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&egrave passato circa un mese dall’ultima volta che ci siamo divertiti assieme facendo un po’ di sesso: &egrave quasi finita l’estate ormai e tutti e due siamo finalmente tornati in città. Come ogni anno siamo partiti entrambi qualche settimana e come al solito purtroppo non siamo riusciti ad organizzarci in modo tale da farle coincidere, finendo per rimanere divisi per un periodo abbastanza lungo. Sia io che te siamo ragazzi vogliosi e questa astinenza prolungata non ci ha fatto troppo bene, così non appena arriva l’occasione buona, dedichiamo un pomeriggio alla nostra intimità. Il caso vuole fortunatamente, che due giorni dopo il tuo ritorno i miei lavorino entrambi nel pomeriggio, lasciandoci a disposizione casa mia per poterci sfogare e divertire assieme. Appena lo vengo a sapere ti scrivo invitandoti a passare un po’ di tempo con me, e con mio enorme piacere acconsenti subito. Il giorno deciso arriva, e subito dopo mangiato, verso le quattordici e mezza, suoni al citofono. Ti apro la porta accogliendoti come fossi una regina, non desiderando altra persona al di fuori di te in questo momento. Come ti vedo entrare sento il cuore sussultare: sei bellissima come sempre, e vestita con grazia, non troppo sportiva ma di sicuro non elegante. La cosa che però mi fa maggior piacere &egrave il fatto che oggi indossi un paio di ballerine rosse, cosa che mi eccita a dismisura. Pensare ai piedi di una bella ragazza come te racchiusi senza calze in un paio di scarpe come quelle mi fa impazzire. D’altro canto però, tu hai sempre odiato questo tipo di calzature dicendo che non ti piacciono e che ti stanno scomode, ma hai deciso comunque di farmi questo regalo conscia dell’effetto che avrebbero provocato in me. Probabilmente la ragione per cui hai fatto ciò sta nei discorsi dei giorni prima, quando parlando del più e del meno mi sono aperto un po’ di più, confidandoti quanto mi piacessero le ballerine e quanto avrei voluto avere a disposizione dei piedini graziosi come i tuoi dopo essere stati in quelle scarpe per parecchio tempo, ovviamente prive di calze. Non ti avevo chiesto espressamente di metterle quest’oggi per l’occasione, ma pur di rendermi completamente felice ed esaudire un mio piccolo sogno, ci eri arrivata da sola, facendomi questa bella sorpresa nonostante andasse contro i tuoi interessi. Noti immediatamente che ancor prima di salutarti con un bel bacio il mio sguardo &egrave già diretto verso il basso desideroso, e dopo avermi abbracciato e baciato mi tranquillizzi dicendomi con un sorriso “Tranquillo amore che tra non molto saranno tuoi, ora calmati però che prima devi pensare un po’ tu a me”. Mi baci ancora una volta, abbracciandomi con molta passione, poi ti stacchi di colpo afferrandomi la testa con le mani e mi dici “Muoio dalla voglia di succhiartelo”. Il mio cuore sussulta nuovamente e la testa mi inizia improvvisamente a girare per quelle parole violente. Con la mano destra ti prendo per i capelli dietro la testa e con decisione, ma anche attenzione, ti porto alla scala a chiocciola ordinandoti “Sali, così ti soddisfo subito”. Arrivati in camera senza aspettare un attimo mi levo tutti i vestiti di dosso, restando completamente nudo davanti a te, ancora in alto mare. Ti siedi sul letto per togliere gli shorts ed io mi avvicino per aiutarti, portando una mano su una caviglia per toglierti le ballerine, ma tu “No!” mi dici spostando il piede; “Quelle le togliamo dopo quando ce ne sarà bisogno, altrimenti tutto l’aroma se ne scappa via. Lascia fare a me adesso” concludi levandoti i pantaloncini sorridendomi maliziosa. Ancora non abbiamo iniziato a giocare eppure il mio cuore batte già all’impazzata, aspettando con ansia ogni singolo momento che verrà. Finalmente levi anche le mutandine, restando nuda con indosso solamente quelle scarpette rosse; subito dopo ci sdraiamo a letto ansiosi di possederci vicendevolmente. Stando attenta a non sporcarmi tutte le coperte con le scarpe, gattoni lentamente tra le mie gambe fissandomi; dai una leccatina ai testicoli prima di sorpassarli ed arrivare a darmi un bacio pieno di voglia, malizia e passione. Il mio desiderio ora &egrave incontenibile, così ti afferro per la nuca e ti riporto indietro sul mio membro, premendoti la testa sul mio sesso e dicendoti “Dai Anna, non avevi voglia di fare qualcosa prima?”. Sorridi, ma non lo prendi subito in bocca e incominci invece a baciare e leccare i miei testicoli ed il mio amico, fissandomi per eccitarmi maggiormente. Ti lascio continuare soffrendo per mezzo minuto, poi però non resisto più: voglio ad ogni costo la tua bocca e tornando a prenderti per i capelli ti sollevo un attimo dal mio pube per guidarti immediatamente dopo tra le labbra il mio sesso gonfio e pieno di goduria. Finalmente. Lascio cadere indietro la testa in segno di liberazione mentre incominci a succhiare dapprima lentamente, poi sempre più forte e velocemente il mio membro. Mi mandi in estasi con quella bocca e con quella lingua. Ti faccio andare avanti per dieci minuti a succhiare, incitandoti non appena diminuisci il ritmo, dopodiché ti sposto e ti faccio sdraiare al mio posto. &egrave il mio turno adesso: era così tanto che non vedevo il tuo sesso, e