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Racconti Erotici EteroTrio

Mia suocera e sua figlia

By 23 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Fabio, un ragazzo di 28 anni, di professione faccio il rappresentante.
Un anno fa mi sono sposato con Tatiana, una ragazza diciannovenne, figlia di una cliente. Lei è una ragazza carina, ma non bella, non è certo una top model ma una di quelle ragazze che si vedono girare per le strade e che popolano gli uffici. E’ alta 1.65, capelli ricci biondi, belle gambe ed un seno da seconda e quindi un po’ piccolino, purtroppo.
Il suo viso si notano gli zigomi sporgenti, il naso a patata, occhi marroni. Non è sicuramente una bella ragazza ma il suo carattere mi piaceva.
Di lei posso dire che è una ragazza timida, taciturna. Quando la vedevo mi era insignificante essendo ancora una ragazzina e di fatto non ancora sviluppata come donna. Quando l’ho vista le prima volte lei aveva quindici anni e io più grande di lei ero interessato ad altre ragazze ed assolutamente non a lei.
La madre Serena gestiva un negozio Il negozio a circa 100 Km da dove abitavo abitualmente.
Nei giri di presentazione alla ricerca di ordini di materiali sono andato a trovare un signore che aveva un negozio a cui fornivo sempre gli stessi articoli ma volevo cercare di fargli fare un ordine dei nuovi prodotti ma lui imperterrito ha fatto le solite richieste di acquisto. Ciò mi ha fatto perdere molto più tempo del previsto. Solitamente effettuavo il giro della clientela in giornata ma a causa della pignoleria e la testardaggine dell’uomo ho perduto molto tempo. Quel cliente era metodico ed era abituato a preparare la lista dell’ordine senza variare nulla. Sapendo del comportamento dell’uomo mi ero ritagliato un tempo maggiore rispetto agli altri clienti.
Il comportamento di Serena era diverso e mi sono come sempre recato di persona. Lei è sempre presa da mille cose sia in negozio sia in famiglia. infatti deve seguire Tatiana nell’andamento a scuola, deve badare alla casa, al negozio. Il marito è un fannullone e non è capace di organizzarsi.
Per un gesto di cortesia e simpatia mi sono presentato da lei proprio al momento della chiusura serale.
Serena è una signora di 43 anni, capelli rossi, di seno ha una quarta, occhi chiari tendenti al grigio, è alta 1.69, belle gambe con polpacci pronunciati. La ritenevo proprio una bella donna.
A causa degli impegni che lei si sobbarcava non mi ha potuto dare retta e mi ha dato appuntamento a mezza mattina dell’indomani e con un sorriso mi ha chiesto come pensavo di fare per la notte e dove pensassi di passare la notte.
La risposta era ovvia: avrei cercato un albergo per pernottare e cenare ma lei per scusarsi del disguido che ha creato mi ha detto “Non se ne parla nemmeno! Ho una casa grande e una stanza per gli ospiti che non uso mai. Quindi vieni da me e non metterti scrupoli. Non disturbi affatto, anzi è un piacere averti con noi”
“Non voglio disturbare né te né la tua famiglia”
Ma lei ha insistito “Non disturbi affatto! A casa c’è solo mia figlia Tatiana, che dopo cena si ritira nella sua stanza a studiare, e mio marito che finito di mangiare si addormenta sul divano di solito ubriaco”
La donna nel dirlo ha dato l’impressione che quella situazione le pesasse ed effettivamente non era il massimo delle aspettative; mi è sembrato dalla espressione del volto che per lei quella vita era deludente.
Ho atteso che abbassasse la serranda del negozio e visto che non aveva automobile le ho dato un passaggio con la mia auto fino alla sua villa.
L’auto era parcheggiata sotto un lampione che illuminava bene la zona e per farla montare in auto dal lato passeggero, per galanteria, le ho aperto la porta. Il movimento del suo corpo mi ha consentito di godermi, senza che me lo aspettassi, uno spettacolo da far drizzare il cazzo ad un eunuco. Serena quella sera indossava una gonna lunga quasi ai piedi con spacco laterale che si è aperto mettendo in mostra le sue stupende gambe. Una volta seduta, stando fuori dall’auto, dall’alto, ho potuto ammirare le sue prosperose tette che erano lì in bella vista con il petto nudo; era visibile il seno tra le due mammelle.
