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Situazioni erotiche – cap. 5

By 18 Febbraio 2020No Comments

Lidia dopo alcune settimane dall’inizio dell’amicizia intima con Silvana ha cambiato look, lo ha fatto lentamente e le figlie finalmente potevano vedere una madre meno formale e più spiritosa nonché fantasiosa che dava loro anche maggior slancio nella vita quotidiana. Infatti si sentivano più alla moda e vedevano la madre non più come una sola educatrice ma anche un’amica. Anche il marito era contento e la preferiva soprattutto nell’intimità. Quando facevano sesso vedeva che in lei c’era una trasformazione che lui gradiva e pensava che fosse dovuto ai siti della rete dive si danno consigli oppure che avesse visto dei siti erotici o porno e dal lì Lidia avesse preso lo spunto per il cambiamento.
Si aveva comprato nuovi vestiti cambiando completamente il suo guardaroba; se lo poteva permettere essendo il marito ricco e lei stessa faceva l’avvocato ma solo quando le andava di farlo guadagnando onestamente i suoi soldini.
Si era tagliata i capelli ed avevano ora la forma di quelli di un maschio con la riga laterale, li aveva tinti in nero corvino ed aveva la riga laterale. I capelli scendevano leggermente e con abiti di foggia maschile era veramente unica ed elegante. Quel nuovo look da uomo le ha dato molto successo tra le amiche e tra gli amici del marito.
Una sera con la voglia che era più forte del normale ha telefonato a Silvana e sono uscite insieme
“Sai, mi sono messa nuda. Ho indossato mutandine nere, trasparenti e reggiseno. Le calze sono autoreggenti ma ho preferito sostenerle un reggicalze perché non cadano formando antiestetiche pieghe. Come vedi ho tacchi da 15. Per te ve bene? Dove andiamo? A casa tua chi c’è? Mauro come l’ha presa che non mi è potuto entrare nella figa?”
Silvana l’ha ascoltata e le poi le ha risposto “Non so che dirti. Mauro non mi ha detto niente. Forse l’hai accontentato” e dopo un attimo di silenzio sorridendo e con tono sensuale ed anche sarcastico “Che ne diresti se andassimo a fare le troiette da qualche parte? Si potrebbe provare. Se ci va male andiamo nella casa del mare dove ora si comincia a stare bene”
“… e se ci riconoscono?”
“Ma chi vuoi che ci conosca? Noi frequentiamo ambienti dove le troie non vanno per strada. Le ‘altre’ che conosciamo hanno tutte un amante e si fanno scopare in qualche bella casa con tutte le comodità! Quelle sono troie di alto bordo. Ti ricordi di Annuscia? Mario che tu conosci bene l’ha conosciuta in un hotel in Veneto e lei dice di essersene innamorata. Lo credo bene con i soldi che lui ha! Il mestiere di escort non lo ha mai smesso. Lo fa di nascosto e con estrema riservatezza, certo non lo fa nel nostro ambiente, questo è chiaro”
Lidia era veramente arrapata e voleva essere scopata da qualcuno, voleva qualcosa di umano che si muovesse dentro di lei.
“Vai verso la periferia. Di solito lì ci sono le puttane oppure i trans” le consigliò Silvana.
Al che Lidia si diresse nelle zone poco illuminate della periferia della città ed arrivata in punto dove ci poteva essere un leggero bagliore di lampioni è scesa dall’automobile dopo aver indossato una parrucca con capelli mossi e lunghi di buona qualità che dava l’idea che fossero i suoi naturali.
Ha tenuto la luce dell’abitacolo accesa e si vedeva nell’abitacolo anche la sagoma indefinita di Silvana.
Quella notte indossava una mini di jeans e un maglione.
Dentro di sé aveva paura ma l’azzardo dava un gusto particolare alle sue azioni; l’adrenalina saliva e lei era eccitata da quell’esperienza che non le era mai passata in mente.
Ha pensato anche che stesse perdendo tempo ma ha insistito; ha fatto alcuni giri intorno all’auto cercando di mettersi in mostra alle luci delle auto e quando stava per decidere di andare via una macchina ha lampeggiato e si è accostata.
Silvana era nell’abitacolo dell’auto e osservava la sua amica che cercava di accalappiare qualche ‘cliente’ con scarso successo.
La sorte ora sembrava favorevole.
Silvana nell’auto si toccava tra le gambe ed aveva scostato il perizoma per sgrillettarsi un po’ eccitata dalla situazione. Avrebbe voluto veder Lidia scopata da uno sconosciuto e già pregustava che la sua amica fosse diventata una troia di strada.
Uno degli occupanti dell’auto che aveva lampeggiato ha acceso una delle luci interne e in quel momento Lidia ebbe una sorpresa: erano due trans, una molto giovane e l’altra matura come lei.
La prima impressione è stata di una trans matura che accompagnava ed istruiva la giovane su come comportarsi da prostituta.
Appena il finestrino si abbassò salutarono con “Ciao!” e la più giovane ha chiesto cosa cercasse Lidia che ha risposto “Cazzi!”
