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Francoforte, M… Diario segreto

By 26 Luglio 2012Febbraio 9th, 2020No Comments

Diario segreto 5. Francoforte, M’

Oggi non ho voglia di amplessi lunghi e amorevoli, solo di sesso puro, astratto.

Non ci sono ancora tante ragazze al club, ma intravedo una bionda seduta al banco che mi attrae. Totalmente nuda, con un tatuaggio che le decora una bella schiena dritta. Rivela un corpo un po’ mascolino quando si alza per prendere una tazza. Il culo, piccolo e sodo, è un po’ da maschietta. Bionda, taglio di capelli corto, la guardo, mi sorride. Bel sorriso. E bel seno, con attaccatura larga e ben voluminoso, a coppa.

Me la faccio. Pochi convenevoli, presentazione, si chiama Lena, scozzese. Da vicino il viso è un po’ duro ma bello. La porto al cinema. Lì vedo Ana, polacca bionda, che mi ero già fatta qualche settimana fa, alle prese con uno stallone vichingo. Ci mettiamo vicino.

Repertorio di rito. Bacio in bocca profondo e coinvolgente. Pompino ben fatto e con lingua ben salivata. Non è gola profonda ma te lo massaggia bene, inumidito con lingua e guance. Ci rovesciamo e le metto la figa alla luce dello schermo per vedermela bene. E’ piccola e rasata. Mi piace. Ci lecchiamo a 69 e la perlustro dentro. E’ bagnata. La metto supina e incollato alla sua bocca la pompo per un po’, lento e veloce, lento e veloce. Emette gridolini, si tira le cosce più su che può per sentirlo ben in fondo. E io in fondo glielo faccio sentire. Partecipa la ragazza. Se partecipa! Bella e brava, anche se un po’ professionale. E sorride compiaciuta. La giro a cucchiaio senza uscire e la pompo veloce, si inarca bene. E la pompo per altri dieci minuti perlustrandole il corpo.

Vedo Ana inarcata all’amazzone che si dimena godendo ad alta voce come una forsennata. Fa venire il suo stallone e si accinge a pulire tutto bene. Mi eccito di più. Giro Lena, le rimango dentro da dietro e le sollevo il bacino per portarmela a pecorina. Le scuoto il cazzo contro facendo sobbalzare i testicoli sotto l’inguine e così continuo.
Quando Ana sta per uscire la chiamo, le dico di tornare da me. ‘Of course baby, ten minutes, please’. E per lunghi dieci minuti scuoto Lena baciandole ogni tanto la bocca che mi porge con una torsione. Scade il tempo, Ana non è ancora arrivata e chiedo a Lena di tenermi dentro ancora un po’. Mi asseconda sorridendo. Dopo cinque minuti arriva Ana. Bacio Lena ‘Good bay, see you later’.
Tolgo il preservativo, Ana mi passa il colluttorio, sciacquo, e poi lungo bacio, con la sua lingua lunga e larga che ricordo bene.

Il corpo di Ana è fantastico, come una modella che ha fatto danza. Perfetto per il sesso. Non è bellissima di viso ma il corpo ripaga. E’ gola profonda e glielo calco subito dentro. Con i sui versi gutturali la gola se la fa scopare come se fosse fica. E cosi faccio per un po’. La bacio, la rigiro a pecorina, metto il preservativo, e con lo stesso movimento con cui penetravo Lena adesso penetro Ana.
Chissà perché con un’altra ragazza lo stesso movimento di prima ti dà sensazioni totalmente diverse! Mi peso su di lei, la porto a pancia in giù, continuo veloce sopra di lei e la bacio a lungo. Cucchiaio, forbice, e poi me la rigiro a missionario. Con Ana mi piace venirle dentro a missionario mentre l’abbraccio e mi faccio succhiare la lingua. E’ l’unica posizione che fa venire anche lei. Dopo un’ora di penetrazione il mio orgasmo è strepitoso.

Vedo Susi, una ragazza ceca dolce e bellina che sta facendo colazione. Ci salutiamo baciandoci le guance. Non parla inglese e ci scambiamo solo sguardi e sorrisi. Mi fa segno di mangiare con lei. Mi siedo, le accarezzo le cosce sotto il tavolo. Mi sorride e alza una gamba sotto il mio accappatoio. Mi appoggia dolcemente il suo piedino sul cazzo. Le sorrido, le tengo la caviglia accarezzandole a tratti il polpaccio e così facciamo colazione assieme.
Il suo viso è dolce, il suo sorriso ti fa venire voglia di baciarla. Ma solo la terza o la quarta volta che me la sono spupazzata mi ha concesso il piacere del suo bacio. E’ un bacio timido, non affrettato che ti porge con la sua linguetta minuta per farsela succhiare come un clitoride. Nel bacio è passiva, riceve le leccate da te. Nel sesso invece è piuttosto attiva. E le piace percorrere maliziosamente il tuo corpo con baci e leccate. In camera mi faccio prendere da sopra. Mi piace vedere il suo pancino teso e il suo seno minuto che si inarcano ritmicamente nell’amplesso. E cosi la lascio fare per tutta la mezz’ora, con qualche piccola variante. Tanto conosco già il suo corpo in tutte le posizioni che mi piacciono. Non sono curioso di cambiare. Sento che viene sopra di me. Rallenta un po’, rotea un po’ il bacino per placarsi gli spasmi. Mi sorride e ricomincia, portandomi ritmicamente a un orgasmo lungo e appagante.

