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Una storia vera di passione ed amore

By 25 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Un bell’uomo ed una ragazza

Quando ero una studentessa mia madre mi lasciava davanti alla scuola ogni giorno, e verso gli esami mi accompagnava un paio di volte alla settimana nel pomeriggio. Mi sentivo osservata da un uomo grande, somigliava a Kevin Costner. Due volte alla settimana me lo trovavo davanti, poi iniziò a stuzzicarmi ed attaccare discorso, fino a che un giorno mi invitò nella sua auto e tutto inizio’ li’. Ci siamo guardati e conosciuti per diversi giorni, abbiamo riso, scherzato nella sua macchina, era bello e molto maschio, gli ho detto che mi ricordava l’attore Kevin Costner. Mi piaceva, mi emozionava anche se all’inizio mi spaventava quando mi fermava nel pomeriggio a scuola, ma piano piano lui riusci a conquistare la mia fiducia e così io inizia a vederlo più spesso..

Oggi pero’ e’ davvero un giorno speciale, da brividi, ho sentito per la prima volta la sua saliva mischiata alla mia, la mia gioventu’ e l’emozione di baciare un uomo di 45. Ci baciamo a fondo, senza limiti, per almeno 10 minuti. Il sapore della sua lingua profonda nella mia bocca mi fa impazzire, la succhio e lui succhia la mia. Sono pochi mesi da quando mi ha visto fuori dalla scuola e da quando mi ha invitato a marinare. Siamo andati a Como, ha scherzato, mi ha fatto ridere e ci siamo visti ancora ed ancora. Oggi sono eccitata da morire ed i leggins si bagnano. Se ne accorge, impazzisce di voglia, mette la sua bocca tra le mie gambe, mi lecca affamato da sopra i leggins. Gli vengo in bocca, me la faccio addosso dal piacere. Mi fa talmente impazzire che svengo.

Estate e passione

E’ Giugno, alla vigilia dei miei esami finali. Si siede nel posto di dietro della macchina ed io gli salto addosso… Limoniamo a lungo, il sapore delle due bocche, una di preadolescente, una di un adulto si mischiano, le lingue si cercano e si stimolano, lui succhia la mia e poi io succhio la sua. Poi mi lecca il viso come un cane, e’ ancora impazzito di voglia. Mi fa spogliare e sedere sopra di lui con la mia schiena appoggiata al suo petto, sento i suoi peli nella mia schiena sensibile. Mi lecca tutta: il collo, le orecchie, il viso. Mi prende le gambe con le sue robuste e grandi mani di uomo e me le allarga al massimo. Sento il suo grande cazzo puntato sul mio piccolo culetto vergine. Io peso 44 kg, sono magrissima, fragile nelle sue mani. Si inumidisce le dita e me le mette nel buchetto del culo, mi bacia e succhia il collo. Mi spinge il suo grosso sesso nel culetto ed io mi sento morire, spaccare, 23 cm tutti insieme, mi fa muovere, impalare sul suo cazzo. Mi faccio la pipi’ addosso sporcando la sua auto, lui mi prende dalle cosce per violarmi, fottermi, scassarmi il culo, mi muove a ritmo, svengo dal dolore… Sento che mi tocca la fichetta, dopo che ebbe finito mi disse che prima di avermi avrebbe preferito avere tutti i miei buchi iniziando dal culetto..

