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Francesca: racconti 3 e 4

By 4 Dicembre 2021No Comments

I piercings (pub 3)

A scuola Francesca ha continuato a dare del lei ad Angelo poiché lei lo considerava pur sempre un insegnante.
Le amiche sghignazzavano e si sditalinavano in bagno con la solita complicità reciproca.
Francesca gli chiedeva spiegazioni avvicinandosi alla cattedra ma erano richieste ad hoc. Infatti Angelo ormai sapeva i codici per decifrar e le mosse e le domande poste che in realtà erano messaggi a cui lui non poteva rispondere.
Uno di questi diceva: stasera mi porti in città? Mi fai un regalo?
È vero che lui le aveva promesso un regalo duraturo e poiché era passato già quasi un mese da quando lei era andata con lui per la prima volta in città a casa di Forica, era ora che Angelo mantenesse la parola e si è ricardato del piercing.
Con le dita poggiate sulla cattedra lui le ha indicato l’ora d’incontro.
Si sono incontrati nel primo pomeriggio e sono andati subito velocemente in città.
“Voglio mantenere la promessa. Ti ricordi del regalo che volevo farti? Sto pensando al piercing. Ti porterò da Bianca e lei ci dirà dove andare. Lei conosce tutti”
Francesca ha risposto “Ok, sono felice di stare con te anche stasera. Ti ho pensato moltissimo in questi giorni in cui non siamo stati insieme”
“Come mi hai pensato?”
“Ti ho pensato con il cuore, con la testa e con le mani”
“Che vuoi dire con le mani?”
“Che sono andata a toccarmi in basso e sono venuta tante volte pensando a te”
Di quella confessione lui si è sentito orgoglioso. Francesca si stava aprendo, aveva trovato in lui un confessore.
In viaggio Francesca è rimasta silenziosa si si è appoggiata alla spalla di Angelo tenendogli la mano destra.
Arrivati in città sono andati da Bianca che non aveva chiuso il negozio per l’ora di pranzo perché aveva una cliente particolare, così ha detto lei.
“Ciao Bianca. Da chi posso andare per far fare un piercing a Francesca?”
“Dipende da dove lo vuole fare!? Dimmi amore. Dove lo vorresti?” ha chiesto Bianca.
“Pensavo ad un capezzolo”
“Perché ad uno solo?”
“A te lo posso dire. Quando mi tocco mi tiro il capezzolo destro per poter venire prima e più intensamente. È quindi solo una questione sessuale!”
“Se ti spogli e mi fai rivedere i tuoi capezzoli ti dico se si può fare. Ho una certa esperienza avendo visto più una donna con il piercing dove lo vuoi tu”
Francesca si è denudata il seno in uno degli spogliatoi. Bianca ha tirato i capezzoli della ragazza ed ha sentenziato “Sai che inizialmente duole un po’?”
“Lo so, ma so che poi passa” e poi con aria prettamente femminile di colei che aspetta un regalo “Ma so anche che per essere belle bisogna soffrire”
“Va bene. Puoi andare da Marco. Angelo se non ti ricordi dove ha il laboratorio chiedi a Forica”
“Si, voglio andare con Forica da Marco, lei è una donna e sa come ci si comporta tra donne”
Angelo per il comportamento avuto lì da Francesca e dalla richiesta fatta ora con una espressione serena e felice, si è sentito escluso, avrebbe voluto vedere l’operazione ma ha accettato la decisione ed ha chiamato Forica per telefono la quale per fortuna era libera ed ha accettato di accompagnare Francesca.
Quando le due si sono incontrate e poi avviate dal tatuatore che avrebbe eseguito il piercing, sembravano due sorelle molto belle. Francesca era eccitata e parlava in continuazione.
Prima di allontanarsi da Angelo, lui ha detto “Forica, il piercing è un mio regalo per Francesca. Quindi ti do i soldi e paga tu per me”
“Pagherò per te e penso che anche io le farò un regalo”
“Quale regalo?” ha chiesto Francesca?
“Vedrai, sarà una sorpresa!”
Angelo le ha lasciate e si sono avviate da Marco.
Sono tornate dopo più di due ore. Angelo le aspettava a casa.
“Ben tornate! Come è andata? Hai fatto il piercing?”
“Si, fatti!” Rispose felice Francesca. Sorrideva ed era particolarmente euforica.
