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Dopo aver visto il viso di Paola pieno di sborra, la cosa iniziava ad eccitarmi come un matto. Quindi passai il giorno successivo a trovare un modo per fare avere un’avventura lesbo alla mia donna: avevo sempre desiderato vederla leccare una bella fica accogliente, gustandomi la scena.
Iniziai una ricerca online perché mi serviva assolutamente una donna disponibile ad una avventura lesbica, anche in considerazione del fatto che non avevo tutto il tempo che volevo, altrimenti Paola si sarebbe accorta di tutto. Dopo aver creato vari profili ed aver acquistato una nuova scheda telefonica con annesso un nuovo numero di telefono per eventuali contatti “ social”, individuai una donna molto eccitante e sensuale. Alta circa un metro e settanta, moretta con capelli ricci, sguardo allungato, gambe lunghissime e tette spaventose, enormi e naturali, di 35 anni. Prendemmo appuntamento per le 18 in una via vicina a quella dello studio dello psicanalista, di modo da poterla recuperare e portarla immediatamente a casa con Paola.
Giunto il giorno dell’appuntamento non stavo nella pelle (e nelle mutande). Lasciai Paola allo psicologo e quando questo mi avvisò della fine della seduta caricai Paola in macchina e andai subito all’appuntamento con Francesca. Fortunatamente era già sul posto, quindi dopo averle presentato Paola (quando si presentò anziché i classici due baci sulle guance, Francesca le diede un piccolo bacino sulle labbra e già mi si indurì enormemente il cazzo), la feci salire in auto e tutti e tre ci dirigemmo verso casa. Fin da subito si era capito che Francesca era rimasta affascinata da Paola, la guardava con libido .
Una volta giunti a casa dissi a Francesca di mettersi comoda e invitai Paola a togliere il trench e di restare solo con l’abitino. Lo stato di psicosi permetteva a me di dire a Paola tutto quello che doveva fare e a lei di rispondere tranquillamente alle domande di Francesca. Per la mia gioia questa si rivelò molto intraprendente e subito si sedette sul divano vicino a Paola, abbracciandola. Ovviamente Paola, un po’ a causa dello stato di psicosi, un po’ perché prima di conoscere Francesca io le avevo ordinato di essere gentile e affettuosa con la mia nuova amica, subito ricambiò l’abbraccio di Francesca, facendola diventare ancora più intraprendente. Infatti, quando tornai in soggiorno per portare un aperitivo trovai la Fra che baciava sul collo Paola, quindi decisi di mettermi comodo e godermi lo spettacolo.
Le mani di Francesca iniziavano a frugare sotto il vestitino di Paola tra i collant e le mutandine mentre Paola era un po’ bloccata: a quel punto decisi di intervenire e facendo finta di morderle il lobo ordinai a Paola di spogliarsi e di spogliare la nostra nuova amica.
Io nel frattempo me lo menavo da sopra i pantaloni.
Una volta spogliate Francesca iniziò a dedicarsi ai capezzoli larghi e rosei di Paola, dapprima leccandone il contorno e poi succhiando il chiodino e vedendo Paola eccitata ed anche un po’ remissiva, Francesca prese completamente il sopravvento iniziando ad apostrofarla con epiteti sempre più volgari, prima maialina, poi porcella… fino a quando si inginocchiò tra le gambe di Paola che aveva oramai la fica spalancata e sotto le potenti lappate della lingua di una donna…io stavo per esplodere mentre Paola aveva un orgasmo incredibile, mentre veniva chiamata “T R O I A”…
A quel punto Francesca decise che era il suo momento di venire e quindi si mise in ginocchio sulla spalliera del divano mettendo la sua fica già bagnata nella bocca di Paola ed anche io super eccitato incitavo Paola chiamandola troia a far venire la nostra ospite, sparandomi nel frattempo una sega come non mi capitava da tanto tempo. Inutile dire che dopo pochissime leccate anche Francesca ebbe un orgasmo prorompente inondando di umori la bocca di Paola, ma il momento migliore doveva ancora arrivare. Mentre Francesca si accasciava stanchissima sul divano io decisi di riempire ulteriormente la bocca di Paola con la mia sborra…fantastico.
Terminata l’eccitazione guardai l’orario e mi accorsi che era passata quasi un’ora, quindi, dovendo considerare che nella sua mente era ancora dallo psicologo, recuperai Paola tutta nuda e la portai in bagno, e mentre io mi lavavo nel lavandino le dissi di fare la doccia. In quel momento successe una cosa che mai mi sarei aspettato e che mi fece eccitare nuovamente in una maniera assurda: Francesca ci raggiunse in bagno, entrò nella doccia e sotto l’acqua scrosciante avvicinò la bocca all’orecchio di Paola sussurrandole qualcosa. Quello che vidi mi lasciò senza parole: con un movimento calmo Paola si abbassò piegando le gambe e avvicinando il viso nuovamente alla fica di Francesca, la quale aveva appena avuto un orgasmo, quindi non riuscivo a acapire cosa avesse in mente. Passarono poche frazioni di secondo: Francesca iniziò a pisciare vicino alle labbra, al viso ed alla bocca di Paola che, a causa o per merito della ipnosi, non si allontanò ma anzi fu quasi contenta di questa (ulteriore) doccia dorata.
Il mio pisello si ingrossò in maniera esponenziale e avevo voglia di scoparle sotto la doccia, ma il tempo stringeva, si era fatto tardi, quindi presi Paola dalla doccia, la asciugai e rivestii invitando Francesca a fare lo stesso.
Fortunatamente in poco tempo lasciai Francesca al luogo dell’appuntamento e tornai sotto l’ufficio dello psicanalista, dove risvegliai Paola, che una volta ripresasi, mi disse queste parole: “Come mai sono già le 19.30? dovevo finire alle 18…”
per commenti, valutazioni e suggerimenti scrivere a atreiu@virgilio.it

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