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Fantasia No. 3

By 7 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ pomeriggio e tutti dormono in casa…sua moglie e i ragazzi. Marco invece è un po’ irrequieto: non è tipo da riposarti nemmeno in vacanza a Nizza. Decide di fare una passeggiata tranquilla tra i bei negozi della cittadina. E’ una giornata di sole ma c’è un bel vento, come spesso accade al mare, e si sta bene in giro. I raggi di sole fanno scottare la sua pelle già abbronzata, ma tutto sommato lo trova piacevole.

E’ a spasso senza una meta e si ritrova a guardare la vetrina di un negozio di intimo femminile: belle cose, decisamente di lusso, molto femminili e delicate. Ecco che all’improvviso esce una bella donna dal negozio: non se ne è accorto perchè tutta la vetrina è a semispecchio e dal marciapiede non è possibile vedere l’interno del negozio. Gli sorride e gli dice: “Excuse-moi, monsier, est-ce-que vous pouvez nous aider?”. Scuote la testa e le risponde: “Sono un turista italiano, non parlo francese, mi spiace”, non avendo voglia di essere coinvolto, pur capendola benissimo.

Lei sorride e gli dice, con marcato accento francese: “Un bell’uomo italiano…proprio quello che ci serviva! La mia cliente non sa decidersi tra i diversi completi che le ho proposto: non si fida del mio giudizio perchè sono una donna! Mi aiuterebbe? Mi basta che le dica quale le sta meglio”. A Marco in fondo non sembra poi un compito arduo…anzi magari c’è qualcosa di bello da vedere. Si lascia convincere ed entra nel negozio dove c’è un bel fresco, piacevole da sentire dopo il tempo passato al sole. Come aveva intuito, dall’interno del negozio si riesce a vedere l’esterno, giusto un po’ in ombra.

La padrona del negozio scompare in un camerino e Marco la sente parlare velocemente in francese: sicuramente sta parlando con la cliente e le sta dicendo che ha trovato un degno giudice che la può aiutare nella scelta. Si accomoda su un divanetto: il pensiero della cliente di là ad agghindarsi con un bel completino intimo comincia decisamente a piacergli e si accarezza delicatamente il cazzo.

Ecco che esce dal camerino. La padrona è una bella mora di circa 40-45 anni, con i capelli corti e ricci, mentre la cliente è più giovane, forse 35 anni, e bionda, lunghi capelli dritti che tradiscono forse una lontana origine nord europea. La biondina è molto bella e ben fornita di fianchi e seno: lo riempie bene quel completino che sta indossando, un set slip e reggiseno bianco a pallini blu…grazioso.

“Mi piace questo completino: fa molto scolaretta. Però secondo me puoi osare qualcosa di più sexy con quel bel corpo che hai”, le dice Marco dopo averla rimirata un pochino, scoprendo che anche la cliente lo capisce perfettamente: infatti sorride ed arrossisce. La situazione è sempre più piacevole e Marco si sorprende a sorridere mentre si sofferma sulla curva del seno della biondina, tenuto ben sollevato dal reggiseno a balconcino che lo contiene: lei lo vede e lui si accorge che i suoi capezzoli si stanno irrigidendo: il suo sorriso si allarga.

La mora afferra la biondina per un braccio e la accompagna di nuovo in camerino a cambiarsi, portando con se’ un altro completino, nero sembra di sfuggita. Mentre la biondina si prepara ad un nuovo defilè, la mora esce dal camerino e si mette seduta di fianco a Marco sul divanetto. La mano della mora si appoggia sulla coscia di Marco mentre gli dice: “Grazie del tuo aiuto: non sapevo proprio come fare con questa troietta bionda”. In quel momento la biondina esce dal camerino: indossa un baby doll nero e trasparente e mette in mostra due belle tette, sode e con dei bei capezzoli grossi e duri come spilloni. Lo sguardo di Marco si posa su queste belle tette e si rende conto che è eccitato a sua volta dalla eccitazione che vedi su questa troietta bionda, come l’ha chiamata la padrona del negozio. “Chissà quanto c’è di vero”, pensa.

Impegnato a giudicare questo nuovo completino, decisamente più sexy del precedente, quasi non si accorge che la padrona si è alzata dal divano ed è andata alle sue spalle a chiudere la porta del negozio, esponendo il cartello di chiuso. La biondina si è voltata ora, mettendo in mostra un bel culotto rotondo, messo ancora più in evidenza dal filo di perle del perizoma che sta indossando: Marco non riesce a staccare gli occhi da quel bel mandolino, anche se si sta rendendo conto che tutto questo ben di dio in mostra lo sta facendo eccitare di brutto. Ma in fondo non crede sarà un problema con queste due francesi che si prospettano delle gran troie: ci sono cose per cui ha un vero radar.