Le due hanno fatto una ristata e sempre la più giovane ha replicato “Noi cerchiamo culi da scopare! Lo possiamo fare con voi, che ne dite?” e la più grande di età ha continuato “Penso siate nuove della zona. Mi sa che voi siete di alto bordo oppure siete signore dell’alta borghesia che stanno cercando emozioni forti e nuove!”
Silvana prontamente senza dare spazio a Lidia a controbattuto “Da che cosa lo vedete?”
“Cara ‘signora’ i vostri abiti e le vostre scarpe sono di un altro pianeta. Sono costosi e noi non ce li possiamo permettere!”
Lidia e Silvana nel sentire quelle parole gelarono; temevano di essere scoperte e poi ricattate. La voglia che avevano era passata in secondo piano.
Nelle prime battute Infatti non avevano fatto caso al fatto che la voce era strana. Il viso alla luce fiocca dell’auto non era ben visibile anche perché coperto da capelli lunghi alla spalla.
Il tono della voce non sembrava normale; avevano pensato a due lesbiche ma c’era qualcosa di strano.
Dopo le solite domande come quanti anni Lidia avesse, se fosse disposta a prenderlo in culo e in bocca e anche ingoiare, sia Silvana sia lidia ebbero la certezza che si trovavano davanti a due transessuali.
La trans più giovane è scesa dalla sua macchina e alla luce dei fari apparve una meraviglia della natura; era molto sexy, indossava calze a rete, aveva stivali alti e sotto la mini non indossava mutandine. Il suo cazzo era grande e d i testicoli non pendevano tanto tra le sue cosce, aveva un reggiseno con tette finte per riempire un po’ sotto una giacca a vento aperta.
Il loro cuore si tranquillizzò e invitarono le due nella loro auto che era il SUV di Silvana.
La giovane ha chiesto se potesse sedersi nella loro auto e al cenno di assenso di Silvana ha aperto lo sportello e si è seduta allargando le gambe ed immediatamente ha preso il suo cazzo in mano, ancora moscio. Lidia la aveva seguita sedendosi al suo fianco. La transgender con la mano destra si segava e la sinistra l’ha appoggiata sul collo di Lidia che è stata così costretta a prendere il cazzo in bocca.
Silvana senza tenere conto di ciò che facevano Lidia ed la giovane trans nel sedile posteriore, ha chiesto se loro due amavano pissing, se facevano sesso al naturale o se usassero preservativi, se gli piaceva leccare , o farsi leccare buco del culo compreso, quali operazioni di lifting avessero fatto, se prendevano ormoni femminili e se avessero messo delle protesi in silicone alle mammelle.
A tutte quelle domande ha risposto la trans matura dicendo che se volevano farsi orinare in bocca lei lo avrebbe fatto molto volentieri dato che anche lei amava il pissing e loro avrebbero dovuto ricambiare davanti alla giovane trans che era la preferita della matura.
Ciò che appariva strano è che si parlasse di tate cose relative al sesso fuori dell’ordinario con persone ancora sconosciute; infatti nessuno si era ancora presentato.
Lidia stava facendo un pompino alla giovane trans e le accarezzava lo scroto ha scappellato il cazzo ancora moscio per passare la punta della lingua sulla cappella.
La giovane trans ha spinto la testa tra le sue gambe come a dire “Troia prendi il cazzo in bocca!”
Il cazzo anche se moscio aveva una bella lunghezza ed anche la circonferenza era di tutto rispetto. Come Lidia l’aveva preso in bocca quel cazzo ha iniziato a farsi turgido. La trans ansimava e lei ha passato la lingua nuovamente sulla cappella e nel farlo leccava tutta l’asta che stava diventando sempre più turgida.
Per potersi godere meglio il lavoro di bocca di Lidia la giovane aveva si era messa in modo da appoggiare le spalle allo sportello tenendo una gamba piegata e l’altra distesa. In questa posizione esponeva anche il suo buchetto posteriore con il suo cazzo che campeggiava turgido e svettante tra le gambe libero dalle mani di Lidia che non ha tardato, vista la dimensione raggiunta, ad afferrarlo a due mani. Lei lo usava per passarselo sul volto e poiché era bagnato dalla sua saliva scivolava sulle guance e sulle labbra.
La giovane ha spostato il culo mettendolo tra i due sedili anteriori e ho iniziato a leccare il suo buco del culo, a volte ci infilavo la lingua altre volte due o tre dita,
quando infilavo le dita il suo cazzo diventava più dritto. Quasi sobbalzava.
Silvana continuava a parlare con la trans matura e Lidia, impegnata com’era, non aveva fatto caso ai loro nomi che la trans matura aveva detto: la matura era Marisa e la giovane era Ava. Anche Silvana dette il suo nome e disse anche quello della sua amica Lidia; mentre i nomi delle due trans erano di fantasia quelli di Silvana e Lidia erano veri.
Silvana che era al posto di guida si era messa in modo che vedesse Lidia lavorare sul giovane cazzo sul sedile posteriore. Lei aveva la mano sul cazzo di Marisa e lo toccava eccitando quella trans perché voleva imitare la sua amica.
