Skip to main content
OrgiaRacconti Erotici EteroRacconti Erotici Lesbo

Francesca: racconto n. 13

By 12 Dicembre 2021No Comments

Doppia coppia (pub 13)

Ormai è da tempo che Francesca è l’amante di Mirta. Lei non ha più visto Angelo né Forica.
Bianca avendo figli e il negozio, dopo averla introdotta al piacere sessuale, l’ha lasciata nelle buone mani della sua attuale amante.
“Stasera ci hanno invitato due nuovi amici in pizzeria” le ha detto Mirta e Francesca si è felicitata per l’invito chiedendo se tra gli invitati ci fosse anche lei.
“Certamente! Non mi vorrai far fare brutta figura presentandomi da sola!” le ha risposto Mirta.
Partite da casa per dirigersi all’appuntamento, hanno dovuto fare oltre 30 km ed il percorso aveva dato tempo ai loro sessi di eccitarsi per vari motivi tra cui la gonna ultra corta di Mirta.
Francesca indossava dei jeans a vita bassa ed una camicia aperta sul davanti che faceva vedere la catenella d’oro agganciata agli anelli dei capezzoli. Mirta era elettrizzata ed in auto apriva e chiudeva le cosce. L’eccitazione di vedere nuovi amici aveva sicuramente stimolato i suoi desideri e lo stava facendo anche con quelli della sua giovane ragazza.
Durante il viaggio Francesca le ha accarezzato le cosce andando con le dita a toccare la figa da sopra il suo perizoma. Le carezze che lei ha dato sono state gradite tanto che le chiese di smettere o si sarebbe fermata per strada a violentarla. A Francesca piaceva vederla soffrire e non voleva che Mirta fermasse in una piazzola per sgrillettarla come lei sa fare con abilità.
Dopo circa mezz’ora le due sono arrivate al piazzale davanti ad una pizzeria. Il parcheggio era un grande spiazzo scarsamente illuminato da lampioni messi hai bordi ed alcune zone restavano quasi al buio. Era il luogo adatto per incontri clandestini.
Infatti Mirta e Francesca non hanno tardato a scoprire che era un luogo di incontro tra coppie ed anche coppie in cerca di singole persone. Nel parcheggio entrambe hanno visto che c’erano poche auto ed hanno pensato che fosse ancora era presto; in effetti gli avventori sono poi arrivati dopo le 21.
Mirta ha parcheggiato l’auto in una zona in penombra e dopo essere scese si sono avviate verso la pizzeria.
Appena scelto il tavolo hanno ordinato una bibita e poi sono uscite fuori sulla piccola veranda coperta in attesa che arrivasse la coppia di amici con cui avevano appuntamento. Da quella veranda era possibile vedere tutto il parcheggio senza essere visti ed hanno notato che in una delle auto parcheggiate c’era una coppia, nelle altre due c’erano dei giovani maschi singoli.
Dopo qualche minuto hanno visto entrare nel parcheggio un’auto che ha lampeggiato con le luci.
Mirta ha detto che quello era il primo segnale di riconoscimento.
Dalla BMW sono scesi una donna, che a prima vista si potevano dare 30-35 anni, ed un uomo poco più grande di età. La donna era non magra con un seno notevole, forse una terza misura, con una mini molto corta che lasciva vedere delle cosce larghe ed una camicetta aderente che evidenziava le sue forme. Di viso non era bellissima ma senza dubbio aveva i segni della sensualità poiché le labbra erano grosse e ben evidenziate dal rossetto rosso fiammante.
Lui vestiva sportivo e la sua figura di maschio era bella.
Nel complesso erano una bella coppia. Parlavano tra di loro e lei fumava nervosamente trattenendosi nel piazzale.
Mirta e Francesca hanno visto che la donna si è guardata intorno e poi ha fissato lo sguardo verso la pizzeria a cercare qualcosa che fosse un riferimento, la donna cercava proprio loro due.
Anche Mirta la guardava e Francesca ha notato parecchio interesse nei suoi occhi verso quella coppia. Francesca si augurava che fosse quella la coppia con la quale avevano appuntamento.
La donna si è appoggiata al cofano dell’auto sollevandosi la mini gonna nera mostrando la scarsa biancheria intima bianca che risaltava nell’oscurità.
