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La famiglia bisex 2

By 2 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019One Comment

Dopo la prima scopata si era fatta ora di pranzo e decidemmo di ristorarci un po’ vista la ‘fatica’ della prima volta. Come spesso accadeva da sempre giravamo nudi per casa, ma ora c’era molta più malizia e ogni occasione stava diventando buona per toccarsi reciprocamente, baciarsi e slinguarsi. A pranzo chiesi: ‘Papà vorrei che i letti mio e di Fabio li unissimo così da poter dormire sempre insieme’. E lui: ‘Ma certo! Finito pranzo subito su in camera vostra che vi aiuto a spostare i mobili.’ Fabio mi guardò con un amore che mai avevo visto nei suoi occhi fino ad allora e sotto il tavolo ne approfittò per allungare una gamba appoggiando il piede sul mio pacco. Gli sorrisi e mossi il bacino per dimostrargli la mia riconoscenza per quel gesto.
Finito di mangiare mamma disse: ‘Io lavo i piatti e poi vado da nonno a portargli un po’ di roba da mangiare. Voi cercate di riposare.’. E io pensai dentro di me: certo che dormiremo’.
Andammo in camera con papà e appena su chiuse la porta della camera e ci bloccò: ‘Ragazzi, per me siete i miei figli, i miei bambini anche se ormai siete grandicelli. Vi amo come padre e voglio che fra noi non ci siano più segreti. Come sapete con mamma siamo molto aperti come coppia, ma io sono forse ancora più porco di lei e vorrei rendervi partecipi di ciò.’ Fabio gli chiese: ‘In che senso papà?’. E lui cominciò a raccontarci che spesso, anche durante le sue trasferte, non lesinava mai di frequentare dei posti dove potesse trovare cazzi in abbondanza per sfogare le sue voglie bisex: cinema, saune, parcheggi. Ci confessò di essere molto attratto dagli uomini, della nostra età e anche maturi, per cui col tempo riuscì anche a scopare con i nostri nonni, sia suo padre che il papà di nostra madre. Diceva che in famiglia riusciva a provare una passione porca che però era piena di amore. E poi non si correvano rischi conoscendo bene le persone di famiglia. Ovviamente a volte gli capitava di voler scopare anche con sconosciuti e spesso nei cine aveva trovato anche diciottenni ‘da svezzare’ (come diceva lui) e stranieri, magari marchettari. Ci chiese se volevamo anche noi entrare in questo suo mondo di amore e perversione e noi, già eccitati per quello che ci raccontava, dicemmo che per lui avremmo fatto qualsiasi cosa.
Il lettone per me e Fabio era ormai pronto intanto. Ci sdraiammo vicini tutti e tre e sentimmo la porta che si chiudeva. Mamma era uscita.
Cominciai a toccare il cazzone di Fabio e gli stringevo un po’ la cappella così che uscisse quella bavetta che mi piaceva tanto. Ne faceva molta e allora perché sprecarla? Mi avvicinai con la bocca e cominciai a leccare la cappella. Gli umori si mischiavano con la mia saliva che sbavavo intenzionalmente sul suo cazzo e che vedevo colare sull’asta e fin sui coglioni. Era proprio bello il cazzo depilato di mio fratello’ Papà si avvicinò a me e cominciò anche lui a lappare il cazzo di Fabio, che nel frattempo cominciò a palparci i culi. D’istinto papà aprì le gambe così che il suo buco fosse più a portata di palpata e allora lasciai il pisello di mio fratello in balia della lingua sapiente di papà e mi accoccolai al culo di papi. Lui disse: ‘Amore non vorrei ruoli tra noi. Vi scopo come volete ma anche papino vuole la sua razione di cazzo in culo!’. E io gli risposi: ‘Amore papà, ti infileremo qualsiasi cosa tu voglia nel culo per farti godere. Voglio amarlo il tuo culo come amo il tuo cazzo e quello di Fabio. Apri le gambe.’