Lidia aveva davanti a se Ava con le gambe larghe in modo che lei potesse prendere quel magnifico sesso tutto in bocca, succhiava il glande turgido e leccava tutto il cazzo, sporadicamente prendeva scroto e palle in bocca ma quando lo faceva proseguiva andando a leccare anche il buco del culo. Per lei era un piacere farlo anche perché di peluria maschile non ce n’era neanche l’ombra; Ava era completamente depilata e curata sia nell’intimo che nelle parti esposte.
Con un gioco acrobatico sia Lidia che Ava si erano messe sul sedile posteriore in modo che potessero fare un 69.
Ero sdraiata su un fianco ma era una posizione scomoda, mi sono messa difronte alla giovane travesta mettendomi in ginocchio così il cazzo di Ava entrava e usciva dalla sua bocca ed ogni volta che usciva ingoiava la saliva e raccoglieva anche quella che colava lungo il cazzo.
Silvana era dedita a Marisa sui sedili anteriori ed aveva leccato il cazzo per portarlo in erezione, ora però si stava sgrillettando.
Lidia era talmente impegnata con Ava che non si era accorta che Marisa era scesa dall’auto ed aveva aperto lo sportello dalla sua parte; era Marisa e pensava che volesse essere vista da dietro così ha ripreso a spompinare la giovane mentre le mani di Marisa la prendevano per i fianchi sollevando il bacino per osservare meglio le natiche ed il buchetto posteriore.
Silvana era estasiata e colava succhi dalla figa nel vedere la scena alla luce dell’illuminazione dell’abitacolo dell’automobile. Lei ansimava e si agitava osservando come or le due trans avevano preso Lidia e immaginava cosa le avrebbero fatto.
Nel frattempo Marisa aveva iniziato a leccare il culo di Lidia mettendo abbondante saliva tra le natiche e soprattutto sullo sfintere.
Ava ha poi tolto il cazzo dalla bocca di chi la stava spompinando e guardava da sotto cosa facesse Marisa che aveva dato ad Ava il suo cazzo per ingrossarlo mentre Marisa con le mani massaggiava lo sfintere di Lidia.
Quando il cazzo era giusto come turgore per poterlo utilizzare per l’accoppiamento, Marisa ha avvicinato il cazzo al culo, senza far muovere Lidia dalla posizione in cui era ha messo un braccio tra le gambe e con la mano è andata a titillare il clitoride.
Lidia non aspettava altro.
Il sesso della trans matura aveva una lunghezza di circa 17 centimetri ed era molto più piccolo di quello di Ava però aveva una particolarità: il glande era grosso ma la base era fine.
Ava teneva le natiche aperte ed ha dilatato lo sfintere tanto che ora appariva il rosa intenso dell’interno. A quel punto, con un’azione coordinata Marisa ha appoggiato il uso cazzo è poi entrata con facilità nel culo di Lidia che non accoglieva cazzi molto grossi ma contraendo i muscoli anali e con il massaggio fatto da Ava le dava una piacevole sensazione.
Silvana incitava le due trans a scopare Lidia che era felice di essere tra le due e colava dalla figa profumando con i suoi ormoni l’automobile.
Marisa vendo difficoltà a scopare Lidia ha chiesto alle due di spostarsi verso l’esterno così avrebbe potuto appoggiarsi meglio al culo di Lidia ed anche dare in bocca alla sua Ava il cazzo per lubrificarlo con la saliva.
Non appena sistemate Marisa si appoggiò meglio e premette sullo sfintere di Lidia con maggior decisione facendola irrigidire leggermente in attesa del dolore di apertura. In effetti quel dolore ci fu ma non durò molto e fu anche di bassa intensità perché Ava aveva ben lubrificato nella sua bocca il cazzo dell’amica.
Appena lo sfintere si fu allargato Marisa entrò dentro ma si fermò per far sì che Lidia si rilassasse; non voleva crearle dolori ma solo piacere.
Allo stesso tempo Ava la leccava da sotto e si soffermava sul clitoride facendo mugolare ed ansimare Lidia mentre lei, presa per la testa, era nuovamente sul suo cazzo, preso in bocca, e sembrava non essere più tanto rigido di quando era uscito dalla bocca.
Le sensazioni di avere un cazzo in culo e uno in bocca per Lidia che non aveva mai immaginato quella posizione era unica e totalmente nuova.
Marisa aveva ripreso a muoversi lentamente con il cazzo nel culo mentre Lidia godendosi la penetrazione e la leccata in contemporanea, si dedicava a fare riprendere vigore al cazzo della giovane succhiando, arrapata com’era, con voracità giocando con la lingua all’interno della bocca come se quel glande fosse un dolce gustosissimo, inoltre Ava spingeva la testa di Lidia fino a farle mancare il respiro infilandolo fino alla gola ma era sufficiente portarlo sulle labbra serrate, quasi ad uscire per riprendere fiato.
Marisa, ormai quasi tutta dentro di lei, ha aumentato il ritmo dei movimenti del cazzo nel culo e non molto ha sborrato ma non ha tolto il cazzo dal culo.
