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Camionisti e la bionda

By 10 Novembre 2023No Comments

Avevo una Peugeot, e purtroppo negli ultimi anni mi ha dato non pochi problemi.
Un venerdì di un paio di anni fa mi accordo con amiche per andare in un nuovo locale a Brescia, quindi mi preparo di tutto punto con top in maglia leggera quasi trasparente, mini giro passera a balze e sandali con un bel tacco e zeppa alta, niente reggiseno, la mia terza è bella soda e sta su da sola e il mio perizoma preferito fatto di un filo di brillantini compresa la parte anteriore.
Trucco leggero, solo mascara per i miei occhi grigi e capelli biondi legati in una coda di cavallo.
Mentre ero in autostrada si sono accese tutte le spie del cruscotto, costringendomi a fermarmi alla prima area di sosta vicino ad un ponte. Spento il motore, da cofano si alzò un fumo bianco poco simpatico.
Questo inconveniente proprio non ci voleva!! Avvisate le ragazze, scesi dall’auto guardando il fumo bianco e maledicendo l’universo, pensando a cosa fare. Le auto sfrecciavano accanto a me, facendo sollevare la mia gonna e provocando colpi di clacson. Ma aiutatemi al posto di suonare! Uffff
Mentre sono al telefono camminando su e giù per la piazzola in attesa di parlare con carro attrezzi vedo uno di quei camion enormi rallentare e fermarsi accanto alla mia auto, finalmente!!! Scende un tizio piuttosto giovane, un bruno ben messo, che con un sorriso a 40 denti squadrandomi chiede se serve aiuto… no tesoro, mi sto divertendo!
Apre il cofano mi fa avvicinare, si mette dietro di me, mostra un punto a caso nel motore facendomi appoggiare alla carrozzeria, mi mette una mano sul fianco e standomi dietro dice che secondo lui è il radiatore. Bene grazie e ora?
Propone di darmi un passaggio fino all’autogrill, ero titubante, non era proprio vicina, ma alla fine accetto, mica potevo restare lì tutta sera, no?
Apro la portiera passeggero per prendere la borsa e mi ricordo delle chiavi nel quadro, mi abbasso ed entro nell’auto per staccarle, e sento alle mie spalle un verso strano un grugnito quasi… nel rialzarmi mi trovo Angelo (questo il suo nome) tra la portiera e l’auto quasi appoggiato al mio culo che mi spoglia con gli occhi.
ahi ahi non ci ho pensato e gli ho mostrato tutto! Eh va beh, pare abbia apprezzato!! Aveva il pacco in lievitazione…
Chiudo la portiera, lui appoggia la mano sul tetto dell’auto e avvicinandosi mi chiede se ho preso tutto.. mi giro apposta di schiena a lui e fingo di guardare nel finestrino, appoggiandomi leggermente al suo bacino, e sento che si strofina, mette una mano sulla coscia, si sì ho preso tutto!! Andiamo??
Si sposta di colpo dicendo andiamo! Apre la porta del camion, e rimane lì sotto a guardare mentre salgo. Purtroppo i tacchi che porto non mi agevolano, e salendo quei 3 altissimi gradini mi costringono a tenere il culo in fuori ed offro ad Angelo la visione completa di quel che ho sotto la gonna, se già prima non avesse visto bene ora non c’era dubbio. Ok partiamo! L’aria condizionata è bassa, i miei capezzoli reagiscono subito, sembrano voler bucare il top! Iniziamo a chiacchierare, é simpatico oltre che molto carino, bicipiti muscolosi, un bel sorriso e dal rigonfiamento che intravedo ha anche un bell’arnese. Noto che mi guarda spesso le tette, ha visto i capezzoli… mi eccita che mi guardi così, mi fa venir voglia!
Siam partiti da pochi minuti quando da dietro il sedile sento dei rumori e un uomo compare da dietro la tenda, era il secondo autista!! Azz mi ha spaventata da morire!! Passa velocemente davanti e si mette tra me e la portiera, squadrandomi.
Guardo Angelo mezza terrorizzata, lui ci presenta, è il suo collega Marian, un uomo di 60 anni poco più, una faccia da porco.
In quel momento mi son pentita di essere salita sul camion.
