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Le esperienze di Federica

By 28 Gennaio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Io sono Federica, una ragazza solare e allegra ma sono anche un pò timida sopratutto all’epoca dei fatti, per questo motivo lascio che sia qualcun’altro raccontare le mie esperienze. Io sono originaria di Palermo e tutto inizia quando avevo 18anni, ero alta 168cm precisi, occhi castani come i capelli lisci e per quello che riguarda il corpo ho ricevuto sempre molti complimenti, l’hobby di andare sempre in palestra aiuta: Terza di seno e la taglia S.

All’epoca mio Padre ebbe un promozione e fummo costretti a trasferirci a Milano molto velocemente per non perderla, non riuscendo a trovare una casa in tempo fummo costretti a essere ospiti di mia Zia materna. A Settembre la mia famiglia (Papà, Mamma, Io e la mia Sorellina) si trasferì nella casa degli Zii (Zio, Zia e i nostri due Cugini) era enorme, la mia famiglia avevamo le nostre stanze e anche un bagno per tutto per noi ma zone come cucina e salotto erano comuni. Per me la situazione era imbarazzante, non ci vedevano da più di 5 anni e ritrovarsi all’improvviso a convivere con loro non era il massimo, come ho detto io era una 18enne e mia sorella una 16enne mentre i miei cugini avevano 27 e 30anni. Ovviamente loro fecero di tutto per tranquillizzarci e farci sentire a casa ma non poteva cambiare alcune cose, il mese di Settembre era caldo e se fossi stata a casa mia sarei stata mezza nuda ma in quella situazione preferivo stare più coperta. Quando i nostri genitori non c’erano i miei Cugini per scherzare mi dicevano di svestirmi un pò e mostrare cosa avevo sotto con tono maliziosi e avevano anche ragione, ma come vi ho detto sono una persona timida e all’ora lo ero ancora di più. Un giorno le nostre famiglie decisero di fare un gita ma Io e mia Mamma Marina per gli amici Mary decidemmo per rimanere a sistemare le valigie, volevamo farlo senza mia Sorella capace di combinare solo casino. Quel giorno faceva una caldo quasi rovente e mia Mamma si era messa in short e canotta, ovviamente mi ordinò di fare lo stesso per tutto il lavoro che avevamo da fare, entrambe vestite leggere iniziammo ma non eravamo sole: C’era anche mio Cugino di 27anni Alessandro.

Quel giorno Ale non aveva voglia di uscire e decise di rimanere a casa, alto 185cm, fisico atletico praticando pallanuoto e un bell’uomo con i capelli castani corti. Ale si affacciò alla stanza mentre noi sistemavamo le valigie e si fermò a guardarci “Oh finalmente uno bello spettacolo in casa” era molto bello con i pantaloncini e la maglietta

“Come mai a casa?” Io e mia Madre all’unisono per quanto fosse strano

Ale non ci vedeva niente di strano anzi ci guardava come se lo fossimo noi “Alcune volte mi piace starci, ci vuole un pausa tra lavoro, allenamenti, amici e poi sono in vacanza”

“Allora buon riposo” mi venne naturale

“Posso darvi una mano se volete”

“Oh ma non c’&egrave bisogno” non volevo disturbarlo

“Alcune valige le ho messe io in alto, posso aiutarvi senza usare la scala”

“Se proprio vuoi” Mamma non poteva perdere l’occasione, trasportare la scala con il caldo non era il massimo per noi

Ale ci aiutò molto quella mattina, scherzava anche con la Mamma facendole anche dei complimenti ma capivo il suo intento di non farsi notare e sentire da me “Sicura di essere mia Zia?”

“Direi di si” le sembrava strana la domanda

“A me sembri di più la sorella maggiore di Fede”

La risposta la fece sorridere “Tra me e mia sorella ci sono pochi anni di differenza”

“Tu menti cuginetta”

“Oh non prendermi in giro, comunque grazie caro” Ale sembrava voler essere solo gentile ma la Mamma apprezzava il gesto

Continuò per un pò e poi venne da me facendo lo stesso “l’ultima volta che ci siamo visti portavi l’apparecchio se non sbaglio”

“Si &egrave vero, la prima volta avevo 9 anni e l’ultima 13-4”

“Se non sbaglio 5 anni fà quindi si più o meno, giocavi ancora con i trucchi di Mamma”

“Io non giocavo, imparavo a usarli” ironica, come osava?

