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L’Accoppiamento Reale con mia cugina Nada – Capitolo 1

By 14 Marzo 2020No Comments

Premessa:
Solo il primo capitolo, quello di presentazione, è reale. I capitoli che seguono sono incontri possibili che non si sono mai realizzati. Nell’attesa che questi incontri caldi avvenissero, ho scritto tutto in un racconto, a memoria della più grande passione erotica della mia vita, rimasta purtroppo inespressa. Il racconto è lungo, ma è la storia di una passione lunga una vita.

Capitolo 1:

Fin da quando ero piccolo mi reco 2 o 3 volte all’anno nel piccolo paese di campagna dove vivevano i miei nonni e dove vivono tuttora molti miei parenti. Un piccolo paese di poche centinaia di abitanti immerso fra le campagne, lontano da grandi città. Non è nel sud Italia, ma è uno di quei paesini contadini abbastanza bigotti.
Fra i miei numerosi parenti c’è una ragazza che fin da sempre è la bomba sexy del paese. Era la “sex symbol” nei desideri di tutti. Siamo stati sempre abituati a considerarci veri e propri cugini, anche se in realtà siamo cugini di secondo grado. Suo padre è un cugino di mia madre, quindi siamo in realtà molto più lontani dei cugini di primo grado. Ma anche se fossimo cugini diretti, per me non avrebbe fatto differenza. Lei è bellissima e sensuale fin da sempre. Anche da bambini, lei era per me qualcosa di speciale. Quando nell’adolescenza è sbocciata come donna, è diventata subito la bellezza del paese, la più desiderata da tutti. Quando io ero un verginello di 15-16 anni, lei per me era qualcosa di indescrivibilmente sexy e di totalmente irraggiungibile. Per me lei era come la Monica Bellucci per gli adolescenti degli anni 90, solo che per me lei non era solo bellissima, aveva anche molto altro di speciale. Se non fosse stata così tremendamente bella, e se non fosse stata più grande di me, probabilmente sarei riuscito a prendere qualche iniziativa prima. Ma cominciamo da quei tempi…

Lei ha degli stupendi capelli di un nero profondo e lucidi, occhi grigi con uno sguardo intenso e sensuale. Le labbra sono di un rosa intenso e dai contorni netti. A volte sono rosse quasi come se avesse del rossetto. Ha una linea stupenda, in carne al punto giusto. Due belle gambe con due cosce favolose, seni piccoli ma estremamente seducenti su quel corpo da favola…
E’ unica anche nel suo nome: Nada. Un nome che per me è magico fin da sempre, solo a sentirlo. Non ho mai conosciuto nessun’altra col suo nome. Ironia della sorte, è rimasta unica anche in questo. C’è sempre stato un feeling speciale fra noi ed ho sempre provato emozioni particolari per lei, un tipo di amore possibile solo per lei.
E’ di un anno più grande di me, ma sembrava più grande, fuori portata per me, e per decenni è rimasta la ragazza più bella ed eccitante che conosco. Sprizza erotismo da tutti i pori. Sprizza talmente tanto erotismo, che mi basta sentire pronunciare il suo nome per accendere il mio desiderio.
Ha una sorella. Anche lei era una gran bella ragazza e piaceva a tutti nel paese. E’ bionda e più grande di lei di 2 anni. Ma a differenza di Nada, per quanto fosse attraente non mi ispirava lo stesso erotismo e la stessa attrazione. Per me era come una qualsiasi altra bella ragazza.
“La Nada” no, è tutta un’altra cosa. E’ molto difficile descrivere le emozioni che mi suscita e l’erotismo che sprigiona. Gli splendidi capelli neri che contornano il suo sguardo carico di sensualità guidano la mia immaginazione verso il nero del suo boschetto nascosto ed invisibile… Tanto che presto l’ho apostrofata nei miei pensieri come la “Venere Nera”, in virtù del nero dei suoi capelli. Oltre alla loro sensualità, i suoi capelli sprigionano un’inebriante fragranza di profumo femminile che mi manda in estasi. La Nada è proprio un concentrato di erotismo e sensualità.
Nonostante fra le mie amicizie e compagne di classe non mancassero belle ragazze di prim’ordine. La Nada è sempre stata al di sopra di tutte ed al vertice dei miei desideri, fin da quando nella pubertà è cominciata la mia scoperta del piacere. La Nada era uno dei miei pensieri più frequenti che accompagnavano il piacere delle mie prime erezioni, poi i primi orgasmi, poi le mie prime emissioni di seme, i miei primi desideri di unirmi con una donna… La Nada era sempre più bella ed eccitante di tutte le altre.

