Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti GayRacconti Trans

Avventure di uno studente Cap 2

By 21 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivato al college, mi fu assegnata una camera con due letti, quindi avrei avuto un compagno di stanza. Fu una sorpresa ma tutto sommato poteva essere positivo avere qualcuno con cui legare e fare amicizia in un ambiente totalmente nuovo. Era il tardo pomeriggio quando arrivai e mi dissero che il mio coinquilino non sarebbe arrivato fino al giorno seguente. Mi sistemai in camera, scegliendo il letto vicino alla finesta e uscii per mangiare qualcosa, alle ventuno ero di ritorno e andai subito a letto, avevo proprio bisogno di dormire, ma questo non m’impedì di pensare ad Ali. Era sicuramente un maschio Alpha ,dominante ,si capiva da ogni cosa ,il fisico, lo sguardo, la voce e quell’atteggiamento da predatore, di femmine e di femminucce… come il sottoscritto. Cominciai a massaggiarmi la pisellina già durissima e contemporaneamente ad accarezzarmi il culo, adoro quando mi accarezzano il sedere dolcemente e poi lo schiaffeggiano con forza, m’infilavo prima uno poi due dita nel culo e mi muovevo lentamente pensando a quel maschio e a cosa sarebbe successo al nostro prossimo incontro, l’avrei voluto sopra di me adesso con il cazzo piantato nel culo voglioso e pulsante e la sua lingua nella mia bocca golosa e accogliente. In poco tempo venni mugolando come una troietta, raccolsi tutto lo sperma in una mano e iniziai la pulizia con la lingua, lentamente immaginando di ripulire il cazzo di Ali e fu così che quella sera mi addormentai…
La mattina seguente mi svegliai tardi, ero assonnato e mi sentivo molto voglioso di cazzo , mi capita spessissimo di mattina di avere la pisellina dura dura e il buchino che mi pulsa, e avere un gran bisogno di sentirmelo aprire e riempire tutto. Mi alzai, accesi un po’ di musica e sculettando entrai in bagno per le pratiche mattutine.
Mentre ero sotto la doccia, sentii come il rumore di una porta che si apriva, ma non feci caso, sapevo di essere solo e la porta della camera si apriva solo con la chiave ,quindi continuai a lavarmi indugiando molto sul mio sederino e sul buchetto mugolando di piacere. Uscito dalla doccia, mi asciugai canticchiando la canzone che stava suonando, ero felice ed eccitato di iniziare la mia prima giornata al college. La mia rutine al mattino prevede, oltre ai miei bisogni e la doccia, anche l’applicazione di una crema per il viso ,non avendo quasi barba mi rado una volta alla settimana al massimo,e una crema per il corpo, ci tengo ad avere sempre la pelle liscia e vellutata. Finito d’incremarmi il corpo, cosa che trovo molto sensuale, indossai le mie mutandine preferite, di pizzo nero, davanti tutto un ricamo e dietro finissime e trasparenti , molto molto sexy ,e mi fanno sentire davvero a mio agio. A casa con i miei ovviamente non posso indossarle , non si sa mai. Me le ero portate, insieme con altri capi con l’intenzione di indossare finalmente solo intimo femminile durante questo viaggio. Mi ammirai allo specchio qualche minuto, felice che il culetto risaltasse così bene avvolto in quelle mutandine, quindi soddisfatto, uscii tutto pimpante dal bagno.
E lo vidi.
Alto, spalle larghe, capelli castano chiaro tagliati cortissimi , occhi celesti , abbronzato. Sembrava uscito da un cartellone pubblicitario, bello come il sole. Mi stava guardando con un’espressione mista frà la sorpresa e l’incredulità. Io rimasi impietrito, lì nudo come un baco eccetto le mutandine, davanti a questo pezzo di figo che mi squadrava senza dire una parola. La prima sensazione fù di sconforto e disperazione ,seguita da vergogna e imbarazzo. Non che fosse la prima volta che un uomo mi vedeva così ma lui era uno sconosciuto e per di più probabilmente il mio compagno di stanza con il quale avrei dovuto trascorrere molte settimane insieme e non ero ancora pronto a manifestare pubblicamente il fatto che fossi un frocetto che indossava intimo femminile sotto i pantaloni…
Riuscii ad aprire la bocca e mi usci un
“ciao sono Paolo piacere…”
“io sono Carlo e questa è la mia stanza.”
“si certo anche la mia, sono arrivato ieri e ho preso il letto vicino alla finestra se a te non dispiace, però se vuoi lo posso cambiare.” Dissi con un filo di voce.
“nessun problema per il letto tienitelo pure, basta che non ti avvicini troppo, non ho niente contro i froci ma preferisco che mi stiano alla larga, sono super etero è chiaro?”
“si si è…chiarissimo ,non preoccuparti…poi sai io stavo solo giocando un pò…sono le mutandine della mia ragazza…me le ha date per ricordarla mentre sono via e…”