Lidia ha sentito la sborrata scaldarle l’intestino e da come erano potenti gli spruzzi ha immaginato che la sborra fosse oltre che calda anche molto liquida, poteva sembrare anche orina che le allagava le interiora.
Ma Lidia persa nella libidine e nella lussuria del momento continuava a succhiare il cazzo della giovane trans che aveva ormai raggiunto durezza e turgidità giusta per avere un orgasmo; non passò molto tempo ed ecco che anche Ava, tenendo ferma la testa di Lidia le ha detto di succhiare più velocemente; la vena del cazzo era gonfia e tutti si aspettavano una bella sborrata in bocca.
Infatti il cazzo della giovane ha iniziato a pulsare sempre più frequentemente mentre la Marisa aveva sfilato dal culo il cazzo moscio ed aveva ripreso a leccare quel buchetto da dove fuori usciva la sborra per le contrazioni anali.
L’attenzione di tutti ora era per Ava e Lidia che le stava sopra.
Ava ha avuto uno spasmo e ha iniziato a ha mugolare ansimando e dando profondi sospiri oltre che rantolii segno che era pronta a sborrare in bocca.
Lidia come se lo avesse sempre fatto, si è dedicata a succhiare il glande con le labbra serrate e poco dopo un caldo fluido ha invaso la sua bocca.
Quell’invasione liquida e calda sembrava non finire più. La sborra era consistenza e densa, tutto l’opposto di Marisa.
Lidia ha succhiato per altri lunghi minuti quella bontà e tra saliva e sborrata aveva la bocca piena.
Marisa per godersi lo spettacolo di Ava che veniva nella bocca di Lidia ha smesso di leccare il culo ed era in piedi all’esterno dell’auto e teneva le sue mani sulle natiche facendo si che restassero aperte. In questo modo Ava aveva la possibilità di continuare a leccarmi meglio.
Lidia, forse per inesperienza o forse per piacere, non ha smesso di succhiare; saliva e sborra uscivano dalle sue labbra non volendo ingoiare la subito la sborra. Per un gusto perverso le piaceva giocare con la sborra in bocca, le piace farla uscire dalla bocca e risucchiarla più e più volte e mostrarla sia a Silvana che alle due trans.
Alla fine ha ingoiato, tre o quattro sorsi per quanta saliva e sborra aveva in bocca.
Subito dopo quell’accoppiamento particolare si è sciolto.
Marisa ha baciato Silvana profondamente in bocca con tanti giochi lingua e è salita nella sua automobile mentre e la giovane ha baciato in bocca Lidia, lingua a lingua, e le ha fatto i complimenti per il pompino.
Le due trans sono andate via salutando felici
Lidia e Silvana sono poi rimaste sole, ma felici a guardarsi in faccia reciprocamente ed alla fine scoppiando in una risata e baciandosi. Silvana ha così avuto modo di leccare la sborra della giovane trans.
“Pensi che sia stata una bella serata?”
Lidia si ha tolto il delicato e minuscolo perizoma che era slabbrato e con Silvana che guidava si sono dirette verso casa. Nel tragitto si sono trastullate con i loro sessi e sgrillettandosi, pensando a quel che avevano fatto con le trans e si dicevano soddisfatte e che era stato bello fare sesso con Marisa e Ava che ritenevano adatte ai loro desideri.
Si sono anche raccontate, come si fa tra intime amiche, i loro segreti più privati e personali tra cui il desiderio di ritornare al cinema per vedere se quegli uomini sarebbe tornati a scoparle.
Silvana confessò che uno di quelli del cinema era il suo maschio da monta ideale e che si era sgrillettata molto di notte a pensarlo.
“Sai, mia cara, appoggiare il cazzo alla fighetta è bello, ma ho sempre paura ad averlo dentro soprattutto dietro ma quella sera che meraviglia! Sono stata chiavata da un dio!”
“Sono d’accordo con te, ma ci sono pochi maschi come li vuoi tu!” rispose Lidia.
Silvana ha tutte le caratteristiche per trovare un uomo che la voglia soddisfare sessualmente. In fin dei conti dovrebbe essere facile perché le sue caratteristiche fisiche sono: altezza 1 metro e 69, indossa abbigliamento elegante e sexy, è alta e slanciata, ha le gambe lunghe e affusolate che terminano in splendide natiche sode e toniche, il suo ventre è piatto, le sue spalle sono non tanto larghe ed il seno è da terza misura.
Tra loro c’è un gran piacere sessuale e a Silvana piacerebbe convivere con Lidia come due lesbiche pur restando libere di accoppiarsi con altre donne ed anche con i maschi.
Silvana era attenta alla guida ma anche a ciò che Lidia diceva e si stava eccitando al solo pensiero di dover vedere la figa di Lidia ed averla a disposizione in ogni momento della giornata. In effetti Lidia aveva messo il dialogo in tono erotico e la stava facendo arrapare. Lidia si è accorta dello stato di eccitazione di Silvana dai movimenti delle gambe, dai sospiri soffocati e da come apriva a vuoto le labbra della bocca nonché dai momenti di pausa che Silvana si prendeva. A volte sembrava assorta con uno sguardo da sognatrice ad occhi aperti, forse stava immaginando le situazioni descritte dalla sua amante.
