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AMICHE? – capitolo 5

Da dove può partire Giulia per cercare la cugina, non lo sa neanche lei, la polizia ha già vagliato cellulare, computer, amiche senza nessun risultato concreto. La ragazza non sa che pesci prendere. Comincia ad andare nei locali più frequentati sperando di trovare qualche indizio, quelli che solitamente nessuno riferisce alle forze dell’ordine. Batte ogni pista possibile, tutte quelle che le vengono in mente, come una trottola percorre la città in lungo e in largo senza risultato, i suoi zii ogni giorno che passa sono sempre più disperati, specialmente sua zia. Parla più volte con il fidanzato di lei, anche lui distrutto, il giorno della scomparsa dovevano andare al mare e trascorrere qualche giorno nella casa dei suoi genitori, non si da pace, gli chiede come andasse il loro rapporto ma lui risponde che era tutto perfetto. La ragazza si ricorda alcune confidenze che la cugina le aveva fatto, non era andata sullo specifico ma le aveva confessato di aver avuto nuove eccitanti esperienze che l’avevano sconvolta ed eccitata al tempo stesso, ora capisce perchè non aveva approfondito il discorso non si trattava di qualcosa che aveva fatto con il suo fidanzato ma allora, con chi? Vanessa è una ragazza equilibrata, con una certa moralità, sensibile e sincera, come può essere che abbia avuto un amante. Sono molte le domande che affollano la mente di Giulia, deve scavare più a fondo, che sia finita in qualche brutto giro… non trova spiegazioni. I compagni di scuola della scomparsa sono quasi tutti via tranne qualcuno che solitamente evita di mostrarsi n spiaggia, Marco ed il suo amico Antonio, Miriam che è ancora in città visto che è la ragazza di Marco, Agnese, Roberto che lavora tutta l’estate con suo padre, Giorgio che alla spiaggia preferisce i musei. La giovane decide di partire da loro, di avvicinarli, di sapere qualcosa in più che la porti al suo obbiettivo. Discretamente, camuffata per non dare nell’occhio, comincia a seguirli e a scoprire le loro abitudini, di qualcuno come Giorgio è facile, sempre per mostre o in biblioteca, Roberto lavora ed alla sera non esce perchè è stanco morto, il padre lo fa lavorare sodo, con Agnese è più complicato ma anche lei conduce una vita tranquilla e abitudinaria presa da mille hobby e la maggior parte del tempo la passa dai nonni appena fuori città, con Marco, Antonio e Miriam è tutta un’altra cosa, si accorge che è veramente complicato inquadrarli, decide di conoscerli senza fargli sapere che è la cugina di Vanessa. I tre sono soliti frequentare sempre gli stessi posti, un bar in centro, “il Girasole”, un bar dove fanno musica dal vivo il “Blu Orizon” e una discoteca la “Luxury”. deve assolutamente attirare la loro attenione e farsi ammettere nel gruppo ma non sa come fare, il suo sesto senso le dice che loro sono la chuave per capire che fine hanno fatto le due ragazze scomparse. Incontra Marta sorella di Karen, anche lei disperata.