“Raccontami!”
“Siamo andate da Marco che mi ha fatto vedere vari tipi di piercing. Ne ho visto in ogni parte del corpo. Persino ………”
“Continua, voglio sapere!”
“Ho scelto il tipo. Mi ha fatto accomodare nella sala operativa. Ho scelto il foro orizzontale sui capezzoli perché mi permette di farmi più bella. Ho visto l’effetto allo specchio prima di farlo e mi sono piaciuta di più. Ho i capezzoli un po’ doloranti ma così belli! Te li faccio vedere” ed ha sollevato senza pudore la camicetta mostrando i capezzoli con l’anellino classico infilato.
“Pensavo che il dolore fosse maggiore” ha proseguito “Forica mi ha fatto un regalo che mi reso molto più bella!”
Francesca ha detto questa frase contenta, sorridendo e voltandosi vezzosamente verso la mia donna.
“Posso sapere che tipo di regalo?”
“Vieni davanti allo specchio e lo vedrai?”
La sua studentessa ha sollevato la gonna facendo vedere che aveva le mutandine, ha allargato le gambe ed è comparso un bellissimo ciondolino sopra il clitoride.
“Marco mi ha fatto spogliare, mi ha fatto sedere su una sedia particolare a cui ha legato le gambe. Mi ha anche legato le braccia in modo che non potessi muoverle per il dolore iniziale. Poi mi ha toccato il seno, ha preso delle pinze e con un grosso ago mi ha bucato i capezzoli. È stato un grande dolore iniziale ma mi è passato subito perché Forica si era messa dietro di lui e mi ha leccato il grillettino. Io ero eccitata dal palpeggiamento di Marco che mi tirava i capezzoli. Mi sono ritrovata a godere ed allo stesso tempo a soffrire. La leccata di Forica è stata fantastica! Poi Forica mi ha fatto il suo regalo. Ha chiesto a Marco di farmi un Prince Albert. È il piercing che vedi sopra il grillettino che Forica aveva fatto diventare un grillettone leccandomi tanto. Poi quando stavo per venire, Marco ne ha approfittato e mi ha forato anche li. Ora mi sento eccitata ed ho una voglia di scopare e di farmi vedere da tutti”
In effetti era molto bella ed il pendente sulla figa la rendeva molto più erotica.
“Stasera non posso scopare con te ma posso solo guardare”
“Vuoi solo vedere? Vuoi fare la guardona?”
“Si, farò da assistente. Vi toccherò, vi aiuterò ad accoppiarvi!” ha detto Francesca.
Francesca aveva messo tanta felicità nell’aria di casa di Forica e dopo cena sono andati in camera da letto dove ancora non c’era la padrona di casa essendosi attardata in bagno. Quando Forica è entrata era nuda e si era appena depilata. Si è avvicinata ad Angelo sussurrandogli “Prendimi, non ce la faccio più a resistere, la tua alunna mi arrapato moltissimo. La leccata che le ho fatto da Marco mi ha fatto colare come poche volte!!”
“Donne! Ditemi un po’? Marco che ha fatto mentre voi lesbicavate?”
Forica ha risposto immediatamente “Mi ha toccata con un guanto di lattice nel buchetto del culo ed ha toccato i clito di Francesca per scappellarlo”
Francesca ha aggiunto “A dire il vero gli avrei voluto fare un pompino!”
“Perché non lo hai fatto?” ha chiesto Angelo.
“Perché Forica mi stava facendo godere moltissimo e non capivo, ero fuori di testa……. Voi ora non vi unite? Non scopate? Ho voglia di vedervi accoppiati! Dai!”
Angelo si è avvicinato a Francesca, l’ha baciata profondamente e così ha fatto anche Forica che poi si è distesa con la schiena sul letto per toccarsi il clitoride e la figa bagnandosi rapidamente.
Francesca segava Angelo gli prendeva in bocca il cazzo leccandolo delicatamente senza introdurlo in profondità, poi lo ha guidato verso la figa di Forica ed è entrato ansimando di piacere. Angelo ha trovato quella figa era molto meglio di quella di Francesca e l’ha chiavata mentre Francesca le passava il dito medio sul grilletto che era grosso e tutto fuori.