Nonostante fra di noi ci fosse un feeling speciale, non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti con lei. Sembrava che avesse tipo 3 anni più di me, che a quell’età erano un abisso. In più, ai tempi ero molto timido e lei appariva una meta irraggiungibile, nonostante vari parenti mi incitassero più o meno scherzosamente a farmi avanti. Mi incitavano un po’ perché, più a torto che a ragione, grazie al suo modo provocante di vestire in quegli anni era considerata da tutti una “non tanto seria” ed un po’ perchè tutti sapevano che fra noi c’era un legame un po’ speciale. Ma io niente, ero troppo bloccato. Il suo fascino e la sua bellezza tremendi mi mettevano troppo in soggezione. A quei tempi era troppo irraggiungibile per me e la mia timidezza.

Così, lei rimaneva la regina dei miei desideri. Negli anni, una cosa che ogni tanto mi accadeva, era di svegliarmi a notte fonda, tipo alle 3 o alle 4 con una voglia pazzesca di fare l’amore con lei, proprio con lei, non una voglia di sesso generica. Mi svegliavo con il pene eretto e duro al massimo, già lubrificato dall’eccitazione. La mia mente avvolta dalla voglia di averla lì tra le mie braccia nel mio caldo letto e di baciarla, di accarezzare con la lingua le sue labbra bellissime, prima di fondere la mia bocca nella sua ed amarla pazzamente, totalmente, accoppiandoci. Quando mi svegliavo con quella voglia di lei non potevo fare altro che spruzzare il mio seme, pensando di fare l’amore con lei, altrimenti con quell’eccitazione addosso non sarei assolutamente riuscito a riaddormentarmi. Erano orgasmi speciali, in uno stato semi confusionale nel cuore della notte, immaginando di fare l’amore con lei nel mio letto, in quel momento, cercando di non farci sentire dagli altri in casa mia. Quando succedeva questa cosa, la chiamavo “La voglia matta”.

Un sogno erotico molto ricorrente, ma molto breve, era quello di io che entro nella sua camera a notte fonda. Come se in quella notte dormissi ospite a casa sua, in un’altra stanza. Le è da sola in camera quella notte, sua sorella non c’è. Io sono nel corridoio completamente nudo. Apro lentamente la porta della sua camera, entro e nella semioscurità della luce dei lampioni che filtra dalla persiana. Sollevo le coperte ed entro nel suo letto. Lei è sveglia, completamente nuda, come se mi aspettasse pronta per fare l’amore… Quando sollevo le coperte intravedo per un breve istante il suo corpo nell’oscurità. I suoi capezzoli e il suo boschetto nero fra le sue gambe leggermente divaricate appaiono come zone scure sul suo corpo, in quella luce fioca. Mi assesto completamente nudo fra le sue gambe, prima di ricoprirmi con le coperte nell’intimità del suo letto. Ci abbracciamo e subito scivolo in lei, bagnata come se mi stesse aspettando eccitata e facciamo l’amore nel silenzio della stanza, per non farci sentire dagli altri in casa. Il sogno dura solo 10-20 secondi, perché non appena entro in lei e comincio a muovermi, il piacere si fa sempre più intenso e così surreale, che mi sveglio sempre prima di raggiungere l’orgasmo. In generale nei sogni dove sono dentro di lei, mi sveglio quasi sempre prima dell’orgasmo, perché il piacere e la voglia di lei si fanno troppo forti. E’ inutile dire che dopo i risvegli da questi sogni, la continuazione è inevitabilmente quella di una immensa sega nel letto, imbrattandomi tutta la maglietta di sborra, nel buio della notte… Solo molto raramente ho raggiunto l’orgasmo di lei, ma quando succede il sonno si è ormai alleggerito così tanto che la sensazione del piacere è ormai svanita ed è divenuto tutto finto.

