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Le disavventure di M.

By 16 Ottobre 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Ogni mattina la sveglia di M. suona alle 8:00, le piace dormire così allunga il braccio e la spegne, abbraccia nuovamente il suo cuscino riaddormentandosi, si sveglia dopo circa due ore non perché abbia dormito a sufficienza, (fosse per lei dormirebbe tutto il giorno), ma perché la temperatura nella stanza era diventata insostenibile. E’ agosto e nonostante la finestra aperta non passa un filo di vento, rassegnata si alza dal letto madida di sudore dirigendosi in bagno, si toglie la maglietta con la quale dormiva liberando i suoi seni, sfila le mutandine anche queste umidicce di sudore, lascia tutto a terra non curante e si avvicina alla vasca aprendo il rubinetto, mentre l’acqua fluisce sente improvvisamente la voce di suo fratello che parlando al cellulare sta per entrare in bagno, si volta vedendo la maniglia della porta abbassarsi suo fratello sta per entrare e lei &egrave completamente nuda! senza nulla per potersi coprire, da uno sguardo veloce ai vestiti che ha buttato a terra, ma sono troppo lontani e comunque impiegherebbe troppo per rimetterli, corre lanciandosi contro la porta del bagno, la porta si sta aprendo ma lei la chiude con forza, la porta sbatte contro il fratello dall’altro lato che le fa ‘oh ma che cavolo fai?’, lei completamente nuda dall’altra parte con solo una porta a coprirla totalmente rossa in viso al pensiero di quello che stava per succedere risponde, ‘che cavolo ci fai a casa a quest’ora!’, non immaginava che suo fratello fosse ancora in casa per questo si era spogliata del tutto non curandosi di chiudere la porta a chiave, suo fratello ha 17 anni e non l’ha mai vista nuda ma di sicuro si sarebbe fatto non poche seghe su di lei se l’avesse vista o almeno questo &egrave quello di cui &egrave convinta M. Il fratello risponde ‘oggi non sono andato, a scuola’, poi riprova ad entrare più volte spingendo e abbassando la maniglia della porta ma M. la tiene saldamente chiusa, ‘ti muovi a farmi entrare? dai che c’&egrave Fabio che mi aspetta di sotto!’ continua spingendo più forte, M. sà che non potrà tenere a lungo chiusa la porta, abbassa lo sguardo sulla serratura notando che non c’&egrave la chiave probabilmente &egrave dal lato del fratello, rimasta lì l’ultima volta che per burlarsi di lei l’ha chiusa in bagno per ore, ‘Vai nel bagno di Mamma e Papà questo serve a me!’ replica M. cercando di farlo desistere, ‘Vacci tu, io qui ho tutte le mie cose!’ sposta lo sguardo verso il lavabo effettivamente il fratello ha ragione le cose di entrambi sono in quel bagno visto che sono loro due a d usarlo di solito, di sicuro se gli avesse spiegato che era nuda e non poteva coprirsi il fratello avrebbe continuato fino ad entrare per vederla così, né poteva dirgli di aspettare così che avesse il tempo di rimettersi i vestiti di sicuro non avrebbe aspettato, lei lo conosce e sa che di lui non ci può fidare, intanto il fratello spinge sempre più forte e la porta inizia ad aprirsi M. abbassa lo sguardo sul suo corpo come a voler costatare cosa avrebbe visto il fratello se fosse riuscito ad entrare, il seno abbondante e la sua patata incolta! si era lasciata da poco con il suo ex e da allora aveva un pò trascurato quelle zone, visto che non doveva mostrarla a nessuno, e adesso si ritrovava un bel triangolo peloso fra le gambe, avvampa immaginando la reazione del fratello nel vedergliela in quello stato, di certo non può competere con la fighetta della ragazza del fratello che di sicuro ha una striscetta o addirittura &egrave completamente glabra. Il fratello continua a spingere la porta e sta avendo la meglio contro M., riesce a guadagnare lo spazio necessario a far passare il braccio, lo infila cercando di allontanarla ignaro che M. &egrave completamente nuda, dall’altro lato M. vede il braccio entrare e cercarla, le afferra un polso cercando di spostarla ma lei lo morde, così il fratello molla il polso e scende con il braccio cercando di palparle le tette così da farla spostare, ovviamente non può immaginare che se il suo piano ha successo si ritroverà a palpare la tetta nuda della sorella, M. di certo non vuole dargli questa soddisfazione cerca di resistere il più possibile ma alla fine &egrave costretta a lasciare la porta, fa l’unica cosa sensata che le viene in mente per ripararsi si nasconde dietro la porta faccia al muro cercando di coprirsi al meglio il sedere con le mani, con la porta libera il fratello entra di corsa andando verso la tazza del water ‘finalmente, stavo per farmela sotto!’, dice abbassando la zip e tirandolo fuori inizia ad urinare, non era la prima volta che lui la faceva davanti a lei senza nemmeno tentare di coprirsi, spesso entra per farla mentre lei si lavava i denti o fa la piastra, a volte per avere la precedenza a lavarsi quando entrambi hanno fretta lo tira fuori e iniziava a segarsi davanti a lei che schifata era costretta ad uscire lasciandogli il bagno.
Mentre la sta facendo alza lo sguardo dal suo coso alla sorella che si copre imbarazzata, ‘ah ora capisco perché non volevi aprirmi’ dice con un sorriso beffardo, ‘sai che non lo copri tutto con le mani vero?’, continua il fratello alludendo al sedere di M. e indietreggiando di qualche passo gli fa notare l’erezione, che fino a qualche momento fa era coperta dal lavabo e che M. gli sta facendo avere stando in quelle condizioni, M. per pudore e imbarazzo sposta lo sguardo dall’erezione del fratello al muro che ha di fronte dicendogli ‘muovi ad uscire!’ con tono imperativo, malgrado la situazione la consolava il fatto che sapeva di avere un bel sedere tondo e sodo molto meglio di quello della ragazza del fratello.
Il fratello pigia il pulsante dello scarico ‘E poi perché lo copri? Chissà quante volte l’hai fatto vedere a Luca!, &egrave un peccato che vi siete lasciati eh? quanto tempo &egrave passato? due mesi?’, le dice spostandosi verso il lavabo per lavarsi le mani, ‘Se anche fosse non sono fatti tuoi!’ risponde M. indignata ed imbarazzata, il fratello ridacchia e continua ‘Era proprio geloso eh? anche se sono tuo fratello mi avrebbe riempito di botte se gli raccontavi una cosa del genere vero?’ effettivamente Luca ha sempre protetto M. da tutto e da tutti, non era il tipo con il quale si poteva dialogare, basti pensare che quando lui e il fratello di M. si sono conosciuti, Marco ha ricevuto “accidentalmente” un pugno in faccia per aver insultato M., ma adesso non c’&egrave più Luca a proteggerla e difatti il fratello aveva ricominciato a trattarla male e a farle scherzi di pessimo gusto, la situazione non era semplice per M. anni fa anche come la sua amica Federica, perse la madre e il padre da allora ha iniziato a lavorare tutto il giorno, di conseguenza a parte la sera, M. e il fratello sono praticamente sempre soli in casa, situazione ideale per le tirannie di suo fratello.
I pensieri di M. vengono interrotti dal suono del cellulare di Marco, si volta solo con il capo per vedere cosa sta facendo, ed arrossisce ancora di più nello scoprire che le ha appena scattato una foto lei di spalle completamente nuda che tenta di coprirsi il sedere con le mani, il suo primo impulso &egrave quello di togliergli il cellulare di mano, ma appena si stacca dal dalla parete del bagno un attimo prima di voltarsi si ricorda di non essere nelle condizioni di potersi voltare completamente, non voleva offrire ancora di più a Marco così torna a schiacciarsi contro il muro ‘Cancellala subito!’ urla imbarazzata al fratello, il quale risponde a tono di sfida ‘Perché non vieni a cancellarla tu?’ M. ovviamente non può muoversi, Marco per provocarla ancora di più allunga il cellulare verso di lei mostrando la conferma sull’elimina, &egrave palese che non riesce a premere sul cellulare rimanendo schiacciata alla parete, ma se si voltasse anche solo per momento riuscirebbe ad allungarsi per eliminare la foto, ovviamente di sicuro mostrerebbe tutta se stessa a Marco, che continua ad incalzarla ‘Sono sicuro che Fabio sarà contento di vedere questa foto’, se Marco &egrave un pervertito, Fabio l’amico coetaneo di suo fratello non solo &egrave pervertito come lui, ma anche perdutamente innamorato di M., tra le due non sa scegliere quale sia il minore dei mali se voltarsi ed eliminare la foto, oppure rimanere coperta così e lasciare che la veda Fabio.
8.00 Villa di L.

Sono passati tre giorni dal viaggio all’estero, Nadia nonostante i primi imbarazzi si &egrave sentita subito a suo agio grazie a M. e a Federica che sembrano aver messo da parte le loro divergenze ed essere tornate le amiche di un tempo, anche la compagnia di G. coetanea di Nadia ha favorito molto il farla sentire accettata.

Nadia sta dormendo serena quando silenziosamente la porta della sua camera viene aperta, passi leggeri si avvicinano al suo letto, delicatamente le lenzuola che la coprono vengono spostate lasciando in mostra il suo corpo atletico coperto da una canottiera bianca ed un paio di mutandine dello stesso colore, i suoi capelli neri legati, le mani le carezzano le gambe saledno fino al sedere, carezze quasi impercettibili, si avvicinano all’elastico degli slip e dolcemente vengono abbassati scoprendo il suo sedere tondo e chiaro, le dita passano ora ad accarezzare l’interno delle sue gambe salgono lentamente sfiorando ogni centimetro fino a sfiorare la sua zona piu’ intima, le dita le accarezzao le grandi labbra trovandole lisce e calde al contatto, poco piu’ sopra la striscetta del pube, le dita iniziano dolcemente a giocare con le grandi labbra fino a che bagnandosi non iniziano a dischiudersi, quel gioco continua a le dita che giocano fra le sue gambe iniziano a bagnarsi dei suoi umori facendola sospirare di piacere, ancora qualche minuto di quel gioco prima che inizi a sentire qualcosa di caldo e duro che inizia a giocare fra le sue grandi labbra sostituendo le dita, scorre fra le sue gambe bagnandosi e solo quando quel tocco inizia a farla sospirare piu’ forte, il gioco cambia inizia a sentire qualcuno entrare dentro di lei, tiene ancora gli occhi chiusi in uno stato di dormiveglia e lo lascia continuare, lentamente quelle dita tornano ad accarezzarle il bacino tenendola mentre il membro di lui inizia ad entrare centimetro dopo centrimetro fino a che il suo pube non &egrave a contatto con le sue grandi labbra, il movimento e lento ma determinato, avanti e indietro in maniera dolce come i suoi sospiri che iniziano a tramutarsi in gemiti, un minuto e quel movimento inizia a diventare piu’ rapido e sempre piu’ deciso, così come l’eccitazione di entrambi inizia a salire, lui continua andando sempre piu’ a fondo, lei stringe il cuscino gemendo sempre piu’ vogliosa sotto quegli affondi che diventano man mano sempre piu’ rapidi tanto da far oscillare la spalliera del letto che inizia a battere contro la parete.

Intanto in cucina Federica, seduta al tavolo sorseggia una tazza di latte e caff&egrave, entra M. ancora assonnata dirigendosi verso i fornelli “Giorno, uhm così questo rumore di sopra?” Federica beve un altro sorso e risponde “E’ L. che gioca con Nadia”, M. si riempie una tazza di caff&egrave e si volta verso Federica “Ancora? ma &egrave la terza mattina di fila..” Federica finise di bere e aggiunge “Timide ed inesperte sono così che gli piacciono, tu dovresti saperlo.. più tosto ricordi che domani &egrave il suo compleanno vero? hai qualche idea?” M. scuote il capo “Si che lo ricordo, ma non ho idee.. so che voleva fare un pranzo tutti insieme” Federica la guarda con la sua classica espressione maliziosa “Bhe potremmo farlo nude e magari a turno fargli qualcosa tra una portaa e l’altra” M. la guarda “Ferma i tuoi pensieri porno, ci sarà anche mio fratello!” Federica fa spallucce “E allora? siete fratelli direi che &egrave quasi ora che veda le tette e la patata della sorella.. di la verità non &egrave che te ne vergogni perché sei l’unica ad avere un triangolo di peli rispetto alle nostre striscette?” M. arrossisce e stringe le gambe “Ma che cavolo dici?! E comunque G. &egrave ancora la ragazza di Marco ufficialmente quindi nemmeno lei potrebbe spogliarsi” Federica sta per ribattere ma entrambe vengono interrotte dall’ingresso di Nadia in cucina, indossa solo la cannottiera bianca e con la mano si copre la patata “Girno, ehm abbiamo della crema rinfrescante?” M. le fa cenno di seguirla “Vieni la teniamo in bagno, ti faccio vedere dove” M. e Nadia escono dalla stanza mentre Federica inizia a lavare le tazze, “Giorno!” dice L. entrando in cucina “Buo..ngiorno” risponde Federica che voltandosi verso L. lo vede completamente nudo e col membro gonfio, L. osserva Federica vestita solo di una maglietta verde e un perizoma nero, si avvicina a lei di spalle, le mani di L. le prendono i seni palpandoglieli mentre inizia a darle baci sul collo, Federica sgrana gli occhi e arrossisce per il gesto “Ma che fai! M. &egrave in bagno con Nadia e…” di tutta risposta L. le tira giù il perizoma che scivola fra le gambe scendendo fino alle caviglie, L. si appoggia dietro di lei facendogli sentire contro il sedere il suo membro che inizia ad indurirsi, per la prima volta Federica sente la sua patata bagnarsi spontaneamente, L. poggia la mano sulla sua schiena e anche se non &egrave da Fede per L. si lascia piegare finendo a novanta di fianco al lavabo, L. inizia ad entrare, Federica arrossisce rendendosi conto di quanto sia eccitata e sentendo i suoi umori iniziare a scendere fra le gambe, pensandoci era la prima volta che L. le dedicava “attenzioni” senza la presenza di M., L. continua ad entrare lentamente dentro di lei facendola sospirare, infine come per Nadia inizia a muoversi dolcemente allo stesso modo, Federica arrossisce sentendo i primi gemiti che le fuggono di bocca, e proprio mentre la cosa iniziava a prendere ritmo M. compare all’entrata della cucina, L. sembra non notarla, Federica invece che era rivolta proprio in quella direzione arrossisce non sapendo cosa dire, M. guarda la scena sul suo viso si nota che la cosa non le fa piacere, si avvicina ai due, Federica non riesce più a vederla M. si &egrave spostata alle spalle di L. che a sua volta &egrave dietro Federica, oltre a sentirsi penetrare da L., Federica sente le mani di M. carezzarle la schiena, il sedere ed infine tenerle la mano, sorpresa da quel gesto Federica si volta per quanto possibile cercando lo sguardo di M. la trova che sorride verso di lei e ammicca maliziosamente, Federica accenna un sorriso imbarazzata, i suoi pensieri vengono interrotti da L. che inizia ad andare più veloce, altri gridolini le fuggono dalla bocca, gridolini che si fannno sempre più frequenti, sente l’orgasmo sempre più vicino, L. continua ad entrare e uscire da lei senza sosta, inizi a gemere arrossendo palesando che sta per raggiungere l’orgasmo, stringe la mano di M. poi dopo l’ultimo gemito molla la presa, L. rallenta facendo sempre meno profondi fino ad uscire, Federica resta in quella posizione pensando che &egrave il primo orgasmo che L. le fa raggiungere, L. si volta verso M. i due sono uno di fronte all’altra, M. arrossice guardando L. nudo con il pisello duro, M. finisce piegata proprio di fianco a Federica, L. inizia a scoparla allo stesso modo, le due si guardano, si tengono la mano imbarazzate dalla situazione ma contente di quella complicità nata fra loro, anche M. cerca di trattenersi sospirando ma alla fine anche lei inizia a gemere davanti all’amica, ha u lago fra le gambe e il pisello di L. continua a martellarla, sente l’orgasmo sempre più vicino, un sono in lontanaza il cellulare di L, qualche altro colpo e L. esce dalla figa di M. uscendo dalla stanza per andare a rispondere, M. lo guarda uscire poi guarda Federica incredula “Ma veramente? E’ andato via per rispondere a telefono lasciandomi a metà?” dice M. che ancora non riesce a crederci. Le due si rialzano Federica non sa che dire prova a consolarla “Beh magari &egrave una telefonata importante” M. contrariata “Se fosse stata una di a voi avrebbe continuato a scoparti fregandosene del cellulare, non lo eccito più come una volta” Federica accenna un sorriso e ammiccandole le consiglia “Beh magari dovresti mettere un pò di sale sul vostro rapporto” M. la guarda arrossendo non era di certo il tipo da fare certi giochetti “Spiegati meglio..” chiede rassegnata, Federica si tiene sul vago ma le suggerisce “Beh so che dopo ha un incontro di lavoro nel suo studio, magari se tu lo attendessi lì completamente nuda sotto la scrivania, e gli facessi un pompino mentre parla…” M. avvampa all’idea “Ma io non sono il tipo da fare queste cose!” Federica la guarda “Beh pensaci, chi di noi non lo farebbe? Hai visto il suo pisello no? preferisci che sia Nadia a farlo venire?” ridacchia uscendo dalla cucina per andarsi a preparare.

M. &egrave confusa, pensandoci sia Nadia, che G. che Federica sarebbero capici di fargli un pompino sotto la scrivania, tutte tranne lei, inorgoglita va a farsi una doccia e subito dopo completamente nuda, va ad attendere L. nel suo studio, più il tempo passata più M. inizia a sentirsi stupida aspettando sotto quella scrivania, insomma lei era M. non una delle altre! non aveva bisogno di usare certi truccheti! Scuote lievemente il capo e decisa ad rinunciare a quella cosa si dirige verso la porta dello studio per uscire, apre la porta ritrovandosi Marco suo fratello proprio davanti a lei che probabilmente stava venendo a cercare L. in studio, M. grana gli occhi sorpresa di vederlo in anticipo “Che ci fai già qui?” domanda la sorella che dimentica di essere nuda lasciando in mostra le tette e la figa davanti ad un Marco che sgrana gli occhi nel vederla e continuando a fissarla rispondere “E tu che ci fai nello studio di L., compltamente nuda?” M. arrossisce di certo non voleva spiegare le sue motivazioni al fratello, entrambi sentono la voce L. alle loro spalle avvicinarsi, sta parlando con qualcuno, M. &egrave nuda sarebbe difficile da spiegare questo ad uno sconosciuto, affebbra il polso del fratello e lo tira con se nello studio richiudendo la porta.

