Skip to main content
Racconti 69Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Francesca e il mare

By 8 Agosto 2014Febbraio 9th, 2020No Comments

Era una splendida giornata per una gita al mare, Francesca e il suo ragazzo Luca erano salpati con un pescatore su un piccolo peschereccio riadattato con uno spazio per gli ospiti, ormai la pesca non era più l’impegno principale di Giuseppe che aveva cominciato a offrire gite ai turisti, loro avrebbero voluto un giro in barca a vela ma all’ultimo minuto avevano trovato solo quella barca, vuota per la disdetta di un piccolo gruppo che aveva rimandato la gita. Giuseppe, 55enne con il fisico scolpito dal lavoro, abbronzatissimo, molto cordiale ma un po’ rozzo aveva accettato di buon grado l’uscita con solo due persone, Francesca forse con il suo fare simpatico e soprattutto nella freschezza dei suoi 24 anni e con un fisico niente male frutto di anni di sport lo aveva convinto senza metterci troppo. Lei si era accorta degli sguardi del pescatore e lo disse a Luca che sembrava non ci avesse fatto caso. La gita trascorse tranquilla, Giuseppe tirò fuori la sua abilità di pescatore per procurarsi il piatto forte del pranzo e i due ragazzi avevano apprezzato l’ospitalità e la cucina. Sulla via del ritorno si sedettero su due sdraio a godersi il sole e a riposare, mentre dietro loro il pescatore conduceva la piccola barca dalla sua cabinetta. Francesca però non smetteva di pensare allo sguardo di Giuseppe, a come la stava mangiando con gli occhi’peccato che ci fosse il suo ragazzo, forse la gita sarebbe potuta andare diversamente. Lo aveva tradito solo una volta, anzi quattro ma con lo stesso uomo, un uomo più vecchio di lei che aveva cominciato a farle una corte serrata via via sempre più esplicita, fine a che lei cedette e si ritrovò fra le sue braccia, era stata un esperienza fantastica che le sarebbe piaciuto ripetere. Francesca s accorse che Luca si era addormentato, lei era in agitazione e non avrebbe dormito, quel Giuseppe aveva qualcosa di magnetico, forse il fascino dell’uomo maturo, di poche parole. Si alzò e andò in cabina attaccando conversazione solo per osservarlo, si accorse che lui le guardava di più il seno che gli occhi mentre parlavano, gli chiese se era difficile portare una barca così, lui le rispose di no e la invitò a provare lasciandole il posto al timone. Francesca accettò eccitata e Giuseppe si mise dietro di lei e con la scusa di correggerla da dietro allungava le mani sul timone e così facendo le faceva sentire la sua erezione sul culetto, lei non si sottraeva e la cosa le faceva piacere, quanto avrebbe voluto essere sola con il pescatore in quel momento’. Giuseppe si fece più audace e le teneva una mano sulla sua sul timone e una mano sul fianco, per poi passarla sulla sua pancia a tenerla a se, facendo aderire i corpi. Francesca tentò una blanda resistenza, non voleva passare per una ragazza facile, ma lui insisteva con le mani andando con tutte e due con un movimento rapido a stringerle i seni ‘no per favore, mi lasci” sussurrò lei ‘c’&egrave il mio ragazzo’, ‘ e allora??’ le rispose il pescatore che non si fermava e ormai le aveva alzato il costume e liberato i suoi seni sodi, stringendole i capezzoli fino a quasi fare male ‘il tuo ragazzo dorme e io ho voglia”Francesca era in balia di Giuseppe ma la cosa non le dispiaceva, da quel punto poteva vedere se il suo ragazzo si svegliava e comunque era di spalle rispetto a loro. Il pescatore scese con una mano fino a toccare il sesso della ragazza trovandolo già bagnato ‘questa non mente mai, hai voglia e lo sento’ la fece girare e la spinse dalle spalle ad inginocchiarsi a terra ‘adesso me lo succhi, da brava’, Francesca lo guardò con i suoi occhioni che brillavano di una nuova luce, aveva voglia e lo voleva anche lei, lui nel frattempo aveva armeggiato con i pantaloni e lo tirò fuori, era più grande di quello di Luca, non enorme ma nodoso e subito lo spinse tra le sue labbra. Francesca prese a succhiare con foga facendo sparire quel cazzo fra le sue labbra, Giuseppe gradiva, lei lo faceva uscire per leccarlo tutto fino alle