Skip to main content
Racconti CuckoldRacconti Erotici EteroVoyeur

Valeria ep.2 (mare, cena e..)

By 26 Ottobre 2023No Comments

Valeria ep.2
(mare, cena e..)

Mi svegliai la mattina dopo dal caldo, cercai Valeria che come me aveva dormito come un sasso, la svegliai e le proposi una doccia, lei mi abbracciò avvinghiandosi a me ed io teneramente iniziai a baciarla:

Io_ Vale, andiamo a fare una doccia che mi sento un barbone, saranno le dieci passate e potremmo fare una corsa al mare..

Valeria_ Marco mi sento la testa a pezzi, ma cosa ho bevuto ieri sera…?

Io_ dai Vale alzati e vedrai che il fastidio alla testa ti passa, facciamo una doccia un po’ di colazione ed andrà meglio.

Ci alzammo e tolti i vestiti ci infilammo nella doccia assieme, mi dedicai come un bravo ometto a lavare tutto il corpo di Valeria e lei apprezzo decisamente, ci abbracciamo ed iniziammo a baciarci con passione, questa donna mi sapeva prendere per le corde giuste, era la perfetta metà del mio essere in fatto di sesso, la presi da dietro ed iniziai a massaggiarle tutto il corpo, le mie mani aderivano alla sua pelle, lentamente scesi lungo il ventre alla ricerca dei riccioli morbidi, le allargai le gambe ed iniziai a stimolare il clitoride mentre l’altra mano cingeva i seni, l’acqua ci cadeva addosso tiepida mentre lei cercava di togliersi il mio pene di pietra tra le natiche per iniziare una lenta masturbazione.. poco dopo mi abbassai per baciarle quel frutto meraviglioso, mi fermo dicendomi che preferiva distendersi. Uscimmo dalla doccia e volammo sul letto ancora in disordine dai vestiti usati, lei si mise supina ed io mi dedicai alla sua fica bollente. Valeria amava la mia lingua, e soprattutto amava farsela leccare, in pochi minuti raggiungeva l’orgasmo e quando veniva godevo nel limonarla penetrandola più possibile.. Ero ancora eccitato per come l’avevo vista la sera prima e non riuscivo a non pensare alle sue smorfie di godimento, amavo il suo sesso, lo baciavo, lo leccavo e lei, tenendomi per i capelli, decideva la direzione delle mie attenzioni, la sentii irrigidirsi e come pensavo venne bloccandomi la faccia tra le sue coscie per poi staccarmi e stringere le gambe.. ci baciammo profondamente, le feci sentire il suo sapore condividendo ogni goccia di saliva, mi abbracciò con le sue lunghe gambe la schiena e mi disse:

_ Marco scopami, ho una voglia pazzesca, entra piano come sai che mi piace e comincia a muoverti lentamente, ti voglio sentire fino in fondo, voglio sentire il tuo cazzo entrare ed uscire, voglio sentire la mia fica allargarsi e poi restringersi, voglio sentirmi piena di te…
Io sembravo un automa, le sue parole sussurrate all’orecchio avevano lo stesso effetto di una scatola di Viagra, la penetravo come voleva lei ma gradualmente stavo aumentando il ritmo, lei per accusare meno i colpi sui reni si appese più possibile ai miei fianchi e inizio a parlarmi nuovamente:
_ dai non ti fermare dai dai .. sto godendo, dai che vengo VENGOOO! AAAAAAAHHHHHHHHHH……..
Mi prese il cazzo sempre durissimo e si avvento su di esso iniziando a succhiarlo voracemente, sentivo che ero al punto di arrivo, così le dissi:
_Vale godooo godooo godooo non ti fermareee …
Iniziai a sborrarle in bocca numerosi getti, ma purtroppo a lei non piaceva ricevere quel genere di attenzione ed io pur sapendo, non ero riuscito a controllarmi.. così si staccò velocemente ed incazzata mi disse che ero uno stronzo… non aveva ancora accettato la sperma come un frutto prelibato, ma piuttosto l’aspetto negativo del sesso orale.. vabbè, la giornata era iniziata nel migliore dei modi, lei in bagno, io in cucina per il caffè, indossammo i costumi e con le altre poche cose necessarie uscimmo di casa.
Ero curioso di vedere se la strada per il mare avesse suscitato in Valeria il desiderio di prendere un passaggio da Bruno, ma evidentemente non poteva, non c’era neanche la macchina, non mi disse nulla in proposito così iniziammo a camminare tranquillamente verso quello splendido mare.
La strada fu meno lunga del giorno prima ma il caldo si fece ugualmente sentire, svuotai lo zaino dagli asciugamani e cose varie, per poi entrare in acqua con impazienza, se non uguale, era meglio del giorno prima, mi feci una breve nuotata per poi godermi il galleggiamento del mio corpo. Iniziai a pensare al pranzo anche perché la colazione l’avevamo quasi saltata, forse anche per queste rinunce io e Vale avevamo un’ottima forma fisica.
Mi destai verso la spiaggia alla ricerca di Valeria, lei si era distesa sul bagnasciuga e sembrava stesse dormendo, ad un tratto notai con estremo piacere che le mancava il pezzo di sopra del costume, ero contento che avesse deciso di metterlo in libertà, d’altronde in quel luogo stupendo non c’era proprio ragione di non farlo, anzi…Mi diedi una mossa per raggiungere la riva e per prima cosa ricordai a Valeria di proteggersi dal sole con la crema solare, gliela porsi e lei iniziò a massaggiarsi braccia, spalle, seni, coscie…si unse tutta per bene, vederla massaggiarsi le tette era uno spettacolo, così aggiunsi:

_ Vale, ti serve mica una mano?

Valeria_ grazie del pensiero Marco, ma praticamente ho finito.. anzi vieni che ti cospargo di crema, se non ti dispiace..

Io non ci pensai un attimo, mi misi sdraiato vicino a lei per ricevere le sue attenzioni ed iniziò ad ungermi il corpo con le sue mani lunghe, poi mi fece alzare e si dedicò alla schiena..
In spiaggia eravamo soli, si vedeva in lontananza un ragazzo con un cane ed un ombrellone aperto, forse c’era anche qualcuno in acqua, ma la distanza era notevole, non avrei scommesso sulla precisione della mia stima..
Chiesi a Valeria se avesse qualche idea per pranzo e rispose:

_ Ma veramente sono ancora un po’ scombussolata di stomaco, non sono particolarmente affamata, potremmo resistere fino a stasera e magari ritornare in quel locale dall’amico di Bruno..

Era la prima volta che la sentivo nominare Bruno quella mattina.. in effetti non avevamo ancora parlato della sera prima, forse non dovevo entrare in argomento ed aspettare lei, ma la mia delicatezza poteva essere scambiata anche per menefreghismo e questo non mi andava.

Io_ veramente un po’ di fame l’avrei, ma probabilmente tra un’oretta non ci penserò più, mi basta far passare il momento.. l’idea di mangiare pesce anche stasera è ottima e se avessimo occasione sarebbe educato invitare Bruno come nostro ospite.. che ne pensi?

Vale_ si hai ragione, ma che fine avrà fatto? Onestamente pensavo di trovarlo in spiaggia, ma non c’è nemmeno la macchina.. forse è andato a fare un po’ di spesa per casa.. ieri sera sono stata parecchio biricchina e spero di non averti messo troppo in imbarazzo, lui è davvero un tipo eccitante e molto rispettoso, mi sono lasciata andare come non mi era mai successo, forse anche grazie ad un bicchiere di troppo. Devo confessarti che fin dal primo momento ho pensato che un’avventura con lui mi sarebbe piaciuta e devo anche dirti che tu sei stato fantastico, credo che non avrei potuto pretendere più privacy di quella che mi hai lasciato.