I due cercano in fretta un posto dove nascondersi, dietro la tenda? no troppo visibile, sotto la scrivania? no in due non ci starebbero, l’armadio! uno di quegli armadi antichi con la chiave davanti alle ante, non molto grande ma sufficiente per nascondere entrambi, M. afferra la mano di Marco e lo trascina con se nell’armadio, riesce appena in tempo prendere la chiave e una volta dentro l’armadio chiudersi, nell’armadio &egrave buio se non per qualche raggio di luce che entra dai forellini a ricamo sulle ante, M. si avvicina ad uno di questi prova a spiegare dall’altra parte, L. &egrave seduto alla scrivania di fronte a lui una ragazza dai capelli rossi, non riesce a vederla bene, si china leggermente in avanti per spiare meglio dalla fessura e involontariamente si spinge indietro col sedere finendo per sentire la punta di quella tenda canadese che si era formata nel pantaloni di Marco eccitato dalla situazione, proprio in mezzo alle chiappe, la cosa la fa sobbalzare imbarazzata all’idea che Marco potrebbe pensare che si &egrave piegata di proposito per sentirlo, così imbarazzata da far cadere la chiave dell’armadio per uscire, al tintinnio della chiave M. si volta e Marco si inginocchia per prenderla, arrossisce ancora dopo essersi voltata nel sentire la faccia del fratello sfiorarle la pancia, &egrave lì inginocchiato al buio davanti a lei, sentire il respiro del fratello sul pube della sua patata, pochi centrimetri li divino dal contatto, la cosa inizia ad eccitarla, la sua figa inizia a bagnarsi sicuramente Marco ne sentirà l’odore per fortuna &egrave proprio Marco ad interrompere quei pensieri “l’ho trovata” surrura mentre M. continua a bagnarsi, “bene, torna su” sussurra lei, pensando che &egrave meglio sentire il pacco di Marco che farsi scoprire bagnata dalla situazione, M. attende che Marco torni in piedi ma sgrana gli occhi nel sentire i primi baci della bocca di Marco sulla sua patata, come temava Marco ha sentito l’odore e adesso M. aveva la figa fradicia per colpa dei baci di Marco, “Smettila torna su!” dice M. imbarazzata a Marco che di tutta risposta inizia leccarle la figa, sente la sua lingua passare fra le grandi labbra, e più cerca di riprendere il controllo più la figa le si bagna, con la mani afferra i capelli di Marco cercando di allontanarlo ma ancora Marco affonda ancora di più la bocca fra le sue cosce continuando a leccarla, scavando con la lingua più in profondità, M. resta a bocca aperta, sente i capezzoli indurirsi eccitatissima, non sa se per la situazione, perché &egrave suo fratello o semplicemente perché ci sa fare con la lingua, ma le sta piacendo un casino, resta immobile come un idiota a farsi leccare, si riprende solo quando sente l’orgasmo avvicinarsi pericolosamente e l’imbarazzo di venire con la bocca del fratello, riafferra di nuovo i capelli del fratello cercando nuovamente di allontanarlo e sussurrandogli “Fermati! Basta!” dice sempre più eccitata, ma il fratello che ha capito la situazione non ha nessuna intenzione di fermarsi, vuole proprio farla godere, M. sussurra ancora sentendo l’orgasmo vicinissimo “Fermati! Perfavore fermati! per..aaaaah” la figa di M. cede a quelle leccate facendola venire, Marco adesso si strofina il viso contro il pube della sorella come se tutto questo non fosse stato già abbastanza imbarazzante, Marco inizia a leccarle anche il triangolo di peli di M. che nuovamte imbarazzata sussurra “Smettila di leccarmi! sembri un cane!” finalmente Marco si decide a rialzarsi, intanto L. e la rossa hanno finito la loro conversazione e escono dallo studio, Marco infila la chiave nella serratura dell’armadio e le fa fare un paio di giri “fatto, possiamo uscire” sussura Marco, ma M. lo spinge nuovamente contro la parete dell’armadio, gli abbassa la zip dei pantaloni e gli tira fuori il pisello duro iniziando a segarlo, Marco &egrave incredulo non dice una parola “Sappiamo entrambi che mi avresti rinfacciato questo orgasmo, tanto vale che te la faccio subito.. hai cinque minuti per venire” dice M. che fin da subito ha iniziato a segarlo velocemente, Marco non replica passato un minuto inizia già ad ansimare, M. nonostante cerchi rimanere indifferente pensa che &egrave prima volta che prende in mano il pisello del fratello mentre &egrave sveglio, quel pisello duro e grosso inizia ad eccitarla, sente la patata bagnarsi di nuovo, gli abbassa i pantaloni poi si avvicina al fratello poggiandosi a lui, schiacciando le tette contro la sua maglietta, e strofinando la sua fighetta bagnata contro la gamba del fratello, basta questo e il pisello nella mano di M. inizia a pulsare, escono i primi fiotti, lei rallenta ma continua, gli fa godere la sega fino alla fine, mentre Marco riprende fiato, M. gli da un bacio sulla guancia dicendo “Sbrigati &egrave tardi..” ed esce dall’armadio dicendo “Ah, prima di raggiungerci pulisci l’armadio, non ho intenzione di pulire il tuo sperma” ‘Quello &egrave più pervertito di te!’ sbotta M. che ancora non riesce a decidersi cercando di prendere tempo, ma Marco non ha certo intenzione di concederle il tempo di una decisione ponderata e razionale ‘Vabb&egrave ho capito, io vado eh’ M. stringe i denti e chiude gli occhi cercando di decidersi in fretta, l’idea di mostrarsi al fratello &egrave troppo imbarazzate ma l’idea che quella foto venga vista da Fabio per un attimo le sembra l’alternativa peggiore delle due, con il braccio sinistro si copre il seno intenta a nasconderne i capezzoli, sapendo che una sola mano non le sarebbe bastata a nascondere il suo boschetto, si volta rossissima in viso a denti stretti con la mano libera preme sul cellulare del fratello per eliminare la foto, Marco ovviamente non se ne cura tutta la sua attenzione era sul corpo di M. che sperava di voltasse, sussulta nel vederla immaginava che avrebbe sacrificato le tette e non la figa ma sopratutto nel vedergliela così incolta e pelosa non può fare a meno di fissargliela pensando che la patata della sorella &egrave proprio come G. l’aveva descritta mentre lo segava, ma forse &egrave meglio raccontare tutto dal principio…

..due giorni fa solita telefonata del padre che avvisa che sarebbe rientrato tardi, di Marco non c’&egrave traccia &egrave uscito nel pomeriggio e ancora non &egrave tornato, così M. per una sera può cenare in traquillita senza quella peste del fratello ad infastidirla, tranquillità che &egrave destinata a durare poco, infatti dopo cena Marco rientra a casa con G. la sua ragazza i due entrano abbastanza rumorosamente, e già sentono M. non appena entrano in cucina ‘Potevi avvisare che non tornavi per cena eh? evitavo di cucinare anche per te!’ Marco poggia le buste della spesa sul tavolo ‘Che vuoi, ho fatto tardi per fare la spesa come tu mi hai detto prima di uscire di casa! bah sempre a predicare stai!’ dice uscendo dalla cucina e andando in camera sua, G. &egrave abbastanza timida e fisicamente assomiglia ad M. cio&egrave &egrave alta sull’1.70, capelli biondi e occhi scurissimi, quasi neri. Ha le labbra molto carnose e proporzionate. Non sono la classica “ragazza modella” come non lo &egrave M. ma entrambe sono formose, M. finito di lavare i piatti controlla nelle buste della spesa ‘Lo sapevo! ha comprato solo quello che gli passava per la testa, birra e patatine e non ha comprato qualche bottiglia d’acqua’ dice seccata mettendo le birre in frigo, G. vorrebbe dire qualcosa ma effettivamente quando ha ricordato a Marco la vera lista della spesa, lui se n&egrave fregato dicendo che se M. ci teneva così tanto a comprare quelle cose avrebbe potuto fare la spesa lei stessa, quindi per non creare ulteriori attriti rimane in silenzio, alla fine M. va sul divano in soggiorno G. invece che per qualche motivo veniva trattata sempre con una certa freddezza da M. va in camera di Marco, dopo un buon quarto d’ora Marco esclama ‘Cavolo ma &egrave stasera!’ dice rivolgendosi a G. ed entrambi vanno nel soggiorno dove M. sta guardando la tv, quella sera c’era la prima puntata della nuova stagione di un telefilm molto seguito tra i giovani, senza troppi complimenti Marco prende posto sul divano invitando G. a fare lo stesso, il telefilm sta per iniziare ‘Sto morendo di fame! G. andresti a prendere le patatine e una birra?’ M. fissando la tv risponde ‘Perché non alzi il culo e vai a prendertele da solo?’ Marco prontamente replica ‘Fatti gli affaracci tuoi!’ G. vedendo anche che stanno per iniziare a litigare decide di alzarsi e andare, torna con un pacco di patatine e tre birre di cui ne allunga una ad M. e con fare gentile le chiede ‘Vuoi?’ M. la guarda, G. arrossisce distogliendo lo sguardo ma alla fine M. accetta la birra rispondendo con un timido ‘grazie’ il telefilm &egrave iniziato da mezz’ora quando Marco riceve una telefonata sul cellulare, molto vago si alza andando verso la porta di casa ‘E io che faccio?’ domanda G. notando che sta per essere abbandonata ‘Ti riaccompagno a casa quando torno’ dice Marco uscendo di casa senza darle il tempo di replicare.

G. osserva M. imbarazzata per la situazione che si &egrave creata, fortuna che il telefilm riempiva il silenzio che altrimenti avrebbe inghiottito tutta la stanza, entrambe mangiano le patatine accompagnate dalla birra, e quando ciascuna di loro la termina questa volta &egrave M. ad alzarsi e andare a prenderne una seconda per entrambe, quando torna porgendola a G. vorrebbe quasi sentendo che la prima era già abbastanza ma non se la sentiva di rifiutare quello che sembrava essere il primo gesto gentile di M. nei suoi confronti, M. si siede tornando a guardare la tv e nel mentre domanda a G. ‘Che ci trovi in quello sfigato di mio fratello?’ G. dosa bene le parole ‘Bhe &egrave un pò immaturo ma non &egrave così male’ M. la guarda per un attimo poi torna a guardare verso la tv ‘Sei una bella ragazza secondo me potresti trovare di meglio!’ tale complimento fa arrossire G. la quale inizia a sentire caldo colpa anche delle birre e delle temperature estive, si sventola con la mano cercando un pò di un pò di sollievo ‘Già si muore dal caldo’ conferma M. notando il gesto di G. ‘Vieni con me mettiamoci qualcosa di più leggero’ dice M. avviandosi in camera sua, G. imbarazzata la segue non riuscendo a rifiutare per non contrariarla, sopratutto nota che la birra rende M. molto più loquace, G. entra in camera di M. notando che quest’ultima non &egrave proprio una patita dell’ordine ci sono vestiti ovunque, M. &egrave vicino ad una cassettiera dal quale prende dei pantaloncini e delle canotte, osserva G. e dice ‘Dovrebbero andarti bene’ G. sta per replicare quando sgrana gli occhi nel vedere M. che inizia a spogliarsi davanti a lei, ovviamente resta in slip e reggiseno ma tutte quelle forme sembrano farle un certo effetto, anche lei come M. si spoglia rimanendo in slip e reggiseno per poi indossare sempre come la sorella del ragazzo un paio di pantaloncini e una canotta, le due tornano a sedersi sul divano bevendo birra, G. osserva quanto quei pigiami aderiscano alle loro forme ‘Non pensi siano un pò troppo leggeri questi pigiami per stare in soggiorno?’ chiede ad M. la quale la guarda non riuscendo a trattenere una risata ‘Perché di che ti preoccupi scusa?’ dice bevendo un altro sorso di birra dalla bottiglia ‘Bhe potrebbe tornare tuo fratello e.. insomma trovarci così..’ M. la guarda beve l’ultimo sorso di birra finendo anche la seconda bottiglia e dopo averla poggiata sul tavolino di tutta risposta solleva la sua canotta e il reggiseno facendo uscire i fuori i suoi grossi seni sotto gli occhi increduli di G. che resta a bocca aperta ‘Anzi no aspetta’ continua M. che sollevandosi appena con il sedere si tira giù fino alle caviglie pantaloncini e slip rimanendo a gambe leggermente divaricate mostrando a G. il suo boschetto incolto, la quale arrossisce sempre più fissando le grazie di M. che termina dicendo ‘Così dovrei preoccuparmi del ritorno di qualcuno, beh che aspetti? così si sta molto più fresche’ effettivamente quella leggera brezza che entrava dalla finestra era tutt’altra cosa stando nude, ma questo non era certo un comportamento normale per M.! G. osserva le birre vuote attribuendo a loro la colpa, pur di non contrariarla e spezzare quel legame così fragile che si era appena creato G. imita M. rimanendo nelle stesse condizioni anche lei mostra un paio di seni di tutto rispetto e sorpresa una patata pelosa contrariamente a ciò che credeva M. la quale non perde occasione per commentare ‘Così a mio fratello piacciono le ragazze con la patata pelosa eh?’ G. arrossisce chiudendo appena le gambe ma replica ‘Si, come quella della sorella’ M. a tale risposta con tutta quella birra in corpo a cancellare ogni inibizione divarica di più le gambe facendosela vedere per bene, anche G. fa lo stesso, le due guardano la figa dell’altra per quasi un minuto poi guardandosi in faccia scoppiano a ridere.

‘Ti va di fare qualcosa di folle?’ chiede M., G. degludisce e arrossendo annuisce timidamente, le due si liberano del tutto dei vestiti lasciandoli lì a terra davanti al divano e trascinata da M. ormai palesemente brilla viene trascinata fuori alla terrazza che affaccia sulla strada, le due osservano da lì prima timidamente rimanendo nascoste poi sempre più temerarie arrivano ad affacciarsi, come se nulla fosse restano completamente nude ad osservare sotto di loro sulla strada i passanti, le auto chiunque potrebbe alzare lo sguardo da un momento all’altro e vederle non erano poi così in alto erano solo al secondo piano, se qualcuno avesse alzato la testa avrebbe visto per bene le loro patate, tette e facce questo lo sapevano entrambe e quell’idea più la brezza estiva non faceva altro che far indurire i loro capezzoli e bagnare le loro patate, quell’eccitante situazione viene troncata però quando sentono alle loro spalle il rumore delle chiavi che apre la porta, come due ladre scappano dentro G. vedendo una figura entrare si nasconde dietro al divano M. la segue, ‘M., Marco? c’&egrave nessuno?’ domanda ad alta voce il padre tornato a casa, ‘Guarda qui, escono e lasciano luci e tv accesa’ dice ancora il Padre entrando adesso nel soggiorno, le due nascoste dietro al divano si fanno ancora più vicine, sono entrambe a quattro zampe G. &egrave davanti e M. &egrave dietro, G. non ha bisogno di voltarsi per capire da che lato fosse rivolta M. perché sente il suo respiro sul suo sedere e sulla sua patata che contro ogni logica inizia a bagnarsi senza controllo imbarazzando G. al pensiero che M. se ne accorga ‘Anche i vestiti in giro lasciano’ continua il Padre che raccoglie i vestiti che avevano lasciato a terra le due fortunatamente senza accorgersi di loro, G. con molta attenzione si affaccia dal divano, vede il padre di Marco e M. percorrere il corridoio dando loro le spalle, la tensione &egrave tanta e sobbalza quando alle sue spalle sente una leccatina fra fra le cosce, non ha il tempo di voltarsi che riceve una seconda leccatina sulla patata questa volta, ‘Smettila! che fai!’ sussurra G. ad M. mentre continua a spiare il padre di M. che riporta i loro vestiti nella camera della figlia, M. di tutta risposta inizia a far sentire per bene la sua bocca e la lingua alla farfalla di G. la quale &egrave costretta a mettersi una mano davanti alla bocca per trattenere i gemiti, si fa un pò più indietro per tornare a nascondersi del tutto sentendo la lingua di M. entrare ancora più in profondità fra le sue piccole labbra, si volta riuscendo solo a vedere la fronte, la schiena e il sedere di M. ma sentendo benissimo il suo volto contro che non smette di bagnarsi ed eccitarla, vorrebbe fermare tutta quella situazione, controllarsi! ma la sua &egrave senza controllo le impone un orgasmo che M. sta per farle avere prova a resistere con quel poco di morale che le resta ma quando M. le afferra i seni iniziando a palparglieli non riesce più a resistere venendo in bocca alla sorella del ragazzo.

G., non sa se &egrave stata la situazione o M. che &egrave così brava ma l’orgasmo che ha provato l’ha stravolta lasciandola col respiro corto, vede adesso M. voltarsi e darle le spalle ed affacciarsi dal divano offrendo a G. la stessa visuale, G. osserva il sedere e le grandi labbra ricoperte dal pelo di M. si avvicina con la bocca volendo ricambiare la cortesia, ne sente l’odore anche M. &egrave umida ma proprio un secondo prima che la lingua di G. sfiori M. quest’ultima fa un passo più avanti ‘Andiamo, ora che non &egrave nel corridoio’ le due si alzano correndo completamente nude verso la stanza di M. ma quando vedono la luce della stanza accendersi capiscono che c’&egrave suo padre dentro, non potendo rimanere lì nel corridoio si fiondano entrambe in camera del fratello chiudendo delicatamente la porta, entrambe al buio hanno il cuore che batte a mille e il respiro corto, si siedono sul letto di Marco bagnandolo con i propri umori, ‘Mi hai leccata..’ afferma G. sussurrando ancora eccitata da quello che &egrave successo ‘Scusa, devo essere ubriaca non l’avevo mai fatto prima’ confessa M. a bassa voce, G. prova ad accendere la luce in camera ma viene immediatamente fermata da M. che le sussurra ‘No, se accendi la luce si vede sotto la porta.. accendi il pc quello non si nota’ G. accende il pc di Marco avendoglielo visto fare un milione di volte, lo schermo illumina parzialmente i corpi nudi di entrambe, le due restano in silenzio per qualche minuto e sentendo ancora dei passi nel corridoio G. sussurrando chiede ad M. ‘Vuoi vedere qualche foto del pisello di Marco?’ anche se c’&egrave poca luce G. giura di aver visto M. arrossire a quella domanda, la quale risponde ‘Ma dai &egrave mio fratello.. anche se sono curiosa’ confessa ancora per colpa della birra, G. non si fa pregare oltre fa sedere M. alla scrivania ed inizia a girare sul computer di Marco fino ad aprire la cartella giusta, G. sta per aprire la foto tra poco M. avrebbe visto il pisello del fratello, ma proprio quando prova ad aprire la foto il mouse sembra abbandonarle, ‘Aspetta.. capita anche quando lo usa Marco’ dice G. che si infila sotto la scrivania davanti ad M. e le dice ‘Prova adesso’ sente i click del mouse fatti da M. ‘Funziona’ sussurra ancora G. spunta fra le gambe di M. che &egrave seduta davanti a lei, alza lo sguardo osservando M. intenta a osservare le foto immaginando cosa sta vedendo, questa volta &egrave la bocca di G. a posarsi sulla micia di M. iniziando a baciargliela ‘Ti piace?’ chiede G., ‘Ha un bel pisello’ risponde M. ovviamente entrambe hanno capito che non si riferiva alla foto, M. divarica le gambe un pò di più facendosi più avanti col bacino G. capisce che M. vuole essere leccata mentre guarda le foto del fratello, G. l’accontenta iniziando a leccarle la patata proprio come ha fatto lei poco prima, osserva lo sguardo di M. alternarsi tra il monitor e abbassare lo sguardo su G. ‘Gli fai le seghe?’ domanda M. visibilmente eccitata iniziando ad ansimare G. sposta la bocca iniziando a massaggiarle la patata con la mano per rispondere alla domanda ‘Si, sopratutto quando tu sei sotto la doccia’ l’attenzione di M. viene catturata da G. ‘che vuol dire?’ chiede M. curiosa, G. intanto inizia a penetrarla con le dita iniziando a masturbarla dolcemente ‘Spesso gli piace immaginare che la sorella possa uscire completamente nuda dal bagno mostrandosi a lui, lo faresti?’ M. non risponde, chiude gli occhi venendo nelle mani di G., M. fa alzare G. e la fa stendere sul letto di Marco, poi delicatamente si adagia su di lei, le sue si guardano iniziando ad accarezzare l’una la patata dell’altra, si scambiano qualche bacio mentre i loro seni abbondanti si schiacciano fra di loro ‘che altro ti ha detto mio fratello?’ dice accelerando il movimento eccitata ‘Voleva che mi facessi la figa come la tua!’ M. a quell’affermazione si volta mettendosi a 69 su di G. ‘Questa figa qui?’ dice M. ricominciando a leccare la figa di G. la quale geme e risponde ‘No, questa qui’ dice iniziando a leccare anche lei la figa di M. le due si leccheranno venendo l’una nella bocca dell’altra fino ad addormentarsi, a notte fonda si svegliano sentendo il rumore delle chiavi nella porta &egrave sicuramente Marco che &egrave tornando, nel buio M. torna nella sua stanza, G. invece aspetta Marco completamente nuda in camera.

