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Quando Venere non basta

By 19 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

“Sono senza parole…”
Daniela mi fissò come se avesse fatto la scoperta più inaspettata della sua vita.
“Davvero ? Di solito sai sempre cosa dire…” le dissi con tono ironico.
“…no davvero…da te mi sarei aspettata di tutto tranne questo. Ma da quanto dura ?”
“Qualche anno…”
Lei continuò a guardarmi fisso negli occhi cercando attraverso di essi di penetrare nella mia mente, per leggermi, per sapere, per vedere se quello che dicevo corrispondeva alla realtà.
“Eppure hai avuto molte donne…non so…non riesco ad immaginarti” incalzò.
“E’ vero… e ne vorrei avere ancora tante altre in futuro” le risposi sorridendo così da metterla sulla battuta per sdrammatizzare un po’ la situazione.
“Ma con qualche divagazione sul tema di tanto in tanto…” mi fece eco lei sorridendo a sua volta accettando così di portare la discussione su un piano meno serioso.
“Esatto !” A quel punto alzai il bicchiere dell’aperitivo e la invitai a farmi compagnia. Lei accettò e alzando il suo disse:
“Alle divagazioni !”
“…alle divagazioni !” ripetei e insieme ci facemmo una lunga risata. Dopo poco però vidi che Daniela era pensierosa, come se dovesse o volesse chiedermi qualcosa. Rimasi ad osservarla in attesa che si decidesse e qualche istante dopo prese coraggio.
“Sai…non mi dispiacerebbe vedere due uomini che fanno sesso tra loro. Penso che sarebbe una esperienza nuova, diversa e ritengo anche molto eccitante. E’ come assistere ad un rapporto di sole donne solo che sarebbe diverso perchè i protagonisti sarebbero appunto uomini, con le loro peculiarità, le loro differenze, la loro diversa sessualità.”
La fissai negli occhi e le chiesi se era davvero interessata ad una simile esperienza. Lei prese il bicchiere, bevve un altro sorso e senza guardarmi mai negli occhi mi disse di si, lo avrebbe desiderato molto. Ci alzammo e dopo aver pagato il conto ci recammo alla mia auto, salimmo e mi diressi verso casa sua. In macchina cominciò a farmi molte domande circa i miei incontri con Stefano. Ogni quanto ci vedavamo, dove, come lo conobbi e come fosse fisicamente in quanto lei non lo conosceva. Io le risposi dandole anche dettagli non richiesti, tranne quelli relativi alla sua fisicità più intima perchè non mi sembrava il caso di metterla sul morboso quindi mi limitai a descriverle Stefano come si descrive usualmente una persona. Ha trent’anni, è alto, moro con capelli tagliati molto corti, occhi scuri, viso regolare, fisico asciutto e proporzionato, muscoloso quanto basta grazie alla attività sportiva che pratichiamo spesso insieme come nuoto, tennis e calcetto e un sorriso che ti trasmette serenità e buon umore.
“Mi piacerebbe conoscerlo” Mi disse.
“Perchè no ?” Le risposi.
Gli occhi le si illuminarono.
“Dai…una delle prossime sere quando uscite insieme mi invitate e così me lo farai conoscere”
Era eccitata, sembrava aver raggiunto quello che desiderava da quando le parlai di lui. Aprì lo sportello della macchina, mi diede un bacio sulla bocca e uscì.

