  • Spara!
  • E’ un gioco piuttosto semplice. Lo puoi fare in città o in vacanza, in primavera o in estate, ogni volta che vuoi. Il complice può essere indifferentemente maschile o femminile (meglio se femminile). Serve un abbigliamento adatto: una scarpa leggera, aperta ma con un po’ di tacco (tipo sandalo con zeppa in sughero) ed un abitino cortissimo e leggero, di quelli con le spalline sottili che appena le sposti cadono lungo il braccio col rischio che il capezzolo faccia capolino. Possibilmente chiaro ma attenzione: sarà l’unica cosa che indosserai quel giorno. Niente biancheria intima, solo scarpe e vestitino.
  • Si fa interessante…
  • Tu e la tua amica andate a farvi un giro per concessionari d’auto fingendo di essere interessate al nuovo modello di qualche utilitaria (tipo ‘vorrei prendere la nuova Fiesta ma vorrei anche vedere qualche alternativa'”). Cercate di farvi servire da qualche venditore giovane, non sarà difficile. Il venditore vi illustrerà le caratteristiche delle auto che ha in salone e tu salirai, scenderai, proverai ad entrare ed uscire dall’auto varie volte cercando di metterti in mostra il più possibile. Sali senza scarpe, fai cadere una spallina, fai alzare il vestito, ecc. ecc. Il divertimento del gioco sta proprio nel mettere il più possibile in imbarazzo il ragazzo delle vendite. Finito lo show, ringraziate, dite che ci penserete e via, verso un altro autosalone…
  • Che idea!!! Originale! Mi piace un sacco! Posso farlo già stasera dopo il lavoro! Ma posso andarci da sola? Oggi sono vestita con minigonna e camicetta, vuoi che vada domani così mi vesto come hai detto tu o va bene anche l’abbigliamento di oggi?
  • Diciamo che con un vestitino maialino viene meglio e se sei accompagnata secondo me &egrave più divertente. Quindi ti direi di fare le due cose: stasera vai da sola e vestita come sei, così vedi un po’ com’&egrave… Domani vai di nuovo (magari non dallo stesso) con un vestitino porco e accompagnata. Ok?
  • Mmm!… Doppia prova?… Ci sto! Vestito porco insomma, da tr…
  • Ha ha ha! Io preferisco dire “da porca” ma va bene lo stesso. Attillato, trasparente, corto, coscia scopertissima, decolt&egrave generosissimo, spallina giù, capezzolo che rischia a sbucare… Meglio che mi fermo, và, sennò…
  • A me sembra proprio da troietta, detta come va detta… E non vedo l’ora di farlo!
  • Una troietta scatenata che farà impazzire tutti!!! E che poi farà impazzire anche me raccontandomi com’&egrave andata. Anch’io non vedo l’ora!
  • Tolgo l’intimo anche oggi?
  • Certo. Che domanda… Sennò che troietta saresti?…
  • Giusto. Terrò anche la camicetta ben slacciata, in modo che si veda che sotto sono nuda… Ne sarà felice anche il capo oggi pomeriggio…
  • La tua generosità mi fa impazzire.
  • Più che altro essendo aderente si capisce subito che sotto sono nuda…

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  • Eccomi! Sono andata a vedere una Golf. Un venditore carino e giovane si &egrave offerto di mostrarmela subito…
  • Eh, chissà perché…
  • Mi ha fatta salire ed io per non sporcare ho tenuto la gamba destra dentro e la sinistra giù, la mini &egrave salita un casino. Ho visto che guardava le gambe, poi lui &egrave salito dal lato passeggero per farmi vedere il navigatore e lanciava certe occhiate…
  • Ha, ha, immagino!
  • Il meglio l’ho dato al baule. Ho voluto provare ad abbassare i sedili e tirarli su, quindi ero mezza abbassata dentro al bagagliaio. Secondo me, se ho visto bene, ha fatto un passo indietro a vedere la mini che saliva. Sentivo che era arrivata a filo sedere… E durante tutto il tempo conta che, essendo freddo, in camicetta avevo i capezzoli duri che si vedevano distintamente… e non solo per il freddo…
  • Hmmm!…
  • Mi ha lasciato il bigliettino col numero… per ogni dubbio, ha detto…
  • Si sì…
  • Tornata a casa ero così bagnata che ho sentito una goccia che scendeva lungo la coscia… Era molto buona!… Oggi pronta per il bis: vestitino leggero con spalline sottili pronte a cadere!
  • Grandissima!!! La scena di una gamba dentro e una fuori &egrave eccezionale, così come quella del baule. Ora sei pronta per il bis e per esagerare! E se con la scusa di non sporcare ti togli anche le scarpe sarebbe il massimo! Non sono un feticista ma in queste situazione il piede nudo ti da quel pizzico di troiaggine in più che ti rende irresistibile, fidati! Sento anche che quella spallina che cade farà uscire qualcosa e che stavolta il malcapitato venditore finirà la sua giornata in bagno… ululando.
  • Proverò a togliere i sandali allora. La spallina cade di sicuro. E’ già caduta un paio di volte stamattina… Ma torno dallo stesso o cambio?
  • Vedi tu. Secondo me se torni dallo stesso finisce che te lo scopi e che ti regala l’auto… Ah, i sandali, quando li sfili, falli ruzzolare “per sbaglio” sotto la macchina…
  • Dai allora vado da un altro, &egrave meglio. Poi mi chinerò a raccogliere i sandali… ma sarò davvero per terra a pecorina così!!!
  • Esatto. Scalza, alla pecorina, con un vestitino da troietta, una spallina giù, la tetta che sta x scappar fuori e il venditore chinato in fianco a te x aiutarti… Si, l’idea era proprio questa.
  • Il vestitino &egrave molto corto, se mi metto a pecorina sarò scoperta del tutto…
  • Lo so. Per questo ti ho chiesto di farlo. Stasera di gocce ne devono scendere più d’una…
  • Mmm… se la metti così lo farò! Chissà che gocce scenderanno allora…