Marco entra in camera sua accendendo la luce e trovando G. completamente nuda sul letto, ‘Che ci fai nuda?’ le domanda sorpreso di trovarla così visto che lui non c’era, G. si alza mostrando tutta se stessa senza coprirsi si avvicina a Marco e gli abbassa la zip rispondendogli ‘Aspettavo che tornassi..’ la cosa non lo convince, G. non era mai stata così “vogliosa” di farlo, anzi il più delle volte che Marco voleva lei aveva sempre una scusa e il tutto finiva facendosi fare una sega o in qualche rara occasione in cui riusciva a convincerla addirittura un bocchino.
Marco non convinto osserva la camera non ci mette molto a notare le sue foto col pisello da fuori ancora sul monitor, si avvicina e le chiude poi osserva G. da capo a piedi soffermandosi sulla sua figa, non riusciva a credere che la sua ragazza così timida si fosse masturbata sulle sue foto, inizia a farle domande e ad ogni risposta G. vedeva l’espressione di Marco sempre meno convinta, alla fine sapeva che per tirarsi fuori da quel casino doveva deviare l’attenzione di Marco da tutti quei piccoli dettagli e l’unico modo per farlo era parlare di M. ‘Ok ti dirò la verità.. mi sono toccata immaginando la tua reazione quando ti avrei raccontato questa cosa..’ dice G. osservando come l’espressione di Marco inizia ad essere rapita dalle sue parole, lo prende per mano accompagnandolo a sedersi sul letto, lei si siede di fianco a lui sbottonandogli i jeans e continuando ‘Bhe ecco quando tu ci hai lasciate, abbiamo continuato a mangiare patatine e a bere birra e.. M. ne ha bevute un bel pò, non regge molto vero?’ intanto gli abbassagli slip trovando proprio quello che si aspettava di vedere, il pisello di Marco &egrave duro e pronto ad essere segato su quello che stava per raccontargli di M. inizia a segarlo lentamente continuando ‘Tua sorella ha detto che aveva dimenticato di provarsi un costume che le ha regalato F., aveva dimenticato di farlo e domani sarebbe stato l’ultimo giorno per poterlo cambiare così.. si &egrave provata il costume.. davanti a me!’ la mano di G. accelera iniziando una vera e propria sega ‘nuda?’ domanda Marco ansioso sapere ‘Intanto sappi che l’ho convinta a provarselo proprio qui in camera tua’ sorride segandolo più velocemente ‘Tua sorella ha la patata pelosa!’ Marco la guarda scettico ‘Alla sua età? lei? no impossibile’ G. osserva il cazzo depilato di Marco ‘beh tu non li hai, i miei puoi riconoscerli.. di chi pensi siano quelli lì?’ dice facendogli cenno di osservare una precisa zona del letto, sulle lenzuola bianche del letto ancora in disordine, Marco osserva.. riconosce i capelli di M. ma nella stessa zona c’&egrave anche altro, troppo corti per essere capelli ma sicuramente non erano di Marco, G. con la mano libera prende quei peli tenendoli fra le dita, divaricando le gambe mostrando meglio la patata gli fa notare che sono diversi dai suoi, alla fine lo mette a pochi centimetri dal volto di Marco che li osserva incredulo fino a quando non sembra convincersene, la conferma arriva dal suo pisello che inizia a schizzare imbrattando un pò tutto compresa la mano di G. pochi minuti dopo Marco riaccompagna G. a casa, ma quella nuova scoperta lo terrà distratto per tutto il viaggio e sveglio tutta la notte.

Riprendiamo…

Marco come un automa senza distogliere lo sguardo dalla sua patata pelosa, sposta il cellulare nella mano sinistra iniziando a segarsi con la destra, M. ha visto diverse volte Marco fingere di segarsi davanti a lei in quel bagno affinché lei schifata uscisse dandogli precedenza a lavarsi, ma adesso se lo stava segando troppo velocemente per fingere, M. lo guarda segarsi la distanza fra i due non era molta di sicuro se il fratello fosse venuto gli schizzi sarebbero arrivati fino a lei, imbrattandole la pancia ma sopratutto la patata o meglio quel boschetto peloso che ha fra le gambe, dovrebbe voltarsi ma la curiosità di vederlo venire mentre la guarda la figa &egrave molto forte, guardandolo in faccia sembra che sia per venire da un momento all’altro, arriva alla consapevolezza che ritrovarsi col pube imbrattato del seme del fratello era troppo imbarazzante così fa quello che avrebbe dovuto fare subito dopo aver cancellato la foto, si volta nuovamente verso il muro tornando a coprirsi la patata e mostrandogli nuovamente il sedere, sente la mano libera di Marco palparle con foga il sedere totalmente esposta tra l’altro si poggia dietro di lei e M. si rende conto dello sbaglio che fino ad a quel momento aveva completamente ignorato Marco non l’ha ancora rimesso nei pantaloni, sente il pisello del fratello duro e caldo premere proprio in mezzo alle sue natiche, ne sente la forma fortunatamente &egrave solo poggiato non sta provando a penetrarla, la cosa comunque le crea non poco imbarazzo si dimena cercando di toglierselo dalle spalle rimanendo sempre schiacciata al muro, e per fare ciò &egrave costretta ad agitare non poco il sedere per il piacere di Marco, alla fine con qualche morso e un calcio riesce a scacciare finalmente il fratello, in quel momento il cellulare di Marco inizia a squillare il nome che compare &egrave quello di ‘Luca’ il suo ex, quei due non si potevano vedere e ora si chiamano al cellulare? nemmeno il tempo di chiedere spiegazioni che Marco risponde ‘Sto scendendo adesso di casa!’ e chiudendo la telefonata esce dal bagno e di casa in fretta e furia, M. capisce che non era Fabio ad aspettare Marco quella mattina bensì Luca cosa avranno da dirsi quei due? sopratutto si rende conto di un’altra imbarazzante verità la mano che ha tra le gambe &egrave bagnata a causa delle attenzioni del fratello, lei aveva un forte senso pudico ma il suo corpo non aveva la stessa volontà di resistere. Ora che &egrave sola a casa finalmente può fare il bagno, una volta immersa nella vasca i pensieri iniziano a ronzare nella sua testa.

Cosa succederà nel prossimo capitolo? inviate le vostre preferenze a black-ink@tiscali.it

Scelte
A: M. Va da Luca (il suo ex) per farsi dire cosa complotta con il fratello
B: M. trova il modo di ricattare il fratello per farsi dire tutta la verità
C: M. chiede aiuto a F. per farsi dire da Marco cosa complotta con Luca
‘Quello &egrave più pervertito di te!’ sbotta M. che ancora non riesce a decidersi cercando di prendere tempo, ma Marco non ha certo intenzione di concederle il tempo di una decisione ponderata e razionale ‘Vabb&egrave ho capito, io vado eh’ M. stringe i denti e chiude gli occhi cercando di decidersi in fretta, l’idea di mostrarsi al fratello &egrave troppo imbarazzate ‘Dai che stavo scherzando, non sono mica così stronzo?’ dice Marco con tono stranamente gentile mentre si avvicina ‘Preferisci che ti veda Fabio ti veda il culo più tosto che mostrarlo a me? tuo fratello? io non mi copro mica quando ci sei tu’ continua Marco cercando di convincerla ma M. resta muta a denti stretti e viso rosso e poi ‘Preferisco che non mi veda nessuno dei due!’ dice tutto d’un fiato M. ‘Che palle che sei! perché non ho una sorella
come F.?’ effettivamente F. la migliore amica di M. era tutto il suo opposto avrebbe esposto il suo corpo al fratello anche solo per gioco o su richiesta e chissà che altro avrebbe fatto ma M. non era così e se anche avesse voluto di certo non l’avrebbe fatto oggi con quel cespuglietto incolto in mezzo alle gambe, ancora una volta i suoi pensieri vengono interrotti da Marco o meglio dalla sua mano che le sta accarezzando l’interno coscia, dolcemente e in modo sensuale inizia a salire così come l’imbarazzo di M. che &egrave costretta a togliere una mano dal sedere per metterla tra il pube e le labbra così da evitare che Marco le tocchi la figa ‘Che cavolo fai sono tua sorella, porco!’ grida ancora M., Marco ferma la marcia della sua mano pochi centimetri prima di sfiorare la mano che M. tiene sulla patata ‘Ed &egrave proprio per questo che non dovresti vergognarti, non mostrerei mai una tua foto ad altri sono geloso anche io di te cosa credi? sei comunque mia sorella!’ continua a tono gentile il fratello poggiando il cellulare vicino al muro alla destra di M. che ora può facilmente raggiungere e cancellare la foto, preferisce spostare l’altra mano con cui si stava coprendo il sedere per cancellare la foto non si fida di togliere la mano che ha tra le gambe, da Marco nessuna reazione sembra che forse lei si sia sbagliata a dargli così poca fiducia ma proprio un secondo dopo che ha cancellato la foto le tocca ricredesi, sente la mano libera di Marco palparle con foga il sedere totalmente esposta tra l’altro si poggia dietro di lei e M. si rende conto di un’altro dettaglio che fino ad a quel momento aveva completamente ignorato Marco non l’ha ancora rimesso nei pantaloni, sente il pisello del fratello duro e caldo premere proprio in mezzo alle sue natiche, ne sente la forma fortunatamente &egrave solo poggiato non sta provando a penetrarla, la cosa comunque le crea non poco imbarazzo si dimena cercando di toglierselo dalle spalle rimanendo sempre schiacciata al muro, e per fare ciò &egrave costretta ad agitare non poco il sedere per il piacere di Marco, alla fine con qualche morso e un calcio riesce a scacciare finalmente il fratello, in quel momento il cellulare di Marco inizia a squillare il nome che compare &egrave quello di ‘Luca’ il suo ex, quei due non si potevano vedere e ora si chiamano al cellulare? nemmeno il tempo di chiedere spiegazioni che Marco risponde ‘Sto scendendo adesso di casa!’ e chiudendo la telefonata esce dal bagno e di casa in fretta e furia, M. capisce che non era Fabio ad aspettare Marco quella mattina bensì Luca cosa avranno da dirsi quei due? sopratutto si rende conto di un’altra imbarazzante verità la mano che ha tra le gambe &egrave bagnata a causa delle attenzioni del fratello, lei aveva un forte senso pudico ma il suo corpo non aveva la stessa volontà di resistere. Ora che &egrave sola a casa finalmente può fare il bagno, una volta immersa nella vasca i pensieri iniziano a ronzare nella sua testa. Distesa nella vasca con l’acqua calda ad accarezzarle il corpo M. pensa a come poteva ottenere quelle informazioni dal fratello, i minuti passano ma non le viene in mente nessun piano, osserva il suo corpo, i suoi seni e la sua patata pelosa infondo ormai l’aveva vista, magari poteva mostrargliela di nuovo a patto che avesse parlato, ma la cosa era rischiosa Marco poteva prendere l’iniziativa, già si immagina a perdere il controllo della situazione e lui che la scopa in qualche posizione oscena come in un film porno, quell’idea un pò la turba un pò la eccita, vede i capezzoli indurirsi mentre ci pensa, l’idea che il suo piano fallisca e che il fratello la punisca la sta eccitando, non si riconosce più &egrave tentata di massaggiarsi la patata a quei pensieri ma resiste, scuote il capo cercando di allontanarli e pensare a qualcosa di utile, magari potrebbe farsi una foto e baratterla con le informazioni, ma una foto di lei nuda nelle mani del fratello di sicuro la farebbe vedere a tutti, ed &egrave proprio in quel momento che le viene l’idea giusta per ricattarlo.

Finito il bagno si asciuga e si veste, un paio di jeans ed una maglietta, ovviamente indossa anche slip e reggiseno &egrave una brava ragazza lei, va nel cassetto dei medicinali, cerca qualcosa che dopo un pò finalmente trova, una piccola boccettina con liquido trasparente quasi insapore, va nel frigo e prende la bottiglia di the a limine, Marco &egrave l’unico a cui piace e spesso lo beve a pranzo, apre la bottiglia e inizia a far cadere qualche goccia, un messaggio sul cellulare la fa sobbalzare voltandosi di scatto intanto qualche altra goccia cade e se ne accorge quando &egrave troppo tardi, quante saranno adesso? troppe? troppo poche? non sapeva quante ne erano cadute se erano troppe Marco sarebbe finito in ospedale, se erano troppo poche Marco si sarebbe svegliato, si sono gocce di sonnifero quelle che sta versando nel the, non poteva rischiare di mandarlo in ospedale al massimo rischia che si svegli e si arrabbi, a quell’opzione segue qualche pensiero sconcio che la fa arrossire.

M. cucina proprio un bel pranzetto, anche il padre torna a casa per pranzo il che impedisce a Marco di punzecchiare la sorella su quello che &egrave successo stamattina la quale, non perde l’occasione di fargli notare che sia arrabbiata con lui con piccoli gesti vista la presenza del padre.

Marco &egrave in soggiorno a guardare la tv, M. invece sta sparecchiando la tavola mentre il padre esce nuovamente di casa per tornare a lavoro, finito di sparecchiare si affaccia nel soggiorno, come da piano suo fratello si &egrave addormentato sul divano, ‘Cretino svegliati, oggi tocca a te lavare i piatti!’ dice M. ad alta voce per assicursi che stia veramente dormendo, si avvicina a lui lo scuote un bel pò ‘Dai cretino! non ci casco!’ ma Marco sembra veramente caduto in un sonno profondo, M. inizia a sentire il cuore battere forte adesso che &egrave arrivato il momento di agire, lo sguardo di M. &egrave fisso sul volto di Marco pronta a bloccarsi al minimo segnale, la sua mano trema leggermente mentre si avvicina ai pantaloni del fratello, inizia delicatamente a sbottonarli ma ha qualche difficiltà rimanendo in piedi, senza fare il minimo rumore si inginocchia proprio davanti a lui, adesso l’operazione &egrave molto più facile tutti i bottoni sono aperti e gli slip neri del fratello sono in bella vista, M. torna a fissare il volto di Marco mentre abbassa l’elastico degli slip, nessuna reazione, abbassa ora lo sguardo ritrovandosi a guardare il pisello del fratello, nonostante sia a riposo &egrave bello largo pensa tra se e se, con la destra inizia ad accarezzarglielo timidamente, lo sguardo di M. torna sul volto di Marco mentre la sua mano si fa più audace iniziando a toccarglielo per bene, alla fine glielo sta tenendo in mano iniziando una lenta sega, sente il pisello del fratello cresce nella sua mano la cosa la sta eccitando non poco tanto da farla arrossire e iniziare a sudare, si ferma un attimo a guardarglielo ora che &egrave grosso e gonfio, poi torna con lo sguardo sul volto di Marco che ancora dorme ‘Hai proprio un bel cazzo fratellino!’ dice eccitata rassicurata dal sonno profondo del fratello, gli afferra il pisello e inizia a segarlo velocemente ‘era così che facevi stamattina mentre mi guardavi la patata?’ gli guarda l’uccesso mentre lo sega con foga &egrave curiosa di vederlo venire, la figa nei suoi pantaloni &egrave di nuovo bagnata, si ferma dopo un pò notando che il pisello resta gonfio ma non diventa duro, addirittura sta perdendo consistenza ‘no, aspetta!’ dice al pisello quasi potesse sentirla e inizia a dargli qualche leccatina come un gelato che si sta sciogliendo, le leccatine diventano sempre più lunghe ed audaci fino a quando senza che nemmeno lei capisca bene perché inizia a prenderglielo in bocca e a fargli un bocchino di quelli che faceva solo ai suoi fidanzati, sente il cazzo del fratello crescerle in bocca ed indurirsi ma non le basta, con lo sguardo guarda il volto di Marco mentre continua a sbocchinarlo con più foga, una parte di lei vorrebbe che si svegliasse trovandola così, continua ancora con la bocca nonostante quel pisello abbia raggiunto la durezza necessaria per una foto già da un pò, continua fingendo di non sapere che continuando così a breve il fratello le verrà in bocca, addirittura finge indifferenza osservando la stanza mentre con la bocca continua a salire e scendere facendogli sentire bene le sue labbra e la lingua che avvolge intorno, proprio in quel momento Marco si muove, lei scatta indietro cadendo a terra rossissima in viso e con il cuore che le batte a mille, osserva il cazzo durissimo e completamente ricoperto dalla saliva di M. &egrave il momento giusto, prende il cellulare e scatta varie foto, a quel punto va in camera sua aspettando il risveglio del fratello.

