Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti GayRacconti Trans

Avventure di uno studente Cap 4

By 21 Luglio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Certo che la mia sistemazione al college non sarebbe potuta essere migliore. Non solo avevo un fichissimo compagno di stanza, ero completamente a mio agio nel ruolo di femminuccia tutto fare e in più adesso ero anche diventata la sua troietta personale. A disposizione tutte le volte che Carlo doveva svuotarsi le palle. Quel pensiero mi rendeva allegra e costantemente eccitata.
Il fine settimana successivo Carlo sarebbe andato fuori città con alcuni amici della squadra di football del college della quale adesso faceva parte. L’idea di rimanere da solo nel weekend non mi piaceva, così mi ricordai dell’invito ricevuto, da quel signore elegante e molto sexy, che avevo conosciuto in aereo durante il viaggio. Trovai il suo biglietto da visita, mi feci coraggio e chiamai.
“buon giorno è il signor Ali, sono Paolo, lo studente italiano, ci siamo conosciuti in aereo.”
“ciao Paolo, ma certo che mi ricordo di te… sei quel bel ragazzo che andava al college !”
“mi aveva detto di chiamarla, spero di non disturbare… “.
“ non disturbi affatto, anzi speravo che mi chiamassi… perché non vieni a trovarmi?”
Ci mettemmo d’accordo per quello stesso fine settimana, sarei andato da lui sabato pomeriggio. Non sapevo bene cosa aspettarmi ma qualcosa mi diceva che Ali era molto attratto da me e non volevo certo deluderlo… Sapendo che aveva una casa con piscina m’immaginai che avrei avuto bisogno di un costume e qualcosa di carino da indossare sopra. Andai in un grande magazzino e acquistai un mini tanga arancione e una camiciolina bianca con delle paillettes argento e arancione. Presi anche dei sandali argentati con appena un po’ di tacco, tutto in coordinato e molto sexy. Guardandomi allo specchio non potei che provare una grande soddisfazione, sembravo davvero una giovane fighetta in cerca di cazzi. Chissà che effetto avrei fatto ad Ali…
Sabato arrivò, ero agitatissimo, feci una lunga doccia, depilai le ascelle, controllai che il buchetto fosse liscio e profumato, poi spuntai il ciuffetto che avevo sulla pisellina e mi detti una crema idratante su tutto il corpo. Uno sguardo allo specchio, si ero proprio carino e pronto per l’incontro. Indossai dei pantaloni bianchi aderentissimi a vita bassa e una maglietta senza maniche carta zucchero. E via…
Arrivai in taxi davanti a questo cancello che faceva intravedere un vialetto d’ingresso verso la casa. Suonai e mi rispose un domestico, che, una volta presentatomi, mi apri e m’invitò a entrare. Una volta dentro rimasi a bocca aperta per la grandezza e la bellezza della villa che era circondata da un bellissimo parco. All’ingresso trovai il domestico che mi fece strada dentro la casa fino al portico che dava sulla piscina. Lui era lì sdraiato su un lettino con una ragazza che gli stava cospargendo il corpo di crema abbronzante…
Cazzo, non mi aspettavo di trovare nessuno con lui, certo non una strafiga bionda tutta curve che si prendeva cura di lui! Mi sentii uno stupido solo ad aver pensato che Ali avesse un qualche interesse per me. Sicuramente gli piacevano le donne! Non c’erano dubbi visto la bellezza della stronza che adesso gli si sdraiava accanto dandogli un bacio sulle labbra.
Quando Ali mi vide, si alzo con un gran sorriso e mi venne incontro dandomi il benvenuto.
“ciao Paolo, che piacere vederti sono contento che sei venuto, accomodati, lascia che ti presenti Karen, una mia cara amica”.
“ciao Ali, grazie e complimenti per la splendida villa, ciao Karen, spero di non disturbare…”.
“figurati, non disturbi per niente anzi, ho parlato di te a Karen ed era curiosa di conoscerti”.
