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La coinquilina e la sua mamma

By 29 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era una giornata molto calda di settembre e alle 8 del mattino mi trovavo in auto con la mia ragazza per aiutarla nel trasloco. Dopo essere scampati al traffico infernale
di Roma finalmente arriviamo alla casa e saliamo. Ci accoglie la coinquilina della mia ragazza, una ragazzetta non male, bassina con un seno prorompente e un culo
da schiaffoni, per quanto riguarda il viso, abbastanza carino con degli occhiali grandi(di quelli che vanno tanto di moda ora).Fatti i primi convenevoli N.( la mia ragazza)
mi presenta come un amico perchè non voleva creare pettegolezzi sin dal primo giorno , non poteva sapere però che quello sarebbe stato l’inizio della fine. Iniziamo a fare
il giro della casa e incontriamo la mamma della coinquilina. Anche lei molto bella, magra con molto meno seno ma decisamente molto tonica sulla zona gambe e sedere. Non
faccio quasi in tempo a presentarmi che sorridente mi squadra da testa a piedi, ma io faccio finta di niente. Io e la mia ragazza iniziamo a lavorare, sporta , metti, risistema,
attacca, stacca, insomma le solite cose da trasloco. All’ora di pranzo però succede una cosa particolare. Mentre mangiavamo tutti insieme al tavolo,la mamma A. (la mamma della
coinquilina) era seduta di fronte a me ed aveva la maglietta sblusata che le era calata di molto sulla spalla e le lasciava praticamente il reggiseno, ma anche un capezzolo
di fuori. Nessuno le diceva niente , ed io non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso, anche perchè anche se più piccole di quelle della figlia, non vuol dire che non
ci fossero. Lei se ne accorse perché a metà pranzo, proprio perché aveva fatto caso che le fissavo il seno.Ma lei invece di indispettirsi e risistemarsi, lascio tutto come
era e mi fece l’occhiolino sorridendo, io le ri-sorrisi e continuai a fissarla. Alla fine del pranzo A. disse
” ragazzi facciamo tutti una bella cosa, dopo che abbiamo finito andiamo tutti a casa nostra e festeggiamo. che ne dite?”
N.” per me va bene ma io devo aspettare che arrivino i miei genitori qua”
A.” va bene se vuoi io D.(LA FIGLIA) e Fede ci avviamo con la mia macchina e tu con i tuoi ci raggiungete, tanto i tuoi sono già venuti a casa mia, sanno dovè”
N.” ok” rispose ingenuamente la mia ragazza.

Finimmo di mettere a posto le ultime cose e come da programma, dopo qualche bacio e qualche saluto ci dirigiamo Io ,A. e D. a casa loro. Appena arrivati D. si dirige in cucina
a preparare il thè e a cucinare al volo dei biscotti. Mentre io con A. facciamo il giro della casa enorme. Appena arrivati in camera da letto di A. lei subito mi dice
” Piaciuto lo spettacolino?” io facendo finta di non capire il tono malizioso le rispondo
” che spettacolino? io non ho proprio visto nessuno spettacolo” lei con un sorrisetto beffardo mi incalza
” stano perché a tavola invece sembravi proprio interessato…non riuscivi a staccare gli occhi dal mio seno” io a questa risposta rimango non poco sorpreso, stavo parlando con
una donna che poteva essere mia madre per l’età , del suo seno. Io non risposi feci finta di niente e continuai a guardarmi in giro , finché lei non prosegui dicendo
” le vorresti vedere ancora vero ?” ma io continua a rimanere in silenzio, sia perché non sapevo che dire, sia perché volevo vedere fino a che punto si sarebbe spinta
A.:” va bene allora, chi tace acconsente ” Io a quelle parole mi girai di scatto verso di lei e la vidi mentre si levava la maglietta in tutta tranquillità poi mi guardo inebetito
e disse ” aaaahhh… sei proprio insaziabile, va bene vieni qui, dammi una mano a levare il reggiseno ” si avvicino a me girandosi di spalle e ,inarcando la schiena, appoggiò
il suo bel culetto sodo sul mio cazzo ed attese che io le sbottonai il reggiseno. Sicuramente con quel gesto era riuscita a sentire quanto quanto fossi eccitato in quel momento, visto
che i pantacollant avevano permesso anche a me di sentire ogni centimetro di morbidezza. Si girò verso di me nuovamente e con le braccia strette , stava praticamente strizzando le tette,
prosegui dicendo ” bhè? non dici niente , lo so sono più grandi quelle di D. ma stanno ancora bene su non credi? ” Io ero visibilmente agitato da quella situazione ,
non sapevo che dire, ma soprattutto non potevo sapere ciò che sarebbe successo di li a poco. A. dopo aver fatto una faccia piuttosto scocciata ed aver esclamato un ” uffff”
si affaccia alla porta e chiama D. ad alta voce. Io sgranai gli occhi preoccupatissimo, ma quando arrivo D. mi resi conto che per loro la cosa era normalissima, perché esclamò
” ah ma già state cosi? potevate anche aspettarmi!”