E’ il cellulare di Marco a svegliarlo, ancora assonnato risponde confuso ascolta le urla di G. che chiedono spiegazioni riguardo una sua foto che ha postato su facebook, allontana il cellulare poggiandolo sul divano non capendo cosa voglia, vede che ha il pisello da fuori anche se a riposo, ci mette poco a collegare il tutto, corre in camera sua si mette davanti al pc ora capisce tutto, qualcuno gli ha scattato una foto mezzo nudo sul divano e l’ha pubblicata sul suo profilo, prova ad accedere una, due, tre volte ma niente chi ha fatto quelle foto ha anche cambiato la password, non ha bisogno di cercare il colpevole perché &egrave M. stessa a comparire sulla porta della sua camera ‘Per adesso la può vedere solo G. non &egrave ancora pubblica a tutti’ Marco si volta rabbioso e imbarazzato chiedendole ‘che cazzo vuoi?!’ M. con una falsa sicurezza risponde ‘Ti sei divertito stamattina vero? pensavi che solo tu sai fare certi scherzi di cattivo gusto? comunque non &egrave per questo, dimmi che stai combinando con Luca, era il suo numero stamattina sul cellulare, l’ho visto!’ afferma convinta, Marco adesso capisce una cosa del genere M. non si sarebbe mai sognata di farla ma quando si tratta di Luca quella vigliacca di sua sorella tira fuori un coraggio da leoni ‘Togli questa foto!’ dice Marco ‘Tu dimmi quello che voglio sapere e la cancello!’ risponde a tono M. ‘Questa me la paghi!’ dice il fratello a denti stretti M. sapeva che non l’avrebbe passata liscia ma adesso doveva arrivare al suo scopo così decide di rincarare la cosa ‘Ho capito la rendo pubblica’ inizia a cliccare sul suo cellulare ‘Sto lavorando per lui! contenta?’ M. lo guarda male non sa se credergli ‘Che lavoro?’ Marco sbotta ‘Bah consegno documenti, e cose del genere!’ M. lo guarda sembra credergli ‘La password &egrave: QuelCoglioneDiMioFratello’ dice prima di lasciare la stanza, Marco si mette subito all’opera per rimuovere la foto mentre per il momento M. sembra aver vinto.

Cosa succedere nel prossimo capitolo?

A) M. va da Luca (il suo ex) a dirgli di lasciar stare il fratello
B) Marco si vendica di sua sorella M. M. era riuscita a ricattare suo fratello e farsi dire quello che voleva sapere, adesso però Marco aspettava l’occasione giusta per vendicarsi, M. doveva stare molto attenta, ormai era diventata quasi paranoica chiudeva la porta a chiave in bagno, in camera sua, aspettava che qualcun’altro mangiasse o bevesse qualcosa prima di assaggiarlo lei, sopratutto Marco si divertiva sogghignare ad ogni cosa che lei stava per fare rendendola sempre più sospettosa.

Fortunatamente con l’inizio della palestra per entrambi Marco sembra aver dimenticato questa sua vendetta, M. prepara il borsone della palestra ed esce dalla sua camera trovando G. nel corridoio ‘Ciao!, come mai qui?’ le domanda ‘Marco mi ha convinta ad iscrivermi in palestra, effettivamente &egrave parecchio che non ci vediamo, insomma da quella sera lì…’ dice G. arrossendo leggermente, M. scoppia a ridere ‘Si hai ragione, scusami ancora per quella sera ho bevuto troppo e non ricordo minimamente cosa sia successo, probabilmente mi sono addormentata sul divano affianco a te, spero solo di non russare mentre dormo!’ G. sta per dire qualcosa ma l’arrivo di Marco le interrompe, i tre quindi vanno in palestra con Marco alla guida.

Arrivati lì incontrano F. l’amica d’infanzia di M., accompagnano G. a registrarsi le viene dato un braccialetto tramite il quale &egrave possibile utilizzare i servizi extra della palestra come sauna e doccia, siccome &egrave in prova le danno un braccialetto temporaneo che avrebbero attivato mentre lei si allenava con le altre, le tre dunque salgono in sala ad allenarsi, anche se la sala ha una buona distribuzione di belle ragazze le forme di G. ed M. e i leggins ghiari di F. catturano un bel pò di sguardi, Marco invece se ne frega di loro per tutto il tempo ignorandole e restando con i suoi amici, finito di allenarsi le tre vanno negli spogliatoi, F. &egrave la prima a denudarsi senza alcun pudore e mostrando oltre che una terza di seno una figa completamente depilata, effettivamente man mano che le ragazze si spogliavano mostrando i loro culetti bianchi e le loro fighette G. ed M. potevano notare come anche le giovanissime avessero solo un ciuffetto curato, nessuna sembrava farci caso ma di tutto lo spogliatoio femminile loro erano le uniche ad avere un triangolo di peli sulla patata, la cosa le imbarazzava un pò fortunatamente bilanciavano quella situazione con le loro tette che non pessavano inosservate e i loro culetti tondi, F. completamente nuda di scatta un selfie incurante dei culetti delle ragazze alle sue spalle che rientravano accidentalmente nella foto, manda la foto a qualcuno sorridendo, poi si avvia verso le docce, M. nota un particolare di F. una L. disegnata in malo modo sull’ombelico, G. non se ne accorge ma nota l’espressione di M. passare da serena ad irritata, alla fine anche G. ed M. vanno verso le docce, appendono gli asciugamani fuori e passano il braccialetto vicino al lettore quello di G. sembra non funzionare il che all’ennesima prova le fa dire ‘Che palle! si sono dimenticati di attivarlo.. vado a farmelo attivare’ M. la ferma dicendole ‘Ma no dai, le docce sono abbastanza grandi e l’acqua &egrave sufficiente per lavarci entrambe’ G. arrossisce all’idea di vedere M. lavarsi ma accetta, le due si dirigono verso le docce, sono tutte box di vetri opachi ma non faticano a riconoscere F. (anche perché la porta in vetro della sua doccia &egrave semi aperta) che gioca con la sua micia completamente glabra, la doccia assegnata alle due &egrave proprio quella di fianco ad F. e mentre M. posa shampo, bagnoschiuma e balsamo G. resta incantata a guardare F spudoratamente davanti a loro. G. sente il suo cespuglietto inumidirsi e continuare così fino a bagnarsi nel vedere F. venire, G. raggiunge M. nel box della doccia, M. si volta notando G. completamente rossa in viso per l’imbarazzo di quello che ha appena visto e totalmente eccitata, i suoi capezzoli sono duri, l’interno coscia bagnato anche se non aveva incontrato una sola goccia d’acqua, F. termina di lavarsi poi apre la porta del loro box doccia domandando a G. ‘Piaciuto lo spettacolino?’ M. si pone davanti a G. quasi a coprirla con il suo corpo ‘Perché non te ne vai?’ afferma M. con tono adirato, F. la guarda con un sorriso beffardo ‘Quanta determinazione nel difenderla, sai sembri quasi Luca quando difendeva te’ lo sguardo di F. si posa sul boschetto di M. con un espressione di sufficienza prima di andare via.
G. non capiva fino a pochi minuti prima sembra tutto normale adesso M. sembrava tenercela a morte con F. da quando si &egrave scattata quella foto, M. chiude la porta della doccia ma si vede palesemente che &egrave incazzata nera con F., G. preoccupata che potesse essere colpa sua le chiede ‘Ehi, tutto bene? ho fatto qualcosa che non va?’ M. le sorride appena scuotendo il capo ‘No, &egrave una lunga storia, non mi va di parlarne..’ le due iniziano a bagnarsi sotto la doccia inutile dire che per colpa di F. l’umore di M. era pessimo per qualsiasi approccio, G. comunque imbarazzata per la situazione e perché il suo corpo non riusciva a nascondere una certa eccitazione nel vedere M. sotto la doccia, si volta di spalle e quando &egrave bagnata a sufficienza chiede ad M. ‘Mi passeresti il bagnoschiuma?’ Da dietro le mani insaponate di M. afferrano le tette di G. e dolcemente palpandogliele e accarezzandogliele inizia ad insaponargliele, G. non riesce a credere ai suoi, G. si bagna di nuovo fra le gambe accenna timidamente ‘No, aspetta la mia figa…’ ma non riesce a terminare la frase che la mano destra di M. lascia la tetta che stava insaponando per scendere e iniziare ad insaponarle la patata ‘Si, dobbiamo insaponare per bene anche questa, altrimenti come faccio a leccartela la prossima volta che sei nuda a quattro zampe davanti a me?’ sussurra M. all’orecchio di G. amplificando la sua eccitazione, G. capisce che M. ricordava tutto e che a casa aveva finto di non ricordare, la mano di M. inizia adesso a massaggiarle la micia, mentre la sinistra che era sulla tetta scende ora sul suo sedere bianco e tondo iniziando ad insaponare quello facendo miagolare G. proprio come una gattina, M. resta alle spalle di G. baciandole il collo e mentre con una mano la masturba con l’altra le accarezza dolcemente il corpo dal seno al sedere fino a dove arriva sulle gambe, G. avendo libertà di muoversi fa qualche passo cercando il bagnoschiuma, lo prende gemendo ne spreme un bel pò riempendosi la mano che subito fa alle sue spalle a toccare e insaponare la figa di M. ‘Anche questa patata pelosa ha bisogno di una bella insaponata’ dice G. troppo eccitata per contenersi, non resistendo più si volta verso M. le due sono una di fronte all’altra si stringono in un abbraccio mentre le mani di una accarezzano il culo dell’altra, le loro patate pelose si insaponano strofinandosi l’una contro l’altra così come le loro tette così vicine e compresse che sembra stiano per esplodere, si scambiano qualche bacio ‘Allora, cosa hai fatto al cazzo del mio fidanzato per farglielo diventare così lucido in foto?’ ‘Nulla, solo la foto’ risponde M. ma &egrave troppo eccitata anche lei per mentire in maniera credibile ‘Non prendermi per scema, lui non se ne accorto ma si vede benissimo dalla foto che &egrave ricoperto di saliva, glie l’hai succhiato?’ M. fa un cenno del capo ma a G. non basta e continua ‘Hai succhiato il cazzo a tuo fratello mentre dormiva?’ domanda muovendo più velocemente il bacino e palpando con più foga il culo di M. che risponde gemendo ‘Sii!’ G. sorride vedendola in difficoltà e così disponibile a parlare ‘Che altro gli hai fatto prima della foto?’ chiede G. infilando la mano fra le loro fighe e iniziando a masturbare M. con le dita ‘L’ho segato’ confessa M. che fatica a trattenere i suoi segreti ansimando, G. continua più veloce continuando quella dolce tortura ‘Era la prima che gli facevi?’ M. ormai sta perdendo razionalità rispondendo alle domande con più di quello che serve sapere, arrossendo confessa ‘Ho imparato a fare le seghe sul suo cazzo mentre dormiva la notte’ G. va più veloce con la mano sulla figa di M. e con l’altra le palpa il seno ‘E come ti accorgevi se eri brava?’ M. non risponde geme solo agitando il bacino assecondando il movimento della mano di G. venendole fra le dita, le due si guardano scambiandosi baci con la lingua mentre M. riprende fiato, ora &egrave lei a prendere G. mettendola spalle contro il vetro e iniziando a fare lei le domande ‘Sono settimane che il tuo fidanzato aspetta l’occasione giusta per fotografarmi questa patata pelosa e metterla su facebook taggandomi’ dice iniziando a masturbare G. come aveva fatto lei poco prima ‘Magari dovresti fartela fotografare e farti prendere bene anche in facciaaah’ le due eccitate iniziano a dire cose senza pudore, M. va più veloce con la mano baciando G. sul collo ‘E magari mentre aspettiamo che i miei amici mettano i like e commentino la mia patata potrei chiedergli se vuole mettermi un pò nel culo quel cazzo largo che si ritrova?’ le due hanno i volti in fiamme per le cose che stanno dicendo G. ormai allo stremo riesce a fare un’ultima domanda ‘lo faresti?’ M. accenna un timido sorriso facendo intendere che potrebbe accadere, G. a quel pensiero viene anche lei gemendo forte, le due riprendono fiato imbarazzate per quello che hanno appena detto e fatto, finiscono di lavarsi mentre osservano i box intorno a loro per fortuna sembrano essere rimaste sole.

Terminata la doccia, le due raccolgono shampo e bagnoschiuma, M. alza lo sguardo per prendere le chiavi ma non le trova ‘Sono cadute?’ M. esce dalla doccia cercando in quella affianco dove prima si stava lavando F. niente anche lì, assottiglia lo sguardo avendo un terribile sospetto, esce dalla zona delle docce e come immaginava gli accappatoi di entrambe sono spariti, le due si spostano dunque nello spogliatoio ormai deserto trovando i loro armadietti aperti ma vuoti ‘Quella stronza ti ha vendute a Marco’ commenta rabbiosa, per chiamare qualcuno dello staff avrebbero dovuto attraversare la sala attrezzi piena di clienti, G. decide di immolarsi ‘Vado io, infondo &egrave il mio ragazzo’ dice con non poca rabbia e molto imbarazzo, M. la ferma ‘Vieni con me’ dice azzardando un opzione alternativa, le due aprono la finestra dello spogliatoio uscendo da lì e ritrovandosi nel parcheggio alle spalle della palestra, come immaginavano la macchina di Marco con la quale erano venute non c’era più ‘Lo stronzo ci ha lasciato qui!’ commenta ancora M. che cerca una soluzione, un ragazzo pochi metri davanti a loro di spalle sta parlando al cellulare, le due si avvicinano proprio quando lui chiude la telefonata &egrave M. a parlare mentre entrambe si coprono con le mani seno e figa ‘Ciao! ci faresti fare una telefonata?’ Il ragazzo sorpreso dalla situazione balbetta qualcosa di incomprensibile, M. decide di interpretarlo come un si e quindi allungare il braccio per prendergli il cellulare liberando i suoi grossi seni alla vista del ragazzo il quale resta incantato davanti a quella visione, M. compone un numero che sembra conoscere a memoria ‘Ciao, senti sono in un guaio.. so che non dovrei chiedertelo ma potresti venire a prendermi dove ci vedevamo quando andavo in palestra? grazie..’ M. restiuisce il cellulare e le due escono dal parcheggio lasciando al ragazzo anche la visione dei loro culetti tondi, M. sembrava un automa assorta nei suoi pensieri, nemmeno fa caso alle auto che le lampeggiano o le bussano mentre corrono sul marciapiede facendo ballonzolare i loro seni per raggiungere il punto da lei indicato al telefono, oltre che per la corsa il loro cuore batteva a mille perch&egrave sanno che in ogni auto che passava poteva esserci qualcuno che le conosce, le due entrano in un vicolo abbastanza riparato ma da cui riescono a vedere sulla strada, sono entambe poggiate al muro l’una di fronte all’altra che respirano affannosamente e rossissime in viso per l’imbarazzo, l’una guarda la figa dell’altra sono entrambe nuovamente bagnate si guardano in viso sorridendosi per quella corsetta maliziosa che hanno appena fatto.

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A) M. ha chiamato Luca (il suo ex) che arriva in auto e salva i loro culetti infreddoliti
B) M. e G. stanche di aspettare decidono di tornare a casa da sole anche se sono completamente nude

Il tempo sembra fermarsi, i minuti diventano interminabili, adesso iniziano ad accusare il freddo di settembre, i loro corpi caldi iniziano ad essere accarezzati da un vento freddo che provoca l’inturgidirsi dei loro capezzoli, restano nascoste nel vicolo l’una di fronte all’altra, G. fissa M. che assorta nei suoi pensieri si morde il labbro inferiore tormentata dal dubbio, quando si lasciarono fece una promessa a se stessa, sarebbe stata forte e qualsiasi cosa fosse successa non l’avrebbe più cercato e adesso eccola alla prima difficoltà seria e chiedere il suo aiuto, ad ogni auto che passa il suo cuore accellera pensando che possa essere lui, arriva una mercedes nera si ferma proprio nel punto indicato, ‘E’ lui?’ chiede G. infreddolita e tremante, M. osserva l’auto cercando di vedere il conducente era l’unica auto ad essersi fermata eppure una così di lusso non era proprio nel genere di L. nemmeno se avesse avuto i soldi per comprarla, sta per scuotere il capo e rispondere quando la figura alla guida scende dall’auto, spalanca gli occhi nel vederla, era proprio lui nonostante gli abiti costosi che indossa.

M. e G. non attendono oltre comprendosi con le braccia e le mani le loro parti intime corrono infilandosi nell’auto sotto lo sguardo sorpreso di L. che entra qualche secondo dopo, entrambe faticano a coprire il seno troppo prosperoso e il pube troppo folto, come se non bastasse i sedili in pelle dell’auto erano gelidi al contatto con i loro culetti e le loro schiene, L. non immaginandosi di trovarle in quelle condizioni accende subito il riscaldamento dell’auto puntando le bocchette dell’aria su di loro e parte.
Giusto un paio di minuti e il getto d’aria calda parte sui loro corpi infreddoliti, poco a poco smettono di tremare M. che &egrave seduta davanti di fianco ad L. &egrave la prima a scoprirsi, sposta il braccio liberando i suoi seni che ora sono in bella mostra e con un pò di esitazione in più visto lo stato incolto sposta la mano dalla patata dando modo di far vedere il suo triangolo di peli, l’aria calda &egrave così piacevole che tende a divaricare leggermente le gambe lasciando che quel soffio si insinui fra le sue cosce, G. che invece &egrave seduta dietro ma al centro con molto più imbarazzo imita M. mostrando le sue grazie ad un perfetto sconosciuto.
Passano altri interminabili minuti nel silenzio totale L. fissa la strada non degna nemmeno di uno sguardo M. che rompe quel silenzio accennando un timido ‘Grazie…’ G. nota che M. &egrave profondamente imbarazzata nei confronti del loro salvatore non tanto perché &egrave nuda anzi si mostra a lui senza alcuna inibizione, ma &egrave decisamente imbarazzata per la situazione, rossa in viso e con la voce tremante.
‘Grazie, ci hai proprio salvate’ afferma G. cercando di rompere il ghiaccio, L. la guarda dallo specchietto retrovisore ‘Non c’&egrave bisogno che le tieni così aperte per ringraziarmi’ risponde L., G. ci mette un pò a capire il senso di quello che aveva detto, si era lasciata andare un pò troppo da quel getto d’aria calda tanto da rimanere a gambe aperte mostrando ogni centrimetro delle labbra e della patata di cui la maggior parte ricoperta dal pelo biondo (si G. &egrave bionda) chiude immediatamente le gambe arrossendo e non potendo a fare a meno di bagnarsi di fronte a quel gesto così sfrontato che aveva appena compiuto.
Normalmente a quest’ora M. sarebbe intervenuta dicendo la sua ma invece rimaneva in silenzio, imbarazzata con la coda dell’occhio osservava l’erezione nei pantaloni di L. senza avere il coraggio di guardandlo in faccia, si da quando era salita in auto non aveva avuto il coraggio di incrociare il suo sguardo, alla fine &egrave L. a cedere domandandole ‘Va meglio adesso?’ verso M. e poggiandole una mano sulla gamba per costatarne la temperatura ‘Si!’ risponde subito M. sempre più imbarazzata divaricando le gambe facendogli capire che se voleva poteva toccare oltre.
La mano poco dopo torna sul cambio senza muoversi da dove si era poggiata nota però lo sguardo di L. sul suo corpo, sommessamente sorride contenta di fargli ancora un certo effetto, osserva ora la strada L. aveva preso tutte strada secondarie per evitare sguardi indiscreti, M. si accorge che non stanno andando a casa ‘Non ci stai portando a casa mia?’ domanda M., L. scuote lievemente il capo ‘Se volessi vendicarmi di mia sorella, dopo averla lasciata nuda l’aspetterei casa con tutti i miei amici armati di cellulare per immortalare il momento’ M. arrossisce sentendosi stupida per non averci pensato e gli risponde ‘Avevi già previsto anche questo, vero?’ L. accenna un sorriso ‘In realtà questa volta ho avuto una soffiata..’ dice prendendo il cellulare e dandolo a M. in modo da far leggere a lei e a G. il messaggio di Marco Ovviamente G. in tutto questo &egrave solo una vittima inconsapevole ma Marco non ha esitato a sacrificarla, avrebbero fotografato anche lei, le due tornano indietro sulla schermata trovando anche un messaggio di F., M. esita ad aprirlo G. invece ha il coraggio di farlo, le due osservano sorprese la foto che poche ore prima F. si era scattata nello spogliatoio proprio davanti a loro, nella foto si vedeva bene tutto il suo corpo atletico viso compreso a seguire un suo messaggio che diceva sotto la risposta di L. M. ha gli occhi lucidi di fronte a tanta lealtà, G. invece capisce finalmente perché M. di punto in bianco si era rivoltata contro F. aveva capito cosa significava quella L sul braccio di F., L. in tutto questo sta continuando a guidare per una strada di montagna ignaro che la sua privacy viene violata dalle due.
Finalmente l’auto si ferma davanti ad un cancello, col telecomando viene aperto e la mercedes prosegue fino all’entrata di una grande ed antica villa, i tre entrano in casa M. nonostante il freddo non si copre più, il soggiorno ha diversi divani ed un grande camino il cui fuoco &egrave assopito mostrando una brace il cui calore riscalda ancora la villa ‘Io ravvivo il fuoco, voi sistematevi’ G. segue M. che si muove in quella villa come se ci avesse vissuto per anni, la prima stanza dove vanno &egrave il bagno M. si volta verso G. sussurrandole ‘Controlla se arriva..’ intanto inizia a grugare nei cassetti cercando qualcosa, la trova, estrae una scatola di preservativi degludisce prima di estrarli e contarli, un enorme sorriso colmo di speranza si stampa sul suo volto dopo averli contati ‘Sono ancora quattro!’ accenna a dire M. le due lasciano la stanza del bagno la villa non era lussuosa come l’auto si notava il passaggio del tempo ma comunque le dimensioni e i materiali facevano capire che anche lì non si era badato a spese, ‘In quella camera dovrebbero esseci delle coperte, puoi prenderle tu? io o bisogno di parlare un attimo con L.’ dice M. a G. che ovviamente acconente alla cosa.