Quello era il secondo segnale di riconoscimento.
Dopo il secondo segnale anche Francesca e Mirta sono andate verso la loro auto per dare a loro un loro segnale. Mirta si è seduta anche lei sul cofano della macchina e, con fare deciso, si è messa in modo tale che la sua già ridotta gonna è risalita parecchio lasciando allo scoperto le cosce che si ha accarezzato facendo risalire la mano all’interno sfiorando l’inguine e andando verso la figa che già, a parere di Francesca, doveva essere parecchio umida.
L’altra donna e il suo maschio, di cui ancora Francesca non conosceva i nomi, da come mostravano i corpi si capiva subito che questi atteggiamenti erano quelli di una coppia esperta e non al primo incontro. Francesca ha capito subito che quella coppia sapeva cosa desiderava ed i due non si creavano problemi ad esporsi.
Da dove si trovavano sia irta che Francesca si potevano ammirare le stupende cosce e l’intimo veramente eccitante che aveva la donna; era come se sotto non avesse nessun indumento. Alla modesta luce del lampione si potevano notare gli scarsi riccioli della sua figa uscire dal piccolo perizoma bianco che proteggeva la figa.
Poco dopo la Lei della coppia ha fatto un sorrisino malizioso verso loro due che hanno subito ricambiato. Con un cenno Mirta ha fatto capire che erano loro la coppia che aspettavamo e che era il momento che si avvicinassero. La coppia ha raccolto l’invito e si sono avvicinati con un sorriso di complicità.
Presentandosi hanno saputo che lei si chiamava Marta e lui Franco.
Dissero che avevano scelto quel posto per l’appuntamento perché alcune coppie amiche lo avevano indicato ed hanno anche dichiarato che erano scambisti da moltissimi anni con grande soddisfazione di entrambi. Per confermarlo Franco ha dato a Marta un bacio mettendole la lingua in bocca.
Tra loro quattro il dialogo si è subito avviato e Francesca ha visto che spesso sia Mirta che Marta incrociavano i loro sguardi ed era chiaro in entrambe un certo desiderio ed una certa voglia. Anche Francesca guardava Marta, in particolare la eccitavano quei finissimi riccioli che circondavano la figa e che lei mostrava con sfrontatezza e senza porsi problemi.
Marta è una di quelle donne che sanno cosa vogliono e agiscono senza porsi problemi di pudore con un’eleganza ed uno stile non volgare, ma intrigante. Anche Mirta in quel momento faceva parte di quella categoria di donne.
Nel chiacchierare Marta ha raccontato degli ultimi incontri sia con coppie che con singoli ed hanno parlato dei loro rispettivi gusti sessuali.
È stato chiarito che le coppie che Francesca e Mirta piaceva incontrare dovevano essere decise, senza inibizioni e senza alcun problema nel comportamento sessuale.
A quel punto il ghiaccio ormai era rotto. Le difficoltà della prima volta erano superate.
L’auto dei due giovani che avevano visto nel parcheggio ha acceso le luci e c’è stata una interruzione nei loro discorsi perché gli abbaglianti le hanno illuminate. Anche questo era un segnale.
Dall’auto sono scesi due giovani sui 30 anni; uno non doveva avere più di 30 anni, l’altro era quasi un ragazzino che poteva avere l’età di Francesca.
Le donne hanno ripreso a chiacchierare e nel mentre Marta e Mirta hanno ripreso a guardarsi intensamente mangiandosi con gli occhi. Dall’espressione dei loro volti Francesca ha capito che avevano avuto la stessa idea. Le due donne, sicuramente, pensavano di allargare il gruppo. La confidenza e l’affinità dimostrata ha fatto sembrare che le due si conoscessero da anni.
Mirta e Marta erano due vere maialine vogliose e senza inibizioni, calde e dolci, ma allo stesso tempo provocanti e sensuali.
Il caso le aveva fatte incontrare; è proprio vero che Dio crea e poi accoppia.
Le due donne quasi coetanee dialogavano fitto fitto.
Franco parlava con Francesca chiedendole come passassi la giornata e le ha detto che lui era un cuckold, cioè gli piaceva vedere la sua donna scopare con altre persone. Le ha spiegato come è arrivato a godere nel veder la sua donna con altri.