Giovane come ero non sono riuscito ad evitare che il mio cazzo si drizzasse.
Durante il tragitto verso la villa è stata una felicità. L’erezione era tale che sembrava voler sfondare i pantaloni.
Giunti a destinazione, la scena si è ripetuta. infatti aprendo la portiera sono andato subito a godermi le tette e poi sulle splendide gambe.
Lei era allegra e mi ha fatto entrare in quella ampia villa chiamando il marito Guido che mi ha presentato. A lui ha spiegato che mi aveva invitato per darmi meno disagio a causa degli impegni che lei aveva.
Il marito, non di certo un bell’uomo, era già brillo, non ha fatto eccezioni ed il tono delle parole era apatico “Va bene, se hai deciso così per me non ci sono difficoltà!”
Serena ha preparato la cena, poi ha chiamato Tatiana, presentandomi a lei.
Dopo le presentazioni iniziali la ragazza ha chiesto “Mamma, dopo cena vorrei andare con le mie amiche ad una festa, se per te va bene?”
“Dov’è la festa?”
“la fanno a casa di Emma. Ti ricordi? E’ la mia compagna di classe”
“Ma Emma abita a trenta chilometri da qui! Sei matta ad andarci! E’ lontano!”
“Beh mamma, puoi accompagnarmi tu?”
“Non se ne parla nemmeno! E poi dovrei restare lì in auto per ore ad aspettarti. Sono stanca dopo una giornata di lavoro. Cerca di capirmi, figlia mia!”
“Uffa mamma! Ci tenevo molto! Al babbo è inutile chiederlo. Fra mezz’ora è cotto dal vino. Se non mi accompagni tu devo restare a casa e mi dispiace perché ho detto che ci sarei stata”
Allora viste le posizioni contrastanti di madre e figlia, con cautela, sono intervenuto “Senti Serena, se vuoi e ti fidi, potrei accompagnare Tatiana. Poi mentre lei è alla festa mi faccio un giro. Le lascio il mio numero di cellulare e quando è pronta per tornare la vado a prendere”
“Ci mancherebbe che non mi fidassi di te! Ti conosco da anni e per me sei come un figlio ma non ti devi disturbare per i capricci di una ragazzina!”
“Non mi disturba affatto farlo e poi mi fa piacere. Almeno posso alleviarti il peso e vorrei sdebitarmi per il disturbo che ti sei presa ad invitarmi a casa tua per la notte”
“Ok. Se Tatiana vuole andare e non ha disdetto puoi accompagnarla!”
Tatiana sentendo quelle parole ha cambiato atteggiamento ed è apparsa contenta. Timidamente mi ha detto “Grazie signor Fabio”
“Beh chiamami solo Fabio. Sentirmi chiamare ‘signor’ mi fa sentire vecchio. In fin dei conti siamo giovani entrambe e poi io ti do del Tu e tu mai del Lei? Non sta bene!”
Durante la cena ho parlato con Serena e molto poco con il marito che già da prima dava cenni di ubriachezza; lui beveva vino ed ho contato 5 bicchieri pieni in tutta la cena. Al termine si è seduto e poi sdraiato sul divano addormentandosi così detto da moglie e figlia.
Dopo cena Tatiana è andata in camera sua a cambiarsi e prepararsi.
al momento della partenza è apparsa nel soggiorno e l’aspetto era di una ragazza di 60 anni prima; era brutta e mal vestita, di sicuro non era una ragazza attuale. Sembrava che il tempo invece di avanzare, pre lei regredisse.
La madre lo ha fatto notare ma lei ha detto che si sentiva bene vestita così.
Saliti in auto siamo partiti e Tatiana ha dato indicazioni per accompagnarla dalla sua amica. Arrivata davanti alla casa dell’amica ha trovato altre amiche che la aspettavano. A quel punto metà del mio compito era terminato.
Ho fatto un giro in auto e poi mi sono fermato in un bar ad aspettare. L’attesa prevista era di circa 3 ore, invece dopo un’oretta circa, ha squillato il telefono ed ho sentito Tatiana che piangeva e chiedeva di passare a prenderla per tornare a casa.
Non mi ha detto la motivazione ma solo “Poi ti dirò”. Pochi minuti dopo ero da lei.
“Tatiana cos’è successo? perché piangi? Non ti senti bene? Ti sei fatta male?”
