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Francesca: racconti n. 9 e 10

By 5 Dicembre 2021No Comments

Pomeriggio da sola in casa (pub 9)

Era un caldo pomeriggio estivo; Mirta era uscita per affari legati al negozio e Francesca era rimasta sola in casa, accaldata e annoiata. Girava per casa in cerca di fare qualcosa ma senza voglia. Il caldo era afoso e le toglieva le forze.
Indossava una magliettina e gli slip, abbigliamento che usava per dormire e per stare in casa.
Ha fatto qualche telefonata in cerca di qualche amica con cui gironzolare in auto per la città deserta a cazzeggiare, ma le sue speranze non sono state esaudite.
È andata nella sua stanza per accendere l’aria condizionata, la temperatura era al minimo ed ha indirizzato il getto su di lei avendone un po’ di sollievo!
Mentre il caldo si attenuava sentiva i capezzoli diventare turgidi sotto il continuo flusso di aria fredda proveniente dal condizionatore.
Istintivamente ha portato entrambe le mani a stringere in ognuna una mammella accorgendosi che la sottile magliettina nulla aveva potuto contro l’insistere dell’aria fresca.
I piercing si vedevano benissimo in risalto.
I capelli tirati indietro e raccolti a coda alta le davano l’impressione di una ragazza che ispirava sensazioni sessuali al solo vederla.
Nel camminare sculettava stringendo le gambe. Le piaceva sentire la pelle delle gambe sfregare. La fighetta era lì in mezzo ed aspettava che le fosse data attenzione.
Francesca è andata in bagno per sedersi su uno sgabello, ha poi aperto le gambe per guardare le sue parti intime constatando che di peli nell’inguine non ce n’erano.
Ho ispezionato anche la fighetta, ha aperto le grandi labbra, ho tirato in su la pelle ed ecco che è comparso lui: il suo bellissimo ed amatissimo grilletto.
Una carezza anche a lui e già la voglia è cresciuta.
Allo specchio vedeva la sua intimità aperta ed il grilletto che in pochi istanti si era presentato per essere considerato poiché era duro.
Nel vederlo affiorare ha sorriso di sé stessa come a dire che si sarebbe soddisfatta tra poco.
L’aria fresca ancora non arrivava nel bagno perché la stanza vicina non era ancora rinfrescata. D’altra parte non poteva rimanere in piedi davanti il condizionatore, quindi contro il caldo serviva una bella doccia.
Lei avrebbe voluto stare in camera a farsi investire dal getto di aria fresca.
Francesca si è spogliata completamente guardandosi allo specchio dicendo di sé stessa che era veramente una bella figa. Pensava anche che alcuni anni addietro odiava quel corpo, ma la natura e gli ormoni avevano fatto delle modifiche su di esso e ormai ne era pienamente soddisfatta ed ha pensato “Molte mie amiche mi invidiano e molti maschi mi desiderano”
Una volta aperta l’acqua ha legato i capelli per non bagnarli e con un sorriso compiaciuto si è infilata sotto il getto d’acqua. L’acqua tiepida ha sortito subito il suo effetto rilassante ed avrebbe voluto non uscire più.
Lei ha appoggiato le mani alla parete tenendo la testa reclinata all’indietro e gli occhi chiusi per apprezzare maggiormente quel momento.
L’acqua cadeva sul suo petto e scorreva, scendendo, dalle tette al ventre, per poi scendere sull’inguine e ancora giù lungo le gambe.
In quello stato di piena estati, una mano si è staccata dal muro e, seguendo il corso dell’acqua, è andata dalle tette al ventre e si è arrestato sul clitoride che ha cominciato a massaggiare delicatamente mentre allargava le gambe per facilitare l’operazione piegandosi leggermente sulle ginocchia.
Incurante dei disagi, ha spostato la testa sotto l’acqua per ricevere il getto sul viso ed intanto ha iniziato ad aumentare la pressione e la frequenza delle passate sul clitoride compiendo movimenti più veloci e più decisi mentre l’acqua scendeva lungo tutto il suo corpo.
