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Racconto 6 – Che vacanza e poi il resto

By 10 Ottobre 2017Aprile 22nd, 2020No Comments

Che vacanza e poi il resto
No, per favore no. Non farlo, non farglielo fare. Se lo fai sarai sua per sempre.
Era il mio disperato, silenzioso, appello.
Il primo uomo che ti fa il culo ti avrà per sempre. Non è l’atto fisico in sé stesso, è l’impossessarsi della tua volontà ; è il prendere qualcosa di unico che non si concede quasi mai e mai al primo venuto : per paura, per cultura ,per timore del dolore , per educazione ,per’ . Se un uomo ti penetra con il suo fallo nel culo sarà riuscito a farti superare tutte le inibizioni, paure, ansie e non lo potrai mai dimenticare, sarai sempre sua.
Per certi versi diventa, nei tuoi ricordi e pensieri, più importante del primo uomo che ti ha deflorato la vagina.
E quella donna prona sul letto, sottomessa ,pronta alla deflorazione anale era mia moglie Sandra, ed il fallo che spingeva per sverginarle il culo era del mio amico Fabio o meglio del suo amico Fabio. Forse è meglio se spiego.
Sono Francesco ed ho trentatré anni e lei è Sandra, mia moglie, trenta anni. Siamo sposati da cinque anni ed abbiamo due bellissimi bambini, uno di quattro anni e l’altra di due.
Eravamo al mare in Sardegna nella zona di Orosei. Avevamo affittato con gli amici una bellissima villa con quattro camere e relativi bagni, con grandi finestre che ,tutte al piano terra, si affacciavano su un grande giardino.
La villa è indipendente . E’ una zona di sole ville, distanti tra loro, ed immerse in una grande pineta che arriva quasi al mare. Il mare sottostante è cristallino e caldo ed ha una stupenda sabbiosa spiaggia ideale per i bimbi. Dalla villa si vede il mare e la spiaggia , che non dista più di cento metri, viene raggiunta da una stradina in sterrato che passa davanti la villa.
Abbiamo affittato la villa in quattro coppie di amici, tutti nella stessa situazione, tutti con figli. Era la location ideale, l’avevamo conosciuta anni prima non ancora sposati, poi l’abbiamo ripresa da sposati ed infine oggi con prole al seguito. Chi con uno ,chi con due figli. Eravamo una comitiva di giovani. Più o meno la stessa età e sereni sia da un punto di vista affettivo che economico. La nostra amicizia risale, in alcuni casi, ad alcuni anni prima ,ai tempi dei nostri fidanzamenti.
Nel mio caso ho conosciuto Sandra che mi ha fatto conoscere Fabio ed altri che erano suoi amici di lunga data e viceversa. Io le avevo fatto conoscere miei amici ed amiche. Nel tempo attraverso una naturale selezione per: affinità di interessi, per situazione familiare’si era formato un gruppo composto da sei coppie . Ogni anno cercavamo una soluzione vacanziera che ci permettesse di stare insieme. Quell’anno due coppie non potevano e le altre quattro, compreso noi, avevano affittato quella splendida villa.
Fabio era sposato con Mirella ed avevano un figlio di tre anni. Era un bel ragazzo, ma tutti noi lo eravamo, ed era amico di Sandra da lungo tempo.
Nelle tante chiacchiere tra amici del gruppo, molto tempo prima, dovevo aver sentito da qualcuno che Sandra e Fabio da ragazzini avessero avuto un filarino, ma erano cose da ragazzini, si parlava dei loro dodici, tredici, anni. Non ci feci mai caso. Per me era naturale vederli vicini e sentirli parlare spesso in sintonia . La loro era una amicizia radicata ed antica . Era normale che avessero delle affinità ed un piacere nello stare insieme.
Io con Fabio avevo un buon rapporto, mi piaceva come persona come mi piaceva Mirella, sua moglie.
Durante la vacanza ci distribuivamo i compiti per la gestione della casa. Era molto semplice. Ogni coppia curava la propria stanza ed il proprio bagno. Gli uomini si occupavano della spesa e di organizzare tavoli od altro ,le donne si occupavano della cucina. Noi tra uomini ci mettevamo d’accordo di chi quel giorno andasse a far la spesa ;gli altri erano liberi e ci si rivedeva per organizzare i tavoli.
Tra coppie ,in funzione degli interessi individuali e dei figli, vi era un’altra organizzazione. C’era chi preferiva andare al mare al mattino con i figli mentre il coniuge si occupava della stanza e bagno chi viceversa.
Io preferivo andare al mattino in spiaggia con i bimbi e Sandra ci raggiungeva un paio d’ore dopo ;nel pomeriggio io rimanevo a casa con i bimbi aspettando che la calura diminuisse per poi portarli in spiaggia raggiungendo mia moglie.
Ogni coppia si comportava come voleva ed a volte si cambiava. Insomma giorno per giorno si decideva.
Quella mattina io ero in spiaggia con i bimbi; Sandra si occupava delle stanze; Fabio era andato a fare la spesa; Mirella era in spiaggia con me e gli altri.
Quel mattino dopo un’oretta che ero in spiaggia mi venne un ‘attacco di pancia’. Dovevo andare in bagno . Chiesi a Mirella e agli altri di dare attenzione ai piccoli che io dovevo ‘correre’ in bagno . Risero e dissero vai tranquillo che ai piccoli pensiamo noi. I piccoli erano tutti insieme che davanti agli ombrelloni giocavano sulla sabbia.
Percorsi la stradina ed entrai nel giardino su cui si affacciavano le camere e gli ingressi in villa. Notai, fuori, la macchina di Fabio. Pensai ha già fatto la spesa, ha fatto in fretta. Per la spesa si doveva andare alla vicina Orosei, cinque Km di strada e poi le attese in negozio.
Che velocità, non era passata un’ ora dalla sua andata .
All’inizio della nostra casa vi erano le finestre delle prime due camere divise dal primo ingresso in villa e poi le altre due camere anche loro divise dall’altro ingresso. Tutte le camere si affacciavano sul giardino. I proprietari della villa erano stati lungimiranti, per proteggere dai raggi del sole del mattino le camere ,nel giardino, parallele ad ogni finestra avevano piantato dei grandi ‘cespugli’ che oltre a proteggere dal sole davano una certa, parziale intimità, agli occupanti delle camere.
Stavo per entrare nel piccolo sentiero che portava alla nostra entrata quando sentii delle voci provenienti dalla nostra camera. Mi fermai incuriosito. Erano le voci di mia moglie e di Fabio; quello che mi colpì e che non fossero le loro naturali voci.
Parlavano sottovoce ; biascicavano e non riuscivo a comprendere. Stupito mi fermai dietro al cespuglio. Erano posti a non più di due metri dalla finestra. Erano cespugli marittimi ,folti ,ma cercando il ‘giusto’ foro si vedeva benissimo nella camera e al contrario non si era visti.
Shock. Mia moglie e Fabio erano distesi sul letto. Erano nudi.
Lei era sotto e prona. Lui sopra. Il movimento del corpo di Fabio era esplicativo. La stava penetrando , scopando.
Vedevo il culo di Fabio sollevarsi e ridiscendere e riuscivo persino a vedere il suo pene che entrava ad usciva dalla vagina di Sandra.
Quei suoni biascicati erano suoni emessi da mia moglie.
Si, si’.. Erano accompagnati/sovrapposti dalla voce di Fabio. Ti piace? E’ bello?
Si, si.
In un attimo di pausa lui: era tanto che avrei voluto farlo. Sono sempre rimasto innamorato di te. Ti ricordi da ragazzi’?
Si, anche tu mi sei sempre piaciuto, ma eravamo ragazzi e abbiamo avuto strade diverse.
Ma non è giusto quello che stiamo facendo. Sei sposato. Siamo sposati. Mirella è mia amica, Fabio è tuo amico. Siamo amici. Parlava ,ma il cazzo di Fabio riprese a scoparla e lei a gemere di piacere.
La tirò verso sé per stringerle le tette ; non soddisfatto si attaccò ancor più a lei incrementando il ritmo della scopata. Lei ..si’ si continua ‘ e godette.
Lui rallentò la penetrazione ; l’aveva sentita venire e i suoi movimenti diventarono lenti, ma non abbandonò il dolce fodero.
Le chiese: come è stato?
Bello.
Allora ti è piaciuto?
Si .
Ti ricordi di quando da ragazzi andavamo in giro mano per la mano e ci davamo teneri bacini?
Si, eravamo ragazzini e molto giovani in tutti i sensi.
Sai , non avrei mai pensato diventassi così.
Così, cosa?
Bella. Eri alta e magra e secca come un’acciuga. Non avevi una curva e le tette…le tette non c’erano.
Una volta che inavvertitamente , tu non volevi che le toccassi, le sfiorai pensai: non le ha.
Mi ricordo in piscina quando indossavi il bikini; il pezzo sopra ti ballava perché conteneva quasi nulla, ma tu ti ostinavi a metterlo Eri quasi ridicola..
Lei: stronzo.
Quando ci siamo incontrati anni dopo non potevo credere al tuo cambiamento. Sembravi un’altra; mi venne in mente la Jolie’Come ti ho rivisto’donna’ mi è tornato il sentimento di allora, ma tu eri fidanzata con Fabio ed io, io mi ero appena sposato.
Abbiamo ripreso a frequentarci in compagnia ed ho capito che eri diventata una donna in tutti i sensi e non solo per il fisico
Non posso negare che avrei voluto essere al posto di Fabio.
Mia moglie ascoltò e disse: anch’io quando ti ho rivisto ho pensato a quel lontano periodo, alla nostra gioventù ed alla nostra innocenza e mi sono fatta mille domande su quello che avrebbe potuto essere e forse per questo che anche adesso sono qui. Siamo qui.
Lui :vero , ma possiamo recuperare e’
No Fabio, abbiamo sbagliato . E’ stato un bel errore è vero .E’ successo perché è successo ,ma non deve accadere più .Fabio te lo chiedo per favore, da amica. Non so perché è successo, ma è successo. Amo mio marito, la mia famiglia. Voglio poter essere davvero amica di Mirella e tua. Ma non dobbiamo più’
Lui: si, si, ma non mi pareva convinto.
Non riuscivo a capire se fosse la prima volta o’
Ok ,ho capito e allora godiamoci questo momento fino in fondo. Non abbiamo molto tempo ,ci aspettano in spiaggia, dobbiamo scendere
Riprese a muoversi in lei. Il movimento riportò mia moglie in uno stato di goduria. Guardavo stralunato ,incapace di agire ,quel cazzo entrare rigido e duro in mia moglie . Lo vedevo lucido e vedevo la figa di mia moglie aprirsi e chiudersi ad ogni passaggio. Il cazzo andava in fondo per uscire quasi completamente e poi rientrare. I loro visi erano lo specchio del piacere che provavano.
Sandra aveva già goduto, ed era sulla strada di un nuovo orgasmo mentre Fabio non aveva ancora goduto, ma era prossimo poiché le disse : resisto ancora un po’, poi vengo .Posso venirti dentro?
No, lo sai, non prendo nulla. Non facciamo stupidate per favore.
(Anche in quella occasione mia moglie mostrava la sua educazione culturale).
