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Quelle fantasie dirette che non piacciono alle donne – Capitolo 1 (Madre e figlia)

By 24 Febbraio 2020Maggio 3rd, 2020No Comments

Introduzione:

Alla maggior parte delle donne non piace l’idea di essere desiderate fisicamente per puro desiderio sessuale, semplicemente per la libido che sprigiona il loro corpo… invece è proprio quello che succede in ogni momento e nelle situazioni quotidiane più disparate, quando nei pensieri delle donne non nient’altro di più lontano dal sesso…
Questo è una piccolo esempio di quelle fantasie che non si avvereranno mai, ma che nascono ovunque ed in qualsiasi momento nella mente degli uomini, quando guardano le donne. Tutte le vicende di questi capitoli partono da una situazione reale e finiscono nella fantasia. Provate ad indovinare voi in quale punto esatto finisce la realtà e comincia la fantasia…

Capitolo 1: Madre e figlia

Fuori fa freddo, sono stanco e mi sto avviando col carrello verso le casse, frettoloso di tornare a casa dopo la spesa, alla fine di una lunga giornata di lavoro, quando incrocio una madre ed una figlia che sono appena entrate nel supermercato…
Due donne favolose. La madre, non più di 45 anni, ma perfettamente tenuti e seducente ancora come una trentenne. Alta bionda, con capelli lisci, lunghi poco sopra le spalle. Una pelle ancora liscia e seducente. Corpo snello, con seni ben fatti che sagomano il maglione, che tengono aperto il pesante giubbotto slacciato. Belle gambe e belle cosce, avvolte da dei jeans che camminando penetrano nello spacco della sua fica matura…
La figlia è sui 19-20 anni, castana chiara, capelli lunghi e lisci, alta poco meno della madre. Molto snella e con gambe molto sensuali.
Vedere quelle due fiche camminare insieme desta improvvisamente la mia attenzione e sento un’onda di calore salire dal mio sesso. Decido allora che è un peccato andare via senza dargli un’altra occhiata…

Giro il carrello e mi infilo nella corsia dove si erano fermate. Adesso le posso ammirare meglio.
La figlia in particolare mi eccita un casino. Ha gambe molto slanciate e piuttosto sottili, avvolte strette da jeans che fasciano la curvatura del suo sesso, fino in mezzo alle cavallo, senza però evidenziare il suo spacco intimo… Sembra avere una vulva molto compatta sotto quei jeans ben tesi.
Ha seni medio piccoli, alti, sodi e ben proporzionati al suo fisico snello. Un collo liscio e lungo che si lascia bene ammirare. Un viso dolce acqua e sapone, quasi timido, ornato da occhiali ovali tipo da intellettuale. Il suo viso ha ancora quell’espressione timidamente pudica, tipica di una vergine che non si è ancora mai relazionata con l’altro sesso…
La madre non ha anelli alle dita. Chissà, forse è separata, forse vive sola con la figlia e magari è in carenza di sesso… Prendono dagli scaffali svariati prodotti che poi riposano, discutendo fra loro. In quei loro movimenti di gambe e seni eccitanti, il mio membro si erige prepotentemente ed il mio desiderio di darmi al piacere con quella teenager dal corpo perfetto si fa sempre più lussurioso…
In preda ormai alla forte eccitazione non posso che guardarle sempre più insistentemente. I movimenti di quei giovani seni marmorei, di quelle cosce voluttuose che si aprono in cima sullo “spiazzo” curvo di quel sesso giovane, ed accanto i pantaloni nello spacco della figa della madre, mi mandano in estasi. Ce l’ho completamente duro e comincio a bagnarmi…

Sono proprio nei loro pressi. Dopo un po’ loro si accorgono che le sto guardando un po’ troppo intenzionalmente. In particolare la madre si accorge di come sto guardando la figlia e dove la sto guardando, in mezzo alle gambe… La figlia reagisce ai miei sguardi ormai chiaramente desiderosi di sesso, con il disagio tipico della verginella che si sente esplicitamente desiderata… Chissà se riesce già ad immaginare che mentre la sto guardando immagino di posare la mano sulla patta del suo sesso ricoperto dai quei pantaloni tesi, e che immagino di accarezzare quelle lunghe cosce e di farla fremere baciandola sul collo…
La madre assiste alla scena, parzialmente lusingata per l’attenzione che riservo alla figlia e parzialmente divertita per la scena, ma anche visibilmente infastidita per la situazione che si stava creando…

La figlia distoglie lo sguardo mettendosi ad armeggiare con un flacone di detersivo, mentre la madre mi si avvicina e, incurante che la figlia la senta, nonostante parlasse con tono di voce discreto, mi dice con tono deciso e piuttosto seccato:

– Beh?! Perché guarda così mia figlia?!

Io in preda al desiderio che mi circola ovunque dentro, rispondo con altrettanta decisione, ma fingendo di scherzare:

– …Perché e bellissima!
Poi mi avvicino di più verso il suo orecchio ed aggiungo:
– …e  non sa come vorrei scoparmela!… E vorrei che lei vedesse come la faccio impazzire…

La madre risponde meravigliata e seccata:

– Ah si? Peccato che non credo proprio che mia figlia sia d’accordo…

e fa gesto alla figlia di avvicinarsi, incredula.

– Perché?… è ancora vergine?
le chiedo avvicinandomi ancora al suo orecchio.

– Esatto!

Risponde provocatoriamente la madre, ed io ribatto subito a tono:

– …Ah si? Allora non sai come mi piacerebbe scopare te, mentre sua figlia guarda come impazzisci di piacere…

La madre mi guarda ancora più sorpresa, come se non si fosse accorta che guardavo lei con lo stesso desiderio con cui guardavo la figlia…

– Hey tesoro, hai sentito? Cosa ne dici?
dice alla figlia.

