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Babìque, la regina -2-

By 21 Ottobre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Babique 2

Lui e lei, come ogni volta. Nicola e Babìque. Schiavo e padrona. “Adesso facciamo un gioco” dice lei. Completamente nuda, i seni perfetti, i glutei sodi e il cazzo duro. Una dea. “Ti daró un ordine, e se l’esecuzione non mi soddisferá subirai una punizione adeguata, va bene puttanella ?” Nicola annuisce. Babíque si piega e porta il suo volto a pochi centimetri da quello dello schiavo. “Ora mi massaggi le palle con la tua linguetta e ti seghi bene bene, ma senza venire finchè non hai il mio permesso. Capito serva ?” Senza aspettare una risposta la padrona mette Nicola a terra a pancia in su e si inginocchia mettendogli i due grossi coglioni im bocca. Lui inizia subito: la sua dolce lingua scorre sui testicoli di Babíque, li abbraccia e li lavora, strappando alla dea che lo domina gemiti di piacere. Nel mentre il servo si masturba con energia e in capo a qualche minuto viene. La padrona se ne accorge. Si alza e dice “Ancora qualche attimo e avresti avuto il mio permesso ma hai disobbedito. Adesso ti devo punire, puttanella.” E si dirige verso il letto dove prende un frustino . “Ora succhia” ordina, e subito Nicola inizia ad eseguire, infilandosi in bocca il membro turgido di Babìque. “Mmm, sì, proprio così…” e da un colpo sulla schiena dello schiavo col frustino. Questi sobbalza di piacere e aumenta il ritmo ancora lento della pompa. “Adesso leccalo, troia” altro colpo, piú forte. Nicola, inerme serva sottomessa, inizia a leccare il cazzo duro di Babìque dalla cappella pulsante fino alla base, per poi risalire e riprenderlo in bocca, e ogni volta che la sua lingua le sfiora la cappella riceve una frustata sulla schiena. Dopo un po’ di questo trattamento, Babìque sottrae il grosso membro alle attenzioni di Nicola e dice “Bene, ora sei punita”. Lo fa mettere schiena a terra, con le gambe divaricate “Sei fortunata, schiava. Ho voglia di succhiare.” e inizia un voluttuoso pompino ; l’abile bocca della padrona passa dal prenderlo in bocca, al leccarlo, a leccare i coglioni, fino a scendere verso l’ano, dove sputa due volte prima di infilarvi le sue dita mentre continua a succhiare il pene giá grondante di saliva. Intanto Nicola gode senza ritegno, mugola, geme e urla che la ama, che è la sua padrona “Oddio, sì, stai facendo godere la tua zoccoletta, ti prego padrona leccalo ancora, dai piacere alla tua schiava, sì, ti prego”. Quando l’ano di Nicola è ormai ben dilatato, Babìque si appresta a scoparlo. Stacca la bocca dal suo cazzo, gli apre di piú le gambe, lui apre di piú il buco con le mani, e si prepara a ricevere nell’ano quel potente membro. “Adesso devo infilarti il cazzo nel culo e sfondartelo, da quella troietta che sei.” E con un solo colpo l’asta è dentro; Babìque, padrona brutale, appoggia i gomiti a terra portando il suo splendido volto davanti a quello di Nicola e inizia a fotterlo con gran forza. Entrambi gemono per il godimento. Lei gli sputa in faccia e urla “Ti piace eh ? Schifosa puttana ! Prendilo tutto dentro, schiava !” E gli sputa ancora. Nicola si passa la lingua intorno alla bocca per raccogliere lo sputo che vi è rimasto. Presto Babìque sente di dover venire: il primo orgasmo della serata si avvicina. Toglie il cazzo dal culo sfondato di Nicola e glielo fa succhiare finchè non gli sborra abbondantemente in faccia, poi raccoglie il suo sperma in bocca e lo fa colare in quella dello schiavo.
“Adesso voglio che mi riempi, ma devi ricordarti chi comanda” e Babìque estrae un dildo di grosse dimensioni. Nicola si mette a pecora e riceve nel culo il dildo. Con l’oggetto nell’ano si distende e lei si impala sul suo cazzo iniziando a stantuffarselo mentre si masturba. Per il duplice godimento del culo pieno e della scopata della padrona Nicola perde il controllo del tutto abbandonandosi al vortice del piacere. Tra urla e gemiti dominatrice e dominato si avvicinano al raggiungimento di un orgasmo simultaneo: lui riversa il suo seme nell’ano di Babique e lei sborra copiosamente sul torace di Nicola. “Aaaah, aaah, cazzo adesso ti sborro addosso schifosa, sì, fammi svuotare i coglioni”. Dopo l’orgasmo, la padrona tira fuori il dildo dal culo di Nicola e lo infila nel suo, coprendolo di sperma. Una volta raccolto in bocca il suo stesso seme riversa anch’esso sul dildo e lo porge a Nicola da succhiare. Questi lo prende in bocca avidamente mentre Babíque lo guarda sorridendo con un piede sul suo torace mentre gli piscia addosso. Quando lo schiavo finisce di succhiare il dildo la padrona avvolge in un caldo abbraccio il suo corpo ricoperto di piscio.
“Tu sei mio.” dice.
E lui lo sa bene.

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