Guardare ed esibire

Gianni e Denise erano in vacanza al mare, andavano in spiaggia con la macchina, c’era un comodo parcheggio custodito che era un semplice spiazzo circondato da alberi.

Scesi dalla macchina, Denise sembrava aver notato qualcosa di strano, mentre continuava a guardare chiamò Gianni.
– Vieni a vedere, c’è uno che piscia.
– Che mi frega, dài andiamo.
-Aspetta, gli vedo il pisello, è moscio ma sembra bello grosso ! 
-Che maiala che sei, ok goditi lo spettacolo.
-Sì, che fico, è un signore, nemmeno tanto giovane, pero’ mi sto eccitando  a  guardargli il cazzo, hmm, non è lungo ma è corto e grosso, secondo me ha una cappella gigantesca.
-Attenta che se ne accorge, se lo fissi così.

E infatti l’uomo aveva smesso di pisciare, ma era rimasto col pisello in mano, perché con la coda dell’occhio, pur essendo distante, aveva notato D che lo guardava.

-Adesso se lo maneggia, oddio, gli si è addrizzato; te l’avevo detto, è tozzo, ti riempie la mano, che cappella larga che ha, è strano.

Non volendo, Denise si era portata un mano tra le gambe.
-Ma che fai, guarda che c’è gente !
-Oddio, scusa, non me n’ero accorta.

L’uomo, prima di profilo, adesso si era voltato verso di loro, senza pero’ alzare lo sguardo.

-Come lo vedo bene adesso, guarda che grosso !
-Beh, effettivamente, ti piacerebbe prenderlo in mano, eh ?
 Dài, andiamo pero’, prima che ti veda. Eccolo adesso s’incazza.

E infatti l’uomo adesso li stava guardando e, tirandosi su i calzoni, si dirigeva verso di loro.
Con tono scherzoso si rivolse a Gianni
-La signora guarda, eh ?
Lo disse ridendo e incuriosito; era un contadino del luogo, un po’ rozzo ma simpatico.
– Sì, ehm … infatti, ehm … mi scusi, sa.

Denise, anche se un po’ imbarazzata, si fece una risata.
– Le piace, signora ?
-Ehm, sì, guardavo, è strano, bello tozzo e grosso.

Era eccitata dal gioco, ma ancora non se la sentiva di lasciarsi andare.

-Andiamo là dietro, gli faccio vedere che grossa cappella.

Denise un po’ sorpresa diede un’occhiata a G che ridendo l’autorizzava a partecipare al gioco.

Denise si fece scorrere la sua mano lentamente verso il basso e tirò leggermente giù da un lato il costume, quel tanto da lasciar intravedere un po’ di pelo.
L’uomo eccitato si portò la mano sul pacco e si voltò di spalle, impaziente di spostarsi in un posto più nascosto.
-Andiamo là.

Si spostarono tutti e tre dietro le macchine, dove non potevano essere visti.
Senza parlare, l’uomo si tiro’ giù i pantaloni, scoprendo il pisello, adesso veramente grosso e duro.

Denise rideva e guardava eccitata.
-E’ un bel cazzone.
Gianni intanto si era portato alle spalle di Denise e le aveva infilato una mano nel costume.
Denise aveva sollevato la sua maglietta e scoperto le tette.
L’uomo si stava masturbando.
Nessuno diceva una parola.
-Mi scappa da pisciare

Denise si accovacciò, scostò il costume e, aprendo la fica, fece vedere bene la fontanella dorata, mentre si sfregava il clitoride;
questo portò al massimo l’eccitazione dell’uomo che ogni tanto si girava per vedere se qualcuno li stesse osservando.
Anche Gianni si tirò giù il costume e cominciò a masturbarsi, non voleva perdersi questa occasione.

-Lei veramente ha una bella fica.
-Grazie, col suo bel cazzo vede come si è aperta ?
Gianni rincarò la dose.
-Denise ha anche un bel buco di culo, faglielo vedere.
Denise si volse e allargò le chiappe chinandosi.
L’uomo emise un gemito di approvazione.
-E’ anche già bello largo, le piace tantissimo essere inculata.
Denise era eccitatissima e voleva partecipare alla conversazione
-Mi piace prenderlo al culo, guardi come mi ci entrano bene due dita.

L’uomo stava per venire, Denise allungò una mano e gli afferrò il cazzo, fece appena in tempo perché dopo poco si sentì colare il suo sperma caldo lungo il polso.
Gianni si godeva lo spettacolo di Denise che con una mano si spalmava lo sperma sulle tette e con l’altra si masturbava; Gianni si avvicinò per aggiungere altro sperma che schizzò in faccia a Denise proprio mentre quest’ultima con un gemito intenso raggiungeva l’orgasmo.