Così Marco liquida la bionda dicendo: “Bello ma secondo me trovi qualcosa di più adatto a te…troietta”. Lei non fa nemmeno un moto di sorpresa nel sentirsi apostrofare in questo modo e sorridendo torna in camerino a cambiarsi. La mora intanto gli si è messa di nuovo seduta di fianco. Questa volta è Marco che le prende la mano e se la mette sul pacco facendole accarezzare il cazzo oramai duro. “Tiralo fuori”, le ordina e lei certo non se lo fa ripetere, mettendo le sue mani affusolate con delle belle unghie lunghe laccate di rosso sul suo cazzo. Ha anche un bel rossetto rosso e Marco sta pensando a come quella bocca rossa starebbe bene attorno al suo cazzo, quando la biondina torna: non indossa niente, almeno così sembra. Fa sfoggio di un bel corpo rotondo si, ma sodo, con una carnagione molto chiara e dei bei capezzoloni duri…ed ha una sorpresa: quando si volta, facendo scoprire che ha un dildo ficcato in culo che termina con una coda. “E’ proprio una troia, pensa Marco, avevo ragione”.

Ora le due francesi si tuffano letteralmente sul suo cazzo che svetta duro e pronto dai calzoni aperti. Si alternano tra asta e cappella, le mani che sapientemente gli accarezzano le palle e il ventre. Mentre loro si stanno dedicando ad un bel pompino a due bocche, Marco afferri il cellulare e fa una foto…e me la mandi, accompagnata dal messaggio: “Queste due bocche francesi non valgono la tua bocca di troia, Lucrezia. Dovrò incularle con cattiveria per riuscire a venire. Un bacio, mia troia adorata”.

Marco ora si alza e le allontana. Vede la loro eccitazione e così ordina loro: “Scaldatevi un po’ tra di voi ragazze e godetevi lo spettacolo”, dice mentre si spoglia. Da uno sguardo alla porta e sorride trovandola chiusa e con il cartello ben esposto. La mora intanto si è sdraiata sul divano e la bionda le si è messa sopra in un bel 69: Marco dà alla biondina un bello schiaffo sul culo facendola gemere da vera zoccola, mentre con le dita le spinge più a fondo il dildo nel culo. La lingua della mora sta facendo un bel lavoro sulla biondina, già eccitata da Marco e dal dildo ed in breve viene con un lungo gemito, quasi un lamento.

E’ eccitante sentire l’orgasmo della troietta bionda. Marco afferra la bruna per i capelli e le spinge il suo bel cazzo in fondo alla gola, poi la mette in ginocchio sul divano e comincia a scoparla, mentre la bionda la bacia e le lecca le tette. In questa posizione, Marco vede perfettamente la strada e la gente che passa senza poterli vedere.

Prende la mora e la mette in piedi, mentre la bionda ne approfitta per succhiargli il cazzo che sa anche di lei. La appoggia alla porta di ingresso e la piega finchè non ha il culo bello in fuori, ma le tette e la faccia appoggiate al vetro della porta. In questa posizione, Marco la incula: entra lentamente, ma fino in fondo, le urla della mora che riempiono il negozio. “Speriamo sia anche insonorizzato”, pensa, ma un paio di passanti che si voltano gli fanno venire il sospetto che non sia così. La cliente biondina intanto si è messa in ginocchio con la schiena appoggiata alla porta e sta leccando la figa della padrona del negozio: la sente succhiare gli umori che escono dalla figa della mora, che sembra un fiume in piena. Il lavoro di bocca della biondina sta decisamente piacendole: la mora si muove e mugola a bocca chiusa, stringendo bene il cazzo di Marco nel suo culo. Quando sente che è al limite, Marco la afferra per le tette e la mette dritta, facendole entrare il cazzo completamente in culo e facendola venire urlando.

La bionda sgrana gli occhi vedendo il cazzo di Marco uscire dalla mora ancora duro. Lui adagia la mora sul divano, stravolta dall’orgasmo appena avuto. Si ripulisci il cazzo e lo da da succhiare alla biondina, che si impegna decisamente. Chissà se spera di farlo venire: illusa. ‘Di bocca ci riesce solo quella troia di Lucrezia’, pensa Marco. La piega sul divano e le strappa la coda, togliendole il dildo dal culo, per subito sostituirlo con il suo cazzo e le sussurrs: “Non è meglio qualcosa di caldo?”, ma non le da il tempo di rispondere cominciando a incularla selvaggiamente tenendola per i capelli.

Anche in questa posizione Marco riesce a vedere i passanti al di là del vetro a specchio del negozio ed in qualche modo questo aumenta la sua eccitazione. Questa volta, quando anche la biondina è travolta dall’orgasmo, è pronto anche lui e, accostando il viso delle due troie francesi, con pochi colpi spruzza loro in faccia la aua dolce sborra, che loro si leccano avidamente una con l’altra: è il premio più desiderato da una vera troia e queste francesi decisamente lo sono!

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