Io_ Vale, devo confessarti una cosa, ieri sera nel vederti così disinibita, un po’ mi sono preoccupato e senza farmi prendere dal panico, sono venuto a cercarvi e vi ho anche trovati.. ho visto quando siete usciti dal bagno assieme, ho visto pure la vostra pausa sigaretta dietro il locale nella penombra.. ti confesso che ho avuto una visione estremamente eccitante, ovviamente anche con un pizzico di gelosia. Ma ripensando a come hai passato la serata con Bruno, oggi hai qualche rammarico?

Vale_ nessun rammarico, mi è piaciuto e sono stata benissimo, se hai visto come stavamo assieme non puoi certo dubitare delle mie parole.. così sei venuto a spiarci..eh..? Hai fatto il guardone… vabbè, intanto anche se ti avessi visto non mi sarei certo frenata… ti confesso che è la prima volta che faccio sesso con un uomo così più grande di me, in realtà abbiamo fatto anche poco, ma come mi ha toccata!!! Credevo di prendere fuoco con la sua mano tra le coscie.. non avrei smesso di godere nemmeno davanti a cento persone..

Io_ di come eri presa mi sono accorto e ti confesso che mi sono pentito di non averti mai spinta a farti una bevuta di tanto in tanto.. vedendo il risultato.. ma non penso nemmeno che tutto quello che è successo fra te e Bruno sia merito dell’alcool e per finire il discorso, siamo due single in vacanza, che si vogliono bene e che sanno affrontare la vita in modo intelligente… guarda! È arrivato Bruno..

Valeria si girò di scatto e lo saluto sorridente, immaginai Bruno farsi una scorpacciata di saliva nel vederla in topless, i seni di Valeria erano rotondi come due grosse mele, con capezzoli non troppo grossi ma rivolti verso l’alto, sapeva che erano uno dei suoi punti forti e quando decideva di metterli in mostra non provava il minimo pudore..camminava con eleganza, mostrandosi sicura e con un pizzico di sfrontatezza:

Valeria_ ciao Bruno… ma che fine hai fatto? Credevamo di trovarti in spiaggia… parlando con Marco pensavamo che stasera potremmo ritornare nel ristorantino del tuo amico, ci è piaciuto molto..

Bruno_ ciao ragazzi, si ho fatto un po’ tardi, sono andato a comprare due cose e mi sono perso a parlare con amici.. di buono c’è che ho recuperato dei muscoli e pensavo di fare una spaghettata per cena, se mi fate l’onore di essere miei ospiti.. c’è ne sono a sufficienza per farli anche alla marinara.. che ne pensate ?

Valeria_ ma Bruno non dovevi, ci farai sentire in debito… a me piacciono tantissimo, credo che anche Marco non abbia nulla in contrario ad accettare il tuo invito.

Dopo che Valeria accetto l’invito non potevo certo fare il guasta feste, gli spaghetti con le cozze piacevano molto ad entrambi e di sicuro non sarebbe stato un peso, solo che mi ero fatto il film di andare fuori e poter decidere un menù anche più ricercato.

Io_ Bruno grazie dell’invito e soprattutto della tua ospitalità, mi sarebbe piaciuto sdebitarmi invitandoti ad essere nostro ospite in qualche ristorante tradizionale del posto, ma ho anche piacere che hai pensato a noi come amici e per questo accettiamo volentieri.

Bruno_ ma non dovete sentirvi in debito con me, lo faccio volentieri, mi fa piacere condividere e passare del tempo con gli ospiti della mia struttura, ma se nel caso non vi sentiste a vostro agio e voleste passare del tempo da soli, vi prego di dirmelo..io a volte non penso a questa eventualità..

Valeria_ Bruno non ti preoccupare di questa cosa, con Marco abbiamo parlato della tua ospitalità e disponibilità a renderci partecipi, troviamo tutto questo molto bello e mi fa molto piacere la tua amicizia..

Inevitabilmente Valeria non poteva dire altro dopo la sera prima..😉 Avrebbe avuto più dispiacere se lui si fosse messo in disparte. Con le parole che ci eravamo detti pochi minuti prima di questa conversazione, non potevo certo spingere per frequentare meno Bruno, poi mi faceva piacere, non era colpa sua se Valeria si era invaghita, lui era fin troppo rispettoso, avevo notato che non aveva nemmeno accennato a un minimo contatto con lei, neanche un bacio per saluto, di questo dovevo dargli atto.

Bruno_ ragazzi, nel frattempo che ne dite di una bella macedonia di ananas e melone?

Valeria_ Bruno ma sei meglio di Aladino, mi farebbe molto piacere..

Bruno _ allora andiamo nella baracchetta dove possiamo sederci e stare all’ombra.

Io_ che baracchetta? qui non si vede altro che mare e sabbia…

Bruno_ perché è nascosta da quelle dune di sabbia, se avessi fatto due passi in quella direzione l’avresti vista.

Valeria_ dai allora muoviamoci, sono curiosa di vederla e pure di mangiare un po’ di frutta fresca…

Bruno prese a camminare e ci invito a seguirlo, io raccolsi le nostre cose, compreso il pezzo di sopra del costume di Valeria e ci incamminammo. Dopo circa cento metri comparve una struttura di legno abbastanza grande, fatta di pali e tavole, io curioso chiesi l’origine di questo manufatto, lui mi rispose che dopo una delle mareggiate che di solito si infrangono sulla costa, aveva trovato un sacco di legna e che l’aveva utilizzata per costruire quello che vedevamo. Devo dire che gli era riuscita bene, aveva anche fatto una specie di gabbiotto/spogliatoio, la copertura come le pareti non erano accoppiate bene, aveva lasciato le tavole con un po’ di spazio per permettere alla luce di entrare ed illuminare l’ambiente, probabilmente non riparava bene dalla pioggia, ma questo non era tra le sue priorità..
Dentro c’era un tavolo abbastanza grosso, sempre fatto con materiale di recupero e due panche abbinate ai due lati più lunghi del tavolo stesso, niente altro… Bruno appoggio la borsa contenente il cibo e diede una spolverata al tavolo…
Valeria si offrì di aiutarlo e Bruno ne fu contento, così lei si diede da fare con una scopetta fatta di materiale vegetale, i suoi seni liberi seguivano sballonzolanti il movimento del suo corpo, più si piegava verso la superficie da pulire e più il dondolio di quel seno stupendo ipnotizzava i nostri sensi, lui riprese coscienza prima di me ed apri la borsa per prendere un contenitore di vetro contenente la frutta già preparata e la mise al centro della tavola.
Ci sedemmo ed iniziammo a pescare pezzi di frutta con le forchette che Bruno aveva pensato di portare, in pochi minuti toccammo il fondo finendo tutto.
In quella baracca ci mancava almeno una sdraio, se ci fosse stata ne avrei approfittato sicuramente, l’ambiente era molto luminoso ma al riparo dal sole diretto, una pennichella sarebbe stata d’obbligo, si vedeva bene anche la spiaggia ed il mare attraverso le fessure delle tavole, ma offriva anche molta privacy, da fuori non si scorgeva nulla, specie se da debita distanza…

Bruno_ vi farebbe piacere una birra fresca? Ne ho portate qualcuna..

Valeria_ Bruno ma hai pensato proprio a tutto, a me farebbe molto piacere, a Marco non serve nemmeno chiederlo..

Bruno_ veramente ho dimenticato di portarmi il costume e l’asciugamano, ho fatto tutto di corsa e mi sono accorto che ormai ero qui con voi.. il tempo di bere una birra e ritorno a casa per prenderlo.

Valeria_ forse perché sei abituato a stare in spiaggia senza costume, come dicevi ieri.. ma non puoi fare così anche oggi ? Probabilmente anche Marco lo farebbe senza problemi.

Bruno_ grazie della comprensione, allora lo farai anche tu senza costume? prima appena ti ho vista in topless, sono rimasto affascinato… saresti uno splendido fiore nel deserto..