La figlia è molto imbarazzata, ma con sguardo malizioso abbozza una risposta positiva verso la madre, come se avessero già fatto qualcosa del genere.

Così, usciamo dal supermercato e ci avviamo verso la stanza del piacere. Mentre aspettiamo al semaforo per attraversare la strada, ammiro il sedere di marmo della madre, che fra poco denuderò per riempire di piacere in ogni angolo del corpo, mentre quel capolavoro della figlia assisterà impotente alla scena.
Poco dopo entriamo nella stanza del piacere. E’ una stanza piccola con le pareti arancioni e un letto rotondo nel mezzo, abbastanza alto da terra. Sulla parete a fianco del letto, ci sono due bracciali di ferro attaccati al muro con due corte catene. La stanza è illuminata da una luce rosso-arancione molto intima e da svariate candele colorate, poste su piedistalli intorno alla testa ed ai piedi del letto.
Ci togliamo i nostri pesanti giubbotti invernali. Mi soffermo ad osservare la figlia, con quelle gambe fasciate da quei jeans fino al suo sesso vergine e quei seni favolosi che me lo fanno rizzare solo a vederli da sopra il maglioncino.

La guardo intensamente, mangiandomela con gli occhi:

– Sei proprio favolosa… Preparati per assistere allo spettacolo, vergine da favola…

La porto fra i due bracciali e le sfilo il maglione. Le tolgo la canottiera di lana e le porto le braccia nei larghi bracciali che delicatamente richiudo. I bracciali tengono gli avambracci abbastanza distanti dal corpo. Le slaccio i pantaloni e li sfilo, mentre lei si contorce lievemente in segno di disapprovazione. “Non ti preoccupare, ti tolgo solo questi…” le dico. Anche io mi tolgo i pantaloni. Adesso la posso ammirare in mutandine e reggiseno. E’ proprio bella da impazzire, da cima a fondo… Le mutandine sono di cotone bianco con due fasce rosa lungo l’inguine, estremamente eccitanti, proprio in stile teenager. Il reggiseno è di tessuto bianco con una fascia di contorno rosa, come le mutandine. I seni sono generosi in proporzione al suo corpo e sono molto ben fatti. Sono quasi una terza di forma perfetta e si possono agevolmente unire premendoli assieme.
Mi ero promesso di non sfiorarla neanche con un dito prima che fosse arrivato il suo momento, ma non posso resistere, è troppo eccitante. Le poso le mani sui fianchi, sui lati delle mutandine e risalgo verso i seni. Secondo i piani lei doveva starci a guardare rimanendo con la biancheria intima indosso, per non farla sentire troppo a disagio. Ma quando con le mani giungo ai lati dei quei seni vergini percependone la consistenza, le dico:

– E’ un peccato lasciare coperti questi seni meravigliosi. Lascia che guardino anche loro lo spettacolo e siano liberi mentre guardi. E li voglio ammirare mentre mi darò al piacere con tua madre…

Lei accenna un timido “No, no…” mentre le slaccio il reggiseno dietro. Le libero un braccio per toglierl il reggiseno. Lei però non si oppone con decisione, né con molta forza. Sua madre era dietro di me, che lanciava alla figlia sguardi di approvazione senza commentare.
Eravamo entrati da pochi minuti nella stanza e le mie dita sono ancora fredde. Così, mentre le sfilo le coppe, i contatti involontari con la pelle delicata dei suoi seni, fanno contrarre e rizzare i suoi pronunciati capezzolini. Quei seni turgidi da diciannovenne sono tremendamente eccitanti, così non resisto e fugacemente li accolgo nelle mie mani, mentre lei trasale leggermente per il fresco delle mani. Mi avvicino ancora più e la bacio sulla bocca tentando di penetrarla con la lingua, ma lei mi sbarra timidamente con la sua lingua. Dopo la pausa durante il tragitto per arrivare lì, il  mio membro comincia ad ingrossarsi considerevolmente e preme fugacemente le mie mutande contro il suo ventre… poi le dico:

– Adesso infilerò delicatamente una mano sotto le tue mutandine, solo per sentire se il tuo sesso è asciutto…

Infilo una mano sotto, mentre lei cerca di ritirare istintivamente il bacino per allontanare il contatto con la mia mano, estranea a l suo corpo.
Sorvolo il suo boschetto vergine senza sfiorarlo e vado giù in fondo. Passo le dita velocemente fra le grandi labbra sfiorando le piccole. Ritraggo velocemente la mano evitando di toccare il giovane clito, per non eccitarla volontariamente e dico…

– Bene… sei completamente asciutta… Adesso mi darò al piacere con tua madre e farò a lei esattamente quello che farei a te, se tu fossi al suo posto e non fossi vergine… Se alla fine il tuo sesso sarà bagnato dalla voglia, farò con te su quel letto le stesse cose avrò fatto con tua madre, e lei ti guarderà godere…

Lei lancia uno sguardo alla madre in cerca di un segno, che risponde:

– Non ti preoccupare tesoro, stai a guardare come va il gioco…

La figlia era molto tesa, ma incuriosita dalla situazione. Chissà se rientrando dopo qualche serata passata fuori aveva assistito a situazioni simili a casa sua, magari spiando di sorpresa la madre mentre si accoppiava chiassosamente con qualche partner occasionale, rimorchiato a casa dopo un periodo forzato di astinenza… oppure senza neanche spiare tanto di nascosto…
Non so perché ma gli sguardi maliziosi della madre verso la figlia mi davano questa impressione. Sembrava che ci fosse molta intimità fra loro. Altrimenti non si sarebbero trovate lì…

Il calore della stanza fa rapidamente rilassare i seni della fanciulla che tornano nel loro stato originale…
Mi giro e mi porto verso la madre, che è ancora vestita, senza il giubbotto. Io sono senza i pantaloni. Poso le mani sui fianchi voluttuosi della madre e dico:
– Lei è proprio una donna fantastica, è proprio degna di essere la madre di una figlia eccitante e voluttuosa come la sua… fra voi due non saprei quale scegliere…

Lei mi guarda compiaciuta e dice:

– Mi trova veramente così “cool”?

