La fantasia proibita
Cielo sereno, aria frizzantina, le luci che circondavano le principali vie cittadine e anche gli stessi addobbi presenti nei principali esercizi commerciali annunciavano l’imminente arrivo delle festività natalizie anche se non erano per il momento molto affollati. Così si presentava Firenze.
Federico non avvertiva ancora l’atmosfera natalizia perché molto impegnato nella predisposizione degli ultimi progetti educativi e di socializzazione da presentare alle autorità cittadine e agli uffici preposti. Lucrezia anch’ella impegnata con il lavoro di segretaria presso uno studio legale, con i propri affetti familiari, le sue amicizie, i suoi interessi che spaziavano dalla musica italiana e in particolare per Biagio Antonacci, passando per i viaggi, i libri gialli.
I due si erano già incontrati in una splendida domenica di ottobre avevano passeggiato lungo le principali vie del capoluogo toscano, ne avevano ammirando la storia, la cultura, l’arte che contraddistingue la città di Dante, e certamente avevano sognato ed immaginato di fronte ad un meraviglioso tramonto osservato sul Ponte Vecchio.
I giorni passavano e le festività natalizie si stavano avvicinando a grandi passi quando Lucrezia una sera di metà dicembre contattò telefonicamente Federico.
Una telefonata che si concluse con l’invito di Lucrezia a Federico per il fine settimana successivo. Federico restò per qualche attimo in silenzio per l’evidente imbarazzo ma alla fine acconsentì.
Quanta emozione, quanta voglia di incontrarsi nuovamente. Entrambi non aspettavano altro che il fine settimana giungesse rapidamente. E così fu.
Sabato 18 dicembre i due si incontrarono nei pressi della stazione di Firenze come convenuto nei giorni scorsi. Entrambi emozionati, confusi ma con la gioia nell’anima e nel cuore per questo nuovo incontro.
I due si abbracciarono forte ma soprattutto strettamente, segno che qualcosa poteva nascere tra loro. Il viaggio si svolse in modo sereno, rilassato, inframezzato da chiacchiere e risate. I presupposti per stare bene e per ricordare a lungo questi giorni c’erano tutti.
I due giunsero nella zona del Chianti, zona caratterizzata da un paesaggio unico, fantastico, paradisiaco. Lo stesso fascino, eleganza e bellezza si potevano percepire nell’agriturismo prescelto da Lucrezia.
Un ambiente arredato con gusto e semplicità arricchito da tutti i confort e con uno splendido spazio attrezzato per il benessere fisico e psicofisico. Anche la stessa camera dove avrebbero soggiornato presentava un aspetto austero ma semplice. Romantici ma essenziali gli arredi.
Il primo giorno trascorse senza particolari difficoltà e senza particolari sussulti. Lunghe camminate per apprezzare il paesaggio da sogno, momenti di ironia ma anche di dialoghi impegnati. Anche il momento della cena e del dopocena non si discostò molto dal resto della giornata. Cominciava ad essere alquanto tardi e in entrambi si poteva leggere la stanchezza e il desiderio di andare a dormire.
Stavano salendo nella loro camera, quando Lucrezia si soffermò ad osservare lo spazio benessere presente nell’agriturismo e in particolare la vasca idromassaggio. Lucrezia la scrutò senza profferire parola mentre Federico non se ne curò molto.
Raggiunsero la loro camera, si prepararono per la notte e non appena furono sotto le coperte, Federico cercò di vincere quel poco di timidezza che caratterizzava la sua persona. Cercò di sfiorare Lucrezia, di accarezzarla, di coccolarla ma si accorse della “freddezza” di lei. Probabilmente non era ancora pronta, probabilmente aveva ancora qualche paura, qualche titubanza ma soprattutto aveva il timore che qualcosa non sarebbe andato nel verso giusto e conseguentemente avrebbe rovinato il loro rapporto.
La notte scivolò come l’acqua di un fiume in piena.