Valeria mi guardò strizzando l’occhio, come volesse farmi notare i complimenti che stava ricevendo e che io non le facevo mai…o quasi..

Valeria_ Bruno mi dispiace deluderti ma non mi metterò nuda anche se probabilmente mi vedreste solo voi, a seno nudo e già abbastanza per me.

Valeria con un sorriso chiuse il discorso costume e inizio a sorseggiare la birra, Bruno facendomi l’occhiolino alzò la bottiglia per un brindisi alla nostra giornata da nudisti…
Finita la birra mi alzai, presi Valeria per mano e uscimmo, camminammo verso il mare e dopo essermi tolto il costume ci tuffammo in quello splendido mare, poche bracciate e quasi completamente immersi, abbracciai Valeria.. ci guardavamo come due ragazzini, tutto sembrava entusiasmarci ed a un tratto mi disse:

Valeria_ sai cosa faccio ora? Faccio una cosa che non immagineresti mai, ti dico già che quello che stai pensando non è quello che voglio fare, non si tratta di farti un pompino.
Adesso mi tolgo il costume anche io, lo faccio perché mi sento libera come non mi sono mai sentita e tu tieni le mani a posto, altrimenti a casa facciamo i conti…

Io_ Se i conti saranno come quelli di stamattina, non vedo l’ora.. comunque mi stai stupendo sempre di più…ma che fine ha fatto la Valeria insicura ed ordinaria che ho frequentato per più di tre anni?

Valeria con un sorriso mi rispose “è rimasta a casa”, si tolse il pezzo di sotto e me lo diede, per il momento era al riparo da ogni sguardo perché ancora in acqua, ma quando sarebbe uscita non potevo perdermela: così nuotai per raggiungere la riva ed uscito dall’acqua mi sedetti sulla battigia, in attesa dello spettacolo..
Valeria camminava lentamente verso di me, lasciandomi tutta la suspence del caso, più vedeva che la guardavo e più si atteggiava da strafiga, lentamente l’acqua scopriva il suo corpo, i ciuffetti di pelo biondo emergevano e sgocciolanti riprendevano i naturali riccioli, fino a raggiungermi per fermarsi davanti ai miei occhi: gliela volevo leccare, ma non potevo. Immaginavo il sapore della sua fica salata, immaginavo i suoi capezzoli tra le mie labbra, immaginavo si sedesse sopra di me e sul bagnasciuga maturare il nostro amplesso… ma sarebbe stato troppo, come primo giorno ero già soddisfatto, lei si sedette a fianco a me e mi disse:

_ ma ti sembra possibile che devo stare vicino ad uno con il cazzo duro? Non pensi che sono già abbastanza esposta?

Io sorrisi e le diedi un bacio.. mi sdraiai e cercai di distrarmi con altri pensieri.

Valeria_ ma Bruno che fine ha fatto? Chissà cosa penserà quando vedrà che anche io faccio parte del club… mi è dispiaciuto tagliare il discorso con lui in merito al nudismo, ma di sentire parole per convincermi non ne avevo voglia…spero non si sia offeso.

Io_ ma figurati, quando ti vedrà le tue parole non gli verranno più in mente..

Raccolsi i costumi e le dissi di aspettarmi e mi avviai verso la barracchetta di Bruno, entrai e lo vidi che stava sistemando delle cose, gli chiesi se aveva bisogno di aiuto ma lui mi rispose che aveva finito e che voleva farsi una nuotata.
Bruno fisicamente era in forma, non muscoloso ma definito, pochissimi peli anche sul pube, capelli tipo biondiccio con barbetta, anche se non mi fregava niente notai che aveva un bel cazzo robusto, già immaginavo i commenti di Valeria..
Sistemai le cose nello zaino, presi gli asciugamani e la crema protettiva per poi seguii Bruno che mi precedeva.
Arrivammo da Valeria, io posai gli asciugamani e mi sedetti, Bruno scambio due parole con lei stupendosi di vederla senza costume e poi entrò in acqua.
Valeria mi guardo e disse:

_ Marco, hai visto il pisello di Bruno, è grosso! ha anche le palle grosse!

Io la interruppi e le dissi:
_Ma ieri sera che te lo sei limonato, non ti sei accorta di niente?

Valeria_ ma no, a parte che ero ubriaca, poi non l’ho toccato tra le gambe, mi sono goduta completamente le sue attenzioni.

Io_ ok, vuoi che ti spalmo la crema?

Valeria_ no Marco, so dove vuoi arrivare, finiresti per mettermi le mani in mezzo alla gambe.. chiedo a Bruno, lui è più bravo di te..

La guardai sorridendo e le diedi un bacio che lei assecondo con la lingua..
Poco dopo Bruno venne a sedersi vicino a noi, Valeria completamente distesa sull’asciugamano metteva in bella mostra il suo corpo, si stava godendo il sole, la leggera brezza ed i nostri sguardi che le riscaldavano i seni leggermente divaricati, la pancia convessa e il pube in bella mostra, con un monte di venere pronunciato e gambe leggermente aperte..

Valeria_ Bruno mi faresti un massaggio con la crema solare? Ti va?

Bruno senza rispondere prese il tubetto, lo aprì e distribuì una buona dose nelle sue mani, poi inizio a passarle sul corpo di Valeria, usava movimenti rotatori, inizialmente si dedicò elle gambe alle braccia e alla pancia, poi lentamente inizio a ruotare intorno al seno fino a massaggiarlo completamente..

Valeria _ hai una mano delicatissima, continua che mi piace..

Bruno era rivolto verso di lei e lei verso di lui, ero pronto a scommettere sull’attenzione di lei ai genitali di quell’uomo maturo che la stava accarezzando.. il massaggio continuo sempre più audace, Bruno ora passava deciso le mani sulle tette che si muovevano morbide per poi scendere sulla pancia arrivando al margine del pelo pubico, Valeria sembrava svenuta, non muoveva un muscolo, mentre Bruno scendeva ancora lungo le coscie per raggiungere le dita dei piedi.
Valeria divaricò leggermente le gambe quasi per provocare una reazione di Bruno, che approfittando del momento inizio un lento movimento longitudinale sulle coscie.. la sua mano saliva verso l’interno e scendeva all’esterno, senza mai toccare il suo sesso, giocava sapientemente, voleva farle crescere l’eccitazione, ma senza un approccio esplicito. Dopo qualche minuto Valeria con un fiato di voce gli chiese se poteva passare alla schiena, cosi Bruno la fece girare, si mise a cavalcioni sopra i suoi glutei e inizio il lavoro… notai subito il suo membro appoggiarsi sulle natiche, chissà Valeria se si era accorta, comunque in breve tempo Bruno si alzò dicendole che aveva finito.. forse iniziava ad eccitarsi e per non fare la figura del ragazzino si sedette con indifferenza. Valeria luccicava al sole, di sicuro era protetta a dovere e probabilmente anche eccitata.. ci addormentammo al sole per più di un’ora, al nostro risveglio mi buttai in acqua per una nuotata rinfrescante, Valeria mi segui mentre Bruno rimase a guardarci…si stava benissimo ed al pensiero che due giorni prima eravamo a casa stressati dal lavoro, non ci si poteva credere: ritornammo a riva con molta calma, appena fuori dall’acqua valeria chiese a Bruno se aveva ancora una birretta, lui rispose che ne aveva ancora per tutti e che sarebbe andato a prenderle. Si alzò e si diresse verso la capanna, ma Valeria gli disse che preferiva berla da seduta e che lo avrebbe raggiunto.

Valeria_ Sai che Bruno mi ha fatto eccitare tremendamente, ha un modo di accarezzarmi e di massaggiare fantastico, non ha nemmeno provato a toccarmi in mezzo alle gambe e ti confesso che mi sarebbe piaciuto: forse si è limitato per te, pensando che avresti provato imbarazzo. Comunque è una bella persona e più passo del tempo con lui e più me ne rendo conto.