Nel raccontare la sua voce era sensuale, eccitava Francesca la quale non riusciva a tenere le gambe accavallate perché voleva godere. I discorsi di Franco erano sempre più espliciti e carichi di sesso.
Lui oltre ad essere un cuckold, piaceva montare altre femmine.
Franco ha detto a Francesca che partecipava attivamente agli incontri anche facendosi scopare sia maschi che femmine. Nel frattempo lanciava sguardi sempre più espliciti dentro la camicia della ragazza attratto dalla catenella che univa i due capezzoli. Lei accorgendosi di quelle attenzioni gli ha spiegato come fosse sostenuta quella catena e lui ha replicato confessando che lo intrigava e lo eccitava aggiungendo che non vedeva il momento di ammirala nuda per godere il massimo del piacere.
Mirta e Marta parlavano ancora e si erano avvicinate. Marta lanciava sguardi nella scollatura di Mirta cercando di capire la dimensione del seno e dei capezzoli.
Sicuramente Marta era stata a letto con decine di uomini, Francesca di Mirta era sicura che di maschi ne aveva avuti molti e di donne chissà quante.
Di entrambe le donne si notava ad occhi chiusi che avevano profondo l’istinto innato per il sesso e la voglia di provare sempre nuove emozioni.
I giovani maschi si sono seduti anche loro. Uno di loro piaceva a Francesca e se l’avesse avuto sotto mano se lo sarebbe fatto. In particolare il più giovane lei aveva osservato essere più nervoso, mentre l’altro era più tranquillo. Era uno spettacolo vedere Marta e Mirta l’una accanto all’altra con le cosce che si sfioravano mentre parlavano allegramente e ridevano ma in realtà seducendosi e prendendo i primi contatti carnali.
Marta con fare disinvolto, ma studiato, ha accarezzato le cosce di Mirta che ha ricambiato ed era chiaro dall’espressione dei loro visi che avevano un gran desiderio e voglia di fare sesso insieme. Anche i giovani si sono accorti dei gesti.
Francesca e Franco assistevano a quel gioco sottile e sensuale e ne stavano diventando complici.
Gli sguardi delle donne erano diretti ai due ragazzi che erano eccitati dall’atteggiamento di Mirta e Marta.
Mirta si è accorta degli sguardi dei giovani e, con fare deciso, per eccitarli ancora di più e lanciare un chiaro messaggio, ha toccato Marta che si è girata nella direzione dei giovani.
Gli sguardi sensuali delle due donne si sono incrociati con quelli dei due ragazzi ed il loro scopo stava per realizzarsi.
Francesca ha visto Mirta e Marta sorridere loro in modo invitante e senza dubbio la cosa è stata ben accetta dai giovani che hanno ricambiato il sorriso. Con disinvoltura Marta li ha salutati con un cenno esplicito.
Francesca non aveva mai visto tanta sfrontatezza e tanta sicurezza di sé in una donna e la meraviglia è stata anche maggiore quando Mirta ha fatto esattamente come la nuova amica. Infatti anche Mirta ha sfoderato un sorriso che in quanto a sensualità era tutto un programma.
I giovani si son fatti coraggio e si sono avvicinati prima con una certa titubanza poi con decisione. Il più grande ha salutato presentandosi, si chiamava Marco. L’altro Andrea era studente universitario al 3° anno di ingegneria. Hanno detto che avevano casa a poca distanza da lì e che spesso venivano la sera, quando erano liberi da impegni, sia a mangiare una pizza e anche ad incontrare coppie.
Mirta e Marta hanno divorato con gli occhi i due giovani come d’altra parte ha fatto Francesca.
Anche Marco ed Andrea non erano certo immuni alle grazie delle due calde donne le quali poco dopo hanno chiesto ai due maschietti se avessero impegni particolari per la serata.
Mirta e Marta si sono affrettate a dire che non c’erano particolari programmi ed hanno spiegato che si erano conosciute là quella sera.
Andrea ha proposto di andare nel loro mini appartamento non lontano dalla pizzeria per bere qualcosa e passare la serata.
A quella proposta hanno aderito tutti con entusiasmo ed usando una sola auto hanno seguito quella dei due giovani.