palle per poi riprenderlo in bocca e infilarselo fino quasi in gola. Giuseppe aveva una bella resistenza, pensava che fosse venuto subito dopo qualche minuto del suo trattamento, invece no, dovette darsi da fare parecchio fino a che lui lo sfilò di bocca e la fece alzare. ‘che bocca che hai, ma adesso ti voglio, mettiti al timone ‘ le disse, Francesca obbedì , l’uomo le tolse il costume e la spinse in avanti con il busto, era esposta e lui la prese così, entrando senza troppi complimenti, il suo cazzo bagnato dalla saliva e la voglia di lei facilitarono la penetrazione, Giuseppe cominciò il suo avanti e indietro non troppo velocemente, le sue mani andavano dal culetto della ragazza ai suoi seni passando per i fianchi, voleva godersela tutta, quando mai gli sarebbe ricapitato di avere una giovane ragazza vogliosa per se. Francesca godeva di questo trattamento e il fatto che il suo ragazzo fosse poco più avanti la eccitava a dismisura, ben sapendo che se si fosse svegliato in quel momento non ci sarebbe stato il tempo di spiegare nulla, ma non le importava, voleva godere dell’istante e voleva solo farsi scopare come si deve da quest’uomo. Giuseppe aveva una resistenza incredibile e intanto che la stantuffava aumentando la velocità le frugava il buchetto con il pollice, Francesca lasciava fare, un dito non le faceva male e aumentava il suo piacere, quando uscì lei capì subito che voleva sostituire il suo dito con il cazzo e si oppose, il pescatore però la tenne saldamente mentre la puntava e lo infilò facendola quasi urlare, non era abituata e non era quello il momento, voleva godere ma non così, lui però non era della stessa idea e continuò la penetrazione, andando avanti e indietro lentamente, ogni volta sempre più a fondo, Francesca cominciò a toccarsi, il dolore stava scomparendo e lei stava godendo della situazione, era prossima a venire e lo sapeva, il suo orgasmo arrivò veloce e squassante, le gambe cedettero ma il pescatore la teneva continuando la sua opera, era ormai anche lui al dunque, si sfilò e la fece inginocchiare scaricandole addosso tutto il suo piacere, mandandolo sul viso, sul collo e sui seni della ragazza che esausta mise la testa all’indietro godendo del momento. Quando Giuseppe finì realizzò che così conciata non poteva ripresentarsi dal suo ragazzo che dormiva ancora ignaro, il pescatore intuì i suoi pensieri e le diede della carta e dell’acqua fresca per per pulirsi. Ignorandolo si ripulì e si rimise il costume, Giuseppe si era rimesso al timone e la guardava sorridendo, lei ricambiò e andò a sedersi accanto al suo ragazzo che si svegliò in quell’istante godendosi il suo abbraccio e il bacio appassionato che gli diede, ringraziandolo della gita. Le vacanze erano finite da un pezzo, Francesca e il suo ragazzo Luca erano rientrati e avevano ripreso la loro vita normale, i giorni successivi alla gita sulla barca del pescatore avevano fatto sesso e il suo ragazzo si era stupito e aveva goduto della passione con cui Francesca si dava. Francesca però non riusciva a fare a meno di pensare a quella gita, a quel momento che si era goduta con quell’uomo più maturo di lei, era il suo chiodo fisso ma sempre ammesso che avesse ripetuto la cosa avrebbe dovuto aspettar le vacanze successive. I giorni scorrevano e un sabato pomeriggio era sola per un impegno di Luca, il suo pensiero la tormentava e decise di fare un giro per sbollire un po’, complice la bella giornata e la vicinanza con il mare andò verso la spiaggia, voleva cambiare e non sarebbe andata al solito posto, voleva passeggiare un po’, sapeva che c’era una pineta dove si diceva che si praticasse il nudismo, non ci era mai stata ma lo sapeva bene. Ci pensò molto intanto che guidava senza decidere niente ma inconsciamente si trovò li, a passeggiare su quel sentiero. Non vide nessuno tranne che una coppia che passeggiava vestita, pensò che quella del nudismo fosse solo una leggenda metropolitana e si fermò in un luogo riservato ma al sole, si tolse la maglietta e restò con la sua gonnellina e il pezzo sopra del costume, seduta su un sasso a godersi il sole. Non si accorse che la coppia si era avvicinata e immersa nei suoi pensieri quasi si spaventò quando se li trovò davanti, la donna la salutò: ‘ciao! Cosa ci fa una bella ragazza tutta sola qua?’ , Francesca rispose sorridendo ma quasi intimorita ‘Ciao, facevo solo un giro, non si può?’. ‘ma certo che si può, non ti abbiamo mai vista prima, noi ci veniamo spesso’ma tu lo sai cosa si fa qui??’, ‘eehm, forse si, non ne sono sicura, mi avevano detto’ma magari no’ sempre più imbarazzata non sapeva cosa dire anche se cominciava a pensare che forse le voci dicevano il vero. La donna le sorrise maliziosa e le disse : ‘che dolce che sei’non ti imbarazzare, qua si pratica il nudismo, ci veniamo ogni volta che si può, possiamo restare a farti compagnia se vuoi’. ‘si, si, fate pure’ Francesca si accorse che era diventata rossa ma accettò, i due le davano fiducia e pensò che fosse meglio che restare sola. ‘bene, io sono Linda e lui &egrave Renato, mio marito’, ‘piacere Francesca’ rispose. I due potevano avere intorno ai 40 anni ,molti più dei suoi 24, lei una rossa lentigginosa, con bellissimi occhi verdi, magra, un fascio di nervi, lui invece sembrava un tipo tranquillo, atletico ma non troppo, carino. Si sedettero con lei e parlarono un pochino ‘ b&egrave, ci siamo conosciuti, noi ci spogliamo, non vorrai restare vestita!’ risero e si spogliarono, la coppia con fare deciso e Francesca con un pochino di imbarazzo, Linda le fece i complimenti e il marito anche. Linda si sedette in mezzo e con molta naturalezza continuarono la conversazione. Ogni tanto il suo sguardo cadeva sull’uomo, sulla sua dotazione, normale, ma era curiosa. Linda le parlava e ad un certo punto le disse ‘ti piace mio marito?Vedo come lo guardi’, Francesca arrossì ma era vero, la donna la rassicurò e posò una mano sulla gamba del marito, proprio vicino al suo pene, lo sfiorò dopo di che lo prese in mano. Francesca non distoglieva lo sguardo, Linda maliziosa toccava il marito e si sedette accanto a lui in modo che fosse al centro e continuò con la sua mano, il marito lasciava fare e si godeva il trattamento. ‘vuoi provare?’ le chiese, Francesca non rispose ma Linda le prese dolcemente la mano e guidata dalla sua la mise sul cazzo del marito aiutandola nel movimento. L’imbarazzo era sparito, forse era la situazione che cercava, non lo sapeva, ma non si tirò indietro. Renato non diceva nulla, la sua erezione parlava per lui. Linda lo baciò e lasciò a Francesca il compito di continuare, poi fece alzare il marito in piedi e fece inginocchiare la ragazza davanti a lui, il motivo le parve chiaro, continuò a masturbarlo fino a che lui non la prese per i capelli e dolcemente ma fermamente guidò la sua bocca al suo cazzo che Francesca accolse fra le sue labbra calde. Linda si era inginocchiata dietro a lei, i loro corpi aderivano, sentiva il suo piccolo seno sulla sua schiena, le sue mani sui suoi capezzoli e la lingua sul suo collo’nessuna donna la aveva mai toccata o baciata, la situazione era calda e piacevole, il suo pompino al marito della donna continuava e Linda con le sue mani sapienti prese a massaggiarle il clitoride. Il suo cervello era in tilt, avrebbe fatto tutto quello che le avrebbero chiesto, lo sapeva. La donna le si affiancò e insieme leccarono il pene. Renato si sedette, Francesca guardò Linda interrogandola con gli occhi, lei la guidò ancora una volta, la fece mettere inginocchiata, in pratica a pecorina e la esortò a continuare il pompino e le sussurrò in un orecchio ‘non farlo venire, non subito’ne abbiamo di tempo”. La sua fighetta depilata era un bollore, era talmente bagnata che le dita di Linda scivolarono senza problemi dentro di lei e la masturbarono per un po’, la donna poi andò dietro al marito abbracciandolo come aveva fatto con lei e mettendole le mani sulla testa, guidandola sul cazzo teso. Francesca si dedicava totalmente a quel membro sconosciuto, voleva far vedere la sua bravura, andarono avanti per un po’, Linda la prese poi saldamente per i capelli, non la lasciava quando sentì qualcuno dietro di lei’si irrigidì ma la donna senza mollare la presa la rassicurò ‘non ti