“No! Alla festa c’era un ragazzo che mi piaceva. Perciò sono venuta, ma lui ha preferito un’altra e mi ha preso per il culo davanti alle altre”
“Sei giovane chissà quanti ne farai soffrire tu!” ho detto per sdrammatizzare.
“Sì tu fai in fretta a parlare! So di non essere bella. Non riesco a farmi bella e mi sento insignificante. Chi vuoi che mi voglia?”
“Certo Tatiana se ti vestissi un po’ più giovanile, un po’ meno da vecchia, avresti molti corteggiatori”
“Ma io mi vesto elegante e come le altre ma devo vestirmi male al momento in cui esco di casa e fingere di essere un’altra, altrimenti mio padre, mi schiaffeggia e dice che sembro una puttana”
Quelle di Tatiana, mi hanno stupito ed ho chiesto “Allora come fai?”
“Siccome non ho un fidanzato ufficiale, mi vesto sexy, poi sopra gli abiti me ne metto altri che mi fanno sembrare imbranata, così mio padre non dice niente. Non ti dico poi quando è ubriaco!”
Intanto il pianto era finito e proseguendo “Senti Fabio, se prendi quella strada a sinistra ti faccio vedere come sono sotto questi abiti da schifo”
“A dir la verità, Tatiana io ti trovo carina, ma non voglio che si possa dire che ho sedotto una minorenne. Non ho l’animo del pedofilo” e chiaramente non mi sono fermato come Tatiana mi aveva chiesto ripromettendomi di parlarne il giorno dopo con la madre con cui avevo fiducia e confidenza.
Arrivati a casa la madre chiese alla figlia come mai fosse già a casa dopo neanche due ore. La ragazza ha risposto che aveva già spiegato tutto a me e che non aveva voglia di ripeterlo. Dopodiché ha salutato con la buonanotte ed è andata nella sua camera.
Serena mi ha mostrato la stanza degli ospiti dove avrei dormito, poi mi ha dato un pigiama e mi ha augurato la buonanotte.
Il mattino seguente alle 6.30 ho sentito dei rumori provenire dalla cucina. Mi sono levato e sono andato anche io lì. Ho trovato Serena, che preparava la colazione per Tatiana e dopo il buongiorno mi detto “Più tardi ti farò l’ordine e, se non hai altri impegni, puoi restare a pranzo con me, vorrei parlarti ma non a casa”
Ho approvato la proposta ed ho fatto colazione con Serena e Tatiana, poi visto che era sulla strada, ho accompagnato Tatiana a scuola e sono andato a trovare un cliente.
Alle 12, puntuale ero di ritorno al negozio da Serena.
Avevo lasciato Serena a casa ancora in vestaglia, ora indossava una mini gonna, calze nere con la riga posteriore, un reggiseno a balconcino visibilissimo. Nel vederla il cazzo ha aumentato di dimensioni.
Serena mi ha invitato ad andare con lei nel suo ufficio ed ha fatto l’ordine delle merci.
Alle 13 ha chiuso il negozio e siamo andati in un ristorantino non lontano. Lì Serena mi ha confidato le sue preoccupazioni famigliari.
“Fabio sono preoccupata per mia figlia. Ieri sera l’ho vista molto triste e sconsolata. Ti ha detto qualcosa? Sai cosa è successo?”
“Vedi c’era un ragazzo che le piaceva. Ma lui ha preferito una sua compagna e, per dirla in breve, l’h presa per il culo, forse per il suo aspetto, ma di più non so”
Serena tirando un sospiro e con aria preoccupata “Io non so più che fare! Ho problemi con mio marito, una volta era dolce e premuroso, ora dopo l’intervento che ha subito alla prostata, non si interessa più del negozio, critica sempre Tatiana, perché non ha un ragazzo e non vuole lasciarla uscire da sola. Poi come se non bastasse si è dato al vino e beve in continuazione”
Ascoltavo la donna e le ho riferito che Tatiana mi aveva accennato qualcosa e mi sono messo a disposizione come se fossi un suo fratello.
A quel punto “Fabio avrei una proposta da farti, ma non credere che abbia secondi fini” ha detto Serena.
“Beh dimmi! Poi vediamo”
“Tu sei fidanzato? O sposato?”