Perché non prendi la pillola? Tuo marito usa il preservativo o volete un altro figlio?
No . E’ che la pillola non mi fa bene, mi dà forti fastidi e Fabio lo sa ed allora, anche se gli piace poco, è costretto ad usare il preservativo.
Ma non gli dà fastidio? Io non lo sopporto. Vuoi mettere sentire con l’uccello nudo’E anche per te quella gomma dentro. Ma.. contenti voi’.. va bè, ma’
La pausa aveva raffreddato i bollori.
Silenzio.
Uscì da lei ,lasciandola stupita e si mise velocemente in posizione da sessantanove.
Sono nel classico sessantanove. Cazzo- bocca, figa- bocca
Le allarga l’ingresso della figa con le dita e con la lingua ripetutamente passa dalla clitoride all’ano; le infila un dito nella vagina e lo muove avanti ed indietro mentre continua a leccarla.
Sandra ha il cazzo di lui contro il viso. E’ renitente, ma quando lui glielo agita sotto gli occhi non può sottrarsi e lo prende in bocca.
Per un po’ solo il rumore delle leccate popola il silenzio della camera.
Ad un certo momento Sandra interrompe la fellatio e solleva il capo. Ha l’aria sofferente, ma è una sofferenza di piacere. Dice: così mi fai venire.
E lui : vieni, vieni.
Non fini di esortarla a godere che Sandra raggiunse il piacere in modo fragoroso sul viso di lui. Gli aveva squirtato in faccia
Fabio aveva il viso impregnato dei suoi umori
Scusa, scusa , non volevo’
Ma lui: non preoccuparti. Mi piace vederti godere così e come se nulla fosse riprese a leccarla ed a scoparla con il dito
Lei : no, no’ mi fai venire ancora. Era iper eccitata.
Come a non voler pensare cala il viso sul cazzo. Lo prende in bocca e come a ricompensarlo del piacere provato glielo succhia con un impegno mai avuto per me.
Pensai fosse arrivato il momento della sua venuta. Ero curioso ed angosciato nel contempo. Volevo vedere se avrebbe ingoiato o meno lo sperma. A me non lo faceva. Diceva che aveva un saporaccio e quando qualche schizzo le entrava in bocca correva in bagno e lo sputava via.
Anche mia moglie doveva aver pensato la stessa cosa, perché si calò sul cazzo fagocitandolo . Vedevo la bocca gonfia scendere sul cazzo per poi risalire risucchiando e poi rituffarsi vorace.
Lui aveva ancora il viso tra le cosce di lei e le leccava con ingordigia e piacere la figa. Si aiutava con le dita. Le apriva la passera ed infilava la lingua. Cercava la profondità e poi la clitoride. Vedevo il rosa dell’aperta vagina. Si spostò un po’. La sua lingua adesso riusciva a raggiungere sia lo ‘spacco’ vaginale che quello del culo. Titillava le due fessure, ma mentre quella vaginale era aperta e bagnata quella anale era bagnata, ma stretta e impenetrabile. Lui usò un dito. Lo usò prima per la vagina; la penetrò dando una ulteriore sensazione a mia moglie, sempre impegnata nel pompino, ; poi bagnato il dito, ricoperto dagli umori vaginali, lo poggiò sul foro anale.
L’ano ammorbidito dalla saliva e dagli umori vaginali permise alla falange del dito di entrare.
Mia moglie sussultò. Si tolse il cazzo di bocca interrompendo il pompino e gli disse; che fai?
Lui :nulla.
Lei: non voglio.
Lui non disse nulla e lei si rioccupò del suo uccello spompinandolo a piena bocca.
Voleva farlo venire ma, seppur ora si aiutasse con una mano masturbandolo alla base e di tanto in tanto gli toccasse e leccasse il sacco coitale, quell’uccello pareva invincibile.
Lui riprese a leccarla e ad usare il dito che adesso era riuscito a introdursi completamente. Fabio lo muoveva solo in verticale e mia moglie non si accorse o fece finta di non accorgersi di ciò.
Forse era convinto di farlo venire velocemente nella sua bocca e questo sarebbe stata la fine di quell’incontro di sesso.
E’ opportuno dire che mia moglie ha un gran bel culetto a mandolino, sporgente e terribilmente sexy. E’ alta oltre il metro e settanta, magra e longilinea. Ha la pelle chiara che i raggi del sole scottano velocemente. I suoi capelli sono scuri , li porta lunghi e gli occhi sono da cerbiatto marroni. Ha una leggerissima pancetta segno delle due gravidanze ;ciò la rende ancor più attraente. Di tutto di lei ero e sono innamorato
Veste elegante, ma non appariscente. Indossa gonna o pantalone con indifferenza ed egual piacere. In ambedue i casi si nota il suo bel culo. Coi tacchi è ancor più figa.
Io provai più volte in gioventù a conquistare il suo bel culo. Volevo varcare l’inviolato ingresso, ma non ebbi successo.
Mi fa male; un’altra volta ; no .adesso no… Ogni scusa era per lei buona per rimandare e non fare ed io ,seppure a malincuore ,mi adeguai al suo volere. E adesso’
Lui abbandona il sessantanove ,la gira e le rialza il culo.
Lei è ferma in trepidante attesa.
Lui si piega su quell’opera d’arte e con lingua dita si occupa del solco anale.
Poi quasi si stende su lei. Guida con la mano il rigido cazzo verso l’inviolata fessura. Si appoggia.
Lei : no, per favore no. Fa male.
Lui non è come me. Non ascolta.
Lo punta per bene; controlla il posizionamento della punta e poi spinge. Spinge in progressione.
Lei si contrae ,ma lui senza forzare continua a spingere. La tiene con mani e peso inchiodata al letto e mentre lei: no, no. Ahi, basta, smetti non voglio’.aaaaaahh .
Il glande ha sfondato. Ha superato la forca caudina dello sfintere.
Lui sta facendo quello che non ho mai fatto io.
No ,non è come si può pensare. Non l’ha ‘aperta’ con un unico, violento, affondo. L’avrebbe fatta piangere dal dolore e si sarebbe sottratta alla penetrazione sentendosi violentata.
E’ entrato spingendo in progressione, creandole un dolore sopportabile anche se sempre di dolore si tratta.
Superato lo sfintere rimase fermo immobile. Il cazzo non si muoveva. Le mani poggiate sui fianchi la tenevano ferma. La rassicurava. Ferma . Non mi muovo. Adesso passa . Ancora un po’ e passa. ( parlava del dolore)
Poi si muove lentamente in avanti. Non può sottrarla al dolore, ma vuole che sia leggero, progressivo, che lei possa reggerlo.
Le mette una mano tra le cosce . Le tocca la clitoride per distrarla. Dice: toccati ti piacerà .
Non si muove. Aspetta
Aspetta che sia lei a masturbarsi a sentire un po’ di piacere . Muove l’uccello leggermente in avanti.
Lei si irrigidisce.
Allora cambia tattica, dice: fai come vuoi tu. Ti aspetto
Lei: no, basta.
Prova a venirmi incontro con il culo, io non mi muovo.
Lei ha le lacrime agli occhi, ma prova. Spinge lentamente indietro. Lui coglie l’attimo e nel contempo spinge l’uccello in avanti.
Un grido di Sandra: aaah.
E’ fatta. E’ tutto dentro. E’ riuscito ad incularla a fondo.
Ci sei riuscita. Adesso ferma. Passa tutto.
Aspetta.
Poi si tira indietro e poi avanti. L’uccello ha conquistato spazi ed adesso si può muovere nell’angusto spazio.
Lo tira quasi completamente fuori e poi rientra lentamente.
Mi stai risucchiando con il culo l’uccello. Sei fantastica.
Arriva in fondo sino ad appoggiare il pube al culo.
L’hai tutto dentro. Come va?
Lei :va. Va meglio. Non sento quasi più dolore.
Ma vedo che ancora ‘stringe’ i denti.
Lui ha capito che può osare e la incula veramente. Tenendola per i fianchi prende il ritmo della scopata. Su e giù per il condotto anale. Glielo sta usando ed allargando perbene.
La incita a masturbarsi per godersi un doppio piacere. Vuole farle ricordare con piacere questa prima volta.
Lo estrae tutto dall’ormai dilatato foro. Vuole controllare visivamente la situazione : è aperto bene.
Rituffa l’uccello dentro.
Dice : muovi il culo, ti piacerà di più. Contrai l’ano. Prova. Stringi e lascia andare, sentirai che è più bello.
E lei ubbidiente prima muove il culo e poi dall’espressione concentrata del viso appare come si impegni per gestire l’ano. E poi ,poi gli va incontro con il culo . Lo ruota.
Non sente più male, ma ha solo diverse sensazioni
Lui ha un sorriso di soddisfazione, la sta usando e si fa aiutare come piace a lui.
Glielo vuole fare sentire fino in fondo e come quando la scopa glielo spinge fino in fondo per poi estrarlo e rimetterlo con impeto.
Il bel culo di Sandra, ormai assuefatto, regge le penetrazioni e tutto il corpo si muove.
Pensavo volesse venirle in culo, ma sbagliavo ancora. Oltre il corpo vuole la sua mente. Sottrare il pene al culo e si mette al suo fianco e con il cazzo cosi come è sporco dei residui anali glielo spinge verso la bocca. Lei ,non rifiuta. Lo prende e lo succhia disinteressandosi che sia sporco. Anche questa è fatta dice il viso di Fabio.
Torna dietro lei e glielo mette in figa. La mano alla bocca di lei . Le dita contro le sue labbra.
Sandra capisce. Le fa entrare in bocca e le succhia come fossero un altro cazzo.
E mentre la chiava dice : succhia, succhia. Pensa sia un altro cazzo.
Sandra sta godendo e lui passa il cazzo nuovamente al culo.
Lo accoglie con facilità ed il suo cazzo entra ed esce attraverso l’ano come se fosse aperto da sempre
Avanti ed indietro. Lei adesso ha il piacere di questo diverso modo di fare sesso. Accompagna l’inculata con la masturbazione e si vede che le piace.
Lui non si cura questa volta di lei, del suo godere, pensa a se. Da sotto le stringe le pendenti tette con le mani e spinge il cazzo a fondo. Entra ed esce due- tre volte poi rimane immerso in lei a fondo corsa. Sono fusi , fermi. E’ venuto nel culo.
Per la prima volta lo splendido culo di mia moglie è stato usato e riempito.
Lui si gode l’attimo vincente e poi, dandole prima un bacio sulla nuca, si risolleva uscendo il pene semirigido. Ci pensa un attimo e poi anche non rigido riesce a reintrodurlo.
Sandra non sente più male e il cazzo di lui si muove agevolmente nel condotto anale frizionando le pareti
Il condotto è conquistato e plagiato
Le mani di lui si reimpossessano delle tette. Le sue dita stimolano e torcono gli irti capezzoli. Li tirano facendola gemere di dolore e piacere. Le sussurra all’orecchio: toccati anche tu, toccati come sai fare solo tu.
Le dita di lei giocano con la passera sino quando anche lei viene. Spinge il culo indietro sino ad appoggiarsi alla pancia di Fabio.
Quel sacro tempio era stato definitivamente profanato.
