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il centro commerciale

By 10 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un sabato pomeriggio nel megastore dove lavoro. Sono il direttore ma dato che i proprietari erano i miei genitori, anzi loro avevano una azienda tessile che mi avevano lasciato in gestione, da me trasformata in supermercato con annessi negozi privati.
Essendo quindi praticamente il proprietario di tutto avevo carta bianca su molti aspetti e mi piaceva esercitare tale potere. Camminavo curioso tra le corsie piene di gente indaffarata negli acquisti e ammiravo naturalmente la fauna femminile che ogni anno si faceva più audace nel vestire e nel mostrare le proprie grazie sia da sole che in compagnia di mariti e compagni.
Nella corsia dei trucchi notai due ragazze che al mio apparire ebbero un sussulto, poi capii come mai. Una di loro, una moretta riccia e formosa era stata sorpresa a, diciamo, non aver calcolato bene quale era il carrello e quale era la sua borsetta, e portata nel mio ufficio aveva avuto una sana lezione su cosa era uno scambio di favori, ma ve lo racconterò un’altra volta. Se non sbaglio si chiamava Moira.
Ciò che mi colpì fu la sua amica, bionda, gambe lunghissime in un jeans elasticizzato che le sembrava dipinto addosso e una faccia stupenda, da ragazza semplice ma con un lampo negli occhi di estremamente erotico che già mi fece arrapare. Stavo per andare da loro ed ecco uno squillo dalla tasca. Mi fermo quasi maledicendo il telefono. ‘PRONTO!!’ urlo al numero che mi dice essere Max il guardiano ‘CAZZO VUOI PROPRIO ORA anzi corri da me ai trucchi!!!’
‘Dottò venga subito nel suo ufficio’ mi dice
‘che vuoi proprio ora’ stizzito gli urlo ‘ho beccato una a rubà ma questa non ve la potete perdere correte dottò! ‘. Riattacco a malincuore e mi avvio, notando invece di sollievo quasi un dispiacere negli occhi delle due ragazze mentre mi guardano allontanarmi da loro.
Se non vale la pena questa volta lo inculo, giuro, penso tra me e me. Vado a passo veloce verso la zona riservata salutando con cenni di capo dipendenti e clienti ed entro nel mio ufficio. Seduta vedo una donna sui 35 vestitino corto filo passera tacco alto spolverino nero e accenno di autoreggenti che fuma tranquilla e mi guarda con sfida. Max è in piedi con una borsa in mano presumo della signora. Max è tipo’ avete presente Vin Diesel come forma fisica ma un po’ più basso e dell’aria più intelligente’ mi porge la borsa ‘guardate la signora che spesuccia aveva fatto’ e tira fuori un completo intimo che avrei pagato io per vederlo indossato alla bella dama alcuni trucchi rossetti creme di cui una di gran marca quasi 500 totali.
‘Ah però signora mia e qui ci vuole proprio la polizia non si può mica sorvolare’ dico e le guardo fisso le gambe con un sorriso.
‘Senti’ mi dice ‘non fare troppe storie, dammi la borsa’ fo un cenno e Max gliela porge. Lei tira fuori il blocchetto degli assegni ,scrive mille euro, lo firma e lo alza tra le dita verso Max.
‘e come mai mi dovrei fidare’ dico ‘sono la moglie dell’assessore G’, controlla, e vedi di far veloce.’ Siccome sto iniziando anche a incazzarmi sia per il tu che per tutto il resto strappo l’assegno di mano a lei ,leggo Eva G’. lo do a Max e gli indico la porta. Lui si avvia e appena esce mi avvicino alla signora, lei si alza ,buon odore, la fisso negli occhi e le dico ‘sa che suo marito ha fatto di tutto per non farmi aprire il negozio e per le sue cazzate ho speso quasi 500.000 euro in più. Ora arriva la sua zoccola a prendermi per il culo.’ Cambia repentina sguardo, la vedo meno sicura, sta balbettando qualcosa e io le do uno schiaffo che le gira la testa, vola un orecchino e barcollando si appoggia alla scrivania.
‘Ma ma io io..’ ‘zitta troia e spogliati o stanotte sarai in galera vedremo chi conosce più poliziotti. ‘Non puoi farlo’ replica ‘oh si che posso e dammi del lei’ altro schiaffo su altra guancia e va dritta in terra un rivolo di sangue dal labbro ‘alzati e spogliati o il prossimo pompino lo farai al secondino di turno stanotte ‘ titubante si leva lo spolverino e io allora agguanto il vestitino e con un colpo lo strappo lasciandola in intimo. ‘Noo che fai’ ‘ la prendo per i capelli vedo la sua paura la costringo in ginocchio e sempre tenendola per i capelli dico ‘ora fammi un pompino e deve essere eccezionale.
Mi guarda negli occhi e vedo che non è poi così terrorizzata, anzi sembra eccitata mi slaccia la cintura sbottona i pantaloni gli abbassa con le mutande, sobbalza vedendo l’uccello già in tiro e di dimensioni ragguardevoli , comincia a leccarlo su e giù soffermandosi sul filetto e poi sulle palle sento che comincia a respirare più veloce e sempre tenendola per i capelli lo infilo tutto fino in gola cominciando a scoparla in bocca. Cerco di arrivare sempre più in fondo ad ogni colpo e i suoi conati mi dicono che ci sto riuscendo, sbava ogni volta che lo levo e strabuzza gli occhi ogni affondo. Cerca di dire qualcosa ma si vede che lo fa solo per non sembrare troppo d’accordo. Intravedo la sagoma di Max dietro il vetro fumé della porta e premo il pulsante per aprire. Noto che non è troppo stupito dalla situazione, era sicuro di trovarci a scopare. ‘Max ti dispiacerebbe scopare questa ladra per evitare che intraprenda la carriera del crimine’ dico e lui ubbidiente come al solito si piazza dietro la tira su a novanta strappa lo slip ,sente il lago che riempie la figa della signora e tirato fuori il cazzo, più corto del mio ma largo, quasi una lattina come diametro, lo pianta fino alle palle con un sol colpo che sento anche io attraverso la gola della nostra amica.
Un urlo soffocato dal mio cazzo esce dalla bocca di Eva, io esco dalle sue labbra e la guardo fissa, gli occhi sono vitrei, vedo che sta godendo della situazione ‘signora cosa ne pensa del servizio che il nostro negozio le sta offrendo, sembra di suo gradimento’ lei prende fiato e dice ‘cazzo zitto e continua’ e si rituffa sul mio cazzo mentre Max la stantuffa da dietro con colpi sempre più forti. A questo punto anche io sento salire il godimento e comincio a sborrare in gola ‘ingoia tutto troia se cade una goccia chiamo tutti i maschi che son fuori e ti fo scopare. Poi con un urlo vengo e anche lei sento che gode sul cazzo di Max. Mi sfilo di bocca la prendo per le spalle la tiro su e le strappo anche il reggiseno scoprendo due tette puntute che ballettano davanti ai miei occhi, una terza abbondante. Comincio a baciarle, salgo al suo viso e le infilo la lingua in bocca, sento il mio sapore e la sua lingua che serpeggia sulla mia ansimando per la scopata ancora in corso. Le cingo il busto reggendola strette e dico ‘dai Max ora puoi venire dentro alla nostra troia’ lei cerca di divincolarsi urla di no ma io la stringo di più finché sento Max ululare mentre si scarica nella fica con colpi di reni tremendi e lei allora viene ancora rantolando frasi sconnesse.
