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Vendetta porta Vendetta

By 25 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Il racconto che sto per farvi ho deciso di scriverlo per condividere con chi avrà la pazienza di leggere una storia che ha cambiato la mia vita per sempre. L’inizio di tutta questa storia &egrave avvenuto ai tempi della scuola,io mi chiamo Fabio, era l’ultimo anno di liceo e io ed il mio compagno di banco Leopoldo siamo riusciti a sopravvivere a 5 anni di inferno a causa di alcuni bulli molto particolari. Io sono il classico nerd, occhiali, pancia sferica, ma non grasso, non sono quello che si definisce un bel ragazzo, peggio di me Leo, di costituzione gracile, capelli rossi crespi un viso che porta ancora con sé duri segni dell’acne giovanile. Noi siamo sempre stati tipi tranquilli ma come vi dicevo, la nostra maledizione furono loro tre: Luisa, Katia e Giorgia, tre angeli dall’aspetto e tre diavoli nell’animo. Dal primo giorno di scuola queste tre iene ci hanno causato solo guai e umiliazioni anche pubbliche. Battute sulla nostra verginità, sul nostro aspetto, spesso precedute da sgambetti, spinte e a volte quando non viste dai docenti anche sputi e aggressioni fisiche vere e proprie. Vi suonerà strano ma &egrave così, tre ragazzi ci tenevano soggiogati e lo hanno fatto per 5 ani e noi……….noi pensavamo sempre a loro; Luisa, la leader del gruppo, abile ginnasta ed esperta di kick-boxing, un viso quasi perfetto,occhi nocciola enormi da cerbiatta, lunghi capelli corvino,gambe sode e lunghissime sotto un sedere a mandolino da sogni, in compenso di seno portava una prima, ma nel contesto era il mio sogno erotico da sempre, tranne quando con uno dei suoi calci era solita colpirmi le mie parti bassi &egrave chiaro; Katia era molto diversa, il volto angelico sembrava uscito da una pubblicità, capelli biondo oro, occhi verdi, un nasino piccolo ed una boccuccia rosa, le curve morbide delineavano un bellissimo florido seno, almeno una terza e i fianchi ad anfora erano il preludio ad un bellissimo sedere, meno tonico di Luisa, ma ugualmente ben fatto; infine Giorgia, alta al massimo 155 centimetri, ma era un vera bomba sexy, taglio spettinato, una terza piena di seno che sul suo corpo sembrava esplodere, non avere un gran sedere ma si vestiva in modo tale da farsi desiderare da tutta la scuola, una bocca carnosa perfetta per il sesso orale, insomma queste tre creature erano per noi un incubo…….almeno fino ad un mese dall’esame più importante.
A causa di un corso di recupero pomeridiano mi attardai a scuola e come ogni volta mi apprestavo ad andare a prendere l’autobus quando ho sentito, dalla finestrella del seminterrato, dei versi strani di lamentela, così cercai un modo per guardare dentro e ne trovai una da cui potevo vedere tutta la scena e fu per me uno shock: le tre diavolesse della storia tenevano il preside in ostaggio, con i pantaloni calati e un qualcosa a tappargli la bocca. Non ho pensato a cosa stessi facendo quando la mano corse al telefono per riprendere tutta la scena. E si sentiva distintamente la voce di Luisa:
“- volevi scoparti la mia amichetta professore? Quello avresti voluto fare qui sotto vero quando la mia amichetta chiede di poterti vedere nel seminterrato?”.
Intanto Katia fingeva di piagnucolare mentre Giorgia rideva sguaiata
“- ora invece verme mi ascolti, abbiamo filmato tutta la scena quando la palpavi e le tiravi giù le mutandine. Erano le mutandine di Katia ciò che aveva in bocca il preside che potei intuire avesse appena ricevuto un ricatto molto pesante.
_ “Bene, ora tu porco schifoso ci farai avere un giorno prima tutti i testi delle prove per l’esame altrimenti faremo vedere il video a tutti i e la tua carriera e vita sarà finita, intesi?” Così dicendo scaglio uno dei suoi micidiali calci all’inguine del professore che annuì spaventato.

Corsi via da lì……avevo in mano una bomba atomica…….le tre iene potevano essere ricattate…….e avrei potuto farne le mie tre cagnette. Tornai a casa agitatissimo, feci subito innumerevole copie del video pulendo qualità audio e video, e la sera stessa, verso le 23, lo inviai come allegato al contatto Facebook di Luisa scrivendole “a domani,a ricreazione nei bagni per parlarne”…..lei lesse ma senza rispondere.