Due giorni dopo la chiamai al telefono e dopo i soliti convenevoli passai al dunque.
“Dani, in merito a quanto ci siamo detti l’altra sera volevo sapere se ti piacerebbe trascorrere una serata con me e Stefano…intendo a cena…ma anche per il dopo cena…” le dissi finendo per sussurrare l’ultima parte della frase. Lei rimase qualche secondo senza parlare, poi sentì un profondo sospiro e quindi la sua voce:
“Si, mi piacerebbe molto…è da dopo la nostra conversazione che ci penso e non riesco e levarmelo dalla testa. Ma Stefano come la penserà ?”
“Lui è d’accordo, gliene ho già parlato e mi ha detto che per lui non ci sono problemi se per te va bene.”
“Non so cosa dire Maurizio, mi sa che questa notte farò fatica a dormire. Mi hai messo addosso una tale curiosità oltre che una tale eccitazione…”
Ci scambiammo qualche battuta piccante e poi ci salutammo rimanendo d’accordo che l’avrei chiamata io per dirle quando ci saremmo visti. Mi misi a letto immaginando cosa potesse fare Daniela in quel momento. Avrei scommesso che si sarebbe concessa un po’ di piacere solitario come stavo facendo io. In effetti lo scenario che si sarebbe prospettato era davvero eccitante, fare sesso con Stefano davanti a Daniela che avrebbe fatto da testimone delle nostre cosiddette ‘divagazioni’. Quando venni provai un orgasmo intenso, più di quelli a cui di solito sono abituato. Un minuto dopo mi addormentai. Qualche giorno dopo la chiamai per dirle che l’appuntamento era stato organizzato per il Sabato sera seguente. Chiesi a Daniela e Stefano di vestirsi eleganti, senza comunque esagerare, perchè avevo prenotato un tavolo presso uno dei migliori e rinomati ristoranti della città. Il primo a giungere al luogo di ritrovo fu Stefano, impeccabile nell’abbigliamento. Ma la sorpresa fu Daniela. Quando scese dal taxi, preso così da evitare un surplus di auto, io e Stefano rimanemmo a bocca aperta. Aveva cambiato persino pettinatura per l’occasione. Indossava un vestito scuro molto aderente, scollato quanto basta per mettere in evidenza il suo bel decolletè. Anche la schiena come le spalle erano nude e si poteva quindi notare l’assenza di reggiseno. Le gambe erano in gran parte scoperte e quelle di Daniela erano davvero belle, coperte in quella occasione da un paio di autoreggenti, potevo indovinarlo con assoluta certezza perchè lei indossava solo quelle. Le scarpe erano molto eleganti e costose e ben si abbinavano a tutto il resto. Per un attimo pensai che Daniela volesse farci desistere dal nostro intento calamitando l’attenzione su di lei e sfidando i nostri intenti lussuriosi. Quando la baciai sulle guance mi accorsi che anche il profumo era diverso, non lo avevo mai sentito prima su di lei. Il trucco era molto curato e pensai a quanto tempo avesse speso nel prepararsi. Insomma tanto per essere chiari era davvero una strafiga ! Le presentai formalmente Stefano e devo dire che già dai primi sguardi Daniela ne fu particolarmente e positivamente colpita. Ci recammo al ristorante con l’auto del mio amico-amante, una potente Maserati che usava solo durante il weekend mentre per il resto dei giorni usava la sua preferita: un’Audi TTS Coupè. Stefano era un famoso avvocato civilista e guadagnava molto bene anche perchè conosceva persone facoltose e influenti come imprenditori, politici, professionisti di successo, alti prelati, importanti esponenti delle forze dell’ordine etc…

Ci sedemmo al tavolo e dato che quel ristorante era frequentato spesso da persone importanti che facilmente Stefano conosceva, iniziò qualche scambio di saluti da un tavolo all’altro con altri commensali ma per fortuna, tranne un paio di casi dove dovette alzarsi per salutare di persona alcune conoscenze importanti che avevano finito di cenare e stavano recandosi all’uscita, riuscimmo a cenare e a parlare un po’ di noi senza essere disturbati. Daniela rimase sempre più colpita dal fascino indiscutibile di Stefano. Giovane, bello, prestante, simpatico, benestante e a quanto poteva vedere stimato da gran parte dell’alta società cittadina. Ci abbandonammo ai piaceri del palato tanto che a cena finita decidemmo di fare una passeggiata lungo le vie del centro per smaltire un po’ di calorie. Lasciai che loro due stessero vicini camminando alla sinistra di Stefano, in fin dei conti non c’era alcuna gelosia da parte mia dato che tra me e lui c’era solo un interesse fisico, nulla di sentimentale. Durante i nostri incontri mai ci baciammo sulla bocca, sul tutto il resto del corpo si, e pure appassionatamente, ma mai sulla bocca a testimonianza della assoluta assenza di sentimenti particolari tra noi che andassero oltre la semplice, o quasi, amicizia. Condividevamo solo l’interesse di provare un piacere erotico diverso da quello che si può provare con una donna e lo praticavamo senza eccessi, così…di tanto in tanto… quando ci andava di farlo. Per il resto eravamo come due normalissimi amici che trascorrevano insieme il tempo facendo sport, andando a teatro, a divertirsi con altri amici e poi perchè no, anche a donne. Si perchè il nostro interesse per il gentil sesso non cambiò per nulla.