– Me lo chiede anche? Mi basta guardarla con questi pantaloni per farmelo rizzare subito e poi è così bella…

Mi giro verso la figlia e le dico:

– Guarda… per prima cosa bacerei il tuo collo meraviglioso…
Porto la bocca sul collo della madre, percorrendolo con la punta tesa della lingua in tutta la lunghezza e comincio a baciarlo. La madre emette un “…Ooohhh!” mentre si contorce per i brividi di piacere. Afferrao i suoi fianchi e con colpetti decisi le faccio sentire contro la sua patta infilata nello spacco, il mio membro ormai completamente eretto sotto le mutande…
Lei apprezza con un altro “Ooohh….” e mi preme a se appoggiando le mani sul mio sedere… Spennello con desiderio quel collo profumato… Infilo allora le mani sotto il maglione ed afferro le coppe dei suoi seni seducenti, mentre mi porto alla sua bocca scoccando un bacio passionale…
La sua lingua si muove vorticosa con la mia. Entrambi mugoliamo di piacere mentre lei preme la mia durezza contro il suo basso ventre e mentre cullo i suoi seni, ancora parzialmente coperti dal reggiseno sotto il maglione…
Le slaccio allora il reggiseno e le sfilo il maglione, liberandoli completamente… sono più grandi di quelli della figlia, ma molto ben fatti. I capezzoli sono turgidi e lei è visibilmente eccitata…
Lei non perde tempo ed infila una mano nelle mie mutande afferrando il membro teso. Mi abbassa le mutade, si inginocchia e se lo infila dritto in bocca, scoprendo la cappella già bagnata da un pezzo, direttamente nella sua bocca. Lei geme assaporando il mio succo dell’eccitazione e fa affondare ritmicamente la mia asta nella sua bocca…

La figlia, che ci osservava di profilo ad un paio di passi da noi, dice:

– “Oh mamma…!”
La madre si sfila brevemente la mia asta di bocca e dice:

– Figlia mia… è così tanto che non mi faccio una bella scopata…

confermando il mio sospetto che si trovasse in un periodo un po’ a corto di sesso. Si rimette la mia asta in bocca facendomi gemere con la suzione della sua lingua sul mio glande gonfio…

– Ma come, con questo corpo potresti avere tutti i figaccioni che vuoi…

Le allontano la testa dal mio membro e la sollevo in piedi. Mi giro verso la figlia e le dico:

– Dopo averti baciato a lungo il tuo collo, mi darei ai tuoi seni favolosi…

Avvolgo interamente con le mani i seni della madre, scendo con la bocca per poi leccarli, baciarli e accarezzarli con la lingua, lasciando per ultimi i capezzoli già tesi… Lei sospira e preme la mia testa contro di sé, accompagnandomi nelle mie evoluzioni da un seno all’altro…
Guardando la figlia, scendo baciando il ventre ancora piatto e l’ombelico. La figlia guarda coinvolta e sembra apprezzare. Slaccio i pantaloni della madre, li tolgo e dico rivolto alla figlia:

– Adesso mi gusterei il sapore del tuo sesso intriso di miele vergine…

Mi tuffo sulle mutandine gonfie del voluttuoso sesso della madre… Affondo il naso in profondità nel suo spacco inspirando intensamente… provocando un sonoro gemito di piacere della madre. Un profumo di sesso maturo e fradicio di voglia travolge i miei sensi…

– MMmmmhmmm!… che profumo di sesso!!

Esclamo e le abbasso le mutandine infilandomi ancora in quella fragranza. Lei geme di piacere mentre il mio naso picchia nudo fra le sue labbra bagnate…
La faccio allora sedere sul letto e la distendo sfilandole completamente le mutandine. Le spalanco le gambe e ficco la lingua fra le grandi labbra nude del suo sesso, mentre le apro con le dita e salgo sul clito…

– AAAhhhhhhh!

Urla lei, per la sensazione di avere ancora una lingua calda posata in mezzo al suo sesso e sul clito fradicio…

La figlia dice con voce tesa, mentre il suo corpo è percorso dai primi movimenti sinuosi:

– Oohh mamma non urlare così…

Gemendo infilo la lingua nel grande pertugio aperto della madre, che per risposta lancia altri due gridi di piacere. Io sono con le ginocchia per terra e chinato in avanti. La mia asta è tesa al massimo e la figlia la può vedere bene, mentre lecco la figa della madre…
Passo a leccare le morbide cosce ed infine mi alzo. La figlia mostra ormai chiari segni di eccitazione. Osserva la scena con la bocca dischiusa, lo sguardo fisso e tira leggermente i bracciali con le braccia, non per cercare di liberarsi, ma per scaricare la tensione del piacere che sta crescendo fra le sue gambe…

Scopro il voluminoso clito della madre e lo risucchio delicatamente in bocca prendendolo in ostaggio con la lingua. Lo avvolgo e lo accarezzo sapientemente mentre lo succhio…  La madre urla:

– Ooohh cara, impazzisco! Aaahhh!

Con le mani riesco a raggiungere i generosi seni. Passo fra le dita i capezzoli eretti e con i palmi cullo voluttuosamente le grandi coppe sode.