Quando passo dal suo paese in vista dai parenti, qualche volta andiamo a ballare insieme a sua sorella e altri amici, e vederla ballare è eccitante all’estremo. A volte indossa dei corpetti aderenti che evidenziano i suoi piccoli seni seducenti. A volte indossa dei jeans o dei pantaloni scuri che fasciano le sue gambe meravigliose, seguendo fin su, la curva del suo monte di venere. Quando balla ondeggia le braccia nude mentre con le gambe sensualmente divaricate oscilla lateralmente e avanti e indietro il bacino, in un modo sensualissimo, che sembra inneggiare: “Accoppiati con me…” caricandomi di eccitazione per tutta la sera. Quando balla è proprio un invito all’accoppiamento. A volte nelle mie fantasie immagino di scopare con lei accompagnati da alcuni pezzi di musica tecno, dalla cadenza ritmica particolarmente adatta per accompagnare i movimenti della mia verga durante l’amplesso…
Lei è talmente bella e sexy, che non sprizza solo “sesso” da tutti i pori. Infonde proprio l’idea della fertilità, è proprio un invito alla fecondazione… un invito all’accoppiamento totale di anima e corpo…
Mi ispira talmente tanto erotismo, che domande piccanti come “In che posizione ti piace di più fare l’amore?” mi verrebbero spontaneamente espresse con parole come: “In che posizione di piace di più essere fecondata?”, oppure: “In che posizione ti piace di più sentire il seme del tuo uomo?”, oppure anziché “Hai voglia di fare l’amore?” , “Hai voglia di accoppiarti?”, tanto per rendere l’idea.
E’ difficile descrivere a parole quello che esprime per me il suo erotismo. A volte la definisco come una “Dea della fertilità”.

Gli anni passano, mentre niente succede fra noi. Ma lei è sempre un’apoteosi di bellezza e sensualità. L’unico contatto “caldo” che riesco ad avere con lei è quando qualche volta le nostre labbra si sfiorano fugacemente, mentre ci scambiamo i baci di rito fra una guancia e l’altra durante i nostri saluti di rito. Quando le mie labbra sentono anche solo appena la morbidezza e il calore delle sue, il mio battito s’impenna come quello di un innamorato… ma poi la realtà lo raffredda subito.
Devo confessare che quando siamo in visita a casa dei miei nonni, non c’è notte in cui prima di dormire non mi masturbi pensando a lei, che in quel momento si trova a soli 100 metri da me. In confronto a quando sono a Milano, basterebbe allungare le braccia per averla lì, abbracciata a me, nel piccolo letto di quella casa di campagna… ma non c’è modo di comunicarle il mio desiderio ed i miei sentimenti segreti per lei. La mattina mi sveglio tardi e complice il piacere dell’erezione mattutina, non posso fare a  meno di darmi ancora piacere pensando a lei… specialmente quando sono in quella casa, non so cosa darei per tenerla fra le mie braccia tutta la notte e svegliarmi abbracciato a lei, alla luce della mattina.

Quando lei sui 18-19 anni sta con il suo primo ragazzo ufficiale, Alex, provo una certa gelosia per lui, che può fare l’amore con lei e scoprire il suo corpo, ogni giorno… Io, di un anno più giovane di lei ero ancora vergine e mi chiedevo chissà da quanto avesse già avuto la sua prima volta e con chi fosse stato. Come detto, all’epoca lei si vestiva in modo molto provocante, un po’ sul dark da discoteca, che alimentava le voci in paese sulla sua presunta facilità sessuale.
Devo dire però che l’idea di avere la mia prima volta con lei non è mai stata in cima ai miei pensieri, per quanto mi sarebbe piaciuto, se fosse stato possibile. Lei era la mia Venere al di sopra di tutte le altre e proprio per questo, desideravo unirmi con lei solo in modo da poter dare e ricevere il massimo del piacere. Da vergini non si sa ancora cosa aspettarsi né dal proprio corpo, né da quello dell’altro. Non si sa né come dare, né come trarre il massimo del piacere. Successivamente però, l’idea che avessi donato a lei il mio seme verginale, mi ha sempre stuzzicato molto. Chissà se oggi tornando indietro, sarebbe piaciuto anche a lei.
Poco dopo la sua prima storia ufficiale anche io ho la mia prima storia consistente, con cui perdo la verginità. In quell’estate porto proprio quella mia ragazza insieme a me nel paese dei miei nonni. La mia ragazza era molto carina e con un corpo ben fatto. Così, nel presentarla alla Nada, speravo che nel vederla si accendesse un barlume di gelosia e di curiosità in Nada… che magari si immaginasse io che scopavo con la mia ragazza e si chiedesse come potesse essere fare l’amore con me…
A quanto pare però quell’effetto non ci fu, e altri anni passano. Le rade visite periodiche nel paesello dei nonni proseguono, e ormai quei lunghi viaggi li avevo battezzati “I viaggi della speranza”. La speranza che ogni volta, succedesse qualcosa fra me e la Nada…