“No, no! Avevo una ragazza ma col lavoro che faccio lei si sentiva trascurata e allora di comune accordo abbiamo smesso di vederci”
Sonia ha proseguito “Bene! Se passasti da me il sabato, posso farti l’ordine a casa, poi tu ti potresti fermare da noi anche a dormire così potresti aiutarmi con Tatiana. Magari uscite insieme a fare delle passeggiate, a pranzo o vedi tu di farle fare altre cose in modo che lei si svaghi”
Ma Fabio ha obiettato “Senti Serena lo farei volentieri, anche perché Tatiana è timida, ed è una ragazza gentile e discreta, ma il problema la sua minore età!”
“Questo non è un problema! Non ti chiedo di andarci a letto. Ho visto che con te si trova bene e potresti convincerla a uscire un po’, così si svaga ed anch’io sono più tranquilla”
A quell’insistenza di Serena Fabio ha ceduto “Va bene proviamo dalla prossima settimana. Ma dimmi, tuo marito cosa dirà nel vedermi tutti i week end da voi?”
“Dica quel che vuole! Gli dirò che sei il ragazzo di Tatiana e che resti a dormire da noi perché gli alberghi sono cari”
“Ok, ma Tatiana come la prenderà?”
“Tatiana ne sarà contenta. Credi che non l’abbia vista come ti guardava stamattina quando l’hai accompagnata a scuola?”
Questa cosa è andata avanti sei mesi, poi un giorno, eravamo in un centro commerciale e mi ha fatto notare delle sue compagne di scuola. Ho subito rifiutato perché non mi andava di essere passato per pedofilo dalle ragazzine che al solo vederle si capiva che erano scaltre e che cercavano visibilità tra i maschi.
Al ritorno a casa Tatiana è andata in camera sua a piangere perché non avevo voluto essere presentato alle compagne di scuola.
Serena, al contrario del suo nome, era tutt’altro che tranquilla e l’ha sgridata.
“Serena finiscila di urlare, se no da sabato non vengo più! Questa mi sembra una gabbia di matti e tu Tatiana, per favore, finiscila di piangere! Sappiate che per sabato prossimo ho prenotato la cena in ristorante”
Le ultime sono state parole magiche, infatti appena finito di pronunciarle mi sono abbracciato da Serena e Tatiana che mi saltava addosso e mi baciava sul viso per la felicità.
All’indomani ho lasciato la casa ed ho preso quattro giorni di ferie in modo che con il sabato e la domenica potessi rientrare il lunedì seguente al lavoro.
Al sabato appena posteggiata l’auto vicino casa di Serena, la figlia mi è corsa incontro “Amore sei venuto! Che bello!”
Sono rimasto basito dall’intraprendenza della ragazza e dal look. Avevo lasciato all’inizio settimana una ragazza scialba ed ora era una vamp. Indossava una mini gonna in pelle nera, con calze a rete e reggicalze nere, un body e una camicetta rosa quasi trasparente, niente reggiseno e scarpe con tacco un po’ alto, capelli a coda molto ben curati e viso truccato bene in cui erano ben marcate le sopracciglia, le labbra rosso fuoco lucido ed unghie dei piedi e mani dello stesso colore.
L’ho guardata e le ho detto “Tatiana, vestita così sei bellissima!”
Si avvicinò e mi disse sussurrando “Mi dai un bacio come si dà a una donna, voglio far morire d’invidia le mie compagne”
“Certo Tatiana! Non posso farne a meno. Sei davvero uno schianto!”
Saltandomi addosso e stringendomi in un abbraccio ha poggiato le sue labbra sulle mie limonandomi per un paio di minuti, quindi si è staccata e mi ha detto “Grazie Fabio, mi hai fatto la ragazza più felice del mondo”
Nel frattempo Serena è venuta verso noi due.
Che gran figa!
Indossava una gonna fino a metà polpaccio con uno spacco laterale vertiginoso, una camicetta di lino, un reggiseno rosso e calze rosse con scarpe con tacco 12 che evidenziavano le sue stupende gambe. Come sempre mi ha fatto ingrossare il cazzo.
Arrivata vicino, mi ha abbracciato forte dandomi un bacio sulla guancia sussurrando con tono sensuale “Fabio, non dovevi disturbarti così tanto per Tatiana!”
“MA no! Non è un disturbo. E poi per voi… figuriamoci!”
“Già!” con un tono di voce rauco di donna arrapata che avrebbe voluto dire tutto oppure niente.