Forica smaniava, ansimava, mugolava, si agitava e lui entrava sempre più in profondità nella figa che era sempre più bagnata e colava succhi profumatissimi. Francesca baciava me ed anche Forica e sussurrava ad entrambe ciò che lei provava.
“Sono tutta bagnata. Sto colando, mi sento colare sulle gambe!”
Lui le ha toccato le gambe, ha raccolto i suoi succhi con le dita e se li ha portati alla bocca gustandosi un sapore unico, irresistibile.
Forica ha allontanato la mano di Francesca, si ha fatto un ditalino veloce ed è venuta agitandosi e scuotendo la testa.
Francesca si era messa dietro Angelo e gli toccava le spalle ed il torace soffermandosi sui capezzoli solleticandoli. Per effetto della chiavata e del tocco sui capezzoli, Angelo è venuto dentro Forica con uno spruzzo potentissimo.
“Bravo amore mio! Ho sentito lo spruzzo caldo dentro. Fammi sentire quanto è buono” ha detto andando con le dita a raccogliere ciò che usciva dalla figa.
“Francesca ne vuoi anche tu?”
“Non l’ho mai assaggiato”
“Allora vieni qui, sorellina. Ecco, assaggia!”
Forica ha poggiato le sue dita impiastrate di liquido viscoso sulle labbra di Francesca e quest’ultima, dopo aver passato timidamente la lingua sulle labbra per fare un timido assaggio, ha aperto le labbra ed ha allungato la lingua per raccogliere tutto ciò che l’amica le offriva.
“É proprio buono, molto profumato!”
Infine si sono distesi sul letto a raccontare e programmare altri giochetti piacevoli visto che ora Francesca ha il piercing anche alla figa.
Nella discussione fra noi i tre hanno affrontato il problema di far venire in città Francesca perché non era facile farla uscire dal paese in modo ‘ufficiale’.
Alla fine hanno trovato che l’idea di farle fare un fantomatico corso di pittura, che alla ragazza sarebbe piaciuto fare, sarebbe stata la scusa migliore ed hanno ance fantasticato sui contenuti. La speranza era che i genitori con quella scusa l’avrebbero mandata in città e quindi a casa di Forica.
In uno dei giorni seguenti Angelo si è presentato a casa dei genitori come insegnate di Francesca e suo professore. Sia il padre che la madre di lei hanno accolto Angelo molto gentilmente e dopo una iniziale riluttanza a far frequentare un corso di pittura alla figlia, si sono convinti ed hanno dato il loro benestare sotto la responsabilità dell’insegnante. L’alloggio si è deciso che fosse quello di Forica che da insegnante universitaria garantiva il meglio per la ragazza.
Non molto tempo dopo Francesca ha iniziato le lezioni lasciando finalmente l’odiato paese due volte alla settimana.
Angelo da quella prima visita era diventato motivo di discussione in famiglia portando una ventata di novità dalla città ed era anche oggetto di attenzioni non esplicite da parte di Marisa, sorella di Francesca.

Da Mirta (pub 4)

In autunno le ‘lezioni di pittura’ sono andate avanti con profitto e di ciò i genitori ne erano contenti e soddisfatti.
Angelo ero stato presentato, a suo tempo, come suo insegnante di matematica che faceva il pendolare, quindi si fidavano a che viaggiasse come lui per andare in città due volte alla settimana. Lui aveva garantito sul corso di pittura e sui risultati ottenuti.
In realtà Francesca ogni volta portava dei disegni e delle tavole, ma erano quelle che svolgeva a scuola.
In città faceva altro tipo di ‘lezioni di pittura’. Erano altri pennelli che preferiva.
Francesca andava a casa di Forica ed Angelo e qualche volta andava da Bianca che la seduceva sempre di più rendendola sempre più bella e sempre più schiava del sesso.
La madre le ha chiesto da dove tirasse fuori i soldi per comprare le calze, reggiseni, perizomi ecc. ecc.
Lei ha detto che erano stai acquistati con i risparmi e che non poteva presentarsi dove le altre ragazze erano molto meglio vestite di lei giustificando il fatto che per il corso di pittura dovevano essere colorate ed estrose anche nel vestire.
La madre convinta da ciò che diceva la figlia ha detto “Bene, figlia mia! Finalmente ti vedo felice. L’ambiente fuori del paese ti fa bene. Continua così. Siamo orgogliosi di te”
In realtà Francesca era diventata molto esperta nei giochi sessuali.