G – ciao Marta, qualche novità? –
M – nessuna purtroppo, sembrano svanite nel nulla, nessuno ne sa niente –
G – sai se tua sorella aveva un ragazzo, se si vedeva con qualcuno in particolare –
M – che io sappia no, mia sorella era tranquilla anche se ultimamente si comportava in modo strano, una sera l’ho vista che usciva vestita scandalosamente sexy, quando le ho chiesto dove andasse mi ha risposto che doveva incontrare un ragazzo che le piaceva, non le ho creduto non è mai stata brava a mentire, non so dirti altro –
G – ti ringrazio sei stata davvero utile, anche mia cugina ultimamente si comportava in modo strano a detta dei miei zii, speriamo non siano finite in qualche brutto giro –
M – aspetta, adesso che mi viene in mente un giorno mi è capitato in mano il suo cellulare ha squillato ed è arrivato un messaggio, sono riuscita a leggere solamente le prime parole prima che la schermata si oscurasse, diceva ” vieni alla Luxury alle dieci, sexy”, ho una brutta sensazione… –
G – ti terrò informata, il mio numero ce l’hai, appena so qualcosa ti chiamo –
M – ci conto buona fortuna, vorrei aiutarti ma domani riparto, ritorno tra un mese –
La Luxury, qualcosa nella mente della ragazza era scattato, deve verificare se quei tre, il solo legame tra le due rapite, c’entrano qualcosa, deve fare colpo su di loro, da quanto ha capito Marco è un porco, corre dietro a tutte anche quando c’è Miriam con lui, Antonio è single ed è sempre insieme a loro, l’unico problema è Miriam che aveva già conosciuto dieci anni prima e che può riconoscerla, collegarla a Vanessa facendo sfumare il suo piano, si tranquillizza subito, sa che la cugina non parlava quasi mai di loro e del rapporto epistolare che intrattenevano, e poi, era passato così tanto tempo e lei è così cambiata che quasi nessuno vedendola prima e dopo direbbe si tratti della stessa persona. Decide di cominciare quella sera stessa, lei non è pratica di certe cose, non sa come vestirsi, come comportarsi, solitamente conduce una vita ritirata, esce ogni tanto con le amiche ed ha una specie di ragazzo che frequenta di rado, bella com’è non farebbe fatica a sedurre chiunque ma non sa come fare. Semplice, internet, basta documentarsi, prima ricerca, vestire sexy, le si apre un mondo, due, sedurre ed essere provocante, apriti cielo cosa non le appare sullo schermo, non è una santa, qualche porno l’ha visto anche lei, ma di vestirsi così e comportarsi a quella maniera non lo aveva mai immaginato. Tempo di spese, esce e va in centro, aquista qualche vestitino per così dire, torna a casa e si prepara, vuole essere in discoteca per le dieci e mezza, non si fa vedere dagli zii quando esce, lascia solo detto dove sarebbe andata, indossa un paio di scarpe di vernice nere, due calze bianche con fiocchetto laterale che arrivano a metà polpaccio, una mini nera ed una camicia rossa aperta sul davanti fino al seno annodata sull’addome, lasciando scoperto l’ombelico, intimo nero solo mutandine, niente reggiseno, non ha delle grandi tette ma con quella scollatura fanno la loro figura. Si sente una troia, sale sulla sua smart e via, “speriamo bene” pensa. La città è piena di vita, gruppi di giovani affollano i marciapiedi, i locali sono pieni, spera di riuscire ad entrare, che ci sia ancora posto. Parcheggia, come scende dalla macchina alcuni giovani, fermi nel parcheggio le fanno un fischio di ammirazione, si sente vermente indecente vestita così, lei a differenza della cugina, non ha mai amato mettere in risalto la propria bellezza, è a disagio ma determinata. Arriva davanti all’ingresso, c’è la coda, il buttafuori chiude il cordone – siamo al completo – annuncia, un mormorio di disappunto si alza dai numerosi presenti ma lei non si scoraggia, si avvicina e facendo la voce più dolce e sensuale che può