Durante la guida Lidia parlava e le toccavo le gambe, il seno, le cosce ed avrebbe voluto toccare anche un piede ma ciò non era al momento possibile, nonostante ciò raccontava ciò che avrebbe voluto fare alla sua amica che stringeva le gambe e poi le allargava. Sicuramente Silvana era indubbiamente sciolta, non voleva darlo a vedere, ma sicuramente la sua figa era colante.
Lidia per tenerla eccitata le ha accarezzato e lisciato i capelli con le mani, passato i polpastrelli sulle tette e sui capezzoli per poi dirle ”Vuoi fare l’amore? Io ho ne ho tanta voglia”
“Vorrei, ma mi sembra difficile farlo mentre guido”
La voglia era tantissima. Le nostre lingue, quando ci fermavamo ai semafori, battagliavano per entrare nella bocca dell’altra. Le mani volavano e ogni tanto una parte dei nostri succinti indumenti volava via lontano dai nostri corpi finché siamo rimaste nude.
Quando la situazione è diventata insostenibile, Silvana si è fermata in un passo carraio in piena città ed ha fermato l’auto.
Non c’è stato bisogno di niente. Le mani di Lidia sono andate sul pube di Silvana, le ha solleticato il clitoride e lei è esplosa. Ha aperto e sollevato le gambe tenendole a compasso per fami vedere la figa e per mostrarla a chi volesse. La sua moralità era crollata.
Lidia si era sollevata la maglietta ed aveva messo una mano dentro il perizoma ormai a brandelli.
Chi fosse passato lì, dal movimento avrebbe potuto capire che aveva la mano sul grilletto e stava godendo.
Durante le loro carezze, titillamenti, passaggi delle mani sulle parti sessuali ci guardavamo per darci maggiore eccitazione e per farci capire che lo facevamo perché si godesse della nostra vista. Volevamo essere il set di un film porno.
Le mani delle due donne si sono infine fermate sulle rispettive fighe e lì si sono sgrillettate e baciate; le dita volavano da dentro la figa al grilletto ben grosso e duro.
Un grido soffocato le ha per un attimo fermate: era Silvana che aveva avuto l’orgasmo accompagnato da un lungo spasmo di tutto il corpo, con la testa reclinata all’indietro e le gambe irrigidite e allungate.
Si sono guardate in volto. Le mani di Lidia si erano ferme lì dove erano nel momento in cui ammirava Silvana venire.
“Ormai siamo lesbiche dichiarate, non credi? Siamo amanti e non potrò più farne a meno”
Lidia ha baciato profondamente l’amica che era senza forze e capiva poco di quel che veniva intorno a lei. Arrapatissima ed ha ripreso con foga il lavorio interrotto sulla sua figa venendo anche lei ed ha reclinato la testa all’indietro scuotendo i capelli. Un piccolo spruzzo in uscita dalla figa indicando che era venuta. Mentre usciva lo spruzzo si è guardata tra le gambe per osservare dove fosse diretto e si è poi avvicinata a Silvana baciandola sulle labbra e l’amica ha ricambiato allungando la lingua lasciandosi baciare a lungo prima sulle labbra poi con la lingua nella bocca.
Silvana si era aperta ancora una volta al piacere del sesso e senza che se ne fosse inizialmente accorta, Lidia le aveva nuovamente messo una mano sulla figa senza far entrare le dita nella vagina.
Silvana gradiva la mano calda appoggiata e spingeva il pube contro nonostante avesse già goduto. Ne aveva tanta voglia dopo aver visto Lidia con le due trans.
Così Lidia ha iniziato a sgrillettarla e si è inchinata per vedere il lavorio delle dita sul grilletto di Silvana che era rimasto grosso e duro.
Poi Lidia ha chiesto a Silvana di mettersi in modo che potesse appoggiarsi a lei con le spalle, le ha preso le mammelle fra le mani stringendole un po’ i capezzoli e le ha anche passato le dita sui fianchi facendole sentire le unghie sulla pelle scendendo dai capezzoli verso i glutei. Quando le unghie hanno graffiato la schiena, Silvana ha lasciato la bocca di Lidia, si è aggrappata a lei tenendola per la testa spingendo le tette in avanti mostrandole a chi fosse passato di lì, si è agitata, ha scosso in avanti ed indietro la testa urlando che stava venendo ancora una volta.
Lidia l’ha lasciata muovere liberamente durante l’orgasmo e l’ha ammirata per come lo subiva.
Era bella. Una vera donna da montare.
Silvana si è, poi, abbandonata per essere coccolarla e complimentarsi con l’amica per ciò che ci le aveva dato. Ha detto che non si era mai masturbata con tanta foga.
Lidia ha poi portato una delle dita della mano alla bocca dell’amica per farle gustare il sapore della propria figa, poi il dito medio ha strofinato ancora il clitoride alternando il polpastrello al tocco leggero e duro dell’unghia perfetta. Questo giochetto a lei lo avevano insegnato uno dei pochi ragazzi con cui aveva condiviso con me i primi giochetti erotici eterosessuali e quando il marito lo faceva godeva allo spasimo.