. E così fece. Con una mano alzai le palle enormi (mi accorgevo sempre più che erano proprio due coglioni da toro e la cosa mi mandava in estasi) e osservai il suo buco. Una rosellina perfettamente liscia e depilata pronta per essere leccata. Cominciai prima con la punta di lingua ma dopo un po’ papà prese la testa e me la schiacciò sul culo. ‘Infilami la lingua dentro amore porco. Voglio sentire che mi scopi con la lingua. Amiamoci come maiali cuccioli miei, insultiamoci anche. Mi fa impazzire insultarci perché rende il nostro folle amore ancora più porco.’. Intanto Fabio aveva cambiato posizione: mentre io leccavo il culo di papà e lo sgrillettavo con le dita, lui mi mise a pecorina e girandomi il cazzo all’indietro cominciò a ciucciarlo insieme alle palle e ogni tanto mi lappava il culo. Non credo di aver mai sentito una lingua così morbida ma decisa e soprattutto con così tanta saliva. ‘Fabio amore mio mi fai morire’. Sbavami tutto il culo, leccami fratellone porco!!’. E più mi dimenavo con il culo, più lui leccava in profondità e cominciò anche a sputarmi sul culo e dentro il buco. Presi l’esempio e anche io cominciai a sputare in culo a papà e iniziai a infilargli un dito dentro. Com’era caldo il suo culo’ Morbido ed elastico e pieni di umori di voglia. Lo girai a pancia in su e, sistemato un cuscino sotto la schiena, gli alzai le gambe sulle mie spalle così che colavo la bava direttamente sul buco del culo e poi gliela infilavo con le dita dentro. Lui cominciava a dire frasi sconnesse, che voleva essere scopato, che ci amava come un papà porco e che voleva che diventassimo degli animali da sesso come lui. E cominciò a farsi uscire la saliva di bocca preso dalla voglia porca. Come vide ciò, Fabio gli si buttò addosso e lo slinguò con amore. Sentivo gli sputi reciproci mentre scopavo mio padre di dita e poi ogni tanto papà sputava in bocca a Fabio e lui me la sputava in bocca o in faccia e leccava. Stavamo perdendo ogni inibizione e iniziai a infilare le dita nel culo di papi come se lo stessi scopando. Fabio si mise poi sopra papà a 69 e mentre papà gli leccava il culetto (Mio fratello ha un culo da dio!) lui gli prese a ciucciare il cazzo e le palle. Le nostre salive si incrociarono sui suoi testicoli e iniziammo a slinguarci come porcellini sul cazzo di papà. Lo sputavamo, lo segavamo con le mani tutte sbavate, gli ciucciavamo le palle una a testa oppure mentre uno gliele prendeva in bocca, l’altro gli ciucciava la cappella.
A un certo punto mio padre cominciò a agitarsi. Le mie dita in culo erano armai tre e continuavo a stimolargli la prostata da dentro. A un certo punto sentimmo che urlava: ‘Amori miei, sto per venireeeeeee!!’. Ci accucciammo come bravi figlioli vicino alla cappella di papi e poco dopo fummo letteralmente invasi dai suoi schizzi. Non so quante volte spruzzò la sborra dal suo cazzo ma ci riempì la faccia e le mani e noi lo segavamo per spalmare la sborra sul cazzo e sulle palle. Fabio mi mise la lingua in bocca e mi passò la sborra di papà che aveva e cominciammo un gioco di scambi di sborra in bocca. La mischiavo alla mia saliva e poi gliela ripassavo e un po’ ne ingoiavo. ‘Che buona la tua sborra papi! Ne vuoi un po’?’, gli chiesi. E lui: ‘Amore ti prego dammela’.. sputami in bocca la mia sborra.’ E così feci. Ripresosi un pochino disse che usciva un attimo dalla camera e che arrivava con una sorpresa. Io e Fabio ci guardammo stupiti mentre continuavamo imperterriti a toccarci e slinguarci. Avevamo le facce tutte piene di liquido, tra sputi, saliva e sborra.
Papà torno e ci porse un dildo di rispettose dimensioni. Wow, urlai. ‘Che bel dildo papà. Ne hai altri?’. Per tutta risposta papà si girò e quale fu la nostra sorpresa vedendo il suo culo aperto da un cazzo enorme nero. Io cominciai a farlo entrare e uscire delicatamente dal culo di papà mentre Fabio cominciò a mettersi a gambe aperte infilandosi il cazzo finto che aveva portato papi. ‘E a me?’, chiesi facendo finta di fare l’offeso. Fabio mi butto sul letto e sputandomi in bocca mi disse sussurrandomi nell’orecchio: ‘Amore fratellino, il cazzo di papà l’hai preso. Vuoi il mio ora?’. Come risposta gli sputai in faccia due o tre volte e gli dissi: ‘Scopami fratellino!!’. Mi mise a pancia in su e mi impalò subito mentre mi colava la saliva in bocca. Il dildo intanto gli era rimasto nel culo e papà si mise dietro per farlo entrare e uscire: praticamente Fabio scopava me e si faceva scopare contemporaneamente il culo dal dildo di papà.