La mia bocca per lui

Un pomeriggio finita la scuola io stavo per partire per la città di mio padre. Lui mi venne a trovare un pomeriggio prima che io partissi e mi portò con lui. Salii sulla sua auto e siamo andati in riva al lago, io vestita con short cortissimi che si vedeva tutto in trasparenza. Iniziavo ad amarlo, si’ già lo amavo, lui stravedeva di passione per me.. Iniziò a leccarmi il mio viso a leccare nella mia bocca, e mi fece sedere su una panchina, lui rimasto in piedi mi mise la sua mano sul mio viso come per chiudermi la mia bocca. Io dissi “ti prego oggi no nel culetto ho forte dolore”.. Lui mi bacio la bocca e mi sussurrò, “ZITTA NON DIRE NIENTE SE MI DICI COSI IMPAZZISCO. QUINDI ZITTA..”. Iniziò a mettermi le dita della sua mano destra nella ma bocca – prima una poi due poi tre e dopo quattro – iniziò a scavare la mia bocca muovendo le dita dentro. Le mise a forma di cono e le spingeva fino a che io vomitai, dopo le fece uscire e me le fece leccare uno alla volta, tutte, mi fece succhiare ogni singolo dito. Poi le introdusse ancora più in fondo, muovendo la sua mano dentro la mia bocca come per violentarmi la bocca. Infine, quando io lacrimavo e vomitavo saliva, lui sbottonò i jeans e mi fece vedere il suo grande enorme cazzo. Io l’avevo toccato l’avevo preso nel culetto ma non l’avevo mai visto cosi imponente e grosso, con una cappella enorme in maniera paurosa. Iniziò a strisciarla sulle mie labbra sul mio viso e sugli occhi, mi sputava sul mio viso e ci passava la cappella per spalmarmi la sua saliva. Nel frattempo io da sotto colavo di piacere.. Mi forzò la bocca e io l’apriii .. apro e lui mi guarda e mi dice “TUTTA, APRILA TUTTA !!”. Io sempre seduta e lui in piedi, spalancai la bocca e mi spinse tutto nella mia gola, lo spinge cosi tanto che io soffocavo e sbavavo saliva ma lui lo spingeva senza pietà… per più di 20 minuti proseguì cosi violentandomi la bocca.
Dopo lo tirò fuori e mi mise sulla panchina a cosce aperte con le mie spalle alla spalliera, si abbassò ed iniziò a leccarmi tutta da sotto da sopra davanti e dietro, prese il mio ano ancora indolenzito dalla volta precedente e me lo leccò entrandoci con la lingua. Io gli dissi “attento che mi fa ancora male”, lui a questo punto cambiò espressione, diventò un diavolo, si alzo mi mise la schiena sulla seduta della panchina e mi aprì al massimo. Io pensai “vuole sverginarmi”, ma non fu così, mi riscopò il culetto senza pietà, mi disse “dobbiamo abituarlo al mio cazzo cosi non soffrirà più nel futuro…”. In questa posizione fece bocca e culetto, culetto e bocca senza fermarsi mai. Quando il mio culo era dilatato lui ne uscì e si infilò nella mia bocca, iniziando a sborrare come un porco. Spingeva nella mia gola e sborrava io ferma impalata senza muovermi … Lui spingeva e sborrava tutto nella mia gola, aveva scambiato la mia bocca per un buco, aveva dimenticato che potevo soffocare.. Cosi capii che quando era eccitato non si poteva controllare .. Dopo quando fini di sborrare mi lecco tutta tutta con dolcezza come un cane lecca i suoi cuccioli, tutta mi leccò a tappeto uniforme..