Io_ Anche secondo me è una brava persona ma non sono così sicuro che non ci provi con te per via della mia presenza, ieri sera dopo la confidenza nata tra voi, si è dato da fare senza perdere tempo… e con ragione, visto il tuo consenso… magari è il suo modo di fare, inizialmente manifesta timidezza…ha bisogno di trasporto… oppure non è così attratto da te..

Valera_ ma cosa dici, impossibile che non sia attratto, lo vedo come mi guarda e come mi tocca, forse la sua maturità sessuale lo spinge ad avere tempi di eccitazione più lunghi.. ero curiosa di vedere in suo pisello gonfio, ma si è controllato alla grande.. ok, basta con sti discorsi.. vado a bermi la famosa birra: vieni anche tu!

Raggiungemmo Bruno nella baracca, Valeria stava davvero bene, perfettamente a suo agio, senza mai avere il minimo pudore, sembrava un’altra persona da quella che conoscevo.. questa novità di lei in veste nudista, mi riempiva di emozioni.
Entrammo e Bruno ci invito a sederci per poi offrirci da bere, le bottigliette di birra erano ancora fredde, anche grazie alla borsa termica che le conteneva, così iniziammo a sorseggiarle ed a programmare la serata.

Bruno _ ragazzi, come vi ho anticipato prima, mi farebbe piacere cucinare ed avervi come ospiti e per l’occasione farvi vedere dove vivo, se poi abbiamo ancora energie sufficienti, potremmo andare a bere qualcosa e magari ballare…Che ne pensate?

Valeria _ per me va benissimo, sono anche curiosa di vedere casa tua, immagino sia molto curata ed accogliente, vista la tua propensione al fai da te..

Io mi associai alle parole di Valeria, sul cibo avevamo già deciso prima e l’idea di passare il dopo cena in qualche locale da movida mi piaceva, eravamo in vacanza, Valeria non si era espressa in merito, ma forse intelligentemente voleva vedere l’evolversi della serata. Io già pensavo a come si sarebbe vestita per l’occasione, di sicuro non come la sera prima, anche se stava benissimo.. ormai la giornata al mare poteva dirsi conclusa, infatti Bruno guardando l’ora ci disse che sarebbe stato meglio muoversi per organizzarci con calma:
Così raccogliemmo tutte le cose e dopo esserci rivestiti del costume ci avviammo verso il mitico Mehari e velocemente raggiungemmo casa di Bruno: era una casa simile alle altre villette, un po’ più grossa e posta di fronte a quella dove alloggiavamo, distava ad una ventina di metri e separate da un cortile in terra battuta che fungeva da parcheggio. Io volevo andare a casa per farmi una doccia e vestirmi, ma Bruno propose che se volevamo potevamo utilizzare il suo bagno e doccia.. Valeria, curiosa com’è, non esito’ ad accettare per tanto anche io mi adeguai, così entrammo in questa casa molto bella, dentro si presentava con un grande open space dove trovava posto anche la cucina, era tutta su un piano e oltre ad un bagno molto grande, c’era una camera da letto doppia. La zona giorno, separata dalla cucina da un bancone ad isola, era arredata con due grandi divani contrapposti, un tavolino molto lungo e angolo bar sulla parete dell’ingresso, Il pavimento di legno anticato come il soffitto e faretti disposti simmetricamente, in questo caso non si era accontentato di arredare casa con cose datate come il nostro alloggio, aveva dato sfogo alla fantasia ricercando soluzioni moderne. La cucina occupava un quarto dell’open, molto ordinata, pensili e sportelli nero opaco, il bancone ospitava sia il lavello che i fuochi, ma offriva anche spazio per almeno quattro persone.. il tutto quasi da rivista.. Valeria rimase a bocca aperta, si guardava attorno come se fosse arrivata da Marte un minuto prima, mentre Bruno stava sistemando il cibo in cucina ed iniziava i preparativi per cucinare.

Bruno_ ragazzi, fate pure come a casa vostra, il bagno è lungo il corridoio porta sinistra, dentro c’è anche un armadio dove troverete accappatoi ed asciugamani puliti. Nello scaffale affianco alla doccia troverete il resto che vi serve..

Dopo averlo ringraziato andammo in bagno e spogliati dei costumi ci infilammo assieme dentro il box molto ampio, tutto in vetro e piatto doccia quasi a livello pavimento.. una figata, mai usata una doccia così.. mi disse Valeria. Le dimensioni di quel bagno erano tipo camera da letto, ci aveva fatto stare anche l’occorrente per la lavanderia, il tutto disposto in modo molto razionale.. ci sciacquammo velocemente e fuori dal box trovammo l’armadio con gli asciugamani, Valeria scelse un accappatoio di tela leggera, io mi accontentai di un asciugamano da girarmi intorno alla vita, entrambi di colore bianco.
Dopo aver ripulito il più possibile, ritornammo in soggiorno, dove Bruno si stava dando da fare.

Valeria_ marco, sarebbe il caso di andare a casa per metterci qualcosa di pulito, non possiamo restare a cena con Bruno in accappatoio io e tu mezzo nudo.. intanto se poi vogliamo andare a fare un giro, dobbiamo vestirci..

Le dissi che ero d’accordo, anche perché l’idea di andare a bere in qualche locale mi piaceva, per tanto era meglio portarsi avanti con le nostre cose, mentre Bruno preparava la cena.

Io_ Bruno, andiamo un attimo a casa per vestirci e ci vediamo qui tra poco.. per caso hai bisogno di aiuto?

Bruno_ no no.. andate pure che io me la cavo tranquillamente, fate con comodo, intanto preparo anche l’aperitivo per tutti..

Bruno era davvero premuroso e generoso, incredibile come non lasciasse niente al caso, così prendemmo le nostre cose del mare ed andammo.
Entrati in casa, Valeria si tolse l’accappatoio e si diede una pettinata ai capelli ancora bagnati, faceva caldo ed i capelli bagnati davano sollievo, ma lei cercava di farli asciugare più lisci possibile, altrimenti le sarebbero rimasti dei riccioli che non gradiva, io me ne fregai, due passate con le mani sui miei e il gioco era fatto..

Valeria_ hai voglia di guardare cosa posso mettermi per la serata? Apriamo la mia borsa e tiriamo fuori qualcosa, consigliami..!

Io ovviamente le dissi di sì e nel vederla armeggiare dentro le sue cose notai che aveva un paio di pantaloncini di jeans striminziti, le chiesi se aveva sbagliato misura e lei sorridendomi mi disse:

_ che scemo che sei.. sono elasticizzati, sembrano più piccoli ma poi seguono bene le forme.. sono nuovi, anche questi li ho comprati per l’occasione della vacanza, solo che avevo intenzione di usarli per il mare…

Io_ mi fai vedere come ti stanno?

Lei divertita lì prese e li indossò, precisamente erano dei jeans tagliati molto corti, le fodere delle tasche anteriori erano state eliminate, praticamente c’era solo la sagoma classica della tasca del jeans che lasciava intravvedere la pelle sottostante.. dietro erano molto corti e molto sgambati.. era uno spettacolo vederla così, le sue coscie lunghe e toniche scoperte completamente e il sedere fasciato da quella stoffa che evidenziava i glutei insinuandosi tra loro, un sedere da urlo, stava benissimo. Subito dopo tiro fuori una canotta di cotone elasticizzato con delle micro spalline, niente di estremo ma anche questa la fasciava stretta e metteva in risalto il suo seno.

Valeria_ cosa ne pensi, ti piace? Non sono così convinta di uscire così, forse è un po’ esagerato..