G. torna nel soggiorno con le coperte e resta a bocca aperta nel vedere quella scena L. &egrave seduto sulla poltrona di fronte al camino dove il fuoco che arde illumina e riscalda nuovamente la stanza, M. invece &egrave ancora nuda inginocchiata che sale e scende con la testa fra le gambe di L. facile capire costa stava facendo, la figa di G. si bagna tanto ad eccitarla e costringerla ad avvicinarsi per vedere meglio, proprio come immaginava M. ha entrambe le mani poggiate sulle ginocchia di L. e solo con la bocca sta lavorando il pisello di L., vede le labbra della bocca di M. percorrere tutto il pisello salendo fino a tenere in bocca solo la cappella e poi scendeve nuovamente fino alla base, nota persino la lingua leggermente da fuori fra il labbro inferiore e il pisello, un modo molto originale di fare un bocchino ma a giudicare dall’espressione di L. che beato se ne stava con gli occhi chiusi a goderselo doveva essere piacevole sopratutto perché M. vantava un bel pò di esperienza nei bocchini (si, ne ha fatti un bel pò in questi anni) G. totalmente distratta ormai lascia cadere a terra le coperte attirando l’attenzione di M. che si interrompe e togliendosi il pisello di L. dalla bocca cerca di giustificarsi ‘Oops, ehm lo stavo ringraziando per averci aiutate…’ G. annuisce imbarazzata ‘Ssi, voi continuate io magari vado di là e aspetto che..’ ma M. la interrompe ‘Ma dove vai? vieni qui dai’ dice spostandosi a destra facendole un pò di spazio, M. voleva veramente condividere il cazzo di L. con lei? nonostante la situazione fosse molte imbarazzante per G. essendo anche la prima volta in una situazione simile, la sua figa continua a decidere per lei, si inginocchia anche lei nuda di fianco ad M., li guarda entrambi arrossendo &egrave M. che la guida, prende la sua mano e la fa chiudere intorno al pisello di L., poi inizia a baciare G. dandole il ritmo, man mano che i baci fra le due si fanno più passionali la mano di M. lascia quella di G. che sempre più eccitata inizia a segare L. sempre più velocemente fino a quando M. smette di baciarla facendole cenno di usare la bocca, G. &egrave così confusa ed eccitata che esegue senza esitare, imbarazzata alza lo sguardo su L. mentre assaggia il suo pisello, il bocchino di G. &egrave più classico e meno esperto ma diventa abbastanza piacevole quando con la mano lo fa diventare un pompino ‘Lei comunque &egrave G.’ dice M. presentandola mentre con la mano le accarezza la nuda dandole un ritmo G. &egrave così confusa dalla situazione che allunga la mano mentre continua, L. stringe la mano di G. che continua a spompinarlo ‘Piacere, io sono L.’ il quale le fa una carezza sulla testa poi fa cenno a M. di farla smettere, le si fermano lasciando che L. dica loro cosa fare, L. fa un cenno ad M. che ha già capito, fa spostare un pò di più G. poi sale a cavalcioni sulle gambe di L., G. vede il pisello di L. scomparire nella figa pelosa di M. la quale appena arriva alla base inizia a farsi scopare velocemente con le sue tette che saltellano e suoi gemiti che riempiono il silenzio, le mani di L. palpano il culo di M. iniziano a schiaffeggiarlo con la conseguenza di farla andare ancora più veloce, G. &egrave così eccitata che si siede a terra aprendo le cosce davanti a loro due e iniziando a masturbarsi freneticamente mentre li osserva, G. viene gemendo mentre si masturba seguita da M. che cavalca L. entrambe sono venute e mentre G. riprende fiato M. torna ad inginocchiarsi fra le gambe di L. cattura il suo cazzo fra le tette facendogli ricordare cosa si prova ad avere una ragazza con una quarta di seno piena che ti fa una spagnola, alla fine anche L. cede imbrattando il viso e le tette di M. con il suo seme.

L. ed M. hanno appena fatto sesso ma ancora non incrociano gli sguardi, stanchi per adesso si avviano in camera da letto, M. invita G. a seguirli e a passare la notte con loro, i tre dormianno solo fino al mattino seguente.

G. viene svegliata dai lamenti misti a gemiti di M. sono tutti e tre nel letto, G. &egrave di fianco a loro e loro… M. &egrave distesa sul letto a pancia in già con il bacino lievemente sollevato, L. dietro di lei la tiene per i fianchi penetrandola, non si capisce se la sta prendendo nella figa o nel sedere fino a quando M. non accortasi che G. &egrave sveglia per paura di svegliarla sussurra ‘Basta, &egrave tutta la notte che mi punisci scopandomi e venendomi nel culo, ho pagato abbastanza! facciamo l’amore..’ con tono supplichevole attende reazione di L. che dopo averla penetrata ancora un paio di volte nel sedere finalmente esce, M. prende prende un preservativo dalla scatola che da quattro passano a tre, voltandosi e mettendosi seduta lo infila a L. poi si stende rimanendo a pancia in su, L. si china su di lei iniziando ed entrare M. lo sente i due iniziano a farlo adesso si guardagno negli occhi e si baciano proprio come due amanti avevano finalmente spezzato quell’odio, i due aumentano il ritmo e i gemiti di M. si fanno più forti, si volta verso G. e vedendo che &egrave ormai sveglia le prende la mano, le due si tengono per mano mentre M. e L. vengono, L. rallenta fino a fermarsi da un ultimo bacio ad M. prima di uscire da dentro di lei, M. riprende fiato sfinita cercando qualcosa nel cassetto di fianco al letto, geme sentendo L. fra le sue gambe che inizia a leccarle la figa, prende un pennarello dal cassetto e resta a guardarlo eccitata aprendo di più le gambe per farsi leccare meglio ‘ti piace così pelosa?’ domanda tra un gemito e l’altro, L. non risponde ma continua fino a farla venire nuovamente, a quel punto L. porge il pennarello a L. il quale lo osserva indeciso se prenderlo o meno, si legge la speranza sul volto di M. e la sua gioia quando L. prende il pennarello togliendo il tappo inizia a disegnare sul corpo di M. una L. proprio intorno all’ombelico, a quel punto M. si abbandona sul letto con il sorriso fra le labbra e il pennarello nella figa lasciato da L. che intanto si dirige in bagno, pochi attimi ed M. si addormenta, dolcemente G. estrae il pennarello dalla figa bagnata di M. raggiungendo L. in bagno, attende nuda, in piedi ed in silenzio con il pennarello in mano che L. finisca dalla doccia quando ne esce inizia ad asciugarsi ignorandola ‘Cosa provi per lei?’ domanda G. L. la guarda osserva il suo sguardo determinato e risponde ‘Più o meno quello che provi tu..’ G. arrosisce sentendo scoperto il suo segreto ‘Io voglio semplicemente essere come lei’ dice cercando di giustificarsi ed allungando il pennarello verso L. indica con la mano libera l’ombelico anche lei voleva essere “marchiata” L. la guarda &egrave lui ad inginocchiarsi questa volta, resta qualche secondo ad osservare la figa di G. la sua lingua passa in mezzo alle sue labbra assaggiandola e trovandola bagnata facendo si che un gemito scappi dalla bocca di G. a quel punto inizia a fare la stessa L. sull’ombelico di G. poi si rialza in piedi ‘Ad M. piace essere mia, mi dispiace ma non vuole altri o altre’ G. lo fissa negli occhi mentre si inginocchia continua a tenere lo tenere lo sguardo con lui ‘Non voglio essere sua’ dice prima di afferrare con la mano il pisello di L. e farlelo sparire in bocca iniziando un pompino, L. la guarda ‘Non illuderti ragazzina, non sei brava come M.’ ma proprio mentre dice queste parole il modo di usare la bocca di G. cambia imitando alla perfezione il bocchino che gli stava facendo M. fa sentire bene le labbra e tiene la lingua leggermente da fuori ‘Lo.. lo stai facendo come lei’ dice L. sorpreso G. si ferma giusto un secondo per rispondere ‘E allora ripagami come ripagheresti lei’ e riprende quell’orale, fermandosi solo quando sente il seme di L. riempirle la bocca, ingoia, glielo ripulisce per bene e poi si alza nuovamente continuando a sostenere il suo sguardo ‘Se M. &egrave il tuo vecchio giocattolo, spero avrai voglia di giocare anche con quello nuovo’ termina G. prima di andare tornare a letto ed addormentarsi abbracciando M. come due sorelle.

Poco prima di pranzo M. e G. indossando dei vecchi vestiti di M. che aveva lasciato a casa di L. vengono riaccompagnate a casa, L. va via senza salire osservando che non vi era nessuno ad attenderle fuori al balcone quindi la situazione era tornata sicura, le due entrano in casa alternando sguardi di complicità, non appena arrivano nel corridoio Marco prende alle spalle M. deciso a concludere le sua vendetta, Fabio l’amico del fratello rimasto lì ad attenderle blocca e trattiene G., M. viene trascinata sul divano che si mette a cavalcioni su di lei sfilandole la maglia e lasciandola in reggiseno, sta per proseguire nel spogliarla quando sbianca nel vedere quella L sull’ombelico della sorella, la guarda scettico ‘Non &egrave possibile’ M. non fa assolutamente nulla per fermarlo e con tono sicuro di sfida replica ‘Bhe allora continua, toglimi il reggiseno..’ Marco sta per farlo ma esita, sà bene cosa vuol dire quella L disegnata e le conseguenze che ne sarebbero derivate se non avesse dimostrato il giusto rispetto, si toglie da dosso alla sorella lasciandola, G. osserva incredula arrossendo mentre viene lasciata da Fabio e prendendo consapevolezza della cazzata che ha fatto, lì sul suo ombelico coperto solo da una maglietta vi era la prova che era stata marchiata anche lei da L. il quale non sapeva che G. &egrave la ragazza di Marco.

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A) M. sentendosi intoccabile si divertirà a provocare il fratello portandolo al limite
B) M. bendata per un giorno deve capire chi tra L. e Marco si sta approfittando di lei
C) M. viene ricattata e costretta a…
Nei giorni successivi M. come il comportamento di Marco sia cambiato rimettendolo in riga, grazie alla L che aveva sull’ombelico Marco era costretto a “comportarsi bene” nei confronti della sorella che finalmente può rilassarsi senza temere scherzi o vendette di cattivo gusto.

E’ sera quando M. e Marco si ritrovano a guardare la tv sul divano seduti uno di fianco all’altra a mangiare dei gelati a stecco, M. non perde occasione per continuare a provocarlo, lecca il suo gelato come se stesse leccando ben altro, ne mette in bocca buona parte facendolo scorrere per tutta la lunghezza nella sua bocca, Marco che ormai la osserva già da un pò non resiste più e sbotta ‘Basta! adesso e ne stai approfittando, &egrave tutto il giorno che mi provochi?’ M. lo guarda con un espressione innocente fingendo di non capire ‘Perché che sto facendo? sto solo mangiando il gelato, mi fai assaggiare il tuo?’ e senza attendere la risposta di Marco si china sulle sue gambe dove tiene la mano con il gelato, sale e scende con la nuca prendendo il gelato di Marco dalla punta fino alla base e poi risale, geme di proposito simulando bene un orale, Marco a quest’ennesima provocazione non resiste più lascia il gelato mettendosi a cavalcioni sulle gambe di M., si sbottona i jeans e lo tira fuori proprio davanti al suo viso iniziando a segarsi davanti a lei, M. glielo guarda e continua con voce sensuale ‘Mmm guarda che se me lo metti così vicino mi viene voglia di prendertelo in bocca…’ Marco non risponde continua a segarsi velocemente davanti al viso della sorella, M. vedendo che non molla &egrave che la cosa sembra diventare seria con tono meno sicuro lo avverte ‘Guarda che così mi vieni in faccia per davvero’ mostrando di essere lievemente preoccupata, Marco continua ancora fino a quando dal suo pisello non iniziano a partire gli schizzi che imbrattano il viso della sorella ‘Ma che fai!’ dice M. isterica nel vedere cosa sta succedendo, Marco approfitta che M. ha aperto la bocca per metterglielo dentro tutto, tenendole i polsi bloccati le scopa la bocca muovendo il bacino ‘Ripuliscimelo adesso!’ M. inizialmente esita ma poi inizia ad obbedire, lecca il pisello di Marco ripulendoglielo dal suo seme, il fratello lo toglie dalla sua bocca solo quando gli &egrave tornato completamente duro dal “lavaggio di bocca di M.”, Marco si toglie di dosso e si mette in piedi davanti a lei ‘Voltati e mostrami il culo, voglio incularti anch’io come fa L.’ M. rossa in viso si volta dandogli le spalle mettendosi a pecora, sbottona i suoi jeans e in un unico gesto si abbassa jeans e slip fino alle ginocchia dando piena visione al fratello del suo culo e con tono supplichevole gli dice ‘perfavore… inculami…’ (vi piacerebbe che accadesse per davvero eh? invece… ) M. si sveglia di soprassalto nel suo letto non potendo credere a quello che ha appena sognato, si passa la mano fra le gambe sorpresa di quanto la sua figa sia bagnata ed eccitata per quel sogno.

La colazione

Le ci vuole un pò per riprendere il controllo della sua figa e sopratutto per evitare di masturbarsi, quella che però non riesce ad allontanare &egrave la voglia di provocare il fratello portandolo a limite, per anni aveva dovuto stare attenta a quello che faceva o mostrava pensandoci era la prima volta e forse l’unica che aveva la possibilità di provocarlo e Marco per paura di L. non avrebbe potuto fare assolutamente niente.
Marco &egrave in cucina seduto vicino alla tavola che sta facendo colazione, vede entrare M. che gli passa davanti indossando solo una maglietta, si ferma davanti al lavello, apre il mobile sopra e alzandosi sulle punte cerca di prendere la tazza ovviamente quella più in alto, l’allungarsi di M. provoca il sollevarsi della maglietta che scopre a pieno il suo sedere coperto solo da un minuscolo perizoma, continua ad allungarsi mostrando il suo culo al fratello che ancora assonnato fatica a capire se sta succedendo davvero o meno.

Il pranzo

Per pranzo visto che torna ancora il loro padre, M. &egrave costretta ad indossare un paio di pantaloncini aderenti, Marco sembra avere un pò di tregua fino a quando M. non serve i piatti a tavola mostrando quando sia generosa la scollatura della maglietta che indossa, si vede perfettamente la forma dei suoi seni a stento copre i capezzoli che non tardano ad inturgidirsi diventando evidenti sotto la stoffa sottile di quella maglietta, Marco non fa altro che fissare quelle tette libere e grosse coperte solo da un pò di stoffa, M. gli facilita la cosa piegandosi sempre verso di lui anche mentre mangia, quando M. raccoglie i piatti può notare il bozzo che si &egrave creato nei pantaloni di Marco.

Nel pomeriggio

Dopo pranzo Marco &egrave sul divano a guaradre la tv, decisamente turbato ed eccitato dal comportamento della sorella, sà di non poter fare niente e che lei sta approfittando della situazione per provocarlo, un paio d’ore dopo M. rientra in casa dopo essere andata a fare una corsetta al parco, entra in soggiorno dove Marco sta guardando la tv ‘Mamma mia, sono tutta sudata’ dice col respiro affannato non verso Marco ma al cellulare, sta parlando con una sua amica tramite le auricolari, sicura del fatto che sono soli perché il padre &egrave tornato a lavoro si toglie prima le scarpe da ginnastica poi i leggins aderenti mostrando a Marco che sotto non indossa assolutamente nulla, Marco si ritrova a guardare la patata pelosa della sorella ed il suo culo tondo, M. finge indifferenza continuando a parlare con le auricolari camminando tra il corridoio e il soggiorno così per una buona mezz’ora, inutile dire che il bozzo nei pantaloni di Marco adesso che indossava un pigiama era ancora più evidente, termina la telefonata e per dargli il colpo di grazia M. finge che le cadono per sbaglio le auricolari a terra, si piega a 90 proprio davanti al fratello mostrandogli bene il suo sedere e le grandi labbra pelose, ‘smettila!’ sbotta Marco che non ne può più di stare in perenne erezione, M. si volta nuovamente di fronte a lui mostrando ancora una volta il suo cespuglio di peli ‘Di fare cosa? mi sono solo cadute le auricolari’ dice fingendosi innocente, M. va a fare la doccia e fino ad una mezz’ora prima dell’ora di cena passerà tutto il tempo coperta solo da un minuscolo asciugamani bianco che sembrava fatto su misura preciso in centimetri copriva dai capezzoli fino alla patata, il suo sedere ancora con il segno dell’abbronzatura invece era libero ed in bella mostra.