“Almeno ora non ne hai più bisogno, avrai fatto stage di cuori Fede”

“Nessuno me l’ha mai confessato ma chissà”

“Bhe posso solo dirti questo: Con la tua bellezza e il tuo spirito solare faranno la fila, puoi credermi” quanto era carino a dirmelo

“Grazie, sai davvero come fare venire un sorriso a una donna” ormai lo avevo capito o almeno lo credevo, cercava sempre di fare sorridere una donna con dei complimenti un vero gentlemen

Grazie a lui finimmo presto, eravamo tutti sudati e io pensai bene di andare subito a farmi una doccia, mi persi sotto la dolce acqua che scorreva su di me. Mi misi a pensare, erano stati così gentili e pensai di superare l’imbarazzo con il caldo sarei andata in giro per casa più leggera, senza quei pantaloni lunghi e poi avrei anche smesso di soffrire o almeno avrei ridotto la pena.
Quando fui fuori dal bagno dimostravo il mio cambiamento rimanendo in short e maglietta, girai per casa cercando la Mamma per chiederle se era il caso di cambiare pettinatura arrivando all’ingresso della cucina. Vedevo la Mamma seduta mentre Ale impiedi dietro di lei le faceva un messaggio alle spalle, mi ritrovai a pensare: Se &egrave bravo io sono la prossima.

“Vado bene?”

“Oh grazie, ne avevo bisogno” lei si rilassava “non sapevo del tuo talento da massaggiatore, devi insegnare a tuo Zio”

“Sono uno sportivo, imparare a massaggiare &egrave una delle basi e tu con quello che fai ogni giorno non mi meraviglio di questa tua tensione” Ale mi vide e mi fece un cenno con la testa

Io decisi di appoggiarmi alla porta e attendere il mio turno “Cosa ci vuoi fare, sono in vacanza ma ho sempre da fare” quando iniziò a massaggiarle la schiena mi nascosi, non sapevo il perch&egrave lo feci e continuai a spiarli

Ale riusciva ancora a vedermi nonostante fossi nascosta, “Ma che fai Ale?” imbarazzata e mentre cercava di toglierle la maglietta, ma lei si opponeva anche se era una resistenza debole o così mi sembrava

“Cerco di farti rilassare” le sue mani si spostarono sul seno

La Mamma era una bella donna di 40anni, bionda, alta 170cm e il suo corpo era simile al mio solo ma un pò più formosa, io e mia sorella eravamo molto simili a lei rendendoci molto felici sopratutto quando un uomo le faceva i complimenti come se fossero rivolte anche a noi. Ora la donna che più ammiravo veniva toccata da nostro cugino “Ale ti prego” un piccolo verso di piacere “non possiamo farlo” era tutta rossa

“Quindi lo vuoi ma non puoi?” rincalza

Era confusa e imbarazzata “Lo sai che non intendevo questo” Ale ne approfittò per toglierle la maglietta lasciandola col reggiseno, mi era capitato di vedere i miei fare sesso ma mai avrei immaginato di vederla con un’altro uomo, sopratutto mio cugino. Sarei dovuta andare via ma ero in preda a diverse emozioni, una sensazione di caldo attraversò il mio corpo provocando una strana sensazione e poi la curiosità, dovevo vedere. Le sue mani le accarezzavano il seno con vigore “Non dobbiamo, sono tua Zia e poi come faccio a guardare mia sorella in faccia”

“Zia Mary e Nipote che si divertono, dov’&egrave il problema?” Ale iniziò a baciarla sul collo

La sua voce era più fievole “Ti prego………………. no” la conoscevo se avesse voluto l’avrebbe stroncato subito ma non lo faceva, non sapeva come comportarsi con il nipote oppure le piaceva? Questa ultima possibilità mi provocò un brivido e iniziai ad accarezzarmi la braccia.