Federico la mattina dopo fu un po’ più taciturno del solito, scambiò qualche parola con Lucrezia ma niente più anche perché in cuor suo immaginava di aver commesso un madornale errore tale da mettere seriamente in discussione quanto stava nascendo tra i due e inoltre in lui vi era la convinzione che la persona al suo fianco non cercasse l’amore bensì soltanto un amicizia e niente più.
Verso metà pomeriggio Lucrezia raggiunse la vasca idromassaggio per depurarsi dalle tossine fisiche e mentali che erano presenti nel suo corpo e nella sua anima. Nel mentre si rilassava in quelle acque sopraggiunse Federico.
Si soffermò ad ammirare Lucrezia che indossava un costume tale da evidenziare le sue forme. La voglia di Federico era enorme visto che era rimasto abbagliato da quelle morbidezze, da quelle curve, da quel corpo sinuoso e spettacolare. Esitò per qualche attimo e poi raggiunse Lucrezia in vasca. L’imbarazzo e la timidezza stavano prendendo sempre più il sopravvento ma lentamente Federico si avvicinò a Lucrezia ammirando ancora cotanta bellezza, una volta raggiunta iniziò ad abbracciarla strettamente e fortemente. Lucrezia ricambiò il gesto. Da lì ad accarezzarsi e coccolarsi il passo fu breve.
Ma a Federico non bastava, desiderava di più anzi molto ma molto di più. Inizialmente le donò qualche piccolo e innocente bacio, ma Lucrezia non voleva soltanto quei baci, voleva essere amata, voleva essere posseduta con dolcezza e amore, voleva trasmettere e ricevere passione in modo travolgente e sensuale.
Il cuore di entrambi batteva a mille all’ora, l’emozione e l’ansia la facevano da padrone ma il tutto fu prontamente superato da Federico che dai piccoli e innocenti baci passò a baciare con tanta passione Lucrezia. Le rispettive labbra e le rispettive lingue si unirono in caldi e appassionati baci che sembravano non voler terminare mai.
Federico la cingeva per i fianchi ma lei in pochi attimi le prese una mano per avvicinarsela al seno e ciò non faceva altro che aumentare l’eccitazione del suo amato. Il piacere attimo dopo attimo raggiungeva livelli impensabili e con estrema rapidità e vigore l’abbassò parte del costume che indossava.
Rimase sorpreso e allo stesso tempo affascinato dalle tette di Lucrezia. Enormi con i capezzoli che diventano sempre più turgidi e che assomigliavano sempre più a dei “chiodi”.
Federico non perse tempo, accarezzò il seno prosperoso di Lucrezia, più volte se lo avvicinò alla bocca per mordicchiarlo, per succhiarle i capezzoli. Anche Lucrezia era eccitata e nello stesso momento iniziò a tastare i boxer che indossava Federico percependo che il suo membro stava aumentando di volume.
In pochi attimi i boxer scivolarono verso il basso ed ella iniziò ad accarezzarlo con amore, dolcezza e lentezza e percepì che si induriva sempre più. A poco a poco se lo avvicinò alla sua bocca, iniziò a massaggiarlo delicatamente con la lingua per giungere in brevissimo tempo ad un sublime rapporto orale. A Federico sembrava di impazzire dal piacere, dalla passione, dall’eccitazione quando ad un certo punto si avvicinò una persona. Osservò i due impegnati in questo magnifico e fantastico rapporto amoroso. Per qualche attimo la loro voglia di amore, di passione, sensualità ed erotismo si interruppe. L’imbarazzo si percepiva in entrambi.
Passato questo momento i due proseguirono nel loro rapporto mentre questa persona con i capelli castani, robusta e dal fisico non esageratamente possente raggiunse i due. Si avvicinò senza particolari titubanze a Lucrezia iniziando ad accarezzarla, a sfiorarle le labbra con le dita. Lucrezia arrossì, non sapeva, per il momento come vincere il disagio, seppur con qualche difficoltà e timore rispose alle avances del secondo uomo. Iniziò ad accarezzarlo, a baciarlo innocentemente. Con una mano l’accarezzò i capelli, le labbra mentre con l’altra accarezzava il petto di Federico.