G – fammi entrare ti prego, i miei amici sono già dentro, mi stanno aspettando –
Il buttafuori la squadra per bene – una come te la faccio entrare di sicuro –
Apre il cordone e la fa passare. Il facile è fatto, adesso spriamo che quei tre siano lì altrimenti è tutta fatica sprecata, avanza tra la folla che si accalca davanti al bancone, c’è una vera ressa, per fortuna che i posti sono limitati, più di una volta sente delle mani toccarle il culo, non può farci niente neache riesce a capire chi possa essere stato. Si avvicina ai divanetti e su uno riconosce Miriam e Andrea, sono seduti bevendo il loro drink, Marco non lo vede, si gira verso la pista, eccolo, sta ballando e cerca disperatamente di strofinarsi su una giovane che però si gira e lo manda a fanculo, continua a ballare guardandosi attorno se ci sono altre ragazze abbordabili vicino a lui. La tua occsione è arrivata Giulia, fatti coraggio e avvicina quello stronzo che ci prova con tutte anche se ha la sua fidanzata a neanche dieci metri. Si butta letteralmente in pista, si avvicina a lui, cerca di muoversi il più a ritmo possibile nel modo più snsuale che conosce. Bingo, eccolo che si avvicina, un momento, anche Antonio è arrivato in pista, la giovane con la coda dell’occhio cerca di vedere dove sia Miriam ma non c’è, sembra scomparsa. I due si lanciano un’occhiata d’intesa e si avvicinano a Giulia che mentalmente si prepara a stare al loro gioco. Marco le arriva dietro, utilizzando la stessa tecnica che aveva tentato prima cerca di avvicinarsi il più possibile cercando di appoggiare il pacco contro il culo della ragazza, la giovane trae un grosso sospiro e lo lascia fare, sotto un certo punto di vista lo facilita spingendo il culo indietro. Il primo contatto è fastidioso, si accorge subito che lui ce l’ha duro, il ragazzo vista la reazione di lei le appogia le mani sui fianchi nudi per assecondare meglio i movimenti, ha le mani bollenti, che strana sensazione quasi piacevole se solo fosse un’altra persona. Si spinge sempre più in avanti tanto che la ragazza distingue perfettaamente la forma del cazzo duro tra le sue natiche, per fortuna sono vestiti altrimenti l’avrebbe già penetrata, le mani di lui si abbassano e dai fianchi scivolano all’altezza dell’ombelico, la tengono, la accarezzano, rimane sorpreso, la pelle di lei è liscia come la seta, calda quasi bollente, perfetta. Giulia comincia quasi ad eccitarsi, si sente sporca, non ha mai fatto niente di simile, non si è mai comportata così, l’unica cosa che la mantiene fredda e lucida è il pensiero di ritrovare sua cugina, sente che quei tre sono la chiave. Marco si fa audace e comincia a baciarle il collo, lei lo lascia fare, arriva Antonio, le si piazza davanti, lei lo guarda negli occhi, prima che possa dire niente o fare qualcosa si ritrova anche lui addosso, questo spinge il suo pacco contro di lei, per facilitare l’azione le appoggia le mani sulle spalle, ora sono in due a darle il ritmo per muoversi, lei ha appoggiato le mani sulle spalle del secondo, non sa come comportarsi, vorrebbe solo scappare anche se qualcosa la tiene lì, non è l’affetto per Vanessa, si sta eccitando, l’unica sua salvezza potrebbe essere l’arrivo di Miriam che però non si vede. Sente premere contro di lei i membri duri dei ragazzi, che si fanno sempre più audaci, praticamente se la stanno scopando vestita. Le mani di Marco le accarezzano il ventre e scendono fino all’orlo della minigonna cercando piano piano di insinuarsi sotto, Antonio dalle spalle è sceso ai fianchi e mentre la tiene con i pollici sale sotto la camicia sfiorandole i seni. Giulia comincia a dubitare di se stessa, quel gioco comincia a piacerle, lì nessuno la conosce e anche se una volta si lasciasse andare non può succedere niente di male basta non superare certi