Dopo pochi minuti sono arrivati all’abitazione di Franco. L’appartamento era al piano terra ed era composto da due camere ed grande salone con ampio angolo cottura dove c’erano delle poltrone e dei divani.
Tutti si sono seduti sui divani e sulle poltrone. Mirta e Marta si sono sedute al centro di un divano, Francesca e Franco ai lati. I due giovani hanno offerto un drink e dei dolci.
Sia Marta che Mirta erano eccitate ed hanno aperto i loro vestiti diventando ancor più provocanti.
Marta si è alzata dal divano e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, si è seduta sulle ginocchia di Marco come fossero vecchi amici cingendogli le braccia sul collo.
Il ragazzo inizialmente è rimasto sorpreso della sua azione ma riavutosi è stato al gioco e con sicurezza le ha cinto i fianchi e l’ha tratta a sé.
Franco ha osservato la scena mettendo una mano sulle gambe di Francesca e risalendo lentamente verso l’inguine.
Lei avrebbe voluto essere nuda per far scorrere a vagare meglio la sua mano sul suo corpo.
Marta ha passato la mano sul membro di Marco che aveva i pantaloni ancora chiusi, ha mosso le dita per constatare la durezza e con un gridolino di piacere gli ha fatto notare la cosa.
Marco ha ricambiato la mossa accarezzando Marta sul seno. La maialina non aspettava altro; si è voltata e l’ha baciato a lungo accarezzandogli il sesso con maggiore decisione. Poi inginocchiatasi davanti a lui ha slacciato i pantaloni ed ha inserito una mano negli slip portando alla luce un membro molto grosso e lungo che ha baciato ed accarezzato.
Intanto Marta si è levata la gonna ed ha ricevuto le carezze e le attenzioni di Franco, per altro eccitatissimo, e di Andrea prima di sdraiarsi sul tappeto a gambe aperte mostrando la sua stupenda figa mentre Marco la masturbava con cura; lei ricambiava con profonde leccate sul cazzo.
Mirta ha visto Marta per terra e si è messa in ginocchio iniziando ad accarezzarle la figa, poi chinatasi l’ha leccata giocando come una forsennata con il clitoride dell’altra donna che mugolava dal piacere.
Marta con la bocca libera e la figa occupata da Mirta, ha succhiato a turno i cazzi di Andrea e Franco rendendo la situazione sempre più eccitante.
Marco e Andrea avevano dei cazzi fuori del comune. Marco lo aveva di oltre 20 cm ed assai grosso; a Francesca è tornato in mente il detto di quando era a scuola, e si facevano le prime scoperte sessuali, che ridacchiando tra adolescenti si diceva che qualche ragazzo l’aveva grosso come un asino. Sembravano dicerie ma questo somigliava
Marta adorava quel cazzo nel leccarlo e cercava di metterlo in bocca, sicuramente pregustava il momento in cui lo avrebbe avuto nella figa.
Andrea lo aveva di poco meno lungo di Marco ma molto più grosso.
Mirta, nonostante tutta la sua esperienza saffica, di cazzi ne aveva preso a centinaia ma stavolta non è riuscita a metterselo in bocca, non gli entrava.
Andrea è andato in camera da letto ed ha portato dei preservativi che Marco ha usato con Mirta che ha messo alla pecorina penetrandola. Gli altri hanno assistito alla penetrazione ed hanno sentito la porcellina mugolare forte per l’allargamento, mugolii che poi si sono trasformati in piacere e subito dopo anche incitarlo a scoparla con più forza.
Marta eccitata si è infilata sotto di lei, tra le gambe, leccando Mirta sulla fighetta gocciolante e nello stesso tempo godendo a sua volta dello stupendo sesso di Marco che entrava nella figa di Mirta. Membro che periodicamente passava nella gola di Marta per lubrificarlo con la saliva, la quale succhiava anche gli umori mentre Franco scopava la figa. Era una scena stupenda ed era eccitante vedere le due porcelle giocare senza darsi tregua.