Ormai per lei denudarsi davanti a Forica ed Angelo le era naturale.
Un mercoledì è andata a casa di Forica la quale le ha chiesto di raccontare che cosa fosse accaduto il lunedì precedente da Mirta.
Quel lunedì c’era stato il primo incontro con Mirta, donna di cui la ragazza aveva sentito parlare anche da loro ma soprattutto perché amica di Bianca.
Francesca si è seduta languidamente su una poltrona aprendo le gambe ed ha iniziato così a raccontare.
“Bianca mi ha preparato facendomi indossare delle calze semitrasparenti tenute da un bel reggicalze formato da un nastro in raso bluette largo due centimetri, decorato, che cingeva la vita.
Poi mi ha fatto mettere delle scarpe che aveva appena ricevuto e che erano state ordinate per una cliente strafiga. Le scarpe erano aperte a sandalo, nere, avevano una striscetta di due dita di brillantini che passava sulle dita ed un cinturino alto due centimetri di brillantini che si stringeva sulla caviglia. Tacco da quindici.
Mi sentivo in paradiso. Non sono mai salita a quelle altezze, temevo di cadere. Mi son guardata allo specchio dello spogliatoio e mi sentivo più figa che mai. Indossavo solo calze e scarpe ed i miei adorati piercings”
Lei si era seduta stendendo le sue lunghissime gambe, le ha aperte per vedersi la fighetta che era da depilare e che Bianca ha subito provveduto a fare.
“Non vorrai presentarti da Mirta così!” le ha detto “La vuoi forse pungere?”
“Perché devo andare da Mirta?”
“Ti accompagnerò io. Voglio che ti conosca. Una bellezza come te non può non farne a meno”
Il Prince Albert è tornato utile perché è stato sufficiente tirarlo un po’ verso l’alto e la depilazione è facile è stata facile da farsi anche vicino al clito.
Bianca toccandola ha fatto apposta per eccitarla e ne ha approfittato infilando la lingua per succhiarla. A dire il vero le ha infilato la lingua anche dentro la figa e l’ha sciolta. Le ha leccato tutto ciò che usciva ma non l’ha fatta venire, si è fermata prima che venisse.
In queste cose lei è bravissima. Non si sa come faccia ma si accorge sempre quando una ragazza sta per avere un orgasmo.
A Francesca ha leccato anche il buchetto posteriore e quella leccata è stata molto apprezzata “Che bello! Se penso a quella leccata mi sditalino qui davanti a voi due”
——————
Francesca raccontando sospirava e si toccava i capezzoli tirando gli anellini applicati.
Forica ha iniziato a spogliare Angelo togliendogli la cravatta.
Lei era già in un bagno sotto il perizoma.
“Continua Francesca, mi stai eccitando” le ha detto toccandogli il sesso da fuori i pantaloni mentre lui, da buon maschio, ha messo due dita sotto la gonna di Forica constatando che era fradicia.
A Francesca ha poi fatto indossare un tanga molto sgambato ma non stava bene con il colore reggicalze. Allora le ha dato uno con bellissimo disegno ricamato in oro sul davanti rappresentante un ragno. Con questo si vedevano le labbra della figa e l’immagine era molto bella. Dietro era aperto nel senso che i glutei erano nudi ed il tessuto passava all’esterno dei glutei lasciando lo spazio fra essi libero. Quindi, per capirsi, dal perineo il tessuto si divideva lasciando libero il sedere.
Francesca ha proseguito con il racconto.
Bianca le ha accarezzato le tette, le ha tirato i capezzoli con gli anellini e Francesca ha scoperto delle meravigliose sensazioni e moriva dalla voglia di venire ma Bianca, pur sapendolo, non faceva niente perché godesse rimandando varie volte.
le ha fatto provare reggiseni a coppa, di pizzo, a rete, di raso, imbottiti, wonderbra, push up, anche quelli senza spalline, ma poi non le ha fatto mettere niente.
Alla fine le ha dato della sua personale bigiotteria fighissima da indossare. Ciò che a Francesca è piaciuto di più è stato un collare formato da due fili di cristallini che era aderente al collo ed anche un bel bracciale.
Le ha anche fatto abbassare il tanga, le ha tolto la barretta del piercing sopra la figa e le ha voluto mettere lei stessa un bellissimo pendente che era un suo orecchino. Poi le ha baciato il clito ed è impazzita dalla voglia.