Francesca ha sentito crescere il piacere e ciò ha fatto aumentare maggiormente la pressione e la velocità della mano finché non ha sentito esplodere l’orgasmo che parso fin da subito era fortissimo.
Le sensazioni erano estreme. Lei pensava di svenire tanto era stato forte.
Le gambe hanno vibrato senza volerlo e non ha potuto fare a mento di lasciarsi sfuggire un gemito di piacere.
Francesca è rimasta appoggiata al muro con la mano destra ancora avvinghiata sulla figa finché il suo cuore non è tornato a battere ad un ritmo normale.
Dopo poco è uscita dalla doccia soddisfatta e sorridente; ha avvolto il suo corpo con un accappatoio ed i capelli in un asciugamano.
Così coperta è tornata nella sua stanza, ormai rinfrescata, gettandosi sul letto spossata dall’orgasmo.
In quella posizione sul letto la fighetta è rimasta scoperta.
Nel vederla le sono tornate in mente tutte quelle sensazioni meravigliose provate poco prima nella doccia ed invece di ricoprirsi, è rimasta ad osservare le sue nudità.
I radi peli che sovrastavano il monte di venere erano curati e perfettamente sistemati in un rettangolino; le grandi labbra erano rosa pallido e perfettamente regolari e il clitoride era diventato piccolo. Era delicato e era fonte principale del suo piacere.
In quel momento Francesca ha capito che non era ancora finita ed ha divaricato le gambe il più possibile, si è levata l’accappatoio lasciando liberi anche le tette ed ha così avuto modo di far danzare le dita sul clitoride e con l’altra mano pizzicare il capezzolo sinistro.
È stato in quel momento che si è accorta che i suoi umori colavano sulle gambe e sulle lenzuola.
Il fatto che si sia resa consapevole che fosse in calore l’ha portata ad inarcare il bacino per ottenere il massimo del piacere e finalmente è arrivato l’orgasmo tanto desiderato con la stessa violenza con cui era arrivato in precedenza emettendo un urlo soffocato, chiaro indice di un orgasmo raggiunto pienamente.
Ormai sfinita ha deciso di potersi ritenere soddisfatta della giornata e si è addormentata spossata.

La cugina Valeria (pub 10)

La cugina di Francesca, Valeria è venuta ad abitare da loro da qualche settimana perché sta frequentando l’università e le ha chiesto se avesse la possibilità di ospitarla dove lei vive con Mirta.
Alla quella richiesta lei ne è stata entusiasta perché sua cugina è una ragazza molto attraente e simpatica.
Francesca ha chiesto naturalmente a Mirta il permesso, essendo casa sua e quindi per educazione ne ha parlato con la sua amante la quale, dopo aver visto qualche foto, ne è rimasta impressionata ed entusiasta assicurando che avrebbero avuto di che godere con quella ragazza. Era ovvio che si riferiva al sesso che avremo fatto con Valeria.
Qualche volta mentre facevano sesso, trastullandosi con i nostri sessi e sgrillettandosi, pensavano a quella ragazza e progettando serate il sesso che avrebbero fatto con lei; la pensavano adatta ai loro desideri.
Quando è arrivata hanno passato interi pomeriggi a raccontarsi pettegolezzi sui ragazzi di paese che conoscono entrambe. Negli ultimi giorni le due sono diventate sempre più amiche intime arrivando a raccontarsi i loro segreti più privati e personali.
Il giorno prima Valeria ha detto a Francesca che lei non ha mai trovato il ragazzo giusto perché che sta cercando il suo lui ideale. Le ha anche confessato di essere vergine e che molte volte si è sgrillettata pensando a qualcuno.
“In paese, lo sai, ci si tocca al bar e, tra ragazze, lo si fa a casa di una di noi guardandoci l’un l’altra. Non ho mai fatto sesso con un ragazzo. Ho solo fatto solo petting. Appoggiare il cazzo alla fighetta è bello, ma ho paura ad averlo dentro. Vorrei perdere la verginità con un ragazzo sensibile che non vuole solo il mio corpo”
“Sono d’accordo con te, ma ci sono pochi ragazzi come li vuoi tu. In paese tutti vogliono sverginare la prima ragazza carina che trovano per poterlo raccontare agli amici“
Francesca ha notato con piacere che sua cugina la pensava come lei.