La prima volta

Ad Agosto i miei organizzarono una crociera; io feci sapere a lui il nome della nave la data e il percorso. lui per conto suo prenotò sulla stessa nave. Ci incontrammo sulla nave, la sera io mi facevo le mie passeggiate dato che i miei erano tranquilli che non poteva succedermi nulla anche perché avevo fatto delle amicizie – ma io tutti i pomeriggi e tutte le sere dopo cena andavo nella sua cabina…La prima volta,bussai lui mi aprì e lo trovai completamente nudo. Era la prima volta che lo vedevo completamente nudo, aveva solo un piccolo asciugamani intorno ai fianchi e si vedeva il rigonfio perfetto.. Mi apre e ci baciammo mi tirò a se e mi spinge fino al letto baciandomi, mi disse guardandomi negli occhi “MA QUANTO SEI BELLA.. voglio sporcare tutta la tua bellezza stasera ti faccio la festa…”. Io docile tremante sorrisi, sì sorridevo perché mi faceva sentire tutto l’amore che aveva per me mi sentivo donna, amante ,troia ma pur sempre giovane ragazza. Mi iniziò a spogliare e mi baciò. Mi baciava tutte le parti del mio corpo, mi leccava ovunque ogni cm, mi fece distendere sul letto, sentivo il rumore del mare perché avevamo il balcone aperto e si vedeva la luna riflettere nell’alto mare perché la nave era in cammino verso Tunisi. Mi distese e mi apri le gambe, me le apri al massimo spalancate, mi mise una mano da sotto il culetto per posizionarmi con un cuscino da sotto per aprire la mia fighetta al massimo. La mia fighetta era liscia, chiusa, piccola e stretta. Lui iniziò a passarci la lingua schiudendola con la lingua e poi risalì leccandomi il pancino fino al mio viso, mi leccò tutta cm dopo cm poi ridiscese succhiandomi i capezzoli leccandomi la pancia e l’ombelico. Mi mise la lingua nell’ombelico come se lo volesse scopare poi ridiscese e mi leccò ancora la figa , da sopra verso sotto scese al mio culetto e mi entrò con la lingua dentro. Scese dalle cosce fino ai piedini, mi leccò tutta tutta senza trascurare niente, tornò alla figa e iniziò a leccare e sputarci … Lecca e sputa si alza e mi si mette sopra sento il suo grande cazzo che era incredibile grosso, lo sentivo arrivare dalla figa a quasi sotto il mento tanto era lungo e grosso, e piano piano lui sostenendosi dalle sue braccia me lo passa mi ci struscia la cappella, passandola e spingendo. Era una sensazione unica, fantastica mentre mi fissava e si chinava per baciarmi in bocca mi baciò e spinse, spinse fino a che sentii dolore e si fermò. A quel punto si sollevò come se dovesse fare una flessione, mi guardò e mi disse “tranquilla, rilassati, basta così, mi fermo lo rifaremo piano piano, un’altra volta..”. Io mi rassicurai e lui si tirò indietro e me lo strusciava mi fissava e improvvisamente diede un colpo di reni secco secco con una forza di un demonio… 23cm tutti in una volta, mi ha sfondata mi disse “TROIA FINALMENTE SEI TUTTA MIA!!” e iniziò a scoparmi come un pazzo. Lo tirò fuori pieno di sangue me lo mise in bocca e mi disse “leccalo, puliscimi, leccati la tua verginità”. Io lo leccai lo succhiai fino a che la cappella tornò pulita e cosi lui lo rimise dentro per continuare il suo lavoro..Non so se mi ha scopata per un’ora o forse due ore perché io mandavo liquidi sempre fino a che persi i sensi .. Poi alla fine ricordo che mi leccava tutta voleva leccare tutto cio che mi colava, io le dissi che lo amavo tanto. Mi sborrò dentro sin dalla prima volta …………mi sborra sempre o in bocca o nel culo e nella figa ma sempre dentro.