A: ” UFFFFF D. , non dice niente del mio seno penso voglia vedere il tuo” la figlia anche lei senza dire nulla si spoglio completamente del reggiseno e maglietta lasciando
uscire dei fantastici seni grandi e sodi. Io le fissai, ancora più stupito di prima , continuando a non saper che dire in una situazione del genere.
D. : ” mamma guarda come è eccitato ha il pene che sta esplodendo nei pantaloni”
A. : “oddio è vero, liberiamoglielo, senno gli farà male” e in men che non si dica erano già in ginocchio entrambe ad armeggiare con i miei pantaloni, lo liberarono poco
a poco mentre lo massaggiavano attraverso il tessuto. Appena abbassato l’elastico delle mutande usci il mio pene, già da molto duro e in tiro
D. : ” Guardaaaa è enorme mamma, guarda come è solido” e prendendolo in mano incomincio a darsi delle pisellate sulla guancia e sull’occhio . Piano piano sempre guardandomi
dal basso verso l’alto incominciarono prima a segarmi a 2 mani , ma evidentemente non soddisfatte della cosa, a turni incominciarono a leccarlo e ingoiarlo il più possibile
Sembrava stessero facendo una vera e propria gara a chi riusciva ad infilarselo più in bocca. E se lo volete sapere, l’esperienza ha vinto, infatti la madre fu l’unica che
tra un conato di vomito e uno strozzamento riusci a fatica a metterselo tutto in boccagola.Presa quasi da un raptus, probabilmente d’invidia, D. sdraiandosi a terra mi porta
a mettere il pene in mezzo al suo grande e sodo seno, lo sento scivolare in mezzo a quelle 2 montagne in un modo fantastico, mentre lei da brava puttana mi lecca la cappella
che sbuca. La mamma invece rimanendo in ginocchio mi bacia , mi mozica il collo e lecca i capezzoli. Arrivato praticamente al limite mi alzo e loro prontamente di mettono
sotto di me a bocca aperta e prendono sul loro seno, bocca, ma sopratutto in faccia i miei fiotti caldi di sperma .Appena finito di sborrare iniziano a ripulirmi e dopo a
ripulirsi a vicenda leccandosi ovunque ci fosse anche una sola goccia di sborra.

Ci alzammo e ci rivestimmo mentre A diceva ” hai visto che carino l’amico della tua coinquilina”
F: ” Io comunque sono il ragazzo di N. non siamo solo amici ”
D: ” ah allora sarà divertente fare una cosa a tre a casa nuova ”
F: ” magari ma non credo che accetterà è troppo gelosa e soprattutto mi ammazzerà quando scoprirà di questa cosa”
A: ” se tu non glielo dici, ne io ne D. glielo diremo e poi sappi che anche le donne sotto sotto vorrebberò fare una cosa a tre, bisogna solo metterle nelle condizioni giuste ”
F: ” staremo a vedre”
A: ” stai tranquillo” disse toccandomi il pacco e prosegui ” che in qualsiasi caso qui puoi tornare tutti i giorni che vuoi ,tanto sono casalinga ”
F: ” molto volentieri, anche perché ho un conto in sospeso con questo culo” dissi afferrandogli proprio quest ultimo.