Il piacere che si provava era diverso, sembrava un nuovo tipo di piacere.
Nel frattempo l’indice e l’anulare della mano hanno allargato le piccole labbra fino al massimo dell’estensione, mentre il medio iniziò ha preso a trastullarsi con il clitoride.
Le grandi labbra si sono allargate e pensavo a cosa ancora, dopo tutto quello che aveva inserito Lidia, ci sarebbe potuto entrare dentro.
L’indice della mano destra è affondato nella vagina allagata di Silvana ed è entrato ed uscito lentamente ed ha aumentato il ritmo affiancando anche il dito medio.
La masturbazione combinata del clitoride e delle dita dentro la figa l’hanno fatto godere nuovamente.
Era la terza volta da quando si erano fermate in quel passo carraio in centro città. In tutto quel tempo forse a causa dell’ora tarda non passò nessuno e quindi lo spettacolo non era stato goduto.
Sotto quell’azione combinata il basso ventre ha sussultato per gli spasmi precedenti l’orgasmo e dalla gola sono usciti gemiti sempre più forti. Allora Silvana ha chiesto all’amica di togliere le dita e le ha sostituite con le sue mettendo entrambe le dita nel profondo della vagina e ha iniziato a fare movimenti circolari e divaricandole all’interno. Lo strofinamento delle unghie dure sulle pareti interne della figa e il veloce movimento del polpastrello sul clitoride le hanno causato un orgasmo culminato con una serie di gemiti soffocati e profondi.
Lidia aveva ora tra le mani il corpo di Silvana disfatto dagli orgasmi e non aveva il coraggio di incitarla a ricoprirsi e sistemarsi per tornare a casa.
La lasciò lì a riprendersi per alcuni minuti restando in silenzio.
Lidia osservavo come quel corpo si fosse rilassato come non mai e la pelle si era distesa e rilassata.
Ha sentito dei rumori in strada ma non ci ha fatto caso, ha spento le luci di bordo dell’auto ed ha visto una coppietta che abbracciati camminavano e non davano attenzione a chi fosse dentro l’auto.
Lidia vedendo piccoli cenni di risveglio dell’amica le dice con un sorriso amichevole “Fai pure con tranquillità”
Silvana era indossava ancora la camicia bianca slacciata nei primi bottoni senza reggiseno, la ultra mini gonna provocante, calze autoreggenti e scarpe a tacco alto.
“Non sapevo che ci mettessi così tanto tempo a riprenderti. Di solito sei più rapida” le ha detto Lidia ma Silvana non dato peso alle parole ma, dopo le sensazioni provate, non era imbarazzata allo sguardo dell’amica.
“Solitamente non mi dà alcun fastidio vedere e farmi vedere da una ragazza ma oggi mi sento strana. Scusa ma ho dei pensieri in testa che non vogliono andare via” le ha risposto Silvana.
Rapidamente Silvana si toglie la mini gonna ed indossa un minuscolo perizoma.
Lidia guarda fissa la figa e il perizoma che è infilato tra le accoglienti grandi labbra.
“Il perizoma lo uso perché mi fa godere tanto, lo riesco ad infilare tra le labbra della figa e con i movimenti, soprattutto quando si balla o ci si muove, e godo tantissimo. Ora ho la figa ancora eccitata dallo sfregamento ed il perizoma è bagnato fradicio della mia sbroda. Non ti vergognerai mica di queste cose! Se non ce lo diciamo tra noi a chi lo vado a raccontare?”
“Vuoi odorare il mio perizoma o ti vergogni? E’ un po’ inzuppato, come ti dicevo, ma tanto siamo donne!”
Si è avvicinata nuovamente verso di me e sfiorandomi le gambe fino a raggiungere la zona più intima e privata e mi ha sussurrato nell’orecchio “Così puoi capire cosa provo solitamente io”
Il profumo dei suoi umori si stava spandendo nell’auto e ciò stava eccitando Lidia oltremodo.
Indossato il perizoma di Silvana, la prima sensazione è stata quella di bagnato provocata dalla sua figa. Lidia non avrebbe voluto più togliersi quell’indumento che le dava un’eccitazione particolare.
Ho abbassato lo sguardo e osservandosi si è piaciuta con quell’indumento “Me ne comprerò anche io uno! Bello! Veramente bello ed elegante!”
Intanto Silvana aveva messo in moto e si sono dirette a casa.
Appena entrate si sono ancora una volta baciate e si sono spogliate lasciando cadere i pochi indumenti per terra in prossimità della porta d’ingresso.
Erano entrambe nude ed incuranti di chi fosse in casa. Data l’ora tarda si supponeva che il figlio di Silvana fosse in camera sua.
Silvana è davanti a Lidia come mamma l’ha fatta sfoggiando il suo seno sodo e perfetto nelle forme, il suo bel sederino e la sua figa bagnata e depilata e si vedeva che era liscia e vellutata anche nell’inguine.