Mano nella mano

Una mattina ci siamo dati appuntamento. Io dissi ai miei che andavo a scuola e poi all’uscita sarei restata dalla mia compagna per studiare, lui venne puntuale alle 8 davanti alla mia scuola e mi portò via con lui. Era una giornata grigia di nebbia e buia, mi portò a Venezia. Passeggiammo per i carruggi della romantica città, mi teneva per mano come si tiene una bambina. Tutti ci guardavano e immaginavano che lui fosse il mio papa che aveva tanta attenzione e tenerezza per la sua bimba. Pranzammo e dopo ci incamminammo per rientrare al parcheggio. Le viuzze erano deserte, erano circa le 5 del pomeriggio e iniziava a fare di nuovo buio, io avevo chiamato mia madre per dire che tardavo per che cenavo dalla mia compagna. D’un tratto si mise a piovigginare e ci fermammo in un angolo coperto. Là lui mi appoggio al muro di spalle e mi coprì con il suo grande, robusto corpo. Iniziò a baciarmi, mi baciava ovunque, non con dei baci ma con leccate lunghe – sì lui non baciava ma leccava,impazziva quando mi insalivava il viso. Io sentivo il suo cazzo enorme contro il mio sesso umido ma mi mise una mano sulla mia testa e mi spinse per farmi abbassare. Aprì il cappotto e allargò le gambe come se dovesse pisciare contro il muro e io sotto in modo che anche se fosse passato qualcuno avrebbe pensato che lui stesse pisciando…. Mi passò la cappella sul mio viso già insalivato dalla sua lingua e e poi mi senti profanare la mia bocca. Iniziò a scoparmi la bocca senza pietà, senza ritegno, spingeva come se stesse scopando.. In effetti mi scopava la bocca come un demonio, io lacrimavo dagli occhi, soffocavo e sbavavo saliva ma lui non si fermava – 23 cm tutti in gola, mi tappava il naso in modo che io spalancassi di più la bocca , mi sentivo la testa da dietro sbattere nel muro per i colpi di reni che lui dava. Si’, mi scopava la bocca come se mi stesse inculando a pecora, dopo mi sborrò, si’ sborro litri di sperma che io ingoiai tutti. Quando finalmente lo tirò fuori io non riuscivo ad alzarmi perché ero ancora stordita dai colpi forti che mi aveva dato. Io alzai gli occhi come se aspettassi il suo consenso per alzarmi ma lui mi fa cenno con il dito “SSSSSSSSSSSSSs zitta…” , io continuai a fissarlo e lui mi spruzzò il primo getto di urina, mi teneva abbassata e iniziò a pisciarmi addosso, pisciò urina nei capelli sul mio viso sui miei vestiti.. Dopo arrivammo in macchina e mi fece spogliare, mi diede una tuta e mi riportò a casa. Io sono entrata e subito senza che mia madre mi vedesse mi sono chiusa in bagno, dicendo che mi ero bagnata per la pioggia…

Un pomeriggio di autunno

Un pomeriggio di autunno lui mi invita a salire in macchina e si distende. Io iniziai a toccarlo sui jeans, aveva un rigonfio enorme e mi chiese di leccarlo da sopra i jeans. Io lo baciali e lo leccai per tutta la grossezza del cazzo, ho bagnato tutti i suoi jeans leccandolo sempre lo mordevo e leccavo ma lui non lo tirava fuori. Poi mi fa sedere e mi apre le cosce, inizia a leccarmela fino a che io mi bagno squirtando, mi leccava in maniera unica come se avesse una lingua che mi arrivava alle ovaie. Dopo mi distende e si mette sopra di me, non si abbassa i jeans no.. ma apre solo la cerniera e lo tira fuori, un coso da paura, io penso che tutti avrebbero paura. Mi fotte con violenza, lui vestito di tutto punto solo la cerniera abbassata. Io sentivo i denti della cerniera graffiarmi le labbra della mia fighetta più mi bruciava e più forte lui mi scopava. Sentivo la cappella in pancia e mi martellava sempre con violenza, io le cosce tutte apertissime e lui mi fotteva vestito .. dopo mi riempì di sperma caldo la pancia e fece come un animale gridava… Quando lo tirò fuori io sanguinavo perché mi aveva graffiata tutta, lui si mette tra le mie gambe e mi lecca tutta per rinfrescarmi…