Io_ ma Vale, stai benissimo, metti le scarpe a zeppa nere che avevi ieri sera e sarai perfetta, il reggiseno no ci sta, si vedrebbe, intanto la canotta ti copre bene..

Valeria_ va bene, seguirò il tuo consiglio per il reggiseno, tu intanto vai da Bruno, è già un po’ che siamo qui e ci starà aspettando: io finisco e vi raggiungo…

Presi l’accappatoio, l’asciugamano e mi diressi a casa di Bruno, entrai e gli dissi dove potevo metterli, ringraziandolo.. lui lì prese e li porto in bagno, al suo ritorno mi disse:

_ è quasi pronto, nel frattempo vado a farmi una doccia veloce, ho stappato una bottiglia di bianco frizzante, versatene un bicchiere.. ma Valeria che fine ha fatto? Scommetto che non riesce a decidersi su come vestirsi..

Io_ in teoria avrebbe già deciso, mi ha chiesto di consigliarla, dovrebbe essere qui a minuti.. per l’aperitivo aspettiamo di essere assieme, nel frattempo che tu vai a fare la doccia io tengo d’occhio i fornelli..

Un minuto dopo arrivò Valeria sorridente ed io rimasi interdetto: dopo tutto il tempo che avevamo speso per decidere sul suo abbigliamento, si presentò con un vestito di jeans.. mi cascarono le braccia.. non stava male, ma come al solito non aveva osato quanto avrei voluto.

Valeria_ lo so non dire niente, ma quei pantaloncini non fanno per me, penso che non li metterò mai. Così come sto? Ti piace?
Dov’è Bruno?

Stava sicuramente bene, ma niente a che vedere con quello che avevamo scelto insieme, il vestito le lasciava la schiena nuda, sul davanti aveva una fila di bottoni per tutta la sua lunghezza con spalline regolabili e chiusura dietro il collo. Aveva messo le scarpe che le avevo consigliato e raccolto i capelli tipo chignon:

Io_ stai bene, anche se ti preferivo prima, vedo che ti sei anche data in po’ di matita.. però dovresti sbottonare i primi due bottoni e gli ultimi tre.. Bruno tra poco arriva, è andato a darsi una sciacquata..

Il vestito arrivava a mezza coscia e abbottonata completamente faceva un po’ scolaretta, così senza contraddirmi segui il mio consiglio. Andai in cucina e dopo aver assaggiato la pasta sul fuoco decisi di scolarla, un attimo dopo arrivo Bruno che nella fretta di governare il cibo si era girato un asciugamano intorno alla vita per non perdere tempo.. si fermò per un complimento a Valeria, dicendole che aveva scelto bene, a metà tra il casual ed il sexy..
Quest’uomo aveva sempre le parole giuste per tutte le occasioni e Valeria apprezzava molto questo suo modo.
Versammo del vino in tre bicchieri e facemmo un brindisi alla serata, fresco e frizzante, davvero ottimo prima di cenare.
Bruno aveva apparecchiato alla spicciola sopra il bancone ad isola, era più alto di un tavolo normale ma le sedute erano su sgabelli tipo bar, il tutto molto pratico e anche comodo, ci sedemmo e iniziammo con spaghetti e muscoli, fantastici..per proseguire sempre con muscoli alla marinara, ne aveva preso una bella quantità e di ottima qualità, freschi e carnosi, meglio di come mi aspettavo.

Bruno_ ragazzi vi è piaciuta la cena? Niente di ricercato, ma il pescato fresco ha sempre il suo perché.. che ne direste di sederci e berci del mirto?

Ci alzammo per spostarci in soggiorno, i divani di Bruno erano molto accoglienti, io e Valeria ci sedemmo uno di fronte all’altra occupando entrambi i divani, subito dopo arrivo Bruno con la bottiglia e tre bicchieri e si sedette affianco a Valeria, che come una dea accavallò le sue splendide gambe, lo spacco posto sul davanti scopriva quasi tutte le coscie ed io avevo una splendida visione delle sue mutandine.. Bruno che ancora indossava solo un asciugamano intorno alla vita, ci servi’ il mirto fresco di frigo ed iniziammo a sorseggiarlo.

Valeria_ che buono, aromatico, così fresco è anche dissetante, pensavo che fosse più alcolico, invece si beve bene..