La lascio e scivola a terra lentamente perdendo sborra che cola dalle gambe. ‘via Max non vuoi provare la sua boccuccia credimi merita e poi pensi sia finita così cara Eva?’ La sollevo e aiutandola a barcollare la porto alla scrivania la stendo sopra dal lato corto in modo che la faccia sia precisa davanti al cazzo di Max che sta in piedi davanti alla mia poltrona. ‘ Per piacere ora basta io vi.. ‘mugola ma il cazzo di Max che entra in gola non fa finire la frase. Mentre lui comincia il su e giù in gola io mi apposto dietro a lei e aprendo la crema corpo rubata prima vi infilo due dita e con quelle comincio a ungere il buchino di dietro. ‘Ora avrà un dimostrazione dell’eccellenza dei nostri prodotti non vorrà mica andarsene senza provare la crema da lei tanto voluta’ e intanto continuo a spalmare dentro di lei con due dita poi tre allargando il suo culo mentre lei tenta di dire qualcosa ma non può. A questo punto mi piazzo bene dietro, le sculaccio con forza prima una chiappa poi l’altra ripetutamente mentre lei con movimenti convulsi tenta di spostarsi e dopo una decina di schiaffi sempre più forti entro in quel culo meraviglioso. Devo dire che la crema ha svolto la sua funzione , o forse la signora non era proprio digiuna di inculate, ma entro come nel burro anche se lancia un urlo ma sembra un rantolo di goduria invece che di dolore. Prendo il tempo con Max e alterniamo le nostre entrate e uscite vedendo Eva che in pratica si è accasciata e ci lascia fare il nostro andirivieni sottolineandolo solo con un gemito ininterrotto. Acceleriamo il ritmo e urlando al cielo il nostro godere veniamo quasi insieme con Eva che è scossa da un orgasmo che sembra non finire mai. Max si butta sulla sedia dietro a lui io barcollo verso il divano laterale e lei resta distesa sulla scrivania senza un fiato solo il tremito dopo l’orgasmo muove il suo corpo. Passano una decina di minuti poi mi alzo la prendo per le spalle la tiro su le do un goccio di whisky lei apre gli occhi ma non credo mi veda le infilo lo spolverino con sotto solo le calze, la guardo mentre lungo le cosce colano i nostri liquidi e in faccia non vi dico com’è messa, lo chiudo infilo il completo rubato la crema e i pezzi dei suoi capi nella borsa e la prendo sotto braccio. ‘la macchina spero sia sottosuolo, non vorrai passare dal negozio così’ ‘Si si è sotto’
Prendiamo l’ascensore mio privato arriviamo sotto ‘è l’audi bianca laggiù’ ‘bella macchina ‘ quando siamo vicini all’auto la giro e comincio a baciarla lei contraccambia con ardore mentre io controllo che la telecamera di sicurezza sia in posizione slaccio il vestito si vede che sotto è nuda le infilo una mano tra le gambe entro con due dita in fica e mentre lei geme le dico ad un orecchio ‘cara Eva questa non è sicuramente l’ultima scopata con te e penso che se a casa hai tuo marito ti conviene rimetterti in sesto prima di tornare.’ Per sua risposta vedo che fruga nella borsa e alza la crema usata prima da me con un sorriso. ‘spero proprio che sia vero che non è l’ultima’ dice e mi bacia. Io le rilego il vestito e poi la fo entrare in auto. Mette in moto abbassa il finestrino e io salutandola ‘Comunque tutto quello che è successo su è stato registrato sei molto fotogenica ‘ al suo sgranare di occhi la saluto e rientro in ascensore non vedendo l’ora di fare una doccia e rivedere la cara Eva nel suo film.

è vero lo confesso ho fatto piazzare telecamere e microfoni in praticamente tutti i locali, negli spogliatoi, nei bagni, negli uffici nei camerini ma siamo solo io e Max a sapere ciò e la cosa a volte ha dei risvolti molto eccitanti. Ma torniamo al lavoro, si fa per dire, oggi mi han mandato due richieste ferie che non sono state accettate dai loro capi e devo trovare un rimedio io. Guardo in sala di attesa e ci sono Viola grande gnocca e parecchio porca e una delle donne che puliscono le attrezzature di pasticceria, sui 45 grassoccia che ha visto sicuramente giorni migliori. Chiamo lei per tenermi Viola come dessert: ‘Entri signora’ e vedo Viola che annuisce alla scelta e mi sorride. ‘Si accomodi e mi dica’ lei titubante ‘ guardi che ho bisogno di queste ferie mia figlia Alice deve andare a Milano e io la devo accompagnare ha uno stage importante per lo studio ma è ancora minore e ci voglio io. ‘ ma suo marito?’ ‘e lui pure lavora qui è delle pulizie, Martino, lo conosce e poi come fa lui con una figlia non la gestisce’ io fo un AH! al nome Martino come se sapessi chi è e attacco la solfa ‘Ma è un brutto periodo c’è lavoro come si fa e tutti vogliono le ferie’. ‘ lei mi fa vedere il telefonino dicendo ‘la vede mia figlia la dovrebbe conoscere è sempre qui con le sue amiche mi aiuti’ guardo la foto e sobbalzo, è la bionda che era con Moira, subito il mio cazzo ha un sobbalzo e comincio a farfugliare ‘ si l’ho presente mi pare ma che scuola farebbe? ‘un corso di economia aziendale’ ‘e quanti anni ha?’ ’18 tra un mese’ ‘via facciamo così le do le ferie e poi tra un mese vi voglio qui lei e suo marito che se la ragazza è d’accordo la prendo per fare un po’ di pratica in ufficio sa se non ci si aiuta tra noi , va bene”cerco il nome sul foglio” Giusy, ok?’ vedo i suoi occhi accendersi ‘Si si grazie grazie’ ‘vada ora e faccia entrare Viola. ‘ Eccola, alta ,veramente bella, si ferma a due metri dalla scrivania e con un lento movimento si sbottona la vestaglia, molto corta, sotto solo un filo tra le gambe e un reggiseno trasparente che cadono subito a terra , gira la scrivania si piazza davanti a me in piedi, praticamente ho il naso nella sua passera sento già il profumo e la vedo bagnarsi. ‘Dimmi Viola problemi?’ e comincio a leccarla ‘sa avrei bisogno di 15 giorni di ferie ma la stronza di responsabile non vuole’ dice con voce un po’ tremante ‘io continuo il mio lavoro di lingua in silenzio, la fo sedere sulla scrivania mi metto le sue gambe sulle spalle e aumento il ritmo sentendola mugolare, poi mi alzo, calo pantaloni e mutande e la infilzo fino alle palle. ‘ non è bello parlare così dei capi , dovrei punirti’ e stantuffo sempre più forte fino a che non la sento venire con un gemito. Senza levarlo la alzo e mi metto seduto con lei sopra me , che avendo goduto geme sempre di più. ‘e poi a che ti servono ste ferie’ ‘vado in Egitto.. villaggio’ ho un amica.. gestisce la gelateria’ pago poco.. ‘ dice tra un gemito e l’altro ‘da sola?’ ‘nno.. fidanzato’ ‘ allora mi fermo lasciandola infilata ‘spiegati meglio’ e dice ‘non è bello andare da sola poi tutti cercano di scoparti, invece col ragazzo posso scegliere con calma’ ‘come fai?’ ‘sai il mio uomo è moolto richiesto da tutti gli animatori, lo cercano tutto il giorno, vela, tennis, windsurf ,arco ,calcetto, cavallo, tutti. E dopo vengono da me” che porca’ ‘lui fa calcetto, finisce, va a tennis, e quello di calcetto viene da me, finisce tennis, va a tiro con l’arco , e l’istruttore di tennis si fa un paio di set a letto con me. il migliore è stato il dottore che per un mal di pancia me lo ha tenuto tre giorni in infermeria in isolamento, per non contagiarmi, e io mi son trasferita dalla mia amica ,siamo diventate l’animazione principale del villaggio e penso che il buon dottore abbia visto più tempo me a letto che tutti gli altri malati di tutto il villaggio’ dice ridendo ‘e lui nulla, nemmeno un sospetto?’ ‘anzi, visto che una infermierina avendolo lì a letto gli ha fatto un pompino, e lui non sa che io lo so, è lui che si sente in colpa, povero caro’ ‘allora devo proprio darti le ferie, non vorrei scatenare una guerra con l’Egitto’ scoppiamo a ridere mentre ricomincio a scoparla , poi la giro sulla scrivania e puntando al suo culo dico ‘ma per quindici giorni la richiesta ferie deve essere riempita in tutti i campi, e con una spinta entro tra quelle chiappe come nel burro. Solo un gemito accompagna la manovra e prendendola per i capelli costringendola a inarcarsi le agguanto le tette una per mano e con colpi violenti le apro il culo. Continuo per diverso tempo fino a che non sento che viene e allora sborro riempiendola. Ci alziamo e senza rivestirci la prendo sottobraccio e mi avvio alla porta ‘dove andiamo, fammi vestire’ ‘c’è un’altra clausola, vieni, e poi qui non passa nessuno che io non voglia ‘ ci avviciniamo ad una porta, entriamo in un corridoio e busso ad una porta ,apro ,entro, e sono nell’ufficio della mia vice, Tania, che al vedermi sobbalza e rossa in viso dice’ cazzo ma te entri sempre così’.’ Poi si gela vedendo me nudo dalla cintola in giù e Viola completamente nuda con un luccichio tra le gambe molto esplicito. ‘ signorina Viola sembra che la sua divisa non sia proprio regolamentare oggi’ dice Tania con un sorrisetto.Essendo entrati da un lato della scrivania e vedendo la mossa fatta da lei con la gonna ho un dubbio, lascio Viola e mi avvicino al davanti del mobile, mi chino e tiro fuori da sotto Alba, una delle ragazze delle pulizie, biondina, piccolina ma fatta molto bene, con la bocca ancora umida. ‘stavi vuotando il cestino, vero, come fai da me di solito?’ le dico e indicando il sotto della scrivania a Viola ‘puoi continuare tu, grazie’ lei mi guarda, si piega a quattro zampe, entra sotto e dalla faccia di Tania so che ha capito. Io prendo Alba mi siedo sul divano e comincio a spogliarla, lei mi aiuta senza una parola e quando è nuda si china e comincia a spompinarmi. ‘ voi due potete uscire di costì e mettervi sul tappeto’ escono e si posizionano a 69 Viola sotto e Tania sopra. Mi viene in mente una cosa alzo allora Alba e le chiedo se conosce Martino delle pulizie. Lei sgrana gli occhi e comincia a ridere poi all’orecchio mi sussurra qualcosa. Io la guardo interrogativo e dico ‘che nome hai detto’ ‘Luke’ risponde ‘il ragazzo senegalese’ ‘ ok’ dico poi la fo alzare e la metto a leccare la passera di Viola mentre mi piazzo dietro a Tania. Infilo il cazzo in bocca a Viola ‘bagnalo bene che Tania è delicata’ e sfilatolo dalla bocca lo pianto in culo a Tania con un sol colpo facendola urlare. Continuo a stantuffare quel culo meraviglioso ‘Sai Tania in questi momenti capisco perché sei diventata la mia vice’ e aumento il ritmo dando dei gran colpi al suo culo, poi mi sfilo guardando goloso il suo culo che riprende la forma appena levo il cazzo, le fo alzare , mi stendo a terra sul tappeto e prendendo Viola per una mano la porto in basso da me e le infilo il cazzo iniziando a scoparla . Con lo sguardo fo un cenno a Tania che si allontana ,vedo Alba vicino a lei parlottare e poi si avvicinano a noi. Alba con un flacone di olio lo versa sul culo di Viola iniziando a entrare prima con un dito, poi due poi quasi tutta la mano, piccola si ma che a Viola provoca qualche impiccio ,io sento la sua mano sfiorarmi il cazzo attraverso la sottile lingua di carne che separa i due buchi mentre Viola mi rantola tutto il suo godimento in faccia, sembra indemoniata. A quel punto arriva Tania indossando un cazzo finto legato alla cintura di notevoli proporzioni, con dalla parte interna un vibratore acceso che già la sta portando vicino a godere. Viola sente la mano di Alba uscire dal culo e urla ‘che fai piccola troia non smettere’ al che Tania puntandole il cazzo finto sul buco ‘non preoccuparti penso io a te’ e con un colpo la impala fino alla radice. L’urlo di godimento di Viola mi arriva dritto in faccia e le dico in un orecchio ‘questa è la richiesta per la seconda settimana’ e aumento il ritmo prendendo il tempo a Tania portando Viola a livelli di goduria inimmaginati. Alba a questo punto salta come una cavalletta toccando e leccando un po’ a tutti quello che capita ,fino a che non si piazza a sedere sulla mia faccia rivolta verso Viola inizia a slinguarla e io comincio a leccarla tra le gambe quasi affogando tra i suoi succhi. Non è sicuramente una situazione che può durare a lungo, io sento a volte persino il vibrare del vibratore piantato in fica a Tania attraverso il culo e la fica di Viola mentre Alba continua a inondarmi la faccia ululando, a questo punto quasi all’unisono Alba mi viene in faccia io sborro inondando Viola, Tania urla e gode sul suo vibro e a Viola quasi si stacca la testa nel movimento laterale a destra e sinistra che unito a un urlo da animale ferito accompagna il suo orgasmo. Restiamo fermi qualche minuto, io anche per il fatto che sono sotto a tutte, poi lentamente prima Tania poi Alba si alzano, io aiuto Viola a muoversi da sopra me e poi la aiuto ad alzarsi, saluto le altre due, la prendo sottobraccio e la riporto lentamente nel mio ufficio per darsi una sistemata mentre lei mi segue con uno sguardo vitreo che mi fa dubitare che sia pienamente cosciente , la fo entrare nel mio bagno con doccia e mi siedo in poltrona pensando ‘certo che è un duro lavoro ma qualcuno lo deve pur fare’..’ Le cinesine

E’ una giornata come tutte le altre che si sta snodando liscia e tranquilla quando Max mi chiama ‘direttore ci risiamo stavolta due cinesi venga’ e dai, mi dico rieccoci, vado a vedere e nella stanzetta delle guardie ci sono due cinesine, penso madre e figlia, la madre non alta, cicciottella ma formosa, vestitino alle ginocchia età indefinita come tutte loro, e una ragazza, alta per i loro standard, pantaloncini corti e maglietta che scopre l’ombelico. ‘e ora che han fatto’ dico ‘solito, un centinaio di euro tra trucchi e vestiti, mai che lo facciano per mangiare’ dice Max .