limiti, pensa. All’improvviso arriva Miriam e di botto il suo fidanzato si allontana, lui si ma non l’altro che ora ha campo libero. Le passa dietro con un movimento fulmineo, si spinge contro di lei, muovendosi a ritmo della musica le stringe i fianchi, sale fino ad arrivarle ai seni, la destra sale si insinua sotto la camicia mentre l’altra le sfiora l’ombelico , scende e scende fino ad entrarle sotto la gonna. Con una mano dolcemente le sfiora il seno soffermandosi sul capezzolo ormai turgido dall’ecitazione, l’altra mano le sfiora le mutandine facendole una specie di solletico che per un attimo la fanno gemere. Nessuno intorno aloro si accorge di nulla, la pista è una bolgia infernale, la ragazza si è proprio lasciata andare, in un momento di lucidità rinsavisce, si vergogna di se stessa, del suo comportamento e, liberatasi dalla stretta del giovane, lascia la pista e si dirige al bancone, ha bisogno di bere qualcosa, di riaquistare lucidità. Cosa sta facendo, si sta comportando come una troia nel vero senso della parola, però, li ha subito presi all’amo tutti e due, ordina una vodka, la beve in due sorsi, ha bisogno di una scossa, non ha raggiunto il suo obbiettivo non è riuscita ad entrare nel gruppo, se serve è decisa anche a scoparsi uno dei due, beve un’altra vodka, l’alcol fa il suo effetto e la privano di parte della sua timidezza togliendole le rimanenti inibizioni, si sente come le spie, pronte a tutto per il bene del loro paese. Torna in pista, ricomincia a ballare proprio davanti al divanetto dove sono seduti i suoi obbiettivi, Antonio si alza , le si avvicina, si mette dietro di lei, le appoggia una mano sul ventre tirandola a se, preme il suo pacco contro il suo culo, si muove a ritmo e su e giù, sembra si stia segando in mezzo al suo fondoschiena. Marco e Miriam guardano compiaciuti, la mano destra la appoggi sul retro-coscia di lei, sale fino ad arrivarle sotto la gonna, le palpa il culo e poi si insinua in mezzo alle gambe, raggiunge la figa, comincia ad accarezzarla dolcemente. La ragazza lo lascia fare, appena viene toccata nell’intimo inarca la schiena, comincia ad ansimare, si abbandona a quel tocco, prova un’eccitazione che non aveva mai conosciuto prima, sesso lo aveva fatto con un suo ex, il classico rapporto tra due adolescenti, questo andava ben oltre, sono sensazioni che non conosce, che la fanno sentire diversa. Il corpo di lei risponde agli stimoli e cominca a bagnarsi, lui se ne accorge e comincia a baciarle il collo e a mordicchiarle l’orecchio, dall’addome sale con la mano sinistra al seno, entra sotto la camicia, lo tasta avidamente strizzando di tanto in tanto il capezzolo, ha un tocco delicato ma deciso che fanno impazzire Giulia. Le sussurra all’orecchio
A – vieni seguimi, cerchiamo un posto tranquillo –
Giulia annuisce col capo ma non vuole essere scopata senza ottenere il risultato sperato, mentre si allontana in compagnia del ragazzo strizza l’occhio a Marco, sul volto di lui compare un sorriso malizioso e annuisce con la testa, cosa ha capito pensa lei, non importa deve ottenere quello per cui si è cacciata in una situazione simile, informazioni sulla cugina. Marco e Miriam si alzano, seguono i due che si allontanano dalla pista, Antonio si ferma a parlare con un buttafuori, la ragazza nota che tra i due cidev’essere un’intesa di vecchia data, l’uomo si gira verso di lei e ha come una smorfia compiaciuta stampata sul viso, apre una porta laterale e fa entrare i due seguiti subito dopo dalla coppia. La stanza è una specie di privè, si sente la musica ma ad un volume più basso, sempre alto per la nuova arrivata, ci sono dei divani disposti a U, un tavolinetto che occupa quasi ineramente lo spazio fra le due ali dei divanetti, è in plexiglass trasparente, all’interno disposti ai lati della