Fabio raggiunto quel che si proponeva rimase immobile su lei ed infine si lascio andar al suo fianco. L’uccello comparve alla mia vista ancora leggermente barzotto , ma svuotato e ridotto.
Erano vicini ,viso a viso.
Gli occhi di mia moglie erano lucidi per il dolore e quanto successo.
Lui la baciò sulla fronte ,sugli occhi, le labbra e le carezzava fianchi e schiena
Lei sussurrava persa ..non so, non so.
A cosa pensava?
E lui: è stato bellissimo. Ti è spiaciuto?
Lei ripetè ..non so, e come se riflettesse abbassando gli occhi, timida: no. Pensavo fosse brutto , peggio, ma.. ma ..e lui: hai visto e ripresa a baciarla e’.
Hai visto? Ci sei riuscita
Mi hai dato il culo. Il tuo bellissimo culo. Adesso è mio. Solo mio.
E anche a te ho piaciuto ,me ne sono accorto.
Lei non dice nulla ,ma è un silenzio assenso.
Le prende il volto tra le mani e la bacia Le lingue si uniscono. Una mano di lui si stacca dal volto e scende. Scende tra le cosce di lei. Vuol verificare se è eccitata. Tocca la passera ed i peli che la circondano. Dice: sono bagnati. Ti è piaciuto.
Le è piaciuto.
Poi disse: dobbiamo andare, ma voglio presto fare ancora l’amore con te.
La prossima volta però voglio venire dentro e una mano arrivò tra le gambe di lei, come ad indicarle fisicamente dove voleva. E poi aggiunse : e lo sai che non mi piace mettere il preservativo. Ed allora vedi tu :inizia a prendere la pillola o procurati quella del giorno dopo o studia tu come fare e ‘ le diede un bacio. Uno di quelli veri. Le infilò la lingua in bocca muovendola e lei dopo qualche attimo corrispose. Non durò molto, ma fu un sigillo
Staccarono le bocche e lui la guardava come aspettasse qualcosa. Forse attendeva una risposta, una negazione, alla sua richiesta/affermazione
Mia moglie non disse nulla , ma soprattutto non disse no.
Avevo ragione io. Se prendi il culo di una donna per primo la fai tua per sempre
Mia moglie aveva detto quella volta e mai più, ma’avevo paura che ormai non fosse così.
Anche perché a bassa voce, come parlasse a sé stessa, le sfuggì un: dobbiamo fare attenzione. (A cosa? A me? A Mirella ,la moglie di Fabio?) Ad una non voluta’? A cosa?
Avevo le lacrime agli occhi. Mi sentivo male.
Fecero per alzarsi dal letto ed io mi spostai indietreggiando dalla posizione e sicuro di non essere visto tornai velocemente di corsa per arrivare prima di loro in spiaggia. Non avevo più mal di pancia.
Un mio amico ridendo. Ci hai messo un po’ ; tutto a posto?
Si.
Arriva per primo Fabio .Sorride tutto e saluta tutti :spesa fatta, e si mette a chiacchierare con la moglie . Una decina di minuti dopo arriva mia moglie . Tutto a posto? E i bambini?
Sono là. Stanno giocando con gli amichetti. Si siede al mio fianco sulla sabbia . Provo a darle un bacio. Voglio vedere se si sottrae, ma si lascia baciare sulla labbra. Sento profumo di dentifricio. Si è lavata i denti.
Durante il resto della giornata il mio pensiero è fisso a quello che ho visto. Appaio sovrappensiero agli occhi di tutti ,tanto che uno degli amici mi chiede: Francesco, tutto bene?
Cerco di interessarmi a quello che avviene intorno, ma è dura. Adduco una scusa con mia moglie per non tornare in casa a pranzo. E’ ridicolo, lo so, ma non voglio rivedere il luogo del misfatto. Non voglio vedere quella stanza e quel letto.
Si ,lo so che la sera dovrò dormirci, ma intanto facciamo passare del tempo.
Mattina e pomeriggio si trascinano, cerco di darmi un contegno e di ‘vivere’ la giornata.
Mi accorgo di fissare spesso mia moglie ; mi chiedo chi veramente sia. Chi è? Ho sbagliato?
Lei appare serena e felice. Chiacchiera con tutti ,gioca con i bimbi.
Sarà la mia immaginazione, ma mi pare che ogni tanto guardi verso Fabio.
Nel pomeriggio è rinfrescato, ci voleva. Qualche nuvola che intercetta i raggi del sole ed una leggera brezza hanno contribuito ad abbassare di qualche grado la temperatura in spiaggia. Nel tardo pomeriggio abbiamo indossato magliette e vestitini. Mia moglie , per ‘copertura’ ha messo un vestitino leggero trasparente. E’ bello e sexi; in trasparenza si vede il reggiseno e gli slip del costume.
Il vento smuove il vestitino come anche muove i suoi capelli dandole una immagine da modella su un set fotografico.
Si, è molto bella . Sono un uomo fortunato. Un po’ di ironia : adesso siamo in due fortunati.
Sono riflessivo e la guardo. La guardo tutta ed anche in mezzo alle gambe.
Ma può un duro pezzo di carne, infilato in un buco, sconvolgerti la vita?
Pare proprio di si.
Cerco d’astrarmi. In fondo tante coppie convivono con il tradimento palese e pare stiano bene, perché io no?
Mi arrovello: è’ amore? Sesso per paura della futura vecchiaia? Voglie sopite di cui ha vergogna a mostrarle a me? Stanchezza della coppia? Voglia di sentirsi giovane?
Basta. Ho mal di testa, un buon fresco bagno mi aiuterà a distrarmi.
Riesco a ‘rientrare’ nel gruppo ed alla sera siamo tutti in giardino per cena.
Ancora poco e dovrò entrare in quel letto, e se stanotte andassi a pescare? E poi’vado a pescare sino a quando non si torna Milano?
Sandra ha indossato un vestito leggero per la fresca serata. E’ sempre attraente. Per la prima volta ‘curo’ l’atteggiamento degli altri uomini e donne. Chi parla di più con lei? Chi la guarda? Chi’?
Che paturnie , tutti e tutte hanno un normale comportamento con lei. A voler esagerare chi le rivolge meno attenzioni è Fabio. Comprensibile. Vuole evitare’
Quello che però vedo è come ogni tanto si cerchino con lo sguardo.
Cena terminata e bimbi a letto . E’ stata una lunga giornata ed anche noi adulti alla spicciolata ci ritiriamo nelle nostre camere.
Chissà chi farà l’amore( sesso) questa notte?
Siamo in camera. Separati andiamo in bagno. Poi si spoglia e mi spoglio.
E’ tranquilla come al solito
Lei dorme con gli slip ed una leggera vestaglietta trasparente. Io solo con dei comodi pantaloncini e tengo a portata di mano una leggera maglietta nel caso durante la notte sentissi fresco.
Quel letto ,stasera contiene anche me. Mi fa ricordare la scena verso la mattina. Fabio ,quando non era sopra lei, era disteso dalla mia parte.
Inspiro profondamente come a voler assurdamente sentire un suo odore che per fortuna non c’è. Mi chiedo se abbiano ‘sporcato’ le lenzuola. Non ci ho fatto caso, ma Sandra potrebbe averle cambiate.
Buonanotte.
Notte.
Il silenzio
Il mio cazzo è moscio, ma forse voglio dimostrare più a me stesso che a lei che sono un uomo, il suo uomo e che lei è mia moglie. Voglio, provo, a far l’amore con lei. Mi avvicino. La tocco sulla spalla e sui fianchi. Esploro. Aspetto la condivisione per’Le tocco il seno . Si gira verso me. Avvicino la bocca per baciarla. Mi dà un bacino leggero sfiorandomi le labbra.
No. Scusa .Ho preso troppo sole. Sono stanca. E si rigira di spalle.
Capisco, niet. La butto sul ridere. Sono un imbecille.
Mi verrebbe voglia di infilare la mano sotto e provare egualmente, ma rinuncio e mi giro e poi mi ‘rigiro’ nei miei pensieri
Nella penombra guardo la sua schiena, il bel prominente culo che pare mi chiami e vedo come la corta vestaglietta le doni ulteriore sessualità. Il suo rifiuto, anche se cortese, mi lascia un vuoto.
La guardo di spalle, è rilassata , vedo la sua elegante figura e la forte abbronzatura che ‘tirando’ quasi al nero la copre. Si abbronza facilmente ed eravamo al mare da oltre due settimane. L’uniformità del ‘nero’ era interrotto dal bianco delle zone intime ricoperte dal costume. La forte differenza tra il bianco ed il nero dava ancor più risalto alla sua levigata, abbronzata, pelle.
Inconsciamente faccio una cosa che faccio spesso a casa a Milano. Una cosa che mi dà tranquillità . Mi avvicino a lei e metto una mano da dietro sotto la vestaglietta , la mano risale lungo il fianco arrivando alle tetta più in basso, la destra, la impugno con delicatezza; lei intanto ripiega le gambe portandole verso il petto. Io porto le mie gambe ,piegate , verso le sue. Siamo come due cucchiai sovrapposti. E’ una posizione che ci dà serenità. Non so dire il perché. Anche mia moglie la adotta con me. Facciamo la stessa cosa al contrario solo che è lei che mette una mano sul mio petto. Non è una posizione comodissima , ma pochi minuti così , poi ci si stacca con una sorta di tranquillità interiore e ci si addormenta più facilmente.
Aahh, non l’avessi mai fatto. Pochi secondi dopo aver assunto quella posizione ebbi un flash mentale; durante la mattina , mentre faceva sesso con Fabio, lui in un certo momento l’ha fatta girare di spalle e le ha messo una mano intorno al corpo, presumo per prenderle una tetta, e cosi l’ha scopata. Avendoli di spalle non potevo vedere se la mano stringeva o meno la tetta, ne potevo vedere il suo cazzo penetrarla, ma vedevo il culo di Fabio muoversi avanti ed indietro ed il letto ondeggiare indice della scopata confermata dal fatto che mia moglie, per favorire la penetrazione, ha alzato la gamba sinistra ponendola sulla gamba di lui mentre l’altra restava piegata al petto.
La posizione per la penetrazione non doveva essere la più comoda e soddisfacente perché dopo breve lui la fece girare con le spalle sul letto.
Fabio si è spostato ai piedi di Sandra è ho potuto vedere mia moglie.
Ha le gambe oscenamente divaricate , la vagina ha il ciuffo di peli arruffato e bagnato, è lì che aspetta’lui si è posto tra le gambe e con una mano l’ha toccata tra le cosce dicendo: sei bagnata come un lago. Poi si è appoggiato con il pene sulla vagina e l’ha penetrata mentre si distendeva su lei.
La bocca di lui su quella di Sandra.
Dopo i suoi primi movimenti pelvici lei ha alzato le gambe sui suoi fianchi cingendogli. Lui spingeva in basso mentre lei gli andava incontro. Come fosse giunto un muto segnale lui ha velocizzato le spinte spingendo più a fondo. In quella posizione certamente la punta del pene più volte toccava il fondo dell’utero provocando, così mi diceva mia moglie, dolore e piacere insieme.