La Nada è sempre più bella, seducente, sempre più “Donna” con la D maiuscola. Anche io intanto proseguo con le mie esperienze e vorrei conoscere tutto della sua sessualità. Vorrei tanto sapere in che posizione le piace di più fare l’amore, in quale le piace di meno o proprio non vuole, cosa le piace fare e cosa non le piace, se le piace praticare o ricevere il sesso orale. Che rapporto ha con lo sperma, se lo considera una cosa schifosa o il nettare donato dal massimo piacere di un uomo. Sapere se percepisce gli spruzzi di seme in vagina e se le piace sentirli… Così come mi piacerebbe sapere quali sono le sue fantasie proibite che non ha mai realizzato, i suoi desideri più nascosti, i posti più strani in cui ha fatto l’amore… sapere quanto tempo può stare senza procurarsi un orgasmo quando non ha un ragazzo… quando e come ha avuto il suo primo orgasmo… Vorrei sapere com’è il suono dei suoi gemiti… Vorrei sapere tutto insomma.
Più sviluppo la mia sessualità, più divento consapevole di come e quanto sarebbe celestiale unirmi con lei, raggiungendo vette incomparabili di piacere per entrambi. Più la ammiro ogni volta che ci vediamo, più sono consapevole di come saprei valorizzare ogni centimetro del suo corpo e di quanto sarebbe indescrivibile raggiungere un orgasmo dentro di lei, stando abbracciato a lei. La amerei intensamente come se fosse la mia donna, ma con un potenziale erotico che nessun’altra ha.
Più la conosco e più si arricchiscono le fantasie che mi ispira. E’ una miniera di erotismo e di fantasie. Più la conosco e più sono convinto che i nostri corpi e le nostre menti siano complementari. Non so perché ma istintivamente sono da sempre portato a pensare che i nostri sessi siano complementari fra loro, che abbiano le dimensioni giuste per accogliersi l’uno dentro l’altro perfettamente, e darsi il massimo del piacere.
L’accoppiamento fra due sessi perfettamente complementari, lo definisco “L’accoppiamento Reale”, o  il “Congiungimento Reale” e non so perché, mi è sempre venuto naturale pensare ad un accoppiamento di questo tipo con la Nada.
Quando facevo l’amore con la ragazza con cui stavo, qualche volta provavo a immaginare che fossi con la Nada, ma non era mai come sarebbe sentire la Nada fra le braccia, sentire il suo corpo interamente contro il mio ed essere dentro di lei… era una cosa diversa.

Così passano gli anni. In un certo momento lei si lascia con Alex, il suo primo ragazzo ufficiale, quello di cui ero molto “geloso”. Persino mia nonna, che era una bacchettona di altri tempi, non perdeva occasione per incitarmi a farmi avanti con la Nada. “Prenditela tu! Prenditela tu!…” mi diceva tutte le volte che entrava nel discorso. Io rispondevo facendo finta di niente “Ma nonna! Io? Ma come faccio io…” e lei che mi incitava ancora. Io pensavo invece dentro di me “Eh sì, magari potessi prendermela io…”. Lo stesso mi dicevano altri parenti, più o meno scherzosamente.
Io non ho mai rivelato in nessun modo ai miei parenti che la Nada fosse speciale per me, ma i miei parenti più vicini in qualche modo lo capivano, e lo sapevano anche altri. Il mio cugino di primo grado sapeva solo che la Nada mi piaceva fisicamente, come del resto anche a lui, e anche lui se la sarebbe voluta scopare!
Così dopo tanti anni passati con sonni interrotti dalla Voglia Matta di lei e dopo tanti sogni ricorrenti, non resisto più a tenermi tutto dentro ed in un pomeriggio durante le vacanze di Natale di quell’anno, il ghiaccio si rompe…