Lidia ha fissato con gli occhi quella zona del suo corpo “Anche questo ti fa godere?” indicando il perizoma datole dall’amica indossato da lei pregno dei profumi di sesso.
“Mi fa sentire libera e senza ostacoli quando porto SOLO la minigonna!”
Nel parlare Lidia si sdraia sul letto matrimoniale che Silvan usa con il suo consorte ma anche con qualche amante e che entrambe avevano utilizzato per le loro notti quando aprendo oscenamente le gambe si offriva a Silvana in una visione porno.
Anche ora questo era un chiaro invito a fere sesso con lei.
Silvana si è seduta accanto a Lidia, le ha baciato i capezzoli che sono diventati duri, le sue mani sono scese sul ventre e Lidia ha tenuto le gambe larghe appoggiandone una sullo schienale del letto e l’altra per terra sopraffatta dalle sensazioni, preda del piacere e dell’eccitazione.
In quella posizione Lidia si sentiva una puttana al servizio di Silvana e la sensazione era molto piacevole.
Il perizoma che le aveva dato Silvana nell’auto quando erano ferme in quel passo carraio, dopo pochi movimenti, si è infiltrato tra le sue grandi labbra ed è diventato uno strumento di goduria e piacere.
Silvana ha affondato la sua testa fra le cosce portandola al parossismo.
La lingua di Silvana, che ha spostato il bordo del perizoma, stava affondando nella figa di Lidia esplorandola con delicatezza.
Lidia al contatto e con le sensazioni che ha si agita, la sua figa è calda e bagnata, è un fiume in piena ed ora aspetta l’orgasmo per fare assaggiare a Silvana la cascata dei suoi umori.
Durante la leccata ha urlato incurante del figlio di Silvana, forse addormentato, perché non saoeva più trattenersi.
Quando sta per arrivare all’orgasmo i suoi nervi dei piedi sono tesi, i capezzoli turgidi e la gola arida.
Silvana morsica le labbra della figa dell’amica ma il trillo del telefono le interrompe.
E’ il figlio di Silvana che dice alla madre che non tornerà a dormire a casa e raccomanda alla madre di comportarsi bene.
“Non ti preoccupare. Sono con Lidia e ci stiamo comportando bene. A dire la verità ci stiamo curando a vicenda massaggiandoci perché abbiamo avuto una serata faticosa”
Rimettendo giù la cornetta Silvana ha guardato la sua amante con libidine.
“Era Mauro che mi raccomandava di prendermi cura di te”
“Non ti preoccupare, ci accudiremo a vicenda nei nostri bisogni” ha risposto Lidia
Silvana ha ripreso la sua opera di cura delle mie parti intime di Lidia e godeva nel vedere il volto e lo sguardo pieno di goduria dell’amica che era diventata ninfomane.
“Sai che messa così sul letto sembri una puttana in atteggiamenti lascivi?” e dicendo queste parole ha continuato a baciare, stringendola e morsicandole le tette.
Una serie di scosse ha agitato il mio corpo di Lidia.
Alla luce tenue che proveniva dai lampioni stradali che passava tra le persiane i loro corpi apparivano argentati.
Silvana si è fermata un attimo per togliere a Lidia il perizoma ed è stato un dispiacere vederlo scorrere sulle gambe, poi se lo ha portato al naso e ha respirato a pieni polmoni il profumo di sesso che emanava e per concludere lo ha offerto anche a Lidia per annusarlo in modo che anche Lidia potesse avere le narici invase da quell’odore pungente ma altamente erotico. Lidia dopo averlo annusato se lo ha portato alla bocca; lo sentiva caldo e bagnato dalla miscela della loro sbroda.
Improvvisamente, di scatto, Silvana ha aperto un cassetto da cui ha estratto un fallo di gomma rosa ricurvo “Rilassati e fai fare tutto a me”. Detto questo si ha messo un’estremità in bocca e lo ha leccato bene, subito dopo lo ha infilato nella vagina di Lidia che attendeva impaziente l’ingresso di quel bel giocattolo facendolo muovere avanti e indietro provocandole un’eccitazione nuova impensata. Tutto sembrava così bello che non pensava ad altro se non a quel grande fallo che entrava ed esplorava la sua femminilità allargandola fino all’utero; quell’oggetto aveva delle dimensioni adattissime e sembrava fatto appositamente sulle misure della sua figa. Era davvero bello.
Lidia aveva sentito alcune sue amiche parlare di oggetti per fare sesso solitario ma non aveva mai approfondito l’argomento essendo fino a poche settimane prima soddisfattissima del marito che la scopava e la montava nel migliore dei modi, secondo lei.
Ma ora capiva cosa provavano le sue amiche quando raccontavano dei loro giochetti erotici.
Silvana muoveva il fallo di silicone facendolo scivolare dentro e fuori per fare il suo dovere e la figa di lidia era aperta come non mai.
“Stai godendo come una vacca!” ha gridato Silvana.
A quelle parole Lidia non ha fatto caso presa com’era dall’eccitazione.