La cena

Arriva l’ora di cena M. indossa finalmente il pigiama anche questa volta &egrave evidente che non indossa il reggiseno, stranamente questa volta non esibisce la scollatura la maglia del pigiama &egrave “normale” Marco, M. che seide di fronte al fratello e il loro Padre iniziano a mangiare, a metà della cena Marco sente qualcosa di strano, abbassa lo sguardo e vede il piede nudo della sorella accarezzargli il pacco, in un attimo il pisello gli diventa duro nonostante la presenza del Padre che al lato opposto rispetto ai due sembra non essersi accorto di nulla, M. mangia tranquillamente facendo l’indifferente nemmeno ha bisogno di guardarlo, questo mentre anche l’altro piede inizia a tormentare il cazzo del fratello, Marco continua a vedere quei piedi vogliosi strusciarsi contro il suo cazzo sempre più duro, la sorella si era persino passata lo smalto verde sulle unghie dei piedi, Marco non resiste più abbassa la parte anteriore del pantalone del pigiama insieme agli slip mettendolo da fuori sotto al tavolo coperto solo dalla tovaglia, pochi secondi e i piedi nudi di M. iniziano a strofinarsi contro il cazzo duro del fratello, troppo diffile segarlo così anche se ci prova ma abbastanza per farglielo diventare durissimo.

Dopo cena

Loro padre &egrave in camera sua a guardare la tv, Marco torna sul divano e M. sta lavando i piatti, finito di lavarli va in soggiorno di fronte a Marco dicendogli ‘Spostati, quello &egrave il mio posto’ Marco la guarda scettico ‘Ci stavo prima io, siediti affianco..’ tornando a fissare la tv, era proprio la risposta che M. voleva ‘E va bene..’ si siede sulle gambe di Marco sentendo bene l’erezione del fratello fra le chiappe del suo culo, si struscia per un pò ‘Ti ho detto di smetterla!’ dice Marco imbarazzato ed in evidente eccitazione, M. non contenta si sposta più indietro continuando a strusciarsi adesso &egrave non &egrave più il suo culo ma la sua patata a strusciarsi contro il pisello, entrambi divisi solo dalla stoffa leggera dei loro pigiami, così sottili che Marco sente il calore della patata della sorella, Marco non resiste più si sposta alzandosi in piedi lasciandole il posto, ‘Sei una stronza!’ dice voltandosi verso di lei rabbioso, M. non bada a quella parole ma non perde l’occasione di afferragli la parte anteriore dei pantaloni e insieme agli slip abbassaglieli facendo uscire fuori il cazzo duro di Marco, Marco arrossisce e cerca di tirare pantaloni e slip per coprirsi, M. invece li tiene saldamente già nonostante Marco sia più forte forse per l’imbarazzo o forse perché in realtà non vuole, continua a stare col cazzo da fuori senza riuscire a coprirsi, con la mano libera M. (si perché mentre Marco prova a rialzarsi con due mani ad M. ne basta una per vincere quel confronto di forza, strano eh?) dicevo con la mano libera M. inizia a dare degli schiaffetti al pisello di Marco che oscilla ad ogni colpetto ‘che cazzo duro!’ esclama M. divertita, Marco invece imbarazzato la rimprovera ‘Che cavolo fai?’ a quel punto M. alza lo sguardo su di lui e gli chiede diretta ‘Vuoi un bocchino da tua sorella?’ Marco avvampa a quella proposta non ha il coraggio di rispondere, imbarazzato sposta la mano destra dietro la nuca della sorella, M. lo ferma ‘No aspetta..’ lo fa sedere affianco a lei e gli abbassa tutto fino alle caviglie ‘se devo fartelo, voglio che te ne ricordi per tutta la vita..’ M. si alza e va in cucina, torna con un barattolo di nutella e un coltello senza lama per spalmarla, Marco non crede ai suoi occhi immaginando già cosa voglia fare, M. si inginocchia davanti al pisello di Marco e con maestria inizia a ricoprire con il coltello per spalmare il cazzo di Marco con la nutella, Marco la lascia fare incredulo ‘Non ne stai mettendo troppa?’ domanda ad M. che risponde continuando ricoprirglielo ‘Beh più ne metto più dovrò leccarlo per toglierla’ e a quel punto M. inizia a succhiare un dito di Marco la cui punta si era sporcata con la nutella, Marco resta in silenzio eccitatissimo aspettando solo quel momento, alla fine M. termina di spalmare la nutella, lo guarda e gli dice ‘chiudi gli occhi…’ Marco come mai in vita sua obbedisce immediatamente alla sorella, attende… secondi… minuti… passa un quarto d’ora quando si decide ad aprirli, M. &egrave nel corridoio che lo guarda divertita ‘ti sarebbe piaciuto eh?’ termina ridendo prima di chiudersi a chiave in camera sua, Marco si alza ma appena lo fà la nutella che avvolge il suo pisello inizia a colare sporcando a terra, passerà un buon dieci minuti a pulire e quasi mezz’ora a lavarsi il pisello dalla nutella, alla fine con una terribile erezione va a dormire.

Il mattino seguente

Il mattino dopo Marco si sveglia, va in bagno per urinare, tira fuori il pisello già gonfio per l’erezione mattutina e grana gli occhi nel vedere che sul suo pisello M. aveva scritto il proprio nome ‘Che cazzo hai fatto!’ esclama Marco e M. nel corridoio dall’altro lato della porta che non attendeva altro scoppia a ridere ‘Mi ci &egrave voluto un pò, ho dovuto farlo indurire parecchio per poter scriverci sopra con il pennarello indelebile anche perché il mio nome &egrave più lungo del tuo’ dice M. allontanandosi dalla porta del bagno.

Cosa accadrà nel prossimo capitolo? inviate le vostre preferenze a black-ink@tiscali.it

A) L. ed F. si incontrano al molo a mezzanotte
B) G. si vendica di Marco per averle lasciate nude in palestra
C) M. bendata per un giorno deve capire chi tra L. e Marco si sta approfittando di lei
D) Marco stanco di subire, si prende la rivincita sulla sorella Il tutto &egrave cominciato nel tardo pomeriggio di ieri, M. era al parco a fare jogging ormai era diventata un abitudine andarci un paio di volte a settimana con i suoi leggins e il suo top aderente, ieri però la tranquillità del parco era interrotta dai lavori che stavano facendo vicino alla strada che oltre al rumore alzavano anche un gran polverone, i lavori sulla strada terminano e gli operai vanno via, lei fa ancora un paio di giri del parco prima di fermarsi, quando si ferma a riprendere fiato si accorge forse per il troppo sforzo di avere la vista offuscata, si riposa sedendosi su una panchina cercando di riprendersi ma la vista non migliora anzi inizia a provare fastidio negli occhi tanto da farli lacrimare il che peggiovava ancora di più la situazione, non perde tempo a prendendo il cellulare a fatica riconosce il nome di L. nella rubrica chiamandolo, L. non tarda ad arrivare e a trovarla nel parco, con il suo aiuto l’accompagna in ospedale dove le viene diagonosticata un irritazione della retina probabilmente dovuta alle polveri nell’aria durante i lavori, il medico la tranquillizza dicendo che non &egrave grave, le mette delle gocce negli occhi e li benda affinché non li apra visto che la luce non avrebbe giovato alla cure, quindi doveva rimanere bendata esattamente 24 ore, dopo avrebbe potuto togliere la banda e riacquistato la vista.
L. riaccompagna con l’auto M. arrivati sotto casa L. confessa che la situazione un pò lo eccita, M. incuriosita mette mano ai suoi pantaloni e prendendoglielo in mano inizia a tastarlo trovandosi a toccare un pisello già parecchio duro, senza indugi inizia a segarglielo velocemete, L. viene prima del previsto imbrattandole la mano, M. si rende conto che la situazione lo eccitata parecchio.
I due tornano a casa e L. spiega la situazione al Padre e al fratello di M., l’accompagnano a letto e le mettono una campanella vicino al letto da suonare nel caso avesse bisogno di qualcosa, L. in ogni caso resterà tutta la notte dormendo sul divano. (eh già puoi essere chi vuoi, ma quando c&egrave il padre della tua ragazza in casa tu dormi sul divano!).

Il mattino seguente M. viene svegliata dalla porta di casa che si chiude, probabilmente e suo padre che &egrave appena uscito per andare a lavoro, con qualche difficoltà si mette seduta sul letto, non tarda a sentire la voce di L. probabilmente sulla porta della sua camera ‘Buongiorno, dormito bene?’ M. annuisce ‘Adesso però ho fame!’ dice giocando a fare la bambina viziata cercando quella campanella e suonandola, anche se non può vederlo L. sorride a tale comportamento e con tono cortese ‘Va bene, ti portiamo la colazione’, M. sorride, tutto sommato la situazione in cui si trova ha i suoi lati positivi.

L. torna con il vassoio, M. domanda ‘Hai usato il plurale chi c’&egrave di là?’ L. l’aiuta a mangiare e risponde ‘Marco, ovviamente ha usato la scusa che voleva prendersi cura di te per non andare a scuola’ il telefono di L. suona ‘Devo rispondere, suona la campanella quando hai finito’ dice L. carezzandole il volto prima di alzarsi e allontanarsi per rispondere.
M. ormai tranquillizzata anche dalla presenza di L. termina la colazione suonando la campanella, sente i passi entrare nella sua camera ‘Ho terminato la colazione, puoi riportarla in cucina Alfred’ dice M. ridacchiando chiamandolo Alfred come il maggiordomo di Batman, inutile dire che M. si sta divertendo in quella situazione, i passi si avvicinano M. sorride sentendo la mano che le accarezza il viso contiuando fino ad arrivare dietro la sua nuda, la spinge in avanti ed M. si ritrova con il pisello duro in bocca, la mano dietro la sua nuca le dà un ritmo già abbastanza veloce e il pisello &egrave grosso e duro, non deve fare nulla, sta facendo tutto lui, lei si lascia scopare la bocca fino a quando non viene, la mano dietro la nuca non la molla &egrave costretta a ripulirglielo per bene e ad ingoiare, la situazione lo stava eccitando parecchio tanto da fargli fare tutto a lui, ‘Potevi anche lasciarmi fare qualcosa eh!’ dice M. un pò seccata da tanta irruenza, non ha risposta, sente il rumore dei piatti e del vassoio uscire dalla camera.

Passata un’oretta M. suona nuovamente la campanelle ‘dimmi’ dice L. disponibile M. arrorisce un pò ‘ehm.. dovrei andare in bagno’ dice imbarazzata, L. si avvicina a lei e aiutandola a scendere dal letto l’accompagna in bagno a sedersi sul water, M. fatta la pipì davanti ad L. prende la carta igienica ed inizia ad asciugarsi sente le mani di L. sfilarle i pantaloncini del pigiama e gli slip mentre &egrave ancora seduta ‘Che fai?’ chiede M. alzandosi in piedi e premendo il pulsante dello scarico ‘Oggi per punizione starai tutto il giorno così’ dice L., aspettando la risposta di M. che non tarda ad arrivare ‘Ma c’&egrave Marco di là’ dice con tono imbarazzato coprendosi con le mani ‘Già e mi ha raccontato come hai fatto la porcellina con lui qualche giorno fa’ M. arrossisce ancora di più non immaginava che Marco potesse arrivare a dirglielo ‘Ma &egrave stato lui ad iniziare! e poi vuoi che mi deva la figa e il sedere?!’ dice M. lamentandosi ma inaspettatamente le arriva un sonoro schiaffo sul sedere ‘Non provare a manipolarmi facendomi ingelosire signorina! e ringrazia che non ti faccio mettere fuori anche le tette!’ anche se sapeva di meritarsi una punizione per come si era comportata M. resta sorpresa da tale richiesta, allunga la mano verso i pantaloni di L. gli tasta la patta e come immaginava lo trova già eccitato ‘Il fatto che io sia ti eccita parecchio eh?’ dice M. capendo capendo il motivo di tale punizione infondo anche L. a volte lasciava decidere al suo pene, il telefono di L. torna a squillare facendolo sbuffare ‘Sarebbe stato meglio se fossi andato a lavoro oggi, scusami ma devo rispondere’ dice uscendo dal bagno.
M. si ricorda che c’&egrave la lavatrice da fare e se non l’avrebbe fatta lei non l’avrebbe fatta nessuno della famiglia, orientandosi toccando con le mani riesce ad arrivare alla cesta dei panni sporchi, &egrave abbastanza alta e profonda tanto che lei deve sporgersi all’interno, tenendosi sulle punte sente sente delle mani prenderla per le gambe e sollevarla, M. finisce incastrata per tutta la parte superiore nella cesta ‘L. ma che fai! aiutami ad uscire!’ sente ora che &egrave incantrata le mani afferrare le sue caviglie e tenerle le gambe ben aperte, poi una bocca a baciare le sue grandi labbra ‘Ma ti sembra il momento?’ commenta ancora M. mentre quei baci iniziavano a diventare leccate lente e passionali tanto da farla zittire arrossendo, qualcuno le stava facendo una gran bella leccata alla sua patata, lei così incastrata può nemmeno tapparsi la bocca iniziando a gemere, ha la figa fradicia quando quelle mani finalmente si decidono ad inclinare la cesta adagiandola a quattrozampe, M. prova ad uscire ma chi sta dietro di lei trattiene la cesta tenendola incastrata fra i panni sporchi, sente tutto il pisello entrare nella sua figa largo e duro L. deve essere proprio eccitato per essere così rude e voglioso pensa tra se e se, sente una mano che le palpa il culo e l’altra probabilmente tiene la cesta per non farla uscire ‘Dai, se hai voglia andiamo in camera mia, qui potrebbe passare Marco’ dice M. imbarazzata cercando di convincerlo essendo la sua posizione un pò umiliante, ma quel pisello continua a martellarla ad intervalli regolari senza fermarsi tanto da farla ricominciare a gemere con i calzini sporchi davanti al viso, finalmente quel paletto di carne esce dalla sua patata, sente gli schizzi sul sedere e sulle gambe era appena venuto, M. attende un aiuto, una parola, ma niente tanto che tirandosi fuori dalla cesta sbotta dicendo ‘Grazie eh! potevi almeno finire di leccarmela e far venire anche me!’ mette i panni nella lavatrice avviandola, poi si pulisce le gambe e il sedere, attende lì L. con le braccia incrociate e tenendo il muso ma niente, il lavaggio finisce ed L. non si fa vivo, si avvicina alla lavatrice aprendo l’oblo e fa appena in tempo a sentire dei passi correre verso di lei, come prima la spinge incastrandola nella lavatrice stavolta ‘Oh! ma allora &egrave un vizio!’ dice M. che inizia ad irritarsi di essere presa ogni volta alla sprovvista, sente del liquido freddo scenderle il mezzo al sedere, ha giusto il tempo di dire ‘Che stai.. No! il culo no!’ dice sentendo il pisello entrarle nel sedere dopo aver messo del sapone o qualcosa per farlo scivolare meglio, stringe i denti sentendolo nuovamente largo e duro, le mani l’afferrano per i fianchi iniziando ad incularla senza indugi ‘Cazzo smettila! potrebbe entrare mio fratello!’ dice isterica sentendo rimbombare la sua voce nella lavatrice dove l’ha incastrata, ma chi sta dietro di lei non si ferma anzi le sembra quasi che vada più veloce L. si sta proprio divertendo pensa tra se e se, e poi pensa allo scenario del fratello che entrando in bagno scopre la sorella a farsi inculare infilata per metà nella lavatrice, non sa perché ma quell’idea di essere scoperta inizia a farla bagnare fra le gambe, questa volta il pisello non esce, le viene direttamente nel culo fra l’imbarazzo e lo stupore di M. che esclama ‘Pure.. stronzo!!’ chi &egrave dietro di lei le palpa per un bel pò la pacca destra del sedere e la figa trovandola fradicia, non può negare che le sia piaciuto e a niente servono le sue lamentele, quando si &egrave stancato di palparla finalmente si sposta dandole un forte schiaffo sulle sue chiappe, M. finalmente esce dalla lavatrice le tocca pulirsi nuovamente il sedere.

Esce dal bagno incazzata alla ricerca di L. con una mano si copre la patata, sente dei passi, lo rincorre fino a sbattergli contro ‘Brutto stronzo! la smetti di mettermelo nel culo a tradimento?!’ dice incazzata, ma di risposta viene afferrata per un braccio e trascinata nel soggiorno, tirata e spinta finisce sul divano distesa sulle gambe di quello che dovrebbe essere L. si rialza mettendosi a quattrozampe ma sente una mano tenerla gìù con la schiena e l’altra iniziare a schiaffeggiare il suo sedere sculacciandola per bene, M. capisce di aver esagerato a rivolgersi così, schiaffo dopo schiaffo il sedere le diventa rosso e continuano nonostante il suo continuo chiedere scusa fino a quando esasperata non supplica ‘Ti prego basta farò tutto quello che vuoi ma basta schiaffeggiarmi il culo’, gli schiaffi terminano e quelle mani la guidano a mettersi in ginocchio fra quelle gambe che sono sedute sul divano, ancora quelle mani le afferrano la maglietta lasciandola con le sue grandi tette da fuori, ora &egrave completamente nuda in soggiorno inginocchiata fra le gambe di L. ‘Dov’&egrave Marco?’ chiede preoccupata che il fratello possa vederli, ma una mano raggiunge nuovamente la sua nuca facendoglielo prendere completamente in bocca, visto che non voleva essere nuovamente sculacciata inizia a succhiare quel cazzo largo che continua ad essere duro ed eccitato, ora entrambe le mani della persona seduta sul divano iniziano a palparle le tette con foga, quasi fosse un bambino eccitato che gliele tocca per la prima volta quasi fosse… Marco! M. arrossisce a quell’idea, come faceva L. dopo tre orgasmi di fila ad avere ancora il cazzo così duro? e perché continuava a toccargli le tette come se fosse la priva volta che gliele vede? l’idea che possa essere Marco inizia ad avvalorarsi sempre di più, stava veramente succhiando il pisello a suo fratello? Se &egrave così allora non voleva essere da meno, voleva fargli vedere che bei bocchini faceva la sorella, serra bene le labbra tirando fuori la lingua fra il labbro inferiore e quel paletto di carne così duro che continuava a scivolare nella sua bocca, pochi minuti a sboccheggiarlo e sente gli schizzi riempire al sua bocca, M. ha modo di toccare il pube alla base di quel pisello sentendo dei peli, sa che Marco per via del nuovo si depila completamente, quindi quello era il pisello di L.? oppure Marco si era fatto ricrescere i peli sul pube? viene riaccompagnata a letto ma non fa domande confusa, cercando di capirlo da sola.