Mia moglie gemeva di godimento. Lui continuava come un percussore a penetrarla che a un certo punto lei sottrasse la bocca al lungo bacio dicendogli :così’ mi fai male, me la distruggi. Piano’
E lui interrompendo la scopata: se vuoi smetto.
E lei: no, no, continua e le bocche si riunirono.
Quel flash mi fa ricordare anche quello che lui le aveva chiesto per il giorno dopo mentre continuava a scoparla.( Non so come facesse a scoparla e a pensare e dire per il giorno dopo; lei attaccata a lui pensava solo a godere).
Domani mattina ,in spiaggia, metti quel costume bianco e argento che ti sta divinamente.
Ricordo che l’aveva comprato anni fa prima della nascita del nostro primo bimbo quando era più magra. Da allora le tette ed il culo sono un pò cresciuti dando forme più curve e mediterranee che l’hanno resa ancor più sensuale.
Mia moglie lo porta con sé con gli altri costumi perché è molto bello e come nuovo. E’ un Parah. E poi ,si è piccolo ma non in modo esagerato, copre ma essendo stretto evidenzia .
Le strizza le tette facendole in parte fuoriuscire e sotto, come topless, fa fatica a coprire il pelo pubico; ma per me, nel complesso ,tra amici si può indossare.”
A questa richiesta di Fabio giurerei di avere visto un luccichio negli occhi ed un sorrisino divertito di mia moglie, come avesse avuto un lubrico pensiero di futura eccitazione.
Gli rispose: si è bello, ma mi sta un pò strettino.
E lui :per questo mi piace e poi ..(pensavo che avesse terminato le sue richieste, ma non aveva finito)poi, mi fai un pompino in acqua.
Lei tra un ahhh e un gemito: porco, porco, sei pazzo’
Che flash..
Questo flash durò pochi secondi, ma furono sufficienti per farmi ritrarre velocemente mano e gambe e staccarmi scioccato da lei.
Che notte di merda ho trascorso. Ho dormito poco e male.
Mi alzo ‘rincoglionito’. Sandra e i bimbi sono già fuori per la colazione.
Sembra che tutti gli amici siano già in giardino, gioiosi e chiassosi, per quella che sembra una bellissima giornata di sole. Li raggiungo. Un caffè anche per me e poi tutti in spiaggia .
Scendiamo in spiaggia.
Non avevo avuto modo di vedere che costume indossasse Sandra poiché aveva indosso un pareo che lo copriva.
Notai che anche Fabio aveva guardato curioso di vedere se’.
In spiaggia, con presumo ansia sia di Fabio che mia, attendemmo il momento della sua svestizione.
Lei sapeva che Fabio attendeva speranzoso e come una sensuale modella fece lentamente scivolare il pareo sulla sabbia. Aveva esaudito il suo desiderio.
Nessuno l’aveva costretta, ma sembra avere ormai accettato di buon grado la parte da sua amante adultera.
Anche gli altri amici, uomini e donne, la guardarono in quel succinto costume. Gli uomini con piacevole interesse. le donne con stupore, ma nessuno proferì parole.
I bimbi stavano giocando con i secchielli e la sabbia e noi amici a gruppetti chiacchieravamo.
Ripensavo alla seconda richiesta: il pompino in acqua.
Sapevo sarebbe stato impossibile un completo pompino . Il bagno lo si faceva sempre in compagnia, sarebbe stato sospetto il loro allontanarsi per lungo tempo, anche se è opportuno non dire mai mai .
Una delle nostre donne lancia l’idea di una partita a pallavolo tra sole donne. Tre contro tre. Alle quattro del nostro gruppo si aggiunsero due ragazze ( per modo di dire), anche loro in vacanza.
Le giocatrici erano tutte giovani e belle. L’età andava dai trenta ai quaranta anni e ciascuna aveva le sue caratteristiche che la rendeva bella.
Chi un bel viso ,chi un bel culo, chi belle tette , chi belle gambe. E chi possedeva più di queste caratteristiche. Mia moglie spiccava per tette e culo, anche se il resto non era secondo a nessuna.
Improvvisarono, con una corda tra due pali, la rete ed il perimetro del campo fu segnato da solchi, più o meno diritti, nella sabbia.
Avreste dovuto vedere con quale cipiglio le ragazze si affrontarono.
Erano tutte in due pezzi ed i loro veloci movimenti facevano oscillare le tette che ogni tanto facevano capolino dai reggiseni. Le cadute, volute o meno, nella sabbia, oltre a coprire il corpo di sabbia sgarrupava i loro costumi e ciò permetteva a noi maschietti, schierati ai bordi del ‘campo’ a fare il tifo, la visione fugace ed eccitante delle loro intime grazie.
Era per noi spettatori uno spettacolo in tutti i sensi. La loro capacità sportiva dava luogo ad un sano divertimento, ma anche la visione dei loro bei corpo non era di meno dandoci una sana eccitazione.
Fu un ora bellissima per loro e noi.
Poi le ragazze proposero ai maschietti di fare il bagno in mare così potevano pulirsi dalla sabbia e rinfrescarsi . Aderirono alla proposta quasi tutti, compreso Fabio.
Mia moglie si rivolse a me : vieni anche tu?
No, no andate voi, curo i bimbi ,poi più tardi magari faccio un giro
Entrarono in ‘compa’ in mare schizzandosi addosso l’acqua salata.
Giocando si portarono al limite dove ancora i piedi toccano il fondo.
Lì , complice l’altezza dell’acqua, le persone si distanziarono tra loro giocando a coppie e più.
Sandra e Fabio giocando con l’acqua pian piano si allontano dagli altri, poche decine di metri, ma ognuno e impegnato e non fa caso a cosa fanno gli altri. La moglie di Fabio e più in là con altri. Ride, gioca, non sa.
Sandra e Fabio giocano vicini, lei si è girata di schiena come a proteggersi dagli spruzzi dell’acqua che lui le lanciava. Non si può vedere, ma scommetterei che sott ‘acqua mia moglie avesse il culo poggiato al pacco di lui. Culo contro cazzo e viceversa .
Si stuzzicano ridendo. Sandra si guarda intorno .Uno sguardo agli amici ed in particolare a quelli più vicini .Si allontana un paio di metri da Fabio e si immerge sott’acqua. Fabio alza il viso guarda verso gli anici in acqua e verso la spiaggia.
Mi immagino le mani di Sandra che stanno spostando sott’acqua i suoi slip portando all’aperto il suo uccello sicuramente già duro per l’eccitazione.
Immagino la bocca di Sandra, le sue labbra dischiuse attorno al glande ed il calore della sua bocca all’interno del quale il cazzo viene risucchiato.
Risucchi con l’acqua, più o meno profondi, ma tutte le sensazioni di Fabio dovevano essere laggiù, concentrate in mezzo alle gambe. La bocca di mia moglie doveva continuare a succhiare, e ‘ dieci secondi non più, Sandra riemerse un paio di metri oltre Fabio. Brava, si è staccata da lui per non dare dubbi. La subacquea è durata meno di mezzo minuto
Seppur da lontano vedo che lei ha un sorriso interrogativo ( attende un suo..). Vedo Fabio che le sorride annuendo soddisfatto . Poi si riavvicinarono, giocando con l’acqua, agli altri e dopo una buona mezzora tutti uscirono dal mare venendo agli ombrelloni.
Mia moglie si asciuga dicendo: l’acqua oggi è meno calda del solito.
Mi guarda e mi chiede dei bimbi. Dico: tutto ok, non hanno mai smesso di giocare con la sabbia. Dopo vai a vedere che bel castello hanno fatto
Accenna di si . Si asciuga per bene e poi stende l’asciugamano per crogiolarsi al sole.
Quiete.
Ero vicino a mia moglie sotto il nostro ombrellone che era vicino a quello di Fabio. Mia moglie era stesa perpendicolare a me con il capo rialzato poggiato sul mio stomaco . Aveva le gambe rivolte all’ombrellone di Fabio ed i miei occhi vedevano quello che solo un attento osservatore può cogliere.
Fabio era nella stessa identica posizione ,ma rovesciata.
Era lui con la testa rialzata poggiato su Mirella e orientato verso mia moglie.
Mia moglie fece un movimento di una sensualità immensa.
Sollevò le ginocchia tenendo poggiate i piedi nella sabbia e poi allargò le ginocchia.
Fabio aveva in vista ,in primo piano, seppur coperta dal costume ,la figa di lei. Forse poteva vedere in rilievo le labbra della figa. In quella posizione era come se mia moglie gliela stesse offrendo.
Allargava e chiudeva le cosce, dandogli e privandolo della lussuriosa, eccitante vista.
Ehi, ha messo una mano in mezzo alle gambe sulla passera ,cosa gli vuol dire?
Se non era lascivia ed erotismo quello’.Che troia.
Poi colsi come un cenno d’intesa tra lui e mia moglie.
E allora volli provare’
Le dico che mi allontano per un oretta, che voglio vedere/esplorare altre spiagge contigue che mi hanno detto siano selvagge e bellissime poiché poco frequentate essendo irraggiungibili dalla strada.
Dice: vai pure; sto qui io con i bimbi.
Mi reco verso il mare, giro verso destra e fuori vista da lei e gli amici lascio la spiaggia e mi inerpico tra i cespugli verso casa nostra. Arrivo in un punto di fitti cespugli e pini marittimi. E’ a cinquanta metri dalla casa ed a pochissimi minuti dalla spiaggia dove siamo. Dal punto dove sono io c’è un piccolo tortuoso sentiero che snodandosi tra cespugli ed alberi arriva di fronte all’ingresso della casa. Vicino a me il sentiero termina in una piccola piazzola che è circa di tre metri per tre ed è circondata da fitti, quasi impenetrabili, cespugli. Io sono dall’altra parte dei cespugli, invisibile. E’ un buon punto per fermarsi. Se non ci mette la massima attenzione non ci si vede attraverso i cespugli.
Quel posto l’avevamo scoperto con gli amici e quel giorno c’erano anche alcune mogli tra le quali la mia.
Se hai bisogno di un posto appartato vicino casa, quel ‘posto’ a portata di voce da casa, era il migliore.
Ho rischiato e ‘
Pochi minuti sento dei passi sul sentiero. Aguzzo lo sguardo, è mia moglie.
E’ un pò rossa in viso. E’ affannata. Sarà stata la tensione e la risalita dalla spiaggia. Ha in una mano l’immancabile telefonino. Nell’altro un grande asciugamano
Mi accuccio per ridurre ancor più la possibilità di essere visto.
Sono a non più di tre metri da lei, invisibile ai suoi occhi. Continua a guardare verso la strada che è all’inizio del sentierino. Attende un minuto, poi impaziente, fa un numero telefonico.
Dove sei?
Ascolta la risposta e riattacca. Guarda ancora verso il sentiero.
Dopo un paio di minuti arriva qualcuno. Prima si sente il rumore dei passi, poi apparve. E’ lui, Fabio.
Si avvicina circospetto alla radura, facendo attenzione che non vi fosse alcuno che potesse vederlo. Più volte guardò indietro e verso la spiaggia .
Tranquillizzato fece velocemente gli ultimi metri che lo dividevano da mia moglie.