Ad un certo punto vidi Stefano mettere un braccio attorno al collo di Daniela e lei dopo un attimo di esitazione mettere il suo attorno al fianco di lui. Io sorrisi voltandomi dall’altra parte ipotizzanto possibili cambiamenti al nostro programma. Tornammo comunque all’auto e ci dirigemmo verso casa di Stefano, una stupenda villetta in stile Liberty situata in una delle zone più eleganti della città. Entrammo dentro e Stefano ci offrì subito da bere, accetammo tutti un cocktail forte in vista di quello che ci aspettava, sempre che non cambiassero i piani visto come loro due si guardarono. Ma nulla cambiò, Daniela ci disse che era pronta ora a mettersi da parte per lasciarci al nostro piacere, aspettava quindi che le dicessimo cosa fare. Fu in quel momento che affrontammo il discorso tutti insieme per la prima volta, fino ad allora l’argomento oggetto della serata non fu nemmeno sfiorato. Stefano le chiese se fosse sicura di andare avanti e lei rispose di si. Le chiese ancora se per lei fosse la prima volta e lei rispose ancora affermativamente. Allora lui la prese per una mano e la condusse in camera da letto mentre io li seguì. Le indicò una poltroncina situata ad un angolo della stanza e la invitò a sedersi li intanto che lui ed io ci saremmo dati una rinfrescata. Entrai io in doccia per primo mentre Stefano andò nuovamente in soggiorno per preparare una nuova serie di cocktails. Quando uscì dal bagno Stefano entrò a sua volta e io mi recai completamente nudo in camera da letto. Nonostante io e Daniela ci conoscessimo da diversi anni e in qualche occasione mi vide nudo, sebbene solo di sfuggita, quella fu la prima volta che ebbe l’occasione di vedermi in un contesto del tutto diverso. Mi scrutò da capo a piedi e con un sorriso appena accennato mi fece capire di gradire quello che sta osservando. Io presi il bicchiere con il cocktail appena preparato da Stefano e invitai Daniela a bere insieme facendo un brindisi alla serata. Le dissi di rilassarsi e di non preoccuparsi se da li in poi avremmo fatto finta che lei non ci fosse e che se lo desiderava poteva andarsene quando voleva, noi avremmo capito e accettato. Lei mi rispose dandomi un bacio sulla guancia e dicendo che era sì un po’ nervosa ma che era comunque convinta nell’andare avanti fino in fondo. Finì il mio cocktail con un paio di sorsi e mi recai sul letto sdraiandomi sulla pancia. Appoggiai la testa sul cuscino e iniziai a muovere lentamente il bacino per sfregare il sesso sul materasso. Daniela uscì presto dai miei pensieri, almeno temporaneamente, e iniziai a concentrarmi su Stefano e su quello che ci aspettava.
Quando uscì dal bagno indossava un bell’ accappatoio bianco, forse rubato a qualche hotel e salì sul letto mettendosi tra le mie gambe. La mia erezione era oramai completa e lui mi girò supino per afferrarla e giocarci con la mano. Poi si abbassò e mi prese nella sua bocca mentre io tenni gli occhi chiusi senza sapere così la reazione di Daniela a questo inizio. La bocca di Stefano non lasciò un solo centimetro scoperto, ci sapeva fare e io ne assaporavo il piacere che mi procurava. Misi una mano sulla sua nuca e l’accompagnai nei movimenti mentre iniziavo a respirare profondamente e ad emettere qualche lamento. Ad un certo punto si fermò e capì che voleva fare cambio, lo vidi togliersi l’accappatoio e venirmi di fianco rimanendo in piedi. Io mi sedetti allora sul bordo del letto e lo accolsi nella mia bocca cercando di imitarlo nell’opera di poco prima a me riservata per procurargli le stesse emozioni che avevo provato io e da come reagì penso che ci andai perlomeno molto vicino. Ad un certo punto si staccò e si diresse verso un comodino dal cui cassetto tirò fuori una scatola di profilattici e un tubetto di crema. Io diedi per la prima volta un’occhiata in direzione di Daniela e la vidì con gli occhi su di noi, lo sguardo fissi sulla scena che le si prospettava davanti e che sembrava apprezzare particolarmente.