Arrivò il giorno, quando arrivai neanche mi rivolsero parola….ma neanche mi insultarono come loro solito. Suonò la ricreazione e io andai nei bagni dei ragazzi, quelli del piano sopra che erano sempre semi deserti quando sentii i loro passi e una volta entrato non feci in tempo a girarmi che mi arrivo un pugno durissimo alla bocca dello stomaco che mi fece piegare in due e subito dopo fui immobilizzato con la testa sul bordo del cesso, come altre volte mi avevo già fatto e subito mi arrivò uno sputo in piena faccia con la voce di Katia mentre Luisa nel trambusto mi aveva sfilato il telefono e cercava spasmodicamente il video senza risultato. Con un filo di voci riuscii a dire
“- non lo troverai mai, ne ho fatte decine di copie e salvato su cartelle segrete su tutti i computer della mia casa”
Fui preso per i capelli, sollevato e sbattuto al muro, Luisa era un metro e settanta di pure agilità e mi superava di qualche centimetro, ringhiò
“- che cazzo vuoi fare? Sei una merda e come una merda ti calpesto se non cancelli subito le copie”
E fu a quel punto che trovai la forza per parlare
-” ora mi ascolti tu brutta stronza” Tutte e tre rimasero di stucco al mio cambio di tono
“ho un video troppo prezioso per tutte e tre, sbaglio per raggiungere i migliori college dovete ottenere il massimo dei voti..bhe con un ricatto a ad un preside difficilmente troverete posti così prestigiosi… chissà che faccia i vostri genitori quando non potrete andare nelle belle università private e direte addio ai vostri sogni professionali”. Calò il silenzio, avevo colto nel segno, tutte tre erano figlie di uomini in carriera che avevano per loro grandi progetti e tutta la scuola conosceva i loro nomi e con lei tutto il quartiere.
” Quanto vuoi? Possiamo pagarti anche subito” il tono cambiò tra lo stupore delle sue due compari e il suo volto era una maschera gelida.
” mi dispiace cara, non c’&egrave prezzo in denaro, ma possiamo contrattare o meglio, accettate o pubblico il video, da qui alla maturità mancano poche settimane e bhe, voi tre sarete fino ad allora le mie puttane!” Non credevo di riuscire a dirlo, ero un altra persona, ero rinato, era finalmente giunta la mia vendetta. Il silenzio era di ghiaccio, Katia cominciò a piagnucolare e Giorgia era immobile aspettando che Luisa facesse qualcosa ma tutte avevano capito che non avevano altre scelte.
” Ora inginocchiati davanti a me, sbottonami i pantaloni e fai quello che sicuramente sei in grado di fare”
Furono secondi interminabili in cui lei scese con il suo splendido volto all’altezza del mio pacco, sciolse come un automa con lo sguardo vitreo la cinta, sbottonò il pantalone e prese in mano il mio cazzo che saettò fuori dalle mutande. Fu un attimo, mi fulminò, e lo prese in bocca di fronte agli occhi sbalorditi delle altre due ragazze. Cominciò un su e giù su tutto il mio cazzo, meccanico freddo, ma io ero in estasi, l’intoccabile Luisa, bellissima e ambita da tutti la scuola ai miei piedi e con il mio cazzo nella sua calca bocca. Era un sogno, ma non mi bastò, e le dissi
” così non ci siamo, cosa stai facendo? Non sai fare un bocchino? Leccalo tutto e succhialo come si deve, fammi sentire la saliva e guardami mentre lo fai, e voi due cosa cazzo state facendo? Fatemi vedere le tette o stasera stesso il vostro video &egrave sull’ e-mail del ministero”
Era tutto perfetto. Luisa mi fisso con gli occhi pieni di rancore, ma cominciò a leccare tutto il cazzo dalla base alla punta, lo passava da guancia a guancia e poi tutto dentro, pompava e succhiava,ero in paradiso, le altre due lentamente cominciarono a togliersi maglietta e nell’istante che stavo agguantando il seno coperto da un reggiseno rosa ricamato di Katia ormai persa nelle lacrime,suonò la campanella della ricreazione.
” Merda, dobbiamo tornare in classe” mentre parlavo spingevo la tesa di Luisa verso la base del mio cazzo di modo da piantarlo ben dentro.” Le regole da oggi sono queste, vi dirò tutto ciò che voglio da voi e voi dovrete eseguire, siete le mie puttane ora, iniziamo col dire che non potrete avere rapporti con nessun altro ragazzo oltre me, dovrete vestirvi come io vi chiedo e ogni volta che avrò una richiesta la farò in privato a Luisa e pretendo che verrà realizzata” Mentre parlavo Luisa era ancora lì con il mio cazzo tutto in bocca a guardarmi.

“cominciamo, Luisa domani voglio che tu ti metta un paio di short, e dovrai entrare in seconda, Leopoldo non verrà e tu ti metterai al banco con me, porta un elastico per capelli. Katia, tu preparati, domani pomeriggio verrai a studiare da me, ora andate troie”
Staccai il cazzo dalla bocca di Luisa che come se nulla fosse si alzò e intimò le amiche di ricomporsi e seguirla, Katia si asciugò le lacrime e la seguì, per ultimo Giorgia che prima di uscire mi guardò con uno guardo strano, a metà tra la paura e il divertimento.
Per quanto mi riguarda finii di masturbarmi nel cesso, ero in paradiso!

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