Sauna, idromassaggio. Un riposino sulle sdraio. La mia amica Kitty mi ha risposto con un sms che non sarebbe venuta al club. Influenza. Peccato, con quella topolina appena diciannovenne, che ho avuto la fortuna -e il rimorso- di svezzare, proprio qui, il suo primo giorno di lavoro al club, mi trovo sempre molto bene. Rumena, non alta ma bella, di corpo e di viso (potrebbe essere la sorellina della Canalis). Tutte le volte che vado con lei provo però anche un po’ di gelosia, nel vedere come, dalle prime volte, piuttosto impacciata, sia diventata ora esperta e sicura si sé. Si è impratichita troppo, in pochi mesi, e certo non solo con me. Un po’ mi dispiace’

Mi consolo facendomi abbordare da una ragazza alta e snella, mora, rumena. L’avevo vista ballare la lap qualche volta fa. Si muove bene, da vogliosa. E adesso sono incuriosito. Andiamo nel cinema. Non sono un grande esibizionista, ma nel cinema si vede come le ragazze fanno sesso, ed è un modo per evitare i missili.

Vera, al divano, inizia subito a dimenarsi il culetto inarcandosi a pecorina. Le ragazze che iniziano subito senza indaffararsi a predisporre il letto come cameriere mi piaccio di più. E mi struscia il suo bel culetto piccolo contro il mio cazzo già un po’ eccitato dall’aspettativa. La palpeggio bene per un po’ su tutto il corpo sottile. Anche le tette è bello sentirle sul mio palmo. Si inginocchia, tira fuori la lingua e mi apre l’accappatoio.
In piedi mi faccio iniziare un pompino piuttosto energico. Lei tiene le mani salde alle mie cosce, si contorce, ruota la testa con veloci scatti, alternando movimenti di suzione e rotazione. Brava! Me lo tiene duro così per un bel po’. La bacio in bocca e la rimetto in posizione pompino. Ribacio in bocca e riposiziono a pompino.
La metto distesa sul divano alto e le lecco la figa, si nega gentilmente la penetrazione con il dito e allora mi dedico un po’ al suo clitoride. Ma oggi mi sento più portato per la penetrazione che per altro. Mi faccio mettere il preservativo e la prendo così in piedi, con lei a gambe aperte a penzoloni dal divano.
Entrano tre italiani un po’ chiassosi che si mettono a vedere il film porno, un po’ ci sbirciano e commentano dandosi di gomito. Entra un’altra coppia che si dispone un po’ più in la. Lei inizia un pompino veloce. Si mette a pecorina e nel giro di 10 minuti il suo cavaliere, pompando furiosamente, le viene dentro da dietro. Escono. I nostri connazionali se la ridono di gusto. Alcuni per superare l’imbarazzo del sesso la mettono sul ridere’

Tiro Vera con le mani e la trascino in piedi. E’ lunga ma sembra leggera, le metto un braccio sotto il culo e la spingo in alto. Lei mi cinge la vita con le gambe e rimane così avvinghiata senza mani. Mi prende il cazzo da sotto e se lo porta in posizione. Con un movimento lento glielo faccio sentire fino in fondo, e pompo aiutandomi con le gambe leggermente piegate. Lei si inarca all’indietro e mi offre il bello spettacolo del pancino teso che termina nell’inguine che sto fottendo. Indirizzo avanti e indietro il suo corpo come un oggetto tenendola per la vita.
Intravedo l’asta del mio cazzo che appare e scompare dentro e fuori, e mi piace. Sbircio l’orologio, il tempo sta per scadere. Non so cosa fare. L’amplesso mi sembra volato via in fretta. Non ho voglia di venire così subito. Ma neppure di rimanere un’altra mezz’ora dentro di lei.
Ne voglio subito una nuova e cambiare un po’ i giochi. La pompo velocemente, mi porto quasi all’orgasmo. Quando sento che sta per arrivare stringo i muscoli attorno al pene e trattengo lo sperma. Mi si diffonde una sorta di orgasmo leggero nel basso ventre. Quando mi tolgo da lei, il cazzo è duro come prima.

