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Una fantasia, un treno, due autori

By 1 Marzo 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

NM: Non mi dispiacerebbe ad esempio sapere come giocheresti… in un luogo pubblico, un treno ad esempio

E: Sii più specifico: che tipo di treno?

NM: Uno di quelli vecchio stile, con le cabine da 6 posti

E: Chi c’&egrave dentro questa cabina?

NM: r03;Al momento siamo io e te uno di fronte all’altro, alla tua destra c’&egrave una ragazza sui 20-25 anni che sta ascoltando la musica, dalla mia parte invece, per la precisione al posto vicino al finestrino, un signore distinto, sulla cinquantina, impegnato in una telefonata di lavoro.
Indosso un paio di jeans grigi, una giacca nera/grigia con sotto gilet coordinato e camicia bordò e scarpe in pelle eleganti.

E: Saresti un incontro casuale? So già chi sei? Viaggiamo insieme?

NM: Sarebbe un incontro casuale, ci siamo solo incrociati qualche volta nell’azienda dove lavori, ma non mi conosci di persona, diciamo solo che mi hai notato.

E: Non do segno di averti riconosciuto ma ti guardo di nascosto, questi maledetti treni vecchi sono sempre male climatizzati e fa caldo. Mi abbasso per prendere la borsa che ho appoggiato sotto il mio sedile. C’&egrave dell’acqua dentro. Prendo la bottiglia ma a causa di un sussulto del treno un po’ di acqua mi sfugge dalla bocca e mi cola dal mento seguendo l’incavo del collo per finire nella scollatura della camicia azzurra con un ampio scollo a V. Sovrappensiero richiudo la bottiglia e la rimetto nella borsa. Tengo le ginocchia chiuse e le caviglie divaricate con le punte delle scarpe che si toccano. Porto una casta gonna nera, ma quando i miei occhi si posano per caso sul tuo pacco la castità &egrave l’ultimo dei miei pensieri. Ho sempre pensato che fossi una bella scopata ma non ho mai pensato di essere alla tua portata… Arrossisco

NM: Spontaneamente fisso la tua generosa scollatura, l’acqua &egrave solo la ciliegina sulla torta. Ti fisso negli occhi, e notato il tuo sguardo volutamente sbottono la giacca, e con la scusa del caldo mi alzo, la tolgo per poi andarla ad appoggiare nei ripiani che ci sono.
Non appena alzato, il mio pacco &egrave esattamente all’altezza del tuo viso, non solo tu noti la mossa, ma anche la giovane ragazza, che cerca il tuo sguardo di complicità e sorride un po’ scioccata da quanto visto.
Aspetto volutamente qualche secondo per risedermi, il leggero tessuto dei pantaloni mi aiuta a divertirmi ai tuoi occhi.
Torno poi a sedere, e con tono calmo e pacato dico:”Mhm, dannato caldo..”

E: Guardo la ragazza facendo un sorriso imbarazzato, mi volto verso il finestrino e rispondo un “eh già, il caldo…” Vorrei scomparire ma allo stesso tempo non vorrei essere in altro posto. Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Appoggio le mani sui braccioli e sento la mano calda della ragazza sfiorare le mie dita. Riapro gli occhi e la guardo. Lei prende in mano il cellulare e scrive in modo che io possa leggere: “Hai voglia di provarci con lui? Io sì” mi verrebbe da dirle “prego accomodati” ma senza distogliere lo sguardo dal telefono le faccio un cenno di assenso. Poi sento l’uomo al telefono alzare la voce e la guardo spaventata. Lei spavalda si alza e con cortesia chiede al signore “scusi, vorrei riposare, potrebbe continuare la telefonata altrove?” L’uomo un po’ scocciato si alza ed esce lasciandoci soli

NM: “Oh finalmente si leva di mezzo quel rompi scatole, sono due ore che parla, bella mossa ragazzina” dico sbuffando alla ragazza seduta accanto a te, che arrossisce maliziosamente.
Intuisco la situazione, volutamente mi sistemo meglio a sedere, aprendo quasi spropositamente le gambe così che il tessuto diventi il più aderente possibile per poi stiracchiarmi.
Finalmente dai bocchettoni del treno sembra uscire un filo d’aria fresca, che ci fa rilassare a tutti. “Anche voi fino al capolinea?”

E: Non so più dove guardare, quel pacco lascia gran poco all’immaginazione e io non faccio sesso da quanto? Sei mesi? Circa… La ragazza mi rivolge un sorriso rispondendo alla domanda di lui “Sì, che viaggio lungo. Voi dove andate?” Beh un po’ di conversazione forse può distrarre “Io vado a trovare una parente” guardo la ragazza, moretta, occhi chiari una bocca piccola e carina… Mi sorride “Oh che carina, sei molto dolce a fare un viaggio del genere per trovare una persona cara. Io invece vado a trovare la mia ragazza” non mi &egrave sfuggita la piega maliziosa che ha preso il suo sorriso. Ti guardo, hai un’espressione che sembra solo aspettare che l’altra ragazza mi salti addosso… E in effetti io non vedo l’ora. La guardo. “Da dove vorresti cominciare?” Lei si avvicina invadendo il mio spazio personale “Da te’

NM: Incuriosito vi osservo, appoggiando la mano destra vicino al pacco, mentre con la sinistra gioco con la mia barba.
“Ma che ragazzina sfrontata” dico con tono serio e carico di eccitazione, mi immaginavo che sarebbe successo qualcosa…ma non così rapidamente.
“Ti sembra il modo di rispondere?” Mi alzo in piedi davanti a voi due, tutto quello che faccio non &egrave guidato dal caso ma &egrave calcolato e spinto dalla voglia, &egrave da stamani che voglio svuotarmi, sento le palle veramente piene, e queste due cagnette sembrano quasi in calore.

E: La bocca di una donna &egrave una novità. Dolce, sensuale, calda. Hai parlato ma non ho sentito una parola. Ti sei alzato. Interrompiamo il nostro fantastico bacio e i tuoi pantaloni sono così vicini alle nostre bocche che non riesco a resistere… Mi giro verso il tuo pacco e con la punta del naso percorro tutta l’evidente lunghezza del tuo cazzo duro intrappolato. Lo addento delicatamente ed emetti un gemito. La ragazza lentamente mi apre la camicia mentre io preferisco liberare te

NM: Una volta calati i pantaloni vedi i boxer piegati all’inverosimile, e la piccola cabina si riempie di un delicato ma deciso odore di uomo.
Tastando i boxer capisci che ancora non &egrave completamente duro, anche se la scena che mi si para davanti ovviamente sta portando molto sangue al membro, che pian piano, si inturgidisce ancora.
La ragazzina si lancia con il viso tra i tuoi seni, leccandoli come una gattina vogliosa, mentre io, imperante dall’alto, mi godo la scena.

E: Prendo una delle mani della ragazza e dal mio seno la porto dritta sul tuo pacco, ti guardo negli occhi, tu ti attacchi al porta oggetti in alto. Lei si rende conto di cosa le ho messo in mano e si stacca da me per toglierti i boxer. Il suo sguardo &egrave estasiato. Ti guarda e ti mangia con gli occhi, e non solo con quelli. Le sue manine piccole non riescono a prenderti bene in mano, ma le mie sì. Ti intrappolo fra i miei palmi e comincio a muoverli dalle palle fino alla punta, punta che lei tiene nella sua bocca avida. Sposto le mani, me le lecco, le chiudo attorno all’asta enorme e piano le faccio scorrere con un movimento rotatorio. Non oso più guardarti, ho paura di quello che potrei vedere nei tuoi occhi

NM: Le tue mani ritmicamente scorrono, e capisci che per coprirlo tutto le tue e quella della ragazzina non basterebbero.
Mi godo il lavoro della ragazzina ma capisco che dopo tutto non può compiacermi come piace a me e decido allora di fare di testa mia, afferro la ragazzina per la nuca e la spingo verso di me, cercando di farle ingoiare il più possibile il mio cazzo, ma senza grande successo.
“Mhm… bocca piccola” dico sadicamente, sorridendo.
“E tu…” dico passando un dito sul tuo viso “Pensa alle palle…succhiale”.

E: Lo spazio &egrave troppo piccolo per poterti accontentare e lo sguardo della ragazza mi fa capire che non le piace la piega che ha preso la situazione. Ti faccio togliere le mani dalla sua testa, la bacio avidamente e prendo il suo posto. Il tuo cazzo &egrave grande ma non mi lascio spaventare, prendo in bocca la punta, scendo lungo l’asta, ogni volta un po’ di più, vuoi dettare tu il ritmo, hai poca pazienza. Ormai ho un bocca più della metà del tuo cazzo e voglio arrivare fino alla fine prima di lasciarti decidere il ritmo. La ragazza mi guarda sconvolta, evidentemente pensava che fossi una tutta casa e chiesa….oh come si sbagliava. Ormai ce l’ho quasi fatta, sei quasi tutto nella mia bocca, grosso, duro, soffocante. Sento la gonna alzarsi e due dita infilarsi in me. Alzo lo sguardo su di te, ma tu stai guardando lei che mi sta distraendo. Perdo il ritmo e tu non perdi l’occasione. Mi prendi per i capelli e mi imponi un ritmo veloce, violento. Non mi piace ma non posso sottrarmi. Non posso muovermi. I miei sensi sono inibiti completamente. Non voglio che tu mi venga in bocca. Voglio montarti. Ma il viaggio &egrave ancora lungo, forse il tempo per un altro giro c’&egrave…. Schiacciata tra voi due aspetto che prendiate una decisione mentre un orgasmo mi fa esplodere per il lavoretto della ragazza’

NM: Te lo sfilo di bocca e un grosso fiotto di saliva cola sbrodolandoti i seni, inizio a sbattertelo letteralmente sul viso mentre la ragazza spaventata dice “Dio mio…&egrave lungo quanto il mio avambraccio!”.
Sorrido e inizio a fartelo scivolare sulle labbra, con la cappella che rilascia un lieve filamento di sperma che rimane sulle tue labbra.
Inebriato dalla scena decido che sia il momento giusto e mi siedo al mio posto, con i pantaloni slacciati e il cazzo appoggiato sulla camicia che ormai supera ampiamente l’ombelico e inizio una lenta sega.
“Su…cagnette…chi lo vuole prendere per prima?”
Dico noncurante del fatto che l’uomo potrebbe rientrare da un momento all’altro

E: Prenderlo per prima? Quanto durerai? Quanto male farà saltarti sopra?
La ragazza mi guarda, sembra spaventata. Dal tuo cazzo o dal tuo atteggiamento da stronzo? Ci guardi una alla volta con quel tuo sguardo di sfida. Guardo la ragazza, il suo sguardo ora &egrave chiaro, non se la sente… Prima mi provoca e poi si tira indietro? &egrave un problema suo. Io ho bisogno di essere riempita e di brutto.
Mi tolgo la gonna, il perizoma di pizzo blu. Resto in reggiseno e autoreggenti. Interrompo la tua sega, mi siedo su di te guardandoti negli occhi. Lo prendo in mano e ti guido dentro di me, piano mi abbasso, &egrave grosso, mi apre, scivoli dentro di me meravigliosamente, mi manca il fiato ma non mi fermo, prendo il ritmo andando su e giù. Fa quasi male ma il confine tra dolore e piacere &egrave così sottile che sto perdendo il controllo. Non vedo più la ragazza, non mi interessa più di niente se non di godermi il tuo cazzo sempre più velocemente, intensamente, a fondo. Non entra tutto, non entrerà mai tutto lo so già ma non mi importa. Non posso smettere, mi viene da urlare. Mi tappo la bocca. Sto per venire. &egrave troppo intenso, mi sento piena, aperta, soddisfatta, maledettamente troia per essermi scopata un tizio visto si e no un paio di volte di sfuggita. Infilo le dita nella tua barba. Voglio essere riempita ovunque. Ti infilo la lingua in bocca, sono possessiva. Mi metti le mani sui fianchi fermandomi, prendi tu il controllo e cominci a sbattermi spingendo forte, sempre di più. Vengo senza preavviso, ansimando forte e senza più freni. Vorrei non finisse mai’

NM: Continuo a sbatterti con violenza, facendoti fare una cavalcata che difficilmente dimenticherai.
Sento la cappella cozzare contro il tuo utero mentre le pareti della tua figa stringono il fusto del mio cazzo, che ormai scivola prepotentemente dentro di te visto quanto sei fradicia.
Ecco che la ragazza torna alla carica, non resistendo all’immagine che le si propone davanti si inginocchia dietro di te ed inclina la testa così da raggiungere lo spazio tra me e te, con foga inizia a leccare tutto quello che le capita a tiro: le mie palle, la parte di cazzo che rimane fuori da te, parte delle tue grandi labbra e il tuo bel culetto.
Nel mentre di ciò con una mano si masturba violentemente mentre con l’altra si avvicina a te, ci dice ansimando: “Voi siete matti, dio mio la stai sfondando!”

E: Cara dolce ragazzina, ne ha di strada da fare… Rallento sorridendole “Pensavo volessi farti un giro” lei mi guarda soppesando la situazione “o hai paura che poi più nessuno riesca a soddisfarti?” Ho colpito nel segno “siamo più elastiche di quello che credi ragazzina” mi alzo per quanto ormai le mie gambe mi permettano di farlo dato che sto tremando, l’orgasmo mi ha portato via quasi tutte le forze.
“Sei sicura di non voler provare?” Il caldo &egrave allucinante o sono io che ormai non capisco più niente? Con la coda dell’occhio noto qualcosa oltre il vetro della porta “perché se non te la senti chi sarebbe anche lui” con un movimento della testa le indico il signore che era stato gentilmente invitato ad uscire. Chissà da quanto &egrave lì che ci guarda. Sistemo i sedili e la faccio stendere, voglio provare io. Ormai anche lei come me ha gran poco addosso. Le apro le gambe e la guardo. Comincio a leccargliela, a giocare con il clitoride, a succhiarla…. Tu ci guardo estasiato. Prendere me da dietro mentre sto a novanta o metterlo in bocca a lei? Ma ragazzina ansimando invita l’uno ad entrare facendogli segno con il dito’

NM: Decido…tu. Senza che tu possa fare un movimento ti afferro per i fianchi e inizio a farti sentire il cazzo su di te, che scivola sulla tua figa ormai dilatata all’inverosimile e sul tuo culetto, ancora intatto.
Faccio colare dalla mia bocca della saliva che va proprio a colpire quest’ultimo, e con tono basso dico: “Sarò magnanimo…per adesso il tuo buchino lo lascio vergine… ”
Detto questo con violenza ti penetro, cozzando di nuovo contro il tuo utero, tale &egrave la violenza che vai in avanti con il viso,affondando nella figa della ragazza, ormai in preda ad un violento orgasmo.
Continuo a martellarti così mentre l’uomo senza proferire parola si &egrave già messo davanti alla ragazzina e se lo sta facendo succhiare, giusto perché sono un bravo stronzo, tiro su la tua testa afferrandoti per i capelli per poi dire, dopo averti posizionato lo sguardo sulla scena che ti si para davanti: “sicura che riuscirai a tornare a quello dopo…questo?”
Finita la frase, mi sfilo completamente da te, per poi entrare con violenza, riuscendo nella foga a farne entrare ancora di più.
…Dio…sto per esplodere…voglio proprio riempirla a dovere.

E: Più spingi e meno riesco a pensare. Guardo la ragazza mentre spompina l’uomo come se si trattasse di un film porno qualunque. Riesco solo a sentire l’orgasmo che mi sta devastando. Di nuovo.
Con immensa fatica mi alzo, mi giro e ti do una spinta che ti fa cadere sul sedile. Prendo la tua cappella in bocca e comincio a succhiare con energia. Stai per venire lo so. Con la coda dell’occhio vedo che l’uomo non ha retto allo spettacolo ed ha già riempito la bocca della nostra amica.
Vuoi venire anche tu, lo sento. Ti guardo negli occhi. Ti invito’

NM: Afferro la tua testa con le mani e ti spingo ancora sul mio cazzo.
La cappella &egrave direttamente nella tua gola, sento l’orgasmo salire, sempre più potente, le palle si contraggono e cerco di trattenermi il più a lungo possibile per godermi quel momento.
Un violento getto di calda e densa sborra finisce direttamente dentro la tua gola, arretro poi con il bacino proseguendo a venire fino a riempirti la bocca.
Ti vedi costretta ad ingoiare una parte di quel che hai in bocca visto che sembra non terminare più, in tutto questo io gemo con un tono profondo e compiaciuto.
Nell’aria l’odore di sperma si fa forte.

E: Ti ascolto godere. Alzo lo sguardo per incrociare il tuo. Con il dorso della mano pulisco dal mio viso lo sperma che mi &egrave scivolato lungo il mento. Mi siedo su di te. Voglio condividerlo. Ti bacio a lungo, con la lingua, lentamente.
L’uomo torna al suo posto, raccoglie le sue cose “Peccato per la telefonata di lavoro, sarebbe stato meglio rimanere qui” arrivato sulla porta ci guarda “Buona giornata a tutti” dice uscendo e richiudendosi la porta alle spalle “Beh non avresti comunque retto il confronto” commenta assente la ragazza.
Il treno comincia a rallentare, chissà chi salirà adesso…
Mi alzo con tranquillità e dopo essermi pulita e aver rimesso la camicia vado ad aprire il finestrino. Ci sono famiglie che aspettano il nostro treno. Mi sento un po’ in colpa.
Quando mi giro vi siete già rivestiti. Con noncuranza faccio lo stesso.
Il treno si ferma e lentamente riparte. Nella nostra cabina entra una coppia con un bambino. Mi siedo vicino a te davanti alla ragazza così possono stare vicini. La nostra amica si &egrave rimessa le cuffie, mi fa l’occhiolino, chiude gli occhi e finge di dormire. Io non so più dove guardare ne cosa pensare ma sono certa che farò fatica a camminare per qualche giorno’

NM: Prendo il cellulare e scrivo così che tu possa vedere “Non male come viaggio, non trovi? La nostra amica lì…non vorrai mica lasciargliela passare liscia dopo quel che ha combinato?”
Maledizione…alle volte mi capita, vengo…mi sento appagato certo, ma la voglia non svanisce mai del tutto, anzi… il problema &egrave che la seconda volta…tz&egrave…la seconda volta per venire ci metto seriamente tanto…
Pure una coppia felice ora ahaha solito sesso da anni, adesso quasi zero per colpa dell’infante …
Fisso la donna della coppia, un bel visino, con i capelli fino a metà schiena, belle labbra carnose, dei seni piuttosto grossi…un bel bocconcino.
No…devo pensare ad altro…altrimenti..

E: Mi viene da ridere. Ti prendo il telefono e rispondo alla tua provocazione “Dovresti solo ringraziarla, ci ha fatto un gran favore”
Non ho nessuna intenzione di fare un secondo giro, non prima della fine di questo viaggio sicuramente. So che passerai ancora in ufficio, ci saranno altre occasioni. Adesso voglio solo riprendermi.
Chiudo gli occhi e mi addormento. Mi risveglio che fuori &egrave buio. Il papà e il bambino non ci sono, la mammina ti sta facendo un lavoretto con i fiocchi… chissà da quanto &egrave lì…
Richiudo gli occhi e continuo a dormire fino al capolinea.

Fine

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