la voglia di riaverlo &egrave incontenibile. Avvicino il viso al tuo pube venendo investito dal profumo dei tuoi umori, dopodiché mi tuffo tra le tue gambe per leccare quel magnifico fiorellino pieno di rugiada che tanto amo, dando finalmente un po’ di piacere anche a te. Non vedevo davvero l’ora di riaverti, e mi assaporo completamente questo momento di libidine pura. Mi blocchi dopo poco, troppo ansiosa di sentirti riempire, ed ansimando mi dici “Voglio farlo tesoro”. Non aspettavo altro, e dopo essermi spostato sopra di te inizio a riempirti col mio sesso, dapprima lentamente e poi sempre con maggiore foga. Gemiamo entrambi in continuazione e godiamo l’uno dell’altro come non mai, essendo tanto tempo che non lo facevamo. Dopo un po’ vuoi cambiare: mi fai uscire e ti sdrai di pancia, posi la testa sul cuscino e con le mani ti allarghi i glutei, facendomi entrare nuovamente dentro di te. Stavolta prima di penetrarti rimango imbambolato qualche secondo ad osservare il tuo sesso fradicio ed il tuo ano soprastante ben dilatati, grazie al fatto che ti stai tenendo i glutei divaricati. Dopo essermi permesso questo istante di contemplazione torno a soddisfarti. Come ben ricordavo &egrave tutto fantastico, ma purtroppo essendo tanto che non lo facevamo, non riesco a resistere a lungo stavolta, e dopo poco tempo in questa posizione mi trovo al limite, dovendomi fermare in continuazione per evitare di venire. Il tuo godimento viene così interrotto in continuazione, tanto che dopo un po’ mi dici “Dai tesoro, stai tranquillo che al massimo riprendiamo dopo, per ora ho un’idea: adesso mi fai venire con le tue dolci dita e poi ti lascerò a disposizione i miei caldi piedini”. Accetto da un lato volentieri per la prospettiva di poter presto avere le tue estremità, ma dall’altro con rammarico per essere durato così poco stavolta; comunque sia esco da te sedendomi al tuo fianco. Ti do un bacio, ti faccio leccare l’indice e il medio della mia mano destra, per poi iniziare a masturbarti come a te piace tanto. I tuoi occhi si fanno lucidi per il piacere, ricominci a gemere e mi accarezzi il viso chiedendomi di baciarti, ed io lo faccio. Dopo dieci minuti di fatica, finalmente riesco a farti venire con un urlo liberatorio; levo le mie due dita doloranti dalla tua amica e me le lecco per assaporare ancora una volta i tuoi liquidi. Ora sei felice e sazia, e non vuoi altro che fare felice pure me, quindi sorridi e “Sdraiati al mio posto ora” mi ordini. Una volta che io mi sono sdraiato bene sul letto, con la testa poggiata sul cuscino, ti siedi sopra di me a livello del mio membro, mi sorridi, e posi un piede di fianco al mio viso dicendomi “Ora mi togli la ballerina, te la metti girata sul viso e annusi bene l’interno fino a quando non te lo dico io; forza!”. Senza aspettare un secondo di più eseguo quanto mi hai appena detto di fare, eccitato come non mai dalle tue parole perentorie. Ti sfilo con delicatezza la calzatura, e poco prima di mettermela in faccia come mi hai detto tu di fare, la tengo sospesa un attimo davanti agli occhi osservandola: l’interno &egrave un po’ consumato, anche se non molto visto che le usi davvero poco. Subito dopo aver posto la ballerina sul mio viso, tu, con il piede scalzo, me la premi sopra al naso con fare dominante. L’odore &egrave forte e diverso dal solito: sento l’odore del tuo sudore e l’odore della stoffa della scarpa, ma sento anche il tuo calore. Inizia dopo poco a girarmi la testa per via del fatto che sto respirando con molta forza, per captare il più possibile quella che viene dalla maggior parte chiamata “puzza di piedi”, ma che per me e altri eletti &egrave un aroma unico, se prodotto da una bella signorina. Dopo avermi fatto consumare un po’ il naso nella prima ballerina, la sposti dal mio viso per farmi ripetere la stessa cosa con l’altra scarpa, invitandomi ancora una volta ad inspirare a pieni polmoni il profumo che ci hai lasciato dentro. Sto impazzendo ed il mio sesso mi fa male essendo durissimo e schiacciato sotto di te, ma fortunatamente lo capisci anche tu, e togliendomi dal viso la seconda calzatura ormai da me adorata, ti sposti da sopra. Ti siedi di fianco a me iniziando a masturbarmi con decisione, facendomi osservare un attimo i tuoi piedini un po’ sudati ed un po’ sporchi prima di piazzarmeli sotto al naso. L’odore &egrave molto forte e particolare, si vede che hai camminato abbastanza quest’oggi indossando le tue scarpette rosse, e preso da un’enorme eccitazione riesco a resistere ancora solo pochi minuti prima di doverti avvertire. “Anna sto per venire!” ti dico, e tu annuendo, vai avanti a masturbarmi sempre meglio e più velocemente, premendomi intanto un piede sul naso per farmelo odorare e infilandomi l’altro nella bocca per farmi sentire il suo sapore. Dopo questa mossa non resisto più e mi lascio andare liberandomi sul mio ventre.
Con calma levi la mano dal mio sesso ed i piedi dal mio viso, ci diamo una pulita veloce e dopo aver riposto giù dal letto le tue ballerine, ci sdraiamo l’uno di fianco all’altra a riposarci e coccolarci un po’. In fondo non stiamo assieme solamente per il sesso, ed un po’ di tenerezza ogni tanto fa molto piacere ad entrambi.

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