La madre mi grida:

– Ooohhh… basta non resisto, lo voglio dentro, ficcamelo dentro!

Mi porto su di lei appoggiando la canna nel bel mezzo del suo sesso. Muovo la mia canna dura su e giù, premendola fra le fradice labbra aperte e sul clito impaziente. Giungo fin sul suo pube liscio e luccicante, reso scivoloso dai nostri umori…

– “Oh mamma, se continua così questo italiano finirà per farmelo tirare…”

dice la figlia tenendo le gambe un po’ aperte e cercando di tirare la braccia a se, come per cercare di sfiorarsi i lati dei senti con gli avambracci, che avevano ormai i capezzoli turgidi…
La madre finge di ignorarla gustando il suo piacere e rispondo alla madre provocandola:

– No… se te lo sbatto dentro adesso, con la tua voglia mi farai venire subito…

Torno fra le sue gambe spalancate, risucchio in bocca il suo clito scoperto, lavorandolo di lingua come avevo fatto prima… Non appena le mie mani avvolgono ancora quei morbidi seni ed i capezzoli tesi che si incastrano fra le dita, esplode il suo orgasmo…
La madre urla intrattenuta l’intenso orgasmo stringendomi la testa fra le cosce. Sussulta col bacino e preme le sue mani sulle mie, che a loro volta sono sui suoi seni favolosi… Il suono dello sciacquettio della mia lingua intrisa di saliva  e miele rimbomba per la stanza, fra i gemiti della madre.
Riesco a fatica a vedere la figlia, che guarda contorcendo il corpo.

– Oh mamma… se urli così non posso resistere!

dice la figlia contorcendosi e svettando i capezzoli tesi, tenendo le cosce serrate…

Allora dico alla figlia, mentre la madre riprende lentamente fiato dopo il forte orgasmo…

– Hai visto come può fare godere una donna, la lingua di un uomo? E questo non è ancora niente…

Poi aggiungo provocatoriamente, guardandole i seni rassodatisi ancora di più con il turgore dei capezzoli:

– …e se continui così fra poco avrai lo stesso trattamento…

Lei voltando da un lato lo sguardo accenna istintivamente a pronunciare un soffocato “no…”, che mostra però un evidente tono di incertezza.
Mi porto sulla madre, poso le mani sui seni e la bacio profondamente con la mia bocca intrisa del suo miele. Gemiamo insieme, mentre la mia asta dura come il marmo sfiora il suo ventre poco sopra il pube, bagnandolo con il mio miele lubrificante, che ormai gocciava a volontà… La madre ansimando distoglie la bocca dalla mia ed incita quasi urlando:

– Basta, lo voglio dentro! Mettimelo dentro… sbattimelo dentro!

Sposto la madre leggermente sul letto, in modo che la figlia possa vedere bene il pertugio aperto della vagina della madre. Il pertugio aperto è circondato dalle labbra fradice e oscenamente spalancate davanti a quel buco profondo, impaziente di essere riempito…

La madre inebriata dalla voglia prende il mio membro afferrandolo poco dietro la cappella semiscoperta. Esercita con le dita una leggera pressione sull’uretra ripiena di miele provocando la fuoriuscita di un gocciolone abbondante…
Tenendo il membro così fra le dita, porta il glande carnoso dritto davanti al suo pertugio spalancato… Io, tenendo le mani sui suoi seni, affondo il membro completamente in lei… La fica della madre ormai “sgravidata” ha un ingresso  generoso, ed il passaggio nell’ingresso ben largo denuda con dolcezza il glande scivoloso; i goccioloni del mio miele si aggiungono al mare del suo miele e con un ruggito di piacere le scivolo fino in fondo, giungendo fino alla cervice…
La madre grida incontenuta il piacere di sentirsi la vagina finalmente riempita da un pene duro…

La figlia esclama alla madre:

– Oh mamma! Non urli mai così… lo fai apposta vero?!

Come immaginavo, la figlia avrà sentito od origliato qualche volta i lamenti di piacere provenienti dalla camera della madre, magari mentre si dava alla pazza gioia con qualche amante frettoloso o qualche toy boy…
Comincio subito a muovermi con decisione dentro quel corpo da sballo, fra i nostri gemiti sonori.

– Oh no tesoro, questo mi fa impazzire veramente…

Risponde concitata la madre fra gli affondi. La figlia guarda eccitata e sembra quasi sorpresa nel vedere come il mio membro tutto lucido esca e risprofondi fino in fondo nella vagina della madre, senza incontrare nessuna resistenza… mentre entrambi gemiamo di piacere.
Dopo qualche affondo la madre porta le dita attorno al mio membro, subito davanti all’ingresso. Con il pollice appoggiato sul lato superiore, l’indice e il medio sulla parte inferiore, se lo preme fra le dita mentre lo estraggo fino alla cappella e lo riaffondo in lei… sembra volersi gustare tutta quella durezza che la scorre dentro. Quando estraggo anche la cappella, se la schiaccia fra le dita come per tastarla ancora meglio, facendomi uscire ancora miele e facendomi urlare dal piacere…

– OOohh… non stringerlo, così, sennò mi fai venire…
dico alla madre. La figlia si contorce legata ai bracciali, mordicchiandosi le labbra e chiudendo le gambe, mentre i nostri sessi sono così zuppi che sciacquettano sonoramente mentre scivolano fra loro.
Io sarei già venuto dentro quella vagina già da un pezzo, ma l’idea di conservarmi per la figlia era l’unica cosa che riusciva a tenere a bada l’orgasmo, che montava sempre più.

La figlia si inarca e si agita sempre di più:

– …Ooohhh… non resisto!