Ad un tratto un urlo è echeggiato per tutta la casa, pareva un urlo disumano: Andrea aveva inculato Mirta che urlava per il dolore e lo incitava a toglierlo, ma nello stesso tempo spingeva verso di lui perché potesse entrare meglio. Lei si sentiva spaccare il culo ed ha cercato di svincolarsi ma le mani forti del giovane amante le tenevano ben stretta nei fianchi. Improvvisamente Andrea ha dato un’ultima poderosa spinta penetrandola fino in fondo, incurante delle grida di dolore. Franco avendo raggiunto per la prima volta lo scopo di averla inculata fino dove fosse possibile, si è fermato pe far rilassare Mirta che ha fatto un gran sospiro di sollievo ma ha anche detto di sentirsi piena ed ha dichiarato che stava godendo tanto.
In effetti lo sfintere era largo e sentirsi quel bastone caldo così grosso dentro ha suscitato l’invidia sia di Marta che di Francesca.
Rapidamente il dolore di Mirta si è trasformò in piacere e l’inculata è durata fino a quando Franco è riuscito a trattenere lo sperma.
Tolto il cazzo dal culo, fatta voltare Mirta con il viso verso di lui e tolto anche il preservativo, le scaricò in faccia una sborrata che Francesca non aveva mai visto sia per quantità che per potenza degli schizzi.
Poiché il tappeto del soggiorno per i primi giochetti poteva andare bene ma certo non era il massimo come comodità, i quattro hanno deciso che sarebbe stato molto più comodo giocare su un letto, quindi si sono trasferiti nella camera da letto dove i giochi sono ripresi con maggiore intensità.
Mirta desiderava essere scopata da Marco e le ha leccato il cazzo che sprofondava nella sua bocca come fosse un’espertissima pompinara.
Poi si è sollevata e con decisione per sedersi su quel cazzo che è sprofondato completamente nella sua figa ormai fradicia di umori ed ha iniziato una cavalcata da forsennata.
Nel mentre sia Francesca sia Franco stavano facendo una stupenda doppia con Marta, mentre Marco lo dava in bocca a Mirta.
Francesca si è levata il jeans e la camicetta. Il suo perizoma era un piccolo triangolo di seta che copriva a malapena la striscetta di peli sopra il pube. Il resto errano due laccetti neri che andavano verso i glutei.
Franco l’ha guardata e l’ha toccata e lei ha lasciato fare ansimando e godendo delle sue mani. Lui era eccitato dai piercing ai capezzoli che ha tirato e come sempre per Francesca è stata una sensazione che l’ha arrapata più del solito. La sua figa era già bagnata e pronta a riceverlo.
Lui si è messo dietro di lei, le ha preso le mammelle tra le mani e le ha palpate come se dovesse mungerla. La catenella attaccata agli anelli dei capezzoli è rimasta sospesa ballando nell’aria.
A Francesca piaceva che fossi un maschio a farle oscillare la catenella ma le sue sensazioni erano concentrate sulla figa piena del cazzo di Franco. Lei sentiva il suo cazzo tra le natiche e lui conscio di ciò ha pensato di non essere l’unico protagonista di quella scopata che avveniva come atto liberatorio dell’eccitazione che la situazione aveva creato.
Quella scopata stava si stava rivelando liberatoria anche per Francesca che se la stava godendo molto, certamente non soffriva e non subiva, ma era parte attiva in quel rapporto.
Franco, ha intensificato ancora di più il suo modo di essere maschio, accelerando come un ossesso la scopata, pensando di essere forse ancora più duro verso di lei creando il momento giusto per un orgasmo accompagnato da parole ad alta voce e da un urlo che si è perduto in quella casa e probabilmente anche fuori di essa, mentre in Francesca esplodeva con tutta la sua potenza un getto di sborra.
Anche Marco volle provare a scopare Francesca affondando il suo cazzo e subito lei ha capito che stavano giocando in due.
Ogni volta che Franco arretrava, Francesca avvertiva il suo sesso completamente bagnato. Franco ha , aumentato ancora di più il suo ritmo che la esaltava ed ha stimolato la sua intimità prolungando quello stato che è diventato di interminabile piacere.
Nel momento in cui Marco faceva uscire il suo cazzo quasi fuori da Francesca in tumulto, facendo restare il suo glande sulle labbra all’ingresso della vagina, lei ha ricevuto uno schizzo degli umori vaginali che dimostravano il godimento della ragazza, bagnando l’inguine del giovane uomo lubrificando ancora di più la sua carne che le stava dando così tanto piacere.