Iniziava a slacciarle il reggiseno “Non possiamo…………. per favore” ormai il suo tono era dolce ed eccitato, la sua resistenza mancava di convinzione, lo lasciava fare

Quando le tolse il reggiseno mi guardò facendomi l’occhiolino mentre lo annusava, facendolo mi fece sprofondare dalla vergogna e volevo andarmene ma la curiosità di vederla con un’altro uomo, sopratutto nostro cugino mi tenne ferma. Lanciò il reggiseno verso di me e le sue mani furono a diretto contatto con il suo seno mentre lo accarezza, strizzava i capezzoli e baciandole il collo “Sei magnifica”.

La sentivo ansimare dal piacere “Ti prego …………….. bas………….. bas………” le sue mani erano sopra le sue ma non capivo ancora se per fermarlo o aiutarlo. Cambiò approccio, si inginocchiò davanti di lei iniziando a baciarle e leccarle il seno “Ti prego” si prendeva tutto il tempo, con le mani lo teneva, la lingua leccava ogni centimetro “continua….” succhiava i capezzoli per poi giocarci con i denti “Mph! Per fav……ore……..co…nti…….continua” per poi ricominciare mentre mi lanciava i suoi sguardi. Continuò per diversi minuti e per il piacere si muoveva, non riusciva propio a stare ferma “Baci….ami tutta Ale” quando smise e si rialzò “No, perch&egrave ti fermi continua prima che arrivi Fede dal bagno”

Sorrise sapendo di me mentre li spiavo e iniziò a togliersi i pantaloncini “Tranquilla ho fatto in modo che sia in camera sua, ma hai ragione dobbiamo sbrigarci Mary” tirò fuori il suo……….. bhe non sò come dirvelo siccome mi imbarazza un pò ma lo farò comunque, tirò fuori il cazzo davanti a mia Mamma “No, questo non posso farlo”

Era bello grosso “Prendilo” ma non voleva superare quella soglia e allora lo fece lui per lei, la prese per i capelli e la costrinse a prenderlo, la spingeva su e giù facendosi un bocchino “Oh SI! Puttana mia!” vedevo la sua testa muoversi mentre il suo cazzo duro spariva ricompariva dalla sua bocca. La costrinse per un pò ma poi la lasciò fare da sola, tolse la mano ma lei continuava “Lo sapevo che eri troia” non avevo visto molti cazzi in vita mia ovvero quello del mio ragazzo Giovanni e di mio Padre, ovviamente prendevo in considerazione solo Giovi e non era minimamente paragonabile al suo. Non sò il perch&egrave ma forse perch&egrave lui era un’uomo più grande lo aveva anche più grande e la cosa mi eccitava, non potevo fare a meno di sfiorarmi con una mano il seno e le mie parti intime. “Fammi vedere quanto ti piace il cazzo Mary, il mio cazzo” Ale con le mani le strizzava i capezzoli per farla godere

Dal succhiare passò a passare la sua lingua su tutto il cazzo, partiva dalle palle fino all’asta per finire “Un bel bestione, com’&egrave bello succhiarlo” il suo tono era deciso, eccitato ma deciso

Continuava succhiarlo e la vedevo metterci passione “Sapevo che eri la troia delle troie, continua puttana mia” non se lo faceva ripetere “ho alcuni piani per te” continuò succhiando, leccando e segando quel bel cazzone duro finch&egrave “Finiamola prima che arrivi Fede, tra poco sborro”

Iniziò a segarlo forte mettendo la bocca aperta davanti al cazzo e alla fine divenne rigido schizzando la sborra, il primo schizzo finì in bocca mentre gli altri sul petto e le tette, a questo punto tanto vale chiamarle così “Bella calda, gnam buona” Ale la prese per i capelli e le fece pulire il cazzo mentre mi fece un’occhiolino soddisfatto.