struttura ci sono dei led che lo illuminano facendogli cambiare continuamente colore, le pareti sono rivestite di tessuto, sembra che ci siano dei grossi cuscini di raso, grandi quanto l’intera parete a coprire intramente il muro, il soffitto è decorato da un murales che lo copre interamente, raffigura una specie di grotta nella quale spiccano delle specie di angeli abbracciati a delle donne, un pò come nelle opere di Louis Rojo, al entro scende una di quelle palle girevoli a specchio, dei faretti posizionati agli angoli del locale la illuminano e diffondono nel privè ogni sorta di colore possibile. Giulia è brilla, le vodke a fiato le offuscano la mente, solo di una cosa è certa, ora è al centro dell’attenzione dei tre, però non sa ancora se pentirsene o meno. Neanche chiusa la porta Antonio è su di lei, la prende, la stringe a se, le mette una mano sul culo, le infila mezzo metro di lingua in bocca, lei non può far altro che contraccambiare, si sta eccitando, il ragazzo ci sa veramente fare, le ha tolto la mano dal culo , con una la tiene stretta a se e con l’altra va direttamente a lavorarsi la figa, comincia massaggiandola e non appena sente arrivare gli umori della ragazza la penetra prima con uno, poi con due dita. Lei non reagisce lascia fare è in preda all’eccitazione, a sensazioni che non aveva mai provato prima, si sente smarrita, usata, eccitata e un mare di altre cose che non riesce a definire, ha le braccia intorno al collo di lui, il suo addome si muove e freme man mano che lui se la lavora, ha i capezzoli turgidi ed è diventata tutta rossa, non chiede altro che abbandonarsi a quel piacere che fino ad un attimo prima non conosceva e che ora desidera. Marco e Miriam sono dietro di loro, si baciano e si toccano godendosi quello spettacolo, lui slaccia e toglie il top di lei liberando i seni, comincia a succhiarle i capezzoli, lei ansima e slaccia i pantaloni di lui, non porta l’intimo e subito dritto davanti alla ragazza svetta il pene turgido, di marmo, sovraccaricato dalla scena dell’amico con la sconosciuta. Miriam si inginocchia e lo prende in bocca, è esperta, sa come muoversi, come stimolare il suo fidanzato, lui ansima, anche se non c’è la necessità prende la ragazza per la testa con entrambe le mani , la guida, le da il ritmo che vuole, qualcosa scatta, il giovane cambia espressione e guardando il viso eccitato della nuova ha una reazione brutale, comincia ad entrare e uscire dalla bocca di lei simulando una brutale scopata, presa alla sprovvista e con la testa bloccata dalle mani di lui non può far altro che assecondare, finalmente viene obbligandola ad inghiottire. Nel frattempo Antonio non ha perso tempo, ha slacciato la camicia di Giulia buttandola per terra mettendo in mostra i seni perfetti di lei, scorrendo con le mani lungo i fianchi è arrivato alla mini, si inginoccia, prende con entrambe le mani gonna e intimo e li fa scendere a terra lungo le gambe affusolate, avvicina il viso alle cosce, ne assapora il profumo, la pelle è liscia, perfetta, calda rovente, morbida. Le mette le mani sul culo, lo stringe, lei mette le sue mani su quelle di lui quasi ad incitarlo, sale con la faccia lungo le coscie e arriva alla figa, le mette letteralmente la testa fra le gambe, la sua lingua arriva senza problemi al clitoride, con la punta comincia a sollecitarlo, passa poi alle labbra fino ad assaporare i suoi umori, torna indietro e ricomincia. La ragazza geme, ansima, si contrae, inarca la testa, viene scossa da un forte orgasmo che la fa vacillare, si piega in avanti appoggiandosi sulla schiena di lui, ha le lacrime gli occhi, rivoli di umori scendono lungo le sue gambe, bacia intensamente il suo amante che la solleva di peso e la adagia su un divano. Gli altri due non hanno perso tempo, la ragazza è stata messa a