Pensai subito che così freddo mascherasse un po’ la gradazione, infatti dopo tre quattro giri, mi sentivo un po’ brillo, anche Valeria era al suo quarto bicchierino, la quantità non era eccessiva, ma si trattava sempre di almeno trenta gradi, infatti anche lei inizio a ridere e lasciarsi andare a discorsi frivoli.. Bruno divertito le teneva testa e non certo per il mirto che aveva bevuto, ma probabilmente coinvolto dalla fisicità di Valeria, che con un gioco di mani cercava il contatto con lui. Io dalla parte opposta del tavolino e con il bicchiere in mano, ero spettatore del loro flirt, Valeria si era già dimenticata di avere un vestito corto e praticamente era quasi con le mutandine in vista, Bruno rivolto verso di lei appoggio il braccio sopra lo schienale e dietro alla sua testa, si stavano avvicinando e sembrava che ormai fosse questione di poco prima di avere un contatto fisico: ad un tratto vidi la mano di Valeria appoggiarsi sulla gamba nuda di Bruno, a pochi centimetri dal suo inguine, l’asciugamano si era aperto e copriva solo i genitali.. io stavo vivendo quella scena con un pizzico di imbarazzo ma molta eccitazione, li guardavo sorridente e partecipavo alle loro battute cercando di stare al gioco. Ad un tratto si zittirono e Bruno con modi gentili si avvicinò al volto di Valeria e la bacio profondamente.. lei rimase passiva alla sua intraprendenza, subiva quel bacio come se fosse il primo della sua vita, lui osando di più prese a toccarle il seno con la mano destra e non contento le sbottonò parte dei bottoni per dare luce a quel corpo ricco di femminilità.. ormai Valeria era preda di quell’uomo maturo, deciso a farla godere come la sera prima, ma questa volta sembrava pretendere di più.. i suoi seni erano completamente liberi, i suoi capezzoli stretti tra le dita di Bruno sembravano prendere fuoco mentre le loro lingue si mescolavano alla loro saliva, io per fingere disinteresse mi versai ancora da bere e mentre sorseggiavo, vidi Bruno prendere la mano sinistra di Valeria e appoggiarla sul suo pene: inizio un lento massaggio sopra l’asciugamano ed in poco tempo fu evidente l’inizio dell’erezione che Valeria tanto aveva desiderato vedere: tolse la mano da sopra l’asciugamano e la mise sotto, cercando un contatto diretto.. rimase per un attimo ferma a guardare Bruno negli occhi, lo stupore di sentire il suo cazzo eretto nella mano le tolse momentaneamente ogni iniziativa, dopo un tenero bacio si riprese ed inizio una lenta masturbazione, Bruno con una mossa agile si sollevò leggermente dal divano e si tolse l’asciugamano per rimanere completamente nudo, Valeria continuava il suo movimento mentre guardava ipnotizzata il grande sesso che stringeva nella mano, anche io ero rapito da quella scena, quell’uomo di sessant’anni e più che completamente nudo e comodamente seduto a gambe larghe sul suo divano, si godeva il momento che Valeria gli stava regalando, il pene di quell’uomo era largo ed abbastanza lungo e con il glande decisamente più largo rispetto al resto, paragonabile ad una di quelle bottigliette di birra che nel pomeriggio al mare ci aveva offerto da bere, lei lo impugnava con la sua mano longilinea, curata nei particolari, ma non sufficiente a cingerne la circonferenza.
Finalmente Valeria si poteva dire soddisfatta, mi aveva espresso il desiderio di vedere il cazzo di Bruno completamente eccitato, la sua curiosità era stata esaudita..
Ad un tratto Bruno disse a Valeria di alzarsi dal divano ed inginocchiarsi tra le sue gambe, le diede un cuscino da mettere sotto le ginocchia per essere più comoda, poi le disse che voleva sentire la sua lingua, voleva sentire le sue labbra e vederla adorare il suo pene che tanto aveva osservato durante l’Intera giornata al mare, quello era il momento di gustarne il sapore.
Valeria non disse nulla, io senza parole ed eccitato per quello che stava succedendo, la vidi obbedire, alzarsi in piedi, scavalcare la sua gamba e rimanere di fronte al suo uomo, lui si tiro su dallo schienale del divano ed allungando le braccia verso di lei, le sbottonò tutti i bottoni del vestito e lo fece cadere a terra, poi le prese l’elastico delle mutandine e le abbasso fino alle caviglie. Valeria raccolse il tutto e mise sul tavolino, subito dopo si inginocchiò come le era stato chiesto: le sue mani iniziarono un lento massaggio all’interno delle coscie di Bruno per poi salire ed afferrare il pene di marmo, con una mano lo cinse per scorrere la sua lunghezza e con l’altra afferrò i grossi testicoli completamente glabri.
Bruno si appoggiò nuovamente allo schienale del divano e si posiziono più comodamente, le sue gambe erano completamente divaricate per ospitare meglio il corpo di Valeria che con incertezza ed imbarazzo si trovava in una situazione nuova, quell’uomo aveva sgretolato la sicurezza che lei ostentava con il suo corpo e con la sua mente.. le disse di leccarlo e di baciarlo, bagnarlo completamente di saliva e renderlo scivoloso, Valeria inizio a percorrere la lunghezza con la lingua e con le labbra, si fermò sul glande ed iniziò a baciarlo, a limonarlo, per poi ripetere le stesse attenzioni..
Bruno appoggio la mano destra sulla nuca di Valeria e la convinse a prenderlo dentro la bocca, le guance erano tese, le sue labbra carnose ormai ridotte ad in timido profilo, per lei era sicuramente un’esperienza nuova e la stava vivendo come lui voleva fargliela vivere.
Valeria inizio a far entrare ed uscire il cazzo nella sua bocca, sputando più saliva che poteva per farlo scorrere meglio tra le sue labbra, Bruno non sembrava ancora soddisfatto, così le diede un ritmo diverso, voleva che entrasse di più, voleva che andasse piu veloce, ma lei non poteva piu di cosi, le contrazioni del suo addome lasciavano presagire ad un inizio di conati, che la inducevano a fermarsi. Così Bruno le accarezzo i capelli e le diede un bacio, che lei ricambio appassionatamente, le disse di alzarsi in piedi e rimanere ferma.. inizio ad accarezzarle il corpo, passando le sue mani forti sul seno e sui fianchi, le disse di aprire di più le gambe per toccarle la vagina, le allargò le labbra e inizio a stimolare il clitoride per poi infilare due dita all’interno.. il movimento si faceva sempre più veloce, lei ferma in piedi davanti all’uomo che le frugava dentro senza darle un’attimo di tregua, la sua mano vibrava energicamente guidando le dita esperte e lei che respirando a bocca aperta emetteva dei rantoli di godimento.. lui sapeva come portarla all’orgasmo velocemente, le sue dita lunghe le stimolavano la radice del clitoride, i suoi umori che colavano sulla mano dell’uomo diedero vita al calore del godimento dentro di lei: le gambe iniziarono a tremare ed appoggiandosi alle spalle di Bruno, iniziò a cantare l’orgasmo più coinvolgente della sua vita.
Si lascio andare verso Bruno che la accolse tra le sue braccia, la fece accomodare con le ginocchia sul divano e sopra di lui. Rimasero fermi per un paio di minuti, la fica di Valeria era fradicia e appoggiata sulla pancia di Bruno, il suo pene eretto e solcato da vene potenti svettava dietro le natiche di Valeria, non sapevo cosa sarebbe successo, ma non riuscivo a distogliermi da quella scena così erotica.. le mani di Bruno che percorrevano la sua schiena, arrivarono a stringere i glutei, strizzandoli con vigore e decisione.. le sollevò il bacino e con delicatezza appoggio il suo glande alle labbra bagnate..
Valeria rimase ferma, immobile, impaurita da quella situazione, se prima durante il giorno la curiosità di quel pene le stimolava la fantasia, ora che ci si trovava a contatto con la sua parte più intima, ne temeva la conseguenza.. lui con le dita le allargo più possibile la sesso, vedevo quella grossa cappella bussare alla porta e lei ferma seduta sopra:

Bruno_ rilassati e lasciati andare, muoviti lentamente e fammi entrare a casa tua.. voglio sentirti intorno a me, voglio che senti e che godi delle sensazioni che ti darò..

Valeria non disse nulla, non riusciva più a gestire la situazione, era completamente prigioniera delle attenzioni di Bruno, non avrei mai creduto di vederla così sottomessa ad un uomo…
Lui non perse tempo, fece colare molta saliva nella sua mano e la spalmo direttamente sopra la vagina.. subito dopo prese il suo cazzo e lo punto sopra le grandi labbra, le allargo più possibile e inizio a muovere il sedere di Valeria, lei ubbidiente agevolava e seguiva i movimenti che Bruno faceva, da dietro vidi quella grossa cappella farsi lentamente strada, stava entrando.. la fica di Valeria si stava allargando all’inverosimile e lei iniziava ad accusare, ormai Bruno aveva varcato la soglia, il glande era scomparso dentro di lei.. il movimento leggero che lui esercitava, un andare e venire quasi millimetrico, agevolò la penetrazione di quel cazzo fuori misura..
Dopo poco Bruno diede una spinta più decisa delle altre e il suo cazzo entro per metà, ma ..

Valeria_ Aaauuuuhhhhhhh..Bruno come sei grosso!! Non mi sono mai sentita così violata, per ogni centimetro che penetri ho mille sensazioni, ogni secondo che passa sento emozioni mai provate, voglio sentirlo entrare tutto senza sentire male..Ti prego fai piano!!! resta fermo per un po’, mi muovo io..

Così Valeria inizio a muoversi, le sue smorfie di dolore si stavano trasformando in piacere, iniziava a godersi l’ingombro di quel pene con ogni centimetro della vagina, la sua voce rotta dall’eccitazione dava ritmo alla penetrazione.. lentamente era riuscita a prenderlo tutto e ormai riusciva a toccare le coscie di Bruno con le natiche, ce l’aveva fatta, stava godendo e Bruno era al settimo cielo, ma dopo un paio di minuti si fermò sfinita, si sfilò da quella posizione e prese a masturbarlo velocemente, si sentiva un po’ in colpa per non avergli dato il piacere finale e voleva farlo godere come meglio poteva.. con le mani. Bruno ebbe l’orgasmo tanto atteso e qualche schizzo le arrivo pure sul seno e sul viso, una bella sborrata..
Entrambi si svaccarono sul divano in cerca di rilassamento, passati alcuni minuti Bruno propose a Valeria una doccia per riprendersi, lei annui con gioia ed insieme andarono in bagno: ero rimasto per quasi mezz’ora spettatore del loro amplesso, non era nella mia natura fare il guardone, per lo meno non mi era ancora successo, ripensandoci provavo un po’ di imbarazzo e non sapevo come confrontarmi con Valeria, qualche fantasia trasgressiva mentre facevamo sesso era capitato di dircela, ma niente di quello che era appena successo.. l’altra cosa che mi faceva pensare era che loro si erano comportati come se io non ci fossi, forse Bruno credeva che fosse una mia voglia, ma Valeria sapeva bene che il voyeurismo non era tra le mie fantasie. Dovevo per forza confrontarmi prima possibile con Vale, avrei preferito mille volte partecipare attivamente che restare lì davanti a loro come un sopra mobile..
Cinque minuti e tornarono in soggiorno, Valeria era silenziosa, un asciugamano la avvolgeva dalle tette in giù, si mise a sedere vicino a me e mi appoggio la testa sulla spalla:

Bruno_ ragazzi che ne pensate di andare a bere qualcosa in paese? Potrebbe esserci anche qualche evento in piazza.. mentre ci pensate io vado a vestirmi..