Quando hai avuto un orgasmo senza eiaculazione il cazzo è già subito pronto per ricominciare da capo. E il desiderio di sentirlo dentro in una figa è più forte che mai. La sensazione è un misto di fastidio, che può essere placato sono in un amplesso, e di desiderio irrefrenabile.
Ti senti proprio infoiato come un animale. Per questo alcune volte mi piace esercitare questa tecnica, che però non sempre mi riesce.

Doccia veloce con il cazzo quasi eretto (non è colpa mia, non c’è verso di farlo placare per almeno un quarto d’ora dopo l’orgasmo muto). Colluttorio.
E così con l’asciugamano attorno alla vita per mascherarmi vado alla ricerca di una preda.
Vedo ancora Lena in piedi al bancone, ma ha già un uomo al fianco che le tocca il culo da sotto un foulard che si è annodata in vita. Mi piace vedere il bel culo di Lena così palpeggiato, e un fiotto di sangue mi gonfia di più il cazzo.
Adesso di ragazze ce ne sono molte, alcune si avvicinano e si offrono, faccio finta di non comprendere la lingua. Nessuna mi piace. Ne scorgo una bella, con cui sono già stato, mi fa cenno e mi sorride. Non va bene neppure lei. L’ultima volta si è lamentata che l’ho scopata un’ora di fila. ‘You are a sex machine’ mi ha detto con disapprovazione ‘No good for my pussy’. Adesso ho proprio voglia di una scopata selvaggia per un orgasmo lungo, non di un rimprovero.

Mi aggiro. Nel corridoio che porta al buffet arriva con passo veloce e risoluto una brunetta alta, pelle chiara, viso dolce da cerbiatta. La riconosco. Non sono mai stato con lei ma l’avevo notata al cinema qualche settimana prima mentre faceva sesso con un uomo giovane piuttosto capace. E mi ha dato l’impressione che giocasse bene.
Le vado incontro. Mi piazzo davanti. Mi fissa. ‘One hour baby?’. ‘Perfect’. Rispondo.

Fa dietrofront e mi porta in camera. Appena entrati mi sussurra qualcosa di libidinoso e mi bacia subito, di un bacio dolce e umido. Sente che il mio cazzo è già duro come un manganello e se lo prende in mano rigirando bene il polso. ‘Fack me’ le dico subito. ‘Whaoo”, preservativo in bocca e calzata professionale senza mani. Si gira, si mette una gamba sul letto e in posizione così asimmetrica se lo punta sul suo buchetto. Si inumidisce le dita e se le passa sulla topolina piccola ditalinandosela un po’.
Guardo la scena. Mi piace come si inarca per far risaltare il suo bel culo tondo. Il mio cazzo lasciato libero dà leggeri colpi in su ad ogni battito del cuore. E’ proprio al massimo del tiro, e della sua grossezza. ‘ Ohh, big dick, baby’, mi dice lei e si dilata le chiappe per schiudere le labbra. Indugio un poco sul suo buchetto e pregusto questo momento.
Prima il glande, che sento bene stretto, poi veloce glielo infilo per tutta la lunghezza. La sua figa è proprio stretta e mi procura un forte senso di possesso.
Continuiamo cosi per un po’ poi le si gira, mi toglie il preservativo e inizia a sbocchinare, ci rovesciamo nel letto per un sessantanove, mi ritrovo incappucciato di nuovo con lei sopra a cavalcare. Cavalca e cavalca per un bel po’.
Si riprende in mano il mio sesso, toglie il preservativo e ricomincia a sbocchinare. Accenna ad affondi di gola profonda ma non è abile come Ana. Comunque molto piacevole. Si dà un gran daffare per farti felice. Si mette supina a gambe aperte con una spaccata e aspetta il cazzo duro.
Missionaria per un bel po’ e qui mi diverto con varianti sul tema. Mi piace anche guardarci allo specchio messi a cucchiaio. Ma ancora si sottrae, via il guanto e pompino. E ancora così per un po’ di volte. Cambio posizione e pompino. Cambio posizione e pompino.
Mi chiede di leccarla per farla venire. ‘Ok, no problem’. Poi mi chiede se voglio venirle nel culo. Mi sembra una buona idea.

Vado al cinema a dormire. Quando mi sveglio vedo Ana che si sbocchina un cliente. Mi fa venire voglia. Vado in cerca di una ragazza. Al bar ci sono tante ragazze, ma non trovo chi mi piace. Entra Lena dallo spogliatoio, è fresca di doccia. Mi si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia. L’accarezzo un po’. Le frugo un po’ il culo e le tette. Lei si lascia fare e amoreggiamo una decina di minuti. Mi da un bacetto sulle labbra, si scusa e mi dice che deve tornare al lavoro. Eccomi, dico. Lavorami.