Non c’&egrave la feci più e scappai via, cercando di non pensarci rimasi in camera mia per un’ora ma quando uscì nel corridoio incrociai Aldo, eravamo soli “Allora ragazzina, piaciuto lo spettacolo? Vedere un vero uomo con una donna e non dei ragazzini?” non riuscivo a rispondere ed evitando il suo sguardo me ne andai, speravo fosse finita lì. Ma non era finita, il giorno dopo nel pomeriggio ero da sola a casa e mi trovavo in camera mia, messaggiavo con le mie amiche di Palermo mentre sentivo qualcuno rientrare a casa. Non distolse la mia attenzione “Ciao ragazzina” mi girai subito vedendo Ale alla soglia della mia camera

“Ale!” era da ieri in corridoio non rimanevo sola con lui

“Non hai ancora risposto alla mia domanda” non perse tempo “Ti &egrave piaciuto?” io non sapevo cosa rispondere e rimasi zitta “Lo prendo per un si …………… hai un ragazzo?”

Ero imbarazzatissima “Si, Giovanni …………… &egrave rimasto a Palermo, siamo in una relazione……..” lasciai passare qualche secondo di incertezza “…..a distanza”

Si faceva strada nella camera “Capisco, sai posso capire il perch&egrave ci spiavi” ero tanto rigida da sembrare congelata ” lontana dal tuo lui…………………. e poi vedi due persone farlo, &egrave una cosa normale” mi appoggiò la mano sulla spalla “Ma sei rigida, lascia che ti aiuti” iniziò a farmi un massaggio alle spalle. Era una scena già vista, l’imbarazzo continuava a crescere mentre speravo andasse via ma allo stesso tempo volevo rimanesse, rimase. Dopo alcuni minuti sembrate ore lo sentivo togliersi i jeans dietro di me e qualcosa di duro si appoggiò sulla mia spalla “Perch&egrave non ti giri e lo guardi?” rimasi immobile “Davvero?” non mi voltavo “se non ti giri me ne vado” a quelle parole lo feci ritrovandomelo davanti “Allora? Com’&egrave?”

“Grande” come vi avevo già detto prima non ho visto molti cazzi e quello era il più grande che avessi visto

“Ora toccalo e bacialo” avvicinai lentamente la mia mano, lo testai con le punta delle dita e pensai: E’ solido. Passai lentamente le dita su tutto il cazzo come se volessi studiarlo e poi lo presi con tutta la mano. Chiuso nella mia mano era durissimo e iniziai lentamente ad andare su e giù segandolo, con una mano iniziò ad accarezzarmi i capelli “Sei brava……………………….. hai fatto pratica con Giovanni?”

“Con Giovi? Si ma……………..” la sua mano arrivò al mio viso, devo dirlo era dolce e piacevole

“Ma…………….” voleva sapere i miei piccanti segreti

“Quando me lo chiedeva gli facevo una sega ma non durava molto ma il giorno della mia partenza mi chiese un regalo” con la mano mi sembrava che alle mie parole il suo cazzo sembrava gradire la cosa

“Che regalo ragazzina?” ora l’altra mano si mise a massaggiare il mio collo

“…………… mi chiese di fargli un pompino, ci chiudemmo in camera e chiudendo la porta glielo feci, ovviamente io non potevo…………………………….. sporcare e allora presi lo sperma in bocca” mentre parlavo sentivo i suoi sospiri di piacere mentre mentre la mia mano continuava la lenta sega

Se fosse stato Giovi sarebbe già finita ma Ale sembrava pieno di energie ed era passata mezz’ora “Allora adesso sai cosa fare Fede”

Sapevo cosa voleva dire e mentre con l’altra mano iniziavo a massaggiargli le palle con la bocca gli diedi un bacio sulla punta, lo sentivo caldo sulle labbra e capivo sempre di più la differenza tra i due soli cazzi che avevo mai provato. Ale c’&egrave l’aveva più lungo e grosso di Giovi e mi chiedevo: Ale &egrave più dotato di Giovi oppure &egrave la differenza tra un’uomo e un ragazzo?. Iniziai a baciare il cazzo in diversi punti sentendo il muscolo e mi aumentava il desiderio, per l’eccitazione dovetti chiudere le gambe con forza mentre ritornavo a baciargli la punta ma iniziando ad assaggiarlo con la lingua. Iniziai ad essere più decisa leccandogli il suo bel cazzo per poi mettermelo in bocca, misi le mie mani sulle sue natiche mentre lo succhiavo e leccavo. Smisi solo perch&egrave mi ci costrinse “Di già?” ero triste non potevamo aver già finito ma per fortuna iniziò a spogliarmi