In quel momento Francesca, inconsciamente ha cercato di frenare quella fuoriuscita come se volesse bloccare l’uscita di quel liquido e di conseguenza l’orgasmo stesso in un tentativo vano di crearsi un momento privatissimo di estasi e piacere.
Lui preso dalla libidine ha levato il suo sesso che faceva da tappo alla figa e, ricoperto dagli umori di Francesca, ha cambiato repentinamente il suo obbiettivo puntandolo decisamente contro la seconda apertura del corpo; ha puntato il suo glande sullo sfintere e quando è stato sicuro di averlo centrato, ha spinto il cazzo durissimo facendo penetrare in un attimo tutta la sua cappella.
Era da tempo che Francesca non veniva chiavata in culo.
Mentre godeva pienamente mi è sentita trafiggere in un momento in cui era completamente senza alcuna difesa poiché Francesca si trovava in preda ad un piacere orgiastico dovuto all’accoppiamento di Mirta e Marta con gli altri maschi.
Francesca subiva con piacere la penetrazione che se da un lato le stava procurando una fitta lancinante dall’altra sapeva essere portatrice di piacere.
La sua reazione istintiva è stata di abbassare il suo fondo schiena, inarcare le reni, e con un lamento sofferto spingere la testa all’indietro agevolando quella penetrazione che si era interrotta per un qualche istante ponendosi in una posizione più agevole per far sprofondare quel membro dentro di sé in un sol colpo.
Marco ha trovato quella posizione per affondare maggiormente. Infatti ha spinto ed ha raggiunto il fondo dell’intestino con sua grande soddisfazione ed in Francesca è affiorato un vecchio piacere.
Anche Marco si è fermato per godersi la totale inculata di Francesca e lei non ha avvertito i suoi testicoli battere contro l’apertura della figa, ciò indicava che il suo cazzo era più lungo e doveva stare per una parte obbligatoriamente fuori.
Francesca si sentiva prigioniera in una morsa.
Anche se si sentiva piacevolmente prigioniera, ha sentito le sue mani afferrarle le spalle accentuando ancora di più quella posizione arcuata. Era una presa più stabile per spingere il suo cazzo ancora di più oltre quel limite come se volesse penetrare completamente dentro di lei da quell’ingresso.
È poi iniziata una serie di spinte decise in profondità che Francesca avvertiva e si rendeva conta che aveva dentro ancora degli spazi enormi da riempire. Il suo cazzo era in effetti profondamente conficcato nel ventre di lei.
Ogni spinta procurava una sofferenza a cui Francesca reagiva con un lamento di piacere, sia perché non era mai successo di averlo così in profondità, sia perché l’altra coppia che scopava aveva generato un’eccitazione non da poco e ciò aveva anche causato un ingrossamento spropositato di quel sesso che stava solcando il suo intestino.
Intanto i lamenti si sono affievoliti trasformandosi lentamente in incitamenti di goduria.
Francesca godeva ed ormai era completamente persa.
A voce alta, affinché gli altri la sentissero, ha gridato “Marco scopami! Dai scopami il culo più forte! Fammi sentire quanto sono troia! Spaccami tutta fammi sentire bene il tuo cazzo!”
Ciò significava che lei non era solo passiva anche se era sotto di lui.
Anche lui dopo quelle parole ha ripreso a muoversi nel culo entrando con tutta la lunghezza del suo cazzo, pronunciando le sue oscenità in modo da eccitarsi maggiormente, ammesso che ce ne fosse stato bisogno, ma inevitabilmente eccitava in modo esasperato anche Francesca.
“Bella troia ti do tutto il mio cazzo! Non ne hai mai avuto, vero? Ti apro come nessuno lo ha fatto prima. Sei una vacca, fatta solo per la monta! Nessuno ti ha fatto godere così, dimmelo!”
Con un gesto rapido le ha lasciato le spalle e le ha artigliato le tette che, sotto i suoi colpi, oscillavano come quelle di una vera vacca durante la monta continuando a dire “Sìììì! Ecco ti mungo come una vacca, scopandoti! Tra un po’ ti riempirò tutta di sborra come tutte le vacche”
Ricordandosi dov’era e sapendo che nessuno poteva sentirli, Francesca ha gridato il suo incitamento
“Siii! riempimi, riempi la tua troietta” Sono qui per essere montata! Riempi la mia pancia, riempimela tutta can la tua sborra caldaaaa!! Fammi vedere quanto sei bravo a farlo davanti alla mia amante!”