Valeria ha tutte le caratteristiche per trovare un ragazzo che la apprezzi e che la voglia soddisfare sessualmente
In effetti, Francesca riconosce che è abbastanza carina, ma accanto alla cugina si vede brutta. Valeria è alta 1 metro e 69, preferisce indossare abbigliamento sportivo. E’ davvero una ragazza con un bellissimo corpo, e slanciata, ha le gambe lunghe e affusolate che terminano in splendide larghe natiche, sode e toniche. Il suo ventre è piatto, le sue spalle sono larghe ed il seno da terza misura.
“Sono sempre stata una ragazza bruttina fino all’età di 14 anni” ha detto Valeria che ora si è rifatta di tutti quegli anni perduti.
Fin da subito, Mirta ha avuto un buon rapporto con lei ed ha cercato di sedurre Valeria.
Una sera, dopo cena Mirta ha baciato Francesca sulla bocca per affetto e per l’amore che le lega. Valeria non sapeva del rapporto saffico tra le due ed è rimasta a bocca aperta per la sorpresa.
Sia Francesca che Mirta le hanno spiegato che tra loro c’è un gran piacere sessuale. Le abbiamo detto che convivono ma sono anche libere di accoppiarsi anche con i maschi.
Lei ha capito inizialmente solo alcune cose. Si vedeva che era interessata ai loro discorsi e che si stava eccitando al solo pensiero. In effetti Mirta ha messo il dialogo in tono erotico e la stava facendo arrapare. Francesca se n’è accorta dai movimenti delle gambe, dai sospiri soffocati e da come apriva a vuoto le labbra della bocca nonché dai momenti di pausa che Valeria si prendeva; sembrava assorta assumendo uno sguardo da sognatrice ad occhi aperti. Francesca ha pensato che stesse immaginando le situazioni descritte da Mirta.
Mirta proseguiva a parlare e Francesca le toccava le gambe, le tette, le cosce e anche un piede perché aveva accavallato con le gambe.
Mirta si comportava nello stesso modo con la sua amante.
Valeria si era indubbiamente sciolta ma non voleva darlo a vedere, di sicuro la sua figa già colava.
Mirta ad un tratto si è levata in piedi, l’ha presa per mano e, tenendo Francesca nell’altra, le ha condotte in camera da letto, la camera dove Mirta e Francesca hanno combattuto tante battaglie erotiche facendo sesso anche sfrenato.
Mirta ha accarezzato Valeria, le ha lisciato i capelli con le mani, ha passato i polpastrelli sulle tette ed i capezzoli e poi le ha detto ”Vuoi vederci fare l’amore? Io ho tanta voglia di Francesca”
“Vorrei, ma mi sembra di essere un’intrusa qui con voi che vi amate” ha risposto Valeria.
“Se vuoi partecipare siamo felici di averti, se vuoi vederci, siediti e guarda e fa tutto ciò ti senti di fare. Non ci disturbi… anzi!”
Valeria si è seduta sulla poltroncina del tavolo del trucco e le due amanti hanno iniziato ad amarsi baciandosi con la lingua in bocca.
Tra le due la voglia era tantissima. Le loro lingue battagliavano per entrare nella bocca dell’altra. Le mani volavano e ogni tanto una parte dei loro scarsi indumenti volava via lontano dai loro corpi finché sono rimaste completamente nude.
Le mani di Francesca sono andate sul pube di Mirta, le ha titillato il clitoride e Mirta è esplosa. Infatti lei ha aperto e sollevato le gambe tenendole a compasso per far vedere la figa a Francesca ma anche per mostrarla alla loro nuova spettatrice.
Valeria si ha sollevato la maglietta ed ha messo una mano dentro il pantalone morbido di una tuta da ginnastica. Dal movimento si poteva capire che aveva la mano sul grilletto e stava godendo con gli occhi fissi su le altre due donne.