‘ va bene, chiama il 113 e andiamo a mangiare’ e mi avvio all’uscita. ‘NOO ‘esclama la madre ‘no polizia no’ e anche la figlia scuote il capo ma senza parole. Io le guardo interrogativo e prima che possa aprir bocca lei fa ‘NOO POLIZIA IO SCOPARE NO POLIZIA’ mi blocco spalancando gli occhi ‘come dici? Ma sei sicura?’ ‘ SI SI SI IO SCOPARE NO POLIZIA’ le guardo e mi viene in mente una cosa ‘Max chiama un po’ il Cena’ sogghigno, lui mi riguarda, sta per scoppiare a ridere ed esce. Restato solo mi riguardo bene le due e un pensierino sulla giovane mi comincia a frullare in testa. Come se avesse captato la madre fa’ no lei no io scopare lei arrivata ieri cina no conosce italiano ‘ ‘ ah ma non è mica un esame non le do un voto’ rispondo mentre si apre la porta e una cappa di gelo scende nella stanza. Entra il ‘Cena’ soprannominato così per via di una volta che ,ad una cena di lavoro ,mentre i suoi 11 colleghi e colleghe erano a fumare fuori aspettando il primo, lui uscito dal bagno e visto il ciotolone dei ravioli al sugo fumanti invece di chiamare gli altri in pochi minuti se li è divorati direttamente dal tegame , salvo poi essere scoperto verso la fine con la forchetta in mano la tovaglia a mò di tovagliolo al collo e il ragù che gli colava dal mento. Vi lascio immaginare il resto e i racconti che seguirono . Un’altra particolarità è il suo aspetto, diciamo sui due metri, 140 kg mal distribuiti e una passione per l’igiene paragonabile ad un cassonetto dell’immondizia, con magliette multicolorate di sporco e scarpe e calzini che ormai fanno parte della leggenda degli spogliatoi. Il suo uso sarebbe in questi casi di far desistere la malcapitata dall’idea che farsi scopare le conviene di più che una denuncia e di solito è così. Alla frase ‘scopare si ma con lui’ indicando il Cena ad un urlo segue’no no chiamate i carabinieri. Ma si vede che la cinese non vuole proprio farsi arrestare e , seppur mooolto restia guarda il Cena e muovendo impercettibilmente la testa in segno di assenso si sposta verso il centro della stanza . Cena non crede ai suoi occhi e prendendo dalla parete dove era appoggiato un materasso lo alza sopra la testa e lo getta a terra con un tonfo che ci fa sobbalzare. Io e Max usciamo mentre io prendo per un braccio la ragazza e la porto nel mio ufficio la fo sedere in poltrona con calma, le verso un bicchiere di acqua che prende e beve poi accendo il monitor , smanetto col mouse fino a che nello schermo vediamo una bella ripresa della madre in ginocchio sul materasso che sta abbassando le mutande al Cena non senza una smorfia di disgusto, penso per l’odore, trovandosi davanti un bel cazzo, tozzo e corto tipo lattina che con l’aiuto della manona del Cena sulla testa comincia a slinguare. A quella vista la ragazza comincia a dimenarsi tutta , quasi si strozza con l’acqua e comincia a parlare in cinese, tipo nenia per me tutta uguale senza staccare gli occhi dallo schermo. Io per non lasciarla solo guardare sfodero il cazzo e prendendola per i capelli lo infilo tutto in bocca anche per zittirla. La madre intanto anche lei ha imboccato il cazzo a Cena che la sta scopando in bocca con dei gorgoglii della gola che il pc ci riporta in maniera perfetta. Io visto che la mia sta spompinando me ma guarda il pc con la coda dell’occhio la sdraio sulla scrivania in modo che possa guardare meglio e mi piazzo dietro abbassandole pantaloncini e mutande alle caviglie e cominciando a leccarla per bagnare bene. Lei con la bocca libera ricomincia la nenia ma non ha variazioni sul ritmo, sia che non faccia niente sia che la lecchi o le infili un dito resta il solito ritmo. Cena intanto si è sdraiato sul materasso tenendo la madre per i capelli mentre si spostava facendola urlare e poi se la piazza in collo sulla sua enorme pancia e aiutandosi con una mano la infila, poi la prende per i fianchi in una stretta decisa e comincia ad alzarla su e giù infilzandola. Lei al contrario della mia urla, penso di piacere, mentre viene sbattuta con foga. Io a quel punto non avendo risposte negative con un sol colpo sono nella fica stretta della ragazza che varia solo a questo punto il tono delle parole, un po’ più forte, e inizio a scoparla con forza guardando anche io lo schermo da sopra la sua testa. è veramente una bella sensazione, calda stretta e bagnata poi quella nenia in fondo è eccitante perché non sai se è un rifiuto, un godimento o un incitamento a far di più. Cosa che mi fa aumentare il ritmo e gli affondi con colpi sempre più forti che le alzano letteralmente il culo dalla scrivania ad ogni colpo. Dopo una decina di minuti di questo trattamento sembra che stia godendo, la nenia è uguale ma la testa le va da un lato all’altro e l’intensità aumenta. Quando è praticamente uno strillo continuo io non resisto più e mi svuoto le palle in quella passerina a mandorla. Riacquistato lucidità vedo la madre che sta godendo assai issata su Cena come su una montagna, prendo il telefono e senza levare il cazzo ancora duro dalla cinese chiamo Max ‘senti la nostra cinese si sta divertendo troppo, mi cerchi un certo Luke delle pulizie, gli spieghi tutto e lo mandi da Cena . Riaggancio e guardando un po’ il pc un po’ la schiena della cinese sotto a me con il mio cazzo ancora dentro a sguazzare nella sborra ricomincio a muovermi su e giù con calma cercando di arrivare anche a strizzare i capezzoli delle sue tettine e girellando con un dito sui bordi del suo buchino dietro facendo entrare una piccola parte di dito. Sul pc ecco la porta che si spalanca nella stanza ed entra un bel nero, si toglie la veste, sotto è senza maglietta, con addominali in evidenza. Si cala i pantaloni davanti alla madre che sussulta al vedere il suo cazzo. In verità anche Cena e noi da qui abbiamo la stessa reazione, il suo cazzo da semi mogio parte e con una curva verso il basso si snoda per un 30 cm con una larghezza non eccessiva ma evidente. Ecco perché Luke è così noto nel negozio ,mi dico . La madre a questo punto comincia a sbraitare di no molto forte, ma Cena la cinge con le braccia immobilizzandola su di lui e Luke puntandole contro la sua arma letale con una mano con l’altra le regge la testa e appena lei apre un po’ la bocca, per l’ultimo no forse, gli entra fino a più di metà e resta in lei mentre anche l’altra mano si piazza dietro la testa schiacciandola su quell’uccello. Si vede che non ce la fa a respirare ,strabuzza gli occhi gonfia le guance ma niente aria verso i suoi polmoni. Cena intanto sta stantuffandola ancora più forte da sotto e finalmente Luke leva il suo cazzo dalla gola lei respira mentre un