Tornai a sdraiarmi sul letto a pancia giù mettendo un cuscino sotto per alzare il bacino e attesi che Stefano mi ‘preparasse’. Abbracciai un secondo cuscino sul quale ci appoggiai la testa e mi concentrai su Stefano, il quale una volta spalmata un po’ di crema si distese su di me penetrandomi delicatamente e spingendo il suo cazzo dentro di me, un po’ alla volta senza esagerare. Dopo qualche tentativo per darmi modo di adattarmi rilassandomi mi entrò fino in fondo. Mi afferrò per i polsi e iniziò a scoparmi. Si sapeva muovere bene, d’altronde era il suo modo favorito di fare sesso anche con le donne. Io strinsi le estremità del cuscino e iniziai pian piano a gemere mentre quelli di Stefano si fecero più evidenti. Qualche minuto dopo si fermò per non perdere il controllo, cambiammo posizione e mi misi sulle ginocchia mentre continuai a poggiare il capo sul cuscino. Da quel momento le sue spinte si fecerò più profonde e decise e i suoi ‘grugniti’, come li chiamo io, più forti. Si fermò ancora qualche istante per prendere fiato e tenere lontano il ‘punto di non ritorno’ e io così ne approfittai per gettare uno sguardo in direzione di Daniela. La vidi seduta con il bordo del vestito sollevato su quasi fino alle mutandine ed una mano tra le gambe che si muoveva sotto quel po’ di stoffa che la copriva appena a sufficienza. Mi venne da sorridere nel vederla e mi compiacei della scelta di averla invitata ad assistere ai nostri piaceri. Stefano intanto si riposizionò nuovamente dentro di me e riprese a muoversì dandomi un piacere profondo. Ad un certo punto sotto le spinte del mio amante mi voltai nuovamente verso Daniela e la vidi muoversi curiosamente, aprì bene gli occhi e realizzai che si stava togliendo le mutandine. Le ripose nella borsetta e si riposizionò come prima inserendo la solita mano sotto il vestito sempre sollevato fino quasi a scoprire l’inguine e se non fosse per la parziale mancanza di luce avrei potuto vederle il sesso. La lasciai al suo piacere e mi concentrai sul mio mentre Stefano prese ad aumentare sempre più la forza e la velocità delle sue spinte. Il suo orgasmo non tardò ad arrivare, sottolineato da uno dei suoi ‘grugniti’ più animaleschi. Si fermò qualche istante per godere degli ultimi spasmi e poi si tolse da me e si liberò del profilattico pieno del suo seme.