Sorride, ‘Good’. ‘Kino o room?’ Chiede. ‘Room!’. Voglio un po’ di intimità con lei, e soprattutto a piena luce. Se il sesso con Lena prima al cinema è stato professionale, adesso, forse perché in camera, forse perché c’è maggior confidenza, si rivela selvaggio e appassionato. Si contorce come un animale godendo veramente e ti incita a prenderla con tutta la forza che hai. Non è porcella, è solo selvaggia, come un animale in calore che vuole placare i suoi sconvolgimenti interni. E cosi l’assecondo per una bella mezz’oretta abbondante finché non veniamo assieme in un bagno di sudore.

E’ tardi, e il sesso mette appetito. E al club il buffet è sempre aperto.
Sauna, addominali, idromassaggi, e doccia fredda. Mi riposo un po’ al bar con un the caldo.
Il bar è ben animato alle di sera. Vedo nuove ragazze mai viste prima. Dall’aspetto, molte sembrano rumene. Ma non mancano ragazze di colore, qualche orientale, e qualche biondona tedesca o dell’est.

Sono alla ricerca di una ragazza nuova. Faccio un po’ il giro. Tampino qualche ragazza, chiedo loro qualcosa anche se non ho intenzione di fare nulla perché non mi piacciono al punto di sprecare mezz’ora, e rimango in attesa col mio te alla menta.

Una bionda alta in autoreggenti a rete ancheggia con un asciugamano in vita seguita da un uomo in accappatoio, segno che ha appena finito la sua prestazione. La seguo. E’ bella. Bel seno e bel portamento. Non vedo bene il culo che è coperto. Ma le cosce sono sottili e tornite. Con indifferenza li seguo. Finiti i convenevoli di pagamento si indirizza allo spogliatoio sotto. Col bicchiere in mano l’aspetto fingendomi interessato alle luci in giardino. Riemerge dalle scale in dieci minuti, più splendente che mai. Bella, proprio bella. Non giovanissima, direi a cavallo dei trenta ma proprio una bella puttana.
Ecco! Direi proprio bella puttana. Non bella ragazza o bella donna. Bella puttana, come alcune volte piace. Alta, bionda e ben strutturata, non sottilissima. Bei fianchi, bel culo, belle tette. Una pornostar. Anche il sorriso è stampato da pellicola. ‘Bene. La trascino in camera e me la godo’.
Metà russa e metà polacca. A letto, nonostante le apparenze è un legno secco. Bacia che sembra che non abbia mai baciato. Il pompino lo fa ma sembra che il cazzo le faccia venire il voltastomaco. La missionaria si ma stai lontano con il busto perché il tuo sudore mi da fastidio. Non toccarmi i capelli che sono pettinati. Non baciarmi la guancia che ho il trucco. La pecorina? Nooooooooooo, con un cazzo cosi grosso la pecorina Nooooooooo. Bhe, per non lasciarle la soddisfazione di mollarle un cinquantino dopo nemmeno dieci minuti di camera me la prendo nell’unica posizione che è disposta a fare.
Lei sopra per controllare tutto, tenendo un pugno alla base del mio cazzo per farne entrare solo un pezzo. La velocità dei suoi movimenti è solamente finalizzata a farmi venire il più presto possibile. Sono rimasto così a farmi scopare per i restanti venti minuti. Piacere sensoriale zero. Piacere fisico, meglio una pugnetta.
Ovviamente non le do la soddisfazione di farmi venire. Mi propone di tutto, pompino, manovella, massaggio al cazzo con oli essenziali etc. La ringrazio, dico che non ho l’orgasmo facile.

Tra due ore devo andare, domani devo partecipare a una tavola rotonda e non posso addormentarmi al tavolo dei relatori.
Devo assolutamente concludere in bellezza. Poi sono stanco. Voglio un po’ di coccole. Il sesso puro mi ha un po’ stufato. Se ci fosse stata Kitty. L’avrei portata in camera e mi sarei addormentato con lei per un paio d’ore’

Ripiego su Susi, la dolce ceca. E’ al banco che sta bevendo qualcosa. E’ raro vederla libera di sera, ma non ci sono tantissimi uomini di giovedì. Mi avvicino, mi ci strofino per farle intuire che voglio coccole, non sesso.
Forse non mi tirerà neanche più, ma non mi importa. Le chiedo di andare in camera solo per baci profondi e abbracci stretti. Sorride. Ok!. Andiamo in camera. Dai baci profondi e dagli abbracci stretti si degenera sempre in qualcosa di meno romantico. Concludiamo in bellezza.

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