Sollevo la madre senza uscire da lei e ci portiamo in piedi. Siamo alla base del letto a pochi passi davanti alla figlia. Mi abbasso e mi rialzo nei miei affondi in piedi dentro la madre, che avvinghiata a me mi accompagna col suo corpo. Ci abbassiamo lentamente e ci rialziamo con decisione, come in una danza, accompagnata dal suono mielato dei nostri sessi che scorrono bagnati. Ci giriamo dando la mia schiena alla figlia, che così può ammirare lo sguardo immerso nel piacere della madre, mentre il mio membro bagnato compare e scompare fra le sue gambe…

– Ooooh mamma no….

supplica la figlia. La madre ansima intensamente, mi gira verso il letto e mi dice:

– mettiti giù, adesso ti scopo io…

Mi stendo di schiena e lei mi si mette sopra a cavallo. Sapiente si cala sul mio palo dritto, appoggia una mano sul mio petto e l’altra sul cuscino. Chiude gli occhi e come un’esperta comincia a cavalcarmi con vigore ansimando un “Ohh!” sempre più forte ad ogni movimento. Ondeggia il bacino in tutte le direzioni, gustandosi la mia asta che rotea profonda nella vagina, mentre lei preme con cura il suo clito generoso sul mio pube peloso. Siamo messi in modo che la figlia veda la madre di fronte, e quindi la mia asta immersa nella sua vagina. La madre si muove sempre più decisa sull’asta, facendosi scappare di tanto in tanto grida più forti…

– No mamma, non venire un’altra volta…
Implora la figlia, incapace ormai di trattenere il piacere che le monta fra le gambe…

La figlia tiene lo sguardo fisso sul volto immerso nel piacere della madre, che ad occhi chiusi sale e scende, si agita sul mio palo, gemendo ad ogni movimento, producendo una serie di “Ohh…ohh…ohh…”

– …non resisto più, devo venire!!

Urla la figlia contorcendosi a gambe serrate, eccitata ormai al culmine…… Geme, agita i seni turgidi che vorrebbero essere toccati mentre esplode il suo orgasmo, che esploderebbe subito, se solo lei si potesse sfiorare con un dito fra le gambe…
La madre geme sempre più intensamente e chinandosi in avanti sfrega energicamente il clito avanti e indietro sul mio pube, mentre accolgo e massaggio i suoi seni favolosi fra le mani.

– AAhhh!
grida la madre ormai prossima all’orgasmo…

– Ooohh.. non resisto… lo voglio anch’io!!

Grida la figlia, con la schiena inarcata, facendo sporgere i seni di marmo con i capezzoli impietriti… Tiene premuto il sedere contro il muro, si alza e si abbassa cercando di masturbarsi facendo tirare le mutandine tese contro il suo clito, esplodente dalla voglia…

Pochi movimenti avanti e indietro e, sempre ad occhi chiusi, la madre viene cavalcandomi in un lungo orgasmo “Aaahhh! AAhhhh! AAAAhhhh…”

– Aahhhh!
Grida la figlia inarcandosi e premendosi al muro, pervasa dal piacere quasi come se stesse venendo…

– Vedo che tua figlia sta apprezzando lo spettacolo…
Dico alla madre mentre si placa i suo orgasmo, guardando la figlia che preme ancora il sedere su e giù contro il muro…

La madre mi dice, riprendendo a muoversi:

– Dai, vieni adesso…

Io la freno per i suoi fianchi sensuali e dico:

– No… voglio conservare il mio seme per il ventre vergine della tua fanciulla meravigliosa…

Mi sfilo dalla madre e mi alzo. Mi avvicino alla figlia, che ansima ed ha il volto pieno di eccitazione.

– Vedo proprio che hai gradito lo spettacolo…

Intrufolo un dito fra le sue gambe chiuse. Lei si preme indietro sul muro gemendo e girando la testa da un lato, a occhi chiusi, cercando di resistere al piacere. Sento le mutandine calde e fradice su tutto il cavallo. Allora infilo due dita dall’alto sotto le mutandine, passando sul suo boschetto.

– …No!
tenta di implorare lei, sapendo che secondo la regola, se l’avessi trovata eccitata si sarebbe dovuta accoppiare con me…

Quando tocco il clito lei sobbalza e grida un “AAhhh….” di forte piacere. Le mie dita scendono e scivolano in un mare di miele fra le sue labbra proibite…

– Wow quanta crema! Sembra proprio che il tuo corpo chieda finalmente di congiungersi con un membro maschile…

Porto il dito zuppo del suo denso miele vergine e lo annuso:

– MMMhhhhhhh… dolce crema di fico…

Mi metto il dito in bocca e lo assaporo

– dolce crema di fica vergine…

La madre dice:
– Oh, cara… questo fallo è degno di essere quello che ti sverginerà…

– Hai sentito tua madre? E sembra proprio che il tuo corpo sia d’accordo…

– Guarda com’è duro ed eretto…
le dico svettando il membro dinnanzi al suo ventre, senza toccarlo “… pensa che era così anche mentre ti guardavo al supermercato…”
Scorro le mani lungo i suoi fianchi slanciati, la abbraccio appoggiando l’asta dura e bagnata contro il suo ventre, accarezzo su e giù con la lingua più di una volta il suo collo e lo bacio. Lei geme e si muove contro il mio membro…. affondo allora la lingua nella sua bocca e lei ricambia il bacio vorticoso.
Agguanto i seni sodi come il marmo, accogliendo i capezzoli ritti fra le dita… mi abbasso leccandoli sulla punta e mi allargo tutto intorno, fino alla base… lei si inarca e geme:”Aaah….”