Prevedendo che mi facesse vedere almeno le mammelle, l’ho presa sottobraccio e ci siamo incamminati verso il ristorante, accomodandoci a tavola.  Tatiana aveva predisposto le sedute ed aveva fatto sì che io avessi da una parte la mamma e lei a sinistra e le sue amiche intorno.
Mancava il marito di Serena e la mia impressione è stata che il suo vizio di bere vino l’avesse già fatto addormentare a casa.
Di Tatiana mi piaceva il look e mi è venuto spontaneo chiedere “Tati, dove hai preso quelle scarpe?”.
“A parte la gonna e la camicia è tutto di mamma”
“Tatiana, potevi almeno chiedermelo?”
“Dai mamma! Io non ho questo tipo di vestiti!” ha risposto con tono sexy ed imbronciato come se dovesse sedurre la madre.
In auto tornando a casa, Serena si è seduta nel sedile anteriore e d ho visto lo spettacolo che mi offriva.
Non so se fosse voluto, ma se fossimo stati soli le sarei saltato addosso incurante della figlia.
Era uno spettacolo, calze a rete blu, gonna corta e scarpe col tacco altissimo, camicetta. Sotto non indossava il reggiseno.
Per ciò che mi riguarda, sono un ragazzo che in campo amoroso non ha di che vantarsi ma davanti a quella visone non ho che farmi delle seghe almeno tre volte al giorno sognando Serena.
Conosco molte ragazze che volentieri giocherebbero con me a fare tanti giochetti ma sono io che sono bloccato nei loro confronti e non è che sia timido ma è che nessuna di loro riesce ad eccitarmi cosi come lo fa Serena che sembra essere la donna dei miei sogni. Di lei penso che dire bella è mettere Venere in ombra. Mi ha detto di essere alta 1.5, capelli neri lucidi, occhi scuri, fronte ampia, bocca larga con labbra pronunciate e carnose, zigomi alti e sporgenti, viso con un ovale gradevolissimo, mani con dita lunghe ed affusolate, gambe affusolate e ben tornite che si perdono in due favolose natiche che danno consistenza e forma ad un culo da favola. Caviglie da gazzella e un giro vita da far invidia a molte donne. Per non parlare della parte più bella e più attraente del suo corpo: le tette. Descriverle non è facile ma è sufficiente dire che ha la circonferenza del sotto seno è di circa 81 cm ed una circonferenza all’altezza del seno di quasi un metro: è una quarta misura piena che sporge e che ama evidenziare con abiti aderenti che mettono in evidenza quelle tette che sono valorizzate anche da due grossi capezzoli circondati da due areole colore caffellatte.
Il frequentare quella casa mi ha portato ad innamorarmi di mia madre nel senso erotico del termine. Avrei dovuto innamorarmi della figlia Tatiana e se rifletto mi sembra un amore assurdo e che potrei esere immorale al solo pensare di amarla.
E’ già da tempo che sogno di entrare nel suo letto ed essere ospitato fra le sue bianche cosce per accoppiarmi con lei. Chiavarla è diventato il mio unico pensiero. Riuscire a mettere il mio cazzo per allargarle la figa sarebbe l’avveramento di un desiderio che dura fin da quando l’ho conosciuta.
Vorrei dichiarale il mio amore ma purtroppo in casa non siamo soli: la figlia è sempre con me e lei fa in modo che Tatiana sia sempre presente.
Da come parla velatamente di certe cose ho capito che è una libertina. Dalle voci che ho sentito in giro so per certo che ha avuto già le sue storie d’amore fin da quando era ragazza e che la verginità l’ha perduta da tempo.
Nei giorni scorsi ho sentito casualmente un dialogo tra madre e figlia in cui Serena raccomandava alla figlia di farsi visitare dalla ginecologa allo scopo di farsi prescrivere la pillola in modo da essere protetta da eventuali inconvenienti. Il riferimento era a me che avrei prima o poi chiavato Tatiana.
Non so il perché ma di scoparmi Tatiana al momento è escluso. Inoltre penso sempre all’ira che potrei sollevare nel padre che è sempre ubriaco e che potrebbe fare chissà cosa.