Io_ Vale che ne pensi, vuoi andare ?
Vorrei anche dirti che quello che è successo tra voi poco fa non mi ha dato troppo fastidio, l’importante è che tu lo voglia veramente, ma non pensare che godo a vederti tra le braccia di un altro uomo, non è così, diciamo che ero anche un po’ preoccupato per te..

Valeria_ Marco, stai tranquillo, non penso male, sono rimasta rapita completamente da quell’uomo di la, ti avevo già parlato che mi piaceva e oggi abbiamo anche scherzato sul suo pisello, ma prima sul divano appena ha incominciato a baciarmi, ho perso ogni raziocinio, non vedevo più niente, non mi rendevo nemmeno conto che tu eri lì con me, mi ha trascinata nel suo Harem ed io ho ubbidito come una brava amante.. quando mi ha fatto sedere sopra di lui, ho avuto paura, ma non riuscivo a fare niente che lui non volesse, mi ha guidata con le parole e con il corpo ed è riuscito prendermi completamente. Non mi vergogno di quello che ho fatto, ma devo capire come è stato possibile annullarmi completamente alle sue richieste. Di sicuro Bruno ha un forte ascendente su di me, devo gestire meglio questa cosa.. poi a casa parliamo meglio:
La proposta di andare a bere qualcosa in paese mi sembra carina, per me va bene..

Bruno_ eccomi ragazzi, allora cosa avete deciso, prometto che non facciamo tardi ed in paese ci arriviamo in un quarto d’ora..
Ma Valeria sei ancora con l’asciugamano indosso? Dai vestiti che andiamo..

Valeria si alzò, raccolse le sue cose ed andò a vestirsi in bagno, Bruno la segui, forse per finire di prepararsi e dopo un minuto tornò da me e mi disse:

Valeria mi ha parlato di voi e mi ha assicurato che lei è una donna libera, però vorrei sentire anche le tue parole, non voglio fare quello che rovina un rapporto di coppia, specialmente se con la complicità che vedo in voi. Valeria mi piace molto e mi piace passare del tempo con lei, ci conosciamo da un giorno e non so come andrà avanti questa storia e neanche ci voglio pensare.. in questa situazione penso che per me sia meglio vivere alla giornata.

Almeno mi aveva considerato e si era confrontato con me, questo mi faceva piacere..

Io_ Bruno, quello che ti ha detto Valeria è la verità, noi siamo una coppia di amici, per tanto liberi tutti.. però mi farebbe piacere che ti comportassi con le in modo amorevole, senza farle del male.. in tutti i sensi.. Rispettala!

Lui mi guardo intensamente e mi rassicurò, Valeria arrivò bella come sempre, così uscimmo di casa e salimmo sul Mehari.. Bruno parti’ alla volta della destinazione da lui consigliata, dopo poco arrivammo in paese e c’era un gran trambusto, forse qualche iniziativa turistica, forse qualche sagra, c’era musica e si ballava, volendo si poteva anche mangiare.. Bruno disse a Valeria di andare a prendere tre consumazioni, lui propose vodka con ghiaccio, per me andava benissimo e Valeria andò al bar.. noi seduti ad un tavolo di plastica con sedie della serie, tutto molto spicciolo ed improvvisato, ma le persone gradivano e si divertivano, poco piu in la c’era chi metteva musica e gente che ballava..
Valeria ritorno con tre bicchieri, alla fine anche lei aveva scelto la vodka, diede il resto a Bruno e prese posto tra di noi.. mi avvicinai a lei e le sussurrai che era bellissima, le diedi un bacio sulla guancia e la ringraziai.
Finita la vodka Bruno invito Valeria a ballare, lei ovviamente accetto, si alzarono e si diressero verso la bolgia di persone nel centro della piazza, sempre tutto molto improvvisato ma efficace.. io rimasi seduto, mi accesi una sigaretta mentre mi guardavo intorno, di loro non c’era traccia, li avevo persi di vista, c’erano troppe persone e la luce era poca, ad un tratto arrivò Bruno, mi chiese di venire a ballare con loro, probabilmente Valeria gli aveva chiesto dove ero finito.. immaginai che dopo un bicchiere di vodka avesse i sensi un po’ offuscati, così mi alzai e la raggiungemmo.
Valeria si sapeva muovere bene, amava ballare e farsi guardare e anche questa volta, nonostante fosse un po’ brilla non disattese le aspettative.. il vestito che indossava le fasciava i fianchi, il seno muoveva libero e la stoffa lasciava intravvedere parte di esso, la schiena nuda ondeggiava insieme al sedere e le gambe coperte solo per metà coscia si esibivano sulle zeppe legate alla caviglia: una splendida visione..
Lei non appena mi vide mi fece l’occhiolino e sorrise, un uomo di mezza eta si era già avvicinato a lei, cercando di attirare la sua attenzione, ovviamente lei con sguardo provocatorio lo stava attirando sempre di più, si sfioravano girandosi attorno ed a tratti i loro corpi entravano in contatto tra loro. L’uomo alto e robusto con jeans e camicia, molto abbronzato, capelli brizzolati e pizzetto, tutto sommato ben tenuto, si muoveva abbastanza goffamente e Valeria approfittava di questo per seguirlo nei movimenti, sembrava che lo corteggiasse con il corpo, divertendosi come al suo solito: le piaceva esibite la sua fisicità con movimenti provocatori, ma non volgari..sempre con un velo di innocenza.
L’uomo caduto preda si fece sempre più audace avvicinandosi e cercando un contatto fisico che Valeria agevolò non sottraendosi, lui le mise le mani sui fianchi e lei tenendosi alle sue spalle seguiva i movimenti che lui voleva, non era una grande esibizione fino a quel momento, poi la musica cambio ritmo e divenne più adatta ad un ballo di coppia:
Iniziarono un ballo lento, lui la abbraccio per i fianchi e lei gli mise le braccia al collo..si muovevano seguendo la musica, ormai il contatto fisico era evidente, con lui che approfittando del vestito le accarezzava la schiena, facendo correre le mani per tutta la sua nudità.. Valeria non fece nulla per frenare l’intraprendenza del suo corteggiatore anzi, si avvicinò al suo petto con il seno aderendovi come una cosa sola, con la stessa malizia si unirono i loro fianchi dando vita ad un leggero strofinamento.. l’uomo era visibilmente eccitato e Valeria si godeva quel rigonfiamento con una smorfia di soddisfazione..
Bruno mi chiese che cosa stesse facendo con quell’uomo, non capiva le intenzioni di Valeria.. io gli risposi che si stava divertendo, che le piaceva giocare e le piaceva essere corteggiata, fingendosi sedotta..
Dopo un paio di lenti l’uomo si avvicinò per parlarle all’orecchio e lei rispose qualcosa, così si allontanarono per andarsi a sedere ad un tavolo che l’uomo aveva preso in precedenza, poi lui andò al bar, probabilmente a prendere due consumazioni ed io ne approfittai per parlare con lei:

Io_ Vale, cosa stai facendo? Anche Bruno mi ha chiesto cosa ti prende… credeva che rimanessi a divertirti con noi, io gli ho risposto che ti piace ballare e di non preoccuparsi.. ma sei sicura di quello che fai?

Valeria_ hai fatto bene a parlargli così, mi faccio una bevuta con lui e poi ci vediamo in giro.. è un tipo forte, simpatico.. si chiama Francesco.. non sarete mica gelosi vero?