Scendo ancora sul suo ventre piatto, lo accarezzo con la lingua e la infilo nel suo sensuale ombelico… una fessura sottile e slanciata, come una piccola vagina che invita a scoprirla ancora più in basso…

Baciandole il ventre piatto le dico:
– Hai proprio un corpo meraviglioso, è un peccato che l’abbia fatto aspettare così tanto senza congiungerti con un bel maschio… Fra poco spruzzerò il mio seme qui dentro… e finalmente sentirai cosa si prova nel sentire un membro maschile orgasmarti dentro…

A quelle parole lei geme con desiderio… Allora scendo col naso sulle mutandine bagnate…. mi soffermo davanti al suo vergine spacco…. premo il naso sul clito e lei sussulta col bacino… “Ahhh….. AAhh!”

– Che profumo di miele vergine… mi farai venire subito qui dentro. Riceverai tanto di quel seme che ti farà gridare di piacere… e sarai tu a chiedere di averne ancora…

Le scosto un po’ più le cosce e le tendo le mutandine tirando leggermente il bordo superiore. Il rigonfiamento del clito teso sotto il sottile tessuto è bene evidente…

Se non fosse stata vergine le avrei sfilato le mutandine e l’avrei infilata direttamente lì in piedi, gustandomi il sali e scendi, gemendo avvinghiato a quel corpo slanciato vincolato al muro… così le dico:

– Se non fossi vergine ti feconderei subito qui in piedi…

Avvolgo i suoi seni con le mani e la bacio profondamente… Infilo il mio ginocchio fra le sue cosce e lei si preme contro il clito, ondeggiandosi come può. Sempre mentre la bacio, porto le mani giù sui fianchi sensuali, mentre si ondeggia contro la mia coscia e la mia asta dura bagna il suo ventre…
Ritraggo leggermente la coscia ed affondo una mano sotto le mutandine. Accarezzo il morbido boschetto, e le mutandine sono completamente zuppe in tutta l’area della vulva, fin dietro. Passo le dita in mezzo al solco fradicio, risalgo con le dita ricoperte di miele sul clito gonfio…. lei sguscia via dalla mia bocca e grida:
– AAaaaahhh!

si stringe a me, scosta una gamba per aprirsi meglio e la avvinghia dietro ai miei polpacci…

– AAaaah…. basta lo voglio sentire dentro!

Grida sull’orlo dell’orgasmo, ansiosa di scoprire di più…

– No… non c’è fretta… il piacere e fatto a gradini, non vorrai salire subito sull’ultimo…
le rispondo io.

La libero dai bracciali e la adagio sul letto. Quel corpo vergine e slanciato lì disteso è una visione da orgasmo immediato… Le mie mani si posano automaticamente sui suoi seni e la bacio con passione. Il mio membro ancora bagnato del miele della madre e delle gocce del mio succo lascia impronte bagnate sul suo corpo, dandole brividi di fresco…
Poso il membro duro in mezzo alle mutandine e lo e faccio scorrere lentamente nel suo spacco… lei mi circonda con le braccia ed ondeggia istintivamente il bacino…

– …Oooohhh!

Grida nel sentire quella durezza per la prima volta in mezzo sul suo sesso… La madre è in piedi accanto al letto e comincia a masturbarsi… Mi trattengo poco in quella posizione per evitare che entrambi raggiungessimo rapidamente l’orgasmo.
Infilo le mani sotto la sua schiena e la sollevo esponendo il suo collo meraviglioso alla mia bocca, assetata di baciarlo… Con la lingua lo percorro dalla base fino al mento… è talmente liscio e profumato di femmina che lo lecco più volte, mentre gocce di lubrificante escono dalla mia punta… Bacio e mordicchio il collo delicatamente su tutta la superficie, dapprima sulla parte centrale, poi sui lati. Lei geme ed ansima eccitata… preso dalla voglia di lei prendo a baciarlo e mordicchiarlo con più vigore fino alle orecchie, che accarezzo con la lingua e mordicchio… lei ansima, geme forte e ruota la testa per i forti brividi di piacere… allora smetto e calmo il suo piacere con un bacio profondo.

Scendo fra le sue gambe, con la lingua accarezzo i suoi polpacci lisci… salgo e bacio a lungo l’interno delle sue cosce lunghe e affusolate. Lei geme e sospira per quei baci ancora mai sentiti in quella pelle intima, delicata e sensibile… Accarezzo e percorro con la lingua il lungo interno delle cosce più volte, fino ad urtare la morbidezza delle sue mutandine bagnate…
Con le dita percorro il bordo delle mutandine attraversando il suo ventre, sopra il suo pube. Con le unghie e con leggerezza accarezzo il ventre piatto disegnando curve fantasiose… Lei ansima, geme e sento il suo ventre contrarsi, abbassarsi e rialzarsi per i brividi di piacere che la scuotono fin nell’utero… Il suo corpo è pervaso da brividi di piacere in ogni direzione…
Le sollevo le cosce e le sfilo le mutandine fradice di miele, scoprendo il suo sesso vergine… La vulva è completamente bagnata e profumata dal giovane miele. Le grandi labbra sono aperte e le piccole labbra sono parzialmente schiuse…

– Che fiore di carne… te la apro con la lingua…

Non appena infilo la lingua di taglio schiudendo le piccole labbra, lei lancia un grido di piacere “AAaahhh…”. Il suo miele ha un sapore dolce e delicato come il suo profumo. Di riflesso la mia asta produce grossi goccioloni di succo lubrificante.
Allargo le piccole labbra con le dita e posso vedere il suo imene, che ha una considerevole apertura nel mezzo… un segno che si dava da fare molto lì in mezzo con le dita, o forse era già ben predisposta di natura per il primo accoppiamento…
Con la lingua spennello delicatamente su e giù, passando sul suo clito con leggerezza… lei sobbalza e ondeggia il bacino gemendo voluttuosi “Aaa…. Ahaa…”.
La madre si tocca il clito, muove le dita sempre più velocemente e dice “Oh.. tesoro, com’è bello vederti godere…”.

