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Tra moglie e marito non mettere il dito…mettici il cazzo

By 11 Agosto 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Chi non ha mai immaginato di chiavarsi la moglie e intanto sbocchinare il marito? Chi non ha mai sognato di fottere il marito mentre lui, allo stesso tempo, si fotte la moglie? Chi, insomma, non ha mai immaginato una bella scopata formato-coniugi?

Io si, e, sorprendentemente, sono riuscito a realizzare questa fantasia. Sono bisessuale da sempre, da quando ho ricordi: al liceo facevo qualche ditalino alle mie compagne e poi, dopo dieci minuti, andavo a spompinare il bullo della scuola per ottenere qualche merendina gratis. Questa fruizione del sesso su entrami i lato mi ha sempre stimolato a scopare sempre di più, tanto che, sono giovanissimo, ma posso annoverare un bagaglio di scopate, orge, sessioni di sesso orale con entrambi i sessi talmente vasto, che potrei ricavarne un’enciclopedia.
Sono spigliato, malizioso, maiale. Non grosse pretese se non quella che il mio partner deve essere, tassativamente, maggiorenne. Anzi, più grande &egrave, e più &egrave buono, esattamente come il vino.

Le labbra della vagina e la pelle del pene, se adeguatamente invecchiate, regalano piacevoli sapori di stagionato e prezioso a qualunque lingua che li vada a sondare. Inoltre, scopare con persone, come le definisce la società “Mature”, incrementa in me l’erezione, il desiderio e anche al quantità di sborra che sparo dalla mia pistola venosa.
Una volta lessi una storia hard in rete, in cui si parlava di una coppia di coniugi che, annoiati dalla routine e da loro stessi, decidono di trovarsi un terzo da inserire nei loro amplessi ormai non più animaleschi e selvaggi. Non ricordo come andava a finire la storia, ricordo solo che dovetti correre in bagno a tirarmi una sega, tanto ero in tiro. Cazzo, volevo provare a scoparmi marito e moglie, coloro che si sono giurati fedeltà eterna nel sacro vincolo, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia. Dovrebbero aggiungere anche “‘con le corna o senza!”. Scherzi a parte: se due si amano anche cornificandosi a vicenda, allora &egrave vero amore (secondo il mio modesto e di poco conto parere).

Insomma, mi metto su una chat e incomincio a spulciare i vari profili alla ricerca di qualcosa che potesse piacermi, ma inizialmente non trovai niente. Poi vidi un profilo che recitava:” Coppia sposata e vogliosa cerca giovane ragazzotto, anche non stallone, per sessioni di sesso bisex, senza coinvolgimento emotivo. No perditempo, si pervertiti”. Inizialmente mi venne da sorridere, ma poi scrissi e iniziai a chattare con loro. Vivevano dall’altra parte della città, sposati da venti anni, entrambi professionalmente realizzati, niente figli e attivi scambisti nei parcheggi lungo la tangenziale. Ci accordiamo per vederci e fare sesso. Il mio ruolo era versatile ma non mi importava: il mio sogno si stava realizzando. Una bella scopata con una coppia mi attendeva. Percorro in macchina il tragitto che mi separa da casa loro sentendomi eccitato e anche stranamente spavaldo: mi ripetevo:” Dovrebbero pagarmi: questa &egrave in fondo una specie di assistenza sociale, una sorta di terapia di coppia. Magari potrebbe anche diventare un lavoro”. Arrivo, parcheggio e sono entrambi fuori dalla porta di casa ad aspettarmi.

Lui indossa un completo giacca e pantalone nero, camicia grigia, cravatta e un paio di scarpe Oxford: altezza normale, due belle spalle, occhi e capelli scuri, barbetta un po’ brizzolata che mi eccitava, e mani grandi.
Lei, accanto a lui, indossava un tubino nero con il fondo della gonna in pizza, tacchi alti e i capelli rossi che mostravano un po’ di ricrescita coprivano il grosso seno che fuoriusciva dalla scollatura. Il mio cazzo stav per esplodere.
Lei mi viene incontro e mi invitano ad entrare in casa. Fortunatamente saltiamo i convenevoli e andiamo subito al sodo: lui mi mette una mano sul pacco, mi sbottona i pantaloni, tira giù gli slip e inizi a succhiare la mia verga mentre lei improvvisa uno spogliarello. Si spoglia e mi mette il seno in faccia: la afferro e lecco i capezzoli e intorno, e mentre lecco sento che la lingua di suo marito si unisce alla mia in una potente combo di testosterone. Lei si abbassa, e con fare da signora e allo stesso tempo da porca, mi prende il cazzo in bocca: la sua bocca &egrave gentile ma allo stesso tempo si fa sentire, sintomo di molta esperienza. In quel momento, il marito sale in piedi sul divano, di fronte a me, e mi infila il suo cazzo in bocca: quella verga possente ma di dimensioni normali mi scandaglia l’antro digerente. Lui affonda dei colpi secchi sul fondo ed io faccio lo stesso con lei.
Mi alzo, la stendiamo, e iniziamo a leccarle gli orifizi: il marito le infila subito due dita nel culo e lecca con infinito rapimento; io mi getto sulla figa, la lecco, la bacio, ci gioco, lecco e stimolo il clitoride, il tutto accompagnato da due dita che costantemente entrano ed escono.

La scena si sposta in camera da letto: lei si mette a cavalcare il marito ed io, prontamente, le infilo l’asta nel culo e iniziala doppia penetrazione: io e lui sudiamo, ci agitiamo, gemiamo, lei invece urla, scalpita, graffia, sembra quasi posseduta la cavalla. Io e il marito ci invertiamo: lei mi cavalca e lui la fotte nel culo e dopo un po’, il marito sfila la sua verga e me la passa nella bocca. Sa di saliva, con un leggero retrogusto di escrementi, ma quasi non me ne accorgo tanto sono eccitato. La metto a pecorina e inizio a fotterla, a cavalcarla, la sculaccio e il marito fa lo stesso con me. Mentre io infilo sua moglie, lui &egrave già entrato dentro di me e ci da dentro dettando il ritmo. All’unisono fottiamo e all’unisono gemiamo e godiamo: per la società siamo dei malati, dei pervertiti ma almeno noi siamo felici.

Lui si mette a pecora e io lo fotto esattamente come ho fottuto sua moglie pochi minuti prima e lei ne approfitta per farsi leccare la figa, ormai rotta e fradicia. Lui lecca avidamente mentre io come un carro armato continuo implacabile la devastazione del suo retto.
Stiamo per venire: lei si mette in ginocchio e in men che non si dica la sua faccia &egrave ricoperta di sperma di entrambi. Neanche a dirlo: tutti e tre; con le dita, ci nutriamo del nettare degli dei, del succo della vita. Dopodiché lei si alza e noi iniziamo a masturbarla violentemente, sia davanti che dietro: la vacca viene, facendo colare copiosamente la sua borda sul mio viso. Bevo avido, mentre il marito lecca le gocce che sono rimaste.

Ci accendiamo una sigaretta e rimaniamo fermi, immobili, a riposarci e a riprenderci.
Non li rividi mai più, però non ho mai dimenticato come mi hanno fatto sborrare quei due coniugi porcelli.

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