L’altra parte del doppio dildo, Silvana lo ha inserito nella sua figa muovendosi con ritmi spasmodici. “Voglio venire nuovamente e immaginare che tu mi stia chiavando!” urlò sicura di non essere sentita “è bello gridare che sto godendo! Lo sento scorrere dentro di me! Sento quel grosso ‘uccello’ che entra nella mia tana!”
Finalmente l’orgasmo arrivò e sono Lidia è tutta una vibrazione, un sussulto, mentre urla la sua felicità scaricando davanti a Silvana, che la osserva e si gode lo spettacolo ed i succhi carichi di ormoni.
Lidia sfinita dalle numerose venute abbondanti della serata, si assopisce leggermente, Silvana ha rallentato il suo movimento fino a bloccarsi in modo che la vagina della sua amante si rilassasse ma lei era insaziabile. Infatti non si era ancora ripresa che Silvana ha ripreso a leccarle la figa godendosi ciò che ancora colava tra le cosce.
Lidia l’ha pregata di smettere ed allora Silvana si levata dal letto per andare a prendere un gel. Nel mostrare un tubetto ha detto “Contiene gel. Serve per lubrificare bene. Non mi sembra il caso di spaccarti la tua prima volta” e detto ciò lega alla spalliera i polsi di Lidia e si allontana.
Ora la sua amante sta mostrando tutte le sue parti più intime e private e così Lidia intuisce che l’amica voglia violare il buchetto posteriore.
“Ti prego fai piano e fammi godere” le ha detto Lidia ed è a quel punto che Silvana fa entrare con delicatezza nel buco il fallo di silicone ed è ancora una volta una nuova sensazione che si espande in tutto il corpo; quel grosso dildo è entrato nell’unica parte ancora poco esplorata dai giochetti intimi e solitari che faceva. Sente che il buco si allarga e le piace dandole la sensazione di essere piena.
Lidia non aveva mai preso né un dildo né un cazzo così grosso ma ora la stava allargando e lo sentiva nell’intestino con la sensazione che dovesse arrivare fino allo stomaco. Lidia si sentiva impalata.
Lentamente Silvana comincia a chiavarla come un vero uomo poggiando le mani sul bacino e si aiuta per farla godere con quello che è un nuovo giochetto.
L’eccitazione sale fino allo spasimo. Per Lidia è qualcosa di nuovo e non vorrebbe farlo finire mai. Silvana sa che sensazioni si provano e rallenta il ritmo per far assaporare fino in fondo tutta la serie di sensazioni nuove.
Le mie pareti dell’intestino lo avvolgono tutto e l’anello anale lo stringe, inoltre la lentezza di Silvana la fa godere moltissimo.
Ogni tanto si ferma improvvisamente e Lidia sembra una bambina a cui hanno tolto il suo gioco preferito.
“Continua fino a spaccarmi il mio buco del culo! Allargamelo ancora! Ti voglio sempre dentro!” le urla.
Silvana che conduce il gioco ha capito subito le parole perché in pochi secondi l’oggetto che è dentro le intimità di Lidia si muove velocemente tanto da sembrare che arrivi fino in gola e viene sbrodando ed urlando, bagnando le lenzuola ed il materasso.
Senza togliere quel grosso arnese dal sedere, Silvana le slega i polsi e le caviglie ed il dolore che la sua amica prova è immenso ma è anche pieno di goduria.
Fa per sollevare le gambe per un attimo ma cedono.
Il dildo è sempre nel culo e sporge oscenamente. Lidia sente tra le natiche l’estremità fuoriesce che di poco. Ha gli occhi socchiusi inebriata dal piacere che sta provando.
Silvana le chiede di camminare e Lidia la asseconda barcollando e sfiorandole il corpo. Si ferma e l’amica del cuore spinge più a fondo il cazzo rosa che ha dentro.
L’ano è totalmente anestetizzato.
Insieme fanno il giro della casa e salgono anche le scale. Il piacere che Lidia sta provando è nuovo e immenso. Vorrebbe farsi vedere dal marito così piena.
Ritornate in camera Silvana si sdraia sul letto e si accarezza la figa depilata e Lidia la raggiunge mettendosi sopra di lei nella posizione del 69 leccando i suoi prodotti che colano dalle grandi labbra che sono gustosi e caldi.
Nei sogni privati di Lidia c’era il gusto di assaporare il succo della passione di una donna ed ora quel sogno si stava avverando.
Silvana ricambia e fa lo stesso con la figa di Lidia.
E’ una doppia goduria.
In quella posizione, offrendosi una all’altra senza ritegno si urlano in viso il piacere che si procurano.
Dopo essersi riprese si stendono abbracciate una all’altra e si baciano a volontà.
Silvana è la prima a ceder al sonno e Lidia decide porterà quel perizoma bagnato e fino all’indomani.
Se lo ha infilato tra le grandi labbra per sfregarsi ed eccitarsi il più possibile.
L’indomani mattina le due donne sono uscite tutte e due con una minigonna corta e senza mutandine né perizoma. L’aria le accarezzava le parti intime proprio quelle parti che in mattinata hanno goduto molto al momento del risveglio.

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