In realtà lui è il mio rivale, è l’uomo che entra nel letto di Serena e la monta come un cane monta la sua cagna per sfogare i suoi impulsi bestiali quando è ubriaco. Nutro per lui un odio profondo. Nei miei pensieri notturni vorrei farlo sparire per sostituirmi a lui nel letto di Serena e cerco nella mia fantasia un modo per far sì che il mio sogno diventi realtà.
Se la situazione prosegue così penso che per sarà il mio incubo erotico.
D’altra parte so che ineluttabilmente se le cose devono accadere non c’è ma che tenga, accadranno.
Un ruolo decisivo nella concretizzazione del mio desiderio lo gioca Tatiana. Una notte in camera mia guardo delle foto sullo smartphone e mi soffermo, ingrandendole e rimpicciolendole, le foto di Serena che sono riuscito a farle stimolando il suo senso dell’esibizionismo. Molte di queste foto sono provocanti. Confesso che se ne avessi avuto qualcuna di lei nuda sarebbe stata la mia felicità e le avrei guardate più frequentemente.
Quella notte ho dimenticato di chiudere la porta e l’ho lasciata solo socchiusa.
Ero intento a guardare le foto di Serena non mi accorgo che una presenza è entrata in camera e si era messa dietro di me.
Ignaro continuo a guardare le foto e pur non avendo foto di nudo, ma solo seguendo la mia fantasia, ho tirato fuori il cazzo dal pigiama e ho dato inizio ad una sontuosa masturbazione.
Nel mentre mi sto segando sento due mani poggiarsi sulle mie spalle ed una voce che fa “La desideri così tanto?”
In un millesimo di secondo sono scattato in piedi e mi sono girato.
Mi sono trovato Tatiana davanti a me che mi guardava con uno sguardo che mi ha impietrito e mi ha fatto arrossire.
“Ora capisco perché non hai una ragazza. Lo so che hai molte corteggiatrici che ti sbavano dietro. Anche le mie amiche ti guardano e vorrebbero che tu le scopassi. Tu vuoi scoparti Serena? Ti capisco. Lei è una bellissima donna e chiunque la porterebbe a letto ed anche un ragazzo come te commetterebbe il più grande peccato della sua vita pur di chiavarsi una donna come lei. Però lascia fare a me. Ti aiuterò ad entrare tra le lenzuola con mia madre. In cambio voglio una cosa. Stasera voglio essere io a darti sollievo facendo sesso con te”
Come un automa mi risiedo. Tatiana si piega sulle ginocchia e poggia le mani sulle mie cosce. I suoi occhi sono pieni di libidine e non vedono altro che il mio cazzo.
“Non credevo di avere un amico che fra le cosce ha un affare di tutto rispetto. Tu faresti la felicità di tutte le ragazze. Credo proprio che mia madre un affare così non l’abbia mai ne visto né assaggiato”
Una sua mano si muove e la va a mettere, curvando il palmo, per accogliere i testicoli. L’altra mano, invece, va ad impugnare il cazzo come fosse uno scettro.
“Tesoruccio mio, ora ti farò un servizietto che ricorderai per tanto tempo!” e solleva il viso untando i suoi occhi nei miei e, senza distogliere lo sguardo, avvicina le labbra al mio cazzo e dà un rumoroso bacio sul glande diventato grosso e scuro facendomi avere un brivido che mi percorre dall’inguine al cervello ed un gemito mi esce dalla gola.
Tatiana continua a baciarmi il cazzo alternando i baci a lunghe e veloci lappate. Vedo la sua lingua pennellare il mio cazzo come dovesse dipingere qualcosa di importante.
Di colpo spalanca le labbra e ne avvolge il cazzo facendolo sparire all’interno della bocca.
Questo è veramente troppo. No immaginavo che lei fosse così esperta ed anche sapesse delle avventure della madre.
Le mie mani si muovono e vanno a posarsi sulla sua testa che blocco e senza preavviso vengo nella sua bocca riversando una quantità di sperma che Tatiana fa fatica ad ingoiare, però non ne perde neppure una goccia.
Quando l’ultimo spruzzo di sperma è andato a riempire la bocca della ragazza e lei lo ha inghiottito, si rimette in piedi e mi accarezza il viso.
“Da quello che vedo non è la prima volta che stai con un uomo” dico a Tatiana e lei mi risponde “Si è vero. Lo sto facendo perché mi piaci e ti voglio preparare alla scopata con Serena. Lei è insaziabile e dovrò insegnarti a resistere alle sue voglie”
“Tatiana dimmi perché lo hai fatto? Come mi aiuterai a possederla? Come farai?”