Marian mi porge la mano leccandosi le labbra, chiedendo cosa facessi sul suo camion. Spiego la situazione, ma mentre parlo lui mi fissa i capezzoli e annuisce senza ascoltarmi..
bene perfetto. E ora?
Mi appoggio al sedile, Angelo rompe il silenzio imbarazzante chiedendomi che profumo usassi e Marian coglie al balzo per chiedermi se poteva sentirlo. Scosto i capelli di lato porgendo il collo ma lui si abbassa e mi annusa tra le tette continuando a ripetere posso? Posso? Sentivo il respiro caldo sulla pelle, attraverso la stoffa ha preso il capezzolo fra le labbra ripetendo posso? Ho avuto un brivido di piacere quando ha abbassato la spallina e la stoffa del top fino a scoprirmi il seno
Ero immobile in un mix fra stupore ed eccitazione avevo la figa che si stava bagnando sentivo il caldo
Marian diceva posso? Mi è uscito un si dalla bocca senza rendermi conto, così mi abbassa anche l’altra spallina lasciandomi con le tette per aria, leccandomi e succhiandomi
Io resto li ferma a guardare la sua bocca e la lingua scorrere sul seno e sui capezzoli
Anche Angelo ora allunga la mano, mi tocca il seno dice che ho delle tette stupende, infila la mano tra le cosce e dice a Marian che deve vedere il resto, alzando la gonna e mostrandogli il “perizoma”
Mi giro verso di lui di scatto, con un sorriso da troia stampato sul viso, allora prima stavi guardando… certo risponde vedi che goduria che è
Angelo tiene la gonna sollevata, mentre Marian mi guarda il perizoma, dice Posso? prende il filo con le dita e lo tira piano, le labbra si aprono sotto quella pressione e dice “o mio dio che bello” mi tira i capelli per farmi girare chiede Posso? e mi infila la lingua in bocca mentre sento la mano risalire le cosce
Fingo di resistere, fa passare il dito sul filo di brillantini che “coprono” arrivando direttamente al clitoride, e le mie gambe si aprono quanto basta per permettergli di entrare nella fessura talmente bagnata che il dito scivola dentro senza trovare resistenza. Si stacca dal bacio per dire solo “che figa meravigliosa voglio mangiartela posso?” mi sposta la gamba sul sedile e si accovaccia in terra, continuando a muovere le dita dentro di me ripetendo posso? Posso?
Inizia a baciarmi l’interno coscia, alterna leccate e il mantra posso? arriva alle labbra, mi sfiora con la punta della lingua posso? soffia piano posso? la allarga con le dita posso?
Mi stava facendo impazzire, ma non rispondevo apposta
Passa all’altra coscia con la stessa domanda alternata a leccatine, toglieva e rimetteva le dita dentro di me, prima una poi due, tre, se le metteva in bocca e le metteva dentro di nuovo, posso?
Gli ho preso la testa fra le mani, me lo son tirato sulla figa aperta dicendogli “si sì sì fammi godere se lo sai fare” ha incollato le labbra alla figa, succhiandomi il clitoride leccandomi senza staccare mai la lingua
Godevo come una vacca vogliosa “si slinguami la figa”, son scivolata sul sedile fino ad essere sdraiata, cosce aperte e figa a disposizione di quella meravigliosa bocca, appoggiata con la testa al grembo di Angelo che aveva tirato fuori il cazzo e me lo succhiavo con foga, tanto da non accorgermi che non solo aravamo arrivati in autogrill, ma aveva già anche parcheggiato!
Angelo si era spostato per tirare le tendine ai vetri e accendere la luce interna. Alla luce Angelo ha un cazzone davvero notevole, si è messo comodo così che potessi riprendere il pompino mentre mi toccava le tette e Marian mi leccava anche l’anima facendomi venire e godere..
spompinavo Angelo e accarezzavo la testa di Marian accompagnando i movimenti sulla figa, quando Marian si è staccato per guardarmi la figa alla luce, dicendo è anche bella non è solo buona, e ha tolto quella calda lingua dal mio clitoride per leccarmi tutta, Angelo ha proposto di andare dietro “per stare comodi”
Ok ho detto, ma avevo ancora la bocca e le dita di Marian detto di me che si muovevano prima piano, poi dentro fino in fondo, la lingua incollata, ho capito che non voleva staccarsi gli ho chiesto sorridendo “ti piace la mia figa” e lui in risposta, guardandomi negli occhi ha ricominciato a sditalinarmi, leccarmi e succhiarmi voracemente come se da quell’orgasmo dipendesse tutto… mi ha fatto godere in pochissimo!!