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  • Ecco qua la tua troietta!
  • Ma ciao! Allora?…
  • Ieri sono andata da un concessionario di auto usate. Mi ha fatto vedere un paio di Audi che aveva nel piazzale. Nella prima siamo saliti e mentre eravamo dentro che spiegava ho fatto in modo cadesse una spallina. L’ho lasciata giù come se non me ne fossi accorta. Avevo il seno destro dal suo lato ben scoperto. Non si vedeva tutto il capezzolo ma spuntava l’areola, visto che le ho piuttosto larghe e rosa…
  • Mi sembra un buon inizio…
  • Nella seconda macchina, con la scusa di non sporcare ho tolto i sandali e uno l’ho fatto ruzzolare. Una volta scesi ho preso il primo e ho finto di cercare il secondo. Era un po’ sotto, così anche se lui si era offerto di prenderlo, ho fatto da sola. Mi sono messa letteralmente a pecorina sull’asfalto e mi sono allungata a prendere la scarpa… Lui era in piedi dietro di me e credo abbia visto tutto. Sentivo il vestitino che saliva, saliva… sentivo l’aria fra le gambe e sulle natiche…. Hmmm… Quando l’ho preso e mi sono rialzata lui era arrossito e mi ha detto ridendo “occhio con quel vestitino a fare certe acrobazie…” Ho chiesto ingenuamente perché… e lui ha risposto, ancora più rosso, che si era visto tutto… ma proprio tutto!
  • Generosissima, come sempre!
  • Poi, avendo le mani sporche, mi ha accompagnata alla toilette per farmele lavare e prima di andarmene mi ha dato il suo biglietto dicendo che se avevo domande… o volevo bere un aperitivo insieme… di chiamarlo.
  • Hai fatto colpo! Non avevo dubbi…
  • Che dici? Promossa?
  • Promossa a pieni voti!!! Super troia e super brava!!! Ti confesso che quando ho letto che ti ha accompagnata alla toilette… beh… ho avuto un sussulto! Sono sicuro che un’ingroppata te l’avrebbe data volentieri.
  • Un effetti anch’io pensavo ci avrebbe provato… E un po’ lo speravo. Ero parecchio accaldata ed eccitata dalla situazione…
  • Ma sai che questa cosa del bagno mi ha fatto venire un’idea? Pensi anche tu quello che sto pensando io?…
  • No, non so cosa hai in mente… ma so già che lo farò con molto piacere!
  • He he… maialina maialina… Dunque, l’idea in realtà &egrave molto semplice. E come spesso accade sono proprio le cose semplici a dare soddisfazione…
  • Vero.
  • Ecco cosa devi fare. In ogni concessionario che si rispetti c’&egrave una macchinetta del caff&egrave. Adocchiala subito e se non la vedi vattene, cambia concessionario. Finito il tuo show – che ogni volta si fa sempre più audace e sapiente (sai com’&egrave, ad ogni prova il grado di troiaggine migliora) – al momento del biglietto da visita scatta la domanda tattica: “Quella macchinetta del caff&egrave va a monetine? Posso?…”. Il venditore a quel punto si prodigherà per offrirti il caff&egrave e tu, maldestramente, lo userai per macchiarti il vestito. Una bella macchia seria, che necessita di una tappa in bagno dove, nell’intento di pulirlo alla meno peggio, te lo dovrai togliere rimanendo tutta nuda e con la porta appena socchiusa… Che ne dici? Ti senti abbastanza troia per farlo?
  • Mamma mia che fantasia che hai!!! Certo che posso farlo!… Ma in bagno vado sola o…
  • Che porca che sei! Io inizialmente pensavo da sola, lasciando la porta semi aperta in modo che se il venditore volesse sbirciare (e lo farà, fidati) ci riesca comodamente. Se no puoi andarci con la tua amica, così sarà lei ad aprire e chiudere la porta mille volte mentre sei nuda… Oppure ci puoi andare col venditore ma a quel punto amica mia… se sei in bagno col venditore e ti togli il vestito rimanendo completamente nuda… la scopata ci sta tutta. A quel punto non potrai certo respingerlo. Vedi tu…
  • Mmm! Vedrò se si offre di aiutarmi… Mi piace l’idea! Stasera però non ho il vestito adatto…
  • Beh, puoi sempre organizzare per domani così hai tutto il tempo di scegliere un vestitino da troia ma che sia anche “sacrificabile” sporcandolo di caff&egrave e massacrandolo poi in bagno sotto il rubinetto. Se poi &egrave chiaro e trasparente, figurati quando &egrave pure bagnato…. Pensa a quando esci bagno… Hmmm… Resisterà la mia troietta fino a domani?
  • Ok! Domani vestitino da troietta come piace a te… E via di caff&egrave!