Mi fece alzare e mi abbracciò da dietro iniziando a baciarmi dolcemente il collo, lentamente mi tolse la maglietta e poi il reggiseno ma senza toccarmi le tette anzi mi accarezzava le dolcemente braccia. Sempre con molta lentezza il che non mi dispiaceva e in un solo movimento mi tolse short e il tanga “Vai sul letto” obbedii molto volentieri mentre anche lui finiva di spogliarsi. Prima di venire da me prese un preservativo e lo mise sul comodino vicino al letto: Sapeva già cosa mi voleva fare e sapeva di riuscirci.

Io ero sdraiata sul letto nuda ad aspettarla ma la mia timidezza mi faceva tenere chiuse le gambe e coprire le tette con le mani nonostante fossi eccitata, si mise seduto vicino di me iniziando ad accarezzarmi, con una mano mi accarezzava il braccio e l’altro la coscia. Le sue carezze erano dolci e non ci volle molto per lasciarmi andare, godevo sotto le sue mani calde ed esposi le mie tette mentre allargavo le gambe. Iniziammo a baciarci con la lingua mentre una mano passava tra le mie tette e una alla mia figa, la sua mano tra le mie tette ma la protagonista era l’altra. Con le dita mi accarezzava ma io non c’&egrave la facevo più e venni “AH SIIIIIIIIIIIII!!” gli strinsi il braccio con le gambe per il piacere

“Ti piace eh?” Ale guardò l’ora “E’ il caso di sbrigarsi prima che ritorni tua sorella o Mary” prese il preservativo e se lo mise “potrebbe essere gelosa” mi piegò le gambe e si mise sopra di me. Mentre mi baciava sopra di me potevo sentire il suo cazzone strusciare sulla mia pancia e poi iniziò a baciarmi, leccarmi il collo fino ad arrivare al seno. Lo sentivo succhiarmi i capezzoli mentre con una mano strusciava la punta del cazzo sulla mia fighetta, mi stava facendo una dolce tortura “Pronta?”

Non mi diede il tempo di rispondere e con un solo forte colpo me lo inserì dentro tutto “AH!!” il mio urlo era un misto di piacere e dolore, in mano il suo cazzo duro era bello ma dentro era estasi. “Mi stai spaccando in due!” mi sembrava di aver perso la verginità una seconda volta. Mi allargava così tanto da fare sembrare quello di Giovi tre volte più piccolo, mi scopava lentamente e ogni volta sembrava stesse per uscire ritornava completamente dentro, poi mi prese e mi mise a pecora “Ah si ancora!!”

Il suo approccio cambiò “Inizi a fare la troietta come Mary” iniziò a scoparmi con più vigore e la cosa mi faceva godere “Oh si mia bella puttanella prendilo”

A quelle parole mi sembrava di rivivere lo spettacolo di ieri e stranamente mi stuzzicava “MMmmmmm…………lo voglio………..tutto” decisi di stare al gioco ma siccome non l’avevo mai fatto prima cercavo di fare il mio meglio godendo

“Prendilo puttana! Il tuo ragazzo ti faceva godere così?”

“Quale…………..rag…….azzo?”

“Adesso di chi sei la puttana?”