quattro zampe sul grande tappeto per terra e lui le è andato dietro, le ha alzto la mini e spostando di lato il perizoma ha cominciato a scoparla furiosamente, Miriam è abituata, Marco fa così ogni volta che si eccita oltre misura, a lei piace, si è eccitata anche lei. Appena Giulia viene sistemata sul divanetto, i due si fermano, si dirigono verso di lei, si spogliano completamente assieme ad Antonio, si avvicinano alla giovane ancora ansimante, Miriam le va sopra, comincia dolcemente ad acarezzarle i seni con una dolcezza che solo una donna può avere, le bacia i capezzoli, le lecca il ventre e senza staccare la lingua dal corpo arriva alla figa, le bacia il clitoride, assaggia i sui umori, si solleva, porta il viso sopra quello di lei e la bacia, le mette la lingua in bocca, l’altra presa dal piacere e da quelle nuove emozioni contraccambia, un bacio intenso travolgente, le due si abbracciano e rimangono strette l’una all’altra. I due sono col cazzo in mano, si mastrbano vigorosamente, le due ragazze gli stanno offrendo uno spettacolo straordinario, i loro corpi nudi avvinghiati, i loro capelli sciolti che si intrecciano come le loro lingue, le gambe dell’una incrociate con quelle dell’altra mentre le loro cosce sono a contatto con il loro sesso, muovendosi si stimolano, si danno piacere a vicenda. Antonio raggiunge Miriam alle spalle, la prende per i fianchi, le solleva il culo, senza nessuna pietà la penetra di un colpo, lei urla e geme , gode non prova dolore è già ben lubrificata. Marco si avvicina alla faccia di Giulia, la gira dal suo lato e le ficca l’uccello in bocca, tanto a fondo da quasi soffocarla, lei non ha mai fatto pompini, adesso senza nessuna esperienza si trova un’intero pene duro come la pietra in bocca, muove la lingua, comincia a succhiare, lui si muove, entra ed esce, la giovane impara subito, lavora la cappella con la lingua, lo bacia, lo succhia, lo lecca, sembra quasi una pompinara di professione, nel vedere quel viso angelico intento a fargli un signor pompino lui grugnisce, ansima, ad un tratto afferra la testa di lei, spinge a fondo il suo membro nella gola di lei, un rantolio annuncia che sta sborrando, le riempie la gola, la bocca, per non soffocare è costretta ad ingoiare, non aveva mai sentito il sapore dello sperma, non le dispiace, in quel momento amerebbe qualsiasi cosa. Antonio che non ha mai smesso un momento di stantuffare Miriam che ansima sconvolta dalla foga della scopata, si blocca, esce da lei e le viene sulla schiena, quattro potenti schizzi le imbrattano la schiena. Con sorpresa di tutti l’altra ragazza si sposta, arriva sopra miriam e comincia a leccare il seme dell’uomo. “Questa è una ragazza fantastica” pensa Marco, infoiato prende la giovane la spinge contro un divano, si posiziona fra le sue gambe e fissandola nei suoi bellissimi occhi verdi, entra in lei, spinge a fondo fino a quando le sue palle non sbattono contro la pelle della ragazza, con una mano le afferra un seno e lo stringe, con l’altra le afferra la gola stringendo appena appena, instintivamente lei porta le mani sul braccio che le sta togliendo il respiro, lui sa quello che fa, un’ondata di piacere raggiunge Giulia che ansima, strabuzza gli occhi e ad ogni colpo di lui geme e quasi grida, non dal dolore ma dal piacere, lui non resiste, Vanessa è bella più di Miriam ed è un piacere scoparla ma, ma questa le batte entrambe. L’addome di lei si alza ad ogni affondo, la sciena le si inarca, le gambe aperte sono avvinghiate alle gambe del suo amante, i seni sussultano, lui grugnisce e cerca di affondare sempre più in profondità. L’altra ragazza li raggiunge , libera la gola dalla stretta del suo fidanzato e bacia la compagna, intensamente come prima, mentre lo fa co una mano si tocca e si masturba. Antonio lancia