Il turbamento e la “confusione” si leggeva nei loro occhi e si percepiva nelle loro espressioni facciali. Lucrezia e Federico pur esprimendo un evidente difficoltà erano incuriositi da quanto stava accadendo.
Trascorsi questi attimi e momenti di “disturbo”, i tre ripresero nei loro giochi amorosi, anzi a dirla tutta, iniziarono in quell’istante a scambiarsi reciproche effusioni, coccole, baci più o meno appassionati.
L’” intruso” più la situazione si faceva più calda, più percepiva piacere ed eccitazione fintanto che in pochi attimi si tolse quanto indossava a copertura della propria intimità. Lucrezia alla vista del membro di questa persona rimase per qualche attimo scioccata visto le ragguardevoli dimensioni rispetto a quelle di Federico che rimanevano nella normalità.
Da un lato iniziò ad accarezzare il genitale della terza persona e dall’altra a masturbare quello di Federico e poi a deliziare entrambi con un superlativo rapporto orale. Il piacere assoluto per entrambi, l’estasi per Lucrezia. I tre non si accontentavano, grande era il desiderio dei due di godere e far godere Lucrezia. Rapidamente raggiunsero il bordo della vasca e la possedettero. In pochi attimi, Federico le tolse il costume. Ai suoi occhi una visione paradisiaca. Un vero e proprio trionfo di morbidezza.
I seni, le cosce e poi anche lo stesso sedere di Lucrezia erano un qualcosa di spettacolare, un qualcosa che ricordava le bellezze del Botticelli e dello stesso Botero. Federico non perse tempo ad affondare la sua lingua sul clitoride di Lucrezia, la quale si faceva accarezzare i seni dalla terza persona e a sua volta delicatamente e con tanto tanto piacere accarezzava il genitale dello sconosciuto. Di fronte al rapporto orale che stava ricevendo da Federico emetteva grida di piacere, dei veri e propri gemiti. Era eccitatissima dalla situazione che stava vivendo.
Da quel momento fu un crescendo di emozioni, di sensazioni molto erotiche, di passione allo stato puro. La sua fica era sempre più calda e bagnata. La voglia era tanta. Entrambi non persero e non perderanno tempo a soddisfarla, a penetrarla con dolcezza più volte. Le principali posizioni amorose furono espletate nella sua completezza. L’amore che Federico e l’uomo misterioso profusero verso Lucrezia sarà poi dimostrato dal frutto del piacere raggiunto dai entrambi. La sua intimità che presentava una scarsa peluria e i suoi seni enormi furono inondati dal seme generato dai membri dei due uomini che l’avevano posseduta.
Mai all’inizio del fine settimana avrebbero immaginato quanto avvenuto anche se Federico da un lato e Lucrezia dall’altro avevano sperato in cuor loro di trascorrere momenti di passione e di amore fin dai primi istanti in cui erano giunti in questo luogo così meraviglioso e fantastico come quello in cui avevano soggiornato. Mai avrebbero immaginato di vivere qualcosa di così intenso e coinvolgente.
Grazie! Aspetto di avere un pò di tempo per concentrarmi. Lo sforzo maggiore è cercare di entrare in modalità "psicologia…
Un peccato che poche persone commentino i racconti / capitoli, sarebbe utile avere feedback dai lettori riguardo al gradimento della…
Grazie mille! Sono davvero felice che tu abbia apprezzato! La mia speranza è che piaccia anche ad altri. Intanto aspetto…
Grazie, Rebis. Volevo che Gabriele si ritrovasse a dover gestire sia la sua attrazione verso l'insegnante gnocca che il rischio…
Molto eccitante come racconto , hai descritto le sensazioni provate dalla protagonista in maniera divina Racconto di fantasia? leap74n@gmail.com