Francesca avrebbe fatto qualunque cosa per poter venire, aveva voglia di godere, era arrapata e le carezze di Bianca la stavano portando all’orgasmo senza essere toccata nella figa che era gonfia di voglia.
I succhi gelatinosi li ha asciugati con un salva slip.
Conciata secondo i gusti di Bianca si è guardata allo specchio.
Francesca alla figa avevo una rosa di cinque brillanti che toccavano il clito ed un primo sogno si era avverato.
I polpacci erano tesi ed il sedere era in evidenza a causa dei sandali altissimi. Aveva delle belle cosce alte che finivano su glutei rotondi e lisci!
Avrebbe voluto farsi un ditalino ma Bianca la toccava sempre in modo che non ne facesse alcuno né lei né potesse farne uno Francesca.
Forica ed Angelo erano muti ed ascoltavano il racconto di Francesca che giocava con gli anellini appesi ai capezzoli.
Alla chiusura del negozio Bianca le chiesto di indossare una pelliccia. Francesca ci ha pensato su perché non vedeva più i miei vestiti.
Anticipando la sua richiesta le ha detto “Non ne hai bisogno per stasera. Ora devi uscire con me nuda sotto la pelliccia. Voglio vederti fare la troietta, voglio che i maschi ti guardino e le femmine ti desiderino. Che sia per loro un sogno per eccitarsi e ricordarti di te nell’intimità”
Per strada ero fighissima, le commesse che a fine giornata uscivano dai negozi in attesa dei loro amanti la guardavano con espressioni di invidia e chissà che cosa si son dette fra di loro. Sicuramente erano espressioni di invidia.
Lo sguardo dei maschi era calamitato da lei.
Bianca teneva Francesca sottobraccio ed anche lei con i tacchi alti, il suo modo di camminare molto flessuoso le rendeva una coppia di femmine da schianto.
Durante la passeggiata fino ad arrivare da Mirta, con l’idea di essere nuda sotto la pelliccia e gli occhi delle femmine e dei maschi addosso, le faceva colare la figa.
Guardandosi intorno e vedeva sguardi puntati solo su di lei. Si è resa conto di essere al centro dell’attenzione e del desiderio di tutti, altro che ‘lezioni di pittura’!
Bianca le diceva di non vergognarsi nel mostrare la sua femminilità.
“Sapessi che cosa vorrebbero i maschi con la voglia che hai! Ti faresti scopare dal primo che trovi! Le femmine si farebbero dei ditalini favolosi davanti a te. Come sono i tuoi capezzoli? ….. E la micina? Dopo la cura che le ho dato tutto il pomeriggio dovrebbe essere gonfia di piacere!
Apri un po’ la pelliccia per far vedere il tuo petto bianco, così a tutti lascerai libertà di immaginazione.
Solo io so come sei lì sotto tra le gambe.
Ti piace farti vedere? Solo le ragazze che hanno nel profondo il senso dell’erotismo hanno il coraggio di uscire come fai tu e di essere sfrontate.
Le troiette si comportano così! E tu sei una di loro, per tua fortuna”
Nel frattempo Forica si è spogliata lentamente pezzo per pezzo ed è rimasta con le calze autoreggenti ormai in piena fase di goduria poiché il racconto l’aveva eccitata moltissimo.
Forica si è avvicinata ad Angelo, che era rimasto in slip dato che lei aveva spogliato anche lui, ha preso il cazzo che era ben eretto e la sua mano è andata su e giù lentamente osservando Francesca ed ascoltando le sue parole.
Angelo le aveva messo le mani nella figa per accarezzarla e l’ha trovata bagnata e pronta all’uso. Intanto Forica le ha levato lo slip con gentilezza la quale, restando sempre attenta al racconto, si è impalata riempiendosi la figa con il cazzo.
Angelo l’ha sollevata un pochino mettendo i suoi piedi sulle ginocchia in modo che Forica potesse lentamente muoversi per godersi il cazzo.
La figa occupata era ben visibile da Francesca che continuava a raccontare ed a toccarsi.

“…… siamo entrate in casa di Mirta. Che bella casa! È sopra il negozio”
Mirta aveva accolto con entusiasmo Francesca “Ecco finalmente la bella Francesca! Ciao, io sono Mirta” e le ha dato la mano ed un bacio sulle guance.