rivolo di saliva cala sulla faccia di Cena che lo lecca avido, il cazzo di Luke è ora eretto, praticamente un paletto che riaffonda in gola alla cinese iniziando a scoparla sempre più veloce facendola gorgogliare e sbavare tra conati e urli strozzati. Io intanto mi godo lo spettacolo continuando la scopata, poi vedo Luke spostarsi dietro alla cinese e puntare il suo culo. Ora si vedrà se la scelta di scopare è stata giusta da parte della signora o se era meglio la galera. Con una calma inglese Luke comincia l’entrata facilitato dalla saliva che copre la sua mazza e da Cena che regge la cinese e avanza lento nell’intestino seguito dal gemito sempre più forte della vittima di turno. La mia ragazza vede quello e aumenta ancora di più la cantilena ‘ah lo vuoi anche te allora, ho capito’ le dico e sputato sul suo buchino levo il cazzo dalla fica e lo infilo dentro il culetto, stretto all’inverosimile. Ora finalmente abbiamo l’urlo ma non è tutto di dolore, sta volgendo sicuramente verso la goduria visto che il suo movimento accompagna i miei colpi anzi li accentua mentre la nenia ora è un urlo strozzato dal godere. Non guarda nemmeno più fissa il pc ma si dedica solo al mio cazzo e alle sensazioni che le provoca. Aumento i colpi arrivando a infilare tutto il cazzo ad ogni colpo fino a sentire il suo urlo di piacere mentre gode comincia a battere i pugni sulla scrivania urlando e io le riempio anche l’intestino di caldo seme che la fa ancora di più urlare e dimenarsi. Esco felice dal suo culo chiamo Max e insieme la rivestiamo mentre lui esce con lei ‘portala dalla madre ‘dico lui mi guarda interrogativo e io fo cenno di si con la testa. Escono insieme e dopo due minuti vedo che entrano dalla madre, Max dice a Cena di rivestirsi al che lui si sfila con fatica aiutato da Luke che alza la donna e poi la riposiziona a pecora sul materasso che ora sembra enorme e continua l’inculata. Max getta la ragazza sulla metà libera del materasso le scopre il culo e la incula con forza anche lui di fianco alla madre . Le due donne allora si guardano ansanti mentre gli uomini continuano il loro andirivieni che conoscendoli durerà ancora parecchio. Mi riassetto un po’ ed entro in negozio cominciando a girellare tra gli scaffali e i vari reparti quando sento una voce femminile dietro a me ‘ma guarda guarda, buonasera , ma qualcuno non si doveva far sentire aveva detto?’ mi volto e vedo Eva la moglie dell’assessore ‘ciao non hai idea di come sono stato impegnato in questi giorni, d’altronde lo sai che ho molti compiti da svolgere’ le dico, guardandola e notando come è veramente arrapante, tacco alto, vestitino leggero e corto abbastanza da far vedere molto e immaginare ancora di più, la guardo dritta negli occhi e le dico ‘se puoi seguirmi vorrei continuare a farti vedere quello che offriamo alle clienti migliori’ e senza aspettare risposta le piazzo una mano sulla schiena una sul carrello e premendo le indico la direzione. Nella ultima corsia in fondo visto non esserci nessuno la mano scende e alzato il vestitino contemporaneamente passa nell’incavo delle chiappe dove solo un filo la separa dal suo forellino. ‘che fai ci vedono’ dice cercando di abbassare la gonna ma al contempo con un brivido nella voce, ed io arrivati ad una porta digito un codice e appena si apre la spingo dentro. ‘ il carrello lo mettiamo qui dentro, dovrebbe essere al sicuro, a parte te non ci son altri ladri’ dico. Ci troviamo in una stanza lunga e stretta con altre porte senza mobili eccetto un telefono al muro , ed a quel punto la piazzo contro il muro mi appoggio su lei e inizio a baciarla, ricambiato. La mano allora scende alle sue mutande che strappo con un sol colpo facendola gemere e infilo allora due dita in fica sentendola già bagnatissima. Ad ogni movimento delle mie dita la sua lingua ha un guizzo sulla mia, poi esco e con le due mani le alzo il vestito e lo sfilo dalla testa, lasciandola nuda senza reggiseno, solo con i tacchi. La fo abbassare e vedo che mi slaccia i pantaloni e abbassa le mutande, imboccando subito il cazzo che svetta come una molla. ‘dimmi Eva ti piace il mio cazzo, non trovi un sapore particolare oggi?’ e le poggio una mano sulla nuca costringendola all’ingoio totale. Poi inizio a stantuffare quasi lasciandola senza fiato e appena vedo una lacrima rigarle il volto a causa del conato imminente, lo levo e la guardo negli occhi. ‘si ha un sapore strano, ti sarai scopato una cassierina nella pausa mensa’ mi dice acida, con tono di sfida e io allora la alzo per un braccio e aprendo una porta accanto a lei la lancio nella stanza dove le due cinesi ormai sono allo stremo ancora pompate in culo dai due amici di prima. ‘ fermi ragazzi, abbiamo un ricambio’ dico mentre Eva dalla spinta che le ho dato crolla sul divano travolgendo una delle donne. I ragazzi allora si fermano guardando Eva che ancora non capisce, Luke la prende per un braccio la gira verso di se e estratto il cazzo dal culo della mamma lo infila in un sol colpo in gola a Eva . Max libera la ragazza che senza il suo palo nell’intestino crolla sul materasso come una tenda senza paletti, fa un passo scavalcando la cinesina e piazzatosi dietro a Eva le infila tutto il cazzo in fica con uno schiocco. Eva a quel punto cerca di urlare, ma dato l’arnese che ha in bocca non è molto comprensibile. Io prendo le cinesi, le accompagno alla porta nell’altra stanza, guardo negli occhi la madre e dico ‘ la prossima volta che vi ripesco da me a rubare prima vi fo scopare e inculare de tutti i maschi che trovo in negozio e anche da qualcuno nel parcheggio, vi tengo una settimana legate a disposizione di chiunque voglia usarvi in qualsiasi modo, e poi chiamo anche la polizia, ok?’ getto ai loro piedi i vestiti , indico l’uscita di sicurezza che dà fuori, e rientro da Eva. Che nel mentre ha già fatto la conoscenza a fondo dei due cazzi , anzi di quello che le era sconosciuto, e la cosa sembra piacerle. Io entro con in mano la sua borsetta e le mostro ,dopo aver frugato dentro, il vasetto di crema che aveva rubato la volta prima e che avevamo ‘usato’ per incularla ‘vedo che non ne hai usata poi molta, forse all’assessore non piace incularti, ma sai bene che da noi potrai avere tutto quel che desideri. ‘ sposto Max che le va davanti cominciando a segarsi, e prendendo una buona dose di crema le ungo tutto il buco del culo infilando fino a tre dita dentro , poi le entro con forza iniziando a pestare duro. Guardo Luke e con un cenno lo fo uscire dalla bocca e mettersi anche lui davanti. ‘Ahhh siii siii dai ‘ comincia allora Eva a urlare ‘rompimi cazzo era