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Godevo silenziosamente nella penombra della cabina semivuota affittata dai miei zii per la vacanza al mare l’anno scorso. Con Claudia, un’amica quasi intima di mia zia, c’eravamo appartati vicino alla porta d’ingresso, in una posizione che ci consentiva di provare piacere e sentire i rumori al di fuori per permetterci di smettere con un buon margine di anticipo. Lei mi stava donando un fantastico “lavoretto di bocca” (come lo chiamava lei), regalandomi un mare di emozioni e, come potete immaginare, dopo poco ero caduto nel vortice della passione, dimenticandomi completamente di ciò che ci circondava. Il mio orecchio si concentrava solo sui suoni che provenivano dal basso; suoni liquidi della sua bocca che scivolava sul mio membro lubrificato dalla sua saliva e i suoi leggeri e intensi mugolii di piacere… Il mix di emozioni che provavo in quel momento era semplicemente indescrivibile e, nonostante non era molto bella, poco m’importava; ormai il mio cuore batteva per lei, non solo per le sue abilità ma anche per la sua capacità di farmi sentire apprezzato. Coccolai con dolcezza il suo caschetto biondo, mentre lei con i suoi grandi occhi neri manteneva un costante contatto visivo, anche quando non ero in grado di vederla. Ormai era più di venti minuti che eravamo chiusi lì dentro e stavo lentamente per arrivare al dunque.

-“Continua… continua…”- le mormorai per non destare sospetti all’esterno.

Lei annuì con piccoli gemiti e si prese una piccola pausa. La sua bocca scivolò dal mio membro in piena erezione con un suono simile a quando si stappa una bottiglia. Sospirai.

-“Stai sempre attento, eh…”- mi ricordò lei.

Sminuii quel suo accorgimento con un leggero cenno del capo, invitandola con una leggera pressione della mano sulla sua nuca a riprendere ciò che aveva interrotto. Claudia lo succhiò più velocemente e l’orgasmo salì per poi esplodere in bocca qualche minuto dopo; la mia testa si fece leggera nel frattempo che trattenevo grida di piacere esprimendoli con leggeri e quasi impercettibili mugugni. Lei non si tirò indietro e accolse tutto quel nettare con scioltezza, senza preoccuparsene. Probabilmente lo inghiottì, ma fortunatamente essendo sterile non c’erano problemi. Nonostante l’eiaculazione, la sua bocca scivolò ancora un po’ sul mio pene, accogliendo le ultime gocce rimaste.

Fu in quel momento che la porta si aprì e fummo costretti a interrompere ogni tipo di piacere. Ero ancora leggermente sconvolto dalla venuta e non mi curai molto di quello che stava succedendo, invitandola a riprendere, mentre la porta si chiudeva e vidi la figura di mia cugina rimanere sbalordita.

-“Ma che cazzo state combinando qua dentro?!”- chiese gridando.

Claudia si mise un dito sulle labbra, come per dirgli di stare zitta, cosa che lei ovviamente non fece. Il senso di colpa e la vergogna mi assalirono all’istante. C’eravamo appena giocati un mese di relazione clandestina.

-“No, vi prego! Non posso sopportarlo…”-

Alessia si porto le mani alla bocca. Stava per riaprire la porta quando Claudia la fermò prendendola e facendola sedere sul tavolino verde di plastica lì vicino all’angolo. Mia cugina si levò le mani dalla bocca; un rivolo di saliva le scese dalla bocca alla mano, spezzandosi qualche secondo dopo.

-“No, dico io, ma che schifo!”- gridò sottovoce.

-“Calmati adesso…”- Claudia le mise una mano sulla spalla, che lei scansò non appena toccò la sua pelle.

-“Hai pure il coraggio di mettermi le mani addosso! Chissà che ci hai fatto!”-

-“Nulla, ho utilizzato la bocca…”- le rispose Claudia con molta calma.

Sorrisi. Questo era un altro tratto che mi piaceva di lei, che riusciva a mantenere meglio di me un certo pensiero lucido anche nelle situazioni di stress o in condizioni disagiate.

-“Che schifo!”- gridò quasi a gran voce. Poi riprese con tono flebile -“Andr&egrave, rimettiti a posto quel cazzo mezzo floscio che non lo posso vedere…”-

In effetti era vero. L’eccitazione era svanita in un attimo e tutto era tornato alla normalità. Se normalità quella situazione si potesse chiamare…

-“Dai su”- le disse Claudia -“Non &egrave successo nulla di male… Stavamo solo scatenando un po’ di pulsioni… Il cazzo a mio cugino glielo vedevi da piccolo che tua madre mi raccontava che facevate il bagno insieme durante una delle vacanze che avete affrontato…”-

Alessia si mise a ridere.

-“In effetti &egrave vero… Va bene”- disse riprendendo un tono di calma -“Non &egrave successo nulla…”-

Mi rimisi a posto il membro ritirandomi su il costume. Vidi Claudia dare un leggerissimo bacio a stampo sulle labbra di mia cugina. Mi eccitai un po’ a vederle così.

-“Ma che fai?!”- gridò divertita Alessia. Sottovoce aggiunse: -“Pure lesbica sei diventata?”-

-“Era per ringraziarti, cretina…”- rispose Claudia leggermente inviperita -“Ora se vuoi puoi pure uscire…”-

-“Comunque giù si stavano chiedendo cosa stavate facendo… Io non rivelo nulla, alla fine sono cazzi vostri…”-

-“Brava, esatto!”- esclamai.