Finalmente, disse lei. Pensavo non riuscissi a venire
Io ho detto agli altri che avevo una cosa da fare con urgenza e dovevo cambiare l’asciugamano e di dare un occhio ai bimbi ; mio marito è andato a fare un giro e ha detto che tornava tra un’oretta ,ma meglio non rischiare.
Io ho detto a mia moglie che andavo a controllare l’olio nell’auto e che se fosse stato il caso avrei fatto un salto al distributore più vicino.
Abbiamo mezzora, massimo quaranta minuti.
Cazzo però. Ti avevo detto di non telefonarmi. Fortuna che mi ero già allontanato da Mirella. Non devo insospettirla.
Poi sorride e si avvicina a mia moglie che ora appare insicura.
Vorrebbe baciarla, ma lei allontana il viso . No, non dobbiamo abbiamo sbagliato ed ha un espressione contrita . Lui ha una reazione di stizza. Il viso diventa ‘freddo’ ed irato. E’ incazzato
Non dobbiamo? Perché?
Basta con questa storia. Hai rotto. Continui a ripeterti. Non ti ho obbligata, ricattata o minacciata. L’abbiamo fatto perché volevamo. Anche prima dicevi le stesse cose . No, non dobbiamo e poi l’abbiamo fatto . Abbiamo fatto amore e ci è piaciuto. Ti è piaciuto.
(Si sono ‘visti’ altre volte durante queste vacanze senza che io sapessi?)
Mia moglie ha il capo abbassato; non risponde, sa che lui ha ragione.
Fabio le si avvicina e la cinge tra le braccia. Le pose le labbra sulle sue e quelle di lei si aprirono facendo passare la lingua e si scambiarono le lingue.
Le mani di Sandra erano intorno al suo collo mentre lui la teneva per i fianchi. Poi le mani di lui scivolarono sul culo impossessandosene
L’asciugamano era a terra, dimenticato.
Si baciavano mentre lui tirandola a sé con le mani le faceva sentire la sua dura protuberanza.
Mia moglie indossava lo striminzito bikini mentre lui un vetusto costume a slip che bello esteticamente non è, ma che permette di evidenziare l’eccitato pene dando un chiaro messaggio.
Spingeva il cazzo contro il bacino di mia moglie che in contrapposizione gli si strofinava sopra.
Continuando a baciarlo, mia moglie infilò la mano nello slip di lui calandolo quel che bastava perché il pene uscisse di scatto come una molla compressa . Era irto e duro indirizzato verso l’ombelico.
La stronza glielo sfregava con il palmo della mano dandogli bellissime sensazioni.
Anche lui si dava da fare. Le sue mani erano tutte e due impegnate. Una era di dietro ed infilata sotto il costume le palpeggiava il nudo culo. L’altra davanti era, sempre dentro il costume, appoggiata sulla passera e ci giocava.
Stettero così per poco, poi lui la guidò ad un vicino albero. La fece girare ed appoggiare alla pecorina. Sandra si sosteneva all’albero con le due mani. La sua sinistra, quella in cui teneva sul quarto dito l’anello d’oro, luccicante, simbolo della nostro unione non era lontana più di un metro da me.
Guardavo le sue lunghe dita artigliare il tronco alla ricerca del miglior equilibrio.
Erano affiatati come se l’avessero fatto altre volte, ma speravo che non fosse così..
Era piegata e lui da dietro prima le slacciò il reggiseno facendo ‘cadere’ le morbide tette e poi le calò gli slip in basso. Per aiutarlo lei sollevò una gamba facendolo rimanere appoggiato su un solo piede.
Lui si prende il cazzo in mano ed è pronto a chiavarla quando all’improvviso trilla un telefonino. E’ quello di Fabio.
Fabio dice : chi sarà? Non può essere mia moglie. Ha la suoneria dedicata . Guarda ..E’ il mio amico Roberto. Sto rompiballe.
Risponde mentre mia moglie disposta a vacca attende..
Ciao Roberto sono occupato. Ti chiamo appena posso. Si ,si non mi dimentico, ti chiamo. Tranquillo. Ciao e riattacca
Torna a lei e come fosse passato il momento propizio la fa rialzare e girare. Limonano; vedo denti che si toccano e lingue che si mescolano con passione.
La telefonata di Roberto deve aver innescato qualcosa perché lui tocca il telefonino e dice: voglio farti una foto così. Sei bellissima pronta per amare.
Aveva ragione.
Mia moglie non pare per la quale ,ma lui insiste e riesce a farle una prima foto che prende parzialmente il viso e le nude tette appoggiate sul reggiseno.
Le fa una seconda foto dove non riesce a riprenderla integralmente perché lei pudica con una mano ha coperto la passera. Poi la spinge verso il basso dicendole : succhialo.
Parti da sotto; dai, dai lecca. Leccami le palle e tieni la lingua larga come quella delle mucche
Ti devo proprio dire tutto. La incita e la guida.
Parti da sotto le palle e poi sali. Si, così ,lentamente, lecca bene i coglioni e adesso sali. Più piano. Si ,cosi. Sali. Si, adesso la punta. Non succhiare . Aspira. Tieni le palle in una mano.
Cazzo, pare sia la prima volta che fai un pompino e intanto continuava a scattare nuove foto.
La trattava come una bambina e a mia moglie doveva piacere essere trattata così poiché lo assecondava.
Sali, succhia. Aspetta torna sopra con la lingua . Guardami ..e le scatta una foto.
E’ violento, l’afferra per i capelli glielo spinge fino alla gola e usa la sua bocca come fosse una figa. Glielo infila tutto dentro e poi esce e poi lo rinfila. Lei soffoca ,ma sta godendo come non mai. Si è trasformata in una succhia cazzi.
Ancora.. guardami; altra foto
Lei , con la bava che le scivola dall’angolo della bocca, interrompe il pompino. Basta, smettila di fotografarmi mentre’, non mi piace.
Dai ..le faccio solo per me. Per il mio piacere e lei domata continua a spompinarlo mentre lui continua a fotografarla
Lui insiste: guardami negli occhi mentre mi succhi il cazzo
Fabio le guardava con voglia e lei leccava mentre notai che con una mano si stava rovistando la fica.
Lui la guardava dall’alto in basso. Il cazzo eretto. Le palle sono gonfie, sode e già penso cosa gli farà.
Sandra si raccoglie i capelli con un elastico che aveva al polso ( questa è per me una novità),ed ora si che è pronta a fargli un pompino da sogno. Iniziò a leccare la cappella. Si passa diverse volte la lingua sulle labbra per eccitarlo , la troia.
Questa non è possibile sia mia moglie.
Lecca con godimento l’asta, dalla base sale alla cappella e poi con le labbra chiuse delicatamente a cerchietto su quel cazzo inizia un lento su e giù. Lentamente l’asta scompare nella sua bocca, poi riemerge.
Le tette delicatamente ballano.
Le dice: Sandra che troia sei. Sei davvero una grandissima zoccola. Lei si ferma…e guardandolo dritto negli occhi si rimise la cappella in bocca sino quasi soffocarsi quando lui glielo lo spinge più a fondo. Mia moglie detta il ritmo con le mani attaccati ai suoi glutei; penso che Fabio non possa resistere per molto ancora , pochi affondi e sborrerà.
Ma come al solito l’improvvisazione.
Ci pensa lui a staccarla improvvisamente dal cazzo ed a farla rialzare.
La gira ancora verso l’albero verso una nuova pecorina.
Ripunta il sempre rigido uccello alla più che visitata rosetta del culo.
Sandra sicuramente sente dove lui voglia agire, ma ritengo che ormai non abbia più resistenze ne fisiche ne mentali ,anzi questo modo di essere trattata deve farla sentire ancor più piacere.
Fabio sposta in avanti il bacino ed il pene scivola nell’aperto condotto anale
La differenza dal passato e quel leggero ooh di piacere da parte di mia moglie che accompagna la penetrazione.
Abbassa la testa vinta da quel cazzo che le stà dando orgasmi a ripetizione
In quella posizioni capelli le cadono impedendo la visione del suo viso, ma i movimenti del suo corpo fanno intendere chiaramente come sia presa dal piacere.
Lui fa di lei, della sua mente e del suo corpo ,quello che vuole.
Si ferma, vuol vedere cosa fa mia moglie. Alla sua interruzione è lei ad agitare il culo ad incularsi. Fabio è un porco, ma si vede che ha ben capito la troiaggine di mia moglie o comunque vuole verificarla. Lei continua a muovere il culo; lo muove facendo leva sulle sue cosce…su e giù…
Fabio è fermo segno che lei si stà impalando da sola.
Lui è soddisfatto dall’avere una troia così da sbattere e le rimette le mani sui fianchi e comincia dare colpi forti che la impalano per bene
Le tette ‘ballano’ e lei si attacca con forza all’albero.
Il loro è diventato un rapporto di sesso dove amore, ( se c’è), lascivia e voglia di trasgredire si incontrano.
Non sono più degli innocenti adolescenti, ma degli adulti vogliosi.
Anche le parole tra loro sono cambiate avvicinandosi al turpiloquio
Una mia amica diceva: a letto vale tutto.
E’ vero che loro non sono a letto, ma la sostanza è la stessa.
Dopo l’atto sessuale quello che si è fatto e detto deve andare nel dimenticatoio, come non fosse mai avvenuto.
E comunque anche le parole sono una forma di sesso che contribuiscono ad eccitare la mente e quindi ad ampliare il piacere.
Che ‘gran troia sei”, le dice. Tante parole, scuse e remore. Non mi piace. Non si fa ‘ e ti stavi inculando da sola. E fortuna che lo prendi nel culo da poco, poi che farai?.
Ma quanto ti piace il cazzo in culo?
Mia moglie abbassò la testa.
Rispondi.
Tanto.
E lui continuò la sua opera di sottomissione
Che gran troia sei e le tappa la bocca con una mano perché i suoi gemiti sono troppo forti nel silenzio notturno.
Tuo marito gioca a carte ed tu ti stai facendo inculare e scopare come la peggiore troia . sei messa a pecorina come una puttana da strada.
Và avanti a lungo ad insultarla, ma continua ad incularla facendola gioire
Aggiunge un :ti faccio chiavare da un amico. Ti scopiamo in due un cazzo in bocca e uno in figa o uno nel culo e l’altra in figa come preferisci?
Ti va?
Lei persa: quello che vuoi ,quello che vuoi
Glielo leva dal culo. Non riesce a star lontano dalla passera. E’ come se dentro avesse un atavico obbligo di inseminazione
L’altezza è perfetta ed entra in vagina senza difficoltà, cominciando a pompare con energia. Spinge il pene fino in fondo all’utero facendola gemere di piacere. La penetrazione è molto profonda ed energica, le ginocchia di lei cedono sotto i sui colpi .
C’è un qualcosa di animale, rabbioso, in quel rapporto, quasi che volesse dominarla. Preso dalla frenesia le da’ due sonore sberle sulle natiche.
Sandra sussulta. Ondeggia il culo.
La afferra per i capelli avvolgendoli intorno la mano e la tira verso di lui ; la schiena contro il suo petto .La strapazza per poi rallentare, si prepara a godere,( fa sempre così)
Mia moglie è squassata dal piacere, inerme in quella presa ferrea.