Tatiana si china a baciarmi sulla bocca e sollevandosi dopo essersi staccata da me “Che tu voglia chiavare mia madre l’ho capito poco fa perché ho visto che guardavi le sue foto senza accorgerti di quello che accadeva intorno a te. Il perché ti ho fatto un pompino è presto detto. Hai un cazzo che non ho mai visto e dovevo assaggiarlo e sono contenta perché non sarà l’ultima volta. Ti farò da maestra. Vedrai che quando avrò finito le lezioni sarai un amante perfetto e quando entrerai nel letto di mamma e la chiaverai e non ti lascerà più. Non vorrà più nessun altro nel letto.  Fabio tu sei tanto caro, mi piacerebbe se venissi ad abitare da noi? Sai, con te in casa sarei molto tranquilla e poi tu sei di casa. Sul fatto che diventi l’amante di mamma non ci sarebbe niente da dire! Anzi dopo il mio compleanno potremmo sposarci!”
“Quindi mi dici che posso disdire il contratto d’affitto dell’alloggio dove abito e mi trasferisco qui? Per il matrimonio penso che ci sia tempo”
Una settimana dopo, abitavo già alla villa con tute e due.
La mattina e la sera per me erano diventate un tormento.
Infatti vedere Tatiana nuda, che mi abbracciava e Serena con gonne sempre più corte, mi facevano girare la testa e la sera a letto nella mia stanza prima che Serena mi accarezzasse mi dovevo fare sempre una sega.
Questa situazione è andata avanti per molti mesi in cui c’è stato un aggravamento delle condizioni di salute del marito di Serena che alla fine è anche deceduto con buona pace mia e della moglie, nonché della figlia Tatiana.
Dopo circa tre settimane dal decesso ho deciso di parlare con le due donne del loro comportamento così provocante sia al mattino che alla sera.
Serena davanti alla figlia ha detto “Capisco i tuoi problemi, perché sono anche i miei, però vedi non voglio che ti scopi Tatiana, che per certi versi è ancora una bambina, perciò non so! Tu cosa ne pensi?”
“L’unica cosa che posso dirvi è di cercare di vestirvi un po’ meno provocanti e meno sexy almeno a casa. Così mi eccitate troppo!”
Dopo questo ognuno andò a dormire nella propria stanza, il mattino dopo la situazione nonn era cambiata. Tatiana e Serena si sono presentate vestite ancora una volta provocanti.
Quando stavamo facendo colazione mamma e figlia si sono guardate negli occhi e Serena alla figlia ha detto “Se dobbiamo cambiare modo di vestire, nel pomeriggio chiudo il negozio e andiamo a comprare dei vestiti nuovi”
“Ok mamma! Dopo la scuola sono libera e possiamo andare”
Un altro uomo avrebbe avuto un altro comportamento ma avere due donne che girano per casa nude o quasi ti fanno arrapare e poi alla fine non sai che fare perché una è scopabile ma l’altra no.
Ho quindi, iniziato la giornata di lavoro partendo per un giro di visite.
La sorpresa dove arrivare e non me l’avrei aspettata.
Rientrato a casa a tarda sera un po’ stanco, ho trovato madre e figlia che davano uno spettacolo da infarto: gonna corta che lasciava scoperta una parte di culo, calze a rete con reggicalze nero, camicia bianca traforata senza reggiseno e senza mutandine.
Al mio sguardo allupato, Serena ha parlato per prima “Io e Tatiana, oggi abbiamo parlato e vorremmo farti una proposta, se l’accetti bene, se no pazienza e ci lasciamo senza rancore. Proseguiremo come sempre i rapporti di lavoro”
“Ditemi in che cosa consiste la proposta! Vi ascolto”
“Allora caro Fabio, per me le cose sono semplici: Tatiana è innamorata di te ed a causa delle attenzioni che hai per noi mi sono anche io innamorata di te. Perciò noi vorremo che ti sposassi con Tatiana, poi vivremo tutti e tre insieme. Tu potrai scopare tutte e due anche contemporaneamente. Io e mia figlia non siamo gelose una dell’altra, perciò se accetti, da questa notte dormirai nel mio letto fino quando Taty non sarà maggiorenne. Poi la sposerai e da quel momento potrai scoparti anche lei”
“devo essere onesto con voi così come lo siete state per me. Sono d’accordo a sposare Tatiana ma anche dopo il matrimonio non voglio rinunciare a te. Il guaio è che orrei avere un figlio sia da Tatiana che da te! Vi amo talmente che non potrei rinunciare a nessuna delle due”
“Per questo non c’è problema” ha risposto Serena ”Ora vai nella tua camera e prendi ciò che ti occorre per la notte. Da stanotte non dormirai più nella camera degli ospiti e ti trasferisci nella mia dentro il mio letto”
Tatiana felice ha proposto ”Mamma, vengo anch’io a dormire nella tua stanza da stasera?”