La ragazza, che davvero era molto bella, mi diede un’occhiata piuttosto incuriosita, chissà cosa le aveva raccontato Ali del nostro incontro. Non mi era mai capitato di tirare fuori la femmina che è in me davanti ad una donna, anzi con le ragazze mi atteggiavo sempre come un perfetto etero. Almeno fino ad allora… In fondo ero a migliaia di kilometri dalla mia città, nessuno mi conosceva, ero a casa di un uomo affascinante e se c’era anche una strafiga con lui chi se ne frega. Non volevo perdere quell’occasione di troieggiare liberamente ed esprimere tutta la mia femminilità e la voglia repressa. Sarei stata Paolina anche davanti a lei, al massimo si sarebbe fatta due risate.
“dai che aspetti, hai un costume?”
“si si “
“allora cambiati e raggiungici” Disse Ali indicandomi la porta della cabina lì a fianco.
Detto fatto, entrai nello spogliatoio e mi tolsi i vestiti, indossai il mini tanga arancione e mi sistemai la pisellina ripiegandola indietro in modo che non si notasse, uno sguardo allo specchio e soddisfatto uscii dirigendomi ancheggiando verso i due a bordo piscina. Il primo commento arrivò da Karen la quale si complimentò per il colore così sgargiante e sexy del mio costumino poi, fu la volta di Ali.
“wow sei davvero uno schianto con quel tanga… Girati fatti vedere tutto per bene”.
Al che mi girai arcuando leggermente la schiena in modo da far risaltare ancor di più il mio culetto. L’effetto non si fece attendere e Ali mi disse che avevo un culo da far invidia a una modella e Karen disse scherzando di essere gelosa delle mie natiche… Io arrossi un pochino, ringraziai e muovendomi lentamente li raggiunsi sculettando.
Mi sdraiai su un lettino accanto ad Ali e chiacchierammo ridendo del più e del meno, sorseggiando un drink e tuffandoci in acqua per rinfrescarci.
Il pomeriggio stava quasi finendo quando Karen ci salutò dicendo che aveva un altro impegno per cena e rimanemmo finalmente soli io ed Ali. Per un attimo pensai che la cosa fosse stata programmata…
Per tutto il tempo trascorso in compagnia di Ali non gli avevo mai staccato gli occhi di dosso. E per un buon motivo… Era un esemplare di maschio raro da incontrare. Alto, molto ben piazzato, con spalle possenti, due bei bicipiti palestrati, un torace modellato da due pettorali molto pronunciati, ricoperto di un pelo scuro, color del mogano, come i suoi capelli. La pelle, di un color ambrato, luccicava sotto il sole della California. Gli addominali pur non essendo scolpiti erano piatti con un filo di peluria che dal petto gli attraversava al centro, fino a sparire dentro il suo costume. Le gambe muscolose, forti e pelose. Ma la cosa che più mi faceva impazzire era la dimensione del pacco che esibiva, costretto in quel costume azzurro dovevano nascondersi una fava e un paio di palle da stallone arabo…
Io da parte mia cercavo in tutti i modi di valorizzare il mio culetto assumendo tutte le posizioni più adeguate, sdraiato sulla pancia e con la schiena ben arcuata. Il tanga arancione poi aiutava molto, infilato fra le mele scompariva quasi, lasciando esplodere la rotondità del culo che devo dire faceva davvero la sua figura. Tanto che Ali scherzando mi chiedeva se facevo step-up in palestra tutti i giorni per avere sedere da modella…facendomi arrossire ed eccitare come una cagnetta.
Si era fatta quasi l’ora di cena e il sole stava calando, io ero molto carico e deluso allo stesso tempo. A parte delle occhiate e qualche allusione, Ali non si era fatto avanti, sentivo che gli piacevo ma non aveva fatto niente per sedurmi. Mentre l’eccitazione e la delusione si mescolavano in me mi disse:
“Paolo è stato un bel pomeriggio, spero ti sia piaciuto, pensavo che sarebbe carino tu rimanessi per cena, saremo solo io e te che ne dici?”