Lui le dà altre due pacche sul sedere e riprende a penetrarla, ma ora il cazzo si muove lentamente in figa .
Lei , gaudente sculetta e lui soddisfatto le dice: brava la mia puttana.
I sospiri e la totale partecipazione reciproca fa capire quanto siano presi.
Sandra accompagna le penetrazioni alzando e abbassando il culo in un atto frenetico.
All’improvviso gode ,stravolta, contratta in uno spasmo totale.
Ricade in avanti esausta, liberando i capelli dalla presa di lui.
Lui con calma continua a chiavarla con tutta la lunghezza del suo membro .
Lei lo incita a terminare, muove il sedere per stimolarlo a concludere, ma lui continua a muoversi come prima.
Si piega, le prende e strizza i capezzoli. Tiene duro fin che può, poi ansimante si piega su Sandra e viene fermandosi in lei e per la prima volta vedo che ha sborrato nel suo grembo.
Restano aggrappati direttamente ed indirettamente al tronco.
Poi Fabio si sfila.
Lei si gira; ha il cazzo all’altezza del viso ancora ‘sporco’. Lo lecca per bene, lo bacia, lo pulisce .
E solo in quel momento che realizza che lui le è venuto in vagina.
Sorpresa e spaventata gli dice: ma sei venuto’
Si ,te l’avevo detto
Ma non pensavo adesso..
Eh, oh scusa è fatta ‘
Tutto non era durato più di dieci minuti.
Lui prese il caduto asciugamano e lo distese a terra come un lenzuolo. Lei esausta si distende ed anche lui si sdraia al fianco.
Lei dice: cosa vuoi fare? Rientriamo in spiaggia dalla stradina o passiamo per il bosco ?
Fabio: abbiamo ancora un po’ di tempo. Prima , vedendoti giocare a pallavolo, mi hai fatto venire una voglia particolare. Vedere quei meloncini che hai come tette mi ha fatto ricordare le tettine che non avevi e mi è venuta la voglia di provarle.
Dai ,non fare lo scemo.
Non dire che ,con le tette che ti ritrovi, non le usi con Francesco ? Che non fai ‘spagnole’?
Francesco, non è un porco come te.
Vuoi dire che ti piaccio perché sono un porco. E’ quello che intendi
Silenzio..
Allora farò il porco e ti tratterò da porca o meglio ancora da puttana. Ho capito che ti piace
(aveva capito mia moglie meglio di me).
La fece sollevare dall’asciugamano e nel mentre le sganciò il reggiseno che cadde lasciando le tette libere e utilizzabili.
Le strinse le tette una contro l’altra provandone consistenza e dimensione. Ripeté il movimento un paio di volte . Disse: fantastiche.
Ora fammi una spagnola che ti voglio sborrare sul viso come si fa con le puttane.
Detto questo le mise il cazzo tra le tette e le chiuse lasciando che il cazzo rimanesse intrappolate tra le stesse ; poi le lasciò dicendo a lei: prendilo tra le tette. Lei lo guardava con aria tra lo scocciata e l’eccitata e’. risponde ( era mia moglie o ?):che porco sei….bene ,ti farò morire tra le mie tette…lo sai? E mentre gli risponde stringe i seni ad imprigionarlo . Fabio inizia un lento movimento con il bacino ed il cazzo si muove su e giù tra le tette racchiuse a coppa. il glande compare e scompare nell’alto dell’angusto vicolo. Sandra ,presa, esce la lingua e gli lecca la cappella ogni qualvolta le arriva a tiro di lingua.
Piace a tutti e due. E’ visibile.
Il cazzo scivola tra le tette .Va su e giù, ma molto molto lentamente Adesso mia moglie gli lecca il glande ad ogni passaggio. Forse lo sente vicino allo sborrare Si ferma per torturarlo, per allontanarlo dall’orgasmo.
Lui : continua troia non fermarti. Ha lo sguardo lucido, guarda il suo cazzo tra le dolci montagnette.
Per allontanarlo dall’orgasmo lei lascia il glande e gli lecca le palle. Lui le dà ancora della troia.
Sandra riprende a fargli la spagnola. Le tette stringono il cazzo. Su e giù sempre con un movimento lento che lo sta facendo impazzire.
Dopo un po’ lui cede : siii Sandra, siiii ‘
Lei pare una professionista e pure bastarda. Si ferma e gli lecca ancora le palle per poi ricominciare la spagnola
Lui: sei una troia. Impazzisco. Si agita e agita in modo incontrollato il cazzo. Lei aumenta il ritmo della spagnola. Ha deciso di farlo sborrare; ancora pochi affondi ed ecco primi schizzi di sperma le arrivano sul viso e tra le tette. Poi si mette in bocca il glande tenendolo fermo. Lo fa finire in bocca.
Dove ha fatto esperienza?
Lui stravolto si affloscia restando fermo per più secondi.
Si riprende. La guarda felice dice :sei magnifica….sei una puttana da sogno…credo poche donne siano calde come te …troie e puttane come lo sei tu…lo sai?”
Lei lo guarda e gli risponde : lo so . Quando sono con te mi sento così. Ma è anche merito tuo. Sai farmi perdere la testa come poche volte mi è successo…se perdo il controllo so di essere una troia, ma con mio marito non mi è mai successo e se mi è successo non se ne è accorto.
Si tocca il viso ed il petto sentendolo coperta di sperma. Sorpresa gli chiede: continui a buttare tanto sperma ,come fai? Mio marito’
Lui: mi piacerebbe dirti che sono un fenomeno, la verità è che per una serie di motivi Mirella mi sta tenendo a stecchetto ed ho un arretrato da colmare in più, ma penso che il vero motivo sia tu , tu mi ecciti tantissimo. Non faccio in tempo a finire.. che ho ancora voglia.
Lei :ahh capisco. (cosa capisce?) ,ma anche tu devi capire me.
Le mie voglie, i miei desideri.
Dalla mia adolescenza, da quando il mio fisico si è pian piano trasformato, mi hanno fatto notare, e ancor adesso per strada accade, che avevo un gran bel culetto a mandolino, sporgente e terribilmente sexy. Io guardandomi allo specchio mi compiacevo: era vero, avevo un gran bel sedere, forse una delle mie parti più sexy .Ed anche le tette mi sono cresciute e tutti se ne sono accorti.
E mi sono accorta che mi piace l’idea far eccitare un uomo con le mie grazie. Saperlo a cazzo duro per me mi eccita in un modo terribile.
Mio marito mi guarda con la solita noncuranza, per poi dirmi il solito: “si stai bene Sandra . sei carina Sandra “La solita frase e la stessa, mai un complimento di quelli che ti spingono ad osare a sentirti fortissimamente femmina. Io per lui sono la dolce moglie, la splendida mamma, la compagna di vita. Non mi tratta da femmina. E’ tranquillo, calmo, mai un entusiasmo sessuale, mai una trasgressione. Nel tempo queste cose mi sono mancate e si sono accumulate.
Adesso è lui a dire capisco (e anche per lui, cosa?)
Poi Fabio cambia discorso
Quando rientrate a Milano?
Settimana prossima martedì o mercoledì e voi?
Noi ci fermiamo una settimana in più e rientriamo la domenica dopo.
Potremmo vederci a Milano la settimana successiva ,martedì o mercoledì. Tu hai già impegni?
No, al momento no. Ci mettiamo d’accordo.
Attento. Il telefono. Tua moglie ti sta chiamando.
Ok ,ti chiamo io durante l’orario di lavoro così evitiamo imbarazzi.
Un amico si è trasferito e mi ha lasciato la chiave del suo appartamento. E’ vicino sia all’ufficio che a casa. E poi sai che per il mio lavoro ho libertà di movimento e non ho problemi . E se vuoi posso anche raggiungerti a casa ,tu sei sempre part time vero?
Si
Ti raggiungo appena tu mi chiami che sei a casa, tanto tuo marito arriva sempre tardi, vero?
I bimbi dove li tieni? Sempre dai nonni?
Lei: va be, poi vediamo. Dai adesso rispondi al telefono. Vai’tua moglie’ evitiamo si insospettisca
Fabio fa per andare, si gira e le dà un ultimo profondo bacio con tanto di lingua e mano sul culo
Dice è stato bello e poi ricordati a Milano voglio sempre riempirti la fighetta del mio seme . Provvedi.
Lei ha un sorriso birichino
Tranquillo.
Lui le dice: stasera’.riusciamo a farci l’ultima?
Impossibile.
Nulla è impossibile se si vuole
L’impossibile di mia moglie diventa un poi vediamo.
Giochiamo a carte che a tuo marito non piace. Non mettere le mutandine.
Sei scemo?
No, mi piaci porca.
Un ultimo bacio ed un’altra forte stretta al culo ,poi la mano gli scivola sul davanti di lei tra le cosce. Lei le divarica condividendo e permettendo il lascivo contatto e lui fa un sorriso di piacere; poi lei si tra indietro e va via quasi correndo.
Lui la guarda andare. Rimette la mano all’uccello estraendolo dallo slip.( deve pisciare?) Si avvicinò all’albero più vicino a me e parla tra sé. Posso udire quello che dice. E’ come se stesso riflettendo ad alta voce. Scuote la testa
Faceva la mogliettina per bene e quello che voleva era solo una bella dose di cazzo fuori di casa
Cazzo che maiala. Non avrei mai pensato’., una così non posso farla scappare
Punta l’uccello all’albero. Il primo spruzzo di piscio si infrange contro il tronco dell’albero
E continua a biascicare… La prossima volta le piscio in bocca e poi vediamo.
Cazzo una così non l’ho mai incontrata. In un mese la faccio diventare una vacca da marciapiede, con il suo bel visino’ e le faccio provare il cazzo di qualche amico.
E poi, poi passata l’estate la devo far vestire sotto come piace a me.. autoreggenti o reggicalze con passera al vento per scoparla per strada e ..
E se riesco le faccio provare davvero cosa vuol dire battere o è meglio se riesco a metterla incinta? E quasi ride
Ahh devo chiamare Roberto . Interrompe la pisciata e fa il numero telefonico. Schiaccia un solo tasto di richiamo.
Ciao Roberto, sei il solito rompicoglioni . Stavo scopando con un una bella figa.
Sento bene lui, arguisco da quello che dice Fabio quello che dice Roberto
Si è di Milano. E’ la moglie di uno degli amici.
No, no, la conoscevo prima di lui. Pensa da ragazzini eravamo stati un pò insieme. Qualche bacetto e niente più.
Si. Si è sposata e hanno due figli. E’ una bellissima donna. Si, appena posso ti mando delle foto e mi dirai.
Si ,poi ti racconto e intanto che chiacchiera continua a pisciare.
Che strano piscia a spruzzi e ci gioca. Mira a diversi punti dell’albero.
No. Ci ho provato quasi per gioco. Non pensavo ci stesse, ma doveva avere una fame di cazzo arretrata.
Si. Si, ti confermo gran figa.
Il marito? Un bonaccione. Un bell’uomo. Eeeehhh, si vede che è troppo bravo per lei . Le conosci le donne. Più le tratti bene, più..
Mi verrebbe da dire che è un coglione, ma che mi frega. Peggio per lui, meglio per me.
Come?