Alcune ore dopo M. finalmente può rivestirsi, togliere la benda e tornare a vedere, cenano tutti insieme lei suo padre, suo fratello ed L., finito di cenare M. accompagnata L. all’auto salutandolo ‘Ti sei proprio divertito oggi eh?’ dice guardandolo un pò offesa per come l’ha usata, L. si volta e le sorride ‘Devo ammettere di si, sono stati tre orgasmi molto eccitanti’ M. sgrana gli occhi, il bocchino la mattina, la figa e il sedere nel bagno e ancora un bocchino mentre le palpava le tette M. ha contato quattro orgasmi e un tipo preciso come L. di sicuro non si sarebbe sbagliato, ora ne aveva la certezza, uno di quei quattro orgasmi l’ha fatto avere a Marco suo fratelo! uno di quei quattro, ma quale?

A) M. chiede a Marco quando si &egrave approfittato di lei mentre era bendata
B) M. accompagna L. all’estero per lavoro
C) G. va a trovare L. a casa In questo capitolo devo premettere due cose:

1 Questo capitolo conterrà meno scene di sesso e più azione, &egrave arrivato il momento di collegare tutti i punti che ogni tanto uscivano fuori nei capitoli precedenti, a chi sta piacendo la trama consiglio di leggero

2 Abbiamo una new entry, un’altra lettrice del sito ha chiesto di partecipare al capitolo.

Dedico questo capitolo a M. l’unica ragazza che mi abbia fatto provare cosa significa essere travolti dalla passione, ovunque tu sia in questo momento, anche se probabilmente oggi provi rancore nei miei confronti, sappi che io ti voglio ancora bene… avrei voluto che andasse diversamente, avrei voluto che tu fossi qui con me.