“La…….tua? So..no la tua………………….puttana ALE!!” sentendomelo dire mi prese per i capelli scopandomi senza sosta. Alla fine arrivai all’orgasmo “Ahhh………………CAZZO SI!!!” mi piaceva essere scopata in questo modo rude

Lui mi aveva sentito vibrare “Si godi Fede………………….fammi sentire la PUTTANA CHE SEI!” gli facevo sentire tutti i miei versi di piacere e continuammo finch&egrave non sentii di venire di nuovo “Adesso fammi sborrare!!” mentre stavo venendo mi strinse a s&egrave cercando di andare più a fondo possibile, sentivo caldo

Dopo esserci presi qualche secondo uscì da me per poi togliersi il condom e chiuderlo, mi girai verso di lui e vidi il preservativo pieno di sperma “Sentendo caldo per un’attimo pensavo si fosse rotto” che sollievo

Avevamo entrambi il fiatone “Tranquilla &egrave normale” iniziò ad accarezzarmi il viso guardandomi negli occhi “Io e te ci divertiremo” io gli feci un grande sorriso, mi stavo ancora godendo il piacere dell’orgasmo “Sbrighiamoci prima che arrivino ragazzina”

Aveva ragione appena ci rivestimmo e lui uscì dalla camera ritornarono mia Madre e mia Sorella, si scusarono del ritardo perch&egrave la Mamma aveva iniziato a parlare con un’altra signora al supermercato. All’idea di essere scoperta mi venne un’infarto ma mi eccitò anche un pò, forse era ancora il piacere del sesso che continuava? Dopo il mio massaggio ce ne furono altri e grazie ad Ale imparai un paio di cose sul sesso e su di me, le misure del cazzo di Ale lo rendevano dotato e il mio ormai ex Giovi non arrivava al normale facendomi capire perch&egrave credevo di avere perso due volte la verginità. Scoprii la mia passione per il sesso orale su come farlo e riceverlo, ovviamente mi fece anche capire che si scopava ancora anche mia la mia Mamma. La questione mi faceva sentire strana, facevo sesso con un’uomo e lo condividevo con un’altra, mia Madre.

Un giorno mi trovavo in camera mia davanti al portatile quando vidi Ale alla porta “Ti serve qualcosa?” mi fece un’occhiolino e capii “Mi dispiace ma la sorellina &egrave in soggiorno con una nuova amica, vai in bianco Cugino”

Entrò nella stanza chiudendo “Non sono qui proprio per questo” e si mise seduto sul mio letto

Mi venne un sorriso ironico “A me non sembra” e anche la voce lo era

“Domani voglio scoparmi Mary”

Ero sorpresa era la prima volta che me lo diceva in anticipo “Di solito mi dici di averla scopata e mai prima, ti posso aiutare?”

“In effetti &egrave quello che voglio, dovresti dirle che esci così crederà di essere soli in casa”

“Come mai?”

“Ti ricordi quando ci spiasti in cucina?”

“Secondo te?” ma che domande “Certo che si! La prima volta in cui te la sei scopata”

“E’ passato un pò di tempo da allora e vorrei festeggiare ricreando l’atmosfera, che ne dici?”

Ero dubbiosa ma ricordando l’eccitazione mentre li guardavo “Va bene, proviamo”

La mattina dopo dissi a mia Mamma che sarei uscita con una delle mie nuove amiche, facevo anche finta di prepararmi e poi lei uscì per fare compere. Ale mi accompagnò nelle studio di mio Zio e mi misi nella cabina armadio dove attraverso le fessure delle porte vedevo tutto, lui le messaggiò della mia uscita “E’ l’ora dello show, goditelo”

Dopo neanche 5 minuti la sentii ritornare a casa e intanto io osservavo lo studio, era grande quanto due stanze normali, aveva diversi cavalletti, un soppalco e una grande scrivania in legno. All’improvviso la porta si aprì e li vidi entrare, la Mamma indossava dei leggins neri e una canotta fucsia mentre Ale una maglia bianca con dei jeans “Non possiamo continuare e se ci scoprono? Non &egrave giusto farlo” la sua voce era nervosa

Si erano messi vicino alla scrivania “E’ questo il bello…………..il rischio”

“Ma sai cosa succede se Tuo Padre, mia Sorella, mio Marito e le mie figlie lo scoprono?” era molto preoccupata “distruggeremmo le nostre famiglie”