No. Non ridere. Pensa con lui usa il preservativo, con me niente. Si hai capito bene. Cazzo crudo. E’ una goduria e le ho fatto anche il culo.
..si sono stato il primo. L’ho sverginato e allargato per bene..
Tranquillo glielo tengo allenato.
Si, la sto addestrando bene, un poco alla volta. Vedrai che porca ‘farò in fretta’..
Si, quando arriverà il momento, la faccio chiavare anche a te come abbiamo sempre fatto con le nostre donne ad esclusione delle nostre mogli. E giù una risata.
Questa è veramente una strafiga in tutti i sensi: alta, magra con un bellissimo culo e belle tette. Elegante e ha un faccino da santa che te la raccomando, ma ‘vedrai.
Si. Prometto te la faccio chiavare
Dopo ti mando le foto appena fatte. Dimmi come ti pare.
Ciao. Devo andare, a presto. Ci vediamo settimana l’altra a Milano.
Finisce la telefonata ed ha finito di pisciare. Con una mano sgrulla e mette a posto l’uccello nel costume.
Si assesta, dà un ultimo sguardo in giro e se ne va.
Finalmente posso rialzarmi. Ho le gambe anchilosate dal lungo tempo tenuto in quella posizione. Torno in spiaggia facendo a ritroso il percorso già fatto.
Giù mi faccio un bel bagno e poi mi presento alla nostra spiaggia. Sandra è sotto l’ombrellone.
Ciao. Come è andata? Sono davvero belle?
Si
Una volta mi ci porti?
Perché no? Qui si sta veramente bene , è vero che siamo in vacanza ,ma il posto è veramente bello.
E lei: è vero ma anche Milano ha le sue bellezze e sorrideva
Cosa stava pensando?
Quella sera ‘curai’ mia moglie mentre si vestiva. Indossò un comodo lungo vestito di leggero cotone. Era nero con immagini colorate ed aveva due comodi tasconi utili per contenere piccole cose. Era uno di quelli che si comprano in spiaggia a poco prezzo dagli ambulanti .
Non mise il reggiseno. Poteva ancora farne a meno ,nonostante le due gravidanze. Le tette stavano ancora su e lo indossava solo quando doveva tenerlo fermo(‘ in ufficio, ‘facendo sport)
In vacanza ,la sera, non lo metteva quasi mai poiché indossava vestiti che coprivano l’intero busto. ( Era quindi normale che quella sera non lo indossasse).
Prese poi dal cassetto degli slip bianchi. Erano di pizzo traforati. Molto carini. Li indossò e notai che si poteva vedere in trasparenza il fitto pelo che circonda la passera. Mi chiese: vanno bene? Non si vedono in trasparenza sotto il vestito?
Confermai: non si vedono.
Il vestito era leggero, ma il colore nero occultava bene l’eventuale vista del sottostante intimo.
Per lo stesso motivo non sarei stato in grado di sapere se gli slip vi fossero o meno.
Un attimo prima di uscire disse : vado in bagno. Un minuto dopo, accompagnata dal suono dello sciacquone ne uscì.
Raggiungemmo gli amici in giardino.
Guardavo la scena. In quel giardino c’era un concentrato di ormoni incredibile. Chissà quanti dei presenti potevano avere storie simili.
Vi era un grande tavolo con sedie dove si mangiava e dopo la cena le stesse sedie venivano spostate ed utilizzate per i capannelli di amici che si venivano a creare per chiacchierare o giocare a carte od altro.
Osservai, non visto, quel che faceva mia moglie.
In quattro, lei compreso, presero le sedie ed un tavolino dicendo che avrebbero giocato a carte.
Si misero in un punto discosto lontano da chi chiacchierava e dai bambini che giocavano. Serviva concentrazione.
Fabio e mia moglie erano avversari ed occupavano due lati contigui del tavolino.
Da dove ero io Fabio era rivolto verso il muro di casa, mia moglie dava la schiena all’ingresso in giardino.
Ero a cinque/sei metri da loro. Ero insieme a degli amici, seduto per terra, appoggiato alla base di un albero. Avevo il viso in penombra ed ero rivolto verso a loro . Lo ‘schermo’ degli altri amici mi occultava a sufficienza alla loro vista. Io spostando il capo li vedevo bene sia in viso che sotto il tavolino.
Il giardino era illuminato da lampade disposte lungo il muro di casa quindi il giardino era in leggera penombra, ma aguzzando la vista si poteva cogliere movimenti e vedere.
Giocavano a carte scherzando tra loro poi percepii come un movimento del vestito di Sandra nella parte sottostante. Era come se si stesse sollevando. Salì arricciandosi in grembo. Le gambe erano scoperte. Solo io potevo vedere cosa stava accadendo.
Teneva le ginocchia aperte. Non ero in grado di vedere se indossasse o meno gli slip. Troppo buio li sotto; ma potevo vedere i visi, inespressivi, di Fabio e mia moglie.
Mia moglie orientò le gambe verso Fabio appoggiandosi alle gambe di lui.
Fabio tenne le carte in una mano e giocò la sua carta, e mentre il gioco passava a mia moglie che tergiversava, la sua mano libera , la destra, andò sotto la tavola, scivolò sullo scoperto ginocchio sinistro di Sandra e e risalì verso il grembo. Sandra divaricò le gambe per favorire la manovra. La mano sali fino ad arrivare alla meta. La sua femminilità.
Sandra era ancora in attesa di giocare la carta e la mano di lui era tra le sue cosce e stava toccando la , sono sicuro, scoperta vagina.
Le dita di lui poterono constare la morbidezza delle sue intime labbra.
Sandra sollecitata dagli amici finalmente giocò la sua carta.
Fabio comprese che doveva ritirare la mano, a breve avrebbe dovuto’ giocare’ lui. Ma ne approfittò , volle godersi ‘la vittoria’. Spinse le dita in vagina. Lo arguisco dal trasalimento e dallo sguardo feroce che lei gli fece,
Poi la mano di lui tornò in vista sul tavolo.
Tutto durò pochi secondi.
Fabio guardandola portò le dita incriminate al naso ostentando il fatto che stesse annusando ‘il profumo ‘ di lei o meglio ancora della sua vagina.
Poi le succhiò.
Sandra ricambiò il gesto con un sorriso e fece ricadere l’arricciato vestito.
Tutto tornò alla normalità.
Giocarono a carte per un’altra mezzora ,poi due si alzarono e raggiunsero gli altri. Fabio e Sandra restarono qualche minuto al tavolo.
Si parlarono, non riuscivo ad intendere cosa si dicessero. Fingevo di ascoltare i miei amici e li tenevo sotto osservazione.
Potevo vedere le espressioni del loro volti. Parlavano fitto ed era soprattutto Fabio che parlava. Mia moglie ascoltava ed ogni tanto scuoteva la testa come ad obiettare
Notai che ogni tanto volgevano lo sguardo a me come per vedere se li stessi osservando, ma non potevano ben vedermi..
Fabio le chiedeva con insistenza qualcosa. Lei negava con il movimento della testa, poi colsi il labiale, disse: non è possibile
Poi si volse ancora a guardare me e poi guardo lui.
Era come se dovesse rispondere a a qualcosa che gli aveva chiesto
Lui diceva :dai, si ,dai
Sandra guardo ancora verso me che indifferente fingevo di chiacchierare con gli amici
Guardo lui ed assentì con un gesto del capo.
Si alzò e venne verso me.
Mi piacerebbe fare un salto in spiaggia, vieni anche tu?
Compresi. Dissi che non avevo voglia e che qualcuno comunque doveva dar un occhio ai bimbi anche se stavano dormendo. Comunque poteva andare tranquilla ci pensavo io. Era un posto sicuro e comunque ad un tiro di voce se per assurdo avesse avuto bisogno di qualcosa
Disse allora vado; faccio un giro e torno.
Usci dal giardino sparendo alla mia vista, se mi fossi alzato l’avrei forse vista scendere sino alla spiaggia, ma non lo feci.
Attesi e poi dissi agli altri: faccio un giretto intorno e rischiai. Andai direttamente al posto occupato durante il giorno. Era quello il posto ideale per appartarsi. Vicino casa, a portata di voce e telefonino.
Passarono solo alcuni minuti e sentii dei passi approssimarsi.
Erano Fabio e Sandra.
Siamo pazzi, rischiamo di farci vedere.
Come fanno a vederci ? E’ buio e sono tutti li a bere ed a chiacchierare. Poi per cercarci userebbero i cellulari e comunque sentiremmo le loro voci
E mia moglie : è vero, ma sono una pazza a farmi convincere da te e lo diceva però con un tono divertito e non serio come sarebbe stato il caso.
Ma dai ,domani parti ed è l’ultima volta che possiamo stare un pò insieme prima di Milano. Arrivarono a due metri da me nel collaudato posto.
La radura era parzialmente ‘rischiarata’ dalla luce della luna e mi erano talmente vicini da vedere il colore dei loro occhi.
Dai facciamo in fretta disse lei.
E con movenza da consumata puttana si appoggiò con la mano al solito albero piegandosi per bene a novanta gradi e con l’altro mano sollevò il vestito
Avevo ragione non indossava l’intimo ed il bianco del sedere risplendeva.
Aveva fatto quei movimenti di piegamento del corpo e sollevamento del vestito con una semplicità ed eleganza da sorprendermi.
Fabio non si prese nemmeno la briga di calarsi i pantaloni. Apri la cerniera, abbassò un po’ gli slip facendo uscire il semi rigido pene e si mise al fianco del viso di mia moglie. Glielo offri: succhialo un pò che facciamo in fretta
Mia moglie senza cambiare posizione aiutandosi con la mano libera lo prese in bocca e pur in equilibrio precario seppe dargli le giuste succhiate per farlo diventare in breve completamente rigido e pronto
Fabio era il cliente della puttana . Questa era l’immagine che ebbi.
Era pronto. si mise dietro e lo infilò in figa .
Entra con un ooh di piacere di lei che si vede, mai sazia, lo aspettasse con impazienza. Un pò di profonde scopate e lo tolse dalla figa per spingerlo agevolmente in culo. Entrato senza sforzo la incula per un po’ per poi tornare a penetrarla in figa.
Lei: dai, fai in fretta, ho paura’
Lui: fai tanta la preziosa e poi ti piace tanto, troia . Dammi un attimo..
Lei: non venire dentro.
E lui: che cambia? L’abbiamo già fatto oggi e..
Va be ‘sbrigati
E lui bastardo: va bene, ma muovi questo bel culo e accompagna le parole con un sonoro schiaffo su un gluteo
Ahi
Ora la teneva per le mani sui fianchi e la scopava con gusto. (cominciano le danze).
Dentro e fuori con la massima velocità stando ben attento ad arrivare in fondo all’utero strappandole gemiti di dolore e piacere
Mia moglie sotto quel lavorio inizia a far sentire il suo piacere, oh oh ,si ,continua. Si mette una mano tra le cosce ed accompagna la scopata con la masturbazione. Che porca.
Poi è lei a dire: dai sto venendo. E lui di rimando: posso? Posso venire anch’io ( sottinteso dentro)
E lei, forse distratta dall’imminente orgasmo: si, si, dai.
E lui bastardissimo: sai che sto venendo ancora dentro nella passera e si ferma .