I loro sguardi si puntarono tutti su di me per qualche attimo, dopodiché Alessia scese dal tavolo e insieme con lei ritornammo in spiaggia per qualche ora. I miei genitori e i miei zii si alleavano per scoprire che cosa stavamo combinando, ma Claudia ed io inventammo che stavamo cercando il suo cellulare che, fortunatamente, era rimasto lì da loro sotto l’ombrellone. Scusa che fu confermata pure da Alessia che s’inventò di starci aiutando… Restammo per qualche ora tutti assieme a fare salotto per poi salire in cabina, farci tutti una doccia (ognuno per conto suo) e rivestirci per tornare a casa. Claudia ed io ci salutammo come sempre; un bacetto sulla guancia e un “ciao” sotto lo sguardo di Alessia che se la rideva sotto i baffi. Si vedeva lontano un miglio.

Tornato a casa, dopo aver mangiato, accesi la luce e mi chiusi nella mia cameretta. Mi gettai sul letto, quando il cellulare posto sul comodino vicino a me vibrò; lo presi in fretta e furia e lo accesi dallo stand-by.’ Sullo schermo comparve un messaggio di Claudia. Aprii subito l’app di messaggistica istantanea, curioso di ciò che mi aveva inviato: un video. L’anteprima sfocata mostrava due corpi che non mi pareva vero. Sembravano lei e mia cugina e, incuriosito, lo misi subito a scaricare… con la connessione del Wi-Fi ci mise un attimo e non appena il cellulare lo aprì, riconobbi all’istante i loro volti; Claudia e Alessia mi salutavano con la mano alzata con sfondo il bagno della casa di Claudia.

-“Ciao Andrea…”- dissero all’unisono con un tono di voce molto provocante.

-“Alessia voleva mostrarti una cosa…”- mormorò Claudia mentre guardava fissa nella camera.

Misi in pausa il video e presi al volo le cuffiette lì vicino, le attaccai allo smartphone e le portai all’orecchio. Adesso ero pronto.

Mia cugina le diede una leggera pacca sulla spalla. Erano entrambe in bikini, il costume che portavano al mare. Claudia era nel suo giallo preferito, Alessia era in uno rosso come il colore dei suoi capelli lunghi e leggermente mossi. Mia cugina sorrise mentre Claudia si girò verso di lei e le schioccò un bacio sulle labbra. Erano entrambe di profilo e quel loro gesto mi eccitò non poco, facendomi restare per qualche secondo a bocca aperta, incredulo di ciò che era accaduto.

-“Sei sconvolto vero?”- chiese Alessia girando il capo verso la camera -“Bé, anch’io…”-

Claudia la attirò a se ed ecco che arrivò un altro bacio. Iniziai a sentire caldo e mi morsi leggermente il labbro inferiore nel frattempo che il mio membro premeva per liberarsi dalla stretta dei pantaloni del pigiama. I loro baci però non accennavano a placarsi; più continuavano e più ero shockato e non credevo ai miei occhi…

Poi, all’improvviso, Claudia allungò una mano verso l’intimità di mia cugina e, lentamente, s’infiltrò nel suo costume; i loro baci divennero sempre più focosi e appassionanti, i loro corpi si avvicinavano sempre di più fino a che non si sfiorarono i loro seni. La mano di Claudia scivolò sempre più in basso finché non trovò quello che cercava. Entrambe si sciolsero dalla presa ed io mi sentii in dovere di liberare il mio pene, stringendogli attorno una mano a mo di pugno. Iniziai lentamente a muoverla su e giù lungo tutta l’asta, mentre mia cugina godeva dell’affetto di Claudia, lanciando piccoli e intensi mugolii di piacere.

-“Sei eccitato vero?”- chiese Claudia senza distogliere l’attenzione da ciò che stava facendo, costringendomi ad aumentare il ritmo della masturbazione.

-“Mmmmhhhh…”- gemette Alessia per poi ansimare leggermente.

Claudia espresse una piccola risatina maliziosa.

-“Continua, ti prego…”- la esortò mia cugina sottovoce.

Io ero letteralmente impazzito; la mia mano scorreva come una furia e se non si davano una calmata compresi che molto probabilmente sarei venuto insieme con lei. Claudia continuava a farle provare piacere, così intenso che mia cugina iniziò ad ansimare sempre con più forza e a esprimere grida di soddisfazione.

-“Sì, ti prego, continua!! Non ti fermare!!”-

L’orgasmo si avvicinava sempre di più mentre fissavo il piccolo schermo del mio telefonino, tenendolo su con una mano. Il rumore delle sue grida era un po’ troppo alto ma non me ne curai. Di lì a poco Alessia si alzò in punta dei piedi, liberandosi in forti urli di piacere repentini. Io esplosi liberando e schizzando il mio seme silenziosamente per non farmi udire dai miei genitori in salotto, a qualche stanza di distanza. L’eiaculazione fu un momento bellissimo in cui gran parte delle mie energie vennero a mancarmi per qualche istante. Il nettare che mi tenevi dentro si riversò sul mio ventre, mentre fissavo con sguardo perso lo schermo dove loro due ridevano divertite. Persi qualche parte del discorso, riprendendomi mentre Alessia sorrideva alla camera e con tono malizioso, disse:

-“Spero che ti sia divertito…”-

Entrambi risero come matte e… Stop! Il video si terminò in quell’istante lasciandomi leggermente scosso; la scarica che mi aveva dato quel video tra loro era stata meglio dei porno che mi sparavo quasi ogni sera prima di dormire.

La schermata del cellulare ritornò direttamente sulla chat. Potevo consultare quel video ogni volta che mi pareva o ne avessi bisogno. Mandai subito un messaggio di risposta a Claudia chiedendole:

“Quando posso vedervi realmente in azione?”

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