Non appena accarezzo con la lingua il clito scoperto e turgido della figlia e lo avvolgo con la lingua, lei grida:

– AAAhhhh! Vengo….

dopo tre spennellate di lingua lei viene e urla il suo primo orgasmo raggiunto con la lingua di un uomo…
La madre le accarezza affettuosamente i seni, accogliendoli fra le sue dita affusolate, mentre la figlia si riprende dall’orgasmo… Vedere una donna così attraente accarezzare i seni turgidi e sodi della figlia, ancora più attraente di lei, mi porta sull’orlo dell’orgasmo…

Bacio il ventre della figlia ancora scosso dall’orgasmo… appoggio il membro fra le piccole labbra fradice di miele, che giacciono ancora spalancate dalla mia lingua…

– Adesso sei pronta per accogliermi in te…

“Aah… Ahhh!…” emette due piccole grida di dolere miste al piacere, mentre il glande preme dolcemente sul suo imene già generosamente aperto… se mi lasciassi andare al piacere potrei farle giungere spruzzi di seme in vagina, attraverso quel buchino proibito…
Mi avvolgo a lei con le braccia, mentre il glande procede e lacera il suo imene definitivamente, varcando l’ingresso che scopre il glande e me lo stringe quasi fecendomi venire… Io emetto un lungo gemito “Oooohh…”, facendo di tutto per trattenere l’eiaculazione… L’ingresso in lei è solo leggermente doloroso, grazie al suo imene già parzialmente aperto e non particolarmente spesso.

– AAAhhh!…. Ooohhh!

Grida lei sentendosi l’interno della vagina per la prima volta dilatato e riempito da qualcosa…
La sua vagina è tonica come solo a 20 anni si può avere, e scivolosissima dal suo giovane miele. E’ una meraviglia attorno al glande…
Con piccoli movimenti avanti e indietro avanzo dolcemente dentro di lei, fra numerosi nostri gemiti e sussulti… la sua vagina è più stretta di quella della madre, ma è più profonda… arrivo agevolmente fino alla base del mio membro. Le sue pareti di carne me lo avvolgono stretto come un preservativo, facendomelo diventare duro all’inverosimile.

– MMmhhhh…. che vagina meravigliosa hai, non posso resistere a lungo dolce fanciulla…

Comincio a compiere movimenti più ampi in quel pozzo di piacere, poi lo pianto fino in fondo e mi fermo. Comincio a roteare il bacino massaggiando tutto l’interno della sua vagina profonda… Per la prima volta sente muoversi un pene eretto, dentro tutto il suo profondo canale…

– AAaaahhhh….

Riprendo a muovermi fino ad estrarlo quasi del tutto e rientrando cambiando angolazione, accarezzando con delicatezza le sue pareti in modo sempre diverso…

– OOhhhh mamma mi sento impazzire, è troppo bello…. Ooohhhoohh!

La madre posa le sue mani sul mio sedere, lo palpa e lo preme e nei miei affondi sulla figlia…
Per non venire mi fermo e ci giriamo sottosopra, senza uscire da lei. Le faccio cenno di sollevarsi con il busto e comincio a sollevare il bacino facendolo picchiare il membro in fondo alla vagina. “Oohhh…. Ahhhhh” grida di piacere lei.
Porto le mani sui suoi seni e dico: “Ruota il busto da una parte all’altra, così te lo sentirai muovere contro le pareti…
Lei ruota il busto il più possibile, e sente l’asta ruotarle dentro…

– Ohhh è troppo bello…

– Dai cavalcami come tua madre…

Accolgo i suoi seni fra le mani, lei comincia a muoversi cavalcando con i movimenti goffi di una non esperta. La madre allora appoggia una mano sul suo ventre ed una sul suo sedere guidandola nei movimenti avanti e indietro, e facendole inarcare il bacino nel modo giusto durante i movimenti… La figlia geme e si agita sempre più, fino a procedere da sola. Prendendo confidenza col piacere, comincia timidamente anche ad alzarsi ed abbassarsi, per sentire lo scivolare dell’asta dentro di lei…
China la testa in avanti ed i suoi capelli lunghi e lisci pendono molto sensualmente davanti al suo volto ed al suo corpo da favola… io sono al culmine e la accompagno avanti e indietro tenendola per i fianchi. La madre accarezza e sostiene i seni della figlia con quelle dita affusolate. “Aaaahhhh, ooohhh….” geme forte la figlia premendosi sempre più a me.

– Noo…. non toccarle i seni così… togli quelle mani, sennò vengo!
Imploro alla madre…

La figlia chiude gli occhi, si accascia su di me scivolando via i turgidi seni dalla presa della madre e viene urlando…

– AAAAAAHHH…..AAAAHHHH…. AAAAAHHHAAA…!