questo che volevo’ al che io sentendo questo le inondo il culo facendola ancora più guaire, guaito che riprende quando Max entra anche lui spingendo come un matto. Il fatto di aver fino a quel momento scopato con le cinesi lo fa durare un bel pezzo, che Eva condisce con due orgasmi urlanti e solo al secondo Max viene con un grido gettandosi poi sfinito in un angolo. Eva sembra ormai indemoniata, l’uscita del cazzo la fa gemere di voglia si sta sgrillettando ormai con tutta la mano ansando, al che io le piazzo Luke dietro la schiena e vado davanti a lei a vedere e sentire l’effetto che farà. Forse a questo punto Eva comprende che forse il meglio sta per arrivare ma ormai è tardi ‘a a aspettate, non è che.. forse ma io’ poi.. volevo dire’non vorrete’ me è troppo grr AAHHH’ ecco ci siamo la mazza di Luke sta entrando e la faccia di Eva sta all’unisono trasfigurando in una maschera di terrore ‘ via non è ancora a metà’ cerco di consolarla le sue guance si gonfiano e sgonfiano nel respiro, sembra che stia partorendo. ‘AHHHH!!! CAZZO BASTAAAAA NOOO’ urla allora e io davanti alla sua faccia le alzo il capo tirandola per i capelli e le do una slinguata asciugandole lacrime saliva e sudore ‘via Luke allora arrivi in fondo o no’ dico e a quel punto arriva il colpo di reni di Luke che avanza fino a fermarsi completamente dentro ‘complimentoni, Eva ora è dentro’ dico a quella che ormai non sembra più nemmeno una faccia ma che quando Luke comincia il suo andirivieni riprende vigore e lanciando un urlo gutturale comincia a accompagnare ogni colpo con un gemito di piacere. Il ragazzo sa come usare una donna, entra lentissimo un cm dopo l’altro facendola impazzire, esce altrettanto lento mentre lei ulula, e ogni tanto entra di botto fino alle palle facendole lanciare un urlo di piacere, poi dopo un tempo ormai indefinito la agguanta ai fianchi e inizia il gran finale entrando e uscendo tutto velocissimo senza darle il tempo di respirare ma solo di urlare a ogni colpo. Il trattamento finisce con la sborrata infinita di Luke che provoca un orgasmo incredibile a Eva che sembra sollevarsi retta solo da quella mazza piantata in culo. Io che ho visto da vicino le espressioni di Eva sono entusiasta la bacio slinguandola a fondo mentre lei ha come un crollo e si accascia sfinita. Riposiamo una decina di minuti poi la bacio sulla fronte ed esco facendo un segno a Max di mettere a posto tutto. ‘ciao Eva alla prossima volta e mi raccomando saluta tuo marito che ho sempre nel cuore’ e vado.
Ero in ufficio quando mi chiedono se ho tempo per una cliente che vuole parlarmi, dico di si ed entra Laura ,moglie del nostro magazziniere Sergio , uno stronzo sfaticato che tenta solo di scoparsi le colleghe, per esempio ora sta con Silvia, 24 anni assunta per tre mesi, ma torniamo a Laura .
Sulla trentina, molto carina, che veste sempre abbastanza provocante, minigonne e camicette attillate che espongono bene le sue forme come ora ,la guardo e vedo che ha una espressione tirata, come impaurita o imbarazzata, le dico di accomodarsi sula sedia e di dirmi il motivo dalla sua visita.
‘E’ imbarazzante, ma devo dirtelo perché spero tu possa aiutarmi’
‘Cosa è successo, problemi con Sergio ?’
‘No. Devo denunciare uno stupro’ dice gelandomi il sangue
‘Ma dove, chi’ balbetto stupito
‘E’ accaduto fuori del centro, nel parcheggio, e volevo sapere se puoi con i tuoi mezzi risalire allo stronzo e fermarlo prima che ci riprovi’
‘senti, siediti sul divano che ti prendo qualcosa da bere e raccontami tutto’ le dico accompagnandola e versandole un Jack Daniel’S liscio che trangugia d’un fiato.

‘Erano circa le 19 quando nel riprendere il motorino mi rendo conto che non ha intenzione di rimettersi in moto, in quel momento noto un ragazzo che quella sera avevo incrociato dentro il centro commerciale, che vedendo i vani tentativi di avviarlo prova ad aiutarmi per capire il guasto ma non ci riesce .
Allora mi chiede dove devo andare e mi propone di accompagnarmi a casa dicendo di essere di strada. Durante quello che doveva essere un breve tragitto mi guarda di sfuggita le gambe e il resto e io penso che è sicuramente anche per quello che mi sta facendo un piacere e lo lascio fare. Però ad un certo punto dice
“sei un gran figa ti scoperei volentieri” con aria più seria e nel dire queste parole infila la mano destra tra le cosce approfittando che indossavo una minigonna, io rimango di sasso non ho reazioni dallo stupore e lui non ricevendo da parte mia rifiuti infila ancora di più la mano fino a toccare la fica sopra le mutandine e premendo con le dita. All’improvviso svolta in una strada sterrata laterale, io quasi urlo ‘che fai no portami a casa’ ma lui non risponde e dopo poco raggiungemmo una cava abbandonata dove si ferma al riparo di un masso con un albero.
Sto guardando Laura nel suo racconto e devo dire he mi sto eccitando, e lei vedo che sta sudando le sue narici sono dilatate, penso che stia godendo nel raccontarlo. E continua
‘Lo pregai di accompagnarmi a casa con voce tremante, per tutta risposta mi prende per i capelli e in modo perentorio mi dice
‘ora scopiamo poi ti accompagno, intanto fammi un pompino’ e dopo averlo tirato fuori mi obbliga a prenderlo in bocca. Comincia a dire
“dai troia ti piace il cazzo vero? vai in giro nuda per trovare chi ti scopa, succhia e lecca zoccola puttana, dopo ti sborro in bocca”
dopo abbassa la spalliera del sedile infila le mani sotto la gonna mi strappa il perizoma e inizia a scoparmi, e devo dire che
dopo l’obbligo di fargli un pompino stava cominciando a piacermi tutto questo e lui di questo si rende conto e inizia a scoparmi con violenza,
‘guarda la troia come gode, il tuo maritino non ti scopa così, vero, sei bagnata come una cagna in calore, ora ti riempio ti ricorderai a lungo di me’
Io sentivo l’asta sprofondarmi dentro le viscere e questo portava in alto il mio piacere, prima ancora che lui venisse l’orgasmo mi raggiunse con una tale violenza da farmi pensare che da un momento all’altro poteva scoppiarmi la testa, lui se ne accorge e dice
‘godi piccola porca senti come ti sbatto ora ogni volta che scoperai sarà come se scopassi con me vengo sentilo come schizza fino all’utero ‘ e con un colpo finale si assesta fino in fondo dentro di me che continuo a godere e viene svuotandosi le palle con un urlo’
Io sono stupefatto di tuto il racconto, sono paonazzo in volto con un cazzo che sta scoppiando, ma cerco di mantenere la calma
‘va bene Laura vedremo che possiamo fare guarderemo le telecamere di sicurezza e risaliremo al porco, ma tu non hai denunciato nulla? Neanche a Sergio ?’