Tornò da me e come fece prima mi voltò sulla schiena e mi prese nella sua bocca. A quel punto mi volsi verso Daniela e la vidi con gli occhi chiusi intenta a darsi piacere da sola con entrambe le mani. Avrei voluto chiamarla, invitarla tra noi ma la stupenda visione di lei intenta a godere del suo corpo mi fece desistere, così mi limitai ad osservarla eccitato. Lei oramai si era abituata ad esserci estranea in quei momenti quindi si stava comportando come fosse sola davanti ad un monitor gigante che trasmetteva un film porno con attori a grandezza naturale. La vidi godere e fu un’autentico spettacolo, i suoi spasmi incontrollati la fecero tremare dal piacere per momenti che parvero non finire mai, era un orgasmo dietro l’altro. Era bellissima ! Feci cenno a Stefano di fermarsi un attimo per osservarla in quell’idillio di emozioni che la nostra ‘ospite’ stava provando. Eravamo entrambi come ipnotizzati da quella visione e quando lei se ne accorse si sentì in imbarazzo. Io mi alzai dal letto con il cazzo duro come il marmo e puntato verso il soffitto e mi recai da lei, le vidi una lacrima di piacere scenderle lungo il viso così allungai la mano per asciugarla e le presi la mano con la quale si era data piacere. La annusai e iniziai a leccarle le dita assaporando la sua intimità. Stefano venne al mio fianco e posò la sua mano sul suo seno anche se attraverso il tessuto del suo vestito. Lei ci spinse via e si alzò in piedi e se lo levò rimanendo completamente nuda tranne le autoreggenti. Io e Stefano dopo qualche istante di contemplazione perdemmo il controllo e ci abbandonammo ai nostri istinti come due animali affamati sulla loro preda. La toccammo, la baciammo e la leccammo dappertutto mentre lei gemeva preda dell’eccitazione che le stavamo procurando. Io mi misi tra le sue gambe per violare la sua intimità con la mia lingua mentre Stefano si dedicò all’altra parte, quella a lui preferita. Il piacere provato era tale che le sue gambe non riuscivano più a sostenerla così la prendemmo e la distendemmo sul letto, il luogo che fino a poco prima era stato il campo di battaglia di me e Stefano.
Riprendemmo a divorarla ancora più assatanati di prima e lei ebbe subito una serie di orgasmi che le fecero perdere le forze per un po’ mentre noi rimanemmo intenti ad osservarla con molta attenzione perchè vedere una donna che gode è una delle esperienze più eccitanti che si possano provare. Aspettammo che si ristabilisse e poi ci chiedemmo come avremmo proseguito. Fu Daniela a darci la risposta. Si mise sopra di me e si sedette sulla mia erezione che non ebbe difficoltà alcuna a farsi strada dentro il suo corpo essendo lei oramai bagnata abbondantemente. Iniziò a muoversi come intenta ad assestarsi e poi si fermò, si volse verso Stefano e fu sufficiente uno sguardo per far capire al mio amico cosa lei volesse da lui e dato che era di nuovo ‘pronto’ non perse tempo, prese un po’ di crema e la preparò come prima aveva preparato me. Si posizionò dietro di lei e lentamente spinse facendosi strada.

Io lo potei sentire muoversi dentro di lei attraverso il sottile tessuto che divideva i due ingressi e quando fu tutto dentro ci muovemmo per darle e darci piacere tutti insieme. Lei era un susseguirsi di orgasmi tanto che talvolta dovevamo fermarci per darle modo di riprendersi, poi ad un certo punto venne anche Stefano e Daniela si fermò per sentirlo godere dentro di lei fino all’ultimo spasmo.
Quando lui uscì, io e lei riprendemmo a scopare con le ultime forze rimaste, io sentivo i muscoli della sua figa contrarsi continuamente massaggiandomi divinamente il cazzo e i suoi capezzoli turgidi spingere contro i palmi delle mie mani che contenevano perfettamente i suoi seni. Roteava e muoveva il bacino per cogliere tutto il piacere possibile e io mi auguravo che quel momento non finisse mai, sentivo il mio cazzo riempirla perfettamente, fisicamente eravamo fatti l’uno per l’altra. Poi come nelle belle favole arrivò la fine dove tutti finirono felici, contenti e, nel nostro caso, soddisfatti. Daniela mi permise di venirle dentro e lo fece spingendo il bacino in avanti per accogliere e sentire tutto il mio cazzo sputare il suo seme a più riprese, non si volle perdere nemmeno una goccia e alla fine si accasciò esausta su di me tanto da non avere nemmeno la forza di farmi uscire.
Si addormentò sopra di me e con me ancora dentro di lei. Io le accarezzai la testa e la tenni tra le braccia fino a quando mi assopì pure io. Mi risvegliai poco dopo e vidì Stefano disteso a fianco a noi intento ad osservarci mentre fummo ancora avvolti in quell’abbraccio. Non me la sentì di svegliarla o forse non lo volevo proprio, così chiusi nuovamente gli occhi e mi addormentai. Mi svegliai qualche ora dopo e vidi che Daniela non c’era più, si era alzata e dopo essersi lavata se ne era andata. Stefano giaceva dormiente al mio fianco completamente nudo come me. Io mi alzai e andai in bagno per un bisogno fisiologico, nel tornare sentì lo squillo del mio cellulare avvisarmi dell’arrivo di un messaggio. Era un MMS… lo aprì e vidi una foto nella quale comparivamo io e Stefano sdraiati completamente nudi uno a fianco dell’altro dormienti, e un breve testo che diceva: “E’ stata una esperienza incredibile…unica. Siete stati davvero fantastici…grazie !”.

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