Così ritornai velocemente da Bruno e gli riferii le parole di Valeria, come gli avevo già anticipato, si stava divertendo ad esibire la sua femminilità ed un po’ di corteggiamento non le dispiaceva.

Bruno_ va bene così, ma noi cosa facciamo? Restiamo a guardare la sua performance come due guardoni o andiamo a farci un giro e qualche bevuta?

Io_ penso che dovremmo fare entrambe le cose, andiamo a bere e facciamo quello che vogliamo, ma teniamo d’occhio Valeria, per sicurezza..

Intanto Francesco era ritornato con una bottiglia di vino, da debita distanza mi sembrava bianco, con due bicchieri tipo flute, i due si stavano raccontando chissà cosa ed avevano un atteggiamento divertito e sorridente, si erano seduti vicini a quel tavolo rotondo, intravvedevo Valeria seduta con le gambe accavallate e rivolta verso di lui, spesso rideva dei suoi racconti e con fare malizioso si appoggiava al suo nuovo amico.. Francesco probabilmente stava toccando il cielo con un dito, aveva a fianco una giovane donna sexy ed affascinata da lui, che non si preoccupava più di come il misero vestito coprisse le sue forme.
Mentre osservavo Valeria con il suo nuovo amico, Bruno si era allontanato verso la musica, stava ballando con una ragazza sulla trentina, alta e fisico magro, capelli neri corti sopra le spalle, pantaloncini bianchi corti e camicia di jeans attillata, una bella ragazza..
I due sembravano conoscersi, ballavano vicini e si parlavano avvicinandosi alle rispettive orecchie, osservai loro per alcuni minuti, fino a quando decisero di dissetarsi al bar.. curioso li raggiunsi con la scusa di bere qualcosa anch’io e fui presentato da Bruno, lei si chiamava Chiara, come pensavo erano in confidenza, aveva un bel viso, dolce nei lineamenti con occhi verdi, ed un bel sorriso, il seno era poco prosperoso, ma come sedere stava benissimo, rimanemmo a parlare di tutto seduti ad un tavolo e tra i vari discorsi capii che si erano conosciuti in ambito di lavoro, praticamente lei collaborava con gli affitti vacanza che Bruno gestiva, si occupava della pubblicità attraverso un sito internet..
Valeria e Francesco non erano più seduti al tavolo, li avevo persi di vista e mi sentivo un po’ in ansia, così scusandomi con i miei interlocutori dissi che avevo bisogno di andare in bagno:
Iniziai a girare tra la gente sperando di trovarli, ma non c’era traccia, così andai a cercare il bagno, li trovai Francesco in piedi ad aspettare qualcosa o qualcuno, poco dopo uscì’ Valeria dalla porta del bagno, i nostri sguardi si incrociarono con la solita intesa, capii che era tutto ok e così approfittai anche io per fare un bisogno. Tornai da Bruno e la sua giovane amica, dopo essermi seduto notai Valeria e Francesco al bar, lei guardava verso di noi con un’espressione di sfida, come se fosse gelosa di quello che stava vedendo, io le feci l’occhiolino e continuai a godermi la compagnia di Chiara e Bruno..
Valeria abbraccio Francesco che senza indugio contraccambio, lei gli disse qualcosa e si andarono a sedere su di una panchina all’interno di un’area verde ai margini della festa , lei camminava in modo insicuro, il vino offerto dall’uomo l’aveva ubriacata, un po’ di tranquillità dalla baraonda le avrebbe fatto piacere: Francesco si sedette e Valeria appoggiandosi alle sue spalle perse l’equilibrio e gli cadde addosso, lui la guido facendola sedere sulle proprie gambe, le mise una mano dietro la schiena per sorreggerla e con l’altra mano le accarezzò il viso dolcemente.. lei si rilasso appoggiando la testa sulle sue spalle robuste, lui avvicinò le labbra alle sue e la bacio’.. a questo punto Valeria aveva perso il controllo della situazione e lui avrebbe potuto approfittarsene, ma non mi sembrava una persona pericolosa sotto questo aspetto, per tanto mi convinsi che sarebbe stato sufficiente tenerli d’occhio senza intervenire.
Al tavolo con Bruno e la sua amica la conversazione procedeva piacevolmente, lui non si era accorto di nulla ed io non mi sentii di interrompere i nostri discorsi: mi girai leggermente con la sedia verso Valeria per osservare meglio senza dover girare la testa ed attirare l’attenzione, l’uomo dopo un bacio gliene diede un’altro, lei compiacente gli mise le braccia al collo e contraccambio’ lasciandosi andare ad un bacio più profondo, si frugavano nelle bocche con le loro lingue, lui le massaggiava la schiena, insinuava le dita sotto i bordi del vestito lungo i fianchi, arrivando quasi a toccarle il seno, con l’altra mano le accarezzava le coscie comodamente adagiate, in attesa di cogliere il frutto meraviglioso. Lei si era abbandonata alle mani forti dell’uomo, gli accarezzava il volto scavato, baciandolo sempre con più passione, lui intrufolò completamente una mano per impastargli i seni e l’altra tra le gambe, ora Valeria che esibendo sicurezza aveva iniziato il gioco della provocazione con quell’uomo di mezza età apparentemente innocuo, si trovava seduta su di lui con la sua mano nella fica…
Ormai l’uomo si sentiva vincitore, la stava dominando con una sapiente masturbazione, Valeria si era tolta da baciarlo e si stringeva a lui con un forte abbraccio, le sue coscie si erano aperte per i movimenti dell’uomo sempre più intensi, la privacy non era delle migliori e di certo non potevano lasciarsi andare come avrebbero voluto, ma ugualmente giunse al traguardo di un orgasmo che fece tremare il suo splendido corpo.
Rimasero seduti su quella panchina per un po’ di tempo, Valeria abbandonata alle attenzioni di quell’uomo, si godeva il momento che probabilmente lui non avrebbe mai voluto si interrompesse: ma ad un tratto si alzarono dal loro angolo di passione per ritornare verso i tavoli e verso di noi .. il volto di Valeria ancora arrossato, raccontava l’orgasmo provato, il suo sguardo trasmetteva tranquillita’ e soddisfazione e senza alcun tipo di timidezza, si fermò al nostro tavolo dove fece le presentazioni… a sua volta Bruno presentò la sua amica spiegandole chi fosse: probabilmente Valeria aveva avuto a che fare con lei per la prenotazione della vacanza, ma questo non impedi’ una tensione da competizione tra loro..
Si sedettero entrambi con noi ed iniziammo una conversazione conoscitiva con Francesco, ci raccontò che aveva una barca ormeggiata al porticiolo e che gli piaceva pescare, tanto da ricavarne un reddito…passava molte ore in mare e si vedeva dalla sua carnagione, ma era abbastanza libero di prendersi dei giorni di pausa, diciamo che per vivere ne aveva a prescindere.. cosi ci propose una gita, io pensai subito alla sua proposta come al tentativo di non perdere di vista Valeria e potevo capirlo.. così accettammo, compreso Bruno e Chiara, si preannunciava una bella giornata, ma ormai sarebbe stato meglio tornarsene a casa a riposare.
Valeria bacio Francesco sulla bocca, si scambiarono il numero ti telefono e tutti ci salutammo..
Di ritorno a casa il viaggio fu silenzioso, Valeria si addormento e Bruno non proferì parola, probabilmente essendo tutti stanchi avevamo solo bisogno di una bella dormita, non c’era bisogno di dire altro.
Arrivati a casa, svegliai Valeria e la feci scendere dalla macchina, la abbracciai e dopo aver ringraziato e salutato Bruno, entrammo nella nostra dimora.. le sbottonai il vestito lei se lo tolse e si mise a letto, io la seguii stravolto dal primo intenso giorno di vacanza.
Continua…

14
3
Mar Maro

Leave a Reply