D: ” uffa, con me non vuoi più giocare? ”
F: ” fai venire voglia a N. e vedrai come ci divertiamo”

La piacevole conversazione venne interrotta dal citofono che suono improvvisamente
Il giorno seguente, visto che la mia ragazza usciva con le amiche, decisi di andare a chiudere i conti in sospeso con la mia mamma preferita. Mi avviai verso la casa a piedi,
ripensando in tanto a ciò che mi aveva detto la mia ragazza su D. Mi disse che la guardava spesso con occhi famelici, come se volesse saltarle a dosso, che non perdeva
occasione di darla uno schiaffetto sul culo, di mostrarle il seno, insomma sembrava facesse di tutto per farla eccitare. La cosa non la infastidiva, ma non sapeva bene come
comportarsi, io ovviamente la rassicurai e le dissi di stare al gioco, magari si divertiva, in fondo erano sempre gesti che potevano essere intesi anche in amicizia.

Ci avevo ripensato perché l’idea di scoparmi la mia ragazza con quella cagna della coinquilina mi eccitava terribilmente. Assorto tra questi pensieri arrivai a casa
di A. con il cazzo che già esplodeva nei pantaloni, citofonai e lei mi fece salire. Mi apri la porta ed era vestita, immaginavo si sarebbe messa qualcosa di assurdo sapendo
del mio arrivo, invece aveva a dosso jeans stretti e una maglietta larga da casa. Mi saluta con un bacio sulle labbra e mi passa una mano sul cazzo velocemente, poi
come se nulla fosse si gira e attacca a parlare del più e del meno, dirigendosi in cucina. Si mette a cucinare la cena, ma non perde occasione di farmi alzare e farmi poggiare
il mio cazzo sul suo culo,con la scusa di prenderle qualcosa, oppure di mettersi a pecora per farmi vedere quanto alla sua età sia snodata e con un culo bello sodo.
Fino a metà cena la serata rimane semi tranquilla, fino a quando lei se ne esce e mi dice
A.:” come va il tuo uccello? ”
F.:” duro da far male ”
A.:” vedo che ti faccio sempre effetto ” dice con tono beffardo , ma io non gliela voglio lasciar vinta e le dico
F.:” No veramente ci sono venuto da casa, sai N. mi ha detto che D. ci sta provando con lei e la cosa mi eccita terribilmente” lei visibilmente stizzita della cosa mi dice
A.:” ecco! tutti uguali! e allora che sei venuto a fare qui? a svuotarti le palle? pensi che io sia la tua svuota palle a comando?”
Ci fu un lungo momento di silenzio, anche perché io non mi aspettavo una reazione tale.
A.:” Adesso ti faccio vedere io, mi sono proprio rotta di quella troia”
Prende e se ne va in camera da letto, io naturalmente preoccupato tento di inseguirla, ma chiudendomi la porta della camera da letto in faccia mi dice
A.:” aspetta dilla ” io naturalmente non sapendo che fare mi avvio nuovamente al nel salone e mi metto a sedere sul divano, nell’attesa.
Dopo quasi 10 minuti si ripresenta davanti a me in tutto il suo splendore e troiagine. Si era messa un corpetto nero e rosso che le rialzava il seno lasciandolo completamente
scoperto, un perizoma nero(talmente sottile che già nella parte davanti si era infilato tra le grandi labbra , calze autoreggenti con la giarrettiera e per completare il tutto
delle scarpe con il tacco vertiginoso completamente rosso fuoco. Si appoggiò alla porta come una gatta poi senza dire niente si prese una gamba e fece una spaccata sulla porta.