Lei: no, non fermarti, continua.
E lui continuò.
Sandra ha gambe completamente divaricate per un miglior equilibrio. Gli offre la vagina aperta e a vederla si capisce quanto sia partecipe e consenziente.
Fabio la scopa, ma si ferma e: ti faccio una sorpresa, guarda
Estrae dalla tasca un oggetto strano . Pare un preservativo si spesse dimensioni . Glielo fa vedere bene.
Capisco E’ un pene di gomma semirigido , all’interno è cavo ed ha un lungo elastico alla base. Serve per ingrandire a dismisura, in modo artificiale, le dimensioni del cazzo.
Sandra gli chiede cos’è? Cosa vuoi fare?
Lo uso con Mirella, la fa impazzire ed infila il suo uccello all’interno del pene di gomma e lo allaccia con l’elastico intorno alla vita. E’ un’operazione che dura pochi secondi.
Le dice: dammi i tuoi slip.
Lei non capisce, ma estrae da un tascone i virginei slip.
Lui dice :mettili in bocca. Perché? Mettili . Capirai.
La fa piegare nuovamente contro l’albero.
Appoggia il cazzo alla già bagnata vagina e spinge. La vagina accoglie dilatandosi quel grosso membro e lui continua a spingere. La passera si dilata sempre più: è tiratissima. Sandra cerca di divincolarsi ma è bloccata dalla posizione.
La vagina è completamente piena.
Mia moglie gemendo: mi sembra di sentire le stesse sensazioni di quando son nati i miei figli .
Ma in breve il dolore diventa piacere. Lui la penetra con più forza, comincia a muoversi con più passione, dentro, fuori, dentro fuori. Quel enorme uccello deve sollecitare straordinariamente la clitoride così come le pareti vaginali.. La vagina sarà dilatata al massimo e lei, ‘piena’, emette gemiti di piacere silenziati dagli slip in bocca. a Ma non è sufficiente, i gemiti sono troppo chiari e quindi li smorza con la mano tappandole labbra.
E’ dilatata al massimo ;il buchetto è largo, ad ogni colpo il suo corpo oscilla. Finalmente arriva il suo orgasmo e lei si contorce tarantolata rimanendo poi esausta immobile. Si toglie gli slip dalla bocca riponendoli in tasca. Adesso toccherà a Fabio venire, immagino.
Fabio si sfila il pene di gomma e punta il suo nudo cazzo all’ano. Afferra mia moglie per i fianchi e le penetra il buco. Assume un ritmo veloce e devastante . Sandra ancora sconvolta dall’ esperienza vissuta subisce come una inanimata bambola. Ancora una volta le tappa la bocca..
Troia…muoviti.. inculati da sola…fammi vedere quanto sai essere troia! Stacca le mani dai suoi fianchi lasciandola lì a pecorina come una puttana e con il cazzo nel culo piantato fino alle palle….si ferma. Allora lei inizia a sculettare, si muove lentamente sempre messa per bene a pecorina.
Si muove poggiando le mani dietro alle sue cosce e tirandolo a se. Lui stà fermo, vuol vedere come si incula da sola. Che gran troia

Dopo un pò Fabio estrae il cazzo e lo ritorna alla passera che immagino avesse recuperato, spero, la forma iniziale.
La scopa alla pecorina , anche stavolta senza dolcezza facendola lamentare.
(per me Sandra non è credibile, non sono lamenti di dolore, ma di piacere).
E lui perfido: ancora un po’. Dai. Posso venire? Non pensava a lei, ma a sé.
Si, si vieni’
Ed allora Fabio : ecco ..tuo. Spinse il bacino in avanti rimanendo incollato ai glutei di lei pervenendo all’orgasmo. Poi con sufficiente lentezza fece fare al cazzo un parziale dentro fuori dalla vagina per poi estrarlo ancora barzotto, ma sufficientemente pulito del suo sperma che era stato ben depositato in fondo alla vagina.
A seguire senza ulteriori indugi Fabio rimette in posizione gli slip e l’uccello . Chiude la cerniera dei pantaloni.
Si vede che ha fretta. E’ terminata la foia e adesso’. Dice : dobbiamo andare, è’ pericoloso.
Sandra tiene il vestito sollevato e mette la mano sotto, tra le cosce. Si tocca la vagina e sente lo sperma di lui che scivola verso il basso.
Lo guarda quasi con astio e gli chiede: hai qualcosa per asciugarmi? Sono piena..
Lui: mi spiace’
Un silenzio imbarazzante e poi Fabio dice : vado avanti. Non si sa mai.
Lei si guarda intorno come a cercare qualcosa che non c’era
Emise un lungo sospiro e si pulì ,per quanto possibile, con la mano dai fluidi che scendevano
Poi calò il vestito. Diede un ultimo sguardo intorno ed anche lei andò
Lascio il mio nascondiglio e faccio un largo giro uscendo dal retro della nostra casa in giardino.
Lei mi vede. Da dove arrivi? Mi pare turbata, ansiosa, ha paura.
Ho fatto un giro dietro casa; al buio si vedono meglio le stelle.
Si rasserena
E’ tardi. Domani si viaggia. Andiamo a dormire? Si.
Ci ritirammo nella nostra camera.
Sandra mi precedette in bagno. Devo fare subito pipì ,disse, e mi lasciò fuori dal bagno ad aspettare.
Sentii il ‘cadere’ della pipì e poi venne in camera.
Si spogliò davanti me con naturalezza. Tolse il vestito. Guarda ,guarda, indossava gli slip bianchi( che furbona)
Passai buona parte della notte sveglio a riflettere. Sono pensieroso e riflessivo. Come ha potuto inserirsi tra mia moglie e me. Dove ho sbagliato? Che cosa non ha funzionato?
Credevo che tra noi tutto filasse liscio.
A pensarci e ripensarci eravamo/siamo una normale coppia sposati e con figli.
Il nostro tempo è dedicato ai figli e al lavoro e per noi ne avanza poco. Ma anche per gli altri è così.
IL tempo, ma soprattutto la voglia dedicata al sesso non è certo quella di quando eravamo senza figli, ma anche ciò mi pare normale.
Non ho mai percepito Sandra come una assatanata di sesso; anzi ho sempre pensato che , non che fosse refrattaria all’argomento, ma che avesse bisogno ‘di una spintarella ‘Mi sono sempre sbagliato? O nel tempo vi sono stati dei cambiamenti e non me ne sono accorto? E perché’non mi ha fatto capire?
Se così fosse capisco come Fabio avesse trovato terreno fertile da arare. Scusate la similitudine.
E poi il solito concetto : all’amante si dà tutto e molto di più di quello che si concede al coniuge. E’ la solita, vecchia storia. Purtroppo vera.
Cazzo. Ma non è giusto’
Il giorno dopo, come da programma , partimmo.
Sono passati quasi sei mesi da quel giorno.
Tornati a casa la prima cosa che ho fatto, con le mie ridotte capacità tecniche e non volendo far sapere ad altri, è stato installare una piccola telecamera che registra attivata dai suoni. Ma a nulla è servita.
In questi mesi non sono mai riuscito a vedere qualcosa. Scarsa telecamera o scarso io o non si sono mai incontrati a casa nostra.
Non ho prove su e se il rapporto adultero è continuato
C’è stata qualche ‘situazione’ strana,’ per esempio mia moglie ed anche lui che nello stesso momento non rispondevano al cellulare o scuse date , per improvvise assenze, non verificabili’ ma non sono mai riuscito a sapere con esattezza e nemmeno a ‘ beccarli ‘ insieme.
In quei trascorsi mesi vedevo la Sandra di sempre: sorridente, dolce e disponibile. Attenta ai figli ed a me. Era bello chiacchierare e starle vicino e mano nella mano camminare per strada.
Una sera abbiamo affidato i bimbi ai nonni e siamo andati al cinema; era un po’ che non avveniva. Abbiamo fatto le cose in grande, prima in un piccolo ristorante per una veloce spuntino/ cena e poi in un cinema del centro per un film/commedia di nuova visione. Sembrava fossimo tornati ad essere dei fidanzatini liberi da impegni ed obblighi familiari e professionali. In quella libertà avevo rinunciato a giacca e cravatta per un comodo pantalone e maglioncino e lei aveva una gonna plissettata con camicetta e maglioncino, ai piedi portava delle ballerine. L’abbigliamento e la libertà ci ringiovanivano.
Fu una serata piacevolissima. Solo noi, senza altri tra le’
Il tempo trascorso nel ristorante scivolò senza che ce ne accorgessimo: un bicchiere di vino ,dei buoni assaggini e tante sorridenti chiacchiere. Poi mano nella mano andammo al cinema sotto gli sguardi di benevolenza e forse di anche gelosia per qualcuno.
Lei attirava gli sguardi di molti.
Al cinema coi godemmo una commedia piacevolissima. La situazione, il film ci portò ad appoggiare le teste l’una all’altro e a tenerci per mano. In questo paradisiaco clima ci scambiammo teneri baci e dolci carezze.
No, niente mie mani sotto il suo maglioncino o sotto la sua gonna; e neanche bocca o mani sue sul mio uccello. Era amore puro quello ci legava.
Baci e carezze di un consolidato affetto.
Anche a letto tra noi nulla era cambiato( purtroppo).Avevo riprovato con il sesso anale ricevendo l’ennesimo rifiuto, ma fin dal rientro a Milano avevamo ripreso a far l’amore regolarmente come prima delle vacanze e coglievo il suo piacere oltre che il mio. Da allora qualche volta mi faceva scopare senza il condom stando molto attenta che non eiaculassi dentro la vagina. Anche il suo abbigliamento non era all’apparenza modificato, la solita eleganza e femminilità esteriore, chissà se sotto il vestito’
Vi state chiedendo quale donna fosse veramente mia moglie?
L’assatanata vogliosa di sesso altrui delle vacanze ? O la bella gioiosa mamma e moglie che io vedo?
Chiava ancora con Fabio e forse con i suoi amici?
E oggi…
Oggi, dovreste vedere mia moglie. E’ in forma spettacolare . Indossa un abito color blu elettrico che le sta d’incanto, la fascia evidenziando il, sensuale, voluttuoso corpo . Secondo me non indossa l’intimo, e se lo ha deve essere un ‘tanga’ con tanto di filo interdentale nascosto tra le bellissime chiappe.
Le tette sono ingrossate . Si è fatta tagliare i capelli a caschetto e li ha fatti ,leggermente, schiarire .
Il viso è radioso e spruzza felicità da ogni poro.
Anche sul davanti il vestito le sta perfettamente. Arriva un po’ sopra le ginocchia e fa notare , aiutate dalle scarpe con un po’ di tacco, le belle gambe.
La stoffa sulla pancia aderisce perfettamente a quella rotondità che si estende dal basso ventre sino a quasi alle tette.
Si.
I più ‘veloci’ avranno già inteso. E’ incinta. Pare che si sia quasi, settimana più o settimana meno, al sesto mese di maternità.

Ho fatto un tentativo/esperimento di scrivere e proporre il ‘racconto’ in unica soluzione. Gradirei il vostro parere :troppo lungo? Meglio a tranche? Suggerimenti?
Mia email sh5432@libero.it

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