“Allora non lo scopriranno e quelle belle fighette delle mie cugine possono unirsi a noi” si era avvicinato molto a lei

“Ma come os….. hmf” lui la abbracciò con forza costringendola in un bacio, una delle sue mani finì sul suo culo, lei riuscì a staccarsi dalla sua bocca “Dobbiamo finirla qui!” ma lui continuava a baciarla e leccarla sul collo, io conosco quella piacevole sensazione

Prese con forza i suoi capelli facendole piegare la testa e un piccolo urlo di dolore “Tu sei solo una troia………… una troia che deve solo pensare a farsi scopare………… tranquillamente” la sentivo lamentarsi per il dolore dovuto dai capelli “tanto sai di volerlo”

“Dobbiamo fermarci” la mise con forza a 90 gradi sulla scrivania “siamo ancora in tempo”

Mi sentivo leggermente eccitata abbastanza da iniziare ad accarezzarmi il seno mentre vedevo Ale scendere “Ogni volta la stessa storia, prima ti lamenti e dici no per metterti a posto la coscienza ma poi godi mentre sei tu a scoparmi come la puttana che sei”

Mentre scendeva abbassava i leggins della Mamma lentamente in modo molto sensuale “Ale non possiamo andare avanti così, dobbiamo smetterla……….mmmmmm pensa a Carlotta” la sua voce si era fatta più accondiscendente, si Carlotta la ragazza di Ale una modella con un corpo stupendo, bionda e alta 175cm ma sembrava non importargli e continuava

Lo vedevo mentre le accarezzava il culo e glielo leccava, poteva dire quello che voleva ma poteva andarsene e invece rimaneva e le vedevo il sorriso sul volto, che zoccola la Mammma. La scalda e non ci mette troppo ad arrivare al tanga spostandolo mostrandomi la sua fica, le sue mani rimangono ferme sul culo mentre con la lingua gliela leccava tutto intorno “Visto? Come dicevo io” la sua unica risposta fu un’ansimare di piacere. La lingua arrivò direttamente alla figa e la vedevo mentre gliela leccava lentamente, mi eccitava perch&egrave conoscevo perfettamente quelle sensazioni di Ale su di me, non resistevo più e iniziai a toccarmi. Con la mano tra le gambe iniziai ad accarezzarmela lentamente mentre iniziava a prendergliela completamente in bocca per succhiarla, sapevo cosa sentiva mentre lui succhia la lingua bella umida te la lec…………ca per p…….oi en….trarti…………..oh siiiiiiii!. La senti dentro mentre la gira tutta e ti scopa con la lingua aaaaaaahhhhhhhh si! e poi dolcemente inserisce le dite scopandoti con quelle ah siiiiiiiiiiii!!! Ale continua. Era come se stesse scopando anche me e continuammo ooooooooooooooh cazzo si ……………scopami più forte con quelle dita aaaaaaaaaahhhhhh. Ehm scusate continuammo mmmmmmmm finche non venni per la prima volta e fu strano perch&egrave vidi venire la Mamma come me, non avevo l’aveva mai visto tanto eccitata da leccare la scrivania, devo dirlo: Che puttana.
Ale si slacciò i Jeans e con un solo movimento si tolse anche le mutande, la vista del suo bel cazzo duro mi faceva venire voglia di uscire ma purtroppo non potevo e la cosa mi uccideva. “Passamelo” a quelle parole da una mano chiusa di lei gli passò qualcosa che aprì, era un condom. Guarda guarda aveva un preservativo in mano fin dall’iinizio e quella era veramente una recita, il bastardo mi mostrava il suo cazzo mentre se lo metteva e lo odiavo perch&egrave volevo farlo io………………………….con la bocca.

Con la punta giocava con lei, la sensazione di sentirlo al varco mentre lui ti fà aspettare accrescendo la voglia e poi ti accontenta “Ahhhhhh” la sua voce mentre lo sentiva entrare lentamente. Oh sapevo com’era, bello duro e grande lo senti farsi strada lentamente fino ad entrare tutto per rimanere fermo mentre si muoveva col bacino per………………………toccare i punti giusti “mmmmmmmmmmmmmmmmmmmm Siiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!” la sentivo per la lenta scopata.