Quello non lo doveva fare, mi alzai come una furia sbottonandomi i pantaloni e senza neanche chiedere il permesso lasciandola in quella posizione infilai la mia salsicciona
dentro di lei, che subito ebbe un sussulto accompagnato da un gemito di piacere. le tenevo la gamba sulla mia spalla e aiutandomi con il braccio la scopavo con foga.
Lei ad ogni affondo godeva come una maiala, mi pregava di non smettere mentre veniva copiosamente. Appena fui stanco le mollai la gamba e lei si andò subito a posizionarsi
sul divano, dove da seduta e a gambe larghe assaggiava il suo stesso succo. Io mi spogliai degli indumenti e non mi feci attendere molto. Mi piegai all’altezza del divano
per infilare il pene, poi mi rialzai tiradso su con me il suo bacino. Praticamente l’unica parte del corpo che toccava il divano era ormai il la testa e le braccia ,
il resto soffriva i miei colpi, che tra il movimento di bacino e di braccia regalavano fantastici schiocchi, ma in assoluto il suono più bella era la sua voce da puttana che
non riusciva a resistere dal venire di continuo. Dopo molto fui stanco e quindi la lasciai cadere come se nulla fosse. Mi sedetti sul divano e lei mi disse si spostarmi al
centro del divano, io senza capire il perché obbedii. Appena mi fui seduto lei si impalo completamente la fica, poi come se nulla fosse, una gamba alla volta, prese e le
allungo verso i braccioli , rimanendo nuovamente in spaccata. Poi facendosi forza sulle braccia incomincio a fare dei saltelli sul cazzo, ed io l’aiutai in questo correggendola
dalle cosce, anche qui lei venne molte volte. Dopo un bel po’ di tempo, in preda ancora degli ultimi spasmi del orgasmo richiuse le gambe e si accascio su di me.
Io con tono molto beffardo, prendendogli la testa per i capelli le dissi
F.:” beh? già finito? e senza neanche darmi il tuo culetto?” A. di fretta e appoggiando la faccia al tavolo , insieme al busto si piego a 90 gradi. Allargo le chiappe
con le mani e mi disse
A.:” il mio culo ti sta aspettando ma mi raccomando fammi bere la sbora”
Non me lo feci ripetere una sola volta, che con forza entrai dentro di lei afferrandola sempre per i fianchi. Aveva un culo che si sentiva essere navigato, ma ugualmente
ancora un po stretto, probabilmente l’ex marito doveva avere il cazzettino. La sfondai per bene per molto tempo, facendole appoggiare prima una gamba sulla sedia, poi sul tavolo,
ma in fine mettendola in spaccata sul tavolo , mentre io continuavo a scoparle il culo con forza. Le non smetteva di gemere e non smetteva neanche di martoriarsi la fighettina
con le mani, inizialmente aveva messo solo un paio di dita ma verso la fine, presa probabilmente dalla foga , ci mise tutta la mano. Strillava come una matta, diceva di
sentirsi piena, appagata, ma io ugualmente non volevo dare segni di cedimento. Le mollai dei sonori ceffoni sul culo e poi uscii da dentro di lei e le ordinai di mettersi in ginocchio.
Io mi andai a posizionare nuovamente sul divano e le dissi
F.:” Troia ora succhia, e vedi di farlo bene, non quello schifo che hai fatto l’altra volta ”
A. presa nuovamente da un raptus di rabbia afferro il mio cazzo con forza e se lo schiaffo in gola. Con un enorme fatica non faceva altro che andare dalla punta fino in
fondo, era fantastica, ma ovviamente non glielo dissi. A volte la vidi in difficoltà, soprattutto verso la fine perché i conati di vomito si facevano più forti e più continui,
ma io ovviamente non la feci fermare, anzi se potevo le spingevo la testa ancora più giù nel tentativo di metterle anche le palle in bocca, purtroppo non ci riusci.