Ha sorriso soddisfatto, chiedendomi se era bravo, avendo capito cosa lo soddisfava ho detto “sei bravissimo sei la miglior lingua che mi abbia mai leccata, ti prego non smettere” ha continuato a leccarmi e succhiarmi finché Angelo non gli ha detto di lasciarne un po’ anche a lui.
Con la figa gocciolante mi son spostata dietro senza neanche sapere cosa ci fosse.. Angelo ha acceso la luce dietro e a pecorina mi son messa su quella specie di materasso, Angelo chiedendo posso? ha infilato le dita dentro di me, muovendole veloci e dandomi schiaffi sul culo, mi ha girata e guardandomi la figa dice “è tutta da mangiare, l’aveva visto subito che era fatta apposta per essere leccata” inizia a leccarmi e mordicchiarmi facendomi godere e venire come Marian, che intanto si stava segando guardandoci dicendo che ero proprio fatta per essere scopata
Angelo si alza e mi chiede se voglio il suo cazzo dentro di me, gli dico “lo voglio da quando me l’hai appoggiato prima” punta la cappella alla figa e lo mette dentro lentamente, facendomelo sentire tutto, entra ed esce finché le palle sbattono contro il culo mi sembrava di averlo in gola ha iniziato a scoparmi con passione come se dovesse sfogare mesi e mesi di mancate scopate, mi ha fatto venire più volte che non capivo più niente
In quello spazio angusto si era aggiunto Marian segandosi, per vedere meglio diceva… anche Marian aveva un bel cazzo, anche se più piccolo di quello di Angelo
Angelo mi ha fatto girare a pecora, Marian si è messo di fronte a me, mentre Angelo ricomincia a scoparmi da dietro faccio un pompino a Marian che apprezza, sento il cazzo ingrandirsi ad ogni leccata… Marian inizia a scivolare sotto di me, non avevo capito subito cosa voleva fare.. mi son trovata a cavalcioni di Marian che mi infila la lingua in bocca
Angelo toglie la sua mazza dalla figa dicendomi di assaggiare quella di Marian, cerco di staccarmi dal bacio ma Marian mi tiene giù, Angelo prende il cazzo di Marian e me lo infila dentro, inizia a scoparmi con foga, si ferma, esce, sento che altra carne entra in me, più grosso… I porci hanno iniziato a scoparmi alternandosi dentro di me prima uno poi l’altro!!
Sentivo la dimensione diversa dei cazzi entrare in me li avrei voluti entrambi insieme mentre Marian mi succhia i capezzoli mi fanno godere come una troia finché non ho l’ennesimo orgasmo che mi scuote completamente, loro godono uno sul culo e l’altro si viene addosso
Restiamo qualche minuto così, la mia figa che gocciola sul materasso, Marian sotto di me che mi slingua, Angelo sopra di me che mi strizza i capezzoli ripetendo che scopata ragazza, sapevo che eri una porca
Ho riso chiedendo “che ne sai di come sono?” E lui “ti sei messa a 90 per le chiavi, anche a salire sul camion quasi me la metti in faccia! A proposito..” dice, mi fa sdraiare sopra Marian e mi lecca la figa dicendo che non l’aveva ancora assaggiata
Marian da sotto di me mi stritola le tette, pizzica i capezzoli e ripete “godi con quella fighetta, godi che sei bravissima, la senti la lingua che ti scopa?” Si sì sentivo tutto, Angelo mi ha infilato il cazzo di Marian nella figa mentre mi succhiava il clitoride e teneva le labbra aperte, ho avuto un orgasmo dirompente e incredibile, tremavo dal piacere.
Dopo esserci ricomposti e ripuliti, siamo entrati in autogrill a chiamare per la mia auto, me l’ero quasi scordata! E ci siamo scambiati i numeri, così la prossima volta ci vediamo in motel!

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