un’occhiata d’intesa all’amico che si ferma, si stende sul tappeto e con la complicità della fidanzata che ha capito tutto, fanno salire la giovane sopra di lui, lei cala piano e il pene ancora di marmo penetra nuovamente in lei, il giovane ricomincia a stantuffrla, la tira a se, la bacia, l’altro la raggiunge da dietro, si sputa sulla cappella e la posiziona contro l’ano di lei. Giulia non ha mai avuto esperienze anali ma sul momento non riesce a capire niente di quello he sta succedendo. La cappella di lui comincia ad entrare, due centimetri, esce, entra di nuovo, un pò di più, fuori, dentro, ora va a fondo, i suoi coglioni arrivano contro il culo di lei che emette un grido dal dolore, non si era resa conto di quello che le stava succedendo, grida di nuovo al secondo colpo, il dolore sciama lasciando posto al piacere. Come se lo facessero da sempre i due ragazzi si muovono in sincrono, lei in mezzo viene scossa nuovamente da un orgasmo, non si fermano vanno avanti, si sente piena, riempita, ha un fuoco in pancia che la divora, incita i due a non smettere, Antonio la prende per le spalle e latira a se per andare più a fondo , Marco le ha messo le mani sulle coscie e la tiene verso il basso. In tutto questo tempo l’altra ha continuato a masturbarsi guardando gli altri, adesso si alza, si avvicina alla faccia di Giulia e le posiziona la figa davanti alla faccia inciandola a baciargliela. Come un automa lei esegue, i baci si trasformano in leccate, con la lingua gioca con la passera della sua nuova amica che geme, in un attimo si contrae, viene rilasciando una gran quantità di umori che in parte si riversano in gola all’altra che a sua volta viene sconquassata da un nuovo potente orgasmo. I due amanti sono sull’oro di scoppiare, il primo è Antonio che le riempie il culo, poi Marco, non esce la vuole riempire e così fa, lei sente il liquido caldo riversarsi dentro di lei, una sensazione nuova, stupenda che va ad aggiungersi alle mile altre provate quella sera, per fortuna che aveva cominciato con la pillola. I quattro giovani sono distesi sul grande tappeto, ancora ansimanti si gustano i momenti appena passati.
M – domani vorrei rivederti, vieni al “Girasole” alle quattro –
Giulia lo guarda e poi gli altri che con un movimento della testa annuiscono.
G – va bene –
Si ricompongono, alla menopeggio la ragazza si risistema la camicia, indossa la gonna, non trova l’intimo, dov’è? Non si è accorta che Antonio l’ha preso e messo in tasca come souvenir. Guardando i compagni di quella sera
G – a proposito, io sono Giulia –
Prima di lasciarsi si concedono un’ultima intensa limonata con la uova arrivata.
Esce dalla discoteca, sale sulla sua mini, appoggia la testa sul volante, fa mente locale a quello che è successo, di quello che ha fatto, del suo comportamento, arriva alla conclusione che doveva farlo, che aveva agito impersonando un personaggio che non era lei, che quel comportamento aveva uno scopo, quello di essere accettata dal gruppo, di farne parte, conclude con “obbiettivo raggiunto”. Mette in moto, di corsa a casa, appena arrivata si concede una lunghissima doccia dopo della quale cade sfinita sul letto. Appena Giulia era andataa via i suoi tre compagni di avventura si erano messi a parlare, volevano vedere fino a dove la loro nuova conquista avrebbe potuto spingersi, non era facile entrare a far parte del loro cerchio di amicizie, l’idea venne a Miriam, una prova da superare, appena ascoltata, i due ragazzi scoppiarono a ridere, con una risata che dal maligno arrivava all’eccitato, difficile da descrivere.

CONTINUA…

Vi prego inviatemi le vostre critiche ed i vostri suggerimenti, date sfogo alla vostra fantasia ed insieme troviamo un seguito. Per contatti gjo814790@gmail.com

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