L’effetto di tutto ciò è stato immediato.
Marco ha accelerato i suoi colpi sempre più profondi, aggrappato alle tette di Francesca.
Al termine Francesca era incredula per come si era espressa e di tutto ciò che era fuoriuscito dalla sua bocca come mai avrebbe immaginato.
Francesca ormai amante e mantenuta di lusso, senza pregiudizi puritani, mai avrebbe pensato di esprimersi un giorno in modo così scurrile sottostando a quell’uomo e ai suoi potenti colpi di cazzo nel suo culo come fosse una puttana. Era però vero che come le prostitute si stava offrendo ad un uomo che tutto sommato era uno sconosciuto; l’unica cosa che in quel momento mancava era che per quella prestazione non era stata pagata.
Quel pensiero ha fatto esplodere il suo secondo orgasmo completamente diverso da quello vaginale ma con una intensità di molto superiore che comunque rappresentava una novità per sé stessa. Francesca stava godendo con quella parte intima del suo corpo che mai avrebbe pensato potesse portarla ad un piacere così intenso.
Quell’orgasmo è iniziato con un tremito senza controllo che dimostrava come tutte le sue membra stavano godendo all’unisono e con un” …”SIIIIIIIIIIIII… GODOOOO….. Sto venendo come una maiala!!”
Le contrazioni del suo culetto e dell’intestino, che riprendevano quelle della figa, hanno stimolato il cazzo quasi come se lo volessero mungere. Le contrazioni lo hanno stimolato ancora di più e la conseguenza di irrigidirlo e quanto più diventava duro, più le pareti del suo intestino aderivano a quel palo. Questo è bastato a far arrivare alla vetta anche il suo amante maschio.
Durante la monta che subiva con piacere, Francesca vedeva Marta e non pensava che avesse un culetto così aperto. Marco è entrato in lei senza problemi e l’ha sentita vibrare dal piacere mentre Mirta le leccava il clito da sotto.
Intanto Franco si era messo dietro Mirta e Marta leccava il grosso cazzo di Franco formando così un triangolo.
Franco è entrato nella figa di Mirta e Francesca sentiva i suoi mugolii di godimento. Marta era piena di Marco che aveva lasciato Francesca.
Tutti erano al massimo dell’eccitazione. Le due donne erano veramente eccezionali e di certo non si risparmiavano.
Franco era già prossimo a godere e lo ha detto a Mirta che si è divincolata, ha levato il preservativo al giovane cominciando a succhiare ed a leccare il suo cazzo.
Marta anche lei voleva partecipare al gioco e svincolatasi, ha aiutato Mirta leccando insieme il membro di Franco che passava dalla bocca di Mirta a quella di Marta.
Erano due forsennate finché non hanno visto lui lanciare un grugnito di piacere, sborrando ed inondando il viso delle due donne che poi si sono leccate a vicenda la calda crema per non perderne nemmeno una goccia.
Anche Marco, uscito dalla figa di Francesca, si stava segando forsennatamente.
Le tre donne lo hanno guardato ed accarezzato il torace succhiandogli i capezzoli. In pochi istanti lo spruzzo è arrivato accompagnato da un suono gutturale ed una agitazione a tutto il corpo.
Mirta ha invitato Francesca a leccare ed ingoiare la sborra e la ragazza dopo averlo fatto ha detto di averla trovata buona e calda. Subito dopo se la sono scambiata con la lingua con Marta.
Sarebbe lungo descrivere tutta la serata.
I cinque sono rimasti in quella camera fino alle tre di notte ed a quell’ora erano veramente sazi di piacere.
Mirta e Marta hanno raggiunto l’orgasmo accoppiandosi molte volte, a Francesca hanno fatto provare il sandwich con due maschi con sua grande felicità.
Dopo quell’accoppiamento Francesca si è sentita molto più disinibita davanti a loro e non aveva difficoltà a mettere a disposizione i suoi buchetti per avere e dare piacere anche in altre occasioni.

Leave a Reply