In un pomeriggio dopo Natale, forse il 26, vado a trovarla a casa sua. Saliamo di sopra in sala. Lei è bellissima come sempre, con quei jeans che si modellano sensualmente sulle sue cosce fantastiche… Loro usano pochissimo la piccola sala che hanno al piano di sopra e le persiane sono sempre chiuse. C’è poca luce e ci mettiamo a giocare col Nintendo che aveva comprato tempo prima insieme al suo ormai ex ragazzo. Io avevo finito da poco il tira e molla con la ragazza con cui stavo prima. Ci confidiamo varie cose ed entriamo molto in confidenza, nell’atmosfera di quella saletta semibuia che si fa sempre più intrigante. Io ho una voglia matta di lei, sono eccitatissimo, non posso più permettere che passino altri anni sprecati così.
Ad un certo punto, talmente siamo in confidenza, mentre sto giocando seduto sulla sedia, lei si alza e davanti a me si slaccia i pantaloni per sistemarsi la camicia che le era uscita. Li apre bene, esponendo alla mia vista le mutandine che avvolgono il suo sesso, mentre tiene le gambe leggermente divaricate per impedire che i pantaloni cadano giù. Io non potevo credere di trovarmi a pochi palmi dal naso il suo sesso coperto solo dalle mutandine… Indossava slip di cotone che nel semibuio illuminato dal televisore, sembravano azzurrini, in stile molto “teenager”, per me molto eccitanti. Apparivano compatti ed uniformemente adagiati sul rigonfiamento del suo soffice boschetto proibito… Se fossi stato un po’ più sveglio, mi sarei tuffato subito con il naso sulla sua fica… come mi pento di non averlo fatto!
Sistemati i pantaloni, lei si risiede e continuiamo a parlare. Mi dice di come non si senta soddisfatta e di non sentirsi più bella come prima. Con grande sorpresa scopro che ha fatto l’amore per la prima volta a 19 anni, e con Alex, il ragazzo da cui si era appena lasciata e che avevo conosciuto anch’io. Mi dice anche che in realtà ha un rapporto “difficile” con il sesso, stravolgendo la convinzione diffusa riguardo alla sua disinvoltura sessuale che dominava le voci in paese. Non ho avuto modo di approfondire cosa significasse quel “difficile” nel suo rapporto con il sesso. Forse intendeva che non si piaceva o che era afflitta da qualche tabù? Oppure che ha difficoltà nel raggiungere l’orgasmo? Oppure ha un qualche complesso? Oppure per colpa della sessuofobia cattolica? Non saprei. A giudicare da come sa valorizzare la sua bellezza, non mi sarei mai aspettato questa rivelazione. Un grosso ruolo lo avrà avuto l’educazione repressiva che avrà ricevuto in quel bigotto paesello di campagna. Non avere poi incontrato un partner giusto, che sapesse valorizzarla e agire in sintonia con i suoi sensi, avrà certamente non favorito la cosa.

La calda atmosfera di confidenze che si era creata nella saletta semibuia si fa sempre più surreale e  non posso più resistere al mio desiderio di lei. Ad un certo punto, un po’ annebbiato da quell’atmosfera, le dico quasi scherzosamente, ma con tono un po’ tremolante “Nada… ti posso chiedere una cosa?” , “…Cosa?” risponde lei con un sorriso sorpreso, non immaginando cosa le potessi chiedere con quell’insolita prudenza… Raccolgo tutte le mie forze possibili e le chiedo “Ma tu… non hai mai immaginato di fare l’amore con me?” Era una vita che volevo farle quella domanda… Lei risponde sorpresa con un sorriso ancora più smagliante, ma anche lusingata.  Risponde concitata “Con te?! Ma tu sei il mio cugino!… Ma tu sei il mio cugino!”. Io le rispondo un po’ intontito, con la testa che mi girava per essere riuscito a farle quella domanda: “Beh dai… non proprio cugino…”, e lei chiede sorpresa “…Ma adesso?”. Io rimbecillito che ero, anziché tuffarmi addosso a lei e abbracciarla, baciarla, dico: “No, beh, quando vuoi… stasera, domani…”. Per me l’importante era farlo con lei in totale tranquillità ed atmosfera, non improvvisando una cosa veloce in quel momento. Al piano di sotto c’erano sua mamma e sua nonna. Ma fu un grave errore, perché un momento come quello non mi ricapiterà mai più. Se tornassi indietro lo faremmo subito in un impeto di passione sul divano in quella saletta intrigante o chiusi in camera sua sul suo letto, dove l’avevo pensata per anni e anni… e poi l’avremmo rifatto chissà quante altre volte, magari stringendo un rapporto di intima complicità che non conosce concorrenti e rivali.

Intanto si fa tardi e lei deve uscire. Rimane però contenta della mia rivelazione e mi dice che ci penserà, tanto più adesso che non ha il ragazzo. Io le spiego che per me non faceva alcuna differenza se io o lei fossimo stati fidanzati. Per me lei era sempre la “mia” Nada speciale. Io non avrei mai potuto rubare il posto al suo uomo e lei non sarebbe mai potuta diventare la mia donna, ma nessuno avrebbe mai potuto prendere i nostri posti speciali. Per questo non lo considererei neanche un tradimento nei confronti di una mia ragazza, perché la Nada è da sempre un po’ una parte di me. Considerazioni simili mi aspettavo anche da parte sua, verso di me.