Il cellulare di G. le vibra svegliandola, &egrave messaggio di M. G. risponde Intanto G. &egrave in camera sua camera a vestirsi per il pranzo, si abbassa i pantaloni del pigiama quando sente la porta della sua stanza chiudersi dietro di se, si volta di scatto vedendo L. e
gli sorride, “ah ciao, Nadia non &egrave qui..” dice G. tornando a dargli le spalle e sfilandosi i pantaloni, L. le si avvicina e sussurra al suo orecchio “veramente cercavo te, hai qualcosa da
dirmi?” intanto la mano destra di L. abbassa la parte di dietro degli slip di G. scoprendo il suo sedere bianco e iniziando a palparglielo, G. arrossisce imbarazzata per le attenzioni che
sta ricevendo e per il suo piccolo segreto, prova a mentirgli rimanendo di spalle dicendogli “no, cosa dovrei dirti?” L. le palpa ancora un pò il sedere poi sempre con la destra prende i
suoi slip nella mano e glieli strappa di dosso, e continua a sussurrarle “quindi non eri tu questa mattina che ci spiava in cucina?” G. avvampa in un solo colpo, il suo viso diventa rosso
come un peperone, non solo adesso oltre a mostrare il sedere mostrava anche la figa ma L. l’aveva scoperta a spiarli e questo la imbarazzava più di tutto “Mmm, com’&egrave che facevi? così?”
La mano di L. le sfiora le gambe passandole davanti, inizia a toccarle la patata, G. &egrave pietrificata “No, aspetta posso spiegare.. sono molti giorni che non uhm ahh” le dita di L. che
iniziano ad entrare nella sua figa zittiscono ogni spiegazione, la mano continua a toccarle la patata poi si strofina le dita bagnatissime, questo non fa che imbarazzare ancora di più G. il
suo corpo &egrave eccitatissimo per l’astinenza e per quello che ha visto quella mattina, ancora un sussurro da parte di L. “Sei riuscita a venire mentre ci spiavi?” G. esita, esita ancora ma
alla fine cede, scuote il capo confessando implicitamente tutte le accuse di L. prova a scusarsi “Scusa, non volevo &egrave che..” ma ancora una volta viene interrotta dal fare di L. sente
le sue mani prenderla per il sedere, sollevarla e buttarla sul letto, finisce con il viso sul cuscino a pancia in giù, le gambe divaricate, le labbra e il sedere in mostra proprio davanti
ad L., G. non si muove, non parla, resta docile in quella posizione, immaginando o sperando quello che stia per succedere, sente L. salire sul letto proprio dietro di lei, sente il rumore della zip dei jeans di L. che si abbassa, sente il pisello caldo di L. sfiorarle l’interno delle cosce, la sinistra &egrave salda sul sedere di G. e la destra tiene il suo pene con il quale le
sfiora le gambe “Quante volte te l’ha detto M.? Quando hai voglia dimmelo o fammelo capire” G. stringe il cuscino imbarazzata “Lo so, &egrave che avevo vergogna..” confessa sempre più rossa in viso fissando la spalliera del letto, troppo imbarazzata per voltarsi e guardarlo in faccia,
sente la punta del pisello di L. iniziare a scivolare lentamente fra le sue grandi labbra, continua a bagnarsi con i suoi umori, lentamente movimento dopo movimento fra le labbra, inizia
a sentire la punta andare sempre più in profondità fino a quando non inizia a sentirlo entrare, sente la punta, adesso anche la mano destra la tiene per il sedere, molto lentamente, centimetro dopo centimetro inizia ad entrare dentro di L., G. resta con gli occhi semichiusi a bocca aperta un misto tra sorpresa e piacere nel sentire il pisello di L. duro e man mano che entrava sempre più largo verso la base, alla fine lo sente tutto dentro di lei, sente il bacino di L. poggiarsi al suo sedere “Va meglio adesso?” continua con tono dolce L., G. &egrave ancora immobile, troppo imbarazzata per rispondere a voce ma annuisce, sente bene la stretta della mani di L. sul sedere, adesso che inizia lentamente ad uscire per metà per poi con la stessa lentezza entrare nuovamente tutto, G. sospira a quella piacevole tortura che continua ad eccitarla, ancora altri colpi lenti poi il ritmo cambia, esce lentamente e da dei colpi secchi
entrando, la cosa le fa granare gli occhi facendole fare dei piccoli gemiti simili a dei gridolini, G. stringe il cuscino continua a farla eccitare ma ancora non inizia a scoparla, continua a giocare con lei, vuole ottenere qualcosa, continua quel gioco per dei minuti interminabili, G. arrossisce sempre di più eccitata, stringe i denti non resiste più, perde la pazienza, &egrave la sua figa che parla ormai “Scopami!” alla fine &egrave costretta a chiederglielo
proprio come voleva L. sente la stretta delle mani farsi più salda e il bacino di L. iniziare a muoversi nel modo giusto, finalmente aveva iniziato a scoparla, G. imbarazzata per aver
confessato e averglielo chiesto in maniera così spudorata geme, chiude gli occhi, geme ancora più forte quando sente L. andare più veloce dietro di lei, sente tutto il pene di L. largo dentro di lei, lo sente duro, lo sente pulsare, sente la mano destra di L. scorrere lungo il suo corpo, infilarsi sotto la maglia del pigiama e palparle il seno, lo lascia fare, gli lascerebbe fare qualsiasi cosa in questo momento, si piega ancora di più per agevolare L. che continua a martellarla come fa un martello col chiodo, sente il calore raggiungerle la figa, sta per venire, non dice nulla, non vuole che L. si fermi anzi lo incoraggia, la mano destra di G. raggiunge la gamba di L. guidandolo quasi dandogli il ritmo facendogli capire di andare più veloce, L. l’accontenta, G. trema, stringe il cuscino, geme più forte spaventata che gli altri la sentano, il cuore le batte forte sta per venire, vibra tutta, &egrave sudata non riesce più a controllarsi, viene, viene forte mentre L. continua, resta a bocca aperta anche se adesso si zittisce, fa segno con la mano da L. di fermarsi, la destra di L. abbandona il suo seno e di risposta le da uno schiaffetto su quella mano, G. si volta sorpresa, vede L. per niente intenzionato a fermarsi, la mano destra adesso torna a tenerla salda per il sedere, la tiene nuovamente con entrambe le mani, il ritmo continua veloce, G. lo guarda finalmente in faccia, scuote il capo e prova a dirgli “sono venuta, sono appena venu..” chiude gli occhi, si zittisce, sente un nuovo orgasmo avvicinarsi, resta nuovamente a bocca aperta ma questa volta in silenzio mentre viene per la seconda volta col pisello di L., la presa di L. diventa più dolce, inizia lentamente ad uscire da lei, lascia che si adagi stendendosi sul letto, L. scende dal letto si sposta di fianco a lei, lei lo guarda col respiro affannato, guarda prima lui poi il suo pisello ancora duro, da quella mattina e da quel che sapeva ancora nessuna di loro
l’aveva fatto venire, con la destra gli prende il pisello in mano, lo guarda, inizia a segarlo velocemente, G. si sposta mettendosi di fianco sul letto, continuando a segarlo sempre più velocemente e offrendogli la vista di tutta se stessa, con la mano libera si solleva la maglia del pigiama affinché possa guardare anche il suo seno, fissa L. mentre lo sega, incrociano gli sguardi, finalmente inizia a scorgere un pò di piacere nelle sue espressioni, prende sicurezza di se, si mette seduta davanti a lui, inizia ad usare la bocca e la mano, vuole farlo venire,
vuole essere la prima a farlo venire quel giorno, la lingua lecca il pisello di L. spudoratamente come se fosse un gelato, lo riprende in bocca, gli fa sentire le labbra, non imita M. lo fa a modo suo, vuole farlo venire senza alcun tipo di aiuto, la mano e la bocca seguono lo stesso ritmo velocemente, lo guarda, cerca di capire quando gli manca quando inizia a sentire il pisello pulsare nella sua bocca, &egrave vicino, molto vicino, continua facendogli sentire la lingua, vede le mani di L. avvicinarsi a lei, le accarezzano la nuca mentre provano a rallentarla, vuole fermarla, G. se lo toglie di bocca, ma continua a segarlo con la mano velocemente, lo guarda “Per favore, voglio essere io la prima a farti venire oggi!” dice come il capriccio di una bambina e lo riprende in bocca continuando, L. la lascia fare, si
abbandona a lei e a quella richiesta, G. sente i primi fiotti nella sua bocca, continua cercando di fare del suo meglio contenta di esserci riuscita, sentendosi finalmente all’altezza delle altre, continua ancora a usare la bocca anche dopo che &egrave venuto, infine ingoia tutto e lentamente lo toglie dalla bocca, alza lo sguardo su di lui, imbarazzata ma sorridendo contenta, L. le fa una carezza sulla testa e le domanda “La prossima volta che hai voglia, me lo dirai?” G. annuisce vincendo l’imbarazzo con L. “Si, te lo dirò…”, L. le accenna un sorriso, si sistema e sta per uscire dalla stanza quando G. lo ferma con una
domanda “Mi lasceresti il pennarello?” L. la guarda sorpreso, annuisce, dalla tasca di dietro estrae il pennarello nero, G. lo prende, guarda il suo corpo poi guarda L. “E’ una sorpresa!
Tieni il cellulare a portata di mano.. ti mando una foto” dice imbarazzata per la proposta, L. la guarda ancora sorpreso ed accenna un sorriso uscendo dalla stanza. M. va a vestirsi mentre Marco resta a pulire l’armadio, il tempo di farsi una doccia, asciugarsi capelli, piastrarli e indossare al volo un vestitino a fiori giallo e verde, quando arriva nella sala da pranzo vede che sono già tutti a tavola, l’unico posto rimasto &egrave fra L. e Marco, dunque va a sedersi in mezzo ai due, da sinistra verso destra L., la ragazza dai capelli rossi, Federica, G., Nadia, I. e Marco. Sono tutti seduti intorno a quell’enorme tavola rotonda, una lunga tovaglia su cui sopra sono stati messi gli antipasti, mentre mangiano M. sente la mano di L. sul suo ginocchio sinistro sotto il tavolo, finalmente si &egrave deciso a darle un po’ di attenzioni, inizia ad accarezzarle la gamba risalendola, un tocco lento che si avvicina sempre di più alla sua figa, M. non ha messo gli slip, li ha dimenticati per una fortuna, dischiude le gambe quel tanto da permettere alla mano di L. di giocare con la sua figa, i suoi capezzoli senza reggiseno non restano indifferenti, inizia a vedersi la forma sotto la stoffa leggera del suo vestitino, finiti gli antipasti &egrave la volta della pasta, Federica porta a tavola un enorme piatto di pasta, L. chiede ad M. di aiutarlo così lei inizia a passargli i piatti di tutti mentre lui fa le porzioni, mentre entrambi lavorano, M. sente una mano sulla sua coscia destra sempre sotto il tavolo, se L. ha entrambe le mani impegnate quella mano può essere solo di Marco, mentre passa i piatti gli tira un occhiataccia e scuote la gamba come a fargli capire di toglierla, Marco non molla, più timidamente rispetto a quanto ha fatto prima L. anche la sua inizia a risalire, pochi centimetri e la mano di Marco toccherà la patata della sorella, M. serra le gambe facendo finta di nulla e continuando a passare i piatti, la mano di Marco allora non potendo toccarle la figa inizia ad accarezzarle il pube, prende i peli fra le dita, ci gioca, li arriccia tutto questo fa arrossire M. che sentendosi gli occhi di tutti addosso per quel rossore al viso riempie subito un calice di vino bevendolo, passano al primo, la sinistra di Marco continua a stare fra le gambe chiuse di M., essendo lui destro può mangiare tranquillamente, Federica chiede ad M. di passarle l’acqua, M. esita inizialmente fingendo di non sentire, troppo lontano per passargliela senza sollevarsi, quando Federica glielo chiede nuovamente davanti a tutti, per non destare sospetti M. &egrave costretta a sollevarsi per passargliela ed &egrave lì che la mano di Marco riesce ad insinuarsi fra le gambe della sorella che ha dovuto dischiuderle, Marco le palpa la patata, le accarezza le labbra della figa per fortuna non la penetra temendo che possa gemere, M. sta bruciando di rabbia dovendo sottostare a quella situazione, il fratello continua a stuzzicarle la figa che inizia a bagnarsi, M. sempre più rossa in viso &egrave costretta a bere un altro bicchiere di vino per giustificare il suo rossore, guarda male il fratello facendogli cenno di smetterla, poi il suo sguardo cade sui suoi pantaloni notando il bozzo dovuto all’erezione, con la destra adesso Marco inizia a sbottonarsi i pantaloni, M. arrossisce distoglie lo sguardo parlando con Federica, ma la tentazione &egrave forte continua a buttare delle occhiate furtive a quei pantaloni sempre più sbottonati, quando anche l’ultimo bottone &egrave aperto mostrando il bozzo coperto solo dagli slip, M. distoglie nuovamente lo sguardo imponendosi di non guardarlo più, sa che la prossima volta che guarderà in quella direzione vedrà il cazzo duro del fratello e malgrado sta morendo dalla curiosità di vederglielo non vuole dargli questa soddisfazione, M. continua a parlare al tavolo come se niente fosse, scopre che la ragazza dai capelli rossi si chiama Erika ed &egrave una collega di L. ma &egrave molto vaga sui dettagli del loro lavoro, arrossisce quando sente la mano di Marco cambiare tattica, il medio della sua mano adesso inizia a scorrere fra le sue grandi labbra per tutta la lunghezza della sua patata, bagnandosi ed eccitando M., le sta massaggiando la patata, la sta facendo impazzire, non &egrave possibile che suo fratello sia diventato così bravo, no &egrave colpa sua, &egrave la situazione incestuosa ad eccitarla, guarda Marco rossa in viso ormai le si legge in faccia che &egrave eccitata, sconfitta abbassa lo sguardo sul suo pisello, finalmente lo vede, lo tiene spudoratamente da fuori, fossero stati da soli gli avrebbe fatto immediatamente una sega.. no non &egrave vero, gliela farebbe davanti a tutte loro, anche davanti ad Erika che ha appena conosciuto se non ci fosse L., la sua presenza, il fatto che possa accorgersi di qualcosa &egrave l’unica cosa che la tiene vigile dall’abbandonarsi a quella tremenda eccitazione, la mano nascosta di L. torna sul ginocchio di M. mentre Marco le sta ancora massaggiando la figa, L. avanza pericolosamente nella stessa zona della mano di Marco, &egrave così eccitata che lascia continuare entrambi, proprio un secondo prima che la mano di L. arrivi fra le sue cosce, M. afferra la mano del fratello cercando di toglierla ma riesce solo ad allontanarla fino a metà coscia, &egrave L. adesso a toccarle la figa trovandola decisamente bagnata, M. incontra lo sguardo di L. imbarazzata, poi abbassa lo sguardo sui pantaloni di L. anche lui ha un notevole bozzo, beve ancora del vino che inizia a fare effetto &egrave troppo eccitata sta perdendo lucidità la sua mano va sui pantaloni di L. tasta il bozzo nei pantaloni, inizia a sbottonarli, glielo mette fuori vuole vedere anche il cazzo di L. lo fissa eccitata, anche quello di L. &egrave duro ed eccitato, M. alza lo sguardo verso le altre, ridono, mangiano e scherzano nessuna di loro sembra essersi accorta Marco ed L. sono comodamente seduti con i loro piselli fuori, ma il tavolo per fortuna non permette alle altre di vederli, guarda i loro volti una dopo l’altra fino a tornare nuovamente su Marco, e ancora una volta abbassa lo sguardo a fissargli il suo pisello, si volta nuovamente verso di L. che audacemente ha chiuso la mano sinistra di M. intorno al suo cazzo, M. lo sente nella sua mano &egrave duro e caldo, tasta il pisello di L. segandolo lentamente, chiude gli occhi cercando di trattenersi, non vuole farlo ma alla fine non riesce a fermarsi, la sua mano destra si chiude intorno al pisello di Marco, coperta solo dalla tovaglia M. ha i piselli di entrambi nelle mani, caldi ed eccitati segandoli contemporaneamente non riesce a farsi capace per quando le dimensioni di quei due piselli siano così simili, non saprebbe distinguerli ad occhi chiusi, L. e Marco parlano di argomenti superficiali ignari l’uno dell’altro che entrambi sotto il tavolo stanno ricevendo una lenta sega dalla stessa persona, M. arrossisce sentendosi sempre più imbarazzata per la situazione ma allo stesso tempo sempre più eccitata che aumenta col rischio di essere scoperta, ormai &egrave la figa a imporle cosa fare, tiene la gambe spalancate sotto il tavolo dando libero accesso sia alla mano di L. che a quella di Marco, non li controlla non li gestisce come faceva prima, sta affidando tutto alla fortuna quelle mani che si alternano sulla sua figa potrebbero incontrarsi da un momento all’altro, li sente, sente le mani di entrambi.. Marco gioca toccandole il pube, L. fra le sue labbra, sono entrambi ad un centimetro una mano poco più sopra dell’altra, la eccita terribilmente l’idea che possano scambiarsi da un momento all’altro da buoni amici, che sia tutto in piano per scoparsela in due, così eccitata che nemmeno si rende conto di iniziare a segarli velocemente, attirando così lo sguardo di Federica la più esperta di tutte in queste cose sta notato qualche movimento di troppo, i due fratelli si bloccano sotto lo sguardo di Federica che cerca di leggere nei loro volti quello che sta succedendo, M. lascia il pisello di Marco e toglie la mano del fratello dal suo pube, Marco sentendosi osservato da Federica non può che lasciarla fare, continua invece con L., Federica li nota, li lascia fare anche se pensa che potrebbero cercare un luogo migliore che farlo lì davanti a tutti, li tiene d’occhio ma smette di fissarli, M. continua a segare L. velocemente vuole farlo venire ma L. la ferma, le sussurra qualcosa all’orecchio, lei lo guarda e annuisce.
L. si ricompone e si alza dal tavolo con una scusa più o meno valida esce dalla stanza, M. guarda il cazzo del fratello terribilmente eccitato, vorrebbe finire quello che ha iniziato ma deve abbandonarlo così, dispiaciuta di lasciarlo così segue L. abbandonando anche lei la stanza, cinque minuti dopo che entrambi sono andati via Marco riceve un messaggio sul cellulare da sua sorella che dice “Vieni da solo davanti allo studio di L.” Marco si ricompone e con la scusa di andare in bagno raggiunge lo studio di L., la porta &egrave socchiusa di proposito Marco si avvicina in silenzio cercando di guardare attraverso senza entrare, vede il fianco della poltrona su cui &egrave seduto L. di spalle verso la porta, sua sorella &egrave inginocchiata fra le sue gambe parla con L. accarezzandolo fra le gambe, di tanto in tanto butta occhiate furtive alla porta, vede il fratello che finalmente li ha raggiunti, M. sbottona nuovamente i pantaloni di L. e abbassa i suoi boxer quel tanto da far uscire fuori il suo pisello duro, inizia a dargli dei piccoli baci sul pisello, prima sulla punta poi lungo l’asta, M. torna con lo sguardo verso la porta dove il fratello li sta ancora osservando, M. con la destra tiene fermo il pisello di L. mentre lo bacia e con la sinistra di nascosto fa segno al fratello di segarsi, visto che non poteva fargliela lei almeno poteva fargli vedere qualcosa su cui segarsi, Marco li osserva, nonostante il regalo della sorella &egrave combattuto da un lato la terribile eccitazione nei suoi pantaloni dall’altro gelosia, invidia, voleva essere lui al posto di L. su quella poltrona, nemmeno riusciva a vederlo, vedeva solo la parte superiore cazzo che spuntava oltre il bracciolo, Marco mette fuori il suo cazzo duro mostrandolo alla sorella, una parte di lui vorrebbe farsi una sega su quella scena, l’altra invece vorrebbe andare via corroso dalla gelosia, rimane lì imbambolato con il cazzo duro a guardare la sorella che adesso inizia a prendere in bocca il pisello di L. quando qualcuna avvicinatasi furtivamente alle spalle di Marco prende in mano il suo pisello iniziando a segarlo velocemente con una certa bravura data dall’esperienza, “&egrave proprio brava a sbocchinare tua sorella” sussura la voce femminile all’orecchio di Marco che rimane imbambolato a guardare M. lei adesso non può più alzare lo sguardo L. se ne accorgerebbe, l’eccitazione di M. aumenta iniziando ad andare più veloce con la bocca sul pisello di L. anche la mano che sta segando il cazzo di Marco va più veloce, “ti piacerebbe essere seduto al posto di L. vero?” Marco questa volta presta più attenzione a quei sussurri, &egrave la voce di I. &egrave lei che lo sta segando, M. si ferma di colpo rimanendo bassa con la testa e ancora quella voce che sussurra a Marco “Le sta venendo in bocca..” a quell’affermazione e nel vedere quella scena anche Marco emette un gemito sussurrando, ha raggiunto anche lui l’orgasmo, I. fa appena in tempo a rimetterglielo negli slip che Marco viene inzuppandoli, I. mette Marco spalle al muro, gli abbassa pantaloni e slip fino alle ginocchia osservando il suo pisello sporco del suo seme, si inginocchia e gli sussura “Questo sarà il nostro piccolo segreto ok?” gli ammicca prima di iniziare prenderglielo in bocca, lo lecca tutto ripulendoglielo, Marco si lascia leccare osservando I. entrambi sentono dei rumori dallo studio, osservano insieme dalla fessura L. si sta ricomponendo “Solo un pompino? peccato pensavo scopassero” sussura ancora I. riabbottonando i pantaloni di Marco, i due si allontanano prima che M. e L. escano dallo studio.
Quando tutti si ritrovano nel soggiorno trovano una situazione molto fredda, M. si accorge subito dello sguardo di Federica sta guardando malissimo Erika che sorride compiaciuta, anche G. e Nadia la guardano ma ne sono intimorite, l’espressione di tutti cambia con l’arrivo di L. “Grazie per il pranzo, ma si &egrave fatto tardi devo proprio andare..” commenta Erika salutando L. con un bacio sulla guancia uscendo di scena, M. non vede Marco ne I. ma le sue ricerca vengono immediatamente interrotte da Federica che la prende in disparte “Che sai su quella Erika?” M. la guarda stranita “Quello che sai tu, l’ho vista oggi per la prima volta perché?” Federica la fissa “Quella.. quella puttana! Ha intenzione di portarci via L. l’ha detto chiaramente mentre voi eravate di là nello studio, che arrogante! beh? non dici niente?” M. &egrave distratta, la sua mente &egrave ancora nello studio, perché si &egrave spinta così oltre? perché si &egrave fatta guardare dal fratello mentre faceva un orale? e perché era così eccitata nel sapere che lui la stava guardando “Si, scusa.. non credo tu debba preoccuparti, L. &egrave un dominatore.. non lascerà nessuna di voi” Federica la guarda stranita “noi vorrai dire.. ma che hai? ti senti bene?” M. arrossisce, si era appena esclusa senza nemmeno accorgersene “Si, sono solo un pò stanca..” dice cercando di giustificarsi, per tutto il pomeriggio Marco e M. si lanceranno occhiate furtive, sia quando erano nella stessa stanza, sia quando erano distanti, tutto questo non faceva che confonderla, arriva il momento per Marco di andare via, M. esita ma alla fine “Aspettami, torno a casa con te..” L. la guarda &egrave tutto il giorno che M. &egrave più fredda del solito, anche Federica la sta guardando perplessa “Ecco, ci sono un sacco di servizi da fare e se non li faccio io..” tende subito a giustificarsi &egrave vero, &egrave lei a fare i servizi in casa ma perché si sente così in colpa, quasi stesse mentendo, quasi quello non fosse il vero motivo per il quale vuole tornare a casa.
L. annuisce, anche i due fratelli vanno via, L. &egrave pensieroso qualcosa non gli torna nel comportamento di M. ma tutto questo passa in secondo piano dopo che Federica dice ad L. di mostrare alle ragazze il loro regalo, G., Nadia Federica e Luca si avviano dunque nel corridoio, L. apre una delle stanze che fin dal loro arrivo &egrave sempre stata chiusa, una volta aperta la porta le ragazze vedono una bellissima camera, “Ormai passate qui un bel po’ di tempo &egrave giusto che abbiate uno spazio vostro” Nadia e G. si guardano, G. arrossisce, Nadia sorride sono appena diventate compagne di stanza, G. si volta verso L. “Dovremo portare qui l’altro letto dall’altra stanza?” domanda notando un solo letto ad una piazza e mezza, questa votla &egrave Federica a prendere la parola “Dormire insieme, nello stesso letto..” ammicca maliziosamente a G. facendola arrossire “Sono stanco, vado a fare un bagno” dice L. lasciando le ragazze per avviarsi al piano di sopra, si spoglia, si dirige in bagno, apre l’acqua della vasca quadrata, entra la suo interno poggiando la nuda e le braccia sul bordo, la conversazione avuta con Erika nello studio lo preoccupava, sapeva che la storia con Modovski non sarebbe passata in secondo piano ma essere chiamato addirittura a presentarsi al consiglio.. i suoi pensieri vengono interrotti quando la porta del bagno si apre, &egrave Federica avvolta solo da un asciugamano bianco, nelle destra una bottiglia di vino spumante nella destra due calici “Ho pensato volessi un pò di compagnia..” dice avvicinandosi al bordo della vasca e continuando “Posso?” L. la guarda, accenna un sorriso e annuisce “Certo che puoi..”, Federica poggia bottiglia e calici sul bordo della vasca e lasciando cadere a terra l’asciugamano entra nella vasca, Federica si avvicina di fronte ad L. le sue mani passano sui petto di lui “Sei preoccupato per M.?” domanda guardandolo, L. passa una mano sul viso di Federica e le risponde “Sto pensando a quando sono fortunato ad avervi” i due si guardano, Federica sorride mettendosi dolcemente a cavalcioni su di lui “L. sai bene che mi accorgo delle tue bugie, quando la smetterai di mentirmi?” dice guardandolo ed attendendo la vera risposta, L. sorride, la destra va a tenere fermo il suo pisello che con la vicinanza di Federica si era indurito e la sinistra arriva al fianco di Federica guidandola e iniziando a penetrarla, Federica sgrana gli occhi arrossendo nel sentire L. che sta entrando dentro di lei “Questo &egrave giocare sporco!” si lamenta lei mentre lo sente entrare tutto, lentamente centimetro dopo centimetro, sospira “Vuoi che chiamo le altre?” domanda lei che ormai ha abbassato ogni difesa, L. scuote il capo “No, voglio stare un pò da solo con te” dice mentre le mani iniziano a guidare Federica facendola salire e scendere lentamente, lei sospira ancora non potendo rimanere indifferente a quelle attenzioni ma consapevole che L. lo sta facendo per evitare di rispondere alla domanda “Sei un maledetto ruffiano!” sbotta lei iniziando ad assecondare i movimenti della sua mano, i due iniziano a muoversi prima lentamente poi sempre più velocemente, guardandosi negli occhi, agitando l’acqua della vasca che fuoriesce dal bordo, Federica &egrave la prima a venire, si accascia sul suo petto riprendendo fiato, consapevole che L. &egrave ancora duro dentro di lei “Cosa sono per te? Sono solo un’alleata?” la destra di L. le prende il mento, la fissa negli occhi e le dice “Sei il miglior avversario che io abbia mai avuto, sei sveglia, sei bella, sei stronza..” Federica lo bacia sulla bocca, un bacio lento e sentito “Questa volta sei sincero, pensi veramente le cose che hai detto.. ma gli sguardi che riservi ad M. quelli non li concedi a nessuna di noi” L. prova a dire qualcosa ma Federica lo zittisce ponendo l’indice della sua mano destra sulle sue labbra “Mi va bene così per adesso, pensiamo al presente..” dice ricominciando a cavalcarlo.
Intanto Marco ed M. sono tornati a casa, per tutto il viaggio in auto sono rimasti in silenzio entrambi troppo imbarazzati ad quello che &egrave successo quel giorno per parlare, entrano in casa, M. gira l’angolo per entrare nel corridoio quando perde l’equilibrio, si sente avvolgere dalle braccia di Marco “Ehi, tutto bene?” nonostante quella presa sia delle più innocenti M. arrossisce nel sentirsi abbracciare dal fratello, “Si, ho solo bevuto troppo.. accompagnami in camera” Marco l’accompagna in camera, una volta dentro M. fa qualche passo avanti e togliendosi prima una spallina poi l’altra lascia cadere a terra quel vestitino rimanendo completamente nuda con il fratello alle sue spalle, troppo ubriaca per rendersi conto della situazione si piega a novanta per togliersi quei sandaletti, offrendo al fratello la vista del suo sedere e della sua patata provocandogli una nuova erezione, M. riesce a mettersi a letto nuda sotto lo sguardo eccitato di Marco che le si avvicina, lei &egrave seduta con le coperte che le arrivano fino alla pancia e le grandi tette in mostra, “Beh buonanotte allora” dice Marco vicino a lei, “Buonanotte..” risponde M. guardando Marco che non accenna ad andarsene “Cosa c’&egrave?” domanda M. ma Marco non risponde, la sorella si accorge dell’erezione che &egrave proprio all’altezza del suo viso, lo guarda sorridendo, ha capito “Marco sono tua sorella, non posso farteli io i bocchini” il tono e dolce e anche abbastanza sboccata segno che &egrave abbastanza brilla “Si lo so, pensavo solo che dopo oggi..” risponde Marco senza completare la frase non sapendo bene cosa dire “Facciamo così, se domani mi dai una mano con i servizi in casa ti farò un’ultima sega, va bene?” Marco annuisce contento “A domani allora” dice uscendo dalla stanza, M. si stende a letto, pensando che probabilmente l’indomani Marco nemmeno avrebbe dato peso alle parole di sua sorella ubriaca. La mattina M. si sveglia infreddolita, &egrave ottobre e lei ha dormito completamente nuda, si mette subito un pigiama e infreddolita va in cucina per fare colazione, apre la porta della sua camera, la porta della camera di Marco &egrave ancora chiusa accenna un sorriso come immaginava, arriva in cucina rimanendo a bocca aperta, Marco &egrave già in piedi anche lui in pigiama che sta facendo il caff&egrave “Bensvegliata.. ho preparato la colazione” M. osserva il tavolo non crede ai suoi occhi Marco non ha mai preparato la colazione per nessuno figuriamoci se l’avrebbe fatto per lei, si siede al tavolo sorpresa “Ok, che ne hai fatto del vero Marco?” domanda supponendo che quello non &egrave suo fratello Marco sorride e le risponde mentre porta il caff&egrave a tavola “Scema.. eravamo rimasti che ti avrei aiutato con le faccende domestiche oggi ricordi?” M. inarca un sopracciglio adesso le torna tutto “A saperlo in questi anni che bastava una sega per farmi aiutare da te..” commenta pensierosa, i due fanno colazione poi si dedicano alle pulizie di casa, per tutto il tempo Marco non fa altro che aiutarla e lavorare sodo, resta sorpresa nel vedere quanto ci tiene a quella sega fatta da lei, in due finiscono molto prima del previsto, “Abbiamo finito” commenta M. che voltandosi di spalle si ritrova Marco dietro di lei, sembra un bambino che attende di essere portato al negozio di giocattoli, cerca di trattenersi ma &egrave palese la gioia pensando a quello che sta per succedere, M. lo guarda e puntandogli contro il dito con tono severo gli dice “Una sola sega e niente scherzi! intesi?!” Marco annuisce “Si” sembra proprio un tenerci, i due si spostano sul divano nel soggiorno, M. si mette seduta Marco si mette di fronte a lei “Non vuoi sederti?” Marco scuote il capo “Preferisco così” M. abbassa la parte anteriore del pigiama di Marco, stessa operazioni per gli slip trovandosi il pisello del fratello davanti alla faccia, &egrave gonfio e quasi del tutto duro, lo prende in mano, inizia a segarlo lentamente lo sente indurirsi nella sua mano, la situazione inizia ad imbarazzarla, nella stanza regna il silenzio se non per il rumore della sega, alza lo sguardo Marco la sta fissando con un espressione da ebete sul volto “Smettila di fissarmi” dice M. abbassando lo sguardo sul suo pisello che adesso vede avvicinarsi sempre di più alla sua bocca, da sobria riesce ad avere un controllo maggiore, si ferma con la mano “Nooo, abbiamo detto solo una sega non esagerare!” dice M. seccata “Si scusa” dice Marco, M. riprende a segarlo, il ritmo diventa più veloce, sente il fratello sospirare ed eccitarsi non &egrave indifferente a quella sega, M. fissa il pisello di Marco finalmente duro immaginando il sapore che potrebbe avere, immaginando la reazione di Marco che sentirselo prendere in bocca da lei, l’eccitazione sta crescendo dentro di lei così come la voglia di prenderglielo in bocca, lo guarda e gli dice “chiudi gli occhi!” Marco esegue chiudendoli “Prometti di non dirlo a nessuno” un sorriso si stampa sul volto di Marco che continua a tenere gli occhi chiusi mentre dice “Lo prometto”, M. dice ancora mentre continua a segarlo “E’ il primo e l’ultimo non farti strane idee intesi?” Marco ancora una volta annuisce “Si, intesi” la mano di M. si ferma, tiene fermo il pisello di Marco, passa qualche secondo Marco resta a bocca aperta nel sentire il calore della bocca di sua sorella avvolgere la sua cappella, sente la lingua della sorella intorno alla punta mentre le labbra scorrono più avanti arrivando a prendere in bocca metà del suo pisello, M. cerca di trattenersi volendo potrebbe farlo urlare di piacere ma non vuole fargli capire che quanto &egrave esperta nel farli, nonostante &egrave la cosa in cui &egrave più brava addirittura più brava di Federica, chiude gli occhi anche lei cerca di lasciarsi andare, le sembra di avere in bocca il pisello di L. non riesce a credere che sta sbocchinando suo fratello, nemmeno si rende conto che inizia a farglielo da vera esperta, Marco sgrana gli occhi rimanendo a bocca aperta vedendo la sorella con tutto il suo pisello in bocca e sentendo cosa sta facendo con la lingua, non riesce a dire nulla se non “Vengo, vengo..” ma lei &egrave troppo assorta che nemmeno lo sente, Marco viene prepotentemente M. se ne rende conto solo quando ormai ha la bocca piena del seme del fratello, a labbra serrate lo estrae della bocca ripulendogli tutta l’asta rossa in viso per l’imbarazzo corre in bagno andando a sputare, quando esce dal bagno le prime parole che dice “Guai a te se dici una parola su questa storia!” vede il fratello seduto sul divano estasiato a fissare il soffitto, la cosa le da parecchio piacere, si avvicina a lui che nemmeno le ha risposto, sta a gambe aperte con il cazzo ancora in tiro “Ma.. perché &egrave ancora così?” si domanda a voce alta M. visto che l’aveva appena fatto venire, si avvicina a lui, glielo prende in mano &egrave ancora duro non riesce a crederci, si inginocchia fra le sue gambe riprende a segarlo velocemente, ricomincia ad usare la bocca questa volta in maniera più esperta, Marco la guarda sorpreso ricominciando a gemere, pochi secondi e Marco le viene nuovamente in bocca che questa volta M. non si ferma, presa dall’orgoglio continua iniziando a fargli un vero e proprio pompino dei suoi, Marco geme forte sta impazzendo viene ancora, finalmente il suo cazzo da segni di cedimento, l’ha sconfitto, Marco respira a pieni polmoni riprendendo fiato e iniziando a dire cose in preda al piacere “Farò le pulizie di casa per tutta la settimana se me ne fai altri.. anzi tutto il mese” M. arrossisce togliendoselo subito di bocca rendendosi conto del guaio che aveva appena fatto, vinta dall’orgoglio gli ha fatto vedere cosa sa fare veramente e adesso fugge in camera sua, sapendo che d’adesso in poi il fratello non farà altro chi fare cose chiedendogli pompini in cambio.

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