Questo fantastico trattamento duro a lungo finchè io non le presi la testa bloccandogliela con tutto il mio pene in gola e scaricandogli diversi fiotti di sbora dentro
La cosa la fece strozzare e quasi vomitare al tempo stesso ma la cosa mi importò poco. Dopo che ci fummo ripresi entrambi dalla scopata violenta le dissi
F.:” beh non chiami tua figlia e le dici che ti ho sborato in bocca?”
A.:” è vero, adesso gliela faccio vedere io a quella cagna ”

prese il telefono e la chiamo. (scrivo la telefonata come me l’ha riportata A.)
A.:” Ciao! come va?”
D.:” bene bene , ma com’è una telefonata a quest’ora?”
A.:” indovina chi c’è qui con me?”
D.:” Chi?”
A.:” Fede.. e indovina cosa abbiamo appena fatto?”
D.:” avete scopato?”
A.:” si e ho ancora il sapere del suo sperma sulle labbra ”
D.:” uffaaaa che stronzi che siete però potevate chiamarmi”
A.:” no lui ha detto che preferisce me”
D.:” che stronzoooo… quando lo vedo mi sente, comunque digli che la sua ragazza è quasi cotta a puntino quindi di tenersi pronto anche per me ”
A.:” Si..si.. glielo dirò poi ” (cosa che non fece , ma ugualmente i giorni seguenti me le scopai entrambe insieme N. e D. )
D.:” va bene andiamo a dormire, baci.
A.:” baci baci tesoro ”

Io e A. andammo veramente a dormire ma il giorno seguente sarebbe stata davvero una bella giornata F.:” allora? sto aspettando che ringrazi il tuo padrone ”
A.:” oddio ho troppa voglia di te, grazie padrone del tuo seme ”
F.:” ecco brava e ricordatelo che da oggi sei la mia schiava e lo sarà anche tua figlia”
A.:” perché anche D.? ” disse con tono stizzito
F.:” perché dovrete agognare la mia approvazione giorno dopo giorno, voglio vedervi in lotta per il mio seme”
arrabbiata mi guardo male ma poi disse
A.:” va bene allora vuol dire che sono in vantaggio io ”
F.:” fai un po come ti pare, vedremo cosa succederà questo pomeriggio visto che questa notte mi ha scritto di andare alle 4 del pomeriggio dalla mia ragazza e che ci
sarà anche lei ”
A.:” che puttana… va bene tanto questa sera ritorni a dormire qui vero? ”
F.:” poi vedrò..” e me ne andai a lavarmi

La giornata prosegui tranquillamente fino alle 4 del pomeriggio, quando scoprii una cosa fantastica che mi fece eccitare tantissimo.
Mi recai a casa delle mia ragazza e la sua coinquilina come richiesto da quest’ultima, come sempre puntuale. Non citofonai ma entrai direttamente con il doppio delle chiavi
che mi aveva dato A. Entrando in casa feci molta attenzione a non fare troppo rumore perché dovevo fare finta di farle una sorpresa. Mi recai silenziosamente verso la
sua stanza, ma la trovai socchiusa. Era aperto sono uno spiraglietto di pochi cm . Sentendo dei mogulii di piacere mi accostai a guardare, quello che vidi fu la mia ragazza
completamente a gambe aperte che godeva in modo sguaiato grazie alla lingua di D. Decisi di non fare nulla e continuare a guardare senza fare niente, volevo vedere fino a che
punto si sarebbero spinte. Quella posizione continuo per altri 34 orgasmi di N. poi di si alzò e con tono , che non ammetteva obiezioni, disse :
D.:” mettiti a pecora”
N. obbedi, mentre D. uscii dalla mia visuale. N. spaventata disse
N.:” e se lo scopre Fede? staremo facendo la cosa giusta? ”
D.:” zitta cagna e godi!” senza troppo pensarci un secondo, le infilo tutto lo strap on su per il culo. La spingeva con forza e la mia ragazza sembrava gradire parecchio
l’atteggiamento rude della coinquilina. N. venne più e più volte finché D. stanca le disse
D.:” ora scopami tu e fallo per bene!”