Così ci salutiamo, lei esce ed io torno a casa dei miei nonni. Mi sento nuovo, strano. Da quel momento vivo in una nuova era. La Nada adesso sa chiaro e tondo che mi piace veramente, da sempre, e sa che me la vorrei scopare!
Il giorno dopo con la mia famiglia andiamo dai miei cugini di primo grado, in un paese un po’ distante da lì. Il capodanno si avvicina e tutti insistono perché rimanga dai cugini fino a capodanno. Io insisto che volevo stare ancora un po’ dai nonni, ma non c’è niente da fare. Gli zii e i cugini insistono, e io non posso trovare scuse plausibili per non rimanere da loro. I miei genitori partiranno il giorno dopo per Milano ed io in quelle vacanze di Natale non sarei più tornato dai nonni, e quindi dalla Nada.
Tornato a Milano dopo capodanno ho una grande sorpresa. Vengo a sapere da mia nonna che una sera in cui ero dai miei cugini, dopo cena la Nada era venuta a cercarmi a casa di mia nonna, perché voleva parlare con me, dicendo che ero l’unico che la capivo. La cosa mi ha fatto enormemente piacere, ma anche incazzare da matti, per non essere rimasto a tutti i costi dai miei nonni!! Non oso immaginare cosa sarebbe successo quella sera, io e lei da soli al piano di sopra nella casa dei miei nonni, con tutta la notte per noi! Scommetto quello che volete che finalmente ci saremmo caldamente accoppiati!! In una lunga notte di sesso, di piacere e di amore segreto! Ho rinfacciato a mio cugino non so quanto per avermi fatto perdere quell’occasione di stare in confidenza totale con la mia Nada…

Da quell’inverno, il clima confidenziale che aveva accompagnato le nostre rivelazioni si va tristemente dissolvendo. Lei diventa più timorosa all’idea di fare l’amore, per timori e ragioni che a me rimangono inspiegabili. Solo una volta si lascia baciare fugacemente sulle labbra, dopo che mi aveva riaccompagnato a casa in macchina. Che contatto indimenticabile.

Poco tempo dopo lei conoscerà un altro ragazzo, con cui più avanti avrà due figli e si sposerà. Mi disse però che si erano sposati non tanto perché credevano nell’istituzione del matrimonio, ma per regolarizzare le cose per i figli. Ma nonostante si sia “sistemata” vive sempre in una certa insoddisfazione. La sua vita non è come la vorrebbe lei. Più di una volta il suo sguardo ha lasciato trasparire tracce di miseri tentativi di fuga a base di canne, rattristandomi molto… Una donna meravigliosa e dotata di erotismo come lei dovrebbe trarre soddisfazioni da ben altro che da squallide canne… Se fosse lei la mia donna saprei io come apprezzarla e appagata totalmente, e non intendo solo sessualmente. Ma nonostante tutto, la situazione fra noi rimane immobile.

Un po’ di anni fa ormai, sulla soglia dei 45 anni le avevo anche proposto di leggere queste pagine dedicate a lei. Le  avevo consegnato una chiavetta usb con un documento protetto da password, che potesse leggere solo lei. Ma si è sempre rifiutata di aprirlo, aggrappandosi a scuse ridicole, in un modo veramente falso. Penso che qualunque donna al suo posto sarebbe stata curiosa di sapere cosa ha rappresentato per qualcuno, tanto più se non era uno sconosciuto qualunque.
Oggi, sulla soglia dei 50 anni vive ancora insoddisfatta e non ha ancora letto il documento, altrimenti vi assicuro che me lo avrebbe fatto sapere, o me ne sarei accorto parlando con lei. Ormai purtroppo la Nada comincia a perdere il suo fascino e il suo “peso erotico”. Non a causa della sua età, in quanto fisicamente è ancora una donna sexy e attraente, ma perché il suo rifiuto a oltranza anche solo di leggere queste pagine, nascondendosi dietro scuse ridicole, ha denotando deludente una mancanza di carattere.

Rimane sempre il fatto che fra tutte le femmine che ho mai conosciuto nella vita, lei è stata quella che ha incarnato più di tutte il mio ideale di erotismo, di sensualità, di seduzione, ed è quella che è stata più presente nei miei pensieri erotici e nelle mie fantasie erotiche. E’ stata quella che per più tempo ha stimolato e accompagnato lo sviluppo del mio erotismo.

…Continua in capitolo 2

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