Mmmmmmmmmmmm sentirlo andare su e giù lentamente era una goduria “Quanto ti piace il mio cazzo troia?” oh io l’adoro

“Ooooohhhhh Siiiiiiii!! Mmmmmmmmmmm sai come mi piace il tuo cazzone Ale!!” godeva mentre iniziava scoparla sempre più forte, mi scopavo con le dite per godere con loro mmmmmmmmmm dai continua!!

“Dai prof puttana fammi sentire come godi” si esatto mia Mamma &egrave una professoressa di Inglese alle superiori “ti scopi anche gli alunni vero? Come la desideriamo tutti vero? Una Maestra troia!!!”

“Aahhh no…………………..mmmm loro han…no solo…………cazzetti piccoli, io voglio………………..solo………………. aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh!!!!”

“Dimmelo puttana!! Cosa vuoi?!!!”

“Voglio solo CAZZONI di VERI UOMINI!!!!………………….mmmmmmmmmm cosa me ne faccio di cazzetti inesperti? AH!!! SOLO IL TUO BEL CAZZONE!!!”

“Oh si ci pensano quelle belle fighette delle mie cugine a loro, forse dovrai scoparle………..saranno come la Madre delle puttane in calore!!!!

“Non parlare di lo………….ro aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa……………………………………………. noooooooooooooooooo………………………sei solo…………….mio!!! Sono la tua………… mmmmmmm porca………….OH SIIIII Lì!!!!!!”

Come godevamo, poi all’improvviso uscì e iniziò a scoparle il culo “AH!! Bastardo!!!”

“Oh si bello stretto………………vedrai come te lo allargo!!” la stava inchiodando sulla scrivania

Dal volto capivo che le faceva male “Mmmmmmmmmmmm cazzo se fà male!! Sfondami porco……………………………. allargami il culo!!” lo spettacolo continuò e venni una seconda volta come lei. Era venuta dal culo, la fece girare “Ahi!” quando il culo toccò legno

Le tiro fuori le tette iniziando a succhiarle “Oh sii fai la puttanella che sei!” mmmmmmmmm come se la scopava

“Sono un puttanone!!” prese il suo volto e iniziò a limonarlo con passione “la tua pu…ttana!! solo tua…………………. scopa la tua TROIA!!!” continuarono e poi la stese sul tavolo mettendosi le sue gambe sulle spalle, erano entrambi sopra il tavolo mentre le faceva sentire quel bel ca……zzone fino in fondo aaaaahhhhhhh!!. Chissà fino a deve arrivava? Ale ha davvero una bella resistenza

Lei si avvinghiò a lui e n&egrave approfittò per tirarla su scopandosela impiedi “Ti piace cosi?” il dolce vantaggio della gravità, la vedevo mentre impalata volava sul cazzo

Lo baciava “mmmmmmmmmmm……..vai…..più a fon…..DO!!!” oh siiiiiiiii come se la scopava quella puttana……….. e andar….ono avanti………………aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhh, io esausta raggiunsi un’orgasmo multiplo e mentre mi godevo la sensazione la vidi venire per la terza volta

La fece scendere e subito in ginocchio gli tolse il preservativo iniziando a succhiarglielo “Ormai sai cosa fare………………..oh fammi venire zoccola!” con le mani glielo teneva alla base mentre lo faceva scomparire e ricomparire dalla bocca. Mmmmmmmmm succhiava il suo cazzone e poi lo leccava avida “fammi venire……………………………sborro!!AH!!” Si irrigidì e le sborrò in bocca, la calda sensazione mentre ti riempe la bocca……………………e poi inghiottì tutto, mentre ritornava normale lo succhiava tutto senza tralasciare una goccia.

Ero esausta e lo erano anche loro………………si rivestirono e se ne andarono, avevo scoperto una cosa: Da mia Mamma avevo ereditato la passione per il cazzo e di averlo in bocca, sopratutto in bocca.

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