La stringo forte nei suoi spasmi che le scuotono tutto il corpo. E’ il suo primo orgasmo vaginale, con un membro eretto dentro di lei… Le accarezzo la schiena per qualche istante restandole piantato ben dentro, mentre tremori di piacere le scuotono il bacino e tutto il corpo…

–  Ooohhh tesoro quanto sei bella… Aaaahhhh…!
La madre nel sentire i gridi di piacere della figlia e vedendola venire per la prima volta con un uomo, viene masturbandosi con foga…

La giro sotto di me, esco da lei e la porto sul bordo del letto… divarico le sue gambe ed ammiro il suo sesso completamente aperto… le labbra dilatate dall’orgasmo lasciano spalancato il suo pertugio profondo, vergine fino a poco prima… La bacio sul ventre piatto, che vibra pervaso dai tremori post orgasmo, di quell’orgasmo così nuovo e travolgente…
Mi posiziono con il membro gocciolante davanti al suo ingresso e le sprofondo dentro… Le poso le mani sui fianchi e risalgo fin sotto i suoi seni fantastici, che sdraiati ricadono leggermente verso i lati. Mi fermo con le mani lì, sotto i seni, con il pollice e l’indice che lambiscono la loro favolosa morbidezza durante i dolci movimenti…
Ammiro la sensualità di quel corpo scolpito ed il mio membro che affonda e riemerge dal suo boschetto castano chiaro, sotto il suo clito turgido e teso… le tracce di bagnato lasciate dal mio membro sono ancora sparse sul suo corpo…
Estraggo il membro completamente e lo riaffondo nella vagina senza bisogno di guidarlo con le mani, che non tolgo da sotto i suoi seni fantastici… Scorro avanti e indietro dentro quel guanto di carne intriso di miele… sento il mio orgasmo ormai in arrivo…

Esco da lei e la porto nel mezzo del letto, completamente sdraiata. Mi abbraccio a lei avvinghiandomi, affondo in lei cingendola sui fianchi e sulla schiena. Sento tutto il suo corpo snello e voluttuoso a contatto col mio, il suo boschetto contro il mio pube…

–  Ohhh vergine fanciulla, preparati a ricevere il mio seme…

– Aaaahhh…

risponde gemendo. Ondeggia il bacino e solleva le gambe cingendomi le cosce con i suoi polpacci, per esporsi meglio alla penetrazione…
Le annuncio concitato:

– …ti irroro col mio seme…

Lei geme dolci “aahh…” ad ogni affondo. Il mio membro si fa duro come la pietra negli attimi che precedono l’orgasmo.

– lo sento sempre più duro, come il marmo… è troppo bello, Oohhh!
Esterna lei.
La madre si avvicina, mi accarezza il sedere e porta una mano sui testicoli. Accompagnandomi nei movimenti prende in mano lo scroto e gemendo lo accarezza delicatamente. Vuole incitare le mie gonadi a spremere più seme e vuole sentire le contrazioni del sesso che feconderanno per la prima volta la sua vergine figlia…
Ancora 2, 3 affondi… e mentre la guardo nei suoi meravigliosi occhi azzurri….

– OOOOOOhhhhhhhhh…….OOOOOOhhhhhhhh……. OOOOooohhhhh….
– Sbrupppp….. Sbrupppp….  Sbruppppp…. Sbrupppp….

con forti grida, spruzzo profondi in lei interminabili getti di sperma bollente, formando un lago caldo all’imbocco della cervice, tutto intorno al glande gonfio e carnoso…. La mia asta piantata ben profonda in lei, spruzza premendo sulla parete superiore della sua vagina avvolgente… chiudo gli, occhi, mi abbasso su di lei e continuo a spruzzare tutto il mio seme…

– OOOOhhhh… AAAhhhhh!….AAhhhhh…!

geme lei figlia sentendo quelle ondate di calore per la prima volta nella sua giovane vagina… La mano della madre massaggia i miei testicoli mentre irrorano di seme la vergine figlia, facendomi sborrare con ancora più veemenza…Un orgasmo lunghissimo, che mi sembra durare minuti…

– Wow, che intenso!!
Esclama la madre, ed aggiunge “Avrei voluto godermelo io…”

Mi accascio esausto sulla figlia, mentre il membro rimane dentro di lei quasi completamente duro. La bacio profondamente nella sua bocca sensuale. Mi sollevo e gemendo mi sfilo lentamente da lei. Una cascata di seme dalla sua vagina cade sul letto. Afferro il membro e spremo il seme rimasto all’interno del canale e le gocce cadono come opere d’arte sul ventre vellutato. La madre si china e si ficca il membro avidamente in bocca, come per assaggiarne una goccia anche lei. Gemendo, la sua lingua scivola sul mio glande ricoperto dagli umori della figlia e dal mio succo scivoloso, facendomi contrarre e zampillare fuori tutte le gocce rimaste nei meandri del mio sesso. In pochi secondi la mia asta si rinvigorisce completamente nella sua bocca.
Porto la figlia sul bordo del letto. Ammiro il pertugio spalancato della vagina, non più impicciato dall’inutile imene, e lo accarezzo all’intorno… premo sul ventre e poco dopo fuoriesce altro seme, dal profondo della vagina dilatata dal piacere…

– Guarda come mi ha fatto sborrare la tua figlia meravigliosa… ma è anche merito della preparazione dentro la tua figona…

Con la lingua raccolgo il rigagnolo di seme bianco che scende dal fiore aperto, mi giro e ficco la lingua fra le labbra del sesso della madre, in piedi accanto a me, bagnando il suo clito col mio seme… lei geme e si porta fra le gambe della figlia. Appoggia le mani sul ventre, divarica le cosce e lecca tutto il sesso della figlia, bagnato di seme.

– Ohh mamma…
geme la figlia, mentre la madre immerge la lingua nella vagina inseminata… e le accarezza il clito bagnato, che si rizza nuovamente…
Per chi gli piace l’idea, la madre bacia vorticosamente la figlia portando sulla lingua il seme raccolto sulla sua vagina.

– Ecco figlia mia, questo è quello che ti sei persa finora… e che ora puoi avere tutte le volte che vuoi.

Ci prepariamo così ad un nuovo giro di piacere…

Questo è solo un esempio fra le innumerevoli fantasie, che nelle situazioni più casuali possono passare nella testa di un uomo in una manciata di secondi, quando vede insieme una madre ed una figlia favolose…

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Gli altri miei racconti li trovate qui:
https://raccontimilu.com/author/marcus/

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