(continua)

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  • Buongiorno! Pronta per stasera?
  • Prontissima! Vestitino nero, sandalo e… basta!
  • Hmmm… quel “e basta” … HMMM!!! Peccato solo che il vestito non si chiaro, così quando lo bagni diventa anche trasparente… ma va benissimo anche così (non sono mai contento vero?) Comunque dacci dentro e ricordati che ti voglio tutta nuda (ripeto: TUTTA NUDA) nel bagno del concessionario, con la porta appena appoggiata che rischia di aprirsi da un momento all’altro. E… inutile aggiungere che una bella toccatina &egrave d’obbligo. Vorrai mica trovarti in una situazione del genere e rinunciare a masturbarti?… Sarebbe un crimine…
  • Mmm… stasera finisce male mi sa… Se poi mi fai toccare perdo ogni controllo…
  • L’idea &egrave quella. Vai ed esagera!!!

(il giorno seguente)

  • Ciao! Ieri sera sono andata e… l’ho fatto!!! Siii, l’ho fatto!!! Se ci penso tremo ancora tutta!!! Mi sono macchiata di caff&egrave alla grande e ho chiesto il bagno. Era abbastanza imbucato e credevo che non mi avrebbe visto nessuno così ho lasciato la porta un po’ aperta, con una bella fessura per chi volesse sbirciare…
  • Così mi piace!
  • Mi sono spogliata nuda e ho messo la parte sporca il vestito sotto il rubinetto. Poi l’ho strizzato e ho cercato di asciugarlo un po’ con il getto d’aria per le mani ma ci &egrave voluto un po’. L’operazione non &egrave durata poco, anzi! Ero troppo eccitata! Sentivo l’aria calda dell’asciugamani elettrico sulla pelle nuda e a quel punto… non ho resistito! Ho fatto come mi hai detto di fare e ho iniziato a toccarmi!
  • Uuu! Grandissima!
  • Pensa che mentre mi masturbavo mi sono tolta anche i sandali, così da rimanere completamente nuda e godere ancora di più. Ho chiuso gli occhi e ho immaginato di uscire dal bagno e andarmene in giro per il concessionario così, nuda e scalza, con la figa aperta e le labbra in bella mostra, davanti a tutti… Ero talmente eccitata che sono venuta in un batter d’occhio! E’ stato incredibile! Stupendo! E non &egrave tutto…
  • Oh cazzo… Come sarebbe a dire “non &egrave tutto”?…
  • Adesso ti faccio impazzire…
  • L’hai già fatto. Ma continua, ti prego…
  • Immagina la scena… Ero ancora “ansimante”… il vestito lo avevo appoggiato ad uno sgabello lì a fianco, i sandali non so nemmeno dove erano finiti… Ero nuda e scalza, come mi ha detto tu. Avevo una mano appoggiata all’asciugamani ad aria e l’altra ancora tra le gambe… L’apparecchio si spegne, smette di fare rumore… Alzo la testa, riapro gli occhi, c’&egrave silenzio ma sento una sensazione strana… Mi giro verso la porta e cosa ti vedo?…
  • Non…
  • Forse per via di un po’ di corrente d’aria la porta si era aperta da sola, quasi del tutto! In pratica mi sono masturbata con la porta spalancata e io non me n’ero accorta a causa del rumore all’asciugamani elettrico…
  • Non… Non ho parole…
  • Lì per lì mi si &egrave gelato il sangue… Poi ho realizzato che fuori non c’era nessuno e mi sono tranquillizzata… Però non potevo sapere se prima qualcuno mi aveva visto, mentre ero nuda e mi stavo masturbando… O se magari la porta non era stata aperta dal vento…
  • Beh… diciamo che se nessuno ti ha ingroppata vuol dire che nessuno ti ha visto…
  • E’ quello che ho pensato anch’io. In realtà, poi… quando mi sono ricomposta e sono tornata nel salone… tutti quanti mi guardavano strano… Sembravano allupati e col sorriso stampato in faccia… Non credo fosse solo una coincidenza…
  • Stikazzi! Direi proprio di no! Mi sa che ti hanno vista eccome! Cazzo! Cazzo! Cazzo!… Se la ricorderanno di brutto quella serata! E si mangeranno le mani per non aver colto la palla al balzo e aver improvvisato una bella Gang Band, che a quel punto ci stava tutta…
  • Si, &egrave quello che penso anch’io… E nemmeno io me la scorderò facilmente. Una bella ammucchiata ci stava proprio… Ero talmente nel pallone che avrei fatto numeri… Mi sa che in quel posto… prima o poi ci ritorno.

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