‘no non voglio che si sappia , voglio solo riuscire a fargliela pagare, spero tu mi possa aiutare e poi per Sergio da un po’ di tempo potrei essere invisibile ‘
Io intanto ero seduto accanto a lei sul divano e prendendole il bicchiere vuoto di mano mi avvicino e riesco quasi a sentire l’odore del suo sudore ,poso il bicchiere sul tavolino, mi volto e senza dire niente le infilo una mano tra le gambe arrivando al perizoma diretto e la tiro a me con l’ altro braccio cercando di baciarla. Tenta di sottrarsi al bacio ma poi la mano sotto comincia a far effetto e con un gemito risponde al bacio con violenza.
‘ti piace così vero, vuoi essere presa con forza, tutto ciò ti eccita’
‘no no non posso farlo lasciami’ dice ma il suo corpo non è dello stesso parere e sento che è bagnata tra le gambe, anzi le allarga per favorire alle mie dita l’ingresso tra le labbra.
Mi alzo in piedi, calo pantaloni e mutande e le piazzo l’uccello davanti alla bocca, esita ma io le spingo la testa e le infilo il cazzo in gola pompandola.
‘sei una troia sei venuta a raccontarmi tutto e volevi essere scopata, sarai accontentata, diventerai la mia troia personale, verrò a scoparti a casa e porterò degli amici, farò dei video e li farò vedere a tuo marito , in ogni momento del giorno saprai che io o altri possiamo prenderti e scoparti in ogni luogo.’
Mentre le dico questo vedo che ha gli occhi socchiusi, sembra in trance, si fa scopare in gola e si sta sgrillettando, la butto sul divano, sfilo il perizoma e la minigonna le alzo la maglietta sopra il seno già puntuto e piazzandomi le sue gambe sulle spalle la scopo con furia.
‘senti come sei bagnata stai godendo troia mi stai annegando il cazzo sei nata per essere scopata e lo sarai’
La vedo praticamente è un orgasmo continuo le si è aperta la diga e continua a colare succo sta bagnando il divano e continua a gemere e scuotere la testa sempre più veloce io non reggo più e con un urlo vengo riempiendola con lei che urla più forte sobbalzando sul mio cazzo come un cavallo imbizzarrito.
Restiamo cinque minuti buoni l’uno sull’altra spossati e scossi da sobbalzi di godimento puro, poi mi sfilo e guardandola nuda a gambe aperte con di tutto che le scende dalla fica, dico
‘allora d’accordo appena saprò qualcosa ti farò sapere, comunque puoi venire a informarti quando vuoi, la doccia è di là, a presto Laura ‘
E mi avvio col cazzo gocciolante nell’altro bagno, pensando a come sfruttare tutta la situazione.

E’ giunto il giorno finalmente, Alice ha finito il corso e io ho chiamato in ufficio tutta la famiglia, la madre Giusy il padre Martino e naturalmente lei, Alice e non vedevo l’ora di vederla da vicino.
All’ora stabilita ecco che arrivano, entrano in ufficio dove ho predisposto tre sedie davanti alla scrivania, mi alzo al loro ingresso dando la mano e presentandomi con fare gentile. La ragazza è vestita con i soliti jeans attillatissimi e una camicetta che sembra sul punto di esplodere sul seno, la madre un vestito lungo che copre a stento tutta la carne che c’è sotto. Seduti e dopo aver offerto da bere passo al punto
‘ allora cari miei, vi offro una serie di possibilità, ma devono essere tutte accettate e firmate o non avranno esito. Io assumo Alice con stipendio di 1200 ‘ al mese e concedo un bonus a entrambi i genitori di 500 mensili per la durata del contratto. Il contratto durerà 2 anni, fino al ventesimo anno di Alice ,poi ricontratteremo.’
A queste parole la faccia del terzetto si illumina come a Natale scartando i regali, e iniziano a farfugliare dei grazie, ma io li zittisco
‘le clausole sono queste, per tutta la durata del contratto Alice verrà a vivere da me, ha già pronto un appartamento nella dependance, sarà curata dai miei assistenti, cuoco cameriera, autista, eccetera, voi non dovete avere nessun tipo di contatto familiare con lei sul posto di lavoro, non esiste figlia , mamma e papà, se avete qualcosa da dirle solo fuori di qui, sappiate che la violazione di questa regola avrà l’effetto di far cessare tutto, e per tutto intendo anche i vostri lavori qui, oltre a una richiesta danni da parte mia.’
‘ma perché questo,’ chiede la madre Giusy preoccupata
‘ma niente, solo che non vorrei che voci di parentela possano creare problemi ad Alice , il suo percorso lavorativo deve essere senza nessun tipo di distrazione’
‘ma a casa posso fare quel che voglio?’ Chiede una eccitata Alice
‘su questo discuteremo io e te poi, avrai modo di non pentirti della scelta credimi’
La ragazza sembra felice dell’opportunità, lavoro, casa e libertà, almeno dai genitori, ma i suoi non erano ancora convinti, al che premo il campanello sotto la scrivania e apro la porta.
Entrano Giorgio il fornaio e una nostra conoscenza Luke che si piazza dietro Martino e Giorgio dietro Giusy
‘mi ero dimenticato un particolare, la firma avrà anche dei benefit per voi, per esempio potrete continuare a fare quello che avete fatto finora senza problemi disciplinari.’ E mi alzo, prendo Alice per un braccio e ci sediamo sul divano con il suo sguardo interrogativo che mi segue
‘aspetta cara, vedrai nuovi sviluppi nella tua famiglia’ e ad un mio cenno della testa i due uomini iniziano i compiti affidatogli.
Giorgio inizia a massaggiare le spalle di Giusy lentamente facendola iniziare a mugolare, e lei con la coda dell’occhio guarda Martino che ha davanti alla faccia il cazzo di Luke già quasi eretto, e Martino sta guardando Giusy con aria strana, al che dico
‘via lo sappiamo tutti, o forse Alice no, che cosa fate tu Giusy in forneria la sera quando sei a pulire e tu Martino negli spogliatoi se incontri Luke ‘ a quelle parole Luke afferra Martino dietro la testa e infila il suo cazzo in gola fino a metà iniziando a pompare a fondo, con l’uomo che non accenna resistenza, mentre Giorgio alza di peso Giusy e appoggiatola alla scrivania le alza il vestito sulla testa, le cala le mutande a inizia a leccarla a fondo. Alice a quella vista inizia a dimenarsi sul divano e con un pugno si preme tra le gambe per stimolarsi, io allora tiro fuori il mio cazzo e prendendola per i capelli la spingo sopra finchè non inizia a leccarmelo
‘vedi cara mia questa è una delle cose che avrai da fare e spesso nel tuo lavoro’
‘ohh, non è proprio male allora’ risponde la ragazza levandosi il mio cazzo di bocca
‘ma levami una curiosità’ insisto
‘quando eri con la tua amica eravate a rubare qualcosa, ma lei non ti aveva detto che era già stata fermata per quello?’