A quelle parole non resistetti più, entrai sbattendo la porta e facendo finta di essere incazzato con N. dissi
F.:” N. cosa stai facendo, troia ti scopi la coinquilina, brutta puttana, e io che volevo farti una sorpresa, zoccola”
N. si lancio ai miei piedi implorandomi di essere perdonata, ma la mia risposta fu rivolta a D.
F.:” e tu troia che non sei altro vuoi essere scopata per bene?” dissi tirandomi fuori il Cazzo già durissimo dai pantaloni. Lei annui soltanto ed allora continuai dicendo
F.:” bene allora tu brutta stronza stai qui a guardare mentre io ora mi scopo la puttana e non ti azzardare a dire qualcosa”

Senza neanche aspettare la sua risposta penetrai con forza davvero bruta D. invece N. si mise in lacrime sulla sedia mentre io scopavo. Non la guardai neanche mentre
sfogavo, praticamente tutto me stesso, nei colpi che sferravo a D. che urlava veramente come un’ infoiata. Non appena ebbi il sentore di stare per venire presi la testa
di D. e le scaricai in gola tutto lo sperma che avevo in corpo. Dopo essermi ripreso dal forte orgasmo mi girai verso di N. e dissi
F.:” ora ci possiamo lasciare troia”
N.:” no ti prego….scusa lo so che ho sbagliato…ma ti amo troppo non mi lasciare…ti giuro mi farò perdonare”
F.:” hai solo un modo per farti perdonare… diventerai la mia schiava, farai tutto ciò che io ti ordinerò di fare”
N, non controbatte, rimase solo con lo sguardo basso e non rispose e allora io proseguii
F.:” bene iniziamo da subito, impalati sullo strap on di D. , lei senza proferire ancora nessuna parola si andò a posizionare sopra di D. che iniziò a stantunfarla , io rimasi
qualche minuto a guardarle muoversi come due cagne per me, poi mi andai a posizionare dietro di N. e senza nessuna grazia le entrai nel culo.
Incominciammo a scoparla con un movimento sincronizzato che fece letteralmente morire di orgasmi N. che dopo già qualche minuto incominciò a pregarmi di fermarmi per la
stanchezza, ma ovviamente non venne accolta, anzi continuai a scoparla con ancora più forza e cattiveria di prima, aggrappandomi ai suoi fianchi e ai suoi capelli. La sentii
implorare di smettere e di continuare allo stesso tempo. Continuai finché non fui completamente stanco, a quel punto usci e mettendomi seduto sulla sedia ordinai ad entrambe
F.:”inginocchiatevi qua davanti, cosi io sceglierò chi potrà bere il mio sperma e chi no”
Le ragazza senza dire nulla si inginocchiarono di fronte a me ed aspettarono ulteriori ordini mentre io prendevo il telefono. Scattai una foto e mandai un mms a A. con su
scritto ” guarda le tue compagne schiavette come implorano il mio sperma” .
Allora continuai, rimasi fermo, le guardai, poi alzandomi gli girai in torno. Poi mi risedetti davanti a loro e dissi
F.” allora ho deciso… indubbiamente l’unica che si merita il mio sperma è D.” Questa affermazione lascio sconvolta N. che scoppiò nuovamente a piangere mentre io afferrando
la testa di D. affondavo colpi nella sua bocca. La obbligavo ad ingoiarlo tutto fino alla palle. Continuammo cosi per molto mentre con una mano tenevo la testa di N. e la
obbligavo a guardare. Dopo diverse pompate di bocca venni in bocca di D. che ovviamente prima di ingoiare tutto fece guardare bene a N. tutto il mio sperma. E in segno di
beffa dopo aver ingoiata le disse
D.:” lo sperma fresco del tuo ragazzo è veramente buono ”
Io dopo quella frase me ne andai senza dire niente a nessuna delle due, a parte ” CIAO TROIE!”
Ovviamente me ne andai da A. avevo già in mente dei giochetti da farle fare questa sera in mezzo alla strada

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