“No Tatiana, fin che non hai 17 anni niente sesso”
“Non voglio fare sesso, voglio solo guardarvi mentre lo fate voi. In fondo Fabio è il mio uomo e non c’è niente di male se lo vedo mentre ti monta”
Per me era il coronamento di un altro sogno erotico.
Serena ha acconsentito che Tatiana assistesse alle monte.
Avevo sempre il cazzo duro con quelle due che in mia presenza erano sempre lì a mostrarsi a me.
Ormai avevo deciso e mi trovavo a mio agio nel possedere quel corpo di donna matura in cui la natura ha avuto l’accortezza di darle una sorgente di piacere che è la vagina, il fantastico luogo da dove è uscita Tatiana. Quell’apertura che si trova al centro dell’inguine di quel meraviglioso corpo che Serena tiene libera dalla folta foresta di ricci peli neri che crescerebbe se non la curasse.
Da quella sera il letto matrimoniale di Serena è diventato la nostra alcova con Tatiana spettatrice che si sgrillettava fino a venire con orgasmi squassanti.
Serena era il sogno di molti maschi ed anche per me. Ora vedere quella donna nuda era il pregustare il paradiso del sesso.
In seguito non ho scopato Tatiana fino al compimento dei 18mo anno. L’ho sposata pochi mesi dopo il compleanno e siamo andati in quattro in viaggio di nozze: io, Tatiana, Serena e il bambino che cresceva nella sua pancia.
Al ritorno dal viaggio di nozze, altra sorpresa: Tatiana anche lei era incinta.
Infatti la notte del suo compleanno ha chiesto che la scopassi e proprio in quell’occasione oltre a sverginarla essendo in periodo fertile, l’ho ingravidata sborrando tanta bianca sborra nella sua figa.
Oggi Serena è una vedova felice che ah dimenticato il marito ubriacone, ha me come amante, scoppiamo tutte le notti, e tra tre mesi metterà al mondo nostro figlio.
Tatiana si è trasformata: da ragazzina timida ed impacciata è diventata una vacca ed anche gran troia insaziabile a letto. Mi ha detto che vorrebbe due cazzi, uno in figa e l’altro nel culo contemporaneamente ma la mia gelosia è troppo forte perché si possa realizzare il suo desiderio.
Per adesso riesco a frenarla ma sto pensando che se vuole un altro uomo possiamo separarci in modo che posso sposare Serena e continuare a vivere nella stessa casa. Potremmo così assistere alle sue performance con il nuovo compagno e poi chiavare in quattro con la variante del sandwich.
Forse i tempi non sono maturi però accetterò di scoparla con un altro perché la amo troppo così come amo la sua trasformazione in puttana.
A Tatiana ho sempre detto che trovo orribili i suoi zigomi sporgenti. Lei vorrebbe consultare un chirurgo plastico. Il suo ideale di donna è la madre e non le do torto. Infatti sua mamma è secondo me la perfezione in persona, sia esteticamente che fisicamente e pure caratterialmente ed ho anche aggiunto , “Tua madre è tua madre, tu sei tu, con i tuoi difetti e le tue imperfezioni. Io ti amo per quello che sei e non per quello che potresti diventare”
Al sentire queste parole mi saltata in braccio l’ho trascinata a letto per scoparla. Quando Serena a sentito i nostri guaiti e rantolii è arrivata a guardarci tutta nuda “Amori miei anch’io voglio la mia parte!”
Così in tre abbiamo scopato ininterrottamente tutta la notte. Abbiamo finito distrutti.
Questa storia va avanti con la soddisfazione di tutti tre.
Serena è gravida e dall’ultimo test fatto sembra che lo sia anche Tatiana.

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