“te ne ha data parecchia di roba la tua ragazza… ho visto che hai un cassetto pieno di lingerie… guarda che non sopporto essere preso per il culo, tantomeno da una checca come te, per me non è un problema se indossi quella roba basta che non mi ronzi d’intorno chiaro ! “
“si è chiarissimo scusa Carlo ma sono un po’ imbarazzato, comunque non preoccuparti non ti disturberò mai, starò molto attento”
“credo che dovremo mettere alcune regole, visto che dovremo convivere per parecchio. Il mio armadio non mi basta, mi devi dare un paio di cassetti dei tuoi. La mattina vado in bagno prima io, poi quando ho finito, potrai usarlo tu e poi lo pulirai. Dovrai anche rifare i letti e tenere la camera in ordine, visto che è un lavoro da femmine, sono sicuro che non ti dispiacerà. Tieni presente che mi piace la pulizia e se non fai le cose come si deve mi fai incazzare di brutto e sono sicuro che non ti piacerà vedermi incazzato. Se dovrò portare delle ragazze in camera ovviamente dovrai uscire e aspettare che abbiamo finito, tu non puoi portare finocchi in camera altrimenti vi butto fuori a calci…tutto chiaro ? “
Mamma mia che tipo ,deciso e autoritario e in più bello da morire… sarà un supplizio averlo intorno tutti i giorni e sforzarsi di comportarsi come un maschietto.
“si tutto chiaro… solo che non so se sarò bravo a tenere tutto in ordine come vuoi tu, comunque farò del mio meglio… unica cosa per favore non raccontare in giro che mi hai visto così, sai preferirei non attrarre l’attenzione degli altri… non so se mi capisci, è già molto imbarazzante con te…e… ”
“bravo Paolo anzi brava Paolina… ti spiace se uso il femminile con te ? Mi sembra più appropriato.”
“no… se ti fa piacere…” Dissi abbassando gli occhi.
“bene Paolina, allora io terrò la cosa riservata se tu farai quello che ti dico e righi dritta, altrimenti racconterò in giro che sei, una cagnetta in calore che gira in camera sculettando con le mutandine da fighetta, chiaro ?”
“chiarissimo.”
“ora girati ,fatti vedere dietro. ”
Detto fatto, mi girai cercando di inarcare bene la schiena così che il culetto spiccasse bello in alto. Non male farsi apprezzare da questo maschio etero tutto d’un pezzo,mi sentivo molto eccitato anzi eccitata…come avrebbe detto lui, chissà magari…col tempo avrebbe apprezzato…non si sa mai con questi uomini.
“hai un bel culo devo dire, sembra quello di una donna, non male. Ok hai il permesso di girare in mutande se vuoi, basta che non si veda il cazzo che mi fa schifo, il resto non mi disturba, anch’io sarò spesso in mutande visto il caldo che c’è in questo cazzo di camera.”
Mmmm la cosa cominciava a diventare interessante… avevo il permesso di questo macho a girellare sculettando come una fighetta in camera ,occuparmi delle pulizie per lui aumentava l’eccitazione,e magari avrei avuto anche modo di ammirare il suo fisico e il pacco… poi chissà…se fossi stata davvero brava…
Carlo aveva qualche anno più di me veniva dal nord italia ed era lì a perfezionare l’inglese che già parlava molto bene. Giocava nella squadra di rugby della sua città e faceva regolarmente palestra almeno due volte a settimana, e il fisico confermava il tutto. Quando si tolse maglietta e pantaloni fù un’esplosione di pettorali e bicipiti da far girare la testa a chiunque figuriamoci a un finocchino come me. Aveva una peluria chiara che gli ricopriva il petto mentre l’addome era piatto e glabro, i muscoli addominali formavano dei disegni sulla pelle abbronzata da far andare via di testa qualsiasi femmina. Le gambe erano massicce, due fasce di muscoli in tensione ricoperte di peli del colore del bronzo , il sedere era maschile, muscoloso e ben modellato, davanti il pacco sporgeva gonfio, imprigionato dagli slip bianchi, sembrava voler esplodere, nascondeva sicuramente una fava all’altezza del maschio che la portava.
Ero in estasi e in ammirazione, cosa che lui non potè fare a meno di notare e che sembrava apprezzare non poco, visto che mi guardò con l’aria di quello che è abituato ad essere ammirato e invidiato per il fisico e disse
“Paolina mi spiace se la cosa ti turba, ma dovrai abituarti ad avere tutti questi muscoli in giro per la camera… se ti ecciti vedi di non toccarti davanti a me altrimenti sono schiaffi capito ? “
“si certo stai tranquillo… comunque devo dirti che hai un fisico come se ne vedono pochi in giro,chissà le donne che avrai…”
“tutte quelle che voglio… ma ora libera i cassetti che ti ho detto mentre vado a fare la doccia.”
“subito Carlo” Dissi ubbidiente mentre lui spariva nel bagno.

Segue…

Leave a Reply