Durante le loro carezze, titillamenti, passaggi delle mani sulle loro parti sessuali, Mirta e Francesca la guardavano per darle maggiore eccitazione e farle capire che lo facevamo perché lei godesse della loro vista.
In pratica le due amanti hanno cercato di creare il set di un film porno.
Le mani di Francesca e di Mirta si sono infine fermate sulle rispettive fighe e lì si sono sgrillettate e baciate. Le dita volavano da dentro la figa al grilletto ben rosso e duro.
Un grido soffocato le ha per un attimo fermato: era Valeria che aveva avuto l’orgasmo accompagnato da un lungo spasmo di tutto il corpo, con la testa reclinata all’indietro e le gambe tremanti, rigide ed allungate.
Le due si sono guardate negli occhi. Le loro mani erano ferme lì dove si trovavano nel momento in cui Valeria è venuta.
Rivolta a Mirta, Francesca ha sussurrato “Ormai è come noi, non pensi?”
Mirta l’ha baciata profondamente arrapatissima ed ha ripreso con foga il lavorio interrotto facendola venire ed anche lei, quasi nello stesso istante, ha reclinato la testa all’indietro scuotendo i capelli. Un piccolo spruzzo in uscita dalla figa ha indicato che era venuta.
Francesca è poi scesa dal letto e si è avvicinata a Valeria baciandola sulle labbra venendo ricambiata allungando timidamente la sua lingua contro quella della cugina.
Valeria ha fatto tenerezza in Francesca. Quella ragazza era ancora inesperta ma aveva trovato due maestre.
La cugina di maggiore età, Francesca, l’ha spogliata lentamente ricoprendola di baci. La sua pelle, al contatto delle labbra che scorrevano sulla pelle, ha tremato ed si avvertiva il profumo della ragazza in calore che voleva scoprire il sesso.
Tenendo Valeria per mano Francesca l’ha fatta avvicinare a Mirta che si stava riprendendo dall’orgasmo avuto. Anche lei ha avvicinato le labbra e la lingua a quelle di Valeria tenendole con le mani la testa affinché potesse governarla e per farle capire che era nei loro desideri. La ragazza non si è tirata indietro e si è lasciata baciare a lungo prima sulle labbra poi con la lingua nella bocca.
Francesca che ha assistito alla scena lì vicino, si è aggiunta ed il bacio è diventato a tre.
Valeria ora si stava aprendo al piacere del sesso lesbico anche plurimo.
Senza che Francesca se ne fosse inizialmente accorta, Mirta le aveva già messo una mano sulla figa senza far entrare le dita nella vagina.
Valeria gradiva la mano calda appoggiata e spingeva il pube contro.
Mirta, da maestra di seduzione qual era, ha iniziato a sgrillettarla. Francesca si è inchinata per vedere il lavorio delle dita di Mirta sul grilletto di Valeria che era ridiventato grosso e duro facendo da spettatrice all’azione delle dita mentre le due erano sempre impegnate a baciarsi.
Francesca si è messa alle spalle della cugina e le ha preso le mammelle fra le mani stringendole un po’ i capezzoli, le ha anche passato le dita sui fianchi facendole sentire quali belle sensazioni erotiche possono dare quando le unghie scorrono incidendo leggermente sulla pelle.
In quella posizione era facile averla a sua disposizione e farla sentire sicura che tutto sarebbe stato magnifico. Infatti è partita dai capezzoli ed è scesa fino ai glutei. Quando le unghie hanno graffiato la schiena, Valeria ha lasciato la bocca di Mirta, si è aggrappata a lei, si è agitata, ha scosso in avanti ed indietro la testa urlando che stava venendo. Sembrava un’indemoniata.
Mirta e Francesca l’hanno lasciata muovere liberamente durante l’orgasmo e l’hanno ammirata per come lo subiva.
Era bella. Una vera donna da amare e da montare.
Valeria si è, poi, abbandonata sulle lenzuola e loro ai suoi fianchi a coccolarla e complimentarsi con lei per ciò che aveva offerto.

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