preoccupare, va tutto bene, continua, sei brava”. La persona dietro di lei era decisamente un uomo, sentiva la sua erezione poggiata sul suo culetto atletico mentre le sue mani le carezzavano dolcemente la schiena, arrivarono al suo seno e scesero ancora ai suoi fianchi quando con decisione la penetrò in un colpo solo. Lo aspettava ma non così, la sua eccitazione fece in modo che scivolò dentro di lei senza dolore. L’uomo cominciò a scoparla con vigore, mentre lei sempre più eccitata si dedicava al cazzo di Renato, era la prima volta con due uomini, ci aveva pensato ma senza fare mai nulla, ma le piaceva, godeva del trattamento e godeva del cazzo in bocca. Linda intanto era dietro il marito, gli leccava il collo e si godeva la situazione. Linda li fece fermare ‘Maritino mio, ti faccio un regalo’.voglio che ti scopi la nostra giovane amica”. Renato non se lo fece ripetere e lasciandola a pecorina la prese mentre il suo amico (era evidente che si conoscevano), un uomo sulla cinquantina molto attraente, le infilò il cazzo in bocca e diede il ritmo scopandola così. I due erano affiatati e Linda si mise in disparte a guardarli toccandosi, sorrise alla ragazza e le sussurrò in un orecchio di goderseli che erano tutti per lei, andarono avanti e si scambiarono più volte di posizione, l’amico le puntò il suo cazzo sul buchetto dietro ma Linda lo fermò con un cenno, Francesca aveva sentito il tentativo e poi risentì il cazzo nella sua fighetta, non capì perché l’uomo si era fermato. Francesca era eccitata, aveva già avuto un orgasmo e i due uomini continuavano senza sosta, era quasi stremata. Ancora una volta Linda prese il comando, li fermò e si sdraioò in terra tirandola a se in un sessantanove fra donne, Francesca godeva della lingua della donna e la leccò a sua volta’un’altra prima volta. Come in un copione però i due uomini presero posto, Renato dietro di lei la scopava con decisione e l’amico le sollevò la testa e continuò a scoparla in bocca. Francesca era in una situazione che la eccitava a dismisura, scopata da un uomo intanto che sua moglie si prendeva cura del suo clitoride con la sua lingua e con il cazzo di un altro sconosciuto in bocca, venne in pochi colpi ma non le dettero tregua, continuarono fino a che non sentì il cazzo che aveva in bocca riempirla del suo sperma continuando il movimento lentamente, Renato stava per arrivare e uscì da lei, la prese per i capelli e la girò mettendoglielo in bocca e venendo contemporaneamente dentro di lei. Non solo Francesca era stata con due uomini e una donna contemporaneamente ma aveva anche la bocca piena del loro sperma. Subito Linda si fiondò sulla sua bocca e la baciò come solo una donna sa fare, gustandosi il sapore dei due uomini. Si baciarono a lungo fino a che Linda le disse ‘cara, sei stata bravissima, ma io non ho ancora goduto e voglio che sia la tua lingua a farmi gridare’, la sdraiò in terra e si mise a cavalcioni sulla sua bocca, la lingua di Francesca unita ai suoi movimenti la portarono velocemente all’orgasmo e urlò’. Francesca era appagata e incredula, quel pomeriggio la sua fantasia era stata superata, aveva scoperto cose che pensava fossero solo nei copioni di film hard. Linda la coccolò un attimo, il loro amico salutò quasi timidamente e se ne andò, Renato si stava vestendo’.si alzò anche lei e aiutata dalla sua nuova amica si ripulì e si rivestì, se ne andarono insieme fino alle loro macchine.Renato non diceva nulla, per lui parlava fin troppo Linda che non finiva di farle i complimenti, prima di salutarsi la donna scrisse il suo numero di telefono su un foglio e glielo diede dicendole :’tesoro sei stata fantastica, sei molto bella, questo &egrave il mio numero, se vuoi possiamo rivederci, sai noi ogni tanto ci divertiamo con altri amici e tu sei giovane e fresca..e vogliosa..’ le diede un bacio casto sulla guancia e se ne andarono per la loro strada. Francesca li vide sparire oltre la curva e si ridestò da quello stato di trance che la aveva accompagnata piacevolmente per tutto il pomeriggio e tornò a casa, cercando una scusa per non vedere il suo ragazzo quella sera’

Leave a Reply