‘si e infatti mi aveva detto che con un pompino ce la saremmo cavata e avremmo avuto la nostra merce gratis’
‘la tua amica ti stava giocando un brutto tiro, uno di questi giorni ti farò vedere cosa le abbiamo fatto, e che cosa avremmo fatto a te’
Intanto Giorgio finito di leccare Giusy aveva tirato fuori il cazzo e stava scopandola sulla scrivania a pecora con colpi vigorosi, e Luke alzato Martino dalla sedia lo aveva posto accanto alla moglie
‘calati pantaloni e mutande come fai negli spogliatoi e dimmi di incularti’ aveva detto Luke
‘ma dai, ora, qui’ farfugliava Martino
‘DILLO! o non avrai più nulla da me’
Martino guardava la moglie titubante, che intanto stava incitando il suo stallone
‘SI Giorgio rompimi tutta ora ho capito come mai il mio maritino ultimamente mi lasciava a bocca asciutta e io dovevo farmi scopare da te, ma ora sarà tutto diverso, credimi Martino , non ti mancheranno sicuramente i cazzi ogni cazzo che vorrà scoparmi dopo te lo cederò con gioia, anzi ora sai che fai, lecca il cazzo di Giorgio con il mio sapore sopra’ e così dicendo Giusy si sfila dal suo compagno, prende il suo cazzo in mano e piegando la testa del marito lo costringe a ingoiare la mazza umida dei suoi umori. Giorgio inizia un su e giù fino in fondo alla gola di Martino aiutato da Giusy che regge la testa del marito e la preme sul cazzo lasciandolo senza fiato. Quando Martino è al limite del soffocamento lascia la testa, va dietro a lui e cala pantaloni e mutande scoprendo un cazzo moscio e gocciolante, al che si volta e spompina per bene Luke facendo diventare il suo cazzo se possibile ancora più lungo
‘ora riempilo e spacca tutto’ dice al nero puntando la sua arma contro il culo del marito, Luke non se lo fa ripetere due volte e aiutato dalle mani di Giusy entra in culo a Martino fino alle palle. Il trattamento dà i suoi frutti ,il cazzo di Martino si alza di botto e Giusy scende sotto e lo lecca, dicendo
‘ecco cosa ti piace, piccolo porco, e ne avrai a metri ora di cazzi, preparati ogni sera a essere inculato da chiunque vorrà farlo, chi vuole fottere me e mio marito basta lo dica e sarà accontentato’ e così dicendo apre la bocca e accoglie il seme di Martino che viene a queste parole.
La scena stava eccitando Alice che stava letteralmente sbavando sul mio cazzo, la sua mano stava frugandosi tra le gambe alla ricerca del godimento, ma io le ho detto
‘no cara mia, oggi sarai solo spettatrice, non godrai, il tuo orgasmo sarà la ricompensa per quello che farai nei prossimi giorni’ e alzatomi dal divano la piazzo a sedere , le sistemo le braccia ai lati del corpo e le dico di non fare nulla per toccarsi e godere altrimenti niente lavoro, casa e tutto il resto, lei mi guarda imbronciata ma sta ferma e mi guarda. Io mi avvicino al quartetto che ora vede Giorgio sdraiato sul tappeto con Giusy che lo cavalca, mentre Luke sta ancora esplorando l’intestino di Martino appoggiato alla scrivania. Luke vedendo il culo di Giusy muoversi sopra Giorgio con andamento arrapante, stappa il cazzo da Martino e avvicinatosi a Giusy chiama il maritino e dice di leccare il culo alla moglie per prepararla, Martino esegue con lena e Giorgio abbraccia Giusy piegandola su di lui per permettere a Luke di entrarle dietro. Il cazzo di Luke non ha vita facile per entrare , Giusy inizia a urlare e a dire no, ma la forza di Luke , il leccare di Martino sul suo sfintere e Giorgio che la tiene ben ferma hanno la meglio e continua ad avanzare in lei fino a che con un rumore sordo il cazzo del nero è completamente nel culo di Giusy ,sottolineato da un urlo della donna.
Luke si ferma un attimo per far abituare Giusy al suo cazzo, poi lentissimamente esce fino alla cappella, accompagnato dal gemito della donna, a rientra con un colpo secco fino alle palle, con un nuovo urlo di Giusy . Martino sia per non farla urlare, sia per una specie di rivincita, infila il cazzo in gola alla moglie mentre lei sta gemendo per l’inculata, zittendola, e Luke allora inizia veramente a sfondare la donna sempre più forte.
Io sono lì, ad un passo e anche se non è mia abitudine passo dietro a Martino e gli entro in culo ,devo dire che la sensazione è piacevolissima e il mio cazzo aumenta ancora la sua dimensione, poi inizio a dare ritmo all’uomo che sta scopando in bocca la moglie con i miei affondi nel suo culo. Alice sta guardando tutto , ma non fa una mossa per toccarsi ,penso che le piaccia essere dominata, e sicuramente me ne accerterò in seguito. è veramente un bel quadretto quello che abbiamo organizzato, ed io mi scambio con Luke inculando Giusy con forza mentre lui passa dietro Martino . Non posso resistere ancora a lungo, levo il cazzo da Giusy ed il mio posto viene preso da Luke ancora più infoiato che sbatte in quel culo come per distruggere tutto, mi avvicino ad Alice con il cazzo in mano
‘ecco cara mia, ora leccherai i sapori di tuo padre e tua madre e dovrai ingoiare tutto, capito?’
e le piazzo il cazzo ad un centimetro dal viso, lei apre la bocca e inizia a leccarlo tutto, poi lo imbocca succhiando e andando su e giù finché non la riempio di sborra che ingoia con maestria senza far cadere una goccia.
I quattro cominciano a dar segni scomposti di godimento e in un paio di minuti si svuotano nella donna, prima Martino in gola poi Giorgio nella fica e quasi simultaneamente Luke riempie il cula alla donna, che viene con un orgasmo squassante che la lascia senza forza sdraiata su Giorgio con ancora i cazzi gocciolanti che stanno diventando molli nei suoi buchi.
Piccola pausa per riprendersi, mando i due uomini in bagno a sistemarsi ,ricomponiamo la situazione iniziale con me alla scrivania davanti ai tre seduti sulle sedie ma siamo un poco più discinti e sudati di prima, allungo le carte davanti a loro e li vedo firmare con calma, congedo i genitori che continuano a ringraziarmi, e resto solo con Alice
‘vengo stasera allora da te a dormire’ mi dice con voce squillante
‘no, ora vai a casa, prepari le tue cose e domattina passerà la macchina a prendere te e i tuoi bagagli, ti lascerà qui e porterà la tua roba a casa, tu verrai da me e io ti spiegherò tutto il tuo lavoro, va bene? ‘
‘Va bene’ dice con un po’ di tristezza la ragazza
‘Allora a domattina’ mi alzo e l’accompagno alla porta , mi siedo e chiamo Tania, la mia vice, per spiegarle cosa fare con i contratti or ora firmati, e mi rilasso in poltrona, incrocio le braccia sulla testa e inizio a pensare a come far sviluppare il rapporto con Alice, ed un sorriso perverso mi illumina il volto’

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