Io per poco non caddi dal lettino…
“Grazie Alì! Sei davvero gentile, rimango molto volentieri, sarei anche felice di ricambiare in qualche modo tutta la tua generosità davvero, ma non so come…”
“Non preoccuparti se proprio vorrai sono sicuro che un modo lo troveremo…” Disse guardandomi negli occhi come un predatore che già pregusta il sapore della sua preda. Il cuore mi andò a mille e cominciai a dubitare di tutta la mia sicurezza. Ero in balia di questo maschio alpha dentro la sua tana…
La cena fu servita nel patio sotto la veranda da un cameriere di colore, ottimo pesce e ancor più delizioso il vino bianco che l’accompagnava. Ali mi faceva girare la testa ogni volta che mi guardava. Parlandomi del più e del meno, ma trasmettendomi ben altro con il suo sguardo, sentivo il buco del culo che pulsava per l’eccitazione e non potevo far altro che muovermi sulla sedia per placare un po’ di quell’urgenza di venir riempito. Sono certo che la cosa non passò inosservata da parte del mio ospite che sembrava quasi divertirsi a introdurre argomenti piccanti e racconti delle sue avventure da maschio razziatore di mogli altrui. Dovevo avere proprio degli occhi sognanti mentre raccontava delle sue avventure perché a un cero punto si interruppe e disse sorridendomi:
“Sai che hai un viso dolcissimo, potresti davvero spacciarti per una ragazza e fare colpo su un uomo come me, che di donne ne ha avute tantissime.”
Io arrossii come una verginella e rimasi muto per un attimo, poi presi coraggio e guardandolo dissi
“Per far colpo su di te sarei disposto anche a vestirmi come una ragazza, femmina dentro lo sono già e tu credo lo abbia capito ormai…”
“L’ho capito eccome… adoro le femminucce docili e vogliose come te, nella nostra cultura sono molto apprezzate, io personalmente le preferisco alle femmine biologiche. Siete più troie, più ubbidienti e sapete servire un vero uomo meglio di qualsiasi donna. Se vuoi puoi rimanere qui per la notte… Mi sembri proprio una puledrina in cerca di stalloni Paolina .”
“Oh Dio, ma mi leggi proprio dentro tu? Sono tutta un fuoco adesso, ehm non so cosa dire…non sò se sono all’altezza di soddisfare un uomo come te…io vorrei tanto, vorrei servirti come merita un vero maschio…” Dissi con la voce tremante e tenendo gli occhi bassi mentre il cuore batteva all’impazzata.
Lui non disse nulla, si alzò, venne lentamente dietro di me appoggiò le sue mani forti sulle mie spalle nude e mi baciò sul collo su entrambi i lati. Io tremavo come una foglia e mi sentivo sua, mi sentivo femmina, nient’altro che una femmina domata e sedotta da un maschio meraviglioso. Avrei voluto mi baciasse ancora e ancora sul collo, sentivo il suo alito caldo su di me e i brividi mi correvano dalla testa giù lungo la schiena fino al buco del culo…
La cena era ormai finita. Mi disse di seguirlo, salimmo le scale ed entrammo nella sua camera, una stanza enorme con un letto matrimoniale molto grande e una zona salotto, la stanza da bagno era attigua e ci dirigemmo lì.
“Fai una doccia per rinfrescarti, poi preparati… quello che ti serve lo trovi in questo armadio, ti aspetto a letto.” In un attimo sparì chiudendosi la porta del bagno dietro di se.
Io d’un tratto fui presa dal panico, non sapevo davvero se sarei stata all’altezza di un uomo così, le mie precedenti esperienze, anche se numerose erano state tutte con coetanei oppure con uomini ordinari, mai con un uomo di questa classe e bellezza. Mamma mia dovevo calmarmi ed essere me stessa, tutto sarebbe andato per il meglio, forse…. Dentro l’armadio trovai l’occorrente per un clistere e delle creme per il corpo profumate. Mi preparai velocemente ma con attenzione, non era il caso di avere incidenti… Dopo la doccia, mentre mi cospargevo la crema, guardandomi in questo enorme specchio fui felice di constatare che la depilazione che avevo fatto il giorno prima aveva reso la mia pelle liscia e splendente, di un bel color miele per via dell’abbronzatura, davvero molto femminile. La fiducia in me salì immediatamente, un’ultimo controllo al culetto e voilà ero pronta!

Segue….

Leave a Reply