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Racconti Erotici EteroTrioVoyeur

Sexy agente speciale Jennifer cap. 1

By 23 Dicembre 2021No Comments

Jennifer fu ricevuta dal capitano Hammond, che la fece accomodare nel suo ufficio al Park Center.

“Agente Barnes, prego si accomodi. Devo farle i complimenti per i voti che ha ricevuto in accademia, lei è indubbiamente un elemento giovane e promettente. Ecco perchè sarei interessato a sapere se sarebbe pronta per un incarico… particolare!”

La ragazza aveva un idea su quell’incarico, perchè le ragazze neo-poliziotte con buone credenziali e inoltre carine potevano diventare agenti infiltrate, facendo già un passo avanti per una carriera in polizia oltre che guadagnare bene: ma anche essere disponibili… in un certo senso!

“Intende lavorare sotto copertura capitano? E’ un onore ma richiede doti particolari immagino…”

“Proprio per questo intendo farle un provino: lei sa sparare difendersi a mani nude e i test rivelano un’ottima intelligenza, ma… saprebbe fare un pompino qui sul momento?” gli chiese brutalmente il capitano.

“Se si deve sicuramente” rispose sicura Jennifer, a cui Hammond non dispiaceva neanche visto che era un bell’uomo sui cinquant’anni.

“Sarebbe un test troppo facile se lo facesse a me, non pensa”, sogghignò malignamente il capitano. “Potrebbe toccarle di dover fare sesso con uomini orribili, boss della droga con pancia e già anziani! Ecco perchè ho chiamato il sergente Martin”, e dalla porta entrò quasi in silenzio un poliziotto sovrappeso e già vicino alla pensione.

Jennifer ebbe solo un impercettibile sussulto, Hammond era un bastardo ma non lo avrebbe fermato spompinare un ciccione: in fondo in passato l’aveva già fatto, e non era stato neanche male. Con sicurezza si avvicinò al sergente con un sorrisino lascivo, “Posso incominciare capitano?”, “Vada agente”, e si inginocchiò slacciando la cintura e tirando fuori un pene di interessanti dimensioni.

Incominciò a ciucciarlo arrivando a spingerselo in gola quasi fino ai coglioni, dimenticando un sapore amaragnolo dovuto a poca igiene personale, mentre il sergente gli spingeva la bocca quasi a simulare una scopata, e dopo qualche minuto sentì che stava venendogli direttamente in gola.

Si staccò incominciando a manovrarlo di mano, ma Hammond la fermò: “Deve finirlo dentro di lei, signorina, mi dispiace”, e lei lo riprese in bocca facendolo sborrare e riempendosi del suo seme.

Prima di ingoiarlo si aprì in un sorriso passandosi la lingua sulle labbra, quasi come dire “Anche questo per fare carriera stronzi!”.

Hammond pareva soddisfatto della prova, ma Jennifer sapeva che ci voleva di più per convincere il suo superiore. “Immagino capitano che questo non basti per avere l’incarico…”

“Mmm di sicuro è tra le cinque potenziali candidate, era l’ultima può essere soddisfatta. La prenderemo in considerazione…”

“Ma se io facessi qualcosa che mi assicurasse il ruolo di agente sotto-copertura? Tipo scoparmi un agente di colore sotto i suoi occhi!”

Hammond sembrò riflettere, poi si aprì in un sorriso: “Agente, questa è una prova che nessuna delle altre ha superato! Ero incerto se proporgliela, anche se il pompino che ha fatto era spettacolare. Ok, vada in palestra e si spogli completamente nuda. Il suo test finale sta per arrivare…”

Jennifer uscì dallo spogliatoio femminile nuda. Il suo corpo era spettacolare. Alta 1 metro e 70 cm, due bocce sode, un corpo svettante con delle gambe lunghe e cosce da urlo, sembrava nata per dare e provare piacere. Si aggirò per la palestra un po’ imbarazzata ma non troppo, quando vide uscire dallo spogliatoio maschile un bel ragazzo nero, anche lui nudo e con una nerchia considerevole, non enormente lunga ma molto ampia: i suoi orifizi sarebbero stati messi a dura prova!

“Ciao Jennifer, sono l’agente scelto David Backes. Ho lavorato come infiltrato e adesso insegno come andare sotto copertura senza prendere rischi eccessivi. Anche scopare fa parte del mestiere, come vedrai. Sarò un po’ rude ma è così che chiavano i criminali…”, e sbattè Jennifer su un materassino incominciando a toccarla dappertutto con mani forti e virili.

“Belle tette, mmm anche i piedini sono favolosi”, e incominciò a leccare tutte le dita per poi appoggiarle sul suo cazzo e invitare la ragazza a segarlo coi suoi piedi.

Jennifer incominciò un movimento continuo, su e giù dalle palle all’asta al glande, fino a quando David le scostò le gambe, la prese in piedi, e incominciò a limonarla con una lingua calda ed esperta. “Mmm David…” mugolò goduta, e David la schiaffeggiò sulle tette.

“Fammi godere cagna”, e la prese per i capelli spingendola giù e affondandole la bocca nel cazzo.

Rispetto al sergente prendere in bocca quell’uccello era veramente difficile, e dovette soffocare un conato di vomito, ma incominciò a prendere gusto alternando ciucciate decise a leccate sulle palle e sulla punta del glande, facendoglielo rizzare ancora di più.

“Adesso mmmhh”, biascicò con la bocca piena, “me lo vuoi ficcare in ficaa” se lo tolse di bocca e lo guardò con espressione da porca.

“Eccotelo il mio bastone”, gli rispose l’agente e la prese da dietro, la penetrò improvvisamente facendola urlare.

“Ohhh tutto dentro maialee” ansimò goduta Jennifer, che sentiva quel cazzone entrarle nella fica ormai bagnatissima e spalancata.

David prese a pomparla sempre più forte, mentre senza saperlo la porta della palestra si era aperta e il capitano Hammond era entrato, goduto dello spettacolo che vedeva davanti a sè.

Diventerà un’ottima infiltrata questa troia, pensò tra sè, mentre si tirava fuori l’uccello e prese a menarselo davanti ai due che scopavano.

Backes finì spruzzandola per tutta la vagina, e lei raccolse le ultime gocce dal suo cazzone mentre lui gli tirava i capezzoli, “Devi accettare di essere usata come una cagna”.

“Se questo è l’inizio questo lavoro sarà una goduria”, rispose, mentre con la coda dell’occhio vide il capitano Hammond finire di segarsi.

“L’incarico è suo”, le disse il capitano ansimante, e Jennifer con un sorriso andò a cambiarsi mentre David con una pacca sul culo le augurò buona fortuna.

Per qualunque curiosità potete scrivere a albix732@gmail.com

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