Mirta ha anche detto “Bianca, sei splendida come sempre. Francesca è una tua amica intima?”
Bianca le ha risposto “Si, ed è molto brava, docile e profumata”
Mirta replicando “Non vedo l’ora di provarla”
Per Francesca è stata un’esplosione di lussuria.
Mirta l’ha guardata, l’ha fatta voltare, le ha toccato i fianchi sopra il cappotto, le ha tirato i capelli all’indietro, ha osservato le gambe ed i piedi e le ha fatto i complimenti per le scarpe.
Mirta è bellissima, non è più giovanissima ma è molto sensuale. Lei nel parlarti, ammalia. Francesca l’ha ascoltata senza rendersi conto che il tempo era passato, non si è resa conto neanche che stava entrando in lei e che lei la voleva perché le piaceva.
La sua bellezza di Mirta è minimalista con poche cose ma portate con classe.
A quel punto ha detto rivolgendosi a Bianca ed a Francesca ”Ragazze accomodiamoci in sala!”
Bianca si è levata il soprabito.
Francesca non sapeva che fare perciò è rimasta lì con la pelliccia.
“Francesca vieni pure, anima mia! Ora che ti vedo sotto la luce più intensa mi fai rimanere senza fiato. Bianca l’hai preparata tu così?”
Bianca ha risposto “Sì, lei è un mio omaggio per il tuo piacere”
Francesca nel sentire quelle parole colava dalla fighetta come non mai. Era gonfia e non resisteva più.
Bianca è andata alle spalle di Francesca e da dietro le ha levato la pelliccia, Mirta era davanti seduta in poltrona con le gambe leggermente inclinate, riunite.
Francesca era rimasta così come l’aveva vestita Bianca.
Nel vedere Francesca, Mirta è rimasta di stucco, paralizzata, si è bloccata.
Francesca in quel momento si è sentita bella e troia.
Mirta si è avvicinata, le ha preso le mani, le ha sollevato le braccia stendendole verso l’alto e le ha baciato le tette. I capezzoli erano dritti e duri come sassolini. Il contatto delle labbra ha creato un brivido in lei. Gli anellini applicati ai capezzoli erano pendenti lontani dalla mammella e Mirta li ha toccati e, data la voglia, ho emesso un sospiro di piacere. Bianca l’ha guardata ed ha approvato.
Mirta con i polpastrelli è scesa a toccarle la figa.
“Figlia mia sei già pronta!” ha esclamato sottovoce in un orecchio di Francesca ed ha infilato la mano sotto il tanga allargandole allo stesso tempo anche le gambe che tremavano dalla voglia e dal fatto che era in alto di 17 centimetri.
Mirta si è inginocchiata, ha guardato il tanga ed ha carezzato il disegno del ragno in filo dorato.
Francesca ho iniziato ad ondeggiare pregando tutta sé stessa che la facesse venire.
Fino a quel momento Francesca ha avuto una grande resistenza.
Mirta le ha accarezzato le gambe mugolando.

Forica sentendo il racconto saliva e scendeva sul cazzo di Angelo. La sua figa era grondante e così anche quella di Francesca che a raccontare la storia si era eccitata.
“Vi sto guardando e vorrei essere io ad avere quel cazzo così grosso dentro di me per sentirlo sulle pareti della mia fighetta che vuole essere aperta.”
Angelo e Forica erano eccitati allo spasimo. Lui le ha toccato il grilletto e, dopo alcuni passaggi del dito medio, con un urlo a bocca aperta e senza ritegno “Sono una troia, sto venendo tanto! Francesca guardami mentre godo! Mi piace chiavare ed essere chiavata! Angelo continua, non fermarti, ti sento dentro, nell’utero, vieni dentro di me, voglio il tuo seme”
Le parole non l’hanno fermata e si è agitata, irrigidendosi ha avuto l’orgasmo tanto desiderato.
Francesca si è avvicinata, l’ha baciata senza essere ricambiata perché Forica era ancora in preda agli effetti dell’orgasmo, si è abbassata, le ha leccato la figa ed il cazzo che era ancora dentro. Questo trattamento e altri pochi movimenti hanno procurato l’orgasmo di Angelo che ha creato un gradito allagamento di sborra.

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