Dopo un bel po’ in questa posizione papà disse a Fabio: ‘Vieni qui amore. Ti scopo io con il mio cazzo vero!’. Fece così: si sedette sul cazzone nero che gli apriva il culo sempre di più e fece accomodare Fabio sul suo cazzo di fronte, in modo che intanto se lo potesse limonare. Che bella scena’.. Mentre i due porcellini godevano della scopata io mi infilai prima le dita nel culo, poi il dildo e mi voltai di culo a loro chiedendo come sembrava. Papà rispose: ‘Amore hai un culo da puttana, bellissimo!!’ e anche Fabio annuì e mi sputò sopra. Per ringraziarlo allora gli presi in bocca il cazzo mentre papà continuava a fotterlo e cominciai a bere le gocce di bavetta del cazzo. Mai provate di così dolci. Ogni tanto una slinguata la dato sia a lui che a papà, tanto perché anche loro assaggiassero quel gusto.
L’aria era ormai bollente e avevo voglia di sborrare perché le palle cominciavano a dolermi. Mi misi in piedi tra Fabio e papà in modo che mentre davo il cazzo a papi, Fabio mi poteva slinguare il culo. Non durai più molto. A un certo punto presi la testa di papà e la fermai sul cazzo. ‘Sborro papà porcooooooooooooooo!!’ urlai. E feci una memorabile sborrata nella sua bocca. Non finiva mai, e lui beveva e un po’ la lasciava colare dalle labbra. Cominciò a limonarsi la mia sborra con Fabio e appena mi ripresi un attimo, anche io unii alle loro la mia lingua. Anche Fabio non ne poteva più. Cominciai a segarlo e in breve anche lui sborrò una quantità enorme di liquido sulla pancia di papà. La leccai io e la passai al mio fratellino, cercando anche si spalmargli sulle palle quella che gli colava dal cazzo. Poi papà lo girò, lo mise a pecorina e cominciò a stantuffarlo accelerando il ritmo. Fabio gemeva e Mi diceva: ‘Marco amore mio ti amo, slinguami che fra poco prendo la sborra di papi in culo. Dai papino, riempimi il culo del tuo seme.’ E papà: ‘Siete due porci figli miei, anzi siamo proprio tutti e tre dei bastardi maiali. Tieni Fabio, ti piscio la sborra nel culo, figlio porco’.. E tu Marco preparati perché dovrai leccargliela dal buco del culo la mia sborra, finocchio di un figlio porco’. Questi insulti elettrizzarono ancora di più tutti e tre e mentre papà cominciò a eruttare sborra nel culetto di mio fratello, cominciammo a sputarci senza più ritegno e a slinguarci gemendo come animali. Poi papà uscì dal culo di Fabio e io subito mi misi con la lingua per leccare la sborra che usciva. La leccavo e bevevo e un po’ ne passavo a Fabio. Papà si era sdraiato esausto e allora Fabio e io ci avvicinammo a lui e accarezzandogli il viso bagnato di sputi cominciammo a colargli la sua stessa sborra in bocca. Non se l’aspettava il porco di papino e fu così contento che passammo almeno i successivi venti minuti a limonarci con scambi continui di salive e sborra da una bocca all’altra. Dopodiché ci accasciammo esausti e ancora pieni di saliva e sborra nel letto e ci addormentammo abbracciati con papà in mezzo che ci accarezzava.
Continuate a inviare commenti a maiale.perverso@hotmai.it e rispondo a tutti. La storia continua’.. Sempre più porca’

One Comment

  • tom-maso tom-maso ha detto:

    Bellissimo arrapantissimo una famiglia perfetta porci bisessuali e amanti del turpiloquio che spero in seguito diventi più spinto niente di più bello di una mamma che chiama il figlio
    Frocio Bastardo Figlio di una Puttana

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