Tutto per lui, senza limiti

Un giorno mi portò a casa sua.. eravamo da soli… inizio a baciarmi da subito e prese una bottiglia di prosecco, la stappò e mi fece bere per la prima volta. Era il nostro primo Natale passato insieme, era già quasi un anno che ci conoscevamo, mi fece bere e ci baciavamo. Poi piano piano mi fece distendere su un tavolo..mi apri le cosce al massimo e mi leccò tutta, la lingua me la passava larga su tutto il mio corpo. Ricordo il suo sguardo da diavolo mentre mi leccava e impazziva. Io da come mi leccava e mi masturbava iniziai a squirtare, gli feci la pipi addosso, lui continuava a leccarmi tutta, ingoiando il mio nettare dorato .. piano piano iniziò poi a penetrarmi con un dito nella mia fighetta. Io ero distesa sul tavolo e lui in piedi, mi introduce le dita nella fichetta – prima un dito poi due, tre e quattro, iniziò a spingere .. mise la mano a cono e la spinse tutta, mi lacerò entrandomi fino al polso, io impazzivo dal dolore e dal piacere, dovevo stare zitta perché se lui capiva che mi facevo male andava più forte perché perdeva il controllo quindi mi conveniva stare zitta e buona… Mi baciava, mi scopava brutalmente con la mano e mi baciava in bocca, mi leccava tutta. Poi mi venne davanti e mi mise la testa a pendere come se fossi a testa in giù .. si posizionò davanti al mio viso, allungò la mano per infilarla ancora dentro la mia figa mentre il suo cazzo strusciava sul mio viso. Gli leccai i coglioni e poi lui, mentre spingeva la mano sempre più in fondo, mi mise la sua grossa ed umida cappella in bocca. io ero a testa in giù, lui si spinse in avanti per infilare di più la mano e nello stesso istante il suo cazzo scendeva nella mia gola. Più si faceva avanti per spingere la mano più i suoi 23 cm mi entravano in pancia ma dalla bocca.. Quando io iniziai a soffocare lui iniziò a muovere i fianchi come se se stesse scopando la figa.. diede un paio di colpi forti, sentii la sua cappella come in pancia e sborrò, iniziò a schiacciarmi per tutto il tempo che spruzzava sborra calda e densa nella mia gola. Io colavo bava dagli occhi dal naso e dalla bocca, mi aveva distrutta. Dopo tutte le volte che io facevo la brava a dargli piacere lui mi coccolava, mi adorava come una principessa. E’ un uomo molto buono sempre allegro,ma appena é eccitato e mi sente eccitata perde il controllo e da principe diventa animale. Io lo amavo sempre di più.

Un pomeriggio mi riportò a casa sua mi baciava. Lui stava in piedi, io mi inginocchiai e gli leccai il cazzo. Lo spompinavo con devozione perché lo amo davvero tanto. Poi abbiamo bevuto del prosecco, mi piaceva bere. Mi rimette sul tavolo a pancia in su e mi spruzza addosso il prosecco, dopo mi lecca tutta dalla testa ai piedi, tutta.. io leccavo lui e lui a me. Dopo mi riapre le cosce al massimo e mi alza i piedi con le cosce apertissime, mi poggia la sua crossa cappella al mio buchetto e inizia a scoparmi mi fotte la figa con devozione e ritmo dandomi cappellate lo tira fuori e lo punta nel mio culetto, lo entra tutto di un colpo. Ormai io ho il buchetto dietro più largo della figa perché me lo fotte sempre, tutte le volte sempre in quella posizione – io sul tavolo distesa e lui in piedi – mi scopa il culo e mi poggia la bottiglia dello spumante sulla figa e mentre mi scopa il culo lui infila la bottiglia, la bottiglia in figa più di metà e così me la tiene dentro fino a che non mi sborra nel culetto ..

Un viaggio eccitante

Nel buio della notte la BMW viaggia veloce da Genova a Milano. A bordo lui ed io sul sedile posteriore e due suoi amici, anche loro maturi, sul sedile anteriore. Io in mini e top, abbiamo passato la serata in una discoteca alla moda di Genova. Sono un po’imbarazzata per la presenza dei due amici che chiaccherano tra di loro. La sua mano sale sulla mia coscia nuda, non dice niente ma arriva sino alle mutandine di pizzo, le scosta e comincia a masturbarmi, a toccarmi con sapienza la fica rasata. Io apro le gambe per facilitarlo ma ha altre intenzioni. Mi prende forte per i fianchi e mi fa salire sulle sue ginocchia. Io non dico niente perché so che se ci provassi diventerebbe una bestia di rabbia e passione violenta, ma ho paura che davanti ci vedano e si divertano come guardoni, mi vergogno ma ho la fichetta fradicia come tutte le volte che lui mi prende e mi tocca. Sento il rumore della sua zip, mi solleva e senza tanti problemi mi impala sul suo cazzo ma non la fica, no maledetto, il buchetto del culo .. la sua passione..Mi mordo le labbra perché mi ha impalato di colpo. Comincia a muoversi tenendo gli occhi chiusi in modo che loro pensino che sta ancora dormendo, ma le sue mani forti sollevano il mio corpo snello e fragile e mi costringono ad impalarmi sul cazzo sino a sentirlo nello stomaco, mi perfora, mi schianta ancora una volta. Sento il suo respiro affannoso accelerare e poi un fiotto caldo di sperma mi invade copioso l’intestino, mi riempie, vengo schizzando sui suoi pantaloni per la sensazione sconvolgente di essere ancora una volta la sua ragazzina profanata.

Nello studio dell’amico

Mi viene a prendere a scuola, mi porta nello studio di un suo amico.. mi fa spogliare e mi inizia a baciare tutta, mi lecca come sempre la mia figa se la mangia, la lecca, ci sputa sopra, la sua lingua dentro la mia vagina, succhia il mio clitoride, mi fa godere nella sua bocca, beve avido tutto il mio succo. Poi mi allarga e introduce nella fica fradicia un dito, poi due, tre. Urlo ma non si ferma, mette le dita a cono e mi introduce nella vagina spalancata anche la mano, entra nella vagina sino al collo dell’utero. Un nuovo orgasmo mi squassa, me la faccio addosso.. Dopo, io ormai esausta, mi mette sulla sedia inginocchiata con il mio petto sulla spalliera, mi lega le braccia alla spalliera per non farmi cadere e punta il suo grosso cazzo al mio culetto. Lo prego di no, non ne posso più, ma lui é una bestia, mi sodomizza di colpo, ghignando, sbatte forte e ritmato, me lo scopa fino a quando non mi sborra sulla schiena..

Sentire sempre il tuo corpo caldo di uomo robusto contro il mio fragile, di ragazza, il tuo cazzo grosso e duro nella mia fica e nel mio culetto, o nella bocca al ristorante o al cinema, assaporare il tuo sperma caldo nella bocca, ingoiarlo leccandomi le labbra, oppure sentirmi piena nell’utero o nell’intestino del tuo seme rovente .. Provare la tua lingua su ogni millimetro del mio corpo, in mezzo alle gambe, profonda nella bocca, come un cazzo che mi viola .. Urlare il mio piacere quando le tue dita a cono violano la mia intimità, allargano a dismisura la mia fica, allargano la vagina sino a toccare il collo dell’utero .. Sentire che mi sfondi, che mi inculi sussurrando dolci oscenità con la tua voce di maschio al mio orecchio .. Tutto questo é stato meraviglioso e terribile, perché mi ha rubato l’innocenza, la giovinezza, il piacere della scoperta dolce e progressiva del mio corpo. La tua dolcezza e la tua violenza hanno catturato la mia mente e quindi il mio corpo, rendendomi più puttana delle puttane, più sconcia delle troie da strada, famelica del tuo corpo, della tua lingua, delle tue labbra, del tuo grosso, duro e potente cazzo di uomo, del tuo sperma. Sono venuta tantissime volte, mi sono bagnata sino a rendere fradici gli slip, me la sono fatta addosso, ti ho squirtato e pisciato in bocca e mi sono fatta venire e pisciare in bocca da te, non ci sono limiti a quanto ti ho dato potere sul mio giovane e bellissimo corpo. Ma ora ho bisogno di liberarmi, di volare, di tornare a sognare, ad emozionarmi, a liberarmi dalla fisiologia crudele e straziante del sesso puro